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Messaggi - InVerno

#3676
Sono d'accordo sia con Cacciari (talmente vago che è diffile non esserlo) sia con te. Aggiungo solamente che il fatto che questo appello sia di carattere nazionale è per conto mio il vero tallone di achille che lo accomuna a tutti gli altri.
Cuperlo rimanda all'idea della sirena, che dovrebbe essere uno stimolo ubiquo di allarme.
Ora, un appello di carattere nazionale per conto mio più che una sirena è una pentola a pressione in un appartamento.
Si è capito o no, che l'interesse nazionale ed europeo divergono e non possono essere portati sullo stesso piatto politico, pena la sconfitta?
Ma sopratutto, si è capito o no che gli unici a potersi dire realmente europeisti sono gli europei? (mitologici)
Possibile che sia cosi difficile capire che per fare l'europa servono gli europei, non gli Italiani o i Tedeschi, e senza
rivolgersi ad essi (che siano appelli o partiti) si perde tempo? Ma che cos'è l'internazionalismo su base nazionale? E basta..
#3677
Se parliamo di stati con una parola d'onore non parliamo certo dello stato che ha in mente Salvini, lo stato di polizia conosce solo la parola della legge, ha come unico interesse l'incolumità degli individui e ha a suo capo un poliziotto (in questo caso, doganiere).
Mi spiace per gli amici conservatori che rischiano di preferire l'uovo alla gallina, il risultato immediato di qualche negro in meno, nel frattempo che il dibattito politico e la governace si trasforma in quanto di più modernista esista. Lo stato sovranista è uno stato rimpicciolito al punto giusto per permettere al capitale di muoversi indisturbato ma allo stesso tempo sufficientemente grande per far valere la legge nei contratti, proprio per questo se ne infischia della parola d'onore a patto che non sia legge o cavillo, perchè far rispettare la legge è l'unico  compito a cui è demandato. Alla faccia della rimpianta antica cultura!
#3678
Penso che la filosofia sia un processo partenogenetico del pensiero, perciò nasca dallo scetticismo (nel suo significato più alto) e cioè dall'assenza di condizionamenti. Da ciò ne deriva che da logica non nasce logica, da filosofia non nasce filosofia da arte non nasce arte. Il significato del processo filosofico è racchiuso e custodito attraverso la capacità generativa umana, un principio è conservato attraverso una contraddizione tra il contenitore (generativo-tradizionale) e il contenuto (non generato). Perciò esiste la dualità tra "storia della filosofia" e la "filosofia teoretica", tra l'agito e l'atto, tra il generativo e il non generato. Contestualizzare un opera è certamente importante, pena il travisamento di essa, ma la fede nella possibilità di raggiungere il significato originale è propria solamente della religione. La religione è contestualizzazione continua del messaggio, anche solo nel significato antico della religione "ripetizione", cioè il portare il significato nel qui eora, in maniera ossessiva, fino a "sentirlo". La filosofia è qualcosa di esattamente opposto, a meno che non la si intenda in maniera ascetica e misticista. Tanto più che l'interpretazione perfetta è una questione religiosa e che non ha niente a che fare con lo scetticismo tipico dell'indagatore del logos, non capisco la moderna ossessione per la storia della filosofia. Se non come "palestra del pensiero", dove antagonisti virtuali estratti dalle emozioni evaporate da un testo, ci aiutano ad affinare la tecnica della parola, ma mai a generarla. E' una filosofia sterile di neologismi, sia nel senso di parole che di logiche, è una palestra continua senza mai la pretesa di sferrare un gancio.
#3679
Il tema di fondo, perchè il problema dell'alfabetizzazione funzionale esce fuori a giorni alterni ormai, è l'analfebetizzazione digitale, ovvero che queste persone hanno ora un "microfono" e l'appiattimento della società internettesca mette a rischio la posizione di ciò che si autoritiene o è ritenuto "intellighenzia". C'è una parte della lingua che si è allontanata dai semplici(non dispregiativo) , non solo sono i semplici a essere "ritornati" ad uno stato di semplicità, la divulgazione è scarsissima nella società moderna e i due estremi si toccano sempre meno. In fin dei conti queste statistiche saranno tragiche nelle proporzioni che disvelano, ma il vero problema è democratico, ovvero che esse partecipino ora alla processo decisionale della polis, anche solo come "opinioni". Mentre prima la democrazia riusciva ad emarginarle con il latinorum e la burocrazia, oggi è importante che tutti abbiano preso parte ad un processo educativo che perlomeno prepari alle basi della logica. Su questo filone di ragionamento si arriva presto ai "fari digitali", i carismatici collezionatori di interviste dietrologiche che pattugliano internet e foraggiano di piccole grandi verità. Credo di aver già scritto 4 post sulla differenza tra educazione e istruzione, quindi non voglio annoiare ulteriormente, ma non c'è alcuna sorpresa che un titolo di istruzione non provi assolutamente nulla sull'educazione di un soggetto.
#3680
Attualità / Re:Nave Diciotti
21 Agosto 2018, 13:51:48 PM
L'anno scorso si parlava di "migrazioni" in generale ora siamo passati ad analizzare nave per nave, se la prua è sporca di sabbia libica o Italiana etc. Io devo ammettere sono sempre stato favorevole, qualsiasi fosse il governo in carica, a creare un ministero ad hoc per Salvini riguardo alle sole migrazioni. Io sono molto contento dei dati migratori 2018, c'è stata una drastica diminuzione dei migranti, addirittura ad agosto solo 800. Come mai se ne parla ancora? 800 persone con le pezze al culo sono un problema tale da invadere l'intera informazione di uno dei paesi del G8? Ponti a parte, cento giorni passati a parlare di diritto marittimo, mentre gli Italiani che scappano invece continuano ad aumentare con tutte le carte in regola presentate al prefetto. Ora l'unica possibilità di Salvini di resistere alla realtà, è quella di inventare una soap sulle migrazioni: propongo una serata su Ra1 con tutti i controlli, le perquisizioni e le identificazione in diretta (musica cupa e lame). Ma prima o poi la realtà arriverà eh..
#3681
Ciao benvenuto!
#3682
Presentazione nuovi iscritti / Re:Presentazione
21 Agosto 2018, 09:53:00 AM
Ciao e ben arrivato!
#3683
Ciao Deadbeef, io il sentore lo avevo avuto a marzo : https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/perche-non-posso-piu-dirmi-'di-sinistra'/msg19216/#msg19216

Ovviamente non che il ponte cadesse (tralaltro per un soffio non sono morti alcuni miei amici) ma che vi sono cose che per la loro natura dovrebbero essere gestite dal pubblico e non dal privato. Mi spiace per i morti, ma il problema è la concessione in se, perchè è altrettanto scandalosa. A marzo qualcuno doveva scandalizzarsi, non ad agosto, ma queste notizie ormai passano in sordina, al massimo ci si complementa con i Benetton per gli utili. Mi piace che cerchi di avanzare dal capitalismo con il mercatismo, ma il problema dell'economia moderna sono tutte multinazionali che il mercato non lo vedono nemmeno di striscio. O perchè sono "too big to fail" e quindi vengono rimpinguate di soldi pubblici ad ogni tonfo, o perchè sfruttano dei monopoli, o perchè sfruttano asimmetrie sociali\economiche colonizzando dove è assente una concorrenza adeguata. Autostrade è un monopolio, a che mercato partecipa? Una concessione segretata, per cui non conosciamo il perchè l'inflazione sia salita del 25% (dal 93) e i ticket del 270%. Monopoli segretati, questi si che sono veri avventurieri del mercato! Per i poveracci c'è il mercato, la concorrenza, la domanda offerta, le tasse e tutte queste meccaniche. Il "sentore" lo si ha quando sono proprio quelli che stanno fuori dal mercato, a essere i più grandi estimatori di come esso si svolge, bocconiani compresi.
#3684
Attualità / Re:Trump sotto ricatto?
18 Agosto 2018, 14:56:22 PM
Ironia della sorte : http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2018/08/17/pentagono-cina-mira-ad-obiettivi-usa_565e4132-b403-40cd-819a-c11c6ec751e2.html

Si può essere d'accordo o in disaccordo ma non puoi negare che l'attenzione sulla Cina è estremamente bassa per via della nomea di "impero chiuso" mentre per la Russia ogni sussulto è terremoto. Peraltro pochi sanno della disputa tra nel Mare cinese, che potrebbe essere il punto di innesco perfetto. Riguardo al topic principale, e a come si è sviluppato, vale la pena ricordare che Trump ha già avuto uno strappo con il pentagono e che secondo molti analisti della casa bianca, Trump non ha la lealtà di una buona fetta di generali in caso di guerra o perlomeno è stato immediatamente respinto il suo tentativo con la Korea denotando l'indipendenza del polilatero. Non penso tuttavia sia "controllato" a distanza, gli basta essere se stesso per favorire Putin sia nella politica interna che estera. Putin lo ha indicato come risultato della democrazia occidentale, giustificando la sua democratura, e ha praticamente vinto in Siria, e cioè nel golfo. Che cosa dovrebbe "controllare" Putin di uno che spontaneamente, senza che nessuno glielo suggerisca, propone un ritorno massiccio al carbone? E' perfetto cosi com'è!  ;D
#3685
Attualità / Re:Trump sotto ricatto?
15 Agosto 2018, 22:57:30 PM
Tolgo un po di carne dal fuoco perchè tanto come vedi abbiamo trovato punti di contatto. Sulla Crimea ci tengo a specificare che non so in che condizioni si sia svolto il referendum (o meglio lo so) ma lo ritengo irrilevante. Tendo a fidarmi delle fonti di prima mano che ho nella zona, ma sopratutto a riconoscere l'identità "Rus" della penisola, e a ricordare che il colpo di stato in Ucraina non è stato certamente organizzato dai Russi. Pensare di poter tagliar l'accesso al mare alla Russia e I gasdotti, mentre gli si prende una nazione ex sovietica da sotto il naso, e che I Russi rimangano fuori guardando dagli spalti.. insomma, le speranze sono lecite, ma mi pare un po ingenuo. La Crimea è il dito, la Luna è Il fatto che quei carrarmati erano li perchè un "client" russo era appena stato scippato alla solita maniera. In Iran costo' 60.000 dollari rovesciare il governo legittimo e dare vita ad uno stato totalitario, una Ferrari usata. Quello che successe in Iran è oggi la causa della guerra in Siria che si combatte per controllare I fiumi iraniani. Queste operazioni che si protraggono da centanni e a cui abbiamo fatto il "callo" causano danni devastanti ovunque vengano promosse, e non penso siano nell'interesse a lungo termine degli europei, che dovrebbero condannarle e sanzionarle, e forse lo farebbero se avessero uno stato.
Ciao!
#3686
Attualità / Re:Trump sotto ricatto?
15 Agosto 2018, 09:46:07 AM
Caro Eutidemo, troppa carne al fuoco, mi risulta difficile risponderti.
Non sono un esperto militare ma con le portaerei si conquistano molte più cose che le isolette, banalizziamo pure per farci una risata ma non andiamo troppo oltre nell'inverosimile, quelle 13 sono I pilastri del dominio militare USA. La strategia americana moderna è basata sul terrorismo internazionale, non certo le battaglie campali con carri e mortai, che invece va bene per guerre di confine (Ukraina, Georgia etc etc). Ora per paragonare anche solo vagamente l'interventismo americano (e l'eccezionalismo dei "leader del mondo") al militarismo autoritario Russo lascia un po il tempo che trova. Vabbè, ma siamo questi qui, che si scandalizzano per la Crimea e non portano Blair e Bush davanti ad una corte marziale, andiamo oltre all'ennesima asimmetria retorica. La Russia nella sua storia ha conosciuto tre mesi di democrazia, la Cina forse nemmeno, aspettarsi che questi due paesi si comportino in maniera liberale è tendenzialmente ingenuo o ipocrita. Fatto sta che quello che sta succedendo nel partito cinese non ha precedenti dai tempi di Mao, il potere si sta accentrando nella mani di JinPing ad una velocità impressionante, e I morti del suo regime si contano a migliaia, ma noi ce la prendiamo con la spia Russa o l'assassinio di un giornalista, perchè non abbiamo altro da dire. La Cina è diventata un partner commerciale troppo forte per poter fare sanzioni di mozzarella o l'embargo del pan grattato, e dopo che avrà aperto la nuova via della seta passante per Suez e I porti greci (intelligentemente regalati ai cinesi dagli economisti "darwinisti" tedeschi) dire "no" alla Cina sarà praticamente impossibile. Se paragonato alla Russia, l'escalation cinese dovrebbe stare su tutti I giornali, invece nessuno ne parla, siamo troppo indaffarati a sapere se la Crimea ha scelto democraticamente di annettersi ad una superpotenza mondiale invece che ad uno stato "mangiatoia" europeo con guerra civile in corso. Trump è sotto ricatto dai russi, dalle escort, e forse anche dal concetto di intelligenza in generale, è un leader in declino di una superpotenza in declino costante da quando si è data al familismo di governo (Bush, Clinton, Obama) . L'europa aveva la possibilità di smarcarsi da questo Titanic verso l'iceberg se fosse stata temperata da UK e Russia, Putin per vent'anni ha parlato di progetto "euroasiatico", da questa parte il telefono dava sempre occupato, ma chiedi ad un russo e saprai quanto "gliel'ha menato" con sto progetto, mentre da questa parte manco si sapeva esistesse. Ora gli UK sono fuori e la Russia è il nemico numero uno, e l'Europa è ovviamente a brandelli.
#3687
Con il governo giallo verde si ha la netta impressione di essere tornati alle elementari. Prima ora: lezione sulla cittadinanza, seconda ora storia: il razzismo. Fortunatamente alla terza ora passa a prendermi mia mamma, andiamo a fare il vaccino. Speriamo che qualcuno suoni la campanella..
#3688
Citazione di: acquario69 il 14 Agosto 2018, 15:27:05 PMPS:
oggi e' crollato un ponte! l'ennesimo crollo di un infrastruttura "moderna"...quanti anni poteva avere?....mentre ci sono i ponti degli antichi romani che sono più di duemila anni che sono ancora in piedi!
I ponti dei romani sono davvero una palla al piede, sono tutti li da duemila anni, noi modernisti vorremmo costruire tanti bei ponti moderni ma arriviamo in loco e c'è sempre un ponte romano già bello che fatto e finito, con tonnellate di carico sulle corsie, campate di 200metri e distanze capaci di connettere continenti. Son duemila anni che i ponti non ci servono grazie ai romani, ovvio che quando ne facciamo uno cade.
#3689
Attualità / Re:Trump sotto ricatto?
13 Agosto 2018, 21:00:53 PM
Eutidemo, i carri contavano qualcosa nella seconda guerra mondiale, ora la guerra è un po diversa. Ovviamente la Russia ha uno dei confini di terra più lunghi del mondo, m ac'è una nazione con 13 superportaerei nucleari, le altre messe tutte insieme non arrivano a quattro..il risiko moderno si vince cosi, e la partita è già chiusa. Peraltro ricordo sempre che la Germania fu unificata col permesso russo (non certo gratuito, visto i milioni di morti per mano tedesca) a patto che la Nato non si espandesse oltre a Berlino. Oggi la Nato è in Ucraina a spalleggiare una strana rivoluzione, alle porte di Mosca e con il controllo su gasdotti chiave per l'economia russa. Poi uno può credere quello che vuole riguardo a chi sia l'aggressore, gli ultimi 60 anni hanno visto una continua avanzata del confine Nato verso Mosca, non il contrario e questo è un dato di fatto. La Russia non è l'ultimo impero , il primo lo conosciamo tutti, il secondo quello Cinese è completamente indisturbato mentre si tengono gli occhi puntati sul Donbass e sul demone Russo figlio dell'isteria americana "anticomunista". L'Europa dovrebbe allertarsi quando i Cinesi  comprano Suez, non quando Putin rilascia il video di qualche missile che fa la botta.
#3690
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia ...ecologica.
09 Agosto 2018, 07:48:01 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Agosto 2018, 02:28:30 AM...E io che fino a poco tempo fa non avevo alcuna fiducia nelle energie alternative perché pensavo che avremmo dovuto ricoprire mezzo pianeta per soddisfare i nostri fabbisogni energetici!!
Io rimarrei scettico se fossi in te, in fin dei conti siamo a qualcosa come al 5% del fabbisogno attualmente prodotto in rinnovabile. Il tuo megapannello (che mi sembra parecchio sottodimensionato, ma mi fido - chiedendo al massimo quante batterie servano per la notte) in ogni caso avrebbe posto solamente nel deserto nordafricano, massima resa in territorio altrimenti inutilizzabile, la buona notizia è che parecchi arabi stanno investendo in tal senso. Detto questo, la sfida filosofica è quella di forgiare le parole e i dispositivi culturali di questo cambiamento, anzichè lasciare questo compito a qualche marketer della green economy. La sfida vera è creare una cultura che possegga i tabù sociali necessari, a partire dal superamento del consumismo che è il vero nodo gordiano della vicenda essendo che coinvolge sia produttori che consumatori in una scellerata corsa a chi produce più plasticate.