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Messaggi - InVerno

#3691
Tematiche Spirituali / Re:Che cos'è la Fede^
06 Agosto 2018, 07:35:34 AM
Citazione di: Apeiron il 05 Agosto 2018, 22:20:53 PM. Volevo solo sottolineare come credere in una continuazione dell'esistenza e credere che tale continuazione dipende da come si è vissuto durante questa vita, può dare un forte incitamento a ponderare molto le scelte.
Il punto però non è questo, sia questo ragionamento che i tuoi precedenti non rispondono della fede in se, ma se questa o quell'altra credenza siano coerenti e sopratutto utili. E' la difesa di ultima istanza del cristiano che tu adotti, già all'angolo sconfitto esclama "si ma almeno è utile". Ma si può partire per un percorso spirituale incerti della cosa in se, e consolandosi con l'utilità sociale\personale d'essa? Chissenefrega, l'importante è che sia la Verità, la Fede è nella Verità, non è un programma di riabilitazione. Il pastore sa che il cane abbaia ma non morde la pecora, la pecora no e scappa sperando di non essere morsa. Allora è giusto che le pecore non sappiano, così seguiranno il pastore. Ma esiste una verità per il pastore e una per la pecora, o forse una immensa Verità che (come dice Bobmax) semplicemente "è'" anziché esistere?
#3692
Wikipedia funziona cosi, il giorno che qualcuno va sotto i riflettori la sua biografia comincia ad essere editata decine di volte, e quella che prima era una pagina morta diventa una pagina controversa. Considerato che spesso le biografie dei tipi come Foa (che avrà pure curriculum, ma sconosciuto al 99.99%) sopratutto nella wikipedia Italiana, se le scrivono i diretti interessati (chissà se è anche il caso di Foa) non darei molto più credito a quanto c'era scritto prima di quanto c'è scritto ora. Mi sembra tralaltro sono citate le fonti ed è pure interessante sapere che cosa abbia detto a riguardo di questi eventi topici della nostra cultura e sicuramente controversi. Oppure ci sono scritte cose che non ha detto? Insomma, per una neolingua orwelliana che nasce ce n'è una sempre in voga, la veterolingua iperbolica degli strilloni. Perchè se questo è un caso per il quale scomodare un concetto imponente come il ministero della verità, allora ha vinto quella veterolingua che parla di "bomba d'acqua" tutte le volte che piove.
#3693
Tematiche Spirituali / Re:Che cos'è la Fede^
04 Agosto 2018, 08:53:13 AM
Citazione di: Sariputra il 03 Agosto 2018, 22:36:12 PMPerché voi disprezzate quella degli altri?  :(
Qual'è il risultato dei vostri interventi? Che discussione si può sviluppare di fronte a simili chiusure nette?
Non capisco dove avrei disprezzato, se non nel senso di svalutato, quello forse si di sfuggita. Non capisco dove chiudo quando invece apro, auspicando a una riconciliazione tra la materia e lo spirito. Che discussione si può sviluppare da ciò? Una gigantesca e mai scritta se non nell'antichità. La chiusura sta in chi le vuole tenere divise percorrendo due vicoli ciechi anzichè la strada maestra dove sono nate le grandi tradizioni, ora scisse e smembrate. Mi spiace che tu inannelli una serie di deduzioni pregiudizievoli nei miei confronti, se vuoi leggere leggi, se vuoi solo ricalcare "l'ateo e materialista InVerno" fai pure, dirò di essere disprezzato e non interverrò oltre ;)

@Jacopus. E anche Ulisse ebbe bisogno di Fede per arrivare a Itaca, non in un Dio, ma nel Fato che stava sopra lui e gli Dei. Tiresia gli preannunciò che sarebbe arrivato, il suo genio era comunque imbrigliato nel filo delle Moire anche prima che conoscesse il suo destino, lui e Penelope avevano Fede quel letto di ulivo sarebbe stato ancora il loro.
#3694
Tematiche Spirituali / Re:Che cos'è la Fede^
03 Agosto 2018, 21:02:17 PM
Citazione di: Sariputra il 03 Agosto 2018, 17:44:55 PMA parte tutta questa avversione 'di principio' verso la religiosità perché , dopo aver decantato la superiorità della scienza, la definisci lo stesso "senza speranza"?...
Non rispondo al resto (compreso Phil) perchè perlomeno mi sembra di aver scaturito un po di Fede, a quanto pare lo scandalo e la spada funzionano ancora, e mi compiaccio di leggere e basta. Ma di questo rispondo per il semplice fatto che non ho decantato un bel niente, è stata una scelta di esempi magari improvvida e sbilanciata verso la scienza, ma per questioni di tempo, avrei potuto continuare e bilanciare anche per i palati spirituali. Certo che la scienza senza fede è senza speranza, certo che la fede senza scienza è senza fatti. Non sono contento di nessuno delle due, spero che qualcuno riesca in questo strano matrimonio durato per millenni, perchè nel divorzio (Galileo non fu citato a caso) non c'è virtù, non c'è speranza e non ci sono fatti. Troppi se la godono da partigiani, pochi da pacificatori. Qualcuno fa spallucce, cosi è se vi pare, io non Credo. Questo matrimonio si ha da fare, se vogliamo capire e ricreare quella scintilla che mosse il mondo verso il domani. Altrimenti sarà solo fiato sprecato, in una bara, in un telescopio, nelle mutande..non ha granchè importanza, è sempre degenerazione dell'essere umani. Non dobbiamo censurare, dobbiamo riconoscere, nella fede la scienza e nella scienza la fede, altrimenti sarà tempo sprecato, non ritroveremo il principio, il filo d'oro, la filosofia perenne.
#3695
Tematiche Spirituali / Re:Che cos'è la Fede^
03 Agosto 2018, 16:42:21 PM
"Sarò ateo io", ma mi fa un po specie che quando si parla di Fede le discussioni si agitino funambolicamente tra l'al di là e i dogmi da accettare. La religione si è ritagliata uno spazio angusto nella modernità, tra le mutande e le bare, forse una mutanda in una bara. Dov'è la vitalità in tutto ciò che appare in realtà mortifero? "Sarò ateo io" ma trovo ci sia più Fede nel Sidereo Nuncius di Galileo e nelle sue raffigurazioni delle creste lunari, che in tanti trattati teologici moderni. "Sarò ateo io" ma vedo miracoli più grandi nella descrizione dei buchi neri di Hawkings che nelle interpretazioni fumiganti di Paolo Brosio e le nuvole parlanti di Medjugorje. "Sarò ateo io" ma vedo più Fede nel povero contadino che bestemmia la grandine che ha colpito i suoi broccoli che nelle invettive omofobe di qualche cardinale. "Sarò ateo io" ma mi pare che di Fede ne sia rimasta ben poca, in una scienza senza speranza e in una religione senza fatti.
#3696
Citazione di: Elia il 31 Luglio 2018, 14:57:06 PM
Caro InVerno, a parte il fatto che Bergoglio ha la fissa dell'accoglienza che è sempre all'ordine del giorno di ogni sua predica, però la chiosa di Veneziani non è una contraddizione, a mio sommesso parere, ma si tratta piuttosto del cosiddetto politically correct che oggigiorno ammorba un po' tutti, anche ossi duri come Veneziani,  sì, perché si ha ormai talmente timore di essere aggrediti nell'esprimere la propria opinione non conforme al pensiero unico dominante, che si tende sempre a sottolineare le ragioni dell'avversario anche quando sono inconsistenti o quando è superfluo o quando può sembrare contraddittorio.
Carissima Elia, ti voglio ricordare che questo topic riguarda l'eventuale contraddizione tra lo spirito cristiano e la politica di chiusura delle frontiere. Taglierò quindi il resto del tuo discorso che comunque nel tempo ho imparato a ricordare ormai a memoria e che continui a frullare e rifrullare esattamente come fa uno dei tuoi nuovi punti saldi (vedo) il carissimo antimondialista dell'ombrellone Fusaro, di cui vedo ora prendi in prestito i neologismi "twitter-ready". E' strano il mondo vero? Chi sarebbe mai aspettato che Salvini avrebbe incassato l'elogio dell'abbronzatissimo marxista, manca solo l'endorsement di Bertinotti e poi forse ti comincerà a venire qualche dubbio riguardo a cosa identifichi come "destra" e come "sinistra", quanto il sovranismo sia simile allo stalinismo.. etc etc

Detto questo, io e altri pagati da Soros abbiamo rinvenuto un interessante documento ,si tratta di un breve racconto fantasmagorico e futuribile di Vladimir Solovev, di inizio 900, lo stesso profetizza l'anticristo come un buonista, al comando dell'unione europea con sede a Berlino, che predicando pace e amore sconvolge il messaggio cristiano, ne costruisce l'antitesi: http://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/wp-content/uploads/2014/07/IL-RACCONTO-DELL-ANTICRISTO-V.Soloviev.pdf
#3697
Boh, questo post racconta di un fenomeno emergente sessantanni fa, forse anche di più. Oggi il trend è completamente opposto, villaggi turistici, catene di hotel, fast food etc sono praticamente tutti in discesa, con alcune forme di turismo "industriale" praticamente in caduta libera con annesse chiusure. Sopratutto nel primo mondo e dove internet (l'eccesso di modernità per eccellenza) ha attechito. Tutte le fome di ospitalità diffusa, micro ospitalità familiare, o comunque forme le forme "local" del turismo sono in crescita continua e costante da anni. Mi rendo conto che sparare sulla crocerossa della modernità è lo sport preferito praticamente da tutti, è semplicemente curioso che quando qualcosa va "per il verso giusto" si vada invece a scavare in fenomeni ormai in regressione costante pur di essere contro sempre e comunque.
#3698
Attualità / Re:Tutela e uguaglianza.
31 Luglio 2018, 07:49:18 AM
Anche in Giappone se non sbaglio ci sono carrozze della metro riservate alle donne, visto la "cultura del palpeggiatore seriale". L'India è tristemente nota altresi per un numero esorbitante di stupri e violenze, spesso non puniti o punibili. Non so se si tratti di provvedimenti giusti o sbagliati (o perlomeno che funzionano) ma finchè l'eguaglianza non c'è nelle teste questo tipo di provvedimenti possono essere giustificati per salvaguardare l'incolumità delle persone.
#3699
Tematiche Spirituali / Re:Che cos'è la Fede^
30 Luglio 2018, 13:28:52 PM
La Fede è il coraggio dello spirito che si slancia in avanti, sicuro di trovare la verità. La fede ("fede in") è la vigliaccheria dello spirito, che ha già la verità "in" pugno e si ritrae in essa anzichè slanciarsi. Non penso che per avere Fede sia necessario credere in Dio, o l'aldilà, o Medjugorje.. è un moto dello spirito, ma non un moto a luogo. Quando la Fede trova il suo oggetto si spegne, diventa "fede in", ossessione, ripetizione, religione. Il cosidetto "salto della fede" (o il più usato anglofono "leap of faith") è un salto nel vuoto, non un salto sul materasso divino. E tu che fretta hai di atterrare? Quello che volevi non era volare?
#3700
Servono comunque, nel principio della sussidiarietà, unità che gestiscano il locale efficientemente. Non si può pensare ad un locale governato a livello continentale, ci hanno pensato ed è semplicemente un disastro. Quando una frana intasa una strada aspettare i bandi europei per finanziare i lavori significa avere una frana in mezzo alle palle per 2-4 anni. Il mondo non è tutto mercato e diritti, il livello locale deve avere una propria autonomia, e ciò che dicevo è che le nazioni sono incapaci di gestirlo, sopratutto quelle "grandi" che hanno squilibri interni eccezionali (generalmente nord-sud). Insisto che i cerchi concentrici nel quale è organizzato il potere europeo debbano essere riorganizzati nei loro limiti fisici, e democraticizzati. L'efficienza della democrazia è proporzionale alla grandezza dello stato, più è grande più funziona male o deve essere "fratturata" in mini democrazie. Una megademocrazia europea senza intermediari reali (non parlo di amenità succhia soldi come i parlamenti regionali italiani) è una cosa che non può esistere e se esisterà non funzionerà. Poi sai bene che io avevo parlato di un Leviatano capace di contrastare il capitale, l'esistenza dei "too big to fail" è il più grande paradosso che il capitalismo deve affrontare, c'è bisogno che questi falliscano (e quindi uno stato che possa attutire il colpo), altrimenti si costituiranno (e già lo sono) come una nuova aristocrazia monopolistica, e sia la democrazia che il capitalismo non avranno più senso.
#3701
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 08:37:25 AMTorna allora su questo punto quanto già dicevamo: occorrerebbe una "sovranità" politica per poter agire in tal senso
in maniera efficace. Ma quale "sovranità" se già il termine stesso (certo riferito a, forse, anacronistiche sovranità
"nazionali") procura alla tecnocrazia dominante una, diciamo, forte reazione allergica?
Una sovranità che possa interlacciare il controllo locale\territoriale delle cose fisiche (persone, aziende, territorio etc) insieme ai grandi domini metafisici (mercato, diritti, etc) . Ciò che poi era stato condensato nella parola "gl-ocal", un livello globale e un livello locale che lavorano coordinatamente. Le nazioni sono una misura di mezzo che non rappresentano ne la località, ne la globalità, rappresentano se stesse asserragliate dalla necessità di potere che non sanno più esprimere perchè i loro fondamenti sono artificiali, come lo furono la spada di latta dei Savoia o come l'acciaio degli Junker che unificarono Ita e Ger. Si, ci sono le lingue nazionali, il che assicura una continuità culturale di una determinata zona nazionale, ma al di la di questo (che invero è praticamente tutto di una nazione) che cosa rimane? La recente vicenda basca (ma anche scozzese) tuttavia ci insegna come l'autodeterminazione di unità realmente regionali è osteggiata anzichè favorita, come se ci fosse paura che questi una volta autoderminati spostino il loro territorio nel pacifico, non si può "lasciarli andare". Si deve lasciarli andare, a patto che dimostrino sostenibilità primaria del proprio assetto (politico, economico, culturale, ecologico). Tante nazioni non sono sostenibili da questi punti di vista (che è la parola chiave del prossimo secolo) e sopravvivono abusando degli altri o di se stesse. E intanto cosi ci riprenderemmo il controllo della località, per quanto riguarda la globalità invece è un discorso tutto da farsi, ma senza la base, senza sovranità locale reale, che senso ha anche solo parlarne?.
#3702
Citazione di: Jacopus il 28 Luglio 2018, 16:34:51 PM
Sara' come dici Inverno. Non sono un esperto vaticanista. Ma ho l'impressione che nella Chiesa si agitino partiti molto piu  conservatori e intimamente violenti rispetto a quello rappresentato dal "parzialmente ipocrita" Bergoglio.
Sicuramente, dal concilio vaticano II sono apertamente schierati e individuabili, ma alcuni hanno pure argomentazioni meritoree e interessanti, leggo spesso ambo le parti senza gravi pregiudizi (in fondo non sono parte in causa).
Guarda che non mi riferivo a te riguardo alla grappa ma a Veneziani, è lui che appiattisce il messaggio di Bergoglio all'accoglienza, ma d'altro canto non avrà nemmeno notato il terremoto politico che ha causato "Laudato si" negli states. O quanto ci rimasero male alcune frangie quando disse che essere cristiani non significava far figli come conigli.. O il tentativo di riconciliazione con il mondo protestante evidenziato da Magister e altri, peraltro affrontando la pedofilia certamente più duramente di Benedetto. E tante altre questioni che sarebbe noioso elencare..Giusto\sbagliato? Ma dire che la chiesa di Bergoglio è solo accoglienza è roba da stampare sulla carta igienica.. Meglio coi coniglietti colorati che con sti articoli comunque..
#3703
Io non sono un assiduo frequentatore bergogliano, ma a giudicare da qualche spezzone di omelia domenicale che ogni tanto mi sorbisco,dall'enciclica "Laudato si" e altre uscite che egli ha fatto e che hanno avuto rilevanza mediatica, dalle analisi di alcuni vaticanisti che mi sono preso in carico di leggere nel tempo libero.. dire che tutto il messaggio cattolico del nuovo pontefice è appiattito sull'accoglienza è di una disonestà intellettuale tale che il resto delle affermazioni sbattute a caso tra cavalli di Troia e Satana non hanno diritto di cittadinanza in un discorso ponderato, ponderazione che non esiste, visto che la chiosa contraddice tutto il corpo precedente.
Fa caldo, consiglio acqua, massimo birra o vino bianco paglierino, l'autore poteva tenere in cantina la grappa per tempi più freddi?
#3704
Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2018, 16:22:31 PM
Citazione di: InVerno il 25 Luglio 2018, 12:36:47 PM
e gli esclusi non hanno alcuna intenzione di farsi scardinare cosi e votano chi parla la loro lingua.

Non c'è alcun dubbio, le chiacchiere sono belle da ascoltare, soprattutto quando sono piene di promesse allettanti, bisogna capire alle parole quali fatti seguono.
Mi ero dimenticato di risponderti. Giusto..che fatti seguono..perchè il sotteso sarebbe che i populisti essendo ignoranti verranno puniti dal mercato-Dio-biologia o qualsiasi altra formula alchemica del moto perpetuo, quindi basta sedersi in riva al fiume, pagare al massimo lo scotto di qualche anno, e poi i "giusti raziocinanti" torneranno a risplendere. Hai ragione, considerato che i populisti di noiartri almeno "ce provano", che fine può fare il pupulista maximo, Donald Trump? Gli insider lo raccontano sul letto a ordinare macburger e guardare foxnews, sfiduciatato dal pentagono e dalla casa bianca  (!) sicuramente un atteggiamento irresponsabile, e che fatti seguono?... tutti i dati macroeconomici sono in salita, alcuni forse sono scampoli della vecchia amministrazione ma altri proprio no. Non vorrei che succedesse lo stesso anche in altri paesi, che già avevano mostrato dati estremamente incoraggianti durante le crisi di governo (chiedere Spagna, Belgio, Germania etc) .E' possibile che nel mondo di oggi il miglior governo sia il non governo? E che addirittura quest'ultimo venga premiato dal super-ente mercato? Ma allora, quando ce li togliamo più? Quando torneranno i belli e tragici?
#3705
Citazione di: paul11 il 26 Luglio 2018, 23:30:01 PM
Ogni forma di potere ha delle controindicazioni.
Se si ritiene che la democrazia sia la migliore, la rappresentanza non può permettersi di avere un habitus sociale e un linguaggio troppo diverso dal popolo che dovrebbe rappresentare.
Il Parlamento non può essere formato soprattutto da professori scolastici ed avvocati, non può rinchiudersi nella gergalicità del
politichese.
Queste forme elitarie, divenute caste, non vogliono bene al popolo, non cercano il bene del popolo, non hanno interesse e volontà
che il popolo maturi politicamente.
Quali virtù deve praticare il rappresentante del popolo. Una è il "buon esempio", e poi? (1)
Per quanto il popolo possa essere ignorante o ritenuto tale, sa riconoscere la virtù in chi governa

(2)Uno dei fallimenti dell'attuale democrazia è il prendere il popolo come " procuratore di interessi economici e sociali" .
Significa accettare il tessuto socio economico e culturale, nemmeno lontanamente pensare a forme virtuose di rappresentanze o di governo.
Il Parlamento è l'agone del mercato politico di interessi economico sociali corporativi.
Quando la politica solo prende atto dello status quo esistente, smette di avere un progetto di trasformazione.
La fine delle ideologie, ha praticamente appiattito se non azzerato le dottrine sociali.
Da anni ormai la legge più importante dei governi è "la finanziaria", ma riforme serie e complessive ,sulla giustizia, sulla scuola, sulla sanità? Oggi il problema politico è quanto denaro distribuire a giustizia, scuola, sanità, e così via.
Quando la politica è  spesa dello Stato anche solo per mantenerlo, per "tenerlo in piedi" e si tratta di quali strati di popolazione debbano soprattutto compierlo, il problema si sposta non solo alla crisi della democrazia, ma anche al concetto di
Stato. (3)Cosa è questo "ente mistico" che succhia soldi? Lo stato può essere ritenuto una sovrastruttura come concetto cultural politico, ma è una vera  e propria macchina mangia soldi e a sua volta distributrice di prebende o bastonate.

Se in più aggiungiamo la crisi delle sovranità degli Stati nella fase della globalizzazione economica..........

Ho l'impressione che è la politica, intesa come filosofia e scienza ad essere in crisi.(4
)
Vale  a dire che è la cultura che permea come una coltre  l'intera società contemporanea ad essere in crisi: èuna crisi originaria e non contingente o congiunturale
Ciao Paul,
ciò che stupisce di più è che queste analisi possono differire nei dettagli ma la patologia (il fallimento implicherebbe una rivoluzione) a grandi linee è chiara a tutti (da decenni?), eppur nulla si muove. L'individualismo ha certamente una grossa responsabilità in ciò, invero che cosa può realmente muovere un individuo solo? L'unico che ha mai riusciuto a consolarmi di questo stato è T.Paine, che a riguardo scriveva "il Tempo converte più persone di quante ne converta la Ragione"  
Vorrei rispondere ad alcuni tuoi quesiti proprio con Paine, sperando di fare cosa gradita essendo autore poco conosciuto in europa, purtroppo avendo solo il testo inglese mi si perdoni una traduzione a braccio (corsivo).

(1) Gli uomini che vedono se stessi come nati per regnare, e gli altri ad obbedirgli, presto diventano insolenti. Selezionati dal resto dell'umanità le loro menti sono avvelenate immediatamente. E il mondo in cui agiscono differisce cosi materialmente dal mondo intero, che hanno pochissime opportunità di conoscerne il vero interesse. Quando questi arrivano al governo, frequentemente sono i più ignoranti e incapaci di un dominio razionale.
Le "culle delle leadership" tanto amate, atenei e clubs..

(2) C'è qualcosa di eccessivamente ridicolo nella composizione della monarchia. Prima esclude l'uomo dai significati dell'informazione, poi gli da il potere di agire dove il massimo grado di giudizio è necessario. E lui non aveva mai sentito parlare di "ignoranti" che dovessero vorare come far scendere il differenziale tra btp e bund.

(3) La società in ogni sua forma è una benedizione, il governo nella migliore delle sue forme è un male necessario, nel peggiore dei casi un male intollerabile [...] la società è composta dai nostri desideri, lo stato dalla nostra malvagità.
Qui la common law risplende, la società al centro della società anzichè lo stato al centro della società.

(4)Più vicina arriva una patologia alla sua crisi, più vicina è la sua cura. Pericolo e liberazione avanzano insieme, ed è solo all'ultimo momento, che uno dei due prende il sopravvento.

Dobbiamo stare attenti a quando sarà questo "ultimo momento" per essere sicuri di spingere nel verso giusto.

Ciao.