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Messaggi - Carlo Pierini

#376
Varie / Re:Pranzo di Natale
23 Dicembre 2018, 22:49:44 PM
Non mi aspettavo una tale concentrazione di motociclisti in un NG di filosofia (...sarà per colpa del famoso "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"?). ...Ebbene sì: anch'io sono stato un motociclista per una ventina d'anni. Nei primi anni '70 una Ducati Scrambler 450 monocilindrica che sparava calci micidiali col pedale della messa in moto; poi tre Kawasaki 650, tutte e tre regolarmente rubate una dopo l'altra (le hanno rubate a me, non viceversa); e, dulcis in fundo, una Kawasaki 900 Z, chiamata anche "la bara ambulante". Poi sono andato in Sud America e sono tornato pedone. E adesso? ...Adesso... non ho più l'età!
#377
Varie / Re:Pranzo di Natale
22 Dicembre 2018, 21:08:24 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 22 Dicembre 2018, 18:38:11 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Dicembre 2018, 02:51:38 AM
P.S. per Oxdeadbeef: hai detto che vivi in Umbria-Toscana come me, che abito a Castiglion del Lago (PG). Di dove sei, esattamente?


Ciao Carlo, piacere di parlare con un conterraneo...
Abito anch'io in Umbria (comune di Città di Castello), ma proprio al confine con la Toscana (ho vicinissime
Anghiari e Sansepolcro).
Un augurio di Buon Natale
mauro

CARLO
Il piacere è mio. Non siamo "vicini vicini" però conterranei sì! ...E allora, se quest'estate vorrai venire a prendere il sole nei lidi castiglionesi del Trasimeno, io potrei persino ospitarti, visto che mia figlia è in Sud America e ho la sua camera libera. Così potrò ...bacchettare dal vivo le tue convinzioni nietzschiane!   :)
Comunque salutami quel gran pezzo di "ragazza" della Monica Bellucci. E auguri anche a te.
#378
Per Platone l'iperuranio era il luogo "celeste" (trascendente) degli archetipi, dei modelli eterni delle cose create.
Jung identifica l'iperuranio con l'inconscio profondo nel suo aspetto transpersonale. Egli scrive:

"Paracelso considera la psiche oscura come un cielo notturno disseminato di stelle, un cielo in cui i pianeti e le costellazioni sono rappresentati dagli archetipi in tutta la loro luminosità e numinosità. Il cielo stellato è infatti il libro aperto della proiezione cosmica, il riflesso degli archetipi appunto".   [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.213]

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https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d5/Taurus_by_Johannes_Hevelius.JPG
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http://www.blackpoolastronomy.org.uk/skynotes/snSummer07/734px-Ursa_Major_constellation_Hevelius.jpg
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https://st3.depositphotos.com/1028367/17691/v/1600/depositphotos_176919674-stock-illustration-zodiac-horoscope-signs-birth-dates.jpg
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https://blog.pianetadonna.it/deamadre/wp-content/uploads/2014/12/2013-l-Anno-del-Serpente001big.jpg
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https://img.raremaps.com/xlarge/35117.jpg
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https://www.lunarplanner.com/~lunarpla/Images/myth/Argo-Aplustre-johannes-hevelius.jpg
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https://i.pinimg.com/564x/d1/ac/64/d1ac644b8eea58a3f3efe7a4ebbdf243.jpg
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https://media.gettyimages.com/illustrations/ara-triangulum-australe-et-pavo-the-austral-constellations-of-the-illustration-id556427099?s=612x612
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https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/Solarium_Constellation.jpg
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http://j.dreuille.free.fr/constellation-atelier-typographie.JPG
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http://www.hvezdarnaplzen.cz/wp-content/uploads/2015/03/balon.jpg
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http://www.ianridpath.com/startales/image/sculptor.JPG
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http://listverse.com/wp-content/uploads/2008/12/harpa.jpg
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https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5a/Sidney_Hall_-_Urania%27s_Mirror_-_Noctua%2C_Corvus%2C_Crater%2C_Sextans_Urani%C3%A6%2C_Hydra%2C_Felis%2C_Lupus%2C_Centaurus%2C_Antlia_Pneumatica%2C_Argo_Navis%2C_and_Pyxis_Nautica_%28whole_card%29.jpg/700px-thumbnail.jpg
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http://listverse.com/wp-content/uploads/2008/12/bode-quadrans.jpg
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http://astrofan.pl/wp-content/uploads/2017/06/sagola.jpg
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https://media.springernature.com/original/springer-static/image/chp%3A10.1007%2F978-3-319-27619-9_8/MediaObjects/370261_1_En_8_Fig1_HTML.gif
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http://astrocultura.uai.it/astroarte/musica/img/telescopio_herschel.jpg
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https://media.springernature.com/lw785/springer-static/image/chp%3A10.1007%2F978-3-319-22795-5_14/MediaObjects/333916_1_En_14_Fig1_HTML.gif
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http://www.atlascoelestis.com/desuet1.jpg

Scrive Eliade:

"Per il pensiero arcaico il mondo che ci circonda, civilizzato dalla mano dell'uomo, ha, come unica validità, quella dovuta al prototipo extraterrestre che gli è servito di modello. L'uomo costruisce secondo un archetipo; non soltanto la sua città o il suo tempio hanno modelli celesti, ma anche tutta la regione che abita, con i fiumi che la bagnano, i campi che gli dànno il nutrimento, ecc.".  [M. ELIADE: Il mito dell'eterno ritorno - pg.23]

"La santità del Tempio si trova al riparo da ogni corruzione terrestre, e ciò per il fatto che il progetto architettonico del Tempio è opera divina, quindi si trova vicino agli dèi, in Cielo. I modelli archetipici trascendenti dei Templi beneficiano di un'esistenza spirituale, incorruttibile, celeste. Per grazia divina, l'uomo è ammesso alla visione folgorante di questi modelli, sforzandosi poi di riprodurli sulla Terra".  [M. ELIADE: Il sacro e il profano - pg.43]

"Sul monte Sinai, Jahvè mostra a Mosè la «forma» del santuario che dovrà costruirgli: «Costruirete il tabernacolo con tutti gli arredi, esattamente secondo il modello che ti mostrerò» (Es. 25,8-9). «Guarda e costruisci tutti questi oggetti secondo il modello che ti ho mostrato sulla montagna» (25,40]. E quando Davide dà a suo fìglio Salomone la pianta delle fondamenta dei tempio, del tabernacolo e di tutti gli arredi lo assicura che «tutto ciò... si trova esposto in uno scritto opera della mano dell'Eterno, che me ne ha dato la comprensione» (Cron. 1,28,19). Di conseguenza ha visto il modello celeste".   [M. ELIADE: Il mito dell'eterno ritorno - pg.20]

"Il più antico documento concernente l'archetipo di un santuario è l'iscrizione di Gudéa che si riferisce al tempio innalzato da lui a Lagash. Il re vede in sogno la dea Nidaba, che gli mostra un pannello su cui sono elencate le stelle benefiche, e un dio, che gli rivela la pianta del tempio.
Anche le città hanno il loro prototipo divino. Tutte le città babilonesi avevano i loro archetipi in costellazioni: Sippar nel Cancro, Ninive nell'Orsa Maggiore, Assur in Arturo, ecc.. Sennacherib fa costruire Ninive secondo «il progetto stabilito da tempi remotissimi nella configurazione del cielo». Non soltanto un modello precede l'architettura terrestre, ma si trova anche in una « regione» ideale (celeste) dell'eternità. Lo proclama Salomone: «Tu mi hai ordinato di costruire il tempio nel tuo santissimo Nome, e anche un altare nella città in cui tu abiti, secondo il modello della tenda santissima, che tu avevi preparato fin dall'inizio!». (Sapienza 9 : 8 )". [M. ELIADE: Il mito dell'eterno ritorno - pg. 20-21]

"Il valore magico-farmaceutico di certe erbe è dovuto a un prototipo celeste della pianta [...]. Nessuna pianta è preziosa di per sé, ma soltanto grazie alla sua partecipazione a un archetipo".    [M. ELIADE: Trattato di storia delle religioni - pg.307]

"Che cosa significa «vivere» per un uomo appartenente alle culture tradizionali? Prima di tutto, vivere secondo modelli extraumani, in conformità agli archetipi. Di conseguenza, vivere al centro del reale, poiché [...] di veramente reale vi sono soltanto gli archetipi. Vivere conformemente agli archetipi significava rispettare la «legge», poiché la legge era soltanto una ierofania primordiale, la rivelazione in illo tempore delle norme dell'esistenza, fatta da una divinità o da un essere mitico. E se per mezzo della ripetizione dei gesti paradigmatici e delle cerimonie periodiche, l'uomo arcaico riusciva, come abbiamo visto, ad annullare il tempo, viveva però in concordanza con i ritmi cosmici; potremmo anche dire che si integrava a questi ritmi (ricordiamo soltanto come sono «reali» per lui il giorno e la notte, le stagioni, i cicli lunari, i solstizi, ecc.)". [M. ELIADE: Il mito dell'eterno ritorno - pg.126]
#379
Varie / Re:Pranzo di Natale
22 Dicembre 2018, 02:51:38 AM
Contrariamente alla vis polemica estrema che mi anima in veste di listante, io ho sempre amato la compagnia e "...una vita che non è mai tardi, di quelle che non dormo mai...", sebbene abbia trascorso gli ultimi quindici anni da recluso, come un sorcio di biblioteca. Ma proprio per questo mi piacerebbe conoscervi tutti (persino Sgiombo la cui filosofia mi risulta particolarmente indigesta) e passare una bella serata a sparare cazzate in una calda, frizzante e festosa atmosfera natalizia.
E chi sarebbe il personaggio filosofico (ormai decomposto, ma non nello spirito) dal quale ambirei farmi accompagnare, se non il grande maestro ...Carletto Gustavino Jung? Sarebbe uno spettacolo assistere ad uno suo scambio di idee con l'accompagnatore di Jacopus, l'esimio Prof. Dott. Sgmund!
...E anche se questo è solo un libercolo dei desideri, esprimo a tutti sinceramente i miei auguri di buone feste!
 
P.S. per Oxdeadbeef: hai detto che vivi in Umbria-Toscana come me, che abito a Castiglion del Lago (PG). Di dove sei, esattamente?
#380
Citazione di: Jacopus il 21 Dicembre 2018, 15:06:43 PM
Carlo: forse nella tua concezione di evoluzione, che non è quella corretta, l'evoluzione è un processo sintropico. Ad ogni buon conto di fronte ad insulti poco educati, la finisco qui, con questa discussione.

CARLO
Tu non daresti del "matto" a chi sostenesse che il progresso tecnologico si fonda sui guasti tecnici favorevoli? 
Insomma, questo apprezzamento non è sicuramente rivolto a te visto che per te l'evoluzione biologica non è un processo sintropico come, invece, lo è l'evoluzione tecnologica.
#381
Citazione di: Jacopus il 21 Dicembre 2018, 09:58:16 AM
Carlo Pierini: le malattie genetiche a quale principio non casualistico rispondono?
CARLO
Quelle sì che possono essere causate da mutazioni casuali di tipo entropico (fattori chimici endogeni, errori di replicazione, raggi X, Gamma, UV, ecc.). Ma sostenere che l'evoluzione (che è un processo sintropico) si fonda su mutazioni patologiche (entropiche) è un po' come dire che il progresso tecnologico si fonda sui guasti tecnici favorevoli. ...Roba da Cottolengo!

JACOPUS
(Comunque la teoria evoluzionistica non è semplicemente casualistica, troppo comodo far passare le teorie per qualcosa che non sono, per poterle demolire).

CARLO
E  come altro viene spiegata, per esempio, una cosa come questa?:

http://cdn2.tstatic.net/jabar/foto/bank/images/buah-loofah_20151215_092603.jpg

...che fa venire la voglia di ...farsi una canna?   :)
#382
Citazione di: everlost il 20 Dicembre 2018, 23:26:11 PM
Sei molto convinto, Carlo, ma sai, a volte è utile confrontarsi anche con idee diverse.
L'immagine della Ophrys, ad esempio, fa pensare ma non va considerata isolatamente.

CARLO
Certo, infatti avevo già postato questi altri esempi (repetita iuvant):







Geco su ramo

Mantide a forma di orchidea

Orchidee a forma di animali vari

Insetto-foglia 1







EVERLOST

Che scopo hanno queste forme bizzarre?
Ci dev'essere dietro un progettista burlone molto, molto creativo...oppure è soltanto pareidolia?

CARLO
Il dubbio è lecito. E non è da escludere la possibilità di una componente ludica. Di fronte a tali forme, mi vengono in mente immagini come queste:



Ciò che invece è una vera e propria truffa intellettuale è il continuare a contrabbandare l'ipotesi casualista come "scientifica" e stigmatizzare come "anti-scientifiche" le teorie (creativiste-finaliste)  che ad essa si oppongono.
#383
Citazione di: Jacopus il 20 Dicembre 2018, 23:28:44 PM
Pensare ad un mirabile progetto preordinato da un Architetto non regge a meno che non si pensi a questo Architetto come colui che ha semplicemente ordinato alla vita di "essere" senza curarsi di come questa essenza si possa sviluppare.

CARLO
Questa idea di attribuire al casualismo darwiniano una valenza scientifica (che in realtà non possiede) pur  di contrastare il creazionismo, mi ricorda la storiella di quel tizio che si tagliò l'uccello per ...fare un dispetto alla moglie!
Tra l'idea puerile (e non conforme ai dati della paleontologia) di una evoluzione fondata sul caso e sulla selezione naturale, e l'altrettanto puerile idea creazionista ci sono ipotesi molto più adulte e più in linea con la paleontologia. Ipotesi che, tuttavia, confliggono con i dogmi della fede materialista e che per questo resteranno per decenni (o per secoli) emarginate dai circuiti della ricerca  e dai relativi finanziamenti per il loro sviluppo.
Insomma, se è vero che la scienza ha demolito un gran numero di dogmi e di superstizioni, è altrettanto vero che molti/e di essi/e hanno solo cambiato di segno e continuano ad essere una palla al piede dell'evoluzione della conoscenza.
#384
Citazione di: everlost il 19 Dicembre 2018, 01:50:56 AM
Carlo Pierini, hai scritto:


Citazione"........se applichiamo lo stesso concetto alla speciazione, cioè al passaggio da una specie *già esistente* ad una nuova specie*mai esistita prima*, il discorso si fa davvero interessante, perché alla "riorganizzazione genetica" (Gould & Eldredge) del vecchio DNA che precede questo passaggio improvviso al nuovo DNA si deve attribuire una sorta di conoscenza della meta, di pre-visione della nuova struttura (che non è, ovviamente, codificata nel vecchio DNA), proprio come succede nei processi creativi-inventivi-finalisti della nostra mente quando inventiamo qualcosa di nuovo e lo disegniamo come progetto PRIMA ANCORA di averlo realizzato. .........."
Un passaggio mica tanto improvviso! Mentre che sia irregolare ormai pare assodato.

Vedo un po' difficile, però, sostenere con prove scientifiche che ci sia un progetto o un progettista, esterno o interno all'essere vivente, che diriga la trasformazione verso forme più vantaggiose e addirittura che il futuro intervenga sincronicamente a determinare questo cambiamento.
Anche perché le mutazioni non sono sempre migliorative né garantiscono la sopravvivenza dell'organismo adattato. Molte specie, in maniera sorprendente, si estinguono pur essendo più adatte di altre.
Poco importa se lo scopo sia di largo respiro, riguardante il mondo in generale o molto più modesto e limitato a un solo organismo, perché si tratterebbe sempre di finalismo.
Ma a me pare che le previsioni che l'essere vivente  ricaverebbe dalla sintropia, o dall'energia orgonica di Reich, o dall'Intelligent Designer siano un po' come quelle meteorologiche,  affidabili fino alla curva.
La teoria neodarwinista, da quanto ne so, non afferma che l'evoluzione tenda finalisticamente al miglioramento della specie o alla sopravvivenza individuale, ma che sopravvivano -almeno provvisoriamente - quelli più adatti ; per l'esattezza, gli individui che per pura fortuna abbinano un sufficiente numero di tratti genetici adattivi alle opportune contingenze favorevoli.
Non sopravvivono i più adatti né i migliori in assoluto.
Darwin porta l'esempio della guerra in cui vengono sacrificati i giovani più forti e coraggiosi, mentre restano a casa gli anziani, i deboli e i malati, ossia i meno validi.
Forse risulta controintuitivo, ma una cosa non deve essere piacevole per essere vera.

CARLO
Gli eventi finalistici sono impossibili da dimostrare scientificamente perché la scienza, nella limitatezza del suo dominio di ricerca, non ha strumenti teorici per dare un significato al concetto di finalità. La scienza è in grado di studiare solo il dominio della causalità (determinismo) e quindi gli scienziati, nella loro ottusità, vorrebbero ricondurre alla logica CAUSale (di cui la CASUalità è un aspetto particolare) anche ciò che, invece, è intenzionale, finalistico. Proprio come l'ubriaco della barzelletta che, di notte, cercava sotto un lampione il portafoglio perso chissà dove, perché - diceva - ...solo lì c'era luce!
Ma, disgraziatamente, la casualità è dimostrabile SOLO se si dimostra l'equiprobabilità delle variazioni possibili, e quindi è INDIMOSTRABILE in casi complessi e poco conosciuti come le mutazioni genetiche, di fronte ai quali la tesi casualista deve scordarsi di accampare pretese di scientificità e riconoscere la propria vera natura di pregiudizio ideologico privo di fondamento oltreché di sano buon senso. Poiché il sano buon senso NON inclina affatto a credere che, come già detto, degli organismi come questo (orchidea vesparia):

https://www.donnamoderna.com/wp-content/uploads/2015/10/4285059-Orchidea-vesparia-se-sei-una-conquistatrice-700x545.jpg

- che per attirare gli insetti impollinatori ha modificato uno dei suoi petali fino ad imitare (nella forma, nei colori e nell'addome peloso) un'ape femmina, e che emette persino lo stesso feromone che attira il fuco -, siano il risultato di una cieca casualità. Almeno fin quando i darwinisti non dimostreranno il contrario.

EVERLOST
Ripropongo il link all'articolo del prof. La Vergata
https://www.spiweb.it/cultura/antropologia/darwin-e-il-caso/
perché è davvero molto chiaro.


CARLO
Il prof. La Vergata non cambia nulla di quanto ho scritto.
#385
Citazione di: Jean il 17 Dicembre 2018, 21:34:32 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 13 Dicembre 2018, 13:41:57 PM
Citazione di: Jean il 11 Dicembre 2018, 21:01:27 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 11 Dicembre 2018, 20:11:22 PM
Citazione di: Jean il 11 Dicembre 2018, 19:58:41 PM
Cit. Jean (al di là dell'aldilà) - ... non avete mai provato la sensazione che vi sia qualcosa nascosta da qualche parte?

                 Dopo qualche ora....

Cit. Carlo Pierini (questa discussione) - ... prendere la decisione di togliere loro la scintilla divina di cui tanto hanno abusato e nasconderla dove non l'avrebbero mai trovata...

... sono solo *canzonette, caro Carlo...
  (*coincidenze)



CARLO
Jung non è un cantautore, ma un ricercatore che elabora le sue tesi sull'osservazione dei fatti e sulle esperienze. ...Esperienze come le mie, per esempio:

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/un'altra-'visione'-archetipica/

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/gli-archetipi-esistono-io-li-ho-'visti'!/

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/un-sogno-archetipico/

Ops... forse non hai colto l'humor (anche quello, forse, troppo nascosto... avrei dovuto mettere un'emoticon...).

In altri contesti ho rimarcato la mia (grande) stima per Jung e molti altri seri ricercatori.

Se ho parafrasato coincidenze (sincronicità, per Jung) con canzonette l'ho fatto in tuo onore, considerato i molti link musicali che inserisci a piè pagina nei tuoi post, per esempio questo:

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/jung-la-pazzia-e-la-musica/msg14451/#msg14451

... cosa che faccio anch'io di tanto in tanto (forse son stato il primo...).

Ho gran rispetto per le esperienze di tutti e per ogni ricercatore che si dedichi all'osservazione di quelle e dei fatti (come quelli – di valor o meno dipende dal fruitore – che propongo nella mia discussione).

Mai mi sognerei di sminuir neppur la più piccola... se poi tutto finisce/proviene nel/dal calderone dell'inconscio... potrebbe ri-emergere in un (mio) sogno.

Talvolta occorre rischiare, poiché chi evita l'errore elude la vita...


Trés cordialement
Jean

CARLO
Ops... sono così abituato a risposte scettico-derisorie, che ho interpretato anche la tua come una di quelle. Conosci Jung?

Ciao Carlo,

non sono uno studioso qual sei dell'opera di Jung del quale come già detto ho grande stima, così conosco quel poco che il mio interesse non-lineare mi porta ad approfondire.

Penso ci siano tanti modi di "conoscere", ad esempio, riguardo Jung, ho passato ben più tempo a ri-vedere i video disponibili su youtube perché ne ricavavo l'impressione di qualcosa che aleggiava attorno alla sua figura... piuttosto che addentrarmi nella lettura della sua imponente opera come hai fatto tu (ti ringrazio per le citazioni/estratti che risparmiano ai superficiali qual sono la fatica della ricerca...).

La vita è breve, ad ognuno le sue peculiarità e prerogative che indirizzano su una strada piuttosto che un'altra... invecchiando m'accorgo d'aver sempre più rispetto per tutte, ognuna frammento dello specchio dello verità caduto (volontariamente?) dalle mani di Dio...  

Dell'opera di Jung da un po' di tempo mi interessa la sua visione/interpretazione della sincronicità (a cui, nel mio piccolo, preferisco il termine "coincidenze"), argomento che ho posto tra i temi guida della mia discussione "Al di là dell'aldilà", nella quale sarei onorato d'ospitare una tua considerazione in merito.

Mi sono infatti rivolto a te in occasione della coincidenza racchiusa nella parola "nascosta-nascondere" che entrambi, in differenti contesti abbiamo usato-richiamato.


E, se ti può interessare, questo mio post:

https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/primo-ricordo/msg27393/#msg27393

è strettamente collegato a quanto riporta Jung qui:

https://youtu.be/sIAMFwebm7E?t=119

e mi interesserebbe molto conoscere come sia avvenuto per te... di emergere dalla nebbia...


CARLO
Nel mio caso "l'emersione dalla nebbia" deve essere avvenuta tanto gradualmente da non permettermi di associarvi alcun ricordo particolare. Tranne, forse, quello, ancora vivissimo, del giorno in cui, all'età di 17 anni, scoprii improvvisamente che le severe critiche che mio padre mi aveva rivolto qualche giorno prima erano inappropriate e decisi fermamente che da allora in poi avrei vagliato ogni suo giudizio con la mia testa prima di "introiettarlo" acriticamente come avevo fatto fino ad allora.

Invece, a proposito di sincronicità, ti propongo tre racconti (uno di Schopenhauer  e due di Jung) dal sapore decisamente sincronistico:

Nel saggio <<Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo>> Schopenhauer riporta un brano tratto dal quotidiano The Times del 2 dicembre del 1852:

«A Newent, nel Gloucestershire, è stata eseguita dinanzi al coroner, Mr. Lovegrove, una perizia giudiziaria sul cadavere di un certo Mark Lane, ritrovato annegato nell'acqua. Prima del ritrovamento del suo corpo, quando al fratello fu annunziata la notizia della scomparsa di Mark, egli dichiarò in lacrime: "Allora è annegato! Così infatti ho sognato questa notte". La notte successiva Lane sognò di nuovo l'annegamento del fratello avvenuto vicino alla chiusa di Oxenhall e che accanto a lui nuotava una trota. Il mattino seguente, accompagnato da un altro fratello si recò ad Oxenhall: con lui vide una trota appena sotto la superficie dell'acqua. Egli fu fortemente convinto che il fratello dovesse trovarsi là, e realmente il cadavere fu rinvenuto in quel luogo».

"La moglie di uno dei miei pazienti, il quale aveva ormai passato i cinquant'anni, mi raccontò una volta, tanto per discorrere, che alla morte di sua madre e della nonna s'era radunato davanti alle finestre della stanza delle due moribonde un gran numero di uccelli.  È un racconto che avevo già sentito fare più di una volta da altre persone. La cura a cui s'era sottoposto il marito stava per concludersi, poiché la sua nevrosi era stata eliminata, quando vennero alla luce sintomi inizialmente lievi che attribuii a una malattia di cuore incipiente.  Lo mandai da uno specialista che però, a un primo esame (come mi comunicò per iscritto) non era riuscito a individuare niente di preoccupante. Tornando a casa da questa consultazione (col referto medico in tasca), il mio paziente stramazzò improvvisamente al suolo.  Quando fu portato a casa morente, sua moglie era già inquieta e angosciata perché, subito dopo che il marito s'era recato dal medico, un intero stormo d'uccelli s'era posato sulla sua casa. Naturalmente le erano tornati immediatamente alla memoria gli eventi analoghi che s'erano verificati alla morte delle sue parenti, e temeva il peggio. (...)
Se si riflette che già nell'Ade dei babilonesi le anime portano un "abito di piume", e che nell'antico Egitto il ba, l'anima, è immaginato in forma di uccello, non siamo troppo lontani dall'ipotesi di un simbolismo archetipico (secondo Omero, le anime dei morti "cinguettano")".  [JUNG: La sincronicità - pp. 35-36]

"Era un malato di mente, sulla trentina, affetto da una forma paranoide di dementia praecox. (...) Lo trovai una volta affacciato alla finestra mentre guardava il sole muovendo stranamente il capo. Mi prese subito per un braccio e disse di volermi mostrare una cosa: strizzando gli occhi verso il sole, disse, avrei visto il pene del sole. Movendo poi il capo in quà e in là, avrei visto anche muoversi il pene del sole, e questa era l'origine del vento.
Feci questa osservazione nel 1906. Nel corso dell'anno 1910, mentre mi occupavo di studi mitologici, mi capitò tra le mani un libro di Dieterich dedicato allo studio di una parte del cosiddetto papiro magico di Parigi. Dieterich ritiene che il pezzo da lui studiato sia una liturgia del culto di Mitra. Esso consta di una serie di prescrizioni, invocazioni e visioni. Una di queste visioni è descritta letteralmente nella seguente maniera: «Similmente sarà visibile anche la cosiddetta canna, l'origine del benefico vento. Tu vedrai infatti come una canna che pende dal disco del sole». (...)
La visione del mio paziente risale al 1906, mentre il testo greco fu edito nel 1910; si tratta quindi di fatti abbastanza lontani da escludere il sospetto tanto di una criptoamnesia da parte del paziente quanto di una trasmissione di pensiero da parte mia. (...)
L'arte medievale ha perfino raffigurato queste canne in certi quadri come una specie di tubo che nell'Annunciazione scende dal cielo per andare a finire sotto le vesti di Maria. In esso vola giù lo Spirito Santo sotto forma di colomba per fecondare la Vergine. Nella rappresentazione più antica, come sappiamo dal miracolo della Pentecoste, lo Spirito Santo è un vento violento, il pneuma. (...) Animo descensus per orbem solis tribuitur: dello spirito si dice che discenda per il disco del sole; quest'idea è patrimonio comune di tutta la filosofia del tardo classicismo e del Medioevo". [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.169]
#386
Citazione di: baylham il 18 Dicembre 2018, 14:43:56 PM
Citazione di: Il cercatore il 18 Dicembre 2018, 00:16:58 AM
La teoria dell'evoluzione non è forse "falsificabile" allo stato attuale delle scienze, ma non è detto che non lo diventi ad uno stato ulteriore. Nel frattempo, ha dato molti frutti nello sviluppo di diversi settori delle scienze moderne ed ha trovato applicabilità anche in settori che non esistevano affatto all'origine della teoria stessa (per esempio, sistemi informatici): ciò solo basta a farne un pilastro della scienza attuale.

BAYLHAM
La teoria dell'evoluzione è perfettamente falsificabile: basta il ritrovamento di un fossile di un vivente che non sia collocabile nell'ordine della storia dell'evoluzione. Se per esempio si trova un fossile di un ominide databile prima della comparsa dei primati allora l'intera teoria dell'evoluzione darwiniana crolla miseramente.

CARLO
E invece quale fossile dovremmo trovare per far "crollare miseramente" la teoria secondo cui le mutazioni sarebbero casuali?
#387
Citazione di: Il cercatore il 18 Dicembre 2018, 00:16:58 AM
Non ho potuto seguire il file della discussione fino in fondo perchè siete stati tanti a contribuire. Continuerò a leggere, ma intanto, mi permetto di intervenire osservando che l'argomento della falsificabilità non è il criterio ultimo di ciò che è scientifico o no. È il criterio che ha permesso a Popper di condannare sistemi di pensiero come la psicoanalisi freudiana come sistemi che si mettevano al di fuori di ogni possibilità di giudizio perchè ogni argomento contro la psicoanalisi poteva essere usato contro l'autore stesso dell'argomento - cioè sotto forma di resistenza del contradittore della psicoanalisi motivata da forti pulsioni inconscie.

CARLO
A dire il vero, non è questa la ragione per la quale la psicoanalisi è stata considerata non-scientifica da Popper. La vera ragione deriva dalla sua stessa definizione di "falsificabilità" (e quindi di scientificità) di una teoria:
<<Una teoria, per essere scientifica, deve essere "falsificabile", cioè, dalle sue premesse di base devono poter essere deducibili le condizioni di almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità alla prova dei fatti>>
Ma gli eventi psichici (sogni, complessi, sintomi nevrotici, sentimenti, ecc.), in quanto soggettivi, non sono riproducibili in esperimenti quantificabili e verificabili oggettivamente, pertanto la psicoanalisi non può essere considerata una disciplina scientifica. E io aggiungo: nessuna psicologia può essere considerata scientifica (nemmeno le sedicenti "psicologie scientifiche"), se si accetta la discriminante popperiana.

IL CERCATORE
Non c'è niente di tutto ciò nella teoria dell'evoluzione.

CARLO
La teoria darwiniana consta di due ipotesi complementari: la casualità delle mutazioni genetiche e la selezione naturale che guida l'evoluzione attraverso i noti meccanismi della soppressione delle mutazioni sfavorevoli. Ebbene, la prima ipotesi è totalmente infondata, cioè non esistono dati paleontologici che ne supportino la validità, mentre la seconda (la selezione naturale) è relegata a un ruolo sempre più marginale con l'accrescersi del materiale paleontologico (reperti fossili) a nostra disposizione (si legga il mio intervento #101).
Infatti, tornando a Popper, è impossibile immaginare QUALI fossili dovremmo reperire per avere la certezza della falsità dell'ipotesi casualista. Ergo, il paradigma darwiniano ...l'è tutto da rifare, come diceva il compianto Bartali.

IL CERCATORE
La teoria dell'evoluzione non è forse "falsificabile" allo stato attuale delle scienze, ma non è detto che non lo diventi ad uno stato ulteriore. Nel frattempo, ha dato molti frutti nello sviluppo di diversi settori delle scienze moderne ed ha trovato applicabilità anche in settori che non esistevano affatto all'origine della teoria stessa (per esempio, sistemi informatici): ciò solo basta a farne un pilastro della scienza attuale.

CARLO
La teoria darwiniana è sopravvissuta fino ad oggi solo perché è conforme alla fede materialista-monista-riduzionista a cui appartiene il 99% degli scienziati.
#388
Citazione di: everlost il 17 Dicembre 2018, 23:01:37 PMCosa sarebbe il finalismo adattativo? Una specie di vitalismo? 

CARLO
Per evitarmi ripetizioni, dovresti leggere i miei quattro interventi in cui sintetizzo l'idea: i numeri #101, #103, #105, #110. E, nel caso, puoi farmi domande di chiarimento.

Citazione di: everlost il 17 Dicembre 2018, 23:01:37 PMEVERLOST
Il finalismo non si concilia con le estinzioni di moltissime specie, fra cui potrà rientrare anche quella umana se continueremo a maltrattare l'ecosistema al ritmo attuale.
CARLO
Infatti non parlo di fini ultimi, ma di fini successivi; né difendo il creazionismo (inteso in senso classico).
#389
Citazione di: sgiombo il 17 Dicembre 2018, 17:55:50 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 17 Dicembre 2018, 16:41:52 PMCARLO
...E da tutto ciò cosa concludi? Che la ricerca di senso ...non ha senso? Oppure che chi non riesce a dare senso alla propria vita è perché non lo ha cercato con sufficiente determinazione?

Di questa questione abbiamo già parlato in varie altre discussioni.
Riassumo quanto da me già esposto in precedenza.

1) Se per senso si intende "scopo", allora senso può essere attribuito unicamente a ciò che é prodotto da un agente intenzionale, magari dotato di libero arbitrio (almeno a parte dei suoi prodotti, probabilmente non a tutto in quanto alcune azioni del "produttore" potrebbero anche essere casuali e non finalizzate).

Agenti intenzionali (non dotati di libero arbitrio per me possono essere solamente gli uomini e in qualche limitata misura altri animali.
In questo senso il senso (che schifo di gioco di parole!) della vita di ognuno di noi é il fine per il quale ci hanno procreati i nostri genitori (***se*** l' hanno fatto per uno scopo consapevole): potrebbe essere per esempio e la perpetuazione della specie umana, il desiderio di un sostegno per la loro vecchiaia, quello di dare un fratellino al nostro germano maggiore, un nipotino ai loro genitori, ecc. (ovviamente questo non ci impedisce di cercarci autonomamente dei nostri scopi per i quali vivere, cioé di darci noi stessi un senso alla nostra vita).
Invece non può avere senso la realtà in toto, l' "universo" perché non realizzato intenzionalmente da nessuno (anche se per assurdo -ammesso e non concesso da parte mia- ci fosse un Dio creatore, potrebbe esserci un senso del resto dell' universo eccedente il creatore e da lui creato, costituito dagli scopi della sua azione creativa, ma non del creatore stesso né dell' universo in  toto == creatore + creato, in quanto non scopi della creazione di alcuno).

2) Se per senso si intende "spiegazione causale", allora il discorso é del tutto analogo: il senso del nostro esistere é costituito dalle leggi generali astratte universali e costanti di natura e dalle circostanze particolari concrete da cui é stato causato il nostro venire al mondo secondo tali leggi di natura.
Ma anche in questo caso la realtà in toto non potrebbe avere senso dal momento che in un universo in divenire ordinato secondo modalità generali universali e costanti si può dare spiegazione causale di parti di esso (eventi concreti, spiegati con le circostanze nelle quali le leggi generai del divenire li hanno causati); ma oltre al "tutto" per definizione non può esservi altro che ne possa essere spiegazione causale, altre circostanze particolari concrete e altre leggi generali astratte universali e costanti che in tali circostanze particolari concrete abbiano causato l' universo.

Più in generale qualcosa é spiegata da qualcosaltro, qualcosa dà senso a qualcosaltro, e dunque solo parti del tutto possono essere spiegate o sensate, mentre il tutto non si può spiegare, non può avere senso per definizione dal momento che oltre ad esso non vi può essere altro che lo spieghi o gli attribuisca senso.

3) La risposta corretta alla domanda che sorge spontanea "perché la realtà é così com' é e non diversamente?" é "perché per definizione (di negazione, di essere e di realtà) ciò che é non può non essere, ciò che non é non può non essere".
La realtà può bensì essere pensata diversa da com' é, ma non affatto essere realmente diversa da così com' é, e questo é il motivo per il quale (può bensì essere pensata diversa da così come realmente é, ma invece) non può che essere realmente così come realmente é e in nessun altro modo.
CARLO
Tante chiacchiere e zero risposte.
#390
Tematiche Filosofiche / Re:non siamo bestie
17 Dicembre 2018, 17:00:34 PM
Citazione di: simo il 17 Dicembre 2018, 08:46:06 AM
Noi abbiamo una coscienza, che non è vincolata al nostro cervello fisico (e nemmeno ai nostri pensieri) anche se ci sforziamo per crederlo
......

CARLO
Non esageriamo! Il nostro cervello ci condiziona pesantemente con tutti gli istinti biologici di cui è portatore (fame, sete, conservazione, paura, sessualità, aggressività, ecc.). Diciamo piuttosto che noi non siamo solo il nostro cervello, ma che il nostro comportamento è il risultato di una dialettica tra le esigenze della fisicità (corpo) e quelle della spiritualità (mente).
Come scrive Jung:

"Il principio spirituale (qualunque cosa esso sia) si impone con forza inaudita contro il principio puramente naturale. Si può dire, anzi, che anch'esso è "naturale" e che entrambi i principi scaturiscono da una medesima natura. [...] Questa "cosa naturale" consiste in una opposizione tra due principi ai quali si può dare questo o quel nome, e che questo contrasto è l'espressione e forse anche il fondamento di quella tensione che definiamo come energia psichica . [...] Senza tensione è impossibile che esista un'energia, come disse anche Eraclito: «Il conflitto è il padre di tutte le cose»".  [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.62]

"Il conflitto tra ethos e sessualità, oggi non è una pura e semplice collisione tra pulsionalità e morale, ma una lotta per il diritto all'esistenza di una pulsione o per il riconoscimento di una forza che in questa pulsione si manifesta, forza che, a quanto pare, non ha voglia di scherzare e di conseguenza non vuole neppure rassegnarsi alle nostre leggi morali da benpensanti. [...]
Potremmo definire la sessualità il portavoce delle pulsioni, ed è per questo che il punto di vista spirituale scorge in essa il suo avversario principale. Ma non perché la dissolutezza sessuale sia in sé e per sé più immorale dell'avidità, della tirannia o della prodigalità, ma perché lo spirito fiuta nella sessualità un suo pari, anzi, un che di affine. [...] Che cosa sarebbe mai dopotutto lo spirito, se non gli si opponessero pulsioni a lui pari?". [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.66/67]