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Messaggi - Socrate78

#376
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità atea
12 Novembre 2020, 15:28:47 PM
La spiritualità atea è in realtà una forma estrema di superbia, è l'uomo che vuole farsi Dio al posto del divino ed esalta se stesso e le sue utopie: ad esempio il socialismo reale (o comunismo che dir si voglia) era un'ideologia basata proprio su questo, sull'uomo che rigetta le religioni come oppio dei popoli per creare sulla Terra una sorta di paradiso terrestre senza Dio, in cui la felicità doveva essere assicurata dall'abolizione della proprietà privata e dal mettere in comune ogni cosa. E sappiamo tutti com'è finita, la fine del socialismo reale io sostanzialmente la ritengo una sorta di castigo divino per gli atei illusi e superbi, Dio ha voluto mostrare che i tentativi di costruire la felicità senza di Lui sono destinati a crollare miseramente.
#377
Attualità / Re:Trovato il vaccino!
10 Novembre 2020, 15:18:00 PM
Vi sono alcuni problemi per quanto riguarda il vaccino, ad esempio non si sa sino a quando gli anticorpi contro il Covid rimangano attivi nell'organismo: se gli anticorpi dopo un certo tempo non sono più attivi, allora il vaccino darà una copertura limitata, non un'immunità permanente come accade ad esempio per i vaccini contro il morbillo e la poliomielite. Il virus quindi resterebbe endemico nonostante il vaccino, per sradicarlo davvero sarebbe necessario che gli anticorpi durino a tempo indefinito, per tutta la vita dell'individuo. Questo è il nodo più importante da sciogliere, ma ce ne sono altri legati alla possibilità che una determinata fascia di individui sviluppi reazioni avverse, essendo il vaccino efficace al 90%.
#378
Attualità / Re:Integralismo Islamico
09 Novembre 2020, 15:41:05 PM
Charlie Hebdo se la prende con tutti i simboli religiosi, tranne che con la religione ebraico, poiché il 70% delle azioni di quel giornale è in mano ad un ebreo.
#379
Secondo voi è possibile che dietro ad un dichiarato e anche sbandierato amore per gli animali si nasconda alla fine un disamore di fondo della persona verso i propri simili, cioè verso l'umanità? A volte si danno casi di soggetti che amano in maniera anche eccessiva gli animali, si danno da fare in cause legate alla loro tutela, ma poi quando si tratta di salvare le persone, di battersi per i diritti dei loro simili non sono altrettanto attivi, anzi, spesso disprezzano l'uomo (o determinate categorie umane) mentre spendono parole d'amore verso il mondo animale. Di conseguenza sembrerebbe che il loro amore per gli animali sia compensativo, nasca dalla necessità di compensare una sostanziale aridità e incapacità di amare i propri simili. Tali soggetti insomma posti davanti alla scelta se salvare un cane oppure un essere umano sembra che opterebbero per il cane! Anche a voi sembra che a volte l'amore per gli animali nasconda una sostanziale misantropia, un disamore verso la propria stessa specie?
#380
@Doxa: Comunque, i passi del Deuteronomio da te citati non dimostrano affatto che essi non siano ispirati da Dio e che siano soltanto un volere umano. Significano semplicemente che Dio non voleva che il popolo ebraico da lui scelto (per insindacabile grazia divina) peccasse di idolatria e si allontanasse quindi dalla verità di Dio, di conseguenza era necessario, una volta preso possesso della Terra Promessa, che venisse distrutta qualsiasi possibilità di contaminazione con altre fedi false, da qui gli ordini di distruggere le immagini degli idoli, gli altari degli dei stranieri, ecc. Altrimenti ci sarebbe stato il contatto con altre popolazioni idolatriche e quindi l'influenza culturale e religiosa, che avrebbe allontanato da una corretta concezione del divino. Non bisogna stupirsi se nell'AT Dio abbia deciso di far morire un sacco di gente, perché dal punto di vista biblico nessuno era davvero innocente, tutti erano idolatri, educati nell'idolatria, oltre a commettere un'altra infinità di peccati che la Bibbia descrive come abomini, cioè la magia e lo spiritismo, l'omosessualità, il rapporto contro natura con animali, e del resto la Bibbia afferma che il salario del peccato originale, condiviso da tutti gli uomini dopo Adamo, era appunto la MORTE ( In Genesi si dice ad Adamo "Lavorerai con il sudore della tua fronte finché tornerai nella polvere da cui sei stato tratto") quindi non c'è da stupirsi se Dio abbia decretato la morte di tanti uomini nati e cresciuti nel peccato e nell'ignoranza della verità di Dio.


@Antony: In realtà ci sono stati atei anche famosi, come Antony Flew (che scrisse il testo "Teologia e falsificazione"), che si sono convertiti alla fede in Dio proprio riflettendo sul fatto che la natura è ordinata in base a leggi matematicamente precise e che la vita è come programmata da informazioni che poi come in un codice la fanno sviluppare ordinatamente. Antony Flew infatti si è detto: "Se ci sono delle leggi così precise e delle informazioni, allora dovrà esserci anche una causa prima intelligente". Da questo punto di vista dire che il mondo si è fatto da solo, per caso, sarebbe come dire che le lettere di un libro si dispongano da sole nella pagina a formare un significato, senza che ci sia una mente intelligente che produce il testo. La scienza spiega il COME avvengono i fenomeni, ma non può spiegare il perché profondo delle leggi naturali. Le leggi naturali infatti non sono senza uno scopo, ma servono a far funzionare la vita ed inoltre a volte accadono fenomeni inspiegabili (come i presunti miracoli) che suggeriscono come queste leggi siano anch'esse sottoposte ad una volontà superiore, che può in determinati casi sospenderle.







#381
L'inesistenza di Dio non può essere provata, nonostante molti atei ritengano che si tratti di un'evidenza. Ciò che è evidente è semmai che il presupposto Dio non si possa ordinariamente vedere, ma in realtà nemmeno i virus e i batteri sono visibili ad occhio nudo, eppure esistono. In realtà la natura mostra più indizi dell'esistenza di Dio che della sua non-esistenza. Infatti ogni essere vivente, dal più semplice al più complesso, è PROGRAMMATO per essere quello che è, con tutti gli organi che sono preposti ad avere una propria funzione e un patrimonio genetico che contiene le informazioni affinché la vita si sviluppi. Ora, se vi è un programma alla base della vita (DNA), non è forse logicamente deducibile che vi sia anche un'intelligenza universale programmatrice? E' la stessa cosa che per un computer, la macchina obbedisce ad un software che deriva dall'intelligenza umana, il computer non si è fatto da solo, non si è dato da solo le informazioni, e la stessa cosa accade con la natura: infatti un essere vivente si sviluppa a partire da una cellula fecondata che di per sé non è intelligente (non ha neuroni), ma essa poi si differenzia e dà origine a tutti gli organi in base ad un disegno ben determinato ed agisce secondo un programma intelligente. Da dove quindi deriva questo finalismo nella natura? A mio avviso esso deriva da un'intelligenza superiore che informa e permea l'intera natura.
#382
Mah, non saprei dirti sinceramente fino a che punto il dubbio abbia valore nella fede. Di fatto il dubitare indica che noi non ci fidiamo del tutto di Dio e questo agli occhi di Dio come traspare dalla Bibbia sembra essere un male, perché Dio vuole l'umiltà e la sottomissione alla sua parola. In realtà nei Vangeli Gesù afferma che " Se non diventerete come dei bambini non entrerete nel regno dei Cieli", e addirittura che Dio ha deliberatamente nascosto "queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le ha rivelate ai piccoli". Da qui traspare come per Dio l'atteggiamento critico del sapiente e dell'intelligente, che si chiede criticamente se ciò che gli sia stato detto sia vero, sia una forma di superbia da condannare.  Ora qual è la caratteristica fondamentale e principe del bambino elogiato da Gesù? Non è certo il dubbio e l'indole scettica, ma è semmai la fiducia! Il bambino infatti è in grado di fidarsi incondizionatamente delle persone che lo amano e in questo modo è in grado di apprendere (ad esempio per imitazione) senza chiedersi ad esempio se tali persone vogliono il suo bene oppure desiderano solo ingannarlo. Quindi sembra essere questo l'atteggiamento che Dio vuole da noi, un atteggiamento di fiduciosa sottomissione e non di dubbio.
#383
@Babylham: Come fai a dire che la resurrezione sia per forza un falso? I discepoli dopo la morte di Gesù erano profondamente delusi e non si aspettavano a mio avviso che Gesù risorgesse, quindi per quale motivo inventare che fosse risorto ad esempio trafugandone il corpo? E poi avrebbero predicato in maniera così fervorosa pur sapendo che il contenuto della loro predicazione era un falso consapevolmente costruito?......
E poi non è detto che i versetti successivi al racconto della tomba vuota siano per forza un falso appositamente costruito, potrebbero essere stati ad esempio copiati da una fonte alternativa precedente che non conosciamo oppure essere autentici, che siano una manipolazione è solo un'ipotesi degli studiosi.
#384
Oltretutto era giusto che Cristo risorto non apparisse agli ebrei miscredenti, proprio perché essi non erano degni di tale grazia, in quanto già prima non avevano riconosciuto in Gesù il Cristo inviato da Dio, quindi si erano autoesclusi dalla grazia. Il Vangelo di Luca afferma addirittura che la distruzione di Gerusalemme è accaduta perché gli ebrei non avevano risposto come dovevano alla venuta del Messia, infatti in Luca Gesù afferma nel suo lamento su Gerusalemme: Gerusalemme, se tu sapessi che cosa è necessario alla tua pace, ma ormai è nascosto ai tuoi occhi. Verranno i giorni in cui i nemici ti assedieranno, ti stringeranno da ogni parte, costruiranno attorno a te trincee e non lasceranno in te pietra su pietra, perché NON HAI CONOSCIUTO IL TEMPO IN CUI SEI STATA VISITATA". Ecco, Gesù afferma che il disastro è stato causato dall'atteggiamento miscredente degli ebrei, che non ha riconosciuto la visita del Messia in Israele e ha poi fatto morire crocifisso Gesù: ciò determina l'abbandono da parte di Dio del popolo eletto e la distruzione del Tempio. Ciò era già successo per la Bibbia con la distruzione del Primo Tempio, nel 587 A. C. sotto Nabucodonosor e la conseguente cattività babilonese degli ebrei: secondo le profezie di Geremia la distruzione di Gerusalemme sarebbe stata provocata dall'abbandono degli ebrei delle norme della Torah. Il Dio del Nuovo Testamento è in realtà lo stesso Dio vendicatore dell'AT, nel Nuovo Testamento mostra di più in Gesù il suo volto misericordioso, ma continua però nella storia a mostrare anche il volto di divinità vendicatrice, giusta nella sua vendetta.
#385
@Inverno: Gesù ha detto chiaramente di essere DIO o comunque lo ha fatto capire in vari modi,  infatti quando i farisei gli chiedono: "Ma come, non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?", Egli risponde: " In verità io vi dico: Prima che Abramo fosse, io SONO". Ora, che cosa significa questo? L'IO SONO era il nome con cui Dio si era rivelato a Mosè nell'episodio del roveto ardente, quindi Gesù in quest'episodio si equipara a Dio, è evidente. Non solo, Gesù afferma più volte la sua prerogativa di rimettere i peccati degli uomini, ed infatti logicamente i farisei pensano: "Quest'uomo bestemmia! Infatti solo Dio può rimettere i peccati": la prerogativa di perdonare i peccati degli altri è una prerogativa attribuibile a Dio, infatti tu che cosa penseresti di uno che ti dice che può perdonare i peccati degli altri, anche quando lui non è parte lesa? Penseresti che è una follia, Gesù con la sua pretesa di rimettere i peccati si sta indirettamente equiparando a Dio.
Quando il sommo sacerdote lo interroga e gli chiede se Lui era il Cristo egli risponde: "Tu l'hai detto! Anzi, d'ora in poi vedrete il Figlio dell'Uomo sedere alla destra della Potenza e venire su per le nubi del cielo", quindi Gesù colloca se stesso alla destra di Dio e di fatto si equipara all'Assoluto.
In altri episodi Egli dice di essere il "pane vivo disceso dal Cielo, chi mangia di questo pane vivrà in eterno", ti rendi conto? Egli divinizza la sua persona in questo modo, e dice anche ai capi della Legge che "I vostri padri hanno mangiato la manna del deserto e sono morti, ma chi mangia di questo pane non vedrà la morte", in questo modo egli afferma la sua superiorità anche rispetto a qualcosa di soprannaturale che veniva o sarebbe venuto direttamente da Dio (la manna del deserto), quindi è come se affermasse la sua divinità. Un semplice profeta non avrebbe parlato in questo modo, tutti gli antichi profeti dell'AT non hanno MAI utilizzato parole simili, ma anzi affermavano con umiltà la loro distanza dall'ineffabilità di Dio. Il profeta Gesù, se fosse solo un profeta e non Dio, sarebbe un mostro di follia e presunzione! Quindi bisogna andarci piano con il dire che Gesù non ha mai affermato di essere Dio, ora se poi si tratta di frasi messe in bocca a Gesù successivamente questo non posso umanamente dirlo con certezza, ma per me che sono credente si tratta di affermazioni fatte effettivamente da Cristo.
Sul fatto che il censimento sia sicuramente falso, anche qui ci andrei piano, infatti esistono storici sia pure in minoranza che ipotizzano un censimento svolto in due fasi distinte l'una dall'altra (quindi prima di quello di Quirinio del 6 D. C.), oppure effettivamente che ci sia stato un censimento all'epoca di Erode il Grande (4 A. C.). Quindi non puoi dire con sicurezza che non ci sia stato un censimento nei tempi menzionati dai Vangeli.
#386
Ipazia, ti ripeto che il concetto di un uomo-Dio che risorge NON faceva assolutamente parte dell'ebraismo dell'Antico Testamento. I riferimenti al Messia andavano in direzione diversa, innanzitutto egli non era equiparabile a Dio (per gli ebrei era una gravissima eresia l'equiparazione di un uomo a Dio!) e poi il Messia era una specie di re, di leader con aspetti fortemente politici e terreni, doveva in pratica creare un impero giudaico garante di giustizia, pace e prosperità in questa terra (era messianica). E' un dato di fatto obiettivo, quindi se gli apostoli si sono inventati l'uomo-Dio morto e risorto da dove l'hanno attinto? Gli ebrei erano fermi nel ritenere che le altre religioni fossero tutte false e condannabili per Dio, quindi secondo me non avrebbero preso in prestito qualcosa di estraneo e di proveniente dai pagani: inoltre anche presso i pagani non c'era l'idea espiatrice di un Dio che si fa carico delle colpe dell'uomo, ci sono figure di eroi, dei e semidei che magari risorgono o rinascono anche, ma non muoiono per farsi carico delle colpe umane. Quindi ciò che questi ebrei hanno escogitato è qualcosa di inedito, che non si trova in altri contesti. Oltretutto, il Nuovo Testamento descrive gli apostoli come INCREDULI davanti alle prime apparizioni di Gesù e alle testimonianze delle donne che avevano visto il sepolcro vuoto, quindi la resurrezione non era qualcosa di atteso prima, di già definito nella loro mente, ma è qualcosa che IRROMPE all'improvviso nelle loro vite. Essi erano tristi, delusi, persino vigliacchi nel momento in cui scappano quando Cristo è arrestato, e successivamente predicano con un entusiasmo carismatico, tale da convincere molti altri a seguirli, e predicano non il semplice fatto che Gesù era un profeta, ma che era risorto. Rischiano la vita, la perdono anche per la loro fede, sono visti con sospetto sia dagli ebrei a cui appartenevano sia dai pagani, ma nonostante le avversità non abiurano mai, non si stancano mai di predicare, di testimoniare la loro fede. Come si spiega tale cambiamento? Tu invece non rispondi affatto a queste argomentazioni mie e dei credenti, forse perché non puoi, quindi ti limiti a
#387
L'unica risposta è: Gesù è risorto veramente! Potete non crederci, ovviamente, ma da un punto di vista logico è l'unica spiegazione che convince davvero. Infatti, gli apostoli prima della presunta (uso questo termine) resurrezione di Gesù, erano entusiasti e credevano in Lui? NO, erano delusi, smarriti e sconfortati, infatti i discepoli di Emmaus dicono riferendosi a Gesù ormai morto da due giorni: "Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele!". Ecco, nelle parole di Cleopa, un discepolo, vi è l'eco della delusione dei discepoli: essi pensavano che Gesù fosse il Messia dell'Antico Testamento che avrebbe liberato gli ebrei dall'occupazione ingiusta dei romani, instaurato un'era di pace e di giustizia sociale in tutta la regione e fosse destinato ad un futuro glorioso! Perchè era questo che la Bibbia insegnava, infatti nell'AT la parola Masiach (Messia) significa "Unto" e l'unzione era una cerimonia riservata ai re e ai sommi sacerdoti: il Messia era un leader umano che avrebbe riportato Israele all'antica gloria, e non c'era scritto da nessuna parte nell'AT che il Messia sarebbe risorto dai morti! Quindi tale idea non poteva nascere assolutamente dal contesto ebraico in cui i discepoli erano cresciuti. Gli apostoli stessi, prima della presunta Resurrezione, avevano un'idea diversa della messianicità di Gesù rispetto a quello che affermava il Cristo, infatti quando Egli annuncia la passione gli apostoli non comprendono affatto: i Vangeli dicono infatti, che quando Gesù dice che il Figlio dell'Uomo (cioè il Messia secondo il profeta Daniele) sarebbe morto e risorto dopo tre giorni, la reazione degli apostoli è di perplessità, si legge che "Ma essi non compresero nulla di tutto questo. Quel discorso per loro era oscuro, e non compresero ciò che Gesù aveva voluto dire". Per forza che non comprendono, non era un discorso in linea con la loro religione e cultura! Allora, come mai sono passati dalla delusione, dallo smarrimento totale sino all'entusiasmo (qualcuno come Ipazia lo definirebbe fanatismo) nel predicare che conduce addirittura al martirio? Evidentemente qualcosa di straordinario è accaduto. Ma esaminiamo un'altra ipotesi, e cioè che i discepoli abbiano avuto in realtà delle allucinazioni. L'ipotesi non è credibile e spiego i motivi. Le allucinazioni che avrebbero avuto vedendo Gesù sarebbero state collettive ed inoltre avrebbero avuto un carattere molto concreto: essi infatti potevano toccare Gesù, l'apostolo Tommaso mette le dita nelle mani di Gesù dove prima c'erano i chiodi della crocifissione, cosa che di norma non si può fare con un'allucinazione, essendo essa un frutto impalpabile della mente. Inoltre è confermato dagli stessi ebrei che non riconobbero Gesù che la tomba era vuota, tanto che gli ebrei accusarono i primi cristiani di aver trafugato il corpo: se la tomba non fosse stata vuota, i primi cristiani non avrebbero certo annunciato la resurrezione a Gerusalemme, visto che ognuno poteva mostrare la falsità di ciò che andavano predicando!
Quello che invece dice Ipazia mostra solo il suo costante disprezzo verso coloro che credono, senza portare un briciolo di argomentazione! Istinto kamikaze? Sia pure, ma questo istinto al martirio, questo fanatismo, da dove è derivato? Prima c'era delusione, smarrimento, amarezza, tutto il contrario di quello che è venuto dopo, Ipazia non spiega minimamente il cambiamento di comportamento dei discepoli.
@Ipazia: Prima di parlare di determinati argomenti, leggi bene la Bibbia, poi parla.
#388
Tematiche Spirituali / Re:Gli angeli custodi
12 Ottobre 2020, 14:08:49 PM
La possibile storicità può trasparire in maniera evidente se si leggono con accuratezza alcuni passi dei Vangeli. Ad esempio i farisei accusano Gesù di scacciare i demoni (o anche di guarire, di compiere miracoli) "per mezzo di Belzebul,  del principe dei demoni".  Ora, se i farisei usano queste parole, ciò indirettamente fa comprendere che Gesù compiva azioni non facilmente spiegabili con mezzi umani, e quindi per spiegarle era necessario far ricorso ad una causa soprannaturale, anche per coloro che non lo riconoscevano come Messia né tantomeno come Dio. Si tratta quindi di una conferma indiretta da una fonte ostile: se i farisei, che non credevano in Gesù, ipotizzano una causa soprannaturale per spiegare i fatti da lui compiuti, ciò significa che i presunti prodigi erano davvero avvenuti ed erano anche inspiegabili, altrimenti non avrebbero usato quelle specifiche parole, lo avrebbero semplicemente deriso in quanto non credibile a priori. Inoltre c'è l'attestazione indipendente dai Vangeli dello storico Giuseppe Flavio, che nelle Antichità giudaiche afferma che "In quel tempo apparve Gesù, un uomo saggio. Egli operò molti fatti sorprendenti", lasciando appunto capire che operò fatti prodigiosi, che sorprendono.
Di contro, non c'è a mio avviso obiettivamente niente nei Vangeli che autorizzi a dire che l'intento di chi ha riportato questi miracoli fosse di carattere metaforico o simbolico, poiché il fatto è riportato sempre come accaduto davanti a molteplici testimoni: la narrazione del miracolo è schietta e diretta, e non è inserita all'interno di un racconto analogico in cui il fatto assume il valore di una parabola o di un insegnamento.
#389
Tematiche Spirituali / Re:Gli angeli custodi
12 Ottobre 2020, 12:49:43 PM
I preti o molti di loro sono i primi a non credere in Dio, negli angeli e nel demonio, interpretano infatti tutto in maniera simbolica, tutti i miracoli di Cristo per loro sono solo simboli, i racconti dell'Antico Testamento IDEM, molti preti in realtà sono atei nel loro intimo ma ovviamente non lo dichiarano. Almeno, io noto che non vi è fede vera in molti di loro e per questo motivo non sanno rispondere alle domande dei credenti e delle persone in ricerca di Dio sulla fede, perché sono loro i primi a non crederci davvero!
#390
@Jacopus: Non tutti i bambini abusati sessualmente o che hanno subito abbandoni, privazioni affettive, diventano successivamente criminali, anzi a volte chi ha avuto un'infanzia infelice finisce per essere poi altruista da adulto perché vuole dare agli altri quello che da piccolo non ha ricevuto. Quindi il nesso di causalità tra personalità criminale e privazione affettiva, abuso sessuale o simili nell'infanzia non è deterministico per nulla, al massimo può essere un fattore che predispone alla devianza, ma non determina niente. Non tutti coloro che hanno avuto genitori anaffettivi poi diventano devianti o anch'essi anaffettivi da grandi.  Io voglio solo dire che secondo me può esserci benissimo altro, da credente ritengo che noi abbiamo una parte spirituale che è l'ANIMA, e quest'anima può essere influenzata dal principio del bene che è Dio, che si manifesta anche attraverso le figure di riferimento che la persona incontra e che guidano l'anima al bene, ma può anche essere influenzata dalle forze del male che a mio avviso esistono, e queste forze del male approfittano delle situazioni sfavorevoli al bene in cui l'anima si trova per orientare la persona in maniera negativa.
E poi tu stesso, affermando che esistono meccanismi epigenetici secondo cui la violenza inferta rimane nella memoria anche per tre generazioni, in fondo non fai altro che affermare scientificamente una verità espressa dalla Bibbia, secondo cui i peccati dei padri ricadrebbero sui figli......