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Messaggi - Lou

#376
Citazione di: viator il 07 Dicembre 2018, 21:32:42 PM
Salve. Per Lou. Il titolo di questa discussione dice tutto sull'argomento. Il libero arbitrio a livello soggettivo rappresenta una funzione mentale, e quindi come tale è (soggettivamente) reale.
Filosoficamente invece rappresenterebbe una condizione oggettiva, ma purtroppo come tale non esiste.

Quindi esso è reale ed illusorio contemporaneamente. Questione di punti di vista. Quante dimensioni ha un parallelepipedo visto di fronte ? Due. Quante ne ha se visto di lato ? Due. Quante ne ha visto di sbieco e da una posizione un poco elevata ? Tre.
Questione di punti di vista. Ma continuiamo a discutere di libero arbitrio semplicemente perchè ci piace farlo.

Inoltre, volendo essere precisi nel considerare la sua "realtà" in ambito mentale, dovremmo notare che esso non consiste in una libertà, bensì appunto - nella propria veste di FUNZIONE - nella possibilità di esprimere una scelta.

E le scelte si possono compiere sia in presenza che in assenza di "libertà" ad esse esterne.
No, non capisco l'incipit, pensi davvero che filosoficamente non venga valutata la dimensione soggettiva e le sue realtà?  Come se la fenomenologia  non fosse mai esistita, o non sia filosofia.
E,in fin dei conti, che intendi con "filosoficamente "invece""?
#377
Citazione di: Ipazia il 07 Dicembre 2018, 19:29:42 PM
Citazione di: Lou il 07 Dicembre 2018, 17:35:18 PM
Scusate, chiedo in estrema sintesi, ma non vi risulta che concettualmente il libero arbitrio si configuri quale "libertà di", non "libertà da", o meglio non è sufficiente una "libertà da" (ad es. fame, sete, costrizioni, gabbie, desideri, da vizi, da cause e leggi etc.) affinchè si sia in presenza automaticamente di una "libertà di" (ad es. di volere o di scelta o di autodeterminazione etc.)?

Sì, ma le due cose sono collegate. In una gabbia non sono libero da (sbarre), ma questo mi impedisce anche di essere libero di (andare al mare). La libertà "da" libera la libertà "di".
Collegate siano ok, le "due" libertá (che in ogni caso non sono "cose") comunque collegate, non significa -lo stesso. Ne converrai. Ora se si vuole ibridare e annacquare il concetto di libero arbitrio in libertà da per far tornare i conti, va pur bene, per carità.
#378
Scusate, chiedo in estrema sintesi, ma non vi risulta che concettualmente il libero arbitrio si configuri quale "libertà di", non "libertà da", o meglio non è sufficiente una "libertà da" (ad es. fame, sete, costrizioni, gabbie, desideri, da vizi, da cause e leggi etc.) affinchè si sia in presenza automaticamente di una "libertà di" (ad es. di volere o di scelta o di autodeterminazione etc.)?
#379
"Ciao Lou,

dopo aver letto alcune possibili interpretazioni (piani di lettura...), l'interrogarsi come dici sull'ambiguità dei nostri schemi mentali è inevitabile e il tuo intervento aveva già anticipato qualcosa di quanto ho scritto oggi.

C'è un passaggio che mi piacerebbe approfondire, quando scrivi del potere dell'arte:

...il cui significato in divenire e in larga parte ancora ignoto, esonda e/o, forse, cade fuor delle virgolette del termine con cui cataloghiamo l'evento. Che in qualche modo siamo indotti a percepire (potenza dell'arte e dell'immaginazione ).

Davvero un gran potere... superiore ad ogni altro se può condurre ad intravedere (bello il termine inglese: glimpse che a me procura l'immagine di uno sbatter di ciglia)  qualcosa al di là del conosciuto e non un mero congetturare/ipotizzare al riguardo.
Così che la scienza si confronta con la trascendenza, la filosofia ne perlustra i confini e l'arte – talora – li sorpassa... (conseguentemente la spiritualità li vive...)."

"When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye
I turned to look but it was gone"

Rinnovare che è un restaurare quello sguardo bambino tanto caro alla filosofia, all'arte e alla scienza, da cui sorgono - forse il film è un tentativo di rinnovamento, che è, a suo modo, un ritorno.

Del resto Hal, non a caso, è un bambino.
#380
@sgiombo
"Dunque delle due l' una:
O il pensiero (o la mente) é una forma di materia (ma nella scienza, nelle teorie fisiche non si trova mai alcun riferimento a siffatto concetto; lo si trova in alcune interpretazioni filosofiche materialiste della neurologia, dalle quali é inteso come l' insieme degli aspetti algoritmici-cognitivi della neurofisiologia cerebrale; i quali non contraddicono mai le leggi chimiche e fisiche: sono in ultima analisi meri aspetti del mondo materiale naturale; dunque non può godere di alcuna "relativa autonomia e creatività" dalle leggi della fisica, non può in alcun modo violarle; ovvero: é assolutamente incompatibile con il libero arbitrio).
Oppure il pensiero (la mente) non é materia ("generata", ovvero "nata" dalla trasformazione di altra materia secondo modalità e proporzioni quantitative generali e costanti e immutabili), ma invece é qualcosa d' altro, di non materiale (contrariamente all' energia, la quale é altrettanto materiale della massa): dualismo ontologico!"
Mi scuso se inserisco un dubbio che mi si è affacciato leggendoti, tu come la/e vedi la/e teoria/e emergentista/e ( in generale senza distinguere tra emergentismo debole o forte). Non potrebbero queste opzioni, a tuo parere, rappresentare una terza via rispetto a "delle due l'una":"pensare" come proprietà emergente di un sistema complesso, con gradi di dipendenza e di autonomia rispetto al sistemone da cui emergono?
#381
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
04 Dicembre 2018, 18:20:23 PM
Citazione di: sgiombo il 03 Dicembre 2018, 22:21:51 PM
Citazione di: Lou il 03 Dicembre 2018, 19:06:53 PM
Citazione di: sgiombo il 03 Dicembre 2018, 08:18:31 AM
Citazione di: Kobayashi il 02 Dicembre 2018, 16:48:45 PM
D'istinto prediligo gli ambienti misti e quindi anch'io come Jean sono rimasto favorevolmente colpito dal recente aumento del numero di utenti di genere femminile.
Ma la verità è che in un ambiente virtuale la cosa si dimentica in fretta e si finisce, giustamente, per osservare il modo di pensare specifico di un utente senza collegarlo al genere di appartenenza.

Faccio però notare che recentemente è stata aperta una discussione per capire i motivi della diminuzione dei partecipanti attivi al forum. Molti leggono, pochi hanno il coraggio di scrivere.
Ecco, tirar fuori delle argomentazioni maschiliste o comunque delle ipotesi sul funzionamento del cervello delle donne che non sarebbe adatto a sforzi teoretici – banalità in cui a quanto pare anche uomini in gamba non possono fare a meno di cadere – non mi sembra aiuti molto a migliorare il clima...

Ma forse sì, come provocazione...
Provocazione di che? Allo sforzo teoretico? Da parte di chi?  Sai che sforzo teoretico paventare ipotesi bislacche, a supporto di queste ipotesi che abbiamo? Sentiamo.

Beh, per me é ovviamente difficile immaginare di essere una donna; ma credo che magari queste affermazioni "veteromaschiliste" di Socrate83 (ma adesso non demonizziamolo: secondo me scrive anche cose molto sensate, vere, interessanti) mi avrebbero potuto forse aiutare a superare una certa ritrosia e a replicare (o la psicologia femminile -o meglio: le psicologie femminili- sono -per lo più, più o meno unanimemente- così diverse da come riesco ad immaginarle? Può darsi benissimo, e credo che non sarei per questo da biasimare; ma casomai da aiutare a capire, per quanto possibile; e sempre che qualche frequentatrice del forum ritenga che ne valga la pena).
Per inciso, non è mia intenzione demonizzare alcuno, come tutti ha espresso una opinione, una ipotesi, una visione della questione, sia quel che sia, se l'intenzione è provocatoria, non mi interessa fare processi alle intenzioni, ma se come provocatoria vien letta, è questa la lettura, per chi tale la legge, senza imbarcarsi in lastre psicologiche, che un forum magari non è uno studio.

Io, la trovo, per come è stata presentata, un tantino stereotipata ( e come tale priva proprio di quella teoresi di cui si narra meno capace un genere ) come espressione, a meno non mi si dimostri con argomenti cogenti che non lo sia. Nel qual caso rivedrò la mia lettura di " un tantino stereotipata."
#382
@Jean
"La domanda (spero abbiate visto il film nella sua interezza):

ritenete che davvero si tratti di "avaria"..?"

Difficile a dirsi, personalmente ritengo che ( volutamente ) i piani di lettura del film siano molteplici e le stesse virgolette che inserisci a cornice del termine avaria manifestino il realizzarsi di uno stimolo ( anch'esso voluto dall'apertura dell'arte ) all'interrogazione sull'ambiguità dei nostri schemi mentali - come dire, colti in un certo imbarazzo, Hallcrea un certo imbarazzo, umano  - abituati ad applicare etichette, in qualche modo semplificative a fronte di complessità il cui significato in divenire e in larga parte ancora ignoto, esonda e/o, forse, cade fuor delle virgolette del termine con cui cataloghiamo l'evento. Che in qualche modo siamo indotti a percepire ( potenza dell'arte e dell'immaginazione ).Ciò può produrre come effetti, da un lato, un rinnovamento del valore che diamo al termine avaria e dall'altro il  ritenerlo insufficiente per dar conto della cascata di eventi concausanti il risultato, che abitualmente chiamiamo avaria.
#383
Trascendence, sottoscrivo, è ricco di spunti interessanti e, sebbene, credo di averla già citata, mi ripermetto di ri-indicarvi la miniserie "Maniac" che la trovo un capolavoro d'ironia e avaria di intelligenze umane e artificiali che siano e le loro interazioni.
#384
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
04 Dicembre 2018, 10:53:18 AM
Citazione di: Sariputra il 04 Dicembre 2018, 09:12:25 AM
Il rapporto tra uomini e donne è fatto sostanzialmente di luoghi comuni. Le donne generalmente non sono quello che di loro dicono gli uomini, e viceversa...anche se spesso le donne ci azzeccano di più nel giudicarci (ma non sempre...). Il fatto è che sono esseri più complessi di noi. Complessità che non vuol dire naturalmente qualità migliore. Storicamente , quando sono state al potere, si sono comportate  più o meno come i colleghi maschi, non disdegnando l'uso della violenza e lo strumento della guerra (fatta dai maschi...) e non facendosi mancare spesso nemmeno la tortura e la crudeltà...
Personalmente le temo moltissimo, al limite del terrore, proprio per il fatto che le amo e che vivo praticamente con sole donne attorno...discutere con una donna è più stimolante ( seppur spesso più snervante. Infatti i miei poveri nervi ne soffrono tantissimo...) che non con un maschio, perchè ti costringe ad 'uscire' da una certa prospettiva limitante che quasi sempre tende ad instaurarsi nelle discussioni fra maschi. Discussioni che purtroppo spesso si arenano per l'eccesso d'aggressività e di volontà d'imporsi che sovviene. Naturalmente una discussione con una donna, soprattutto se graziosa e affascinante, è quasi sempre piuttosto 'ambigua' ( e proprio in questo sta il suo fascino ...). Si è disposti a concedere di più alle opinioni di una simile femm...ops!Donna... :-[. Quasi sempre finisco vigliaccamente per darmi per convinto pur di fare una buona impressione e di 'piacere'...Questo potrebbe essere una forma di 'sessismo' , considerare cioè poco importante l'argomentare di una donna, ritenendo più importante il piacerle... :( Lo noto anche nelle discussioni in questo forum, in cui si tende ad evitare generalmente una contrapposizione forte nei riguardi delle nostre interlocutrici ,forse anche per il timore di 'prenderle'... La nostra autostima di maschi ne soffre terribilmente; non siamo ancora ben disposti a concedere che una donna ne sappia più di noi...Razionalmente forse lo accettiamo, ma istintivamente no...Ma forse è solo un sentire personale, dato dalla mia inadeguatezza...non so...Trovo spesso assai divertente discutere con una donna, perché inevitabilmente, anche se non ne siamo consapevoli, noi maschi, diventa quasi sempre una forma di 'seduzione' da ambo le parti. In un forum questo non s'avverte naturalmente perché abbiamo solo un nick dall'altra parte e spesso non siamo neppure del tutto convinti che trattasi di discutere veramente con una donna... ??? Per questo invito le varie Ipazia , Everlost, Lou, ecc. a mettere anche una loro foto, non farlocca, in bella mostra sotto il nickname...questo mi aiuterebbe molto... :-[  :-[
Devo ammettere che per quanto mi riguarda, quel e il come rispondo a un intervento non dipende da chi lo abbia editato, se uomo o donna: tendo a confrontarmi nel merito di quel che viene esposto al netto del genere dello scrittore, nutro infatti l'idea che in qualche modo il pensiero e lo stile complessivo dello stesso riesca a non essere catturato dalle trame di genere, ma abbia una sua autonomia e neutralità, non è per forza di cose "sessuato" il pensare, tranne rare eccezioni e in merito ad alcuni temi, dove la componente biografica e di genere trovo essere un aspetto e un elemento imprenscindibili e concausanti la sostanza e lo stile di ciò che viene descritto e testimoniato.
#385
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
03 Dicembre 2018, 19:06:53 PM
Citazione di: sgiombo il 03 Dicembre 2018, 08:18:31 AM
Citazione di: Kobayashi il 02 Dicembre 2018, 16:48:45 PM
D'istinto prediligo gli ambienti misti e quindi anch'io come Jean sono rimasto favorevolmente colpito dal recente aumento del numero di utenti di genere femminile.
Ma la verità è che in un ambiente virtuale la cosa si dimentica in fretta e si finisce, giustamente, per osservare il modo di pensare specifico di un utente senza collegarlo al genere di appartenenza.

Faccio però notare che recentemente è stata aperta una discussione per capire i motivi della diminuzione dei partecipanti attivi al forum. Molti leggono, pochi hanno il coraggio di scrivere.
Ecco, tirar fuori delle argomentazioni maschiliste o comunque delle ipotesi sul funzionamento del cervello delle donne che non sarebbe adatto a sforzi teoretici – banalità in cui a quanto pare anche uomini in gamba non possono fare a meno di cadere – non mi sembra aiuti molto a migliorare il clima...

Ma forse sì, come provocazione...
Provocazione di che? Allo sforzo teoretico? Da parte di chi?  Sai che sforzo teoretico paventare ipotesi bislacche, a supporto di queste ipotesi che abbiamo? Sentiamo.
#386
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
03 Dicembre 2018, 17:55:19 PM
Citazione di: Jean il 02 Dicembre 2018, 12:15:03 PM
Ri-apro questa polverosa e negletta discussione perché, finalmente, le nuove circostanze permettono di replicare al post di Acquario69... particolarmente in merito alla citazione di Ida Magli...

Bene, il rapporto odierno degli iscritti è di (quasi) 2 uomini per 1 donna... direi un risultato sorprendente visto da dove siamo partiti. 

Riguardo la partecipazione attiva non sono disponibili statistiche né mi interesserebbero più di tanto... gli scritti di Ipazia, Lou, Everlost, Isfrael e altre oggi mi rendono partecipe di un cielo più equilibrato...


Un sentito ringraziamento alle donne che frequentano il forum
Jean
Jean!^^ Il cielo è pieno di sfumature e quanti più occhi sono impegnati a osservarle e tante più sfumature saranno percepite, gli occhi delle donne pare ne colgano di più rispetto agli uomini, arcobaleni di tonalità più vaste, ma siano meno atte a cogliere al volo stimoli troppo rapidi, dunque, se d'improvviso un fulmine squarcia il cielo, del temporale imminente ne avrete prima notizia stando a capacità percettive, ergo avvisateci per tempo! Sul crinale dell'equilibrio, che non è nè donna nè uomo, servono uomini e donne a riattualizzarne costantemente l'importanza.
#387
Citazione di: viator il 29 Novembre 2018, 17:54:20 PM
Salve. La distinzione tra bello e brutto è evidentemente nostra distorsione psicoculturale (assai più psichica che culturale). Senza lanciarsi in sterili e poco condivisibili analisi analisi tendenti a dimostrare che il bello - di qualsiasi genere - viene appunto generato dalla percezione della sua utilità (non importa di qual tipo), dovrebbe essere sufficiente riflettere sulla nostra ben diversa valutazione del corpo intero (anche cadaverico) di Miss (Mister) Mondo e lo stesso corpo dopo la sua dissezione autoptica.

Come mai l'involucro intatto (che è apparenza perdipiù scarsamente funzionale) viene trovato bello mentre l'evidenza dei suoi organi esposti (che sono sostanzialità funzionale del tutto democratica e mostrano la meravigliosa complessità della nostra struttura) viene trovata orrida ?

E' solo perchè le nostre psiche e menti e culture sono semplicemente intossicate dal terrore della realtà anatomica e biologica. Perchè la visione dei contenuti di un corpo è possibile solo avvicinandosi ad una morte o contemplandola.

Il disgusto per la nostra interiorità fisica è semplicemente il frutto dell'aver abbandonato - tanto tempo fa - il cannibalismo. Saluti.
C'è una mostra a Milano, "Real bodies", uno tra i luoghi in cui la cultura celebra la realtà anatomica.
#388
Attualità / Re:Vita umana modificata geneticamente
28 Novembre 2018, 18:42:08 PM
Citazione di: Jacopus il 26 Novembre 2018, 12:15:29 PM
Se non è avvenuto è solo questione di tempo. Un altro limite infranto o un grande passo per l'umanità?
https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/11/26/news/nati_in_cina_i_primi_bambini_geneticamente_modificati-212654232/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
Sicuramente le tecniche di editing genetico ritengo aprano scenari inediti per il futuro della specie a cui apparteniamo, come ben dici, ben non fosse avvenuto, è solo questione di tempo. Sotto un altro profilo, allo stato delle cose sospetto ci siano tutti i requisiti per replicare  e riproporre dinamiche non estranee agli umani: chi avrà i soldi e se lo potrà permettere ne potrà usufruire, chi no resterà soggetto a poter contrarsi hiv e le peggio malattie a disposizione, come già avviene con le cure. Per calibrare la portata di "un passo avanti", in termini umani,  il quale non penso ancora sia risolvibile con un editing genetico che se mal gestito, sotto sia il profilo etico che scientifico (un errore di editing non capiterà? Succede in natura, no?) tenderà a vederci costretti a orizzonti, di cui, ad ora, siamo completamente ignari - e io non so di questa calibratura, poi, in che termini ne discuteranno, nè se queste pre-occupazioni avranno ancora senso d'esistere.
#389
Citazione di: Ipazia il 27 Novembre 2018, 07:39:51 AM
Citazione di: Lou il 26 Novembre 2018, 22:09:22 PM
Tanto quando entri nel mondo, nel mondo - appari, e l'apparire, sia che se se ne senta il bisogno o meno, ha una sua quantità d'essere. L'essere-apparso. Ohiboh siamo corpi nel mondo e come tali appariamo, e non è che ci sia un bisogno d'apparire, e nemmeno robe del tipo chi più appare è sia ben chiaro, ma all'essere-apparsi, iniquità o meno o altro, lo sei tu, lo sono io, lo siamo tutti. Volenti o nolenti. Così come siamo, corporalmente. Poi si può abolire che in ogni modo appariamo, anche corporalmente. Nel "come as you are!" c'è pure anche, non solo, il corpo, o voi lo delete, perchè nel suo essere corpo, appare!?!

Questa iniqua "iniquità" che paventi, madre delle peggior cose e peccatori, ne trovo il sì il peggiore uso che ne se ne può fare, quello sì non bello, ma nemmeno brutto, perchè anche la bruttezza ha il suo rango di bellezza, sublime.*E le iniquità non sono nè belle e nè brutte, non sono classificabili, forse, in termini estetici.

*https://goo.gl/images/gJVYYp

Concordo totalmente con la prima parte. E' un dovuto approfondimento sull'apparire che fin qui mancava. Meno con la seconda. Il brutto in estetica non esiste, ma l'estetica ha una sua dimensione trascendentale in cui bellezza e bruttezza si incrociano con piacere e disgusto. Come ogni metafisica è un livello altamente ingannevole, che può ridurre bellezza e bruttezza a brutti canoni e postulati. Ma la cura della bellezza del corpo e della psiche li sa superare.
E questa volta concordo sulle problematicità che sollevi sulla mia seconda battuta. È problematica elevare una dignità estetica ( se con estetica intendiamo nella tua prima accezione usata, come mi è parso di capire, la scienza che si occupa del bello ) al brutto.
#390
Ma tu Sari, però, nonostante questa consapevolezza di cui ci fai partecipi, non so quando esci e vai fino in posta ci vai con i bigodini in testa, vestaglia e pantofole o che ne so, una mini pettinata te la dai? E soprattutto, pure quando scrivi sul forum, una bellezza nello stile del corpo dei tuoi post appare neh? È un inganno? Appare bello, sto stile, ma non lo è?
Sentiamo che ha da dire la nostra bella e gialla ginestra. :)