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Messaggi - Eutidemo

#3751
Ciao Phil. :)
Quanto al fatto che "Ex nihilo, nihil fit", a dire il vero, a me non sembra soltanto una legge "scientifica", ma anche una norma "logica" e "spirituale".
E pure "biblica"!
***
Ed infatti, come tu stesso scrivi, nel racconto biblico Dio non crea il mondo "dal nulla", bensì dalla (con la) sua parola-logos; la quale, quindi, non è affatto un "nihil", ma appunto una "epifenomenazione" di se stesso.
Il Logos, infatti, non era "di Dio", ma, come dice Giovanni "era Dio stesso"; e, poichè, ovviamente Dio non può "creare se stesso", dire -per semplicità espositiva- che "creò" il mondo, significa solo che "manifestò se stesso" nella "molteplicità" fenomenica del mondo visibile.
***
Quanto al fatto che la manifestazione dell'"Uno come molteplice" (inteso come distinto ma non separato, come nel caso dell'onda/mare) sia un'"eresia",  ti faccio notare che le "eresie":
- non riguardano affatto i libri sacri in quanto tali, che ciascuno può interpretare come meglio crede;
- riguardano, invece, le interpretazioni dei libri sacri diverse da quelle ufficialmente accolte dalla Chiesa Cattolica.
***
In tal senso, non metto affatto in dubbio che la mia interpretazione possa ritenersi "eretica":
- ma non nel senso che disattende le scritture;
- bensì solo nel senso che, almeno per certi aspetti, disattende l'interpretazione che ne dà la Chiesa.
***
Al riguardo, se non ricordo male, Gesù ordinò: "Non vi fate chiamare 'padre'...poiché uno solo è il vostro 'padre', quello celeste".(Matteo 23, 8-10).
Però, a cominciare dal papa (che, in greco vuol dire "padre"), tutti i preti non si fanno scrupolo di farsi chiamare "padre"!
Chi è l'eretico rispetto alle scritture, allora?
Loro che si fanno chiamare "padre" a dispetto del vangelo, oppure io che mi rifiuto di chiamarli così?
***
Quanto al fatto che la mia concezione, di primo acchito, possa sembrare "panteista", ti do atto che, in effetti,  si possa facilmente cadere in tale equivoco; ma, in realtà, non è affatto così, neanche lontanamente.
Ed infatti, secondo l'enciclopedia Treccani,  è "panteista", ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo; la quale concezione è completamente distante dalla mia.
Altrimenti, dovrebbe considerarsi "panteista" ed "eretico" anche San Paolo, il quale testualmente scrisse che "Deus est omnia in omnibus" (Epistola ai Colossesi 3, 11); il che corrisponde esattamente alla mia mia concezione.
***
Quanto al fatto che il "tutto è uno" orientaleggiante sia poco affine alla predicazione di Cristo, a parte il passo di San Paolo di cui sopra, avevo già ricordato anche il passo nel quale Gesù pregò dicendo: "Che siano tutti UNO; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché siano UNO come noi siamo UNO" (Atti 20:28).
***
"Chi ha orecchi per intendere, intenda"(Luca, 14, 35)
***
Un saluto! :)
***
#3752
Ciao Kobayashi. :)
Hai perfettamente compreso il mio tipo di approccio; il quale, in effetti, giusto o sbagliato che esso sia, presenta dei connotati molto più simili ad una concezione greca di tipo "parmenideo" (e Vedanta) di Dio, che non quelli tipici di un approccio del genere "fideistico-devozionale".
***
Secondo la mia concezione, infatti, solo l'essere "è"; dire che è "eterno", in fondo, per me, è un po' una "superfetazione".
Ma va bene lo stesso!
L'individuo, invece, che è tale per la sua forma specifica, e per la sua accidentalità, è sicuramente destinato alla morte; però, più che dire che "partecipa all'essere", io preferisco esprimermi dicendo che l'individuo non è altro che una "manifestazione dell'essere" a livello esistenziale e fenomenico.
Ma, anche in questo caso, credo che il concetto sia più o meno lo stesso.
***
Hai anche perfettamente ragione nel sostenere che, se si cerca di interpretare il cristianesimo nel modo che propongo io,  si finisce per perdere la "nozione di salvezza" che, secondo un'altra concezione, i Vangeli (soprattutto gli altri tre) cercherebbero di esprimere.
***
E non del tutto a torto, perchè, leggendo altri passi dei Vangeli, è del tutto lecito interpretarli in un modo completamento diverso dal mio.
E cioè,che:
1)
Il peccato commesso da Adamo ed Eva si era trasmesso a tutta la loro discendenza.
2)
Di solito, i peccati potevano "espiarsi" offrendo dei sacrifici a Dio, il quale, in genere, si accontentava di qualche agnello anche nei casi più gravi.
3)
Il peccato commesso da Adamo ed Eva,  però, era così terribilmente grave, che, per espiarlo, non sarebbe stato sufficiente sacrificare tutti i più grassi agnelli di questo mondo.
4)
Per tale motivo, per qualche perversa ragione, per espiare il peccato originale e "salvare" tutta l'umanità, fu necessario sacrificare addirittura il "figlio di Dio".
***
Per quanto mi riguarda, preferisco essere ateo, puttosto che accettare una simile interpretazione dei vangeli; la quale, pur avendo degli indubbi agganci esegetici (sinceramente anche migliori dei miei), personalmente io la trovo del tutto:
- "assurda" sotto il profilo razionale;
- "ributtante" sotto il profilo morale;
- "inconcepibile" sotto il profilo spirituale.
***
Poteva essere adeguata ad una visione "antropopatetica" di Dio da parte di rozzi pastori del deserto, i  quali concepivano Dio come un "capo tribù" irascibile, sanguinario e paranoico; e che credevano di poter ottenere la "salvezza" accattivandosi il dio di turno, per mezzo del sacrificio del "corpo" e del "sangue" di una vittima (animale o umana che fosse).
Idea pseudo-religiosa che era già arcaica e superata ai tempi di Gesù.
La vera novità fu, che, in quel caso, la vittima "umana" era anche "il figlio di Dio"; cosa, per me, assolutamente priva di qualsiasi senso logico, fisico, morale e spirituale.
***
Un saluto! :)
***
#3753
Ciao Phil. :)
Come ho scritto, quanto al passo generalmente tradotto "Tutto <<è stato fatto>> per mezzo di lui e senza di lui nulla <<è stato fatto>> di ciò che esiste", a dire il vero nel Vangelo di Giovanni viene usato il termine "ἐγένετο".
Tale verbo, in lingua greca, più che "fare" o "creare" (nel qual caso si sarebbe usato il verbo "ποιέω"), usato nel tempo "aoristo" "ἐγένετο" vuol dire che "fu generato"; così come appunto gli epifenomeni "onde" vengono "generate" quali forme transeunti autoprodotte  dallo stesso "mare", non certo "fatte" o "create" "ex nihilo" da lui.
"Ex nihilo, nihil fit"!
***
Per cui, più che un riferimento all'"attività creatrice" di Dio, quale intesa "semplificativamente" dal rozzo popolo ebraico, Giovanni, secondo, me parla della  manifestazione dell'"Uno" come "molteplice".
***
Il che, appunto, metaforicamente, vale anche per la "voce" o la "parola" che dir si voglia, in quanto "molteplice" manifestazione di chi parla.
***
Un saluto :)
***
#3754
Attualità / Re:Vaccini e omertà familiare!
20 Giugno 2021, 06:03:53 AM
Citazione di: viator il 19 Giugno 2021, 18:06:39 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "Il caso di una "giovane anziana" 72enne, peraltro senza patologie evidenti, morta nel sonno a 3 giorni dal vaccino è comunque grave e mi conferma la diffidenza verso questa sperimentazione di massa in corpore vili con liberatoria al seguito".

Secondo me la gravità di un simile episodio - dal punto di vista epidemiologico - è immensamente inferiore ai certo numerosi casi (statisticamente, molte decine al giorno) di 72enni privi di patologie evidenti (una simile espressione ce la spiegherai nelle prossime puntate) i quali, impauriti e stressati dal clima apocalittico generato da BigPharma, all'avvicinarsi del loro appuntamento vaccinale SONO MORTI 3 GIORNI PRIMA DELLA VACCINAZIONE STESSA.
Come vedi, anche se tu eccelli in complottismo ideologico..........non sei certo la sola. Saluti.
Non so quanto la tua ipotesi possa essere realistica; ma è sicuramente molto acuta!
:)
#3755
Attualità / Vaccini e omertà familiare!
20 Giugno 2021, 05:59:29 AM
Ciao Ipazia. :)
Mi devi spiegare come pensi che sia possibile vaccinare una intera popolazione, se non vaccinandola "in massa"; è ovvio, infatti, che la prima vaccinazione "in massa" non può che essere "sperimentale" in quanto tale, visto che non può essere preceduta che da "vaccinazioni sperimentali limitate".
***
Si può senz'altro sostenere che alcune "vaccinazioni sperimentali limitate", siano state fatte in modo forse un po' troppo affrettato; sebbene, visto che la gente stava morendo come le mosche, un po' di fretta fosse senz'altro comprensibile.
Però, che il quarto e definitivo livello di "sperimentazione" non possa che avvenire sull'intera popolazione, a me sembra una cosa assolutamente "ovvia"; ed infatti non si può mica andare avanti "all'infinito" con le "vaccinazioni sperimentali limitate", dopo la sperimentazione "preclinica" e le tre sperimentazioni "cliniche" a numero crescente di soggetti volontari (come è stato fatto per tutti i vaccini).
Prima o poi tocca vaccinare tutti, sennò è tutto inutile!
***
Per cui, parlare di "sperimentazione di massa in corpore vili", significa;
- non solo ignorare in che cosa consista l'"iter" consolidato delle vaccinazioni quale è sempre avvenuto in tutti i tempi e in tutti i luoghi;
- ma significa anche ignorare il più elementare buon senso.
***
A meno che tu non sia in grado di spiegarmi come sia possibile sapere in anticipo, "con sicurezza", solo sulla base delle preliminari "vaccinazioni sperimentali limitate" (per quanto accurate), quali potranno essere i risultati effettivi di una "vaccinazione di massa", fino a che essa non verrà realizzata in quanto tale.
***
Un saluto! :)
***
#3756
Attualità / Vaccini e omertà familiare!
20 Giugno 2021, 05:30:39 AM
Ciao Anthony. :)
Al medico legale che ha certificato la morte, i figli mica glielo hanno detto che la madre aveva fatto il vaccino tre giorni prima; quanto al medico, lui si è limitato a certificare la morte per "collasso cardiocircolatorio", mica era tenuto a chiedere o a indagare se la morta avesse appena fatto il vaccino.
Se glielo avessero detto, invece, il medico sarebbe stato tenuto (quantomeno deontologicamente) a comunicarlo; e, con una diagnosi così generica quale "collasso cardiocircolatorio", come è avvenuto in analoghi casi, puoi stare pur certo che sarebbe stata fatta una autopsia.
Ovviamente, invece, se fosse morta investita da un TIR, questo non sarebbe stato necessario.
***
In ogni caso, almeno che io sappia, non esiste alcuna norma di legge la quale sancisca che "la  segnalazione di tutti gli eventi successivi alla vaccinazione è obbligatoria"; però, secondo me, sarebbe senz'altro bene se ci fosse.
***
Circa la povera Camilla, e gli altri casi di ragazze morte per motivi molto diversi, sono perfettamente d'accordo con te!
***
Quanto al fatto che preferisci il J&J all'AZ, secondo me, hai perfettamente ragione; ed infatti è sicuramente molto meglio risolvere il tutto con un solo viaggio al centro vaccinale (o in farmacia), piuttosto che con due.
Ed infatti, nel fare i due vaccini AZ, gli effetti collaterali più fastidiosi che ho dovuto sopportare, sono stati:
-  due difficoltosi parcheggi;
-  due noiose file.
Uno è senz'altro meglio di due!
La prossima volta farò anch'io il J&J.
;)
***
Quanto alla circostanza che per fare  il J&J, dovrai firmare una seconda dichiarazione, questo, sinceramente, non te lo saprei dire; su INTERNET non trovo niente al riguardo.
***
Circa, infine, la circostanza che per fare  il J&J sarai costretto a consultare il tuo medico:
- se soffri di qualche particolare patologia "piastrinica", te lo consiglio vivamente;
- se, invece, non soffri di particolari patologie, e non assumi particolari farmaci, non ne vedo assolutamente la ragione.
***
Un saluto! :)
***
#3757
Attualità / Vaccini e omertà familiare!
19 Giugno 2021, 14:26:52 PM
L'altroieri è morta nel sonno una mia conoscente (di 72 anni), la quale aveva fatto il vaccino PFIZER appena tre giorni prima; poichè era sana come un pesce, io avevo suggerito ai figli di farla sottoporre ad autopsia per verificare se ci fosse o meno un nesso causale con la somministrazione del vaccino.
Ma loro si sono rifiutati, perchè non sopportano l'idea di far sottoporre ad autopsia il corpo della madre!
***
Spero, però, che si tratti di un caso isolato, e che, nei rarissimi casi in cui qualcuno muore poco dopo aver fatto il vaccino, i familiari siano abbastanza intelligenti da segnalare la cosa alla autorità sanitaria, affinchè effettui i controlli del caso.
***
L'episodio, però, mi ha fatto nascere un dubbio, circa le ragioni del differente numero  delle sia pur rarissime "morti sospette", tra i diversi tipi di vaccino.
Ed infatti:
1)
Come è noto, all'inizio, sia in Italia che in molti altri Paesi esteri, si sono iniziate le vaccinazioni:
- quasi esclusivamente sugli operatori sanitari, sugli addetti alla sicurezza e sui militari;
- quasi esclusivamente con Astrazeneca.
2)
Trattandosi di personale "monitorato", e, quindi, sottoposto costantemente a controllo medico, se qualcuno moriva, veniva subito ed inevitabilmente rilevata l'eventuale "concomitanza" con la somministrazione del vaccino; che, come ho detto, era quasi esclusivamente Astrazeneca.
***
Ho eseguito una sommaria verifica su INTERNET, e, in effetti, ho avuto modo di rilevare quanto segue:
a)
La prima a morire fu Sonia Azevedo, un'"infermiera" di 41 anni residente in Portogallo, a Capodanno '21, due giorni dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca (l'unico praticato all'epoca in Portogallo).
b)
Il 10 marzo 2021 un'altra "infermiera" morì  dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca in una clinica di Zwettl (cittadina del nord-est dell'Austria.
c)
Il 21 marzo, un'"infermiera" georgiana, Megi Bakradze, di 27 anni, è morta dopo essere stata vaccinata con il vaccino AstraZeneca.
d)
Ai primi di aprile, se non ricordo male, morirono in Italia il "poliziotto" Davide Villa e il "militare" Stefano Paternò, sempre dopo qualche giorno dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
***
Insomma, "nessun privato cittadino", a parte il recente caso di Camilla Canepa, di cui si rilevò la morte in concomitanza con la somministrazione del vaccino AstraZeneca solo perchè si era ricoverata in ospedale.
Negli altri casi, si è trattato pressochè sempre di soggetti la cui morte -in concomitanza con il vaccino  AstraZeneca- non poteva in alcun modo sfuggire all'attenzione dell'autorità, poichè si trattava di "personale sotto controllo".
Si è trattato di pochissimi casi, per la maggior parte dei quali la connessione con il vaccino è stata esclusa (e per gli altri non ancora provata con assoluta certezza), ma non è questo il punto che mi interessava.
***
Il punto che, invece, mi interessava mettere in evidenza, è che:
- mentre i soggetti che hanno assunto Astrazeneca, specie nelle fasi iniziali della campagna vaccinale (ma anche dopo) erano pressochè tutti monitorati in ragione del loro ruolo e della loro funzione;
- i soggetti che, invece, hanno assunto Pfizer e Moderna, in genere, trattandosi di privati cittadini di età avanzata, non sono stati monitorati affatto, e quindi, gli unici a poter rilevare una concomitanza sospetta con il vaccino, erano (e sono) soltanto i familiari.
***
Per cui io mi chiedo quanti di tali familiari (come quelli di mia conoscenza di cui ho detto in premessa), non sopportando l'idea di far sottoporre ad autopsia il cadavere del congiunto, si sono astenuti, si astengono e si asterranno dal far presente la circostanza alle autorità sanitarie?
Senza considerare la comprensibile riluttanza di molti a dover differire il funerale; oltre che a dover sopportare le ulteriori pastoie burocratiche del caso.
***
Concludendo, ritengo che solo in una minima parte dei casi di "concomitanza vaccino-decesso", ci sia un nesso causale tra l'uno e l'altro, a prescindere dal tipo di vaccino praticato.
Tuttavia, in base alle considerazioni di cui sopra, ritengo alquanto "opinabile" la "conta effettiva" dei morti Astrazeneca/altri vaccini; tale "conta", infatti, riguarda solo le "concomitanze rilevate", ma nulla sappiamo di quelle "reali".
Per cui ritengo alquanto arbitrario sostenere che Astrazeneca abbia provocato più decessi di Pfizer e di Moderna!
***
Quanto sopra, ovviamente, non ha nulla a che vedere con gli studi diagnostici (e non statistici), circa la maggiore presunta "dannosità" dei vaccini basati sugli adenovirus rispetto a quelli basati sull'RNA; al riguardo non mi pronuncio, essendo del tutto ignorante in materia, ed anche tenendo conto che, al riguardo, la comunità scientifica non ha ancora espresso un parere unanime. 
Questo è un altro discorso, che sarebbe O.T.
***
#3758

Il vangelo di San Giovanni, inizia con dei versetti alquanto "criptici", i quali, sotto un profilo strettamente logico, suonano un po' paradossali.
"In principio era il LOGOS, e il LOGOS era presso DIO e il LOGOS era DIO. Egli era, in principio, presso DIO: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. (Gv 1,1-18).
***
Ora, da un punto di vista strettamente "log"ico", se il LOGOS "era presso DIO", il LOGOS "non poteva essere DIO"; ed infatti se "A è presso B", ciò implica che "A non è B", altrimenti sarebbero nello "stesso luogo", essendo la "stessa cosa".
Come se ne esce?
***
Al riguardo, secondo me, occorre in primo luogo tenere presente che tutti i Vangeli ci sono pervenuti scritti in lingua greca (κοινὴ ἑλληνική "[lingua] comune greca") e che la maggior parte degli studiosi ritiene che i quattro vangeli siano stati tutti scritti originariamente e direttamente in greco; e quello di Giovanni in particolar modo.
Pertanto, a mio avviso, è opportuno iniziare ad approcciare ermeneuticamente il tema sotto un profilo precipuamente "filologico", tenendo presenti le seguenti considerazioni.
1)
Il termine LOGOS (in greco antico: "λόγος",  corrispondente al latino "verbum" e all'ebraico " דבר" davar), deriva dal greco "λέγω", che significa scegliere, raccontare, enumerare, parlare, pensare; nella filosofia greca classica, peraltro, a cui Giovanni fa senz'altro riferimento, il LOGOS ha i due precipui significati di "pensiero" e/o di "parola".
Di cui :
- il primo va inteso come un "discorrere interiore" secondo ragione;
- la seconda va intesa come l'"espressione o manifestazione del pensiero", che in questo esprimersi "si concretizza".
Su questo secondo aspetto, il "concretizzarsi", richiamo la vostra attenzione, perchè costituisce il "fulcro" sul quale farò "leva" per "elevare" le mie considerazioni conclusive; cioè, l'ESSERE che "si concretizza" manifestandosi in "epifenomeni" esistenti individualmente.
2)
Il termine DIO (in greco antico "θεός") nella filosofia greca è inteso in modi diversi; sebbene, in tale ambito, abbia finito per prevalere la concezione aristotelica di  DIO quale "primo motore immobile" (in greco: "πρῶτον κινοῦν ἀκίνητον").
Però, nella Bibbia, viene spiegato in modo abbastanza chiaro di che cosa si tratti.
Ed infatti, Mosè disse a DIO: <<Ecco, quando andrò dai figli d'Israele e dirò loro: "Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi". Ma se essi mi dicono: "Qual è il suo nome?", che cosa risponderò loro?».  DIO rispose a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"» (Esodo 3,11-15).
DIO non può avere un nome, per il semplice fatto che non è una "persona", la quale possa autoqualificarsi dicendo: "Io sono Pippo De Pippis!".
DIO "è"...e basta!
3)
In terzo luogo, "πρὸς" (+ l'accusativo "τὸν θεόν"), oltre a significare "presso", può significare varie altre cose, e, cioè:
- a, con, verso, contro;
- rispetto a;
- per quanto a;
- in confronto con;
- conforme, secondo;
- per, allo scopo di;
- per, a cagione o in conseguenza di.
***
                                                       MIA IPOTESI ESEGETICA
Ciò premesso, c'è un altro passo del Vangelo di Giovanni molto illuminante.
Ed infatti, quando i Giudei lo provocarono dicendogli : "Non hai ancora cinquanta anni e pretendi di aver visto Abramo?" Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, <<Io Sono>>" (Gv 8,51-59).
Badate bene, non rispose "Io ero" (come la sintassi e la "consecutio temporum" avrebbero richiesto), bensì "Io Sono"; cioè, esattamente la stessa risposta che DIO, "al di fuori del tempo", aveva dato a Mosè nel sopra citato passo dell'Esodo 3,11-15.
In quel momento, in effetti, a rispondere ai Giudei, non era affatto l'individuo Gesù, bensì, appunto, DIO; il quale, ovviamente, è al di fuori del tempo e delle determinazioni fisiche e sintattiche!
***
Leggendo attentamente i Vangeli, si nota spesso questa "ambivalenza", come se in Gesù, di tanto in tanto, si verificasse una sorta di "corto circuito" ontologico tra:
- il suo ESISTERE quale singolo individuo con "nome e patronimico" (Yeshua Ben Youssef);
- il suo ESSERE, il quale, ovviamente "sottende tutti e tutto", e non solo lui (IO SONO).
Però "solo Lui", in modo assolutamente incomprensibile per chiunque, riuscì a "realizzarlo ontologicamente"; la differenza con tutti gli altri uomini, e tutta qui.
E scusate se è poco!
***
Lo rilevò anche San Bernardo, notando che:
- generalmente, Gesù si riferiva se stesso, in terza persona, come "il figlio dell'uomo" (cioè Yeshua figlio di Youssef);
- talvolta, invece, si riferiva a se stesso, in prima persona,  usando il pronome "Io", o, appunto "Io sono".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/03/91/84/ME13I9KS_t.jpg
(San Bernardo "I gradi dell'umilità" 10-11)
***
Cioè, spiega il santo, nel primo caso si riferisce a se stesso come un qualsiasi altro uomo (quale lui era a tutti gli effetti), nel secondo, invece, in modo davvero "unico" e "straordinario", egli parla del suo ESSERE divino; un ESSERE divino che aveva in comune con tutti gli altri uomini (perchè tutti gli uomini "SONO"), però con l'abissale differenza che lui, sia pure "a corrente alternata", ne era "ontologicamente" consapevole già da vivo.
Come un'"onda" che sa di essere mare, ancora prima di frangersi..
***
"Ma come!" esclamerà indignato qualcuno "Allora saremmo tutti Dei?".
In effetti, anche questo è scritto nella Bibbia:
"Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell'Altissimo, ma certo morirete come ogni uomo!»" (Salmo 82).
Cioè, quanto all'ESSERE che vi sottende , voi siete tutti DIO, ma in quanto "figli", cioè "generati" come singoli uomini, morirete come ogni uomo; allo stesso modo di come le onde sono tutte mare, ma in quanto "generate" come singole onde, finiranno tutte, prima o poi, per essere riassorbite dal mare stesso.
Quanto al termine "figlio", ne parlerò meglio più avanti.
***
Poi Gesù pregò per tutti gli uomini: "Che siano tutti UNO; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché siano UNO come noi siamo UNO" (Atti 20:28).
Perchè dire che tutto è ESSERE, è come dire che tutto è UNO, e che la "molteplicità" è solo un'"illusione"; sebbene si tratti di un'"illusione" di un tipo un po' diverso da quella del "bastone che viene scambiato per un serpente".
Forse sarebbe più esatto dire che la "molteplicità",  più che una "illusione", è una "manifestazione" frantumata dell'UNO; così come l'"immagine" del sole riflessa da milioni di frammenti di specchio.
Ovvero come un bambino che, al Luna Park, entra nel "baraccone degli specchi"; e la sua immagine si riproduce (a volte deformata) in dozzine di specchi e specchietti.
Ed infatti anche nella Bibbia c'è scritto che gli uomini sono soltanto delle "immagini" di Dio (Gen 1,26-27); cioè mere "rappresentazioni" di un'"altra" REALTA'.
***
Infine, San Paolo scrive che siamo destinati ad essere con Dio: "Un solo Spirito!" (cfr. 1Cor 12,13).
Questo passo è stato interpretato nei modi più diversi, sebbene, sia nella "lettera" che (appunto) nello "spirito", secondo me il senso è univoco.
Ed infatti San Paolo:
- non scrive che il nostro spirito è destinato ad "unirsi" a quello di Dio (come se si trattasse di due cose diverse che si congiungono);
- scrive, invece, che il nostro spirito è destinato ad essere "un solo Spirito con Dio" (come, cioè, se si trattasse della stessa cosa).
***
Sia ben chiaro che tutti i precedenti passi possono essere interpretati e coordinati tra di loro nei modi più diversi e disparati; e così, infatti, è storicamente avvenuto, come ho potuto personalmente constatare leggendo vari libri sul tema, scritti sia dai Padri della Chiesa, sia dai successivi Dottori della Chiesa.
Al confronto, ovviamente, io sono un "nano", però ho il vantaggio di poter sedere "a cavalluccio" sulle spalle di tali "giganti"; la mia, quindi, è solo un'esegesi personale, per quello che può valere per risolvere il "paradosso" iniziale.
***
Vediamo come!
***
1)
Secondo me, quando Giovanni scrive che "il LOGOS era DIO", era come se volesse dire che la "manifestazione" di DIO, comunque essa si presenti e insorga (ad esempio per il tramite di individui, come Gesù), non è certo una cosa "diversa" da DIO, bensì, semplicemente, una sua mera "EPIFANIA".
Appunto come le "onde", che, essendo epifenomeni  del "mare", però sempre mare "restano".
Oppure come le "onde elettromagnetiche" della luce, che (riflesse o meno che esse siano), sempre LUCE sono; come ben evidenziato visivamente da questa immagine tratta dall'"Esperimento di Young" (che, però, non c'entra niente con il mio discorso).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/de/03/3e/ME13IK7B_t.jpg
2)
Il termine πρὸς" (+ l'accusativo "τὸν θεόν"), in questo caso, secondo me, non va tradotto come "presso", bensì "per, a cagione o in conseguenza di"; cioè che il LOGOS si manifesta "per, a cagione o in conseguenza di" DIO, essendo sostanzialmente Lui stesso nel momento in cui "si manifesta".
O , se preferite, nel momento in cui l'ESSERE si "riflette" e si "concretizza" nel singoli ESISTENTI; cioè, nei frammenti dello specchio rotto!
3)
Quanto al passo generalmente tradotto "Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste", a dire il vero nel Vangelo di Giovanni viene usato il termine "ἐγένετο".
Tale termine, in lingua greca, più che "fatto" o "creato" (nel qual caso si sarebbe usato il participio passato del verbo "ποιέω"), vuol dire "generato"; così come appunto gli epifenomeni "onde" vengono "generate" quali forme transeunti dello stesso "mare", non certo "fatte" o "create" "ex nihilo" da lui.
"Ex nihilo, nihil fit"!
Quanto alla locuzione "ciò che esiste", essa, secondo me, va intesa in senso contrapposto a "ciò che è"; di cui "ciò che esiste" è la semplice passeggera e "individuale" manifestazione.
4)
Ed infatti, quanto a tali singoli ESISTENTI, di sicuro, "moriranno come ogni uomo!" (Salmo 82), cioè come singoli "individui"; ma l'ESSERE che è in loro, non morirà mai, per il semplice fatto che non è mai nato!
Ed infatti, "sin dal principio", nel LOGOS "era la vita e la vita era la luce degli uomini"; cioè l'ESSERE che illumina e sottende ogni uomo, c'è sempre stata, da sempre, e sempre continuerà ad esserci.
Per cui, in realtà, nessuno nasce e nessuno muore!
***
                                        CONFRONTO CON L'ESEGESI COMUNE
Per quanto riguarda la confessione cattolica (e, mi sembra, anche quella ortodossa e quella protestante), un punto fermo in materia fu posto dal Concilio di Calcedonia (451 d.C.), nel quale, con una definizione solenne, si precisò che in Gesù Cristo le due nature, la divina e l'umana, si sono unite (senza confusione) in un unico soggetto personale che è la divina Persona del LOGOS-DIO.
A motivo del termine greco si è soliti parlare di "unione ipostatica", in quanto:
- al di fuori del tempo, la stessa persona del Verbo-Figlio è generata eternamente dal Padre per quanto concerne la sua divinità (FIGLIO DI DIO);
- nel tempo invece è stata concepita ed è nata dalla Vergine Maria per quanto concerne la sua umanità (FIGLIO DELL'UOMO).
Ed infatti, il termine "FIGLIO", va inteso come "GENERATO DA", ma in due differenti sensi ontologici.
Per esemplificare:
- al di fuori di un CARTONE ANIMATO, l'immagine di una capretta in movimento, nel momento in cui viene partorita da una capra, è "generata" da un fascio di luce colorata proiettata su uno schermo bianco (che è bianco, immobile, e sempre uguale a se stesso);
- all'interno dello stesso CARTONE ANIMATO,  invece, la capretta viene "drammaticamente" concepita da una capra, per quanto concerne la sua "caprinitas", e l'azione che si svolge cinematrograficamente sullo schermo.
Questa è la mia personale esemplificazione moderna del concetto di "IPOSTASI".
***
Sinceramente, non saprei dire fino a che punto la mia concezione possa "collimare" con quella conciliare, ovvero se debba considerarsi eretica.
Sotto certi aspetti temo che debba considerarsi un po' eretica, in quanto, ad esempio, per me, il termine "persona" può identificare soltanto i singoli individui, e giammai DIO;  il quale, in quanto ESSERE (cioè il "minimo comun denominatore" di tutto ciò che ESISTE), non può essere in alcun modo considerato una "persona" (per genere prossimo e differenza specifica), se non in senso "molto" metaforico, e ai soli fini meramente devozionali.
Come Lui stesso, "metaforicamente", spiegò a Mosè quando gli chiese il suo nome; ed infatti l'ESSERE non può avere alcun "nome", essendo quest'ultimo riservato esclusivamente alle sue manifestazioni, cioè, a noi.
Ma quando moriremo, tornando anche noi ESSERE, indubbiamente il nostro nome lo perderemo per sempre; così come non lo avevamo prima di nascere.
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#3759
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
18 Giugno 2021, 14:53:20 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2021, 13:42:40 PM
Ciao Sapa, in realtà l'aspetto formale non è il solo elemento problematico. Non c'è nessuno che fa notare che gli esperimenti di vaccinazione eterologa hanno rilevato un alto livello di effetti collaterali, nella seconda dose. Non si assiste infatti a quella naturale riduzione degli effetti collaterali nella seconda dose omologa, generata dal fatto che l'organismo si è già abituato a quel vaccino.
Molto interessante, credo che sarebbe davvero da approfondire; hai qualche link a cui fare riferimento?
Perchè non ci apri un TOPIC a parte?
#3760
Ieri Draghi ha finalmente firmato il D.P.C.M. che dà il via alle procedure per il rilascio del "Certificato Verde" (detto anche "Green Pass"), che consentirà, sembra a partire da Luglio, di viaggiare nell'Unione Europea, di raggiungere le eventuali residue o nuove zone arancioni o rosse dell'Italia, per accedere nelle RSA, per partecipare a cerimonie di nozze (dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 maggio in quelle in fascia bianca), per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all'aperto e fino a 500 al chiuso), ma anche, per andare in discoteca ed altro ancora, da meglio definirsi con apposita circolare.
In ogni caso, in attesa della circolare esplicativa, a mio avviso è opportuno procurarsi tale certificato il prima possibile, secondo le modalità previste dall'ALLEGATO E) del  DPCM firmato ieri, che dà attuazione agli artt.4, 10 e 11 del DPCM stesso, visionabile sul seguente LINK:
https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Green_Pass_all_E.pdf
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Al riguardo, però, almeno stando ad un interessante quanto deprimente articolo della versione italiana dello "Scientific American" di questo mese di Giugno, sembra che il FSE (cioè il Fascicolo Sanitario Elettronico contenente online i nostri dati sanitari), sia ancora scarsamente efficiente.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/43/94/57/ME13IHNH_t.jpg
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Ancora più deprimente, peraltro, è lo stato dell'FSE per ogni singola regione.
Ad esempio, qui nel Lazio:
- solo l'1,11%  delle ASL alimentano tale banca dati (FSE);
- nessun medico si preoccupa di alimentarla (0%, rispetto all'89% delle regione Veneto);
- solo il 5% dei medici ne fa uso;
- solo l'1% dei cittadini si è dato la briga di attivarla (me compreso, con risultati alquanto deludenti).
Qui sotto riproduco il prospetto di tutte le regioni, sperando che risulti leggibile.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/25/c5/d1/ME13IHNK_t.jpg
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Ciò premesso, tra i vari sistemi elencati a pag.2 di 10 dell'ALLEGATO di cui al mio LINK, ritengo che i più pratici dovrebbero essere il 4° o il 5° (APP IMMUNI o IO), ovvero, per le persone più anziane e meno pratiche di informatica, il 6°, cioè il sistema PULL TS; ed infatti, in tal caso, basterà recarsi dal proprio medico di base o dal farmacista, e, una volta fornitagli la tessera sanitaria, al resto penserà tutto lui.
In tal caso il "Certificato Verde" verrà stampato sul momento, oppure inviato per e-mail all'interessato in formato PDF.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/3a/18/36/ME13IID6_t.jpg
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#3761
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
17 Giugno 2021, 06:30:17 AM
Ciao Viator. :)
I nostri ricordi e la nostra sensibilità individuale ed interiore sono sicuramente  influenzati dalla età biologica di cui siamo e/o eravamo portatori all'epoca degli eventi commentati; però io mi ricordo perfettamente anche l'atteggiamento degli adulti, che, sia in casa che in TV, non davano molto peso alla pandemia asiatica...anzi, la prendevano addirittura a ridere!
Al riguardo, vi invito tutti a guardare questo stralcio di un cinegiornale dell'epoca, che dura meno di 4 minuti; vi assicuro che ne vale davvero la pena.
https://www.youtube.com/watch?v=zWfOrz3lMIg
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Sembra la videocronaca da un altro pianeta!
???
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Per cui hai perfettamente ragione nel dire che, per le persone di età adulta in quegli anni - ovviamente all'interno della loro mentalità media - non si stava verificando alcuna "tragedia" collettiva; certi eventi, infatti, venivano considerati soltanto dei fatali colpi di scopa che riguardavano qualcuno (gli sfortunati) e risparmiavano altri.
Però devi considerare che era gente abituata ai "bombardamenti a tappeto", sotto i quali si moriva a migliaia in una sola notte; come, solo per fare un esempio tra mille,  quello del 19 agosto 1943 a Roma, in cui, in poche ore,  morirono più di 3.000 persone,  tra i quali un coinquilino dei miei nonni (Gaza, al confronto, è una barzelletta).
E fu uno dei più blandi di tutta la guerra (a Dresda 30.000/40.000 morti in una sola notte)!
Figuriamoci se si potevano preoccupare per l'"asiatica" (che, pure, fece più di 30.000 morti in un anno)!
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Oggi, invece, essendo "cresciuti nella bambagia" di una illusoria sicurezza scientifico-tecnologica, pretendiamo di essere sottratti alla morte; o meglio, anche al più blando rischio di morte.
Sessanta anni fa, ad esempio, se qualcuno si fosse rifiutato di sottoporsi a un vaccino pretendendone un altro, per ottenere un rischio differenziale di "sicurezza" -tra l'uno e l'altro- dello 0,000012%, lo avrebbero senz'altro accontentato; però, poi, lo avrebbero rinchiuso in manicomio.
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Quanto al fatto che siamo diventati immensamente furbi e - grazie al progresso - vorremmo morire sì, ma solo quando e come lo decidiamo noi; anche questa, almeno in parte, è un'illusione.
Ed infatti nessuno può vivere un attimo in più di quanto la sua età e le sue condizioni di salute glielo consentano, però è senz'altro libero di "smettere di vivere" quando lo desidera; e questo, per fortuna, è sempre stato così, essendo indipendente dalla tecnologia di qualsiasi epoca.
Magari oggi è un po' più facile, perchè un revolver è senz'altro più rapido e indolore di una spada o di un coltello!
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Un saluto! :)
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#3762
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
16 Giugno 2021, 13:02:34 PM
Citazione di: iano il 16 Giugno 2021, 09:15:00 AM
Citazione di: Eutidemo il 16 Giugno 2021, 06:19:33 AM
Ciao Iano. :)
Io non mi chiedo come sarebbe andata questa storia senza INTERNET, perchè l'ho sperimentato di persona nel 1960, ai tempi della pandemia ASIATICA (dalla quale fui pure contagiato); e ti posso garantire che fu molto peggio e molto più "noioso", perchè, stando a casa, non potevi comunicare con nessuno, se non col telefono.
Il quale, però, purtroppo, a causa del DUPLEX era quasi sempre inutilizzabile; e, per giunta, c'era un solo apparecchio a disposizione (fissato al muro), per l'uso comune di me, due nonni, due genitori e una domestica.
L'unico aspetto positivo era che non dovevo andare a scuola; cosa che, in verità, detestavo più di qualsiasi altra cosa al mondo -dentista compreso- e aborrivo profondamente (come tutti i miei compagni di scuola di allora).
Però, una volta guariti, si girava per strada come se niente fosse, senza mascherine nè restrizioni di sorta; forse perchè si trattava di una malattia raramente mortale (anche se fece, mi pare, circa 30.000 morti).
Tuttavia ricordo il tutto molto vagamente; perchè ero ancora bambino, e anche perchè sono ormai passati ben sessant'anni da allora.
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Un saluto! :)
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Dal duplex ad internet è un bel salto , considerando anche che sei ancora ben lontano dall'atterraggio.
In se' non sarebbe neanche un male, considerata la cosa come ineluttabilmente attesa, che ognuno, potendolo fare, non potesse fare a meno di improvvisarsi come virologo, immunologo , o altro.
Gli stessi addetti ai lavori posti sotto ai riflettori dei media ci appaiono un po' improvvisati, e dunque non è propriamente questo il problema.
Il problema è la mancanza di consapevolezza che lo si faccia solo perché lo si può fare, e che il risultato è ben lontano ancora  dal trovare una naturale equilibrata autoregolamentazione.
Il problema non è uscire indenni dal vaccino, questione in se' ridicola come ben hai illustrato, ma uscire indenni dal proprio ego .
La commedia in se' non è nuova, intendevo dire, se non per la miracolosa moltiplicazione  dei recitanti  e la monopolizzazione di ogni palcoscenico reale o virtuale.
Io, da te ben istruito, sono andato alla vaccinazione "sacrificale" con serenità, contento di essere uscito vivo più che dal vaccino dalla solita burocrazia complicata ulteriormente da tante inevitabili chiacchiere e ingiustificati timori.
Sono rimasto solo stupito dal rifiuto del personale medico a vaccinarsi, come di soldati che mandati alla guerra chimica rifiutassero la maschera antigas, come se fossero lì solo per prendere lo stipendio, non credendo  seriamente possibile una guerra.
Ma parimenti stupido, ed anche di più, dallo stesso personale per il quale non vorrei parlare di eroismo, ma non saprei come  diversamente dire.
Non ho parole per ringraziare questi uomini e queste donne di essere stati... tali.
Male che vada ci resta questo sublime esempio...da seguire, orgogliosamente umani.
Ho appena fatto il richiamo AZ, per ora senza nessun problema (come bere un bicchier d'acqua); però questo non vuol dire assolutamente niente, perchè gli eventuali effetti collaterali potrebbero benissimo sopravvenire anche con qualche giorno di ritardo.
Ma non me ne preoccupo più di tanto!
Pensa un po' che, ai miei tempi, il primo giorno di "naja", destinato al "vaccino polivalente", ci hanno fatto mettere in fila nudi, ognuno con un ago infilato nel petto; poi passava il medico con un siringone pieno di siero, e applicandolo passo passo ad ogni ago, ci faceva così il vaccino.
???
#3763
Attualità / Re:La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
16 Giugno 2021, 12:48:17 PM
Citazione di: sapa il 16 Giugno 2021, 09:43:24 AM
Il punto, a mio avviso, non è la paura di crepare a causa del vaccino, in quanto, come giustamente detto, è ben più alto il rischio che si corre contraendo il virus, specialmente nella fascia di età over 60 e per i cosiddetti fragili. Personalmente, ho rifiutato di vaccinarmi con AstraZeneca ( rifiuterò, se me lo proporranno anche J&J), perchè obbligato ad un vaccino che è stato sperimentato significativamente solo per gli under 60 (Eutidemo, avrò postato almeno 2 volte il dato della speimentazione clinica!) e che, rivelandosi   un po' più pericoloso per questi, adesso si vuole riservare ed imporre ad una fascia di età per la quale la sperimentazione è carente. L'idea che mi sono fatto è che, per questo governo e per il commissario Figliuolo, il vero obbiettivo sia poter piantare  la bandiera sulla vetta più altapossibile del numero di vaccinazioni e non dimentico che la prima dichiarazione fatta dal Generale, al suo insediamento, è stata" Non una dose di vaccino andrà sprecata!". Ora, bisogna ormai rendersi conto che, dopo i 60 anni, per lo Stato non si è più "strategici", come lo si è  invece al di sotto di questa fascia di età, quando cioè si è "debitori" verso le istituzioni e non "creditori", come lo è un pensionato/pensionando, ma tutto ha un limite. L'equazione per la quale è meglio che i rischi li corra un pensionato/pensionando, piuttosto che una persona ancora attiva che dovrà ancora dare, prima che sia giunto il suo momento di ricevere, a me non piace. Ne capisco la logica, ma, mi si scusi il francesismo, col cavolo! Se io non sono più strategico per lo Stato, lo Stato non è più strategico per me. Alla vaccinazione mi sono presentato, ma vistomi costretto a subire un vaccino che definire controverso è poco, me ne sono andato. Ai tempi del duplex, che ho vissuto anch'io, forse ciò non sarebbe successo, ma se ci prendiamo gli svantaggi del progresso, che ci sia consentito anche qualche vantaggio.
Ho appena fatto il richiamo AZ, per ora senza nessun problema (come bere un bicchier d'acqua); però questo non vuol dire assolutamente niente, perchè gli eventuali effetti collaterali potrebbero benissimo sopravvenire anche con qualche giorno di ritardo.
Comprendo benissimo le ragioni della tua riluttanza a farti vaccinare con AZ, anche se non le trovo tutte condivisibili;  però non puoi certo dire che il Generale Figliuolo sia stato reticente al riguardo, perchè, invitandoci a "stringerci a coorte", ci ha detto chiaramente che dobbiamo essere "pronti alla morte!"
https://www.youtube.com/watch?v=WBCEsNUYKjk
Vuoi forse vivere per sempre?
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/fa/43/be/ME13I4NG_t.jpg
#3764
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
16 Giugno 2021, 07:11:21 AM
Vedo adesso che l'87% dei partecipanti alla "sperimentazione clinica" dell'AZ aveva un'età compresa tra 18 e 64 anni, mentre soltanto il 13% aveva un'età pari o superiore a 65 anni; per cui il campione sperimentale per gli over 65, mi sembra avere un valore "predittivo" molto poco significativo per quelli della mia età.
:o
#3765
Percorsi ed Esperienze / Astrologia - Almanacco 2021
16 Giugno 2021, 06:30:17 AM
Don Ferrante, il quale era convinto che tutto dipendesse dall'astrologia e dalla disposizione in cielo delle stelle: "...'his fretus', vale a dire su questi bei fondamenti, non prese nessuna precauzione contro la peste; gli s'attaccò; andò a letto, a morire, come un eroe di Metastasio, prendendosela con le stelle." (Manzoni, "I Promessi Sposi" Cap. 37)
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