Citazione di: anthonyi il 15 Giugno 2018, 07:12:23 AMCiao Jacopus, io, poi, il senso di certe frasi faccio davvero difficoltà a capirlo. Mi domando perché tutto debba essere interpretato nei termini di una crisi strutturale del (Lo dico al tuo posto perché so che questo volevi dire) CAPITALISMO.Perchè lo è.. lascia perdere gli africani, i migranti sono ovunque, non serve nemmeno parlare degli Italiani a inizio novecento ammassati davanti alla statua della libertà, anche oggi partono a frotte, anche loro sono "migranti". Le migrazioni (come tutti i problemi) sarebbe meglio affrontarli preventivamente giusto? Se le le grandi industrie stanno delocalizzando il Bangladesh, in favore della robotizzazione, che cosa faranno domani i bangladesci che oggi sono consumatori, non di lana di pecora, ma di beni di consumo del primo mondo, quando gli indotti delle suddette si spegneranno definitivamente? La globalizzazione vive due misure, una quella del capitale, che si sposta da Roma a New York dieci volte in dieci minuti, una quella del lavoratore, che per fare suddetto tragitto ci mette dodici ore. Era proprio necessario creare un assimetria di mobilità così accentuata? "Non siate choosy, andate all'estero" diceva una famosa signora, ci consigliava di migrare, e io posso pure salire sull'aereo ma non sarò mai veloce quanto il capitale globalizzato. Se non sbaglio questa assimetria era stata individuata per prima proprio da Adamo Smith "L'uomo è la valigia più difficile da trasportare" scriveva. In quell'attrito, in quella resistenza fisica al movimento che il capitale non ha, sta il profitto. Gioco forza chi parla di migranti in funzione di un abbassamento salariale, gioco-Germania che se li sceglie puliti e laureati perchè vuole dominare il manifatturiero e lascia agli altri la manodopera perchè da loro vuole comprare le materie prime. "Centomila migranti in arrivo" si scrive, ma non sono tutti uguali, e nella loro diversità è insito un plusvalore che il capitalismo sa sfruttare e vuole sfruttare, ma se entrano nel meccanismo, chi ce li toglie più? Il capitalismo sta stritolando le nazioni, ma anche se stesso perchè la pecora si tosa, non si ammazza.

Ma forse il problema sta proprio nell'idea di città stessa, sarò fissato ma quando vedo le immagini dal satellite le città mi sembrano semplicemente dei grossi tumori della crosta terrestre provocati da tanti piccoli batteri che copulano felicemente in tal regioni.
