Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - InVerno

#3751
Citazione di: anthonyi il 15 Giugno 2018, 07:12:23 AMCiao Jacopus, io, poi, il senso di certe frasi faccio davvero difficoltà a capirlo. Mi domando perché tutto debba essere interpretato nei termini di una crisi strutturale del (Lo dico al tuo posto perché so che questo volevi dire) CAPITALISMO.
Perchè lo è.. lascia perdere gli africani, i migranti sono ovunque, non serve nemmeno parlare degli Italiani a inizio novecento ammassati davanti alla statua della libertà, anche oggi partono a frotte, anche loro sono "migranti". Le migrazioni (come tutti i problemi) sarebbe meglio affrontarli preventivamente giusto? Se le le grandi industrie stanno delocalizzando il Bangladesh, in favore della robotizzazione, che cosa faranno domani i bangladesci che oggi sono consumatori, non di lana di pecora, ma di beni di consumo del primo mondo, quando gli indotti delle suddette si spegneranno definitivamente? La globalizzazione vive due misure, una quella del capitale, che si sposta da Roma a New York dieci volte in dieci minuti, una quella del lavoratore, che per fare suddetto tragitto ci mette dodici ore. Era proprio necessario creare un assimetria di mobilità così accentuata? "Non siate choosy, andate all'estero" diceva una famosa signora, ci consigliava di migrare, e io posso pure salire sull'aereo ma non sarò mai veloce quanto il capitale globalizzato. Se non sbaglio questa assimetria era stata individuata per prima proprio da Adamo Smith "L'uomo è la valigia più difficile da trasportare" scriveva. In quell'attrito, in quella resistenza fisica al movimento che il capitale non ha, sta il profitto. Gioco forza chi parla di migranti in funzione di un abbassamento salariale, gioco-Germania che se li sceglie puliti e laureati perchè vuole dominare il manifatturiero e lascia agli altri la manodopera perchè da loro vuole comprare le materie prime. "Centomila migranti in arrivo" si scrive, ma non sono tutti uguali, e nella loro diversità è insito un plusvalore che il capitalismo sa sfruttare e vuole sfruttare, ma se entrano nel meccanismo, chi ce li toglie più? Il capitalismo sta stritolando le nazioni, ma anche se stesso perchè la pecora si tosa, non si ammazza.
#3752
Citazione di: anthonyi il 14 Giugno 2018, 14:12:06 PM. Il risultato poi, come possiamo notare, è lo stesso per i vari popoli e sistemi politici, all'inizio vi è una certa tolleranza, poi, visto il peso di queste presenze estranee e problematiche, si sviluppano atteggiamenti di diffidenza fino al limite della reazione anti-straniero che mette in discussione anche quegli atteggiamenti di disponibilità che c'erano prima, e i politici si adattano, d'altronde così deve essere in un sistema democratico dove la politica deve seguire la voce del popolo. Così è successo in Australia, a Malta, in Austria e anche mi risulta nel paese dello xenofobo Orban. In tutti questi paesi abbiamo avuto una forte reazione anti-immigrati in seguito a una forte immissione di immigrati. Con tutta la buona volontà si può anche parlare di sfida, ma bisogna vedere quanti sono gli Italiani che questa sfida la vogliono fare, e quante probabilità ci sono di soccombere alla sfida stessa.
Sarebbe un grave errore, come per ogni medico è, scambiare la patologia per il sintomo e viceversa. Il fatto che la destra sovranista trasformi i migranti in una sorta di forma tangibile dello spettro (spesso troppo volatile e aleatorio) delle incursioni esterne negli affari nazionali, non può trarre in inganno. Il Salvinista oggi gode non tanto per il barcone diretto a Valencia (non è cosi stupido da non sapere che domani ne arriverà un altro) quanto per lo scambio di battute in Europa dove finalmente vede un Italia più arrogante, più conscia di se stessa, meno prona, e capace di ambire ancora ad un valore politico spesso negato da quella cultura del "ciampismo" trinariciuto che la voleva inetta, sporca, da educare dal tedesco di turno. E così come tanti confondono il patriottismo con il nazionalismo (o addirittura il fascismo) tanti scambiano il problema della crisi migratoria con il deficit democratico Europeo che si palesa nella questione quote. Cameron o May, non sono Orban, la City non è Salò, Brexit anche si è svolta in parte parlando di migranti, ma il problema non erano loro, era il fatto che i successori della Magna Carta il feudalesimo non hanno intenzione di vederlo riproposto in salsa ordoliberista ne in nessun altra, ce lo lasciano volentieri a noi aspettando da buoni inglesi, educati ma pungenti, di dirci "ve lo avevamo detto".
#3753
Citazione di: cvc il 13 Giugno 2018, 17:09:21 PMIo sinceramente non ho capito bene una cosa, e cioè se le ondate immigratorie siano per lo più una fuga (sicuramente almeno in parte lo sono) oppure anche una sorta di esodo verso la terra promessa. Perché bisogna vedere fino a che punto - profughi a parte - gli immigrati partano di propria spocchia oppure siano messi sulle navi da trafficanti senza scrupoli che si fanno pagare a prezzo d'oro un viaggio intriso di promesse, di eden da conquistare, di speranze di sicurezza e miglioramenti economici.
Ciao Cvc, non l'ho capito neanche io. Tuttavia credo che ci siano parecchie fallacie logiche in giro. In primis ragionamenti esclusivi anzichè inclusivi, come farebbe perciò un pessimo investigatore. E' molto più probabile che le situazioni siano frutto di un coacervo di pulsioni, che di singoli stimoli, perchè normalmente la realtà è complessa ed eterodiretta. Molti si divertono a fare i novelli Pasolini del "so ma non ho le prove" ed additano a ruota Soros, ONG, Libia etc.. Come se la possibilità che tutto ciò stia insieme benissimo non superasse il rasoio di Occam.Il potere è segreto, altrimenti sarebbe burocrazia, questo però non è una tana liberi tutti al complottismo... Altra cosa, sia per autoindulgenza sia per abitudine nel vedere le nazioni europee prostrate ai "brain compact" vigenti, si tende a considerare che esse siano irrilevanti anche nei contesti internazionali...e si limitano a indicare quelle che sono palesemente delle pedine. La cosidetta "asimmetria informativa", cioè il fatto che i migranti credano in un Europa ben più ricca di quello che è, è sicuramente un problema come lo era al tempo degli albanesi e come lo è in tante "migrazioni latenti", però non è sufficiente, altrimenti tutto il secondo\terzo mondo sarebbe in partenza per colpa di youtube. Le migraziono sono sicuramente un fenomeno patologico, ma hanno una fisiologia spesso sospetta nei loro picchi, e non è difficile da spiegare visto che i "sindaci" libici sono a libro paga e tolgono il tappo all'arrivare della migliore offerta. Il fatto che questa nuova ondata sia in realtà un regalo di benvenuto al nuovo governo mi pare lampante, il fatto che una certa area politica si sia lanciata in un sospetto collaborativismo (tedeschi e austriaci) per parlare di Frontex....lo ripeto ancora, qui il rischio è che la Germania voglia mettere su un esercito al comando non di un parlamento, ma di una banca e dei suoi azionisti. Detto tutto ciò, bisogna anche dire che l'idea dell'equa ripartizione dei migranti è sulla carta buona, ma nella realtà è un bellissimo regalo ad "alcuni". Ad oggi conosciamo nomi e cognomi (e nel caso del povero Sarkò, anche il colore delle valigette coi soldi) di chi ha causato i disastri internazionali causa di tutto ciò.. è bello vedere che che tutto il mondo è paese, e che i profitti si privatizzano, le "perdite" si socializzano.  L'Africa sarà il teatro principale del riassetto dei poteri mondiali, la Cina l'ha capito e ha raddoppiato Suez per la sua via della seta. I Francesi l'hanno capito (e anche la Total) e sono molto animati a riguardo. E forse anche il povero Regeni l'aveva capito..
#3754
Citazione di: cvc il 13 Giugno 2018, 09:15:57 AM
Scusa Inverno, capisco che in un certo senso noi adesso paghiamo le ingerenze e gli sfruttamenti perpetrati nei paesi ora teatro di incontrollate emigrazioni verso di noi che, seguendo il ragionamento, avremmo il dovere morale di accoglierli dopo aver peggiorato le condizioni dei loro paesi. Però, innanzitutto non si rimedia ad un errore con un altro errore. Perché una immigrazione di massa abbia senso occorrono le condizioni. In promis una condizione di economia in espansione che assorba il bisogno di lavoro degli immigrati. Qui non siamo nell'America di inizio '900 che tirava come una locomotiva, per intendersi.
Poi bisogna distinguere i vantaggi che hanno avuto le multinazionali nello sfruttamento di quei paesi dai disagi che sopporta la popolazione per i continui sbarchi disordinati di gente disordinata che o vaga senza meta per il paese o viene rinchiusa in centri di accoglienza ( si, accoglienza di denaro da parte di chi li sfrutta).
Come la sotuazione non fosse già complicata il buon e temerario Jacopus ci mette il carico da 11 tirando in ballo la questione dello spirito cristiano. Lo stesso spirito cristiano italico che non si strappò le vesti per le leggi razziali. Io credo che sarebbe bello se diventassimo un popolo di 60 milioni di San Francesco, ma non lo ritengo plausibile. E nel concreto l'Italia per poter aiutare glia altri deve aiutare anche se stessa. E visto che siamo già casinisti di natura, un inquantificabile esercito di sbandati in giro per il paese non aiuta.
[premessa]Ciao cvc, innanzitutto mi scuso per aver portato il topic alla deriva rispetto all'incipit di Jacopus, "mi salvo" perchè siamo in sezione attualità, e forse le analisi del messaggio cattolico riferito alle migrazioni andrebbero in altra sezione. E' comunque vero che è importante capire da che parte stiano i cattolici in Italia e la loro opinione che non sempre è comune con quella Vaticana, anzi. Detto questo, e volendo continuare lo spirito dei miei interventi per spirito di confronto, continuo a notare purtroppo che mi si indica come qualcuno che vorrebbe favorire o non regolare le migrazioni. Mi rendo conto che la mia posizione sia in realtà trasversale a quello che normalmente la politica italiana propone, e che si cerchi di attribuirmi questa opinione perchè normalmente è la stessa di chi pone l'accento sullo sfruttamento neocoloniale.

Lo dico però una volta per tutte: preferirei che ognuno stesse a casa sua, salvo motivi turistici, di studio, o di impresa. Però allo stesso modo con cui tu vedi improbabile gli Italiani trasformarsi in francescani, io vedo le migrazioni fermarsi per qualche respingimento Ma sopratutto non vedo passi avanti nel dipanarsi delle nebbie che ammantano la situazione geopolitica dei paesi migranti, per i quali vige una vaghezza quasi istituzionale, che non permette di capire  cosa significhi "aiutarli a casa loro" . I famosi profughi di guerra siriani, sono o non sono il frutto del fatto che dalla Siria partono le risorse idriche che sfamano l'Iran? A chi dobbiamo quindi chiederlo di "aiutarli a casa loro"? E' vero o non è vero che molti nutrono speranze di una "rinascita europea" negli appalti della ricostruzione Siriana? chi sono? Questi sono temi che aiutano a capire e proporre soluzioni, ma non se ne parla, non dico qui, ma ne sui giornali, ne in tv, niente, al massimo qualche immagine di repertorio di qualche cannonata in un muro. Ora come si può pensare che da un ignoranza generale cosi ampia del problema, possa arrivare una soluzione? Si può essere cosi naif da lavarsi la coscienza semplicemente con delle dichiarazioni di intenti con la gente che muore? Buttiamola sul filosofico\legale allora, parliamo di quando i diritti degli "uomini" (individui) sono diventati diritti dell'umanità, con il risultato che i primi sono stati calpestati sistematicamente e i secondi sono diventati la scusa per le peggiori imprese a danno dei primi (esportazioni di democrazia docet). Parliamo che uno dei fautori della globalizzazione finanziaria - l'unica che esiste - (tale Blair) è stato indicato alla corona inglese da un inchiesta interna come criminale di guerra, anche lui sempre a parlottare di cattolicesimo, aiuti umanitari, tanti viaggi per i poveri bambini negri da aiutare a casa loro etc.. e che oggi ci si meraviglia tanto che i poveracci seguano la scia dei soldi di quella globalizzazione? Io penso che la mia posizione sia molto cattolica, perchè sia in antitesi con l'ipocrisia che vedo e che denuncio, Paolo in Galati dice "io non annullo la grazia di Dio; poichè se la giustizia si ottiene per mezzo della legge, Cristo è dunque morto per nulla", e ciò che dice è che la nostra morale non ha da aspettare la legge dell'Europa o di Salvini, perchè altrimenti che morale è?
#3755
Ciao eurialo e benvenuto. viator dice bene, molto farà l'impostazione del topic, anche perchè penso tutti abbiano una certa considerazione delle esperienze personali e sappiano quanto spesso sia difficile intervenire in esse per rispetto dell'interlocutore e del suo vissuto che non sempre è facilmente comunicabile e giudicabile. Tu comunque proponiti, e buona frequentazione.
#3756
Citazione di: bluemax il 12 Giugno 2018, 14:38:49 PMQuindi stai dicendo che è opportuno trasferire 800 milioni di africani in Italia se non ho capito male.
Hai capito proprio male, ed è la seconda volta, non capisco perchè. In fondo siamo della stessa opinione, ci divide il fatto che mi pare (mi pare) di essere un pochino più smaliziato nel vedere cosa si nasconde dietro alla frase "aiutiamoli a casa loro". Ti ricordo che lo scorso anno a Parigi (a Parigi) si incontrarono capi di stato Francese, Ita, Ger, Ciad, Niger, Libia, evento unico dal dopoguerra, usando esattamente questa frase. C'erano tutti per "aiutarli a casa loro", ma ho come l'impressione che la preoccupazione principale non fosse tanto quella, quanto il controllo del nordafrica tanto caro ai cugini francesi che da tempo si sentono mancare la terra sotto i piedi. Quando bombardarono la Libia alcuni giornali riportano la notizia di una fuga in fretta e furia di 40mila cinesi imbarcati "alla svelta", a pensar male si fa peccato, pensare ad esempio che USA e Francia non volessero esattamente colpire il cattivo Gheddafi (tanto comodo fino ad allora) ma i nuovi colonizzatori, potrebbe essere un pensiero vile davanti a tanta sbandierata umanità di chi voleva "portare la democrazia a casa loro". Vuoi soluzioni? Solo un consiglio..prodighiamoci pure in aiutare (a parole) a democratizzare (a parole) ma non mandiamo mai nessuno a lavorarci, sopratutto quarantamila persone, perchè si rischia che dal cielo arrivi troppo aiuto a casa loro..E' un bel divertissement quello di dividere i migranti economici dai profughi di guerra, in attesa di coniare la categoria di "migranti geopolitici", perchè questa implicherebbe responsabilità neocoloniali che sarebbero un grave danno di immagine per il buono e giusto occidente, invaso dai negri.
#3757
Citazione di: bluemax il 12 Giugno 2018, 12:01:38 PM
e infatti... dopo averli affamati ora, come tu pensi sia giusto, è UTILE anche comprare le loro speranze (illusorie) trasferendoli qua.
No, ma come al solito questa discussione si trasforma in una delimitazione di "squadre" perciò se dico che "aiutarli a casa loro" è un argomento dell'ipocrisia più crassa, sono anche anche per l'accoglienza indiscriminata (non vero) perchè nella retorica leghista queste cose sono messe insieme. Per quanto mi riguarda Salvini ha fatto bene, se si tratta di un caso isolato e "simbolico" per portare il tema sui tavoli giusti (a parte chiedere a Malta, che già ha 20 volte i nostri migranti, ma Salvini urla con chi può). Se questa invece si trasformerà in una prassi collaudata, le cose saranno diverse anche perchè cominceremo a portare a casa navi zeppe di morti e qualcuno dovrà anche risponderne in qualche tribunale. I miei interventi erano entrambi mirati a determinare il gigantesco problema occidentale che si ripresenta sottoforma di "crisi morale" e doppiopesismo etnocentrico, che finchè la gente moriva dove nasceva non era un grosso problema, ma ora ci arriva dritto in faccia. Aiutiamoci a casa nostra, a capire il problema, perchè mi pare che tra una campana e l'altra nessuno ci stia capendo niente compreso me, che perlomeno mi irrito a leggere tesi semplicistiche che vedono dietro a tutto questo qualche tangente o la volontà politica di qualche "mondialista".

@Cvc.... tu quoque.
#3758
Citazione di: bluemax il 12 Giugno 2018, 10:23:31 AMRicordo inoltre che è EVIDENTE che non si puo' imbarcare 800 milioni di africani (per ora) e portarli in penisola italica, quindi non vedo altre aletrnative se non quella di AIUTARE tali popoli a costruirsi un futuro a casa loro. Peccato che questa soluzione non vada a genio a chi ci lucra sopra (e questi geni hanno un nome e cognome... ).
Non precisamente, io di te conosco solo "bluemax", tuttavia siamo io e te, che facciamo largo uso di materie prime africane per la costruzione per esempio dei cellulari, che costano molto poco, perchè rubiamo letteralmente le risorse minerarie del continente e li paghiamo una bazzecola, ma non smetteremo mica di comprare cellulari per questo vero?  C'è anche poi l'amico "Jean", francese, che ha buttato giu da un treno una donna incinta a Ventimiglia, dimenticandosi che in metà dell'africa circola ancora il franco, a memoria (ma non solo) dei disastri che la sua nazione ha combinato nel continente nero. C'è anche "Nunzio", nato a Città del Vaticano, suo fratello è un missionario, è andato la a raccontare che i preservativi sono peggio dell'Aids e cura una famiglia di 15 bambini che devono dividersi 3 franchi al giorno, per fortuna nel villaggio la cultura nativa è stata eradicata.  "John" invece ha preso un aereo con una brochure di machete e kalashikov, suo padre in America li produce ma la guerra ormai si fai coi droni e non sa a chi venderli, fortunatamente in Gambia hanno imparato bene il punto dove colpire per staccare le mani con un colpo netto. "Jin Ping" invece tratta in ettari, è un esperto del "land grabbing", cioè comprare ettari di terra dando una banana al proprietario, è un piccolo genio dell'economia, ha capito che 1 ettaro pagato 1 banana = profitto. Poi c'è il caro "Wilhelm", viene dall'olanda ma non si sposta, fa l'orafo e cerca di tenere stabile il prezzo dei diamanti, li ammassa in grossi caveaut così che il prezzo non scenda e il suo guadagno sia sempre cento volte superiore a quanto li paga. "Dimitri" invece è Russo, a lui il riscaldamento globale non interessa, in Russia si starebbe anche meglio se aumentasse qualche grado la temperatura, la desertificazione purtroppo costringe tanti "Bongobongo" a migrare,  ma non da lui, quindi non si degna nemmeno di fare la differenziata.

Nessuno di loro è buddista, tuttavia si fanno grosse risate quando quando qualcuno dice "aiutiamoli a casa loro", loro infatti sanno che l'Africa è casa "nostra", e sanno che quando si parla di aiutarli "a casa loro" dovranno intestare un conto a "bongobongo" cosicchè il bonifico risulti a un negro, per poi spazzolargli i soldi il giorno dopo.
#3759
Ciao Jacopus, mi spiace buttarla in "prassi" ma alla domenica ti consiglio di recarti a messa, o perlomeno fuori dalle sacre mura, aspettare il segno di pace. C'è sempre un poveraccio appostato sui gradini .. tu conta quante monete finiscono nel suo cappello e quante persone sono passate dalla porta, e avrai la risposta. Addirittura in un paese vicino al mio, v'era un prete assai gentile e affabile nei confronti dei migranti, li accoglieva in canonica e gli preparava il pasto da solo (aveva un età veneranda, ma il sorriso negli occhi). Poco tempo è stato sufficiente perchè il circolo dei pregatori domenicali facesse girare malelingue tra le più disgustose, l'accusa più tenera era che "pensasse più a loro che a noi" e ripeto solo questa perchè mi sembra veritiera, erano gelosi come dei bambini. In pratica: ti aspetti troppo da gente che vuole semplicemente riscuotere l'assicurazione sulla vita. Mi spiace generalizzare aneddoti, ma la figura la si fa non solo vestendosi male alla preghiera. Una delle cose più belle del cristianesimo è che ha tradotto in positivo la regola d'oro, non è "non fare ad altri" ma "fai ad altri ", dovrebbe spingere ad agire nella reciprocità non a ritrarsi dall'azione, ma sono dettagli, la classifica delle donazioni apposta sul portone è molto più interessante.
#3760
Ciao Davintro, il tuo è un ragionamento molto interessante, a cui tuttavia è un po ostico rispondere per via delle dimensioni e del mio poco tempo. Mi preme tuttavia farti notare al di la delle questioni di principio, che la tassa di successione in Italia è pagata solamente dai parenti in linea non retta oltre il terzo grado sopra una franchigia di 100.000€ (1milione per le linee rette), l'aliquota è bassina e passibile di parecchie deduzioni (dalle spese funerarie a quelle mediche). Insomma è molto difficile per la gente comune pagare la tassa di successione, e quando succede non si tratta di cifre esorbitanti. Diverso è per le persone molto ricche con assi ereditari sopra il milione di euro.. Lo faccio notare perchè al di la del fatto che si chiami "tassa di successione", così come è impostata nella prassi Italiana è più una patrimoniale per i ricchi che una vera e propria "tassa di successione". Questo non sposta di un millimetro il tuo ragionamento, ma è un contributo che posso dare facilmente visto che ho lavorato nel settore.
#3761
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Siamo in debito!
08 Giugno 2018, 11:30:08 AM
Citazione di: cvc il 08 Giugno 2018, 09:29:02 AMPerò insisto col dire che il problema è nel software, nella mentalità. Sono gli interessi economici che muovono i grandi macchinari che servono per le grandi opere, ed i loro interessi non sono quelli dell'ecologia. Una volta c'era più rispetto per la natura perché l'agticoltura e la terra erano considerate come la prima fonte di ricchezza. Mica il brand o la bilancia dei pagamenti o lo spread.
E qui si arriva ad un concetto che ho quasi paura a tirare fuori, perchè è finito dritto dritto nell'almanacco di "utopie di sinistra per bamboccioni che "non sanno come va il mondo" homo homini lupus - etc" ovvero i "beni comuni" (non "pubblici" come qualcuno di sinistra dice). Perchè è si la mentalità il problema, ma poi questa ottiene forme giuridiche ed economiche "tangibili" .
Qualche tempo fa ho riletto il "la tragedia dei beni comuni" di Hardin e mi è sembrato fosse stato scritto qualche anno fa anzichè 60. (http://science.sciencemag.org/content/162/3859/1243.full/ - non so se si trova tradotto) la correlazione che fa tra sovrappopolamento e perdita dei beni comuni (ingestibili) è ancora oggi interessante.
Poco più in la troviamo il concetto di "free rider" (colui che profitta ma non paga i costi) lo "scroccone", i simpatici contabili bavaresi dicono che sono gli Italiani perchè sono ossessionati dalle rendite bancarie, ma nessuna parla delle varie "multinazionali scroccone" (tutelate e coccolate dalle nazioni,  assetate di PIL) che col piffero che pagano la carbon tax, tanto da qualche parte uno stato disastrato pronto a dare asilo alle loro sedi, lo si trova.
La correlazione tra la responsabilità e il profitto, nell'economia agricola è stringente, nell'economia finanziaria è solo colpa di un pessimo commercialista che non ha trovato la gabola giusta. Con i beni comuni, ritornano alla mente i palmeti del Marocco, gigantesche estensioni che sfruttano minute risorse idriche gestite dai capifamiglia che ben si avvedono dal prosciugarli, onde morire di sete.
Ma non disperiamo, i nuovi palmeti sono "digitali", mi arriva infatti una mail con suggerito di non stamparla "perchè inquinerei",  supponendo che i giganteschi server per le mail siano anch'essi azionati a manovella da qualche passionario ambientalista.
In un mondo sempre più volatile e digitale come legare responsabilità ecologica e profitto? Visto che ultimamente si parla tanto di "flat tax", perchè non si comincia a parlare di una flat tax fondiaria, come peraltro auspicato dal Stiglitz che ha rispolverato il georgismo (pag 9)
(http://rooseveltinstitute.org/wp-content/uploads/2014/05/Stiglitz_Reforming_Taxation_White_Paper_Roosevelt_Institute.pdf)
"è meglio tassare le cose che producono conseguenze negative (come l'inquinamento o i derivati) che "cose buone" (come il lavoro)" potrebbe essere un buon motto per il novello governo, un governo del cambiamento.
#3762
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Siamo in debito!
08 Giugno 2018, 08:45:11 AM
Anche le tue sono constatazioni sacrosante, ma per riprendere la tua metafora del software, penso ci sia un problema grave anche nell'hardware. Se guardi i parametri utilizzati per l'impronta ecologica a colpo d'occhio salta fuori una cosa molto semplice, si tratta per la maggior parte di questioni logistiche e di trasporto legate alla pianificazione territoriale e urbanistica (hardware). Questa però non è semplicemente decisa da vezzi ideologici tecnofili, ci sono una serie di considerazioni che riguardano (per esempio) la conservazione del patrimonio urbanistico\artistico (sopratutto in Italia) che rendono praticamente impossibile una pianificazione territoriale ed urbanistica efficiente. Se penso ad una delle città meglio pianificate che conosco (non dal punto di vista ecologico, ma urbanistico) penso immediatamente a Mosca. La stessa dopo aver subito il grande incendio del 1812 che la rase al suolo per tre quarti ha avuto la possibilità di ripianificarsi da capo con un taglio moderno e la differenza con le città "storiche" europee si vede e si sente a colpo d'occhio. Ora, se mi facessi avvocato della distruzione del patrimonio architettonico Italiano penso verrei linciato (giustamente) ma non si possono aspettare i cataclismi per pianificare il territorio (purtroppo in Italia è cosi). Altrimenti mi toccherà dire "vi insegneranno gli incendi (o i terremoti) a fare urbanistica moderna" :) Ma forse il problema sta proprio nell'idea di città stessa, sarò fissato ma quando vedo le immagini dal satellite le città mi sembrano semplicemente dei grossi tumori della crosta terrestre provocati da tanti piccoli batteri che copulano felicemente in tal regioni.
#3763
Tematiche Culturali e Sociali / Siamo in debito!
07 Giugno 2018, 11:28:56 AM
Non solo con la BCE e non solo di derivati, ma anche con la Terra.

Mi ha fatto venire in mente questa discussione gli interventi di Baylham dove diceva che l'economia e l'ecologia "insegneranno a votare". Pare strano vedere queste due "forze" camminare lo stesso vettore, come due cavalieri dell'apocalisse, eppure quando il prezzo del petrolio scende all'economia fa comodo, all'ecologia un po meno.. che i due cavalieri vadano in direzione opposta ? Di sicuro stanno litigando su dove andare. 

L'overshoot day (il giorno dell'anno dove "finiscono" le risorse rinnovabili\disponibili e si comincia ad indebitarsi) dell'Italia è scattato il 24 maggio nel totale silenzio politico, civile e si, anche del mondo economico. La media mondiale dello scorso anno era del 2 agosto, cioè per l'Italia le risorse sono finite tre mesi prima. Si obbietterà certo che nella media mondiale sono comprese anche nazioni sottosviluppate, l'Italia per una volta non è in fondo alle classifiche europee, ma l'indebitamento procapite è elevato, e non ci sono banche capaci di rifinanziarlo. Addirittura superiore alla Cina che ci viene mostrata sempre "mascherina in mano" ma che anche grazie alle vaste zone rurali ha bisogno di "solo 2 pianeta terra" per sostenere il suo stile di vita, contro i nostri quasi 3.


Le tante contraddizioni della green economy non sembrano essere essere risolutive, la grande locomotiva economico\militare del mondo, gli USA, inquina a dismisura ed esce unilateralmente dal Paris Agreement volendo perseguire una politica di ritorno al carbone per interessi elettorali. "L'economia li punirà!" Magari tra ventanni.. ma nel frattempo a pulire spazzatura ci siamo tutti quanti perchè, udite udite, la spazzatura non conosce ne dogane ne nazioni. Dall'Europa una piccola smorfia, e si va avanti come prima, il Nasdaq sale tranquillo la sua china su grafico.

La notizia tragica della repentina scomparsa di gigantesche porzioni di barriera corallina dovrebbe mettere in allerta anche i nazionalisti, quasi 1 miliardo di persone (soprattutto in oceania) vivono del pescato prodotto dalle barriere scomparse, e presto busseranno alle porte di chi da mangiare ha ancora qualcosa. Per chi volesse approfondire suggerisco l'ottimo documentario :  https://www.imdb.com/title/tt6333054/

Un giochino abbastanza simpatico si può trovare (in inglese) sul sito http://www.footprintcalculator.org/
Dove potete calcolare a spanne la vostra impronta ecologica e il vostro "personale" overshoot day, le stesse contraddizioni della green economy si applicano anche qui, dove se avete un auto elettrica la vostra impronta diminuisce (elettricità evidentemente prodotta a manovella).
Per quanto possa risultare triviale, il mio overshoot day è il 15 settembre, buon risultato, anche se sono convinto che se venissero parametrate altre cose potrei fare anche meglio.

Parliamo insomma di economia ed ecologia.
Buona discussione.
#3764
Guarda io ho preso spunto da una tua frase ma non avevo nessuna intenzione di accomunarti ad alcunchè, figurarsi a Manson (?) Ho "sponsorizzato" il suddetto materiale semplicemente perchè lo trovo unico nel suo genere (capita raramente di avere materiale cosi dettagliato) e calzante con l'argomento. Come ti ho detto nell'ultima frase, mi ben vedo di parlare del Vero Signore con Suo Figlio Gesù Cristo, non ho manie donchisciottesche ... buona continuazione!
#3765
Citazione di: 3èdcio3 il 06 Giugno 2018, 12:28:01 PM
la fede,storicamante parlando non PUO' ESSERE demolita ne mai lo sarà.E' un fatto.
Già, purtuttavia essa si è mostrata in vari tempi e in varie dialettiche.. L'interessamento per l'oriente e le dottrine new age è "nelle cose" , è evidente che chi vuole trovare percorsi spirituali oggi, cercando di coordinarli con la modernità, li cercherà nell'immanenza non nella trascendenza. Non meraviglia certo che il buddhismo stia crescendo esponenzialmente ovunque in occidente. Che con la logica non si possano capire a fondo i testi è vero, ma che con la sola fede ognuno ci capisce quello che gli pare è altrettanto vero, e lo scoprirai meglio leggendo questo forum e le varie (molto varie) opinioni di chi si regge sulla fede, tra le quali anche la tua, che trasuda di quell'argomentare per assoluti che piace a tanti (perchè si ci illude di dominarli). Qualche tempo fa ho guardato un interessante documentario veramente ben fatto (dal punto di vista giornalistico) sulla comune fondata da Osho (Wild wild country). E' interessante vedere la commistione tra l'estasi religiosa negli occhi di queste persone, il "buon progetto" che ricordava quasi la "città di Dio" di Agostino, e allo stesso tempo la capacità di NON fare il bene (si parla di avvelenamenti di massa etc) e come tutte queste cose riescano a stare insieme in maniera del tutto illogica, perchè cosi "è". Mi fermerei qui, consigliando spassionatamente la visione a chi volesse approfondire il tema. Certo non sarà il Dio cristiano, ma stupidamente ho imparato una massima (autocostruita) "Se vuoi chiedere di Dio ad un fedele, non chiedergli del "suo", ma di quello di un altro: sarà finalmente sincero".