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Messaggi - Ipazia

#3781
Lungi da me negare l'inumana traduzione ideologica della scienza in scientismo con un accrescimento esponenziale della malvagità umana tecnoscientificamente assististita fino al nichili$mo dilagante che riduce l'umano a sorcio da laboratorio per sperimentazioni socio-biotec.

Ma preso atto di ciò, la soluzione non è vagheggiare molteplicità di saperi vagamente sovrapposti e autonomi, ma definire i limiti dell'etica e della bioetica invalicabili per ogni carogna scientista. Liberarando al contempo il tempio della scienza dal nichili$mo mercatista.

La soluzione al problema è politica, separando ciò che appartiene all'etica da ciò che è ricerca scientifica e liberando entrambi dalla inumana dittatura del Mercato capitalistico.

Se non si supera - abbattendolo per sempre - questo ostacolo, ogni illusione di sapere spirituale redentivo è aria fritta.
#3782
Come già osservato da Jacopus è più una strategia da impero d'occidente quella che viene narrata.

1) Demoralizzazione=Colonizzazione (Italia: dal dopoguerra, Europa sempre più suddito NATO)
2) Destabilizzazzione: strategia della tensione, stragi di stato, golpe, piano Condor, Solo, Gelli, Yugoslavia, Iraq, Siria, Libia, "rivoluzioni" colorate, ...
3) Crisi. Chi controlla la finanza ?
4) Normalizzazione: dominio imperiale e democrazie limitate. DC, Berlusconi, Monti, Draghi,...

Mica avevamo bisogno del bignami sovietico per assistere a tutto ciò e sperimentarlo sulla nostra pelle. L'impero occidentale ha fatto scuola di sovversione politica in tutto il pianeta e continua a provarci pur con qualche zanna e artiglio in meno.
#3783
Aria fritta. Oggi l'ideologia (de)stabilizzante passa attraverso le major del Capitale: finanza, media e pandemie. Ma anche nel secondo dopoguerra. Molto più aggressivo, militarmente, economicamente e ideologicamente, il "mondo libero" neo e post coloniale dell'imperialismo sovietico e della Cina.
#3784
Citazione di: bobmax il 22 Gennaio 2022, 19:47:09 PM
Il solo supporre che possa esservi una ontologia a prescindere dall'etica apre la porta al nichilismo.

O l'ontologia è sottesa da uno slancio etico, o è a servizio della "verità" nichilista.

È l'etica che fa la differenza.
Tra il Nulla assoluto e il Nulla fonte di infinite possibilità.

E lo vediamo dovunque.
Lo stato etico ? I sommersi e salvati ? Certo, lo stiamo vedendo, e purtroppo vivendo, anche in questo momento.
#3785
Citazione di: bobmax il 22 Gennaio 2022, 18:23:39 PM

Solo che... la Verità è Nulla.
Per cui ogni cosa, fatto, sono puro nulla.

Ma è allora un nulla valoriale?
È il trionfo del nichilismo?

No!!!

Lo è solo se mi arrendo di fronte all'orrore. Orrore del Nulla.

Non lo è affatto, invece, se apro il mio cuore all'amore.
Se libero lo sconfinato amore racchiuso in me, il Nulla splende di infinite possibilità.

Che l'amore sia un atto di volontà che nasce dal "nulla" e non tende a "nulla" ma trova ragione solo in sè,  ci può anche stare, ma confondere l'etica con l'ontologia non rende una gran servizio alla verità.
#3786
Citazione di: Phil il 21 Gennaio 2022, 19:59:13 PM
Mill aveva anche ben compreso che una minoranza non vale l'altra: la minoranza epistocratica non "merita" valore eccedente il suo numero ridotto perché è minoranza, ma perché è qualitativamente epistocratica; che sia quantitativamente una minoranza è più un accidente irrilevante, per quanto comprensibile, che una "questione di principio". L'apologia delle minoranze in quanto tali, più o meno (in)difendibili e (in)determinate, è una moda tutta contemporanea, talvolta, a differenza del pensiero di Mill, poco qualitativa e razionale.
Nel frammento riportato si parla di leggi cattive, che trattano cose che non dovrebbero trattare, anima. Mi pare che aldilà del bilancino ci si inoltri in temi etici che dovrebbero essere la garanzia costituzionale atta a proteggere dalla tirannia della maggioranza e da quella moda tutta contemporanea della omologazione.
#3787
Citazione di: daniele22 il 22 Gennaio 2022, 09:43:58 AM

Sarà noto più o meno a tutti che io pretenda di negare il paradigma sul quale si fonda la realtà umana. Ci sarà un motivo per cui io abbia tale intenzione. Per fare questo debbo criticare il linguaggio, è una necessità.
Ad un certo punto dici:

"Ovvero non esiste la "cosa in sé ", ma i fatti, le cose in divenire, sul cui processo la scienza cerca di capire qualcosa e attraverso la sperimentazione pone dei paletti teorici fermi, fino a falsificazione."
La mia posizione, all'interno della realtà espressa fino ad oggi dalla lingua, è che i fatti abbiano un grado di realtà più condivisibile che la realtà delle cose. Pertanto, fino a questo punto il nostro pensiero è simile.
Ordunque, "la cosa in sé" e la "cosa in divenire" possono essere assimilati a due concetti o a due sintagmi.
Tu rendi sinonimo il sostantivo "fatto" alla "cosa in divenire". Più che lecito e condivido.
Si tratta di una necessità metafisica prima che scientifico-ontologica, suggerita da LW nel Tractatus, atta a superare la millenaria vexata quaestio tra essere e divenire, riposizionando l'inaccessibile cosa in sè in una più ontologicamente abbordabile cosa per noi. Ovvero, cosa esperibile dalle nostre facoltà intellettuali del momento realizzando l'auspicabile adaequatio che è suggello di verità.
CitazioneSe però uno, in base ad una sua fede che non è certamente metafisica, si pone al di fuori del linguaggio e cerca di criticarlo per venire a capo di una realtà fino ad oggi inaudita può anche chiedersi per quale motivo si dovrebbe credere che non esista "la cosa in sé", ma debba invece esistere "il fatto", ovvero la cosa in divenire. Cioè, per quale motivo non debba esistere il sostantivo "cosa" ed esistere invece il sostantivo "fatto".
Perchè non si tratta di una questione semantica, ma ontologica. In ballo c'è il referente (res), non il significato derivato (intellectus)  e ancor meno il significante convenzionale (linguaggio).
CitazioneRitorno quindi ancora a quel che dici in successione commentando Kobayashi:
Qui chiamerei in causa un argomento caro a phil, ovvero il rispetto dei differenti livelli del reale.
Ed è la cosa più sensata da dire e la strada più giusta da intraprendere. La domanda pertanto è: qual è il livello di realtà del sostantivo?
La semantica
CitazioneMi chiedo, ma è senz'altro un'opinione in domanda, se per rispondere a questa domanda, qualora si voglia rispondere, il metodo più fruttuoso da seguire possa essere quello di ricorrere ad un artificio
Ma un artificio di quelli tosti:  En archè en o logos.
#3788
Citazione di: Kobayashi il 21 Gennaio 2022, 08:30:08 AM
Isolando una parte dell'intervento di Jacopus volevo sottolineare la tendenza comune a ricadere in una specie di realismo istintivo. Ciò si manifesta anche in chi sa bene che le verità della scienza non dicono la struttura reale, originaria di un certo fenomeno, perché questa struttura originaria semplicemente non esiste.
Ovvero non esiste la "cosa in sé ", ma i fatti, le cose in divenire, sul cui processo la scienza cerca di capire qualcosa e attraverso la sperimentazione pone dei paletti teorici fermi, fino a falsificazione.
CitazioneEcco perché sullo stesso fenomeno possono coesistere le verità della scienza, quelle artistiche, quella della vita quotidiana etc.
Qui chiamerei in causa un argomento caro a phil, ovvero il rispetto dei differenti livelli del reale. Senza strapparsi i capelli se non si può fonometrare l'urlo di Edvard Munch, ma bisogna sentirlo con la psiche.
CitazioneIpotizzare la causa di un fenomeno e ottenerne conferma tramite esperimento non esaurisce di solito il bisogno di comprensione del fenomeno.
Inoltre tale spiegazione è, anche all'interno della stessa scienza, solo uno tra i possibili modi di approcciarsi al problema, e questo significa che abbiamo a che fare con una tradizione, con una storia che è andata avanti per mutamenti, passi falsi, salti di qualità etc., e che non c'è nulla che faccia pensare che non debba continuare a essere così anche in futuro.
Il che significa che le sue verità attuali verranno, se non sostituite, magari ritradotte nel linguaggio simbolico di nuovi paradigmi.
Ha già risposto Jacopus. Cambiano i paradigmi quando il perfezionamento degli strumenti d'indagine permette nuove scoperte e le nuove scoperte stimolano nuove interpretazioni della realtà.
CitazioneTutto questo dovrebbe convincerci della non sostenibilità dell'approccio realistico, di cui la scienza (ma vedo, anche molta filosofia...) è portatrice quasi inconsapevole, è portatrice ingenua.
Per ora non vedo alternative, nelle scienze naturali, ad un approccio realistico. Che non coincide con la dogmatica scientista, la quale contrariamente alla scienza epistemica, pasticcia coi differenti livelli del reale. E più che ingenua, definirei portatrice nefasta di un sapere omologato, parrocchiale o palesemente corrotto.
#3789

La questione cui Ipazia è attenta se la pose prima di lei qualcun altro. Rispondendo così:

Citazione di: J. S. Mill, La libertà
Cosí si pone ora, nelle speculazioni politiche, la tirannia della maggioranza nel novero dei mali contro di cui la società deve premunirsi.

Come le altre tirannie, quella della maggioranza fu dapprima ed è volgarmente ancora temuta, soprattutto in quanto agisce per mezzo degli atti della pubblica autorità. Ma ogni attento osservatore si accorge che, quando la società è essa stessa il tiranno – la società collettivamente, rispetto ai singoli individui che la compongono – i suoi mezzi di tiranneggiare non si restringono agli atti che essa comanda ai suoi funzionari politici. La società può eseguire, ed esegue essa stessa, i suoi propri decreti; e, se ne emana di cattivi, o se ne emana a proposito di cose in cui non dovrebbe entrare, essa esercita una tirannia sociale piú formidabile di qualunque oppressione legale; in realtà, se una tal tirannia non dispone di penalità altrettanto gravi, lascia però minor mezzo di sfuggirle; perché penetra ben piú addentro nei particolari della vita ed incatena l'anima stessa.
#3790
Citazione di: Eutidemo il 21 Gennaio 2022, 05:19:51 AM
Inoltre, internazionalmente, sarebbe un vero disastro; soprattutto se continuasse a baciare le mani dei dittatori.
Che povertà di analisi politica. Non solo rispetto ad un paese abituato ad offrire le terga ai padroni d'oltreatlantico, ma proprio per l'azione in sé che fu l'unica da statista che SB seppe compiere. Un baciamano capace di redimere altri sollazzi cabarettistici, visto che guadagnò la partnership con uno dei maggiori produttori di idrocarburi, con un piè di lista miliardario per le nostre aziende nel paese africano economicamente più solvibile e florido.

Avesse mantenuto fede a quel baciamano, l'Italia ne avrebbe guadagnato in benessere e dignità internazionale. Come fece il suo mentore a Sigonella. Invece è franato di fronte alla fetida pressione del bispresidente NATO e si è giocato il titolo di statista, ovvero uomo secondo la classifica di don Mariano/Sciascia, rivelandosi un ominicchio, indegno di qualsiasi carica politica importante.

Resta comunque in buona compagnia con lo spam politico nazionale che andrà ad occupare quella poltrona.
#3791
Beh certo, tocca mica ai kapò decidere se quello che ha prescritto il Führer sia giusto o sbagliato. Devono solo eseguire gli ordini in serena scrupolosità ed efficienza. E meno pensano con la propria testa  meglio è. Anche Eichmann era di questo avviso. Ma il tribunale di Gerusalemme, no.
#3792
Se invece di un'indigestione di Verità assoluta metafisica ci accontentassimo delle verità fisiche obiettivamente riscontrabili per le possibilità del nostro intelletto ?

Verità assolute nel loro contesto (Bruto ha ucciso Cesare) ed esemplari per fondare logicamente il concetto.

Verità relative, ma ben funzionanti, come quelle della speculazione scientifica che deve ricorrere a modelli logico-matematici per manipolare la realtà.  Ovvero il luogo della verità.
#3793
Buon segno che negli stabulari inoculanti l'informazione prevalente sia a tutela dei kapò e non delle cavie. Significa che lo spirito ippocratico è migrato altrove ed è rimasto solo quello di Mengele.
#3794
Citazione di: Alexander il 21 Gennaio 2022, 09:33:40 AM
Buongiorno a tutti
Non vedo perché non potrebbero preparare uno stampato apposito per coloro che si vaccinano non per libera scelta, ma perché costretti dall'obbligo di legge. Costa troppo? Più dei banchi con rotelle, per esempio, che adesso i ragazzi usano nell'intervallo per fare gare di kart o vengo rottamati da nuovi?
Riproponi la domanda già da me posta. La mia risposta è che il regime vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Vuole l'impunità sottoscritta dalla vittima senza dissenso alcuno. Come facevano i tribunali dell'inquisizione, stalinisti e meccartisti. Come non facevano invece i nazisti, la cui violenza non richiedeva sottoscrizioni da parte delle vittime.
#3795
Citazione di: anthonyi il 21 Gennaio 2022, 06:55:47 AM
.... Il tutto in un ambiente pieno di stampati che chiariscono che medici e infermieri sono pubblici ufficiali e che ogni aggressione, verbale o fisica, nei loro confronti é reato penale.
Penoso epilogo del SS Nazionale. Da angeli a kapò.  Si preoccupassero piuttosto di riportare Ippocrate nei luoghi che gli competono, ridotti a minacciosi stabulari per cavie coatte.