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Messaggi - InVerno

#3781
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Capitalismo
17 Febbraio 2018, 09:39:05 AM
Citazione di: green demetr il 16 Febbraio 2018, 20:30:03 PMper quanto riguada il finanziamento pubblico, ti voglio ricordare che le università americane funzionano tramite quello privato.....
E comunque il problema è quello del leverage....è chiaro che se sono le banche e non gli stati a deciderlo, è uno scacco politico enorme.
Ma appunto, quale politica?

La strategia di Putin "Euroasiatica" è vecchia di vent'anni, non è certo la notizia da seguire su bloomberg (e suggerirei di smettere con RussiaToday, faziosissima propaganda di stato) rimane che nessuno in vent'anni gli ha teso la mano se non le nascenti frange populiste destrorse, quindi al momento si tratta di un progetto in cantiere fermo come lo è da vent'anni (e di cui Putin non parla nemmeno più). E questo onestamente risponde a gran parte del tuo intervento scritto intorno all'idea della via della seta, a parte le ultime righe dove ti rispondi da solo, il fatto che i finanziamenti arrivino dalle banche lo rendo solo formalmente privato, cosi come accade in europa, ma quei soldi sarebbero privati?? Questa ipocrisia di considerare merito del privato, finanziamenti che sono dannatamente pubblici solo perchè hanno preso un timbro in banca, è la barzelletta dello scemo del villaggio, solo tra i neoliberisti non si riesce ad ammettere che il re è nudo
#3782
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Capitalismo
14 Febbraio 2018, 19:59:11 PM
Citazione di: green demetr il 14 Febbraio 2018, 19:16:18 PMLa germania ha un potere contrattuale maggiore perchè è la forza che trascina il nuovo polo economico-finanziario europeo. Contro quello americano e cino-russo (se ci riescono, se non vengono bombardati nel frattempo...vedi nord corea etc...)

Quando si parla di fine degli stati si intende a mio parere meglio se si intende un riassetto delle forze in campo.
E quindi un riassetto anche dei confini. Sperando che in Europa avvenga pacificamente. (ma il messaggio di fine anno del presidente della repubblica, a me è suonato macabro).
A parte che non esiste nessun reale asse cino-russo (i cinesi rimangono isolazionisti), Russia e Cina possono ben poco militarmente contro gli USA e sono ancora economie instabili (dipendenza dal greggio etc). L'idea di un "bombardamento" è fuori da ogni prospettiva, non è semplicemente necessaria in una situazione di 13 portarei a 2 (in caso di asse cino-Russo,altrimenti 1) i recenti investimenti di Putin nell'ammodernamento militare possono essere intesi come un semplice flusso di denaro pubblico verso la "libera industria" high-tech. Infatti quello che manca nel video linkato sta anche in questo, la famosa "Silicon Valley" dove sarebbe senza gli investimenti in ricerca in strutture finanziate pubblicamente come il MIT? Gli iphone sono fatti di brevetti finanziati quasi interamente dal pubblico, i geni della silicon valley stavano a ridosso delle università per ottenere ciò che ora la farmaceutica e la biotecnologia vuole: ricerca. Il capitale è più timido di quanto può sembrare, senza il pubblico rimangono le reiterazioni di idee finanziate originariamente dall'inutile stato.. e marketing. Per fine degli stati non si può intendere un riassetto dei confini, quello al contrario sarebbe un ritorno degli stati.
#3783
Citazione di: Sariputra il 14 Febbraio 2018, 16:02:36 PMse andiamo solo a rileggerci qualche vita di santo vediamo che , anche per loro, spesso erano più i momenti di dubbio che non quelli di fede...
Se sono arrivati a noi hanno superato la vergogna del costringere la loro spiritualità in un indumento verbale, nella maggior parte dei casi hanno lasciato memorie, su questione di ordine a volte universale che auspicabilmente volevano lette e condivise dall'umanità intera propriò perchè credevano indubitabili, hanno creato comunità basate su principi da loro postulati tentando modelli sociali rivoluzionari, in altri casi hanno dato vita a fratture culturali epocali... ho come l'impressione che il rischio di dir cazzate era un fischio lontano anche per buona parte di loro? Io credo che gli uomini disposti a cedere anche pochi centrimetri del proprio cortile alla discussione siano rarissimi, nella formalità piace a tutti giocare all'essere aperti e premurosi verso il prossimo, umili e dubitevoli, ma poi facciamo (stoicamente) sempre e comunque e solamente il nostro bene. Se fosse il contrario, non esisterebbe l'ipocrisia, di cui il mondo è pieno.
#3784
Io noto l'esatto contrario, i credenti screditano la ragione quando essa gli è avversa (o per meglio dire, proviene da un autorità che non riconoscono come vera), ma sono bravissimi a costruire sistemi logico, semantici, cosmologici, (per loro razionali) su cui si appoggiano in tutta tranquillità e su cui poggia l'intero loro sistema filosofico. Poi ci sono credenti e credenti, ma parlando del "credente medio" siamo ben lontani da tertulliano, l'idea che la fede sia irrazionale è solamente un modo per sfuggire al confronto. Gli unici al mondo a sapere (o a credere di) cosa è avvenuto prima del BigBang (e ad altri grandi misteri) sono i credenti, alla faccia di chi non ha bisogno della ratio per sostenersi.
#3785
Attualità / Re:Il meno peggio
13 Febbraio 2018, 09:26:29 AM
Citazione di: baylham il 13 Febbraio 2018, 09:10:09 AMHo la convinzione che non ci sia un bene o un interesse del paese. Forse qualche scelta può essere unanimemente condivisa da tutti i cittadini, ma la politica riguarda le scelte conflittuali, dove gli interessi ed il bene di singoli, di gruppi, di classi confliggono con quelli di altri.
Hai ragione, mi sono spiegato male, mi riferivo alle conseguenze sulla qualità della classe politica, l'abbassamento o l'innalzamento dell'asticella del valore politico di un paese, nel caso di specie, l'affermazione o meno della demagogia e del populismo; il continuo sdoganarsi di costumi, comportamenti, dialettiche, solo perchè il resto appare peggiore.
#3786
Attualità / Il meno peggio
09 Febbraio 2018, 15:47:57 PM
Dopo tanti (chi più chi meno) anni passati ad ascoltare le campagne elettorali del bel paese, è il momento di dare un giudizio definitivo riguardo ad una pratica tanto popolare quanto ostentata e publicizzata , quella del famoso voto "turandosi il naso" (altrimenti decidono gli altri, semicit). La domanda secca è quindi la seguente:


Votare per il meno peggio, porta il paese al meglio o al pessimo? *


* E' lecito dare risposte diverse differenziando il breve ed il lungo periodo.
#3787
Citazione di: loreT815 il 06 Febbraio 2018, 15:51:44 PML'umanità ha problemi di odio necessario. La sociologia e la psicologia dell'uomo ci dicono che cose come auschwitz sono naturali, che l'uomo è portato a fare cose così.
Davvero?Fonti? Io suggerisco questo per iniziare, che perlomeno evita concetti come "natura dell'uomo"  https://press.princeton.edu/titles/10921.html
#3788
Ecco, proprio ciò che è successo alla filosofia (la cui sezione come puoi vedere evito) è ciò che temo succeda alla spiritualità, perchè in gran parte penso che ciò sia accaduto perchè essa è stata imbrigliata nelle facoltà, nella mediocrità statale, che sfornano in gran numero esperti di storia della filosofia, ma ben pochi filosofi. Immagino già con disgusto il laureato in spiritualità statalizzato, capace di citare a memoria Buddha o Tommaso, ma della stessa sensibilità emotiva di una pietra. Sai cosa, penso che il punto principale della mia critica alla tua posizione, è che mi piace immaginare la spiritualità come qualcosa di selvaggio, qualcosa di libero dallo stato, dalle materie, dalla didattica, dalle enciclopedie, dagli esperti, dalle lezioni, dagli esami, dalle correzioni, dalla "risposta giusta" dello stato. Mi piace vedere alla spiritualità come a quel magma in subbuglio, troppo caldo per essere maneggiato, che solo eventualmente per qualche lapillo si raffredda e si "specializza" in qualcosa di educabile (come potrebbe essere la teologia) ma rimane caldo e incommensurabile. La fortuna della spiritualità è ancora che viene considerata inutile (davvero), non come la filosofia che si professa inutile, ma qualcuno un utilità ce l'ha vista eccome, ed ecco come è andata. Proprio perchè la didattica ha torturato la filosofia fino alla sua tragica morte per asfissia, vorrei che almeno la spiritualità rimanesse libera dallo stato, che rimanesse fedele al suo etimo e al suo pathos, perchè ancora troppa tristezza mi colpisce quando passo accanto alla lapide della filosofia, non ho ancora elaborato completamente il lutto....
#3789
Non penso sia vero che una dimensione, o propensione, spirituale esista in tutti (ma questo dipende molto dalla definizione d'essa). O perlomeno esiste in forme cosi diverse da non renderla assimilabile e passibile di un sistema unificato come quello dell'educazione di massa. Allo stato delle cose  attuali è anzi una rarità, ma non escludo che società diverse siano in grado di spingere verso risultati diversi e mi rendo conto di ciò che presumi immaginandola inserita nel sistema educativo. Al contrario chi decide di prendere un cammino spirituale solitamente decide i termini attraverso la quale essa si manifesta (con anche un certo grado di fantasia, come avevo fatto notare riguardo alla logica), raramente essa "cala dall'alto" come ad esempio si vorrebbe costringendo  alla partecipazione a riti iniziatici (tipo battesimi) o sociali (tipo congressi). Conosco persone che hanno cercato di accrescere o anche solo entrare in una dimensione spirituale della vita provandole tutte, eventualmente riusciendoci solamente appieno nel più inaspettato dei modi (guardando fuori dalla finestra?). Nonostante molte (non tutte) le persone che perseguono una dimensione spirituale si ostinino per facilità ad ascrivere il bisogno spirituale a partire da un evento biografico(comumente drammatico se non tragico, o comunque di instabilità emotiva) non penso la nascita del bisogno spirituale possa ascriversi ad un singolo evento o ad un concatenamento di essi e anche per questo non penso possa essere riprodotto in maniera "scientifica" o perlomeno empirica. Non vorrei parlare di "predestinazione", ma quando le variabili sono cosi complessamente intrecciate la nostra volontà (o quella di un ente terzo) sono in realtà pateticamente irrilevanti.  Sebbene spiritualità e intelligenza non siano sinonimi, penso che una scuola che si preponga come obbiettivo la stimolazione della dimensione spirituale sia non dissimile da una scuole che si prepone di accrescere l'intelligenza degli studenti. E' un intento tanto nobile quanto illusorio, o anche illusionistico (perchè dalla delusione dell'insuccesso nasce la finzione del successo, la stessa che vorrebbe "salvati" tutti quelli che partecipano all'evento X). E' tuttavia vero, che seppur la vita di tanti bambini a mio avviso rimarrebbe pressochè inalterata, sarebbe perlomeno utile per riportare la spiritualità ad un ruolo culturale "riconosciuto", e questo perlomeno va dato atto sarebbe un passo che potrebbe avere inaspettati e imprevedibili risultati positivi. Ma ancora questo non è il quadro completo..
#3790
Tematiche Spirituali / Re:Buddismo oggi...
31 Gennaio 2018, 14:51:14 PM
Citazione di: Sariputra il 30 Gennaio 2018, 16:05:09 PM:D ( ma cercati una brava figliola buddhista, no?...)

No! Cribbio (sic!)
A parte che son ben "sessuate" altrochè, e fortunatamente si tolgono le scarpe solo per le foto su instagram (altrimenti avrebbero i miei stessi calli orripilanti di chi cammina nei boschi senza scarpe) ma essendo che vivo il terzo mese in solitudine perchè la mia partner ha deciso per l'ennesima volta di trovare se stessa in indocina (sisi, ridete delle mie corna, capita a tutti) , io consiglio di evitare! O meglio dipende dall'età, superati i cinquanta forse è meglio un rapporto pacifico e accogliente, ma prima (caso mio) è molto più stimolante qualcuno dell'altra sponda. Insomma a questa marocchina dovevi rispondere per le rime, non per fare di tutta l'erba un fascio ma mi è capitata un esperienza che pare assolutamente eguale a quella da bluemax descritta, e ho passato alcune delle serate più intellettualmente stimolanti della mia vita. Se ti arrendi a "il corano è verità" ti arrendi facile, c'era del buono, dovevi scavare e sopratutto scandalizzare.. Accasare invece è tutta un altra cosa, in quel caso è meglio che sia della tua sponda. In fondo ci hai raccontato di quel che non cerchi ma non di quello che cerchi!
#3791
Citazione di: Angelo Cannata il 30 Gennaio 2018, 12:06:15 PM
Mi sembra ovvio che la spiritualità sia l'uno e l'altro.
Per me non è ovvio per niente, ma sono d'accordo con te, e di questa sfuggevolezza e travalicazione delle categorie la spiritualità si è sempre marcata rendendosi impossibile da inquadrare o quasi, figurarsi insegnare. Non lo so, ci ho pensato ieri sera ma non sono venuto al dunque del perchè la tua idea non mi convince, perlomeno esposto in maniera asciutta e comprensibile. Depongo perciò, amichevolmente le "armi" e mi dichiaro "sconfitto" :)
#3792
Vale la pena citare (e lo farò spudoratamente da wikipedia, non me ne vogliate) Carmelo Bene
L'erotismo è quanto di romanticamente stupido ci possa [essere]... appartiene all'io... [...] ...il plagio reciproco nella irreciprocità assoluta.  [...] Il porno invece ... non è più il soggetto in quanto oggetto squalificato ma [...] è starsi da oggetto a oggetto, non da soggetto a soggetto. Il porno si instaura dopo la morte del desiderio... - morto sacrificato eros - l'aldilà del desiderio. Quando tu fai qualcosa al di là della voglia, la voglia della voglia, questo è il porno. È una svogliatezza [...] il porno è il manque, è quanto non è, è quanto ha superato se stesso, è quanto non ha voglia...
E lo cito solamente, per ricordare che il porno non è solamente la pornografia, è l'osceno tutto.
#3793
Tematiche Spirituali / Re:Buddismo oggi...
30 Gennaio 2018, 16:04:36 PM
L'accusa di ignavia è il colmo che devi sopportare per avere una vita spirituale (non importa se buddista) possibilmente equidistante dalle diverse impellenze materiali, prenditela a ridere perchè non c'è soluzione, ti perseguiterà fino alla bara, la gente non sopporta di dare il sangue per cose ,caricarle di significato, e vedere un tizio con la pagliuzza in bocca poco di la, è normale. Magari ti prendi in carico (almeno filosoficamente) questioni molto più gravi, ma se non dai il sangue per quello che da un altro non sei "noi" ma sei "altro", e perciò sei fuori. Al massimo chiediti se non sei tu ad ostentare certi atteggiamenti per aderire ad un archetipo buddhista, quella si che sarebbe una fregatura che ti deluderebbe più avanti. Assodato ciò, sei chi sei e non ragionar di loro ma guarda e passa. Una partner si trova, la troverai, certo che se vai a cena con islamici praticanti un po te le cerchi da solo :)
#3794
Se vogliamo parlare di questo tema dobbiamo decidere se la spiritualità rientra nel campo dell'istruzione (instruere, mettere dentro) o dell'educazione (educere, tirare fuori), perchè uno è compito della scuola e l'altro (in teoria) dei genitori, ed è una divisione forse un po dimenticata ma importantissima dal punto di vista pedagogico... ma anche dal punto di vista dei risultati che otterrai con la tua idea. Perchè certe cose non si possono istruire ma vanno educate, e fare il contrario significa avere un significato viziato (che è la stessa affermazione tua riguardo alla religione). Quindi dimmi, tu pensi che la spiritualità possa essere istruita, inserita nel cervello, a scuola? Oppure va tirata fuori dallo "spirito" della persona?
#3795
Al di la della risposta che mi desti (che non riesumo nonostante sarebbe interessante, anche se penso che nel caso tuo che parli di logica come problema quasi linguistico-lessicale è un problema inerente la religione e non la spiritualità, che non ha in realtà un vero e proprio lessico stabile) penso che l'ipotesi di una spiritualità scientifica sia da scartare nel caso in cui essa si intenda come cammino spirituale svolto secondo metodologie scientifiche. In questo caso si va incontro al solito problema che è stato affrontato più volte in altra sezione a cui non ho partecipato per il semplice fatto che la scienza studia l'oggetto, e quando si mette a studiare il soggetto (la coscienza) va quasi sempre a finire in un vicolo cieco dove al massimo si possono avere interpretazioni quasi autoriali (psicologia freudiana, junghiana etc) ma non scientifiche.
Diverso è dire che la spiritualità può prescindere dalla scienza, o comunque da tutto quel bagaglio culturale di conoscenze "certe" che danno vita al nostro costrutto esistenziale, a come intendiamo il mondo. Un percorso spirituale serio non può partire per esempio dall'idea che ci siamo evoluti dalle farfalle, e trarre conclusioni partendo da questo tipo di ipotesi.
Altro caso ancora di spiritualità scientifica è: trarre dalle conoscienze scientifiche, trattate con la cautela necessaria proporzionata al grado di incertezza, una dimensione spirituale. Questo è sicuramente un campo interessante, perchè questa contrapposizione tra una spiritualità emotiva e passionale e una scienza fredda e calcolatrice è stato imbastito da chi voleva denigrare la scienza come portatrice del nulla e ancora oggi sopravvive. In realtà le conoscienze scientifiche possono essere un viatico eccezionale per una dimensione spirituale matura. Avevo già aperto una discussione riguardo all'osservazione delle stelle (senza tuttavia alcun rimando a questioni di oroscopo o corpi astrali) e come da essa possa aprirsi una dimensione spirituale, e credo tutt'oggi che sia uno dei pilastri del perchè la spiritualità sia iniziata innanzitutto. Spiace per tutti i religiosi che leggono, ma il cespuglio in fiamme che parla a Mosè scompare di fronte alla conoscenza di un luogo dell'universo dove la materia e la luce si riorganizza (buco nero). Sapere dell'esistenza di un evento simile (e altri ancora) arricchisce la nostra spiritualità
perchè ci fornisce informazioni essenziali riguardo allo svolgimento della materia che compone noi stessi.
Altro esempio facile potrebbe essere la famosa affermazione di Sagan che siamo tutti "polvere di stelle", nel senso gli elementi che ci compongono sono nella maggior parte la spazzatura dell'universo (nel senso che sono estremamente comuni) e questo ci aiuta per esempio a collocare noi stessi e magari a toglierci da "certi piedistalli" di uomini di natura quasi divina. Ma allo stesso tempo ci racconta che gli elementi più rari che ci compongono potevano essere creati solamente alle temperature di una stella, e che quindi siamo "polvere di stelle", e lo possiamo affermare in maniera certamente "romanzata" ma con un background
scientifico di tutto rispetto. E sapere di essere polvere di stelle, non è forse una rivoluzione spirituale? Un collegamento tra noi e i meandri più lontani e inconosciuti dell'universo, un viatico verso un panteismo scientificamente accettabile?