Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - InVerno

#3796
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 13:31:17 PM
Citazione di: bluemax il 22 Maggio 2018, 13:07:10 PMNon credo vi sia bisogno di argomentare su un dato di fatto.
Non esiste nessun dato di fatto, a parte il fatto che la l'elasticità della lingua umana permetta di attribuire l'aggettivo di genere a dei pensieri a seconda di chi li ha postulati, possibilità linguistica certamente interessante, ma tutta da confermare. E' la correlazione tra il genere del pensatore e il genere dell'insegnante ad essere ancora oscura, se infatti la parafrasiamo in diverse altre versioni con la stessa logica, risulta ancora più bizzarra. Lo zero è stato inventato dagli arabi, possono gli europei capire a fondo il concetto di zero? Ben inteso che considero la differenza tra un occidentale\orientale molto più accentuata nel modo di pensare rispetto a maschio\femmina dello stesso bacino culturale. Parlare di femminino\mascolino come vi fosse un uniformità di fondo (che tu richiami nel concetto di "natura") è altresi strambo dal punto di vista antropologico. Visto che hai citato i "ventimila anni" ti ricordo che sopratutto nella prima parte di quei ventimila anni la gran parte delle società umane erano matriarcali e matrilineari, cioè sviluppavano un femminino completamente diverso, con un ambizione per il potere sociale che che forse tu richiami in quel "uome", ma che cozza terribilmente con un idea di uniformità di fondo con continuità storica. Con la rivoluzione agricola le società matriarcali scompaiono quasi del tutto su tutto il globo, quindi c'è già stata una "confusione sui generi" legata ai mezzi sociali e di produzione (e società matriarcali esistono ancora residuali sparse nel mondo). Essendo che viviamo in effetti una terza rivoluzione industriale (o forse un cambiamento ancor più drastico) l'eccezionalità di questa "confusione" non è del tutto ingiustificata, anche se è giusto indagare i suoi risvolti e se sia o meno desiderabile.
#3797
Benvenuto (in ritardo) ! Partecipa partecipa, e se vuoi farti un idea di come si scrivano cazzate segui i miei post che ne sono pieni!
#3798
Recentemente si è parlato spesso della bassa natalità Italiana (ma non solo) come una delle emergenze da affrontare con maggiore premura e solerzia (anche solo fosse per "pagare le pensioni ai vecchi"), anche il dibattito sui migranti è spesso derivato in una discussione demografica (necessità di forza lavoro) e viene dato quasi per scontato che aumentare la natalità del paese possa portare solamente a benefici. Paradossalmente l'ho persino visto affermare a chi si è sempre detto contro concetti "teologici" come quelli della "crescita infinita". La ben conosciuta teoria di Malthus afferma esattamente il contrario, i critici della teoria di Malthus affermano che egli non tenne conto della capacità umana di invenzione tecnologica, i critici dei critici di Malthus affermano che i precedenti non tengono in considerazione il costo ecosistemico della tecnologia necessaria a rendere possibile il superamento (illusorio) del problema demografico (es. fertilizzanti chimici) . Chi ha ragione?
#3799
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 12:33:02 PM
Citazione di: bluemax il 22 Maggio 2018, 11:10:25 AMMi ripeto... per me i generi maschile e femminile funzionano solo se ne vengono esaltate ed apprezzate le differenze che indubbiamente vi sono anche se vogliono essere forzatamente livellate ed appiattite. (opinione personale e per giunta opinabile :) )  non a caso si parla di crisi della cultura occidentale che da troppi anni non ha piu' nulla da proporre (almeno questo è quello che leggo sempre piu' spesso.
Come ho già ribadito in altri topic mi trovo molto distante dalla posizione "tutti uguali è bello", considero peraltro il femminismo come l'altra metà della mela di un attitudine socialmente tossica (il maschilismo) contrariamente a come viene normalmente percepito sui media, e capisco anche ciò che intendi riguardo ad un idea di "maschio" sotto assedio da una certa pletora di pensatori, ma al di la di queste considerazioni continuo a pensare che i tuoi assunti vadano ben oltre a ciò, in maniera che considero gratuita, in particolar modo riguardo al "sapere maschio" che manca ancora un argomentazione valida non aneddotica o viziata da fallacie logiche evidenti.
#3800
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 10:34:06 AM
Citazione di: bluemax il 21 Maggio 2018, 10:01:38 AMTutto quello che le donne insegnano (cercano di insegnare) non è stato né creato né scoperto da loro. Socrate era maschio, Omero era maschio, Virgilio era maschio, Galileo era maschio, Leonardo era maschio, Mozart era maschio, Einstein era maschio... e così via.
Se è per quello molti dei grandi uomini che hanno formato la cultura occidentale erano gay, questo non significa automaticamente che per spiegare ciò che compresero siano meglio insegnanti gay, suppongo. Poi non so come possa essere interpretata l'omosessualità da un punto di vista di genere, ma normalmente "gay" è considerato un uomo con una prominente attitudine al lato femminino della realtà, e ripeto, tra i confermati e i sospetti, furono davvero tanti nella lista dei "grandi pensatori" a tal punto che la tua affermazione potrebbe essere ribaltata cosi, o in altri modi ancora come fa Jacopus.
Partendo dal presupposto che scientificamente femminino e mascolino non sono dimostrati essere cosi distanti come la concezione classica li ritrae (o addirittura antitetici come in alcune concezioni binarie della "mela dimezzata") bisogna anche ammettere che la realtà non sta tutta li. Se per esempio è facile fare dei test dove si valutano le capacità di concezione spaziale, e notare che esiste una leggera differenza attitudinale tra maschio e femmina, è più difficile valutare come questa possa influenzare comportamenti complessi da misurare o sperimentare (Es. l'abilità come "guide", o nel guidare l'auto). Tuttavia essendo che i dati disponibili raccontano di differenze nell'ordine dei decimali, è abbastanza improbabile considerare che di riflesso si sviluppino differenze enormi, ed in ogni caso i risultati indicano chiaramente che queste differenze attitudinali si accentuino via via con l'età e siano praticamente assenti nell'infanzia. Il che garantisce che l'idea che il mascolino e il femminino siano al di la di una soglia "fisiologica" costrutti culturali e sociali, e perciò esenti di quella carica universale\assolutistica della concezione classica di essi, e quella che proponi nella tua argomentazione. Se la società sta rivalutando i concetti di femminino e mascolino, si possono certamente discutere le conseguenze, ma a me pare più semplicemente che la tua argomentazione sia frutto di una certa frustrazione nel vedere che una certa interpretazione abbia preso il sopravvento rispetto ad un altra, che una certa idea di maschio stia tramontando, più che una lucida constatazione di fatti anche alla luce dei più recenti studi a riguardo. Ci giri intorno ma gli assunti fondamentali del tuo argomento rimangono oscuri e dati per certi senza che vi sia una reale discussione a riguardo, il topic avrebbe fatto meglio a intitolarsi "il sapere è maschio?" perchè sei lungi dal poter partire da esso come dato assunto e intavolare la discussione che hai fatto. Si tratta di un assunto che non ha culturalmente riscontro nel mondo moderno a tal punto che la cultura ha inventato il concetto di "sessismo" per invalidare a priori argomentazioni simili. Cosa che però non verrà fatta attraverso la moderazione, ma attraverso la discussione, alla quale invito anche Angelo. Buona continuazione.
#3801
Citazione di: Angelo Cannata il 17 Maggio 2018, 08:10:55 AM
Non è strano che siate così pronti ad asservire il valore della vita al senso? Perché dovrebbe essere il senso a regnare sulla vita, ad essere padrone della vita, cosicché in mancanza di senso siete pronti a disprezzare la vita con tutto il cuore? Perché dovremmo essere schiavi del senso, che motivo c'è? Stasera mi chiederò che senso ha mangiare e se non troverò un senso non mangerò? Mi chiederò che senso ha amare la moglie, il marito, i figli, e se non troverò un senso non amerò?

Siete sicuri che avere un senso sia un fatto favorevole alle cose o alla vita?

Personalmente mi è rimasta impressa un'intervista lampo che moltissimi anni fa fecero in TV ad Alberto Moravia, mentre stava scendendo dalla macchina, considero la sua risposta estremamente educativa per imparare a mettere in questione le domande che ci poniamo. Mi dispiace solo di non essere più riuscito a trovare da nessuna parte quest'intervista. Gli chiesero secondo lui che senso avesse la vita. Rispose, più o meno: "Con tutti mali che già nella vita ci sono, ci mancherebbe solo di aggiungere anche quest'altro, che debba avere un senso".
Io sono abbastanza sicuro (ma non ho fatto "prove" esaustive di tutte le possibilità) che se dividiamo in due gruppi le cose:
a) quelle di cui conosciamo il senso, o comunque riusciamo a rispondere "facilmente" con un "parere di senso" (es. automobile -> trasportare uomini)
b) quelle per cui non conosciamo il senso, o comunque per le quali le risposte sono insoddisfacenti sistematicamente (es. montagna -> senso ???)
Nel gruppo A ricadono quasi sempre cose artificiali o comunque di servizio all'uomo, nel gruppo b tutto il resto.
Ovvero il senso della vita può essere inteso solamente se si intende la vita come qualcosa a servizio all'uomo, o ancora meglio, la risposta di senso alla vita è di servizio a chi se la da, a confermare un proprio paradigma..senza servizio (e servitù) il senso rimane celato.
#3802
Citazione di: baylham il 16 Maggio 2018, 10:42:40 AM
Citazione di: InVerno il 16 Maggio 2018, 10:16:25 AM
Citazione di: Jacopus il 15 Maggio 2018, 22:57:19 PMChe agli uomini dia fastidio perché così devono pensare anche loro a rammendare la camicia, o preparare il pasto o cambiare il pannolino, mi sembra questo davvero stupido e degno di un paese culturalmente arretrato, come del resto in parte ancora siamo.
A me invece questo ricorda la bufala del secolo (sulle donne) ovvero che badare all'ecosistema familiare ("focolare") e curarsi dei propri cari ("rammendare la calza") sia attività deprecabile in confronto al modello di donna in tailleur in volo su Taipei per comprare dei bond.. Bellissima storia che ha raddoppiato la forza lavoro, buttato i bambini negli asili, i vecchi negli ospizi, e depredato le famiglie del proprio senso, oltre che aver precarizzato economicamente. Non è una questione di genere, come dimostrano i "mammi" (perchè i papà virtuosi devono essere chiamati mammi?) dei paesi nordici in grande crescita, che lasciano la sfavillante carriera alla compagna, e decidono di crescere i figli, ritenendola attività maggiormente degna. In attesa che anche le donne facciano la loro sbornia di potere e tornino coi piedi per terra, alle cose che contano davvero..

Raddoppiare la forza lavoro, l'istituzione degli asili e delle case di riposo, sono, secondo me, fatti positivi e non negativi. Significa fare affidamento sulla comunità e non sulla famiglia, più o meno allargata. La precarizzazione, al contrario, è il risultato di politiche basate sull'individuo o sulla famiglia.
L'istituzione di essi non è negativa di per se, è negativo il fatto che le persone della famiglia non abbiano più la liberta di badare ne ai figli ne agli anziani, perchè devono correre a timbrare qualche cartellino (eh, perchè il raddoppio della forza lavoro avrà fatto bene al pil, ma ora servono minimo due stipendi - dove è finito il potere di acquisto?). I bambini purtroppo non si possono lamentare di ciò, ma un vecchio in un ospizio (esclusa la libera scelta e\o la necessità assoluta, come è sempre stato) te lo dice volentieri se vive meglio in un ospizio o a casa, con qualcuno che lo ama e che bada a lui (maschio o femmina). Se il benessere dell'individuo è prioritario, la discussione finisce qui. A me piacerebbe che fossero libere scelte, ma non lo sono più sono sistematicamente demandate alla comunità, e chi non si può permettere ciò ovviamente finisce nella melma, come sempre più spesso accade a chi rimane fuori dall'asilo o non può pagare la badante. I costi moltiplicano, e spesso è lo stato a non "poterselo permettere più" e una bella serie di casi limite e disumani accadono ogni giorno.
#3803
Citazione di: Jacopus il 15 Maggio 2018, 22:57:19 PMChe agli uomini dia fastidio perché così devono pensare anche loro a rammendare la camicia, o preparare il pasto o cambiare il pannolino, mi sembra questo davvero stupido e degno di un paese culturalmente arretrato, come del resto in parte ancora siamo.
A me invece questo ricorda la bufala del secolo (sulle donne) ovvero che badare all'ecosistema familiare ("focolare") e curarsi dei propri cari ("rammendare la calza") sia attività deprecabile in confronto al modello di donna in tailleur in volo su Taipei per comprare dei bond.. Bellissima storia che ha raddoppiato la forza lavoro, buttato i bambini negli asili, i vecchi negli ospizi, e depredato le famiglie del proprio senso, oltre che aver precarizzato economicamente. Non è una questione di genere, come dimostrano i "mammi" (perchè i papà virtuosi devono essere chiamati mammi?) dei paesi nordici in grande crescita, che lasciano la sfavillante carriera alla compagna, e decidono di crescere i figli, ritenendola attività maggiormente degna. In attesa che anche le donne facciano la loro sbornia di potere e tornino coi piedi per terra, alle cose che contano davvero..
#3804
Diverse narrative di orgine femminista hanno fatto si che la donna si ritagliasse un posto da martire nella società, alcune fondate, alcune perniciose, altre fantasmagoriche. Una volta che un essere umano si ritaglia il ruolo di "vittima" insultarlo risulta immorale, o perlomeno ingeneroso, apatico. Tuttavia come molte femministe fanno notare, anche essere una "specie protetta" è una sorta di subalternità sociale, subalterna alla volontà del protettore. E' vero come dice acquario che ultimamente il femminino e il mascolino si sono invertiti, mescolati, resi più sfuggevoli..ma il vero miracolo sta nel aver ottenuto uno status che normalmente le società moderne tolleranti riservano alle minoranze, nonostante le donne rappresentino metà della popolazione, e abbiano ora pieno controllo della propria sessualità (che utilizzano sovente come leva di potere - affermazione pacifica, senza connotazioni morali -). Questa retorica di appoggio (a questioni spesso sacrosante) è entrata facilmente nella cultura, gli uomini non hanno opposto resistenza a teorie come quella del "patriarcato" che li dipinge come cupi oppressori senza scrupoli di vittime inermi, anzi capitano uomini più femministi delle donne (la dura oppressione è terminata con una resa incondizionata?) .. al di la di tutto ciò, la maggior parte degli studi scientifici nega esistano sostanziali differenze tra uomo e donna, al di la di una diversa affinità per alcune questioni, ma che si presentano più in la nell'età, quando è probabile che l'influenza sociale sia più prominente rispetto alla genetica.
#3805
La storia giudiziara del paese ci insegna che la mafia, sopratutto post Riina, è una realtà molto lontana dalla lupara e dal "brigantaggio" di inizio secolo, è un organismo parastatale organizzato a delinquere evadendo, corrompendo, aiutando (persino in maniera previdenziale).In particolare l'indagine "mafia capitale" ha ricollocato il termine  rendondolo valido per organizzazioni di clientelismo diffuso, corruzione, e della manipolazione degli organismi amministrativi. La cosidetta area di Forza Italia (intesa nel suo "estabilishment") negli ultimi ventanni, nella figura del suo leader e
e di un grandissimo numero di "vicini" e "lontani" ha contribuito nei più disparati modi a contribuire individualmente o politicamente (e istituzionalmente!) ad accrescere gli strumenti dell'illegalità organizzata in Italia, attraverso condoni, leggi, campagne elettorali, slogan linguistici, topos culturali, modelli di immagine e addirittura leggi.
Il nuovo film di Sorrentino ha la capacità, tipica del solo artista, di ribaltare la visione dell'area di Forza Italia tradizionalmente ricondotta in maniera automatica a Berlusconi. Con "Loro" Sorrentino mette sotto i riflettori (a differenza del "Divo" Andreotti) tutta quella vasta manica di conniventi, scimmiette a sei mani, e nani da circo che sono stati introdotti a forza nelle stanze del potere: i "clienti" del sistema Berlusconiano, e non solo i vip di esso.
Giorgio Bocca si chiedeva: dove sono i Berlusconiani, tanti voti e non ne conosco uno. Eppure vedo tanta gente per bene in giro.
L'Italia non potrà mai chiamare Berlusconi "mafioso" perchè l'immagine dell'Italia stessa ne uscirebbe talmente mutilata da non renderla più realistica, ne valida, ne degna di stima..un amore cosi grande e duraturo, un odio cosi sentito che non accetta squalifiche, se è stato la mafia, l'antipapa è il papa. Io stesso di primo acchito vedendo il titolo ho pensato di dover loggare in veste da moderatore, mafioso ormai è diventato un insulto, perchè quasi tutti riescono a svicolare legalmente dal termine, sopratutto se hanno interi palazzi di avvocati a disposizione. Non ci sono più mafiosi, o per citare sempre Sorrentino attraverso un cardinale di una sua serie "non c'è più posto all'inferno", ma "berlusconiani" basta e avanza per rendersi conto di che razza di mondo stiamo parlando.
#3806
Presentazione nuovi iscritti / Re:Presentazione
08 Maggio 2018, 15:30:13 PM
Ciao Fos benvenuto!
#3807
Citazione di: Elia il 06 Maggio 2018, 20:18:14 PM
Citazione di: InVerno il 03 Maggio 2018, 09:57:27 AM
Come avete potuto notare in questi giorni vi sono stati alcuni cambiamenti con le sezioni:

*Riflessioni sul senso del viaggio è stato trasformato in una sottosezione di Percorsi ed Esperienze.
*E' stata creata la sottosezione ultimo libro letto, alla quale vi invitiamo a partecipare dando agli altri utenti consigli di lettura motivati dalla vostra opinione personale. Essendo una sezione nuova sarebbe gradita una partecipazioni iniziale di incoraggiamento\avviamento.

Oltre a chiedere il vostro feedback, vi invitiamo a proporci idee per un ulteriore razionalizzazione delle sezioni, in particolare attraverso lo strumento delle sottosezioni o altri di cui l'admin verificherà la possibilità tecnica.

Buonagiornata.


Eh... ma vorremmo partecipare pure alla divisione degli introiti.  :)
Se almeno ci fosse offerta la possibilità di sconti sui libri...
Su tutto ciò che si veicola in internet si guadagna, magari poco, pochissimo, ma si guadagna. Persino coi blog o nei gruppi fb si riescono ad ottenere prodotti gratuiti oppure sconti per i partecipanti, sui prodotti di cui si parla. "Riflessioni" si riferisce sostanzialmente all'editoria. Se poi avete avuto l'idea di aggiungere una sottosezione sullo scambio di opinioni o recensioni su "l'ultimo libro letto"... la pubblicità l'è bella e fatta, e a farla siamo noi forumisti.
Eh si, e anche uno sconto per canili nei forum dove si parla di razze di cani? :)  
Il Forum "Riflessioni" si riferisce principalmente all'attività del riflettere, e del condividere queste riflessioni. Se hai un libro che vorresti suggerire, magari come inizio di una riflessione o come espansione di essa (capita di voler citare le fonti in maniera più estesa) apri un topic e aiutaci a costruire la sezione. Riceverai immediatamente un bonus "intelligenza" direttamente nel tuo cervello avendo aiutato te stessa a razionalizzare\fissare l'esperienza di un libro particolare, ed altri a conoscerlo :) Potrai poi spenderlo in seguito in altre discussioni!
#3808
Hai ragione, ma nel lowcost ciò che viene mascherato è che viaggiare è davvero un lusso, il che sarebbe contradditorio visto che tutti lo fanno, ma per farlo bene servono davvero risorse, tempo, etc oltre alla disponibilità della maggior parte che però non vogliono privarsi del piacere di farlo. Io personalmente riesco a organizzare un viaggio ogni due anni circa (se tutto va bene) e mi appoggio spesso a conoscenze sul percorso che fortunatamente non mancano quasi mai, per ridurre un minimo le spese necessarie e mettere un po di umanità, oltre alle tabelle che indicano le direzioni. Spero ad ottobre di riuscire a percorrere il pellegrinaggio verso Compostela sulla ben nota via, ma solo parzialmente a piedi come fanno i "veri pellegrini", perchè non penso di permettermi "il lusso" di andare a piedi, fa ridere ma è cosi..
#3809
Citazione di: Freedom il 05 Maggio 2018, 18:38:11 PM
Il ritorno a casa? Sì certo ma.......non mi pare sufficiente. E temo che Iano abbia detto una verità che ogni giorno si fa più onnipervadente.......oramai tutto il mondo è.........no non paese bensì catena economica. In tutti i sensi. Catene di negozi di abbigliamento, alimentari, alberghiere, etc.

Una concentrazione pazzesca. Aveva ragione chi affermava che le multinazionali controllano, millimetricamente, il mondo. Il paradigma McDonalds ha vinto in tutto il pianeta. E puoi tranquillamente mangiare le stesse cose a Tokyo, a Roma e a New York. E dormire e vestire nello stesso modo. Le uniche cose diverse sono la storia di ogni Paese. Ma è talmente turisticizzata che preferisco studiarmela sui libri. E' un incontro più autentico.

A me piace spaparanzarmi al mare (mi piacciono i colori dell'acqua dunque isole!) e camminare in montagna. Solo Dolomiti però. Le amo immensamente. Val Gardena per essere preciso.

Sono vecchio? A me sembra solo realistico.
A mio parere il tuo ragionamento non è viziato dall'esser vecchio, ma da continuare a intendere il viaggio come una traslazione di posizione (lo si intende dal fatto che valuti diverse mete anzichè percorsi) che è un "vizio" molto più diffuso che il Macdonald. Prima le autostrade, poi gli aerei, hanno fatto intendere che il "viaggio" consista nell'essere nel punto B, come se percorrere una maratona equivalesse a tagliare il traguardo. Il turismo però ha un origine diversa, la parte interessante del "grand tour" era il percorso,la meta spesso sottostava necessità formali (salutare, portare cose etc) ma il "viaggio" è viaggiare, incontrare persone, cercare e trovare,adattarsi alle situazioni, rimanere meravigliati, magari anche essere costretti a tornare indietro. Tutto questo nelle autostrade (anche dei cieli) e nelle "tirate" per arrivare a destinazione non c'è..Visto che la rubrica si chiama "senso del viaggio", beh lo dico chiaro se non si fosse capito: per me il senso del viaggio non è arrivare, ma camminare.
#3810
Attualità / Re:I bulli e la scuola
06 Maggio 2018, 14:21:25 PM
Citazione di: stefano il 05 Maggio 2018, 11:14:14 AMScusa InVerno ma qui si parla di bambini e di educazione.Se alcuni tengono in giardino reliquie del Duce sono fattacci loro,se alcuni vanno in piazza a spaccare la testa al fantoccio del Duce è gia diverso ma a dire il vero non me ne meraviglierei molto,ma se qualcuno ci mette in mezzo i bambini,se si porta loro in piazza a giocare alla pentolaccia col fantoccio del Duce allora non solo mi meraviglio ma mi scandalizzo,si puo forse non essere scandalizzati?Tutto il resto passa in secondo piano,ma non sono d'accordo sull'irrilevanza della discussione sul piano politico,non si tratta di riminiscenze di un passato ormai superato ma di un equivoco ancora presente e che ancora lo sarà finche ci saranno veri comunisti nel nostro paese.Infatti,è inutile nasconderlo,per loro la festa della liberazione non puo essere che la festa del fallimento,la cosiddetta "resistenza tradita".(Qui però si va fuori tema)
Fai bene a scandalizzarti, meno male che qualcuno lo fa ancora, il problema secondo me è che spesso e volentieri lo scandalo è portato avanti dai giornali che seguono le isterie del momento e temi sacrosanti (spesso inerenti alla violenza) vengono ingigantiti pur di vendere qualche copia in più. Questi temi (tra i quali anche il femminicidio e altri) sono sicuramente temi importanti e reali, ma non nella dimenensione che un singolo fatto di cronaca può tradurre oltre alla statistica.
Ho letto cinque minuti fa che un ragazzo ha speso la sua prima paghetta per comprare un paio di scarpe ad un ragazzo meno fortunato. Dov'è il topic che denuncia il dilagante altruismo tra le nuove generazioni? Ah giusto, questo non servirebbe alla tesi "meglio prima che ora" o a denunciare qualche dilagante virus culturale che inabisserà la società nel baratro di un nuovo medioevo, quindi è carta straccia per gli strilloni, in attesa che qualche altro ragazzo faccia qualche bravata.Da mie sommarie ricerche statistiche non mi sembra che il bullismo (e qui tanto conta capire cosa si intenda per) sia esattamente un emergenza (in tutti i significati del termine), è sicuramente un tema esistente, ma a vedere che collegamenti vengono ad esso inanellati sembra che stiamo parlando dello jihadismo...Eppure il 42% di chi denuncia di esser stato vittima di bullismo dichiara di "esser stato preso in giro". Datemi una penna e disegnerò la società perfetta, ma che gli adoloscenti non si prendano in giro (e sopratutto non sia utile in qualche modo a formare se stessi)mi pare una pretesa piuttosto curiosa. Il senso della misura, ciò che i giornali volutamente omettono pur di scrivere in stampatello, andrebbe sempre protetto nel proprio ragionare.