Citazione di: bluemax il 22 Maggio 2018, 13:07:10 PMNon credo vi sia bisogno di argomentare su un dato di fatto.Non esiste nessun dato di fatto, a parte il fatto che la l'elasticità della lingua umana permetta di attribuire l'aggettivo di genere a dei pensieri a seconda di chi li ha postulati, possibilità linguistica certamente interessante, ma tutta da confermare. E' la correlazione tra il genere del pensatore e il genere dell'insegnante ad essere ancora oscura, se infatti la parafrasiamo in diverse altre versioni con la stessa logica, risulta ancora più bizzarra. Lo zero è stato inventato dagli arabi, possono gli europei capire a fondo il concetto di zero? Ben inteso che considero la differenza tra un occidentale\orientale molto più accentuata nel modo di pensare rispetto a maschio\femmina dello stesso bacino culturale. Parlare di femminino\mascolino come vi fosse un uniformità di fondo (che tu richiami nel concetto di "natura") è altresi strambo dal punto di vista antropologico. Visto che hai citato i "ventimila anni" ti ricordo che sopratutto nella prima parte di quei ventimila anni la gran parte delle società umane erano matriarcali e matrilineari, cioè sviluppavano un femminino completamente diverso, con un ambizione per il potere sociale che che forse tu richiami in quel "uome", ma che cozza terribilmente con un idea di uniformità di fondo con continuità storica. Con la rivoluzione agricola le società matriarcali scompaiono quasi del tutto su tutto il globo, quindi c'è già stata una "confusione sui generi" legata ai mezzi sociali e di produzione (e società matriarcali esistono ancora residuali sparse nel mondo). Essendo che viviamo in effetti una terza rivoluzione industriale (o forse un cambiamento ancor più drastico) l'eccezionalità di questa "confusione" non è del tutto ingiustificata, anche se è giusto indagare i suoi risvolti e se sia o meno desiderabile.

) non a caso si parla di crisi della cultura occidentale che da troppi anni non ha piu' nulla da proporre (almeno questo è quello che leggo sempre piu' spesso.
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