Citazione di: Angelo Cannata il 14 Dicembre 2017, 23:33:43 PMQuella che segue è un interessante digressione piena di spunti (lo specifico perchè continuo a rialacciarmi agli incipit dei tuoi post, ma leggo con interesse tutto) . Il problema è che il concetto di "giardino" è a mio avviso facilmente ricollegabile alla modernità perchè un filo conduttore l'ha portato fino a noi, la pittura. Non posso pensare altrimenti se mentre scrivo ho davanti esattamente una rappresentazione medievale dell'Eden (Bosch) , perchè il "giardino" ha un valore estetico che si è facilmente riprodotto nella sua lietezza, nella sua spontaneità, nei colori, non abbiamo davvero difficoltà a riallaciarci a questo concetto essendo che si anima del gusto del paesaggio, che davvero non è mai morto. Allora faccio l'esempio del giardino per dare l'esempio di una cronologia facilmente ripercorribile dei significanti. Per quanto riguarda la terra, il suolo, invece la questione si fa più ardua a mio avviso. Posto che il suolo prende una diversa connotazione a seconda della cosmologia che si adotta, è il limite del percorribile per chi crede che al di sopra vi siano altri mari, è il limite verso il "basso" per chi sa dell'esistenza della costellazione di Andromeda. E' una cosa di cui si ci può "sporcare" le mani per un uomo metropolitano, è la materia che tinge le mani di ogni uomo ma non le può sporcare perchè è la fonte della vita per un protoagricoltore. E i significanti cambiano, le relazioni cambiano. Ciò che non cambia, è l'interesse nello sviscerare le proprie tradizioni, le proprie origini, la propria "genesi" anche se (come nel nostro caso, esse sono state in parte rifiutate), ciò che non cambia è la necessità di relazione, con il "Dio-testo" oggi, con il Dio "vero" ieri.
Non ci sono dubbi che il giardino è nel racconto un luogo di felicità, nobilitante, assimilabile perfino ad un santuario in cui godere della vicinanza e dei favori di Dio. In questo senso, il modo in cui il giardino è presentato nel racconto è perfettamente in accordo con il modo in cui si fa riferimento al giardino nelle culture della mezzaluna fertile.