Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Eutidemo

#3826
Credo che voi tutti conosciate il famoso "Triangolo di Escher", il quale, di solito, viene così raffigurato nei libri.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f7/d4/02/ME13FLS8_t.jpg
***
In realtà, il vero ideatore di tale singolare triangolo fu, nel lontano 1934, l'artista svedese Oskar Reutersvärd; e poi fu reso popolare dal matematico Roger Penrose, in un articolo del febbraio 1958, dove lo descriveva come impossibile da realizzare fisicamente.
***
Però esiste un piccolo espediente per realizzarlo anche fisicamente (o quasi); per cui,  poichè, quando ho tempo, talvolta mi dedico a realizzare qualche lavoro in creta, ci ho voluto provare.
Ed ecco il risultato, anche se non proprio perfetto come quello della ricostruzione meramente grafica di cui sopra; però vi garantisco che non si tratta assolutamente di un "fotomontaggio" (come si può anche capire dalla perfetta corrispondenza con la rivista aperta su cui è posato il mio triangolo d'argilla).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/34/78/91/ME13FLSA_t.jpg
???
***
Provateci anche voi; anche se già non sapete come si fa, non è poi così difficile arrivare a realizzarlo!
La prossima volta vi spiegherò come ho fatto io.
***
;)
#3827
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
30 Maggio 2021, 07:22:21 AM

Non c'è alcun dubbio che i "giganti" siano davvero esistiti; ed infatti ne sono rimaste chiarissime tracce fossili.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/71/bb/0c/ME13FJI0_t.jpg
***
Si trattava del cosiddetto  "Meganthropus", un ominide alto circa due metri e mezzo, con un peso da 181 a 272 kg, vissuto parecchie centinaia di migliaia di anni fa.
;)

#3828
Visto il numero degli interventi, cercherò di rispondere a tutti con una sola replica (l'ordine di risposta è puramente casuale).
:)
***
Per rispondere ad Anthony, è sottinteso che ai sensi dell'art. 27, comma 2, della Costituzione "l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva"; e, questo, anche se ha confessato, perchè è il giudice a stabilire se la confessione sia valida o meno.
Questo, però, non significa affatto che non si possa discutere circa gravità delle pene eventualmente applicabili in base alle imputazioni ipotizzate; sarebbe come dire che non si possa discutere circa l'ipotetico viaggio di nozze preferito, fino a che non ci si è sposati.
***
Per rispondere a Viator, il "reato" di "strage colposa" non esiste; anzi, ai fini della sussistenza del "delitto" di strage, di cui all'art. 422 c.p., il "fine di uccidere", proprio perché integra il "dolo specifico" del reato, non può essere mai surrogato neanche dal "dolo eventuale".
Quest'ultimo è un tipo di "dolo" in cui l'agente compie un'azione, non con l'intenzione di commettere un certo tipo di reato, però prevedendo e accettando che le conseguenze della sua condotta potrebbero eventualmente portare a realizzarlo; per esempio, può essere il caso del delinquente che incendia la casa per riscuotere i soldi dell'assicurazione, e uccide per caso una vecchietta che abita nell'appartamento a fianco (l'omicidio non era né il fine ultimo né un mezzo per conseguire lo scopo, ma poteva essere previsto).
Come ho detto, però, il "delitto" di strage, di cui all'art. 422 c.p., prevede un "dolo specifico", per cui quello "eventuale" non è in nessun caso ipotizzabile.
***
Per rispondere a Jacopus, nel caso di specie, non si può certo parlare di "omicidio doloso", perchè il freno non era stato manomesso allo specifico fine di uccidere qualcuno.
Per quanto, invece, riguarda l'"omicidio colposo", il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, al termine del suo primo  sopralluogo al Mottarone, aveva dichiarato: "Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose; però, poi, dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell'impianto".
Poi, però, sembra che abbia modificato l'impianto accusatorio, anche se non so bene in quale senso (anche tenuto conto dell'intervento del GIP).
***
Per rispondere a Sapa, se, come sicuramente avverrà, i parenti delle vittime si costituiranno parte civile nel procedimento penale, otterranno senz'altro cospicui risarcimenti per le perdite subite; tuttavia, poichè per legge gli impianti di funivia sono obbligati a stipulare contratti assicurativi per coprire eventuali danni agli utenti, saranno le assicurazioni a pagare, nei limiti del "massimale" previsto.
Non saprei dire quale sia il regolamento provinciale a cui poter fare riferimento per conoscere gli obblighi assicurativi nel caso di specie, in quanto il Mottarone è suddiviso fra il Verbano-Cusio-Ossola e la provincia di Novara; comunque, in genere, a seconda del tipo di impianto funicolare, le province fissano un "minimale" di circa 2.500.000 euro per vittima (per maggiori dettagli, vedi, ad es.il decreto della Provincia di Bolzano n. 611 del 13 novembre 2006, ed altri simili).
Circa la commisurazione degli anni di reclusione al numero delle vittime, non è una cosa prevista dalla legge; però, se le vittime sono molte, il giudice può tenerne conto nella determinazione della pena.
***
Circa la mia personale tesi ermeneutica riguardante la fattispecie delittuosa ipotizzabile nel caso di specie, "melius re perpensa", mi è però insorto qualche dubbio circa la sua effettiva validità.
Ed infatti, io avevo osservato che, nel comma 2 dell'art.437 c.p. (Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro), si aggrava la pena semplicemente  "se dal fatto deriva un disastro o un infortunio", senza minimamente precisare che che debba necessariamente trattarsi di "un disastro o un infortunio sul lavoro"; per cui avevo scritto che, secondo me, il disastro o l'infortunio poteva benissimo riguardare anche terze persone, che non fossero soltanto i lavoratori addetti all'impianto funicolare.
Tuttavia non possiamo ignorare che, nel comma 1, è chiaramente precisato che gli  "apparecchi o segnali" rimossi, ai fini della configurabilità sia del reato base sia della sua aggravante, non sono di ogni genere e tipo, bensì soltanto quelli "destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro".
Ora, in effetti, sebbene io non sia un tecnico, mi sembra logico supporre che il  sistema frenante della funivia del Mottarone fosse precipuamernte destinato a prevenire "disastri o infortuni nel trasporto dei passeggeri", e non, in modo specifico, a salvaguardare il personale dipendente da "disastri o infortuni sul lavoro"; come, ad esempio, nel caso delle "imbracature" per i lavori di manutenzione e riparazione delle funi "fuori cabina".
Se, tuttavia, nella cabina era previsto del "personale di sorveglianza", si potrebbe eccepire che che il  sistema frenante della funivia era rivolto anche ai fini della loro sicurezza; per cui, si sarebbe pur sempre in presenza di un impianto "destinato a prevenire disastri o infortuni sul lavoro".
Però, in effetti, sarebbe come dire che il  sistema frenante di un torpedone turistico sia  "destinato a prevenire disastri o infortuni sul lavoro" a tutela dell'autista, e non, soprattutto, per garantire la sicurezza nel trasporto dei passeggeri.
Per cui, forse, l'ipotesi dell'art.432 c.p. comma 3, che punisce con la reclusione da tre a dieci anni chi mette in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria, nel caso in cui dalla sua condotta illecita derivi un "disastro", non sarebbe poi così peregrina; sempre che ne ricorrano le specifiche condizioni, soprattutto per quanto concerne la natura "pubblica" del trasporto!
In fondo la pena sarebbe la stessa!
***
Un saluto a tutti. :)
***
#3829
Per quanto mi è stato dato di apprendere dai "mass-media", sembra che la magistratura intenda procedere contro gli indagati (il titolare della società che ha in gestione l'impianto e il direttore dell'esercizio e capo servizio della funivia) ai sensi dell'art. 432 del Codice Penale; il quale punisce con la reclusione da uno a cinque anni chi "pone in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria".
***
Mi sembra anche, però, che uno o tutti gli indagati abbiano già confessato di aver omesso di rimuovere i forchettoni rossi aventi la funzione di bloccare il freno della cabinovia; in tal caso, quindi, secondo me non andrebbe tanto applicato l'art. 432 del Codice Penale, quanto, piuttosto, l'art. 437 del Codice Penale, il quale:
- al comma 1 punisce  con la reclusione da sei  mesi  a cinque anni "chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia";
- al comma 2 lo punisce con la reclusione da tre a dieci anni "se dal fatto deriva un disastro o un infortunio".
***
Ora, in effetti, tale norma è volta a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, e non disastri o infortuni di altro genere, per cui è da decenni in corso un acceso dibattito giurisprudenziale.
Ed infatti:
A) Alcune sentenze della Cassazione hanno ritenuto che il bene giuridico tutelato possa essere costituito soltanto dalla sicurezza sul lavoro di una comunità ristretta di lavoratori o anche di singoli lavoratori, in quanto tale disposizione incrimina espressamente la rimozione o l'omissione dolosa di cautele destinate a prevenire infortuni sul lavoro, i quali riguardano di solito singoli soggetti e non indistinte collettività di persone (cfr. Cass. I, n. 2033/1990, Cass. I, n. 12464/2007, Cass. IV n. 57673/2017).
B) Altre sentenze della Cassazione, invece, hanno ritenuto  che, pur essendo necessario che l'omissione, la rimozione o il danneggiamento dolosi s'inseriscano in un contesto imprenditoriale nel quale la mancanza o l'inefficienza di quei presidi antinfortunistici abbia l'attitudine, almeno in astratto, a pregiudicare l'integrità fisica di una collettività di lavoratori, la fattispecie si configura anche se viene compromessa l'integrità fisica di "persone gravitanti attorno all'ambiente di lavoro", sufficiente, secondo l'apprezzamento del giudice di merito, a realizzare la condizione di una "indeterminata estensione del pericolo" (cfr. Cass. IV, n. 10812/1989; Cass. I, n. 18168/2016, Cass. I, n. 4890/2019).
***
Tale secondo orientamento, a mio parere, è senz'altro più conforme non solo allo "spirito", ma anche alla "lettera" della legge.
Ed infatti:
- nel comma 1 viene fatto espresso riferimento alla rimozione di impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire "disastri o infortuni sul lavoro";
- nel comma 2, però, si aggrava la pena semplicemente  "se dal fatto deriva un disastro o un infortunio", senza minimamente precisare che che debba necessariamente trattarsi di "un disastro o un infortunio sul lavoro".
Per cui: "Ubi lex voluit, dixit, ubi noluit tacuit!".
D'altronde, secondo me, sarebbe assurdo il contrario, per cui gli indagati, se riconosciuti colpevoli, rischiano fino a 10 anni di galera!
***
Ma questa è solo la mia opinione!
;)
***
#3830
La causa diretta del disastro è stata la caduta della funivia da un'altezza di quindici metri, e il conseguente rotolamento a valle per altri cinquecento; ma la causa prima, secondo me, è stata una miscela  letale di:
- grettezza mentale;
- stupidità morale;
- avidità personale;
- spregio della legge.
Una combinazione micidiale, la quale, purtroppo (sia pure in diversa misura), sta avvelenando un po' tutti i settori della nostra società, e  non soltanto il mondo imprenditoriale (nel quale, però, purtroppo, sta diventando sempre più diffusa).
***
Ed infatti, prendendola un po' alla lontana, per prima cosa, sia pur generalizzando al massimo, occorre "inquadrare" il fenomeno in questione in quello più complessivo dell'"economia dell'impresa", il cui "utile", come è noto, si ottiene:
- massimizzando i ricavi;
- minimizzando i costi.
***
Al riguardo:
1)
Per quanto concerne i primi, cioè i "ricavi", nel caso delle "imprese di produzione", tale massimizzazione si dovrebbe perseguire realizzando prodotti sempre più performanti e  innovativi, che possano così conquistare quote sufficientemente remunerative del mercato (sia interno che estero); ma, per ottenere questo, occorre sostenere "spese per studi e ricerche" ed "investimenti in nuovi beni strumentali ammortizzabili".
Ma poichè la "resa" di tali spese e di tali investimenti non è a breve termine, bensì a termine medio-lungo, la miscela  di "avidità" e di "stupidità" che prevale nel piccolo, gretto ed arretrato cervello di alcuni imprenditori (non la maggioranza, per fortuna), li rende riluttanti a spendere denaro a tali fini.
Nel caso delle "imprese di distribuzione", invece, per massimizzare i ricavi  occorrerebbe realizzare una rete distributiva sempre più tecnologicamente avanzata, soprattutto a livello informatico,  la quale possa così raggiungere e conquistare più clienti possibile; il che, tanto per fare un esempio, dovrebbe valere anche per la pasticceria nella via sotto casa, la quale, invece di limitarsi ad attrarre clienti con i dolci esposti in una vetrina sulla strada, dovrebbe cercarle di attrarli anche con una "vetrina online".
Tuttavia, pure in questo caso, anzi ancora di più, pesa una grave arretratezza della maggioranza dei negozianti; soprattutto se di una certa età anagrafica.
Discorsi analoghi si potrebbero fare per le imprese agricole, le imprese artigianali, le imprese edili, le imprese che forniscono servizi ecc.; ma il discorso si farebbe troppo ampio e articolato.
2)
Per quanto concerne i secondi, cioè i "costi", si tratta di un ambito ancora più complesso e articolato di quello riguardante i ricavi; però, per limitarci al nostro tema, possiamo dire in generale che, quando per "arretratezza di cultura aziendale" un imprenditore non riesce ad implementare a sufficienza i ricavi, allora, per "avidità" e "stupidità", nonchè spesso in "spregio della legge", cerca di risparmiare il più possibile sui costi non strettamente inerenti alla produzione dei ricavi.
Ad esempio:
- i costi per evitare, o, quantomeno, limitare l'inquinamento ambientale;
- i costi per evitare, o, quantomeno, limitare gli incidenti sul lavoro;
- i costi di manutenzione delle strutture viarie, o, comunque, ad uso del pubblico (e, quelli, in genere, per evitare rischi alla clientela ovvero anche agli utenti non paganti);
***
Al riguardo ci limiteremo solo a ricordare qualche sintetico dato statistico.
Ad esempio:
a) Inquinamento ambientale.
Dal 2006 al 2014 si è passati da 1000 a quasi 13mila procedimenti per reati di inquinamento ambientale, molti dei quali hanno anche prodotto vittime civili; dal 2014 ad oggi sono aumentati ancora di più, però non ci sono ancora statistiche aggiornate.
Per maggiori dettagli, si legga il seguente REPORT dell'ISTAT:
https://www.istat.it/it/files/2018/07/Report_AmbienteEpaesaggio-10072018.pdf
b) Incidenti mortali sul lavoro.
Gli infortuni sul lavoro, secondo i dati dell'INAIL, sono in preoccupante aumento, il 9,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020;  306 morti solo nel primo quadrimestre del 2021, un incremento simile non si era mai visto (nonostante lo "smart working")
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/28/infortuni-sul-lavoro-i-dati-inail-306-morti-nel-primo-quadrimestre-del-2021-il-93-in-piu-rispetto-allo-stesso-periodo-del-2021/6213018/
Comunque, di "morti sul lavoro" ne abbiamo avuti sempre parecchi di più della "media europea", come risulta dal seguente grafico.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/61/ca/1e/ME13FBTX_t.jpg
c) Incidenti dovuti alla scarsa manutenzione
Solo per limitarci alla scarsa manutenzione viaria, secondo i dati dell'ANEIS (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale),  il 60% degli incidenti stradali è dovuto alla scarsa manutenzione delle strade; una percentuale elevatissima, rilevata anche dai dati della SIV (Società italiana di infrastrutture viarie), secondo i quali solamente il 40% dei sinistri avviene per gravi responsabilità dell'automobilista, come distrazioni, eccesso di velocità o guida in stato d'ebbrezza.
https://www.autoblog.it/post/385030/incidenti-aneis-il-60-causato-dalla-scarsa-manutenzione-delle-strade
Per lo più, si tratta di buche, ma, qualche volta, cadono i ponti, i viadotti, e, nel nostro caso, perfino le funivie.
***
CONCLUSIONE
Per passare, in conclusione, dal "generale" al "particolare", secondo me, l'episodio della Funivia Stresa-Mottarone è solo un'ulteriore "punta dell'iceberg" di un malcostume purtroppo molto diffuso, dovuto alla "miscela  letale" a cui ho accennato in premessa, e ai suoi devastanti effetti (statisticamente rilevati) in più ambiti.
***
Ma questa è solo la mia opinione!
:)
***
#3831
Citazione di: atomista non pentito il 28 Maggio 2021, 15:27:46 PM
Citazione di: Eutidemo il 27 Maggio 2021, 13:38:39 PM
Ciao Atomista
Prego! :)
Io nego "per principio" nessun fenomeno, di nessun tipo...per quanto bizzarro esso possa sembrare!
***
Però:
- se tu mi dici che sei in grado di saltare giù da una sedia senza farti male, ti credo sulla parola;
- se, invece, tu mi dici che sei in grado di saltare giù dal ventesimo piano di un grattacielo, senza farti male, ci credo solo se me lo dimostri adeguatamente.sono sicuro che tu ti regoleresti nello stesso modo con me.
[ Perfettamente d'accordo pero' fammi dire che tutti sono in grado ( perché saltano o perche'buttati da qualcun altro) di schiantarsi al suolo (basta il 3° piano) ma non tutti hanno la sensibilita' di capire dove "tira" il vento al terzo piano. La foto non e' una dimostrazione , come non lo e' il saltare da altezza e non farsi male (infatti non si puo' fare). Il piano su cui ci si sposta per il presunto paranormale e' diverso. So che Tu hai posto una questione ben precisa infatti io sono andato fuori argomento ,ma mi sono sentito in dovere di "precisare" in quanto percepisco sempre troppa ironia su certi argomenti.
La mia considerazione era di carattere logico, e del tutto scevra da ironia; nel senso che, se si afferma qualcosa fuori della norma, occorre darne idonea dimostrazione.
"Adfirmanti incumbit probatio!".
Ad esempio, quella foto, se non fosse stata falsificata, potrebbe costituire un indizio (non una prova) dell'esistenza dei fantasmi.
;)

#3832
Tematiche Culturali e Sociali / I dialetti romani
28 Maggio 2021, 13:23:46 PM
Ciao Lady Joan Marie.
Sì, è vero, Trilussa era eccezionale!
***
Mio nonno materno, pur essendo un abruzzese trasferito a Roma, tuttavia era diventato amico di Trilussa, frequentando gli stessi ambienti; per cui, al riguardo, posso raccontarti un divertente episodio inedito a cui assistette personalmente mio zio da bambino.
***
Molto spesso, di domenica, Trilussa e mio nonno si incontravano a Piazza del Popolo, per andare insieme a pranzo in un ristorante lì vicino; e Trilussa, di solito, lo salutava romanamente con un risonante: "A fiijo de 'na mignotta!"
Mio nonno, che era abruzzese, non gradiva molto questo modo scurrile di salutare, tipico di noi romani; però, avendo capito l'uso, ormai abbozzava.
***
Tuttavia, una volta, si portò dietro mio zio, che era ancora bambino; per cui, quando Trilussa lo salutò in tal modo in presenza del figlio, si indispose un po', e lo rimproverò: "Ma daiii, non vedi che c'è pure mio figlio?"
E Trilussa, con fare contrito: "E' vero, hai ragione! Scusa, non me n'ero accorto!", e chinatosi verso mio zio, salutò anche lui così: "Ciao, nipotino de 'na mignotta!".
Mio nonno, per fortuna, la prese a ridere.
:D :D :D
***
Un saluto!
***
P.S.
L'aneddoto familiare è inedito!
#3833
Citazione di: Alexander il 28 Maggio 2021, 10:08:19 AM
Buongiorno Eutidemo


Onestamente devo dire che io non riesco nemmeno a vederli tutti i particolari che vedi tu nella foto. Come detective però sono straordinariamente scarso e quindi sicuramente mi fido delle tue osservazioni, visto che sei/eri (?) del settore investigativo/spionaggio/controspionaggio/controcontrospionaggio, ecc.  :)
Il racconto di Plinio dimostra solo che le supposte apparizioni di ghost hanno origine antica e trasversale a tutte le culture. Il che per me vuol dire qualcosa.


Dai, se guardi con più attenzione i miei ingrandimenti, non puoi non notare anche tu le incongruenze che dico io. ;)



#3834
Ciao Alexander. :)
Circa le tue considerazioni, osservo quanto segue:
1)
Se la spalla destra dell'aviatore a sinistra fosse solo "leggermente" più bassa dell'altra, avresti ragione; ma se guardi bene, la sproporzione è assolutamente "anomala" e fisicamente assurda (nessun altro ha una spalla più bassa dell'altra come ce l'ha lui).
Inoltre:
- sulla sua spalla sinistra si vede benissimo la spallina militare, mentre sulla spalla destra non c'è per niente (il che è impossibile);
- l'aviatore in questione non è affatto "di traverso" come dici tu; ed infatti si vede benissimo, dalla direzione della sua faccia e del suo busto, che si trova in posizione frontale.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/0f/85/3f/ME13F15S_t.jpg
2)
L'orecchio di sinistra dell'aviatore a destra dell'uomo che copre il fantasma, è stato ridisegnato più piccolo del dovuto.
Inoltre, ingrandendo meglio l'immagine, mi sono accorto che, poichè (secondo me) il pilota che copre il presunto fantasma è stato aggiunto dopo, e, quindi, è stato sovrapposto non solo al fantasma, ma anche ai due piloti di sotto, nonostante il "lavoro di ricostruzione", si nota benissimo che la spalla sinistra dell'aviatore a destra "sfuma" nel "punto vita" del giaccone del pilota sovrastante (alla sua sinistra); ed infatti, se ci abbottoniamo solo il bottone centrale di un giacca, i bordi formano una specie di X.
Ora, come si può notare, la zampetta inferiore di tale X, nella foto alterata, è "sopra" il punto in cui dovrebbe invece esserci la spalla sinistra del pilota in questione (che, infatti, non si vede per niente).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/7b/7d/e5/ME13F17O_t.jpg
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/30/61/d9/ME13F17U_t.jpg
***
Quanto al fatto che un fotomontaggio "di questo livello" sarebbe stato veramente "arduo per la tecnologia dell'epoca", tutto dipende da "come" esso è stato fatto.
Ed infatti, quando io ero ragazzo (negli anni '60), un giorno, un nostro compagno di scuola, ci portò la foto in bianco e nero di una nostra compagna  completamente nuda; e ti assicuro che sembrava una foto autentica, se non per il fatto che, come mi accorsi dopo averla esaminata a lungo, le ombre sul volto e sul corpo non mi sembravano molto "congruenti".
Sai come aveva fatto quel bastardo?
Aveva ritagliato fisicamente il volto della nostra compagna da una foto che le aveva scattato di nascosto; poi, l'aveva incollata sopra la foto riproducente il corpo nudo di un'altra ragazza (coprendo la faccia della seconda con la faccia della prima).
Guardando meglio, a parte la sfasatura delle ombre, si notava a malapena un presumibile ritocco fatto a matita, per dissimulare e sfumare i bordi; ed infatti, quel bastardo, aveva appositamente fatto ricorso a foto in bianco e nero, perchè, con delle foto a colori, la cosa gli  sarebbe risultata quasi impossibile.
Ti assicuro che la falsificazione, per quanto rozza, di primo acchito, risultava davvero convincente; anche se non ho mai capito bene se sia stato lui o qualcun altro a sviluppare la falsa foto (perchè dubito che avrebbe avuto il coraggio di farla sviluppare in un negozio)!
***
Ora, se è riuscito a fare una cosa del genere un ragazzo di diciotto anni negli anni '60, con forbici, "coccoina" e matita, non vedo proprio per quale ragione non ci sarebbe dovuto riuscire un fotografo esperto degli anni '20; fermo restando, ovviamente, che io non ho la minima idea di "come" la foto sia stata effettivamente falsificata.
Cosa, di cui, peraltro, sono certo!
***
Quanto ad "accettare il fatto che si tratti di un ghost e amen!", ce ne passa davvero tanto; una prova del genere, infatti, in Tribunale, farebbe ridere qualunque giuria!
***
E' vero che sull'esistenza dei ghost ci si interrogava fin dall'antichità; e il racconto di Plinio il Giovane lo conosco bene, perchè, sebbene io abbia sempre preferito l'epistolario di Seneca, tuttavia  ho letto anche tutte le sue lettere.
Ma non vedo proprio cosa tale racconto dovrebbe mai dimostrare.
Mi sembra di aver già aperto un TOPIC su tale tema, ma non ne sono sicuro; controllerò, e, se già non l'ho fatto, mi riservo di aprirne uno quanto prima.
***
Un saluto! :)
***


#3835
Citazione di: baylham il 27 Maggio 2021, 08:46:31 AM
Qui c'è una copia della foto migliore per esprimere dei giudizi

https://www.skeptic.com/insight/should-goddards-squadron-drop-dead-fred/

I fantasmi non esistono, esistono le fantasie sui fantasmi.
Sono totalmente ignorante di tecnica fotografica, ma questa foto ha sicuramente una sua spiegazione razionale.


Guardando attentamente la foto ho la forte impressione di un fotomontaggio.
Di questo sono sicuro anch'io, però non sono certo che la mia spiegazione sia esatta.
Ad esempio, non sarebbe stato sufficiente (come avevo scritto io) ritagliare il "sostituto" da un'immagine in prima fila, se non sviluppando e ritagliando un'altra fotografia un po' più piccola; ed infatti, ovviamente, le facce in prima ed ultima fila non hanno le stesse dimensioni.


#3836
Ciao Atomista
Prego! :)
Io nego "per principio" nessun fenomeno, di nessun tipo...per quanto bizzarro esso possa sembrare!
***
Però:
- se tu mi dici che sei in grado di saltare giù da una sedia senza farti male, ti credo sulla parola;
- se, invece, tu mi dici che sei in grado di saltare giù dal ventesimo piano di un grattacielo, senza farti male, ci credo solo se me lo dimostri adeguatamente.
E sono sicuro che tu ti regoleresti nello stesso modo con me.
***
Un saluto! :)
#3837
Su INTERNET sta "spopolando" una fotografia misteriosa, la quale sembra non avere ancora avuto una spiegazione scientificamente accettabile; si tratta della fotografia di gruppo di piloti della prima guerra mondiale riportata sul seguente sito (e su molti altri).
https://mistero.me/misteri/fantasmi/fantasma-freddy-jackson-una-foto-del-1919/
***
Come meglio spiegato in tale sito, nel 1919, uno squadrone della RAF decise di scattare una foto di gruppo; la quale, sviluppata pochi giorni dopo, costituì sin da allora un incredibile mistero, a tutt'oggi (sembra) non ancora risolto.
Ed infatti, semicoperta dal volto del quarto aviatore in alto da sinistra, appare distintamente l'immagine di Freddy Jackson, un meccanico di quello squadrone, che, però, era deceduto pochi giorni prima di quella fotografia.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/20/28/a3/ME13EP6S_t.jpg
***
Inizialmente, si pensò ad una doppia esposizione, a una distorsione fotografica o a una falsificazione; ma gli esperti dovettero escluderlo in quanto la tecnologia dell'epoca non lo avrebbe reso possibile.
***
Qualche dubbio insorse nel 1975, quando l'immagine venne diffusa da Sir Victor Goddard, uno studioso ed appassionato del paranormale che, secondo le testimonianze dell'epoca, era letteralmente ossessionato dai fenomeni dello spiritismo; però, anche nel 1975, secondo gli esperti, la tecnologia esistente non avrebbe reso possibile una falsificazione così perfetta (attuabile, forse, solo con gli attuali programmi di ritocco computerizzati).
***
Io sono completamente ignorante per quanto concerne le modalità di falsificazione fotografica, in quanto non me ne sono mai occupato sotto il profilo tecnico; come sicuramente i miei commenti di cui sopra avranno rivelato a chi di fotografia se ne intende sul serio, e con il quale ipotetico lettore mi scuso per le corbellerie che posso avere scritto (sebbene riportate da altre fonti).
Però, da profano, sono comunque in grado di collegare gli occhi al cervello; e, in quella foto, ci sono delle cose che assolutamente non mi tornano.
***
Ed infatti:
1)
A parte il fatto che, almeno secondo me, i fantasmi non esistono, anche qualora esistessero, e potessero essere in qualche modo fotografati (in assenza di un corpo fotografabile?), dubito però fortemente che, nella loro riprodotta immagine possano apparire "ombre" sulla fronte e sugli zigomi, così come nella foto in questione.
2)
In secondo luogo, secondo me, non bisogna concentrarsi soltanto sull'immagine del defunto, bensì, soprattutto, su quella dell'aviatore che gli sta davanti (la quale copre in parte il suo volto); e, ancor di più, in rapporto ai due piloti davanti e sotto di lui.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/41/2a/41/ME13EOXX_t.jpg
3)
Ora, se ingrandiamo tale "terzetto", secondo me, sembra che ad essere stata inserita, o reinserita, nel gruppo, non sia tanto la foto del defunto, bensì quella del pilota che gli sta davanti e che gli copre mezza faccia.
Ed infatti:
- il lato sinistro del pilota sotto alla sua destra, è "sbavato", il fregio del berretto è tagliato, e la sua orecchia sinistra è più piccola di quella destra (come se fosse stata "ridisegnata" male) (1);
- il lato destro del pilota sotto alla sua sinistra, mostra con tutta evidenza una spalla "ridisegnata" (male) molto più in basso del dovuto, e, per giunta, priva di spallina (2).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/58/c1/4d/ME13EOXZ_t.jpg
***
Per cui, almeno secondo me, forse la faccia di Freddy Jackson appariva "senza falsificazioni" di sorta in una foto di gruppo precedente; nella quale, però, è l'immagine del  quarto aviatore in alto a sinistra ad essere stata successivamente sovrapposta alla sua (e a quella dei due piloti davanti).
Come ciò sia avvenuto, non saprei dire, ma, probabilmente, l'immagine del  quarto aviatore  è stata incollata a mano sulla precedente foto di gruppo, e poi (dopo aver cercato di correggere a matita la foto alterata), rifotografata.
***
Però, non essendo io un esperto in materia, la mia resta soltanto una mera supposizione; senza considerare che mi sembra davvero strano che, in oltre un secolo, nessuno se ne sia accorto prima di me (almeno, stando ai siti INTERNET che ho consultato io, sebbene ce ne siano molti altri)
***
Quello di cui sono certo, invece, è che, in qualche modo, la foto è stata sicuramente "falsificata", o, quantomeno, "alterata"; per ragioni, però, che, a distanza di tanto tempo, è davvero difficile ricostruire.
***
Se dovessi fare delle congetture, le baserei sul fatto che l'immagine di Freddy Jackson è senza cappello; ed infatti, nella prima guerra mondiale, i meccanici della RAF non erano ufficiali, e, comunque, non portavano berretto (sebbene ne avessero uno d'ordinanza, che, però, non indossavano mai).
Per cui potrebbe darsi che Freddy si fosse abusivamente "imbucato" nell'"ultima fila" della foto di gruppo degli ufficiali piloti; o per fare uno scherzo o per farsi bello con la fidanzata.
Però, quando, a posteriori, il comandante se ne accorse, ordinò al fotografo di incollare sopra la sua faccia quella di un vero pilota con tanto di cappello, e, poi, rifotografare il tutto; all'epoca, infatti, erano molto formalisti.
***
Dove il fotografo abbia preso la foto del pilota "sostituto d'immagine", è difficile dire:
- probabilmente da un'altra foto di gruppo;
- oppure, forse, da una delle copie della stessa foto di gruppo.
Ed infatti, tra il terzo ed il quarto aviatore a partire da sinistra della prima fila in basso, c'è una distanza eccessiva; sembra strano che lì in mezzo non ci fosse seduto nessuno.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/cb/b4/96/ME13EQVA_t.jpg
***
Però mi sembra strano che il fotografo abbia ricostruito così bene lo spazio vuoto in basso, e, invece, abbia effettuato così male la sovrapposizione dell'immagine in alto; sia per il fatto che il volto che c'è sotto si vede ancora benissimo, sia per le due infelici ricostruzioni grafiche a cui io ho accennato sopra.
***
Come ho detto, sono troppo inesperto di fotografia per poter spiegare quello che è stato fatto; però, sono assolutamente certo che la foto è stata manipolata, altrimenti certe incongruenze sarebbero inspiegabili.
La circostanza della morte del meccanico, la ritengo del tutto casuale; mentre ritengo incerta la data della (o delle) fotografia.
***
Voi cosa ne pensate?
***
P.S.
Mi dispiace se la risoluzione delle immagini che ho "postato" sia così scadente, ma meglio di così non vengono; però potete vedere tutto meglio sul link del sito che ho postato all'inizio.
#3838
Citazione di: sapa il 25 Maggio 2021, 18:08:13 PM
Ciao Eutidemo, grazie per gli approfondimenti. Concordo con tutto il tuo discorso e, invero, mi sono accorto che hai ragione anche di "lamentare" che, io per primo, si sia andati ot. Cancella pure senza pietà i miei interventi, se ne hai facoltà! a presto.
Non cancello niente, in quanto, pur essendo o.t., erano tutti acuti, intelligenti e quasi tutti condivisibili!
:)
#3839
QUALCHE ULTERIORE OPPORTUNA PRECISAZIONE UN PO' PIU' TECNICA
Dopo aver ascoltato le "balle" propalate in TV da alcuni mistificatori di professione, per spaventare fraudolentemente gli ascoltatori, facendo loro credere che la proposta di Letta verrà ad incidere sull'eredità della loro prima casa e della loro casa al mare (o anche due o tre), ho ritenuto necessario accennare brevemente, per sommi capi, a come "realmente" funziona l'imposta di successione, sia ora, sia in base alla proposta di Letta.
La realtà è che non la paga quasi nessuno oggi; nè la pagherà domani se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Ed infatti:
1)
A differenza di quanto proclamato da un giornalista della "Verità", nel dibattito di "8 e mezzo" di due giorni fa, non è affatto vero che si fa presto a superare la franchigia di esenzione, perchè il "valore venale in comune commercio" degli immobili lo supera con facilità.
E' un inganno!
Ed infatti, non viene assoggettato a tassazione il "valore venale in comune commercio" degli immobili (a parte il solo caso delle aree edificabili), bensì quello, notevolmente più esiguo, determinato catastalmente; il quale si calcola rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per i cosiddetti moltiplicatori catastali, i quali possono variare a seconda della categoria catastale a cui appartiene il fabbricato (vedi NOTA).
Ad esempio, a marzo, due miei amici e la loro madre hanno ereditato un appartamento acquistato due anni fa per circa 1.200.000 euro; il quale, sia ai fini dell'imposta di registro al momento dell'acquisto, sia ai fini dell'imposta di successione al momento del decesso del padre, è stato ipocatastalmente tassato su un valore catastale di circa 700.000 euro.
Però la differenza varia a seconda della città e di altre circostanze.
2)
Inoltre, la legge prevede, per il coniuge e i parenti in linea retta, una franchigia di 1.000.000 di euro; il che  significa che se il valore del patrimonio che il singolo erede sta dichiarando in successione è inferiore ad 1.000.000 di euro (determinato catastalmente in caso di immobili) costui non paga neanche l' imposta minima del 4%.
Ho notato che anche a tale riguardo molti mistificatori televisivi di professione, cercano di cambiare le carte in tavola; ed infatti la franchigia di 1.000.000 non riguarda l'"asse ereditario", bensì "ogni singolo erede"; per cui non è affatto detto che anche se il patrimonio supera il milione di euro l' imposta vada sempre pagata.
Tutto, infatti, dipende dal numero degli eredi!
Ad esempio, supponiamo che l' asse ereditario complessivo sia di 3.000.000 di euro (sebbene, catastalmente, sia davvero arduo raggiungere tali cifre) e gli eredi  siano il coniuge e due figli, cioè la "famiglia standard" italiana; ebbene, in tal caso, sui 3.000.000 di euro non ci sarò da pagare niente, nè ora, nè mai (neanche con la proposta di Letta).
3)
L'art. 69, comma 3 della legge 21 novembre 2000, n. 342 prevede espressamente che, in caso di acquisto per successione o donazione il cd. "beneficio prima casa" va per estensione in favore dei coeredi; ciò significa che anche se i requisiti per l'agevolazione prima casa sussistono solo in capo ad uno dei coeredi, il quale è il "beneficiario diretto", il beneficio viene tuttavia goduto "per estensione" anche dagli altri coeredi i quali possono anche non avere i requisiti prima casa richiesti dalla legge e, quindi, non sono soggetti neanch'essi a prelievi ipocatastali  (v. Circolare Agenzia delle Entrate 7 maggio 2001 n. 44/E).
4)
Infine, con la proposta di Letta, si manterrebbe la franchigia da un milione, e dunque chi eredita meno di quella cifra continuerà a non pagare niente; chi, invece, eredita tra uno e 5 milioni continuerà a pagare il 4 per cento, mentre chi eredita più di 5 milioni dovrà pagare un'imposta del 20 per cento...ma soltanto sulla parte "eccedente " i 5 milioni.
E, badate bene, non con riferimento all'asse ereditario nel suo complesso, bensì solo sulla parte che spetta a ciascun erede!
Per cui, almeno se ho ben capito, e se il testo che ho visionato è corretto, nel caso "standard" di moglie e due figli che ereditano un patrimonio di 15.300.000 euro, ciascuno pagherebbe il 20% implementato da Letta, solo su100.000 euro, perchè il resto rimarrebbe esattamente come prima.
***
Se è così, a mio parere, la percentuale di Italiani il cui patrimonio ereditario verrebbe "inciso" (peraltro in misura estremamente marginale), sarebbe perfino inferiore a quell'1% propagandato da Letta.
Secondo me è troppo poco!
Ed infatti il nostro sistema impositivo, in sede successoria, è ASSURDAMENTE inferiore a quello di tutti gli altri Paesi civili; per cui qualunque italiano che sia dotato di un minimo "senso del pudore" (per non parlare del semplice "buon senso"), dovrebbe essere colto da profondo IMBARAZZO nel guardare il seguente grafico.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e3/e2/b3/ME13E09D_t.jpg
Se poi vogliamo fare gli "onfalopsichiti", peggio per noi!
::)

***
NOTA
a) per i terreni, occorre moltiplicare il reddito dominicale per (75 + 25% + 20% =) 112,5;
b) per i fabbricati C/1 ed E, occorre moltiplicare la rendita catastale per (34 + 5% + 20% =) 42,84;
c) per i fabbricati A/10 e D, occorre moltiplicare la rendita catastale per (50 + 5% + 20% =) 63;
d) per tutti gli altri fabbricati e quindi per le abitazioni (fatta eccezione per l'abitazione che sia "prima casa" per uno dei beneficiari della successione), occorre moltiplicare la rendita catastale per (100 + 5% + 20% =) 126.
#3840
Ciao Sapa.
Hai perfettamente ragione! :)
Ed infatti, pur avendo voi scritto cose che io in gran parte condivido, tuttavia anche a me -come a te-, sembra che siate andati quasi tutti unanimemente "off topic".
***
L'oggetto del mio "topic", invero, non riguardava affatto le "ragioni politiche" per le quali Draghi ha "rinviato al mittente" la proposta di Letta;  così come ha fatto per quella della destra per una riforma della giustizia ecc. ecc.
Ed infatti è di tutta evidenza:
- come sia impossibile per Draghi affrontare temi così divisivi avendo a disposizione un governo di così larga e disomogenea composizione;
- come, tuttavia, le diverse forze politiche che la compongono, pur essendo anch'esse ben consapevoli che Draghi dovrà respingerle, presentino in ogni caso le loro "proposte di bandiera" (più o meno giuste e sacrosante), a fini meramente propagandistici.
Si tratta di un "gioco delle parti" talmente chiaro, che non era certo necessario spiegarmelo; ciò, in quanto penso che tutti quanti siamo perfettamente in grado di rendercene conto da soli.
***
L'oggetto del mio "topic", invece, se mi consentite il "calembour", riguardava la sconcertante "topica" di Draghi, il quale:
- invece di "glissare" elegantemente sul punto, dichiarando ad esempio: "La proposta di Letta è interessante e degna di attenta considerazione; tuttavia, considerando che non è poi di così pressante urgenza, non ritengo che sia questo il momento più opportuno per affrontarla concretamente!"
- ha invece stoltamente dichiarato: "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!"
:D :D :D
***
Al riguardo, in verità, io sono stato forse eccessivamente cortese nel definire quella di Draghi una "castroneria";  mentre, invece, avrei dovuto usare un altro termine (il quale anch'esso comincia con una "c" e finisce con una "a").
E, ciò, per i motivi che che ho analiticamente esposto, e nel merito dei quali nessuno di voi è effettivamente entrato; a parte te, con il tuo acuto (ma errato) ragionamento circa il mutuo della casa comprata dai genitori, nel tuo post del 22 Maggio 2021, 10:50:47, al quale ho replicato nel mio post del 22 Maggio 2021, 11:53:36 am).
***
A dire il vero, avendolo sentito parlare anni fa ad un convegno, ero già perfettamente al corrente del fatto che Draghi, espertissimo in altri campi (nei quali io sono assolutamente incompetente), di materia tributaria, invece ne capisce davvero "pochissimo"; nè è da fargliene una colpa, perchè non se n'è mai occupato in modo particolare.
Semmai mi ha sfavorevolmente colpito che abbia nominato ministro dell'economia Daniele Franco; il quale è anche lui un bravissimo banchiere ed un competentissimo economista, ma, di materia tributaria, ne capisce ancor meno di Draghi.
Il che è davvero preoccupante!
:'(
***
A questo punto, forse, è davvero meglio che la riforma fiscale venga rinviata ad un futuro governo, in cui siano presenti personaggi i quali, siano essi di destra (come Tremonti) ovvero di sinistra (come Guarnieri), di materia tributaria ne capiscano qualcosina di più.
***
Tuttavia, nonostante la scusabile "nescienza" di Draghi in materia tributaria, mi ha comunque sorpreso che abbia potuto dire una "scemenza" come quella che ha detto; poteva benissimo "glissare" con un elegante "fin de non recevoir" un tantino  più plausibile e meno ridicolo.
***
Non voglio adesso rielencare tutto quello che ho già scritto al riguardo, però, senza necessità di particolari analisi ed argomentazioni (alle quali ti rinvio), anche il mio barbiere è in grado di capire che l'affermazione "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!", è come un cade che si morde la coda; ed infatti, per poterli "dare", i soldi, prima, da qualche parte bisogna pure "prenderli", visto che il "campo dei miracoli" esiste solo nella fantasia di Collodi!
E a chi "prenderli", se non ai cittadini ricchi, per "darli" a quelli poveri?
Ma forse Draghi pensa ai soldi del "recovery fund", come se si trattasse di soldi che piovono dal cielo; senza considerare, però, che, in quel caso, la generazione futura dovrà pure restituirli.
Quelli derivanti da un aumento dell'imposta di successione per i cittadini italiani ULTRAMILIONARI, invece, non dovrebbero mai essere restituiti a nessuno!
***
Un saluto! :)
***