Citazione di: Alexander il 28 Luglio 2021, 10:45:35 AMSecondo me hai fatto un po di confusione, Alexander. Il vaccino protegge se gli infetti si riducono rispetto alla situazione precedente, in assenza del vaccino. Prima di usare il vaccino le infezioni in Israele superavano le diecimila al giorno, poi a seguito delle vaccinazioni c'è stato un crollo, e solo nell'ultimo mese un recupero a circa duemila infezioni al giorno, comunque con una ripresa delle patologie estremamente ridotta, con un totale di meno di 200 malati gravi ricoverati in ospedale. Credo che molti, per una situazione del genere, ci metterebbero la firma.
Buongiorno Jacopus
Sono i numeri totali dei contagiati che fanno riflettere , non le percentuali. Ieri Israele, nonostante l'elevatissima percentuali di doppio-vaccinati ha registrato il numero più alto di positivi al discusso tampone dal mese di Marzo: 2.112 (sono tanti su una popolazione di 9milioni di abitanti). Se il vaccino proteggesse dal contagio, e non solo dalle complicazioni cliniche, si dovrebbe vedere una diminuzione del numero totale di contagiati, non un costante aumento. Se introduci il green pass, pensando che i vaccinati si contagino poco, potresti trovarti nella (non tanto) paradossale situazione che i non vaccinati si infettano di meno, perché limitati nella libertà di frequentazione, mentre i vaccinati, sentendosi sicuri , con meno precauzioni e con assembramento libero, si contageranno in gran numero, favorendo nuove varianti resistenti al vaccino. Se non investono pesantemente nella ricerca di farmaci efficaci, come hanno fatto per i vaccini, non riusciranno ad uscire dalla situazione, perché i coronavirus mutano velocemente rendendo i vaccini poco efficaci nel tempo (negli anziani , con poca risposta immunitaria, sembra già adesso che durino in molti casi pochi mesi) . Come fai a continuare a vaccinare, tenendo in piedi una simile organizzazione sanitaria, sine die?IMHO