Citazione di: Assenzio il 05 Aprile 2018, 10:42:08 AMBeh, evitando casi estremi è questo il caso, solo che ci si illude del contrario attraverso il mito dell'ascensore sociale, dell'uomo "selfmade" di cui abbiamo esempi retorici e di modello nel mondo politico (Berlusconi, Trump etc) il cosidetto "american dream" che è un altro tipo di elogio del merito. Siamo inondati di storie di uomini che "ce l'hanno fatta" hanno trovato la combinazione della cassaforte del capitale e hanno varcato la soglia di una nuova classe. Questo mina alla base il discorso di lotta sociale, perchè lassù non c'è più un antagonista ma "uno come te" che ha "sudato sette camicie" e tu che diritto hai di stirargliele? E' ovvio che dopo la tabula rasa della WWII ci fosse parecchio spazio per ricomporre gli assetti sociali, parecchi "baby boomers" sono volati in alto.. Oggigiorno l'ascensore sociale sembra sempre più bloccato ai piani alti, e perciò la rabbia verso i ricchi monta, il giocattolino si è rotto. Anche la buona vecchia teoria dell'indotto, della piramide di bicchieri ove basta versare il capitale su quello di testa perchè sgoccioli inesorabilmente verso i piani bassi.. pare che qualcuno abbia una cannuccia piantata nel bicchiere di testa (cito film "il petroliere"). oggi quando una fabbrica si installa da qualche parte, più che capitale, porta sfruttamento. Che sia il comunismo o il liberismo, le teorie falliscono sistematicamente quando sottovalutano l'egoismo umano, qualità incommensurabile sopratutto in una società che lo predica e ammanta di doti salvifiche.
o infine dobbiamo rassegnarci ad una mera fortuna logistica, cioè una cosa è se nasci a Montecarlo, un'altra cosa è se nasci a Scampia, e quindi la società sarà sempre divisa tra baroni e servi della gleba.

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