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Messaggi - InVerno

#3826
Citazione di: Assenzio il 05 Aprile 2018, 10:42:08 AM
o infine dobbiamo rassegnarci ad una mera fortuna logistica, cioè una cosa è se nasci a Montecarlo, un'altra cosa è se nasci a Scampia, e quindi la società sarà sempre divisa tra baroni e servi della gleba.
Beh, evitando casi estremi è questo il caso, solo che ci si illude del contrario attraverso il mito dell'ascensore sociale, dell'uomo "selfmade" di cui abbiamo esempi retorici e di modello nel mondo politico (Berlusconi, Trump etc) il cosidetto "american dream" che è un altro tipo di elogio del merito. Siamo inondati di storie di uomini che "ce l'hanno fatta" hanno trovato la combinazione della cassaforte del capitale e hanno varcato la soglia di una nuova classe. Questo mina alla base il discorso di lotta sociale, perchè lassù non c'è più un antagonista ma "uno come te" che ha "sudato sette camicie" e tu che diritto hai di stirargliele? E' ovvio che dopo la tabula rasa della WWII ci fosse parecchio spazio per ricomporre gli assetti sociali, parecchi "baby boomers" sono volati in alto.. Oggigiorno l'ascensore sociale sembra sempre più bloccato ai piani alti, e perciò la rabbia verso i ricchi monta, il giocattolino si è rotto. Anche la buona vecchia teoria dell'indotto, della piramide di bicchieri ove basta versare il capitale su quello di testa perchè sgoccioli inesorabilmente verso i piani bassi.. pare che qualcuno abbia una cannuccia piantata nel bicchiere di testa (cito film "il petroliere"). oggi quando una fabbrica si installa da qualche parte, più che capitale, porta sfruttamento. Che sia il comunismo o il liberismo, le teorie falliscono sistematicamente quando sottovalutano l'egoismo umano, qualità incommensurabile sopratutto in una società che lo predica e ammanta di doti salvifiche.
#3827
Attualità / Re:Il senso comune e la politica
14 Aprile 2018, 23:48:24 PM
Citazione di: green demetr il 14 Aprile 2018, 12:01:29 PM
Il problema se la colpa è dell'individuo o della società, credo sia il tema di sottofondo da affrontare.

Io credo fermamente che la colpa è della società.
Perchè costringersi ad un aut-aut? La descrizione di Paul è molto interessante, e la conclusione sull'anomia è quasi clinica se riferita al suo etimo, propendere cosi tanto nell'incolpare la società fa supporre che si conosca una società che non abbia sofferto di tali condizioni, immaginata o passata, io non credo. Allo stesso tempo è chiaro che la società possa fare molto per contrastare questa condizione, perciò mi sembra lineare pensare che società e individuo siano corresponsabili delle proprie condizioni. L'etimo di anomia infatti rimanda ad un doppio significato, collettivo e individuale e come ha giustamente sottolineato Paul, il concetto si capisce meglio accostandoli.
Anche se l'analisi di Paul è affascinante, non penso che la questione del "buon senso" possa essere ricondotta interamente li, al disordine.
Perchè il buon senso è un "bene strumentale" della persona, se ne fa utilizzo (verbalmente è coniugato cosi), è dipinto come una risorsa a cui attingere e può terminare o mancare. Dire che quando si fa utilizzo di buon senso, si attinge ad un calderone del caos anomico, mi sembra smentito dalla pratica. L'analisi comunque rimane interessante e la inserisco volentieri in una mia vecchia riflessione riguardo la relazione tra potere e anonimato.
#3828
Tematiche Filosofiche / Re:Il primato della politica
13 Aprile 2018, 10:31:17 AM
Citazione di: Jacopus il 13 Aprile 2018, 08:03:21 AMQuesto pero' dipende da noi e dal ns livello di consapevolezza.
Infatti ciò che a mio avviso sarebbe da rimpiangere del 5s non è tanto l'ecologismo (che un po sopravvive mescolato a del futurismo naif), quanto l'insulto diretto agli Italiani, intesi come responsabili delle proprie vicissitudini politiche. Tralaltro almeno inizialmente non era rivolto ad un "loro" ma ad un "voi", però sempre e comunque prerogativa di Grillo e giustificato dal suo istrionismo, appena la palla è passata ai parlamentarli, la retorica di accusa verso gli elettori si è immediatamente spenta perchè nessuno di loro ha il carisma necessario per supportare una retorica illogica. La politica dei personalismi è pericolosa, ma la politica delle mezze calzette è insipiente, perchè non hanno le "spalle" per prendere scelte pesanti, ancor più in un sistema politico che sembra completamente in balia delle onde del capitale, dove si ci sveglia alla mattina per guardare la borsa, il vento, la divina provvidenza degli investitori.
Se l'economia finanziaria è ormai talmente astratta da rendersi incompatibile con concetti fisici comuni (come lo spazio ed il tempo, che a detta di molti da soli invaliderebbero formule fondamentali) è difficile meravigliarsi che concetti ben più complessi come quello ecologico siano ancora estranei al calcolo economico. La cultura protestante-anglossassone ha esternalizzato la ricerca del benessere e della felicità, nelle opere anzichè nell'essere, nell'avere, di conseguenza. Un idea giusta vale più di un bonus salariale? Sappiamo fare una scelta antieconomica ma di progetto?Non nell'individualismo, perchè il giusto è relativo all'individuo, essendo non ancorato ad un progetto di paese, ad una ideologia. Eppure secondo alcuni pazzi, avere 800€\mese e un idea di partecipazione ad un progetto rende più felici che 880 nella totale solitudine dei propri vizi. Ma con 80€ si vincono le elezioni ;)
#3829
Tematiche Filosofiche / Re:Il primato della politica
12 Aprile 2018, 18:15:16 PM
Eviterei di ergere la situazione italiana a diagnosi della politica di per se.. Se andiamo a vedere i paesi nordici, specialmente quelli baltici e l'Islanda, i temi ecologisti sono molto sentiti e presenti nella retorica politica (perchè lo sono culturalmente) e possono rappresentare terreni di incontro tra diverse forze politiche. Al contrario in USA l'ecologismo è un tema estremamente divisivo, con un partito che nega de facto l'esistenza del riscaldamento globale e l'altro con sensibilità nettamente più accentuate, comunque molto presente in campagna elettorale. In Italia l'ecologia non è mai stato un tema, ne culturale ne politico, anche perchè è sistematicamente confusa con il protezionismo animalaro\ambientalista, dove una serie di personaggi propongono tutele per il furetto con la faccia più antropomorfa (dal lupo, alla nutria, all'agnello) e che ispira empatia. Ma questo non è ecologismo, nel senso di ragionamento di sistema, è roba per casalinghe senza figli in necessità di sfogare la propria maternità. 
Un conto è denunciare la subalternità della politica a determinati poteri (non certo quello ecologista) un conto è aspettarsi che la politica sia un conclave di filosofi virtuosi che in barba a qualsiasi calcolo elettorale si interessino di cose di cui il proprio bacino elettorale si strafotte. Nel secondo caso suppongo che la delusione sia l'unico risultato possibile.
#3830
Attualità / Re:Guerra in Siria: quali sviluppi?
12 Aprile 2018, 12:30:30 PM
Citazione di: acquario69 il 12 Aprile 2018, 06:27:45 AM
Diffida nella maniera più assoluta di quello che dicono i telegiornali e il mainstream in generale..(Merda? no grazie!  :) )
Qui sotto credo puoi già farti un idea veritiera degli attuali scenari in Siria

https://www.maurizioblondet.it/cosi-gentiloni-ci-portato-alla-guerra-impunito/
Al di la di polemiche al limite dello sfottò su personaggi\partiti, non mi sembra molto illuminante ne informativo..

Detto questo il punto sta sempre nel basso rilievo della discussione, se ci sia o meno uso di armi chimiche, che non è certo la discriminante per cui Russia e Usa stanno li. Se non si supera questo livello ipocrita di discussione, è tempo perso. Consiglio la visione del documentario "Last men in Aleppo", che ha una bassissimo valore politico (non è un inchiesta sulle cause), ma un alto valore umano, concentrandosi in maniera molto realistica sulla tragedia in corso e la realtà disumana della guerriglia urbana.
#3831
Si mi rendo conto che presentarle in homepage sarebbe un discorso un po circolare, io mi riferivo sopratutto ai social o comunque gli strumenti dove non si guarda e passa e con maggiori possibilità di attrarre utenza non affiliata, ma dedicati all'interazione (li il passaggio è breve, anzichè scrivere un commento sul social alcuni potrebbero venire direttamente a farlo qui). Però io non conosco la vostra presenza a riguardo, ne dati sui flussi, quindi è un idea un po alla cieca che deve valutare lei a seconda dei mezzi :)
#3832
Tematiche Filosofiche / Re:Il primato della politica
11 Aprile 2018, 15:17:52 PM
Secondo me quello che senti non è che la politica ha il primato ma che debba riguadagnarselo, cioè denunciano esattamente l'opposto..E non penso nei confronti dell'ecologia o della chimica (che senso avrebbe?), ma nei confronti dell'economia. Che siano ingenue promesse è ovvio, infatti il discorso è quasi sempre imbastito cosi "Noi vogliamo rivendicare il primato della politica [....] guardate lo spread! [...] come dice l'economista Caio [...] i titoli di stato cosi non si vendono!" Nessuno si mette a ridere, quindi continuano a oltranza.
#3833
Mi proporrei volentieri di aiutarla, sono stato admin di un forum con un traffico equiparabile e un po di esperienza ce l'ho, cioè che non mi attira non è tanto il lavoro da farsi, ma l'essere moderatore di per se, eminenza grigia del potere, sempre composto :) Se, in un eventuale rifacimento delle categorie ci si proponesse l'obbiettivo di almeno un moderatore attivo (anche come utente) per ognuna di esse e qualcuna ne fosse sprovvista potrei anche farmi avanti, anche se preferirei di gran lunga essere moderato. Ripeto comunque che con il mio intervento, seppur perentorio, non volevo accusare il lavoro di nessuno, proprio perchè ho una qualche esperienza a riguardo me ne vedo bene, conoscendo la dedizione necessaria al da farsi.
Spero in tal senso che lei non sia costretto nella situazione attuale a prestarsi alla moderazione, oltre al compito di webmaster che già di per se richiede parecchie energie, se fosse, la situazione sarebbe grave e avrebbe dovuto chiedere aiuto prima. Come le dissi quando discutemmo della premoderazione, si sorprenderebbe di quanti sarebbero disponibili a sacrificarsi pur di tenere in vita il forum. Detto questo e riprendendo un po il discorso di Angelo, le vorrei chiedere una questione diversa. Ciò che non mi piace dell'idea di Angelo non è tanto l'idea che venga a catalizzarsi la negatività verso alcuni (per questo basta usare il metodo facebook ed evitare le flag "negative") ma il fatto che porrebbe troppo l'accento sui singoli post, incitando si (ed è cosa buona) gli utenti a scrivere bei post, ma di fatto dimenticando la discussione di per se, nella sua organicità.
[Edit: leggo ora che non è comunque possibile]
Ora, in questo forum, al di la una di una serie di discussioni dimenticabili (di solito dove non partecipo io)* ve ne sono anche alcune che meritano per un eccezionale qualità media dei post e lo sviluppo della discussione di per se.
Lei sarebbe disposto a dare visibilità a queste discussioni utilizzando la visibilità di riflessioni.it? Ovvero facendo una cernita delle migliori (valga il criterio a votazione o di amministrazione) a porle sotto i riflettori in modo tale da invogliare l'utenza passiva\inattiva a parteciparvi o anche solo a leggerle? Questo bilancerebbe un po l'idea di Angelo, che seppur valida ha a mio avviso il difetto sopraesposto, e inciterebbe ad una responsabilità dell'utenza verso la qualità della discussione, riducendo i penilunghismi e gli individualismi tipici dei sistemi a votazione individuale. Ancora buona giornata e buon lavoro.

* mi sono accorto che avevo scritto "di solito dove partecipo io" anzichè "dove NON partecipo io" trasformando completamente il senso! editato14:39, lapsus meraviglioso.
#3834
Non ragiono con la cortina di ferro in testa, sarei persino un "pacifista", ma bisogna rendersi conto che le questioni militari influenzano la diplomazia. Se dico che i Russi senza Nato hanno un autostrada di 48h al parlamento di Berlino non pavento un attacco armato, dico che quando la Merkel va a parlare con Putin questo sanno entrambi, e questo cambia di sicuro il risultato dell'eventuale trattativa. Purtroppo tra stati non alleati il numero di carri e di atomiche implicitamente fanno la differenza tra chi fa passare un gasdotto qui o la..e questa è Realpolitick, fin troppo, per i miei gusti.
Sono la Russia e l'America a ragionare da cortina di ferro, per questo solleciterei il risvegliarsi di un "terzo mondo" nel senso di non allineato a questa logica binaria, mantenendo relazioni cordiali e accordi economici sensati ma senza il "pappone" ne a destra ne a sinistra (geograficamente). Purtroppo io vedo nelle avance filorusse qualcosa di più che quello che dici tu, e lo riferisco implicitamente a come nascano questa sottocultura russofila, attraverso fonti implicite ed esplicite del Cremlino, ergo non per interessi nazionali. E' ridicolo il numero di persone in Italia che passa il tempo a leggere "RussiaToday" quando tutti i Russi sanno benissimo che si tratta del blog di Putin, qui invece veniva fatta passare come "fonte autorevole" nella crisi Ucraina, semplicemente perchè scriveva cose "non mainstream".
#3835
Citazione di: Phil il 09 Aprile 2018, 18:24:43 PMNon sono affatto sicuro che i benefici sarebbero più degli effetti collaterali (in un forum a bassa "frequentazione attiva", si rischia di perdere utenti che mal sopporterebbero vedersi assegnati "in piazza" giudizi negativi: come per le critiche, c'è chi le incassa bene, c'è chi si "destabilizza" e se ne va...).
Penso che il problema si risolva aumentando l'utenza attiva, al di la del fatto che sia più o meno favorevole a ciò che ha detto Angelo, mi pare che questo forum sia un po rassegnato all'essere il ritrovo di una vecchia combriccola anzichè proporsi seriamente di aumentare l'utenza, cosa su cui avrebbe ben altri risultati se vi fosse l'intenzione. Sul sito principale l'accesso è nascosto in un menu a tendina, non so se abbia presenza sui social etc.. Il vecchio forum venne chiuso perchè ci si intestardì sulla premoderazione, cosa caro Ivo che le scrissi già al tempo non avesse senso (lei non si ricorderà, ci mancherebbe) non è che questa poca visibilità è voluta per mantenere bassi i carichi di lavoro? Non è un accusa, è l'unica spiegazione che mi so dare per una bassa visibilità che sembra ricercata.. Con questo non intendo dire che dovrebbe piegarsi a strategie di marketing\clickbait o altro, ma magari incaricare qualcuno per far si di curare questo aspetto "pubblicitario" potrebbe essere un idea. Sono d'accordo con Angelo riguardo a un rimescolamento delle categorie, peraltro a guardarle mi viene anche da chiedermi se alcuni dei moderatori siano ancora attivi? Ho sempre pensato che il moderatore non può ridursi a fare il censore, deve a mio avviso anche gestire la sezione, motivarla magari con interventi etc.. Tutto questo sembra un po mancare e controllando le date di ultimo accesso di alcuni moderatori mi sembra ovvio..
Non voglio di mancare di rispetto al lavoro di nessuno, ma penso che al di la degli strumenti del forum, serva anche una svernata all'utenza e alla gestione, cosa assolutamente possibile, visto che volenti o nolenti non esistono ritrovi simili nel panorama Italiano, è un peccato che si riduca un po troppo a una dimensione amicale..

Buon Lavoro cmq!
#3836
Posto che sulla questione Nato penso che sia Putin ad essere l'aggredito (la Russia permise l'unificazione tedesca a patto che la Nato non si muovesse di un millimetro, ed è avanzata di 1000km) non capisco che interessi macrostrategici  abbiano in comune la Russia e l'Italia, cosi come tutti i BRICS, che mi sembrano un accozzaglia di paesi con dubbie sinergie a cui in effetti manca solo l'Italia per finire l'arlecchinata. L'intesa con la Russia è promossa solamente da forze che hanno invidia dello zar e vorrebbero "leader forti" anche nel loro paese (promuoversi a stato satellite Russo non produce "leader forti"), dal punto di vista economico-militare non capisco a chi giovi, considerato che la questione energetica va risolta altrimenti. Ben venga abbandonare la NATO (sempre ricordandosi che i carri russi sono a 48 ore dal parlamento tedesco, senza intralci) a favore di un unione militare europea, le cui avvisaglie si sono viste al Paris agreement, con una Merkel imbestialita che ha finalmente detto "è l'ora di fare da soli". E suppongo che lo farà, con Macron.. Non serve a niente parlare di Russia a meno che non si pensi che si tratti di un carro equivalente a quello americano, dove si può saltare ottenendo stessa protezione ma politiche diverse. I Russi sognano di avere un esercito anche minimamente paragonabile a quello americano, non è la stessa protezione. L'europa deve fare da se, non cercare papponi. Le sanzioni sono una buffonata, basta andare in un supermercato di Mosca, hanno le mozzarelle bulgare e il parmiggiano bielorusso, bene chi dice di volerle togliere (peccato sia lo stesso che ce l'ha con la globalizzazione , sic!).

Ps. il nucleo originario del M5s era quello di un ecologismo esasperato, a cui faceva eco l'idea della decrescita felice etc, la questione dell'euro rientrava nella loro idea di riappropriasi del primato politico attraverso una rivoluzione culturale che partisse dalla sostenibilità anzichè dalla macrofinanza etc etc, se Grillo non avesse visto la questione Euro in funzione di questo nucleo, se ne sarebbe altamente fregato.
"Elia" dopo aver "elogiato" DiBattista come "anima di destra dei 5s" (quello che ripercorre i diari della motocicletta di CheGuevara e fa "vacanze" a studiare i populismi di sinistra sudamericani, messo in congelatore per assorbire il PD alle prossime elezioni...) non ti viene un po da ridere di ciò che scrivi?
#3837
Sono d'accordo con chi ha detto che era evidente il cambio di rotta sull'euro del 5s, chi l'ha votato per quello probabilmente non seguiva la politica da qualche anno, ma non mi sembra siano stati truffaldini con l'elettorato a riguardo. Peraltro non si capisce quale sarebbe l'alternativa all'atlantismo, seguire Putin? E' vero che parecchi siti di informazione filo-russi stanno ancora pompando 5s (insieme a Lega), e i 5s si dovrebbero rendersi conto che questi "aiuti" sono solo all'apparenza gratis, il conto arriva dopo, e se non vogliono pagarlo dovrebbero essere più chiari con il benefattore russo, esattamente con affermazioni come quelle. L'Italia che vuole uscire dall'Euro è ridicola, al di la del QE che passa dalle banche con le ovvie conclusioni che le PMI possono trarre, si vadano a vedere i fondi strutturali europei a progetto che sono somministrati dal governo\regioni. Una situazione imbarazzante, continuiamo a non utilizzare la gran parte dei soldi che rimangono invischiati nelle pastoie burocratiche e nel clientelismo tipico proprio di quella nazione sovrana che qualcuno vedrebbe come la manna. Ci vuole una faccia come il culo a buttare nel cesso il 70% dei fondi tra incartamenti e "telefonate all'amico" e lamentarsi che l'euro è una disgrazia, nel frattempo che l'AgenziaEntrate (tutta italiana) si comporta con metodi mafiosi per la riscossione dei crediti. La questione dell'euro potrebbe anche essere fondata, ma finchè lo stato italiano ha questi risultati, nemmeno se stampassimo dobloni e fiorini cambierebbe qualcosa, ma la ricerca dell'età dell'oro nella mentalità di alcuni è troppo forte, facile scaricare il barile sulla moneta europea quando nelle questioni tutte italiane lo stato si comporta come una disgrazia nella vita delle persone. Avete sentito qualcuno in campagna elettorale promettere lo sfruttamento dei fondi strutturali? Ah già, per quello servirebbe far politica, non demagogia.

Ps. E' tutta colpa di Soros
#3838
Citazione di: paul11 il 03 Aprile 2018, 11:58:30 AMIl risultato è che i testi antichi non sono trascendentali (è solo dopo che compaiono le spiritualità e le religioni),sono molto più
"materiali" di quanto la nostra cultura attuale li abbia interpretati.

La parte spirituale dei veda indiani nasce dopo .
Posto che bisogna chiarire per cosa si intende per trascendentale, io la metterei su un piano diverso seppur parzialmente concordando con te. Riguardo all'induismo ricordo per esempio che vige ancora oggi il divieto alle donne di accedere ai templi dedicati a certe divinità..alcune di esse persino femminili.. Il che non avrebbe  se nso se analizzato dal punto di vista teologico, ma ce l'ha dal punto di vista geografico. Sono infatti templi quasi sempre posizionati all'estremità della giungla(presente o passata) e risulta chiaro l'aspetto pratico: la donna con il mestruo è odorosa, e attira le tigri. Prima di ridere, ti ricordo che le tigri ci sono davveroe che hanno davvero un olfatto perspicace per le questioni di sangue. Ora questo è un esempio che mi rendo conto possa far ridere, ma ne potrei tirare fuori altri, e la mia impressione non è che sia la trascendentalità ad essere stata appiccita dopo, ma la morale, e la legge. La trascendentalità secondo me è insita nel voler trovare un ordine cosmologico, un alfa e un omega, che sta alla base anche del pensiero "primitivo". Quelli che credevano che i "primitivi" dovessero per forza di cose ricondurre la mitologia ad un aspetto pratico si sono dovuti ricredere quasi sempre, alcune tribù sono capaci di catalogare in maniera botanicamente accurata più di 8000 (leggasi ottomila) specie, di cui solo una parte può essere ricondotta ad un aspetto pratico, l'altra è curiosità, la voglia di capire il mondo e il bisogno di trascendere quell'imago mundi che si sono fatti. E qui si riaprirebbe uno spiraglio di una discussione accesa e vecchia che avemmo riguardo al "buon selvaggio", perchè continuo a pensare che l'etnocentrismo occidentale abbia fatto troppo velocemente ad accollarsi la responsabilità e la colpa dell'hybris.
#3839
Solo chi ha una visione della storia eroico\mitologica si può soprendere che l'apporto dei singoli non sia che la summa (e a volte il brusco avanzamento) di un sentimento corale e diffuso, l'eroe che "inventa" è stato sistematicamente smascherato dalla storia, che si tratti di Paolo o di Darwin non cambia niente.
Quello che si intende con "invenzione di Paolo" è più semplicemente la differenza del messaggio paolino da quello cristiano, a partire dell'ipotesi che (forse?) Cristo una Chiesa non l'avrebbe mai voluta in prima istanza. Ma è ovvio che quando si parla di "Paolo" non si parla della persona, ma della teologia, del frangente culturale che porta questo nome. E' la scoperta dell'acqua calda..
#3840
Non sottovaluto un bel niente, semplicemente denuncio un pessimo uso del linguaggio (da titolisti\baitclick) che va a favore del non capirci niente, e ingrassa i nazionalisti che possono dipingersi come martiri dell'estabilishment, vittime della censura intellettualoide, e ancor peggio "outsiders" di un sistema di cui fanno
parte dai calzini alla cravatta. Non discuto nemmeno dei partiti di testimonianza, chi li crede capaci di superare una soglia di consenso fisiologica ha qualche rotella fuori posto. Mi riferisco all'ondata di nazionalismo civico (non fascismo) che sta interessando i paesi occidentali, che va inquadrata nella giusta ottica, con i giusti riferimenti, e sopratutto con le giuste parole onde evitare di lasciare a loro la prerogativa di un nuovo linguaggio politico, ovvero la loro vittoria. Esattamente come è successo con i 5s, anche loro tacciati di fascismo per parecchio tempo in maniera ancor più surreale della lega, e il risultato si è visto. In Libia e in Italia non esiste nessun lager, se la parola lager ha ancora un senso, ce l'ha riferito al contesto storico di inizio secolo. Esistono delle situazioni disumane certamente, contingentate a questo contesto storico, e che non hanno nulla a che fare con il darwininismo sociale ne la repressione politica, ma con le contraddizioni della globalizzazione e determinate scelte politico-militari del passato recente. Ma se è stato necessario trovare le valigie di soldi per portare Sarkozy sul banco degli imputati, e verrà processato solo per questo, se Blair e Bush la faranno franca nella bara prima di vedere il tribunale, uno poi può aspettarsi quello che vuole, anche che ai migranti vengano organizzati B&B sulle coste libichee magari anche tornei di bridge. Nel frattempo che aspettiamo che Salvini si affacci dal terrazzo a declamare "tombini di ghisa!" ci troveremo probabilmente in una situazione inedita, drammatica, completamente inaspettata, perchè perdevamo tempo a rincorrere le forme del passato rendendoci ridicoli alla storia.