Facciamo un esempio di cosa significhi comprendere.
Per gli antichi greci i corpi cadono per simpatia, essendo che il simile è attratto verso il simile, e i corpi sono attratti dalla terra possedendo la stessa sostanza.
Nonostante questa descrizione sia evidentemente affetta da antropomorfismo, la legge gravitazionale di Newton là si enuncia ancora in termini di attrazione, per cui due corpi si attraggono in ragione inversa al quadrato della loro distanza, e in ragione diretta alle loro masse.
La descrizione della legge però non coincide necessariamente con la legge, anche se Newton considerava tale enunciazione appropriata, ed è in effetti ancora quella che si insegna a scuola.
Ma allora come fa' la luna a non cadere sulla terra , o viceversa?
Che si stiano antipatiche?
Per spiegare la cosa Newton invitava a immaginarsi su un alta montagna e,da quella lanciare una pietra.
La pietra dopo aver descritto una parabola cade sulla terra, ma se aumentiamo la sua velocità cade più in là', finché al limite non cade più, come se, pur continuando a cadere non cadesse però mai.
Sembra una magia, e in un certo senso lo è.
Ma una diversa enunciazione della legge ci aiuta a svelare il trucco.
I corpi non si attraggono per gravità, ma più in generale si muovono per gravità , e il modo in cui si muovono lo si può calcolare grazie alla legge.
Una volta calcolatolo lo si può descrivere convenzionalmente caduta, salita, girare intorno , o come ci pare.
Però i corpi non cadono, non salgono, e non girano attorno , ma si muovono secondo curve che si possono calcolare, e poi convenzionalmente suddividere in curve di caduta, di salita, di girare attorno.
La nostra comprensione però così inizia a vacillare, perché l'enunciazione della legge di gravità non ci appare più così scontata, perdendo ogni riferimento antropomorfo residuale.
Dobbiamo considerare la legge per quel che è e non per il particolare diverso modo in cui là si può enunciare , e così ci sembra allora di comprenderla meno, e la sua natura astratta adesso meglio ci appare.
I corpi cadevano anche quando la legge di Newton non era stata ancora enunciata,,e questo fatto giaceva semisepolto dentro noi come una fede non abbracciata che produceva una evidenza, e ancora lo fa'.
Trasferire il processo che porta all'evidenza che le cose cadono, ad altre evidenze, come perfino a quella che le cose esistono, sembra strada più ardua, ma se ci volete provare il percorso Newton l'ha tracciata, e altri ancora dopo di lui meglio lo hanno precisato aumentando il grado di astrazione , aumentando quindi il grado di conoscenza, ma con l'apparente paradosso che più sappiamo e meno comprendiamo.
Per gli antichi greci i corpi cadono per simpatia, essendo che il simile è attratto verso il simile, e i corpi sono attratti dalla terra possedendo la stessa sostanza.
Nonostante questa descrizione sia evidentemente affetta da antropomorfismo, la legge gravitazionale di Newton là si enuncia ancora in termini di attrazione, per cui due corpi si attraggono in ragione inversa al quadrato della loro distanza, e in ragione diretta alle loro masse.
La descrizione della legge però non coincide necessariamente con la legge, anche se Newton considerava tale enunciazione appropriata, ed è in effetti ancora quella che si insegna a scuola.
Ma allora come fa' la luna a non cadere sulla terra , o viceversa?
Che si stiano antipatiche?
Per spiegare la cosa Newton invitava a immaginarsi su un alta montagna e,da quella lanciare una pietra.
La pietra dopo aver descritto una parabola cade sulla terra, ma se aumentiamo la sua velocità cade più in là', finché al limite non cade più, come se, pur continuando a cadere non cadesse però mai.
Sembra una magia, e in un certo senso lo è.
Ma una diversa enunciazione della legge ci aiuta a svelare il trucco.
I corpi non si attraggono per gravità, ma più in generale si muovono per gravità , e il modo in cui si muovono lo si può calcolare grazie alla legge.
Una volta calcolatolo lo si può descrivere convenzionalmente caduta, salita, girare intorno , o come ci pare.
Però i corpi non cadono, non salgono, e non girano attorno , ma si muovono secondo curve che si possono calcolare, e poi convenzionalmente suddividere in curve di caduta, di salita, di girare attorno.
La nostra comprensione però così inizia a vacillare, perché l'enunciazione della legge di gravità non ci appare più così scontata, perdendo ogni riferimento antropomorfo residuale.
Dobbiamo considerare la legge per quel che è e non per il particolare diverso modo in cui là si può enunciare , e così ci sembra allora di comprenderla meno, e la sua natura astratta adesso meglio ci appare.
I corpi cadevano anche quando la legge di Newton non era stata ancora enunciata,,e questo fatto giaceva semisepolto dentro noi come una fede non abbracciata che produceva una evidenza, e ancora lo fa'.
Trasferire il processo che porta all'evidenza che le cose cadono, ad altre evidenze, come perfino a quella che le cose esistono, sembra strada più ardua, ma se ci volete provare il percorso Newton l'ha tracciata, e altri ancora dopo di lui meglio lo hanno precisato aumentando il grado di astrazione , aumentando quindi il grado di conoscenza, ma con l'apparente paradosso che più sappiamo e meno comprendiamo.