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Messaggi - Eutidemo

#3841
Secondo il il direttore del dipartimento dell'aviazione del ministero dei Trasporti bielorusso, Artem Sikorsky, la  decisione di far atterrare il volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius sarebbe stata presa  "dopo che all'aeroporto nazionale di Minsk era pervenuta una e-mail di minacce di Hamas".
A riprova di ciò, Sikorsky, il quale, singolarmente, porta lo stesso nome dell'omonimo elicottero da battaglia, ha reso pubblica l'email in questione, il cui contenuto è il seguente: "Noi, i soldati di Hamas, chiediamo che Israele cessi il fuoco a Gaza e chiediamo che l'UE rinunci al suo sostegno a Israele. I partecipanti al forum economico di Delfi tornano a casa con il volo 4978. Una bomba è stata messa in questo aereo. Se non soddisfate le nostre richieste, esploderà sopra Vilnius".
***
Per rendere più plausibile la cosa, la TV bielorussa ha persino mandato in onda le immagini dei servizi di sicurezza aeroportuali di Minsk, i quali, almeno secondo me, facevano solo "finta" di controllare se davvero ci fosse una bomba a bordo dell'aereo, prima di farlo ripartire; decollando, però, con cinque passeggeri di meno, e, cioè il dissidente, Roman Protasevich, la sua fidanzata, e, sembra, altri tre misteriosi personaggi.
I quali, con molta probabilità, erano tre dei quattro agenti messi alle costole del giornalista dissidente, dal KGB bielorusso (e, forse, anche dell'FSB russo), sin dalla partenza dell'aereo in Grecia; e che lo avevano più volte fotografato con lo "smartphone" nell' aeroporto di Atene, al fine di identificarlo con sicurezza.
***
No, non mi sono sbagliato nello scrivere"KGB";  perchè, mentre in Russia è stato molto saggiamente cambiato il nome in "FSB" (ma non la sostanza), in Bielorussia, invece, esso è rimasto tale e quale come ai tempi della guerra fredda.
Ed infatti, l'Agenzia per la sicurezza dello Stato della Repubblica Bielorussa, in "bielorusso" è scritto "Камітэт дзяржаўнай бяспекі, КДБ" (Kamitėt Dziaržaŭnaj Bjaspeki, KDB), che è l'esatta traduzione letterale del "russo" "Комитет государственной безопасности, КГБ" (Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti), cioè, appunto, KGB.
Per cui, molto significativamente, quello bielorusso è uno dei pochi servizi segreti che conserva ancora gelosamente il nome russo "KGB" dopo la dissoluzione dell'Unione sovietica, anche se tradotto in bielorusso.
***
E, a quanto pare, ne conserva gelosamente anche i metodi, tra i quali soprattutto quello della "дезинформация" ("dezinformatsiya"), e, cioè, il metodo della più spudorata "disinformazione"; ed infatti, una particolare caratteristica delle tecniche di "disinformazione" del KGB, è sempre stata quella di essere molto "elaborata", ma, nel contempo, anche molto "grossolana" (come io evidenziai in una mia analisi di molti anni fa).
***
Nel caso in esame, a mio parere, sembra decisamente prevalere tale secondo aspetto, in quanto:
1)
Costituirebbe una circostanza alquanto singolare che Hamas sia davvero andata a mettere una bomba su un volo di linea tra Atene e Vilnius, e, per giunta, proprio su quello dove -per caso- si trovava il dissidente bielorusso, che  Aleksandr Lukashenko intendeva catturare; dandogli, così, l'occasione e la scusa migliore per poterlo fare.
2)
In ogni caso, al momento del volo,  il (sia pur fragile) "cessate il fuoco" a Gaza reggeva perfettamente, e, quindi, non si capisce proprio, stando all'e-mail esibita, cosa diamine Israele avrebbe dovuto "cessare" all'istante; ed infatti, al momento, non c'era "fuoco" di sorta in corso da far cessare prima che l'aereo atterrasse a Vilnius.
3)
Peraltro, stando all'e-mail esibita, non si capisce proprio come l'UE avrebbe mai potuto "rinunciare al suo sostegno a Israele", in tempo utile per evitare che l'aereo "esplodesse sopra Vilnius"; ed infatti il volo Atene-Vilnius dura 2h e 50 minuti, e l'email è arrivata a circa un'ora dal previsto orario di atterraggio.
4)
Infine, se davvero sussisteva una "minaccia di bomba", sarebbe bastato semplicemente avvisare il pilota, che sarebbe spontaneamente atterrato per conto suo; ed infatti, in tal caso, non c'era certo bisogno di indurlo ad atterrare affiancandolo e minacciandolo con un areo da guerra, per giunta per ordine diretto di Lukashenko.
***
Questo topic si limita a considerare "esclusivamente" lo specifico aspetto della "giustificazione bomba" fornita dalla dittatura bielorussa, senza voler minimamente entrare nel merito della vicenda, della reazione dell'Europa, dai rapporti tra Putin e Lukashenko ed altri analoghi temi; i quali, secondo me, sarebbero tutti molto interessanti da esaminare, ma, al cui riguardo, vi invito, eventualmente, ad aprire degli autonomi topic, ma "non qui".
***
Qui, invece, si tratta solo di esporre le proprie idee circa la plausibilità o meno della giustificazione fornita dalle autorità bielorusse; io ho esposto le ragioni per le quali, personalmente, non ci credo affatto, ma, ovviamente, si tratta soltanto della mia discutibilissima opinione (scevra da qualsiasi aspirazione "dogmatica").
;)
***
#3842
Citazione di: Ipazia il 24 Maggio 2021, 12:55:56 PM
Aggiungerei il 2 giugno 1946 che ci ha liberato da quella infausta dinastia. Anche gli italiani ogni qualche secolo ne azzeccano qualcuna di giusta.
BRAVA!!!
Condivido e sottoscrivo!
;)
#3843
Oggi è il 24 maggio, una data da non dimenticare, perchè ci ricorda quella del 24 maggio 1915; ma vanno ricordate anche altre precedenti date.
Ad esempio:
1)
Nel 1882 l'Italia stipula un Trattato di Alleanza Militare, firmato dal ministro Pasquale Stanislao Mancini, con la Germania e con l'Austria: viene così formata la cosiddetta "Triplice Alleanza" tra Italia, Austria e Germania.
2)
Tale trattato viene più volte rinnovato, con clausole aggiuntive, nei seguenti anni: 1887, 1891, 1896, 1902, 1908 e 1912.
3)
Nel 1911 l'Italia combatte la guerra di Libia e la conquista; vince, sì, ma con grave dispendio di energie e mezzi.
Risulta in modo inequivoco che il nostro esercito non era minimamente preparato per una guerra moderna; così come accadde per la successiva guerra coloniale in Etiopia e per la seguente seconda guerra mondiale.
4)
Il 28 giugno 1914, l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e la moglie Sofia vengono uccisi da un attentatore serbo.
Nel corso della susseguente crisi fra Austria e Serbia, l'Italia fa presente all'alleata Austria che, in caso di eventuali modifiche unilaterali da parte dell'Austria dell'assetto politico e territoriale nei Balcani, faccia pure come gli pare e piace; però, in tal  caso, all'Italia occorre dare in cambio delle compensazioni territoriali.
5)
Il 28 luglio 1914 l'Austria dichiara guerra alla Serbia, per cui la Germania fa pressione sul governo austriaco, tramite l'ex Cancelliere Von Bulow, affinchè esaudisca le richieste italiane di compensazioni territoriali.
6)
Il 30 luglio 1914 lo Zar di Russia, legata da un'alleanza alla Serbia, firma l'ordine di mobilitazione generale: ma senza ancora dichiarare guerra all'Austria.
7)
Il 1° agosto 1914 la Germania, dopo aver dato senza esito un ultimatum di smobilitazione alla Russia le dichiara guerra; e, successivamente, il 3 agosto dichiara guerra anche alla Francia e invade il Belgio violando così la neutralità di questo paese.
8 )
In seguito alla violazione della sovranità del Belgio il governo inglese dichiara guerra alla Germania il 4 agosto.
9)
Seguono fra il 6 e il 12 agosto 1914, le dichiarazioni di guerra dell'Austria alla Russia e della Francia e dell'Inghilterra all'Austria.
10)
Il il 15 agosto 1914 l'Italia dichiara la sua neutralità.
11)
Con il passare dei mesi del 1914 e del 1915,  davanti all'ipotetico rischio di veder schierato un esercito nemico sull'Isonzo, mentre è in seria difficoltà sul fronte galiziano, Vienna si dichiara disposta a dare  compensazioni territoriali sempre più consistenti all'Italia:
- sia affinchè intervenga in guerra al suo fianco;
- sia pure per la sua pura semplice neutralità.
E, questo, anche per le pressioni della Germania, che aveva enormi interessi economici in Italia (ad esempio nel controllo della Banca Commerciale, ma non solo).
12)
Il re d'Italia, alla totale insaputa sia del governo sia della maggioranza parlamentare che era decisamente contraria alla guerra   "mette all'asta" il suo eventuale intervento e/o la sua neutralità, mercanteggiando "al rialzo" sia con il francese Barrere che con il tedesco von Bulow; ma ovviamente, non mette in conto solo il "miglior prezzo offerto", bensì anche le "prospettive di vittoria militare" dell'una o dell'altra parte (a prescindere da chi sia dalla parte del torto o della ragione).
13)
Il 26 aprile 1915, alla fine, di fronte alle esorbitanti promesse dell'Intesa (non mantenute dopo la vittoria), e al fatto che gli Imperi Centrali sembrano alquanto in difficoltà, il re d'Italia firma in segreto il "Patto di Londra", alleandosi con Francia, Russia e Inghilterra, ed impegnandosi formalmente a dichiarare guerra all'Austria al massimo "entro un mese"; questo, però, senza ancora denunciare l'alleanza con Austria e Germania, e quindi trovandosi così formalmente alleato di tutte le contrapposte forze in campo, e senza che nessuno (a cominciare dal nostro Parlamento) ne sapesse assolutamente niente.
14)
Messa alle strette, l'Austria finisce per offrirci, gratis e per la sola neutralità, praticamente quasi tutto quello che il re d'Italia aveva preteso; mettendolo così in gravissima difficoltà.
Pertanto, poichè nè il governo, nè il parlamento, nè la gran massa dei cittadini (contadini ed operai) vogliono entrare in guerra -tantomeno in mancanza di un valido motivo-, il re fa leva non tanto sul "numero" (relativamente esiguo) degli interventisti, quanto, piuttosto, sul "rumore" che essi sono in grado di suscitare nel Paese.
15)
Il 5 maggio 1915, quindi, a Quarto, Gabriele D'annunzio enfaticamente incita così, testualmente, i suoi scalmanati seguaci: "Voi non volete certo l'ampiamento del territorio italiano per semplice gratuita acquisizione, bensì per diritto di conquista; non a misura di vergogna, bensì a prezzo di sangue e di gloria!"
Iniziano le violenze nelle strade contro i neutralisti, ed un'orda di interventisti irrompe nell'aula del parlamento, a Montecitorio, malmenando e sputacchiando la maggioranza antinterventista; questo, mentre i carabinieri del re restano tranquillamente a guardare, senza muovere un dito.
16)
Il 9 maggio 1915 il re convoca il Presidente del Consiglio Salandra, dicendogli che se il Governo e il Parlamento (mai avvisati in precedenza dei suoi maneggi), non gli verranno subito dietro, cambiando parere circa l'intervento che lui ha formalmente promesso agli Anglofrancorussi, sarà costretto ad abdicare; gettando così il Paese nel caos.
17)
Il 10 maggio 1915 il re insiste in modo ancora più determinato  con il povero Salandra, il quale informa Giolitti, a cui fa capo la maggioranza parlamentare neutralista; quest'ultimo, allora, si rende conto che se il re, dopo aver tradito la Tripice Alleanza di cui faceva parte, tradisse pure il "Patto di Londra" appena sottoscritto, finirebbe per divenire "a Dio spiacente ed ai nimici sui!" .
La monarchia sarebbe spacciata, e il Paese pure!
18)
Il 13 maggio 1915 Salandra, reso edotto della resa di Giolitti, si dimette.
19)
Il 20 maggio 1915, resi anch'essi edotti della gravissima situazione in cui si è ficcato il re, della resa di Giolitti, nonchè dell'aggressione subita pochi giorni prima nella loro stessa aula, i parlamentari votano i pieni poteri ad un gabinetto di guerra presieduto dallo stesso Salandra; il che, come avviene in casi del genere, con un voto pressochè plebiscitario (407 a 64).
20)
Il 24 maggio 1915 il re manda un ultimatum pro forma all'Austria, e il giorno stesso le dichiara guerra; veramente, in base al "Patto di Londra", la si sarebbe dovuta dichiarare subito pure alla Germania...ma ormai chi si scandalizza più!
***
#3844
Ciao Anthony :)
Draghi non l'ho mai personalmente conosciuto, se non, estemporaneamente, in quanto lui studiava in un ottimo liceo classico di gesuiti (il Massimo), che era a due passi, ed in competizione sportiva  continua, con il liceo classico in cui andavo io (il Vivona), entrambi all'EUR; per cui di lui, per "conoscenza diretta", posso solo dire che era un ottimo giocatore di "basket".
***
Per "conoscenza indiretta", invece, ritengo di poter dire ragionevolmente supporre che, sebbene indubbiamente buona parte del suo successo sia stato dovuto alle sue eccellenti capacità personali, forse non sarebbe arrivato lì dove è arrivato, se non fosse stato supportato "anche" da eccellenti "agganci" familiari, politici e sociali nella "Roma che conta!"
***
La storia ci insegna che non sempre è così; però, nella maggior parte dei casi, è così che succede!
***
Con questo voglio dire che, senza per questo abolire il diritto ereditario, nè tassarlo in modo soverchio e punitivo, tuttavia, così come accade in tutti i Paesi "civili" del mondo, nei quali la "scala sociale" è molto più efficiente della nostra, sarebbe senz'altro "estremamente" opportuno che almeno una "piccola" quota dei "patrimoni ultramilionari" venisse ridistribuita anche ai giovani dei ceti meno abbienti; il che, ovviamente, non sarà mai sufficiente a "pareggiare"davvero le linee di partenza, ma, almeno, ridurrebbe un poco l'enorme "handycap" di partenza che c'è oggi.
***

Comunque sono d'accordo con te che Draghi è un tecnico il cui solo "nome" vale tranquillamente milioni di euro l'anno;  e sono anche sicuro che, se ha deciso di diventare Pdc lo ha fatto certamente per ragioni che vanno oltre il mero calcolo della sua "personale" convenienza (quantomeno quella meramente "economica").
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Un saluto :)
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#3845
Citazione di: anthonyi il 23 Maggio 2021, 11:26:41 AM
Citazione di: daniele22 il 23 Maggio 2021, 09:53:07 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.


Buona domenica a tutti. Giusto, aggiungo un'altra considerazione. Ho sentito dire che Berlusconi e la dx terrebbero per gli attributi Draghi. Mi sa invece che Supermario (che non è Cipollini) tiene per le palline tutti, rigettando istanze che a lui non piacciono. A prescindere dalla bontà delle sue intenzioni, ho sentito parlare dell'ingenuità di Letta, ma forse Letta sapeva già che Draghi avrebbe rigettato la sua proposta, però a questo punto lo stesso Letta potrebbe rifiutare il rifiuto di Draghi e ritirare i ministri dal governo. Ma non può certamente farlo perché ha le palline e non le palline più grandi. In altre parole non saprebbe bene come muoversi (a pensar bene). In ogni caso, a me sembra che non sia il parlamento a legiferare, bensì il governo con i suoi decreti legislativi, lasciando il compito al parlamento di ratificarli. Ovvero, succederebbe il contrario di quel che dovrebbe succedere in una democrazia parlamentare. Nel frattempo che scrivevo Sapa ha aggiunto un post che sottoscrivo
In effetti, Daniele, anch'io non condivido l'idea che Draghi sia tenuto per gli attributi. Draghi e un fine politico, come ha già dimostrato quando ha "governato" la Bce, ed è anche dotato della cultura operativa finanziaria sufficiente per sapere che spesso le parole sono più importanti dei fatti. Con le sue parole ha voluto coprire tutte le voci, populiste e di destra, che certamente si sarebbero alzate per sfruttare propagandisticam ente l'opportunità data dall'ingenuita di Letta.
***
Con le sue parole Draghi, poichè lui non è nè un ignorante nè uno stupido, forse ha semplicemente cercato di fare leva sull'ignoranza e sulla stupidità di chi lo stava ad ascoltare; ed infatti, come mi sembra di aver inequivocabilmente dimostrato, la sua dichiarazione costituisce oggettivamente una colossale castroneria, buona solo a prendere per i fondelli dei "buoi immaturi", che, purtroppo, stanno ripopolando in massa il nostro Paese (per fare ancora riferimento all'etimologia del termine Italia).
***
#3846
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
***
Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
***
Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
***
P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.

NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.
#3847
Per Ipazia e Inverno. :)
Sono perfettamente d'accordo con voi sul fatto che un piccolo aumento dell'imposizione sugli assi ereditari ultramilionari, da solo, non risolverebbe "minimamente" il problema della profonda "iniquità tributaria" che affligge l'Italia (e non solo lei); e, ancor meno, risolverebbe il più vasto problema dell'"ingiustizia"  che regna sovrana nel mondo, sotto i più diversi aspetti (non solo tributari).
Però, secondo me, rinunciare a battersi in una piccola battaglia, giustificandosi con il fatto che, anche vincendo quella, si sarebbe comunque bel lontani dal vincere la guerra, è un gravissimo errore; così, infatti, si fa il gioco dei ricchi e dei potenti, nelle varie "forme" in cui essi ci si presentano di volta in volta.
Se ti lasci sputare in faccia, poi non puoi lamentarti del fatto che si sentano in diritto di prenderti pure a calci nel sedere!
***
Un saluto! :)
***
#3848
Ciao Paul11 :)
Il tuo ragionamento è perfettamente condivisibile, in quanto la riforma dei vari "comparti" fiscali, non può essere fatta "a mozzichi e bocconi", bensì dovrebbe essere operata nel contesto di una ristrutturazione combinata; ed infatti, ciascun meccanismo impositivo comporta il bilanciamento di determinati fattori e componenti, per cui, intervenendo soltanto su uno di essi, si rischia di alterarne l'equilibrio.
***
Questo, però, vale per i singoli "comparti fiscali" (ciascuno dei quali comprendenti vari tipi e principi di tassazione, tra di loro collegati), ma non per l'intera area tributaria nel suo complesso; ed infatti ciascun "comparto" ha una sua logica interna, che va rispettata, ma che non ha diretto collegamento con le altre.
Ad esempio, non c'è dubbio alcuno che il "football", il "tennis", il "basket", il "salto in alto", il "tiro al piattello" ecc., siano tutte riconosciute dal CONI come discipline sportive; ma sarebbe ridicolo sostenere che, ad esempio, non sia possibile riformare le regole del "tiro al piattello", se non rivedendo quelle del "football", e viceversa.
Ovvero, che, per riformare le regole del "tiro al piattello", sia necessario intervenire su tutte le discipline sportive nel loro complesso.
***
In ambito tributario è esattamente la stessa cosa; tanto è vero che le precedenti riforme fiscali, sono sempre state tutte fatte per singoli grandi "comparti", e, in genere, in epoche diverse.
Così, ad esempio, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte dirette", ha dato luogo, appunto, ad un "Testo Unico"; il quale riguardava i vari generi di tassazione dei diversi tipi di reddito soggetti a tale tipo di imposizione, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 22/12/1986 d.p.r. 917).
Allo stesso modo, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte sulle successioni e sulle donazioni", ha dato luogo, appunto, anch'esso, ad un autonomo "Testo Unico"; il quale riguardava le varie modalità di imposizione successoria e donatoria, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 31/10/1990 d.p.r n. 346).
Ma, tra i due Testi Unici, non sussiste (nè può sussistere) coordinamento alcuno, contenuto in un "Testo Unicissimo"; così come non potrebbe sussistere tra le regole del "football", e quelle del "tiro al piattello".
;D
***
Pertanto, una riforma delle regole che disciplinano imposte sulle successioni e sulle donazioni, così come quella proposta da Letta, non comporta minimamente che sia necessario rimettere contestualmente mano a tutto il sistema fiscale nel suo complesso; questa è soltanto una colossale "balla propagandistica" in malafede, propugnata sofisticamente, da coloro che, godendo di smisurati patrimoni, vorrebbero evitare un sia pur minimo incremento della loro tassazione in sede ereditaria.
>:(
***
Quanto all'armonizzazione della sistema fiscale europeo, un piccolo aumento della tassazione successoria costituirebbe, già di per sè, un piccolo passo in tale direzione; vista l'abissale e vergognoso divario attualmente esistente tra l'Italia e il resto dei Paesi Civili (non solo europei)
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***
E' meglio cominciare con l'accendere un fiammifero, piuttosto che restare nel buio più completo della più bieca sperequazione tributaria che si sia mai vista in Italia.
***
Un saluto :)
***
#3849
Ciao Sapa. :)
Condivido perfettamente le tue considerazioni.
Ed infatti, se tuo padre e tua madre hanno fatto un mutuo per acquistare la casa, che, poi, ti hanno lasciato in eredità e ne hanno pagato le relative tasse, tu, come figlio da loro mantenuto, hai indirettamente subito le conseguenze di quella spesa, come maggiori risparmi ai quali l'intero nucleo familiare è stato costretto; ma nè io nè Letta abbiamo mai messo in dubbio questo, trattandosi di considerazioni assolutamente "ovvie" e, quindi, del tutto condivisibili.
Nella tua ipotesi, infatti, tu non pagheresti neanche un euro di imposta successoria, nè ora, nè mai; anche se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Ed infatti, devi tenere conto di due circostanze:
a)
Il valore degli immobili da tassare in sede successoria, non è quello "commerciale", bensì quello "molto" più esiguo calcolato "catastalmente"; quello, cioè, che si ottiene applicando alla rendita catastale rivalutata del 5% il moltiplicatore previsto per ciascuna determinata categoria catastale.
b)
In tutte le legislazioni in materia successoria, quali la nostra e quella proposta da Letta (almeno nella bozza che ho visto io), è sempre prevista una "franchigia" (art. 2, commi 48 e 49-bis, del d.l. n. 262/2006) per evitare quello che temi tu, e, cioè:
- nei trasferimenti a favore del coniuge e dei parenti in linea retta, fino all'importo (catastale), per ciascun beneficiario, di 1.000.000 di euro non si paga alcuna imposta di successione o donazione;
- nei trasferimenti a favore dei fratelli e delle sorelle fino all'importo, per ciascun beneficiario, di 100.000 euro;
- nei trasferimenti a favore di persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fino all'importo di 1.500.000 euro.
***
Pertanto, salvo che tuo padre e tua madre abbiano fatto un mutuo per acquistare la Reggia di Caserta, stai tranquillo che non pagherai mai neanche un euro di imposta di successione; nè ora, nè se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Un saluto! :)
***
#3850
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
E' molto probabile!
:)
#3851
Ciao Jacopus. :)
Condivido parola per parola tutto quello che hai scritto.
Ormai, in un'Italia regredita al Pleistocene, la quale, ormai,  è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis", fa scandalo persino una proposta così ragionevole e di buon senso come quella di Letta.
Ci vorrà un po' di tempo prima che nella nostra Penisola torni ad evolversi una specie "sapiens"; o, almeno, un poco meno "insipiens"!
Un saluto! :)
#3852
Ciao Anthony. :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno la "scusante" di Draghi per quello che ha stupidamente detto.
Ciò che hai scritto su Letta, invece, almeno secondo me, è in buona parte condivisibile.
***
Ed infatti:
a)
Comprendo perfettamente che, dato che Salvini e Berlusconi "lo tengono per gli attributi", Draghi non possa al momento fare una cosa così ovvia e indispensabile come rivedere l'imposta sulle successioni e sulle donazioni; d'altronde, per lo stesso motivo, ha anche dovuto concedere loro l'infame primo "condono gratuito" della storia.
b)
Non comprendo affatto, però, visto che di solito è così saggiamente "taciturno", per quale motivo, questa volta, abbia dovuto aprire bocca per dire una simile scemenza.
***
Quanto a Letta, invece, venendo a Roma dal suo  esilio parigino, come giustamente osservi tu, forse non si è reso conto di essere tornato in un'Italia regredita al Pleistocene; la quale, ormai,  è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis".
Per tale motivo, come giustamente osservi tu, si è posto in una posizione di forte solitudine, anche all'interno del suo partito; il quale risente ancora troppo del "renzismo".
***
Se si sia messo in una posizione di solitudine anche nel Paese, invece, lo vedremo alle prossime elezioni.
***
Un saluto! :)
***
#3853
Al riguardo, per prima cosa, è bene precisare due punti, che mi sembra vengano un po' trascurati dai "mass-media", e, soprattutto, da alcuni politici.
1)
La "tassa sulle successioni", in realtà, non esiste, poichè, si tratta di un'"imposta" (indiretta), e non di una "tassa"; sono due cose un po' diverse.
2)
Ad ogni modo, per la precisione, non esiste neanche un'"imposta sulle successioni", bensì, più esattamente, un "'imposta sulle successioni e donazioni"; la qual cosa ha pure un suo preciso significato.
***
Ed infatti, sostenere demagogicamente, come fanno alcuni, che si tratta di una "tassa sui morti", costituisce una deformazione della realtà; e, questo,  al fraudolento scopo di suscitare la sciocca '"indignazione" dei gonzi che li stanno "bovinamente" a sentire.
Non a caso "Italia", etimologicamente, significa il "Paese dei Vitelli"; e, come è noto, il "vitello" è il bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, non ancora adeguatamente sviluppato nè fisicamente nè, soprattutto, mentalmente.
***
In realtà, il becero "slogan", per il quale la "tassa sulle successioni" equivarrebbe a "mettere le mani in tasca ai morti", è assolutamente falso!
Ed infatti, ai sensi e per gli effetti dell'art.5 del Testo unico del 31/10/1990 n. 346 (e successivi aggiornamenti), i "soggetti passivi" dell'"imposta" sono:
- i donatari per le donazioni;
- i beneficiari per le altre liberalita' tra vivi;
- gli eredi e i legatari per le successioni.
***
Cioè, si tratta semplicemente di operare un prelievo tributario in capo a quei "vivi", i quali, per loro fortuna, si trovano ad aver gratuitamente ricevuto, "inter vivos" o "mortis causa", dei "patrimoni milionarii" senza avere minimamente contribuito:
- nè alla loro formazione;
- nè a pagare le imposte dovute al momento della loro formazione (sempre che siano state pagate).
***
Ripeto che tale imposta, sia in passato, sia nella proposta di Letta, non riguarda affatto "tutte le successioni", bensì soltanto le successioni di "patrimoni (ultra)milionarii"; ed infatti, in base alla proposta di Letta, il 99% degli italiani, in sede successoria, continuerebbe a non pagare "niente" o molto poco (cioè, solo le imposte ipotecarie e catastali, nel caso di successione o donazione immobiliare).
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Per cui mi ha molto stupito quanto dichiarato da Draghi, e, cioè, che: "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!".
Questa è la terza "oggettiva" castroneria che gli ho sentito dire da quando è al governo; ma è senz'altro la più grossa di tutte!
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Ed infatti:
1)
Innanzitutto, Draghi avrebbe dovuto dire: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi".
Come se ancora non bastassero loro quelli che già hanno!
2)
Se, poi, avesse voluto essere ancora più preciso, avrebbe dovuto specificare: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi, bensì di negarlo al 99% degli altri!".
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Ed infatti, Draghi, come un "Robin Hood al contrario", affetto da una grave forma di "disturbo bipolare", non ha tenuto minimamente conto del fatto che la proposta di Letta:
- non intendeva affatto "prendere i soldi" ai cittadini italiani nella loro generalità;
- intendeva soltanto "prendere (un po') di soldi" all'1% dei cittadini più ricchi (eredi), per "dare (un po') di soldi" al 99% degli altri.
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O meglio, per la precisione, l'ulteriore prelievo su chi "riceve", senza alcuno sforzo o fatica, donazioni e successioni "(ultra)milionarie", secondo la proposta di Letta, sarebbe dovuto essere destinato a procurare un sostegno economico ai diciottenni in precarie situazioni finanziarie; per cui, diversamente da quanto dichiarato da Draghi, si sarebbe trattato principalmente di "dare", e non di "prendere".
***
A parte la "molto discutibile" affermazione di Draghi, trovo alquanto "sconcertante" che la sola idea  avanzata da Letta di aumentare di "un po'", in maniera progressiva, la tassa di successione per i patrimoni che superano il milione di euro, (solo sopra i 5 milioni scatterebbe infatti l'aliquota massima), abbia scatenato tanto clamore e opposizione; ed infatti, va bene essere stupidi e/o in malafede, ma a tutto dovrebbe esserci un limite.
Salvo che in Italia, ovviamente!
:(
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Tutto ciò, infatti, mi fa profondamente VERGOGNARE di essere italiano.
:-[
Guardando il grafico di "quanto" e "come" vengano tassati i patrimoni ereditari negli altri principali Paesi europei, e di "quanto" e "come" nel nostro Paese, secondo me, qualunque italiano che sia dotato di un minimo "senso del pudore" (per non parlare del semplice "buon senso"), dovrebbe essere colto da profondo IMBARAZZO.
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???
***
#3854
Citazione di: Alexander il 21 Maggio 2021, 08:24:15 AM
Sono perfettamente d'accordo. E' paradossale vedere che, in un'epoca in cui si proclama il superamento di ogni assoluto, le persone tendono spessissimo ad assolutizzare le proprie esternazioni. Che sia dovuto al fatto che l'individualismo/narcisismo esasperato in cui siamo immersi ("età dei selfie" è stata anche definita) spinge molti a prendersi un pò troppo sul serio? Sembra che ci sia un bisogno di proiezione del proprio ego. Poi l'iper-specializzazione ha il suo rovescio della medaglia: io prendo i betabloccanti per l'ipertensione che mi provocano un reflusso gastroesofageo fastidiosissimo. Il cardiologo mi ha detto di parlarne con il gastroenterologo e il gastroenterologo mi ha detto di parlarne con il cardiologo. Risultato: continuo a prenderli e a tenermi il reflusso... :'(
Almeno i cinesi avevano una visione più olistica della medicina.
Sottoscrivo in pieno!
Anche io soffro di un fastidiosissimo reflusso gastroesofageo (senza neanche prendere betabloccanti) , e, come te, sono stato rinviato da Erode a Pilato.
Per cui, visto che ormai sono abbastanza vecchio, aspetterò pazientemente che a risolvere il mio problema ci pensi la "comare secca"!
;)
#3855
Tematiche Filosofiche / Dogma e Doxa
22 Maggio 2021, 04:42:59 AM
Citazione di: iano il 21 Maggio 2021, 12:40:32 PM
Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2021, 05:07:58 AM

Tuttavia, almeno in campo scientifico, non bisogna confondere quello che viene accertato e dimostrato una volta per tutte, come, ad esempio, che la terra è rotonda (o meglio, un po' a pera), e quello che, invece, è ancora soggetto ad ulteriori ricerche scientifiche e ad ipotesi alternative.

Ciao Eutidemo.
Credo che per dirimere il vero dal falso andrebbe specificato il contesto.
Se ad esempio il contesto è quello della teoria di Einstein, è falso che fra due masse si eserciti una forza di gravità. Se il contesto è quello della teoria Newtoniana invece è vero.
Le ipotesi della terra piatta e " sperica " 😅 si riferiscono certamente allo stesso contesto, che è quello dello spazio euclideo che è anche lo spazio della nostra percezione, ed in quel contesto è vera la seconda, dando per scontato che non intendiamo limitarci al giardino di casa, ma in genere e a rigore non andrebbe dato nulla per scontato.
Volendo spaccare il cappello in quattro quindi non possiamo escludere che in un nuovo contesto non ancora sperimentato la terra possa risultare  piatta.
Molto difficile da immaginare, ma a rigore non si può  escludere.
Prima di Newton non era immaginabile che un corpo potesse esercitare una forza su un altro corpo se non per diretto contatto , o indirettamente per contatto con un terzo corpo che mediasse la forza, come  un etere che potesse intercorrere fra i due.
Einstein ribalta di nuovo la situazione, e dice che i corpi si movono come sui binari ferroviari ( spazio tempo di Albert).
Quindi fra le due opinioni , quella di Newton e quella di Albert, quale è vera?
Tenderemmo a dire quella di Einstein perché spiega più cose, ma in effetti non sono confrontabili in quanto ogni teoria si  crea il suo spazio diverso.
Se lo spazio in cui confrontiamo una terra piatta con una terra sferica è quello euclideo, che equivale a quello Newtoniano, nonché della nostra percezione, allora la terra è sferica.
Fossi un terrapiattista quindi non getterei la spugna 😇
Mai dire mai.
Non sapendo cosa mai potrei razionalmente replicare ad un eventuale "testapiattista" convinto della sua follia, affiderei senz'altro la mia replica a Totò:
https://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8
Nessun'altra argomentazione mi sembra migliore di questa!
:D