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Messaggi - InVerno

#3856
Attualità / Re:Il senso comune e la politica
16 Marzo 2018, 11:58:47 AM
Citazione di: baylham il 16 Marzo 2018, 10:25:24 AM(1)Se le proposte politiche di un partito sono di buon senso significa che le proposte degli altri sono di cattivo senso o folli.
(2)Se le proposte di un partito sono di senso comune allora non sono speciali o straordinarie.
(1) Esatto, e questo alimenta il vero punto cruciale del populismo, ovvero "noi siamo il 100%" o "noi siamo il popolo", e crea di riflesso l'antagonista, il non-popolo che non ha buon senso, ma si muove per interesse e clienti.
(2) Questo è il tuo "buon senso", ma la narrativa è diversa, il buon senso è una misura speciale contro un estabilishment specialmente fuori rotta..
Quello che intendo dire è che questa è la tua opinione (e magari il motivo per cui non abbocchi a questo tipo di retorica) ma c'è gente che abbocca e di quello mi interesso, se hanno ragione o meno.
#3857
Attualità / Re:Il senso comune e la politica
16 Marzo 2018, 11:41:07 AM
Citazione di: green demetr il 15 Marzo 2018, 15:46:34 PM
Citazione di: InVerno il 15 Marzo 2018, 15:10:06 PM
I due vincitori delle elezioni Italiane (lega e m5s) predicano "buon senso" nei loro slogan, in opposizione alle ideologie.
Ma esiste davvero? E fino a che punto può arrivare nella pratica delle decisioni politiche?

Un esempio pratico mi viene naturale seguendo le vicende americane. La questione della violenza nelle scuole e della libertà di acquistare armi da fuoco ha portato allo stremo la battaglia politica da questo punto di vista, sarebbe anche difficile fare un riassunto esaustivo, ma è ovvio che il problema della regolazione delle armi da fuoco in USA derivi da un conflitto di interessi dovuto alle lobby delle armi. Da anni i Democratici propongono diverse modifiche legislative e restrizioni, ma non riescono a far passare nessuna legge per via dell'ostruzionismo delle lobby, che di contro propongono di armare anche gli insegnanti(!).

Dopo l'ultima strage tuttavia qualcosa è cambiato..
A) Dei ragazzi si sono fatti portavoce della questione https://www.youtube.com/watch?v=WuyFByy1qh8
B) sono stati interpellati in senato, https://www.youtube.com/watch?v=6htwXLQY_6g (min 30:00)
C) hanno recentemente organizzato scioperi e proteste di dimensione considerevole https://www.youtube.com/watch?v=CKjPqrh-acg

Ora sembra che la questione sia arrivata ad un punto di svolta, sicuramente è maturata più di quanto ci sia riuscita in passato attraverso le arringhe dei politici Dem.
Il tutto secondo un messaggio molto semplice "non è questione di destra o sinistra, ma di buon senso" che i bambini ripetono a chiunque incontrano.
Certo, il buon senso di un bambino sembra più genuino di quello di un politico navigato che lo predica, ma vedere le facce dei senatori impietrite davanti alle argomentazioni di un adolescente, incapaci evidentemente di giustificarsi della situazione attuale, fa riflettere.

E' il cosidetto "buon senso" (kantiano o  meno), l'unica arma capace di sciogliere la commistione tra politica e capitale, quando questi due sono troppo impegnati in amorevoli effusioni e non riescono più a divorziare?

(1) Non vedo cosa c'entri il problema delle armi con il buon senso di Lega e 5Stelle.
Sulla questione armi ci ha già provato Obama.
Ma sono stati gli stessi americani a scendere in piazza.

(2) Il fatto che in america si parli di massacri è solo perchè è avvenuto l'ennesimo massacro.
Peccato che per le strade per esempio a Chicago il massacro è continuo....ma a nessuno frega niente.

Lo fanno perchè devono farlo, perchè oggi il giornalismo imbecille funziona così a mò di tweet del momento in base allo scandalo pubblico, a un livello di controllo sociale spaventoso.

(3) Ovviamente serve anche per dimenticare che Seoul si è messa al tavolino con Russia e Cina.
(ma su questo abbiamo opinioni diverse, per la cronaca la crisi isterica del premier inglese è dettata anche da quello, se non sopratutto credo).

Ma ormai il livello isterico della gente è talmente saturo che bisogna nutrirlo in continuazione.
Ormai la politica non ha più nemmeno senso.
La scollatura è talmente evidente, che mi sorprende che i sociologi non l'abbiano ancora scoperta.


Se invece il punto era sul buon senso contro le lobby in generale.
(4)Il buon senso è proprio dettato dalle lobby, ma certo Inverno, non è evidente?

(5) Il 5stelle è fallito nel momento stesso in cui ha tolto alla gente persino la possibilità se rimanere in europa o meno. (al di là della questione sovranista, è una questione delle modalità in cui si possono evincere le storie nascoste di un partito).

Vediamo Salvini quanto resiste...in tv oggi era già pallido....
Secondo me presto, molto presto si arrenderà.
1) Cerco di analizzare quel fenomeno detto "populismo", che è un fenomeno globale (sopratutto per quanto riguarda la retorica e i temi) e si appoggia esattamente sulla retorica del "buon senso", dall'Alaska al Sudafrica. Ci sarebbe anche un altro tema interessante da sviluppare, la destra di breitbart che ha dato il la a Trump e le battaglie politiche che mette in atto, perchè sono abbastanza sicuro che saranno le stesse che verranno prese in mano dalla destra europea, specialmente riguardante l'eguaglianza sociale, ma questo è un altro topic.
2) Un po troppo qualunquismo eh..
3) Non pensavo che i bambini avessero agende cosi complicate, ne che temi cosi distanti (di cui si sta ampiamente parlando in USA) possano essere usati per coprire altri, stanno su due pagine diverse di giornale, per intenderci.
4) Che possa essere strumentalizzato non v'è dubbio, che lo sia automaticamente non è vero, mi spiace ma se l'analisi politica si riduce a "viviamo in una Matrix" (vale anche per punto 2 e 3) allora ok, cercate la pastiglia del colore giusto ma dal punto di vista dell'analisi sociopolitica vale niente...
5) Cosa c'entra e soprattutto quando mai 5s ha avuto questa possibilità (ancor prima di averne private?)
#3858
Citazione di: paul11 il 14 Marzo 2018, 10:05:07 AM
Quì è altrettanto fondamentale capire le tipologie dei partiti storici diversamente dai movimenti e partiti moderni.
Tanto per capirci 5 stelle e Forza italia o cambiano le prassi o spariranno in breve tempo.
La lega tiene perchè ha anche sindacati.
Cosa significa?
Che se un partito politico perde di vista il rapporto-fabbrica(luogo di lavoro) -società-territorio-Stato, diventa un imbonitore venditore di favole, perchè non ha il rapporto faccia -faccia, perchè non costruisce la fase di "reclutamento" dei giovani appassionati.
Mescolare FI e 5s da questo punto di vista ha poco senso, li si può trattare dal punto di vista del partito-azienda (nessuno degli esimi giornalisti italiani ha ancora chiesto a 5s perchè non lavorano opensource) ma dal punto di vista del bacino elettorale prendi un granchio. M5s ha una base e un contatto con essa, ma non è nel secondario, è nel terziario, il 25% del 2013 l'ha fatto in gran parte negli uffici attraverso gli schermi. Con la proposta del reddito di cittadinanza ha aggredito l'elettorato che lavora nel secondario e\o disoccupato, e questa può essere considerata una vera e propria manovra elettorale, ma la base ce l'hanno e rimane principalmente nel settore servizi (unico che può ricevere un "partito digitale"). Questa analisi andrebbe fatta anche dalla sinistra, il politico perderà pure di vista il rapporto con la fabbrica, ma le fabbriche oggi hanno molti meno voti, perchè la gran parte della forza lavoro si è spostata. Le p.iva interessano a qualcuno? Lo snobismo di sinistra non li ha mai considerati, o meglio erano "quelli che evadono" contro i santi a lavoro dipendente.. Bella narrativa, funziona.
#3859
Attualità / Il senso comune e la politica
15 Marzo 2018, 15:10:06 PM
I due vincitori delle elezioni Italiane (lega e m5s) predicano "buon senso" nei loro slogan, in opposizione alle ideologie.
Ma esiste davvero? E fino a che punto può arrivare nella pratica delle decisioni politiche?

Un esempio pratico mi viene naturale seguendo le vicende americane. La questione della violenza nelle scuole e della libertà di acquistare armi da fuoco ha portato allo stremo la battaglia politica da questo punto di vista, sarebbe anche difficile fare un riassunto esaustivo, ma è ovvio che il problema della regolazione delle armi da fuoco in USA derivi da un conflitto di interessi dovuto alle lobby delle armi. Da anni i Democratici propongono diverse modifiche legislative e restrizioni, ma non riescono a far passare nessuna legge per via dell'ostruzionismo delle lobby, che di contro propongono di armare anche gli insegnanti(!).

Dopo l'ultima strage tuttavia qualcosa è cambiato..
A) Dei ragazzi si sono fatti portavoce della questione https://www.youtube.com/watch?v=WuyFByy1qh8
B) sono stati interpellati in senato, https://www.youtube.com/watch?v=6htwXLQY_6g (min 30:00)
C) hanno recentemente organizzato scioperi e proteste di dimensione considerevole https://www.youtube.com/watch?v=CKjPqrh-acg

Ora sembra che la questione sia arrivata ad un punto di svolta, sicuramente è maturata più di quanto ci sia riuscita in passato attraverso le arringhe dei politici Dem.
Il tutto secondo un messaggio molto semplice "non è questione di destra o sinistra, ma di buon senso" che i bambini ripetono a chiunque incontrano.
Certo, il buon senso di un bambino sembra più genuino di quello di un politico navigato che lo predica, ma vedere le facce dei senatori impietrite davanti alle argomentazioni di un adolescente, incapaci evidentemente di giustificarsi della situazione attuale, fa riflettere.

E' il cosidetto "buon senso" (kantiano o  meno), l'unica arma capace di sciogliere la commistione tra politica e capitale, quando questi due sono troppo impegnati in amorevoli effusioni e non riescono più a divorziare?
#3860
Citazione di: Loris Bagnara il 10 Marzo 2018, 12:13:50 PMIl punto chiave è quello che tocca Inverno quando accenna al "senso". Ci sono concezioni filosofiche che danno senso, che danno risposte alle domande fondamentali; e altre che non danno senso, che non ritengono importante il senso, che lo negano alla radice, e quindi non danno risposte alle domande fondamentali.
Per quanto mi riguarda, io respingo le concezioni che non danno senso, e abbraccio quelle che danno risposte alle domande fondamentali, proprio per la ragione che lo fanno.
Ho notato che hai aperto un nuovo topic, ma penso di non volervi partecipare (magari "inquinandolo" rispetto al tema della reincarnazione) e perciò ti rispondo qui.

Se c'è una cosa che ho imparato dalla cultura induista, e quanto essi tengano in considerazione l'ignoranza, in maniera diametralmente opposta alla cultura occidentale che vive nella vergogna del dire "non so". Conoscere è una scelta, di cui però vanno abbracciate anche le responsabilità e non solo i pregi, e la responsabilità primaria è quella di non ubriacarsi delle idee, dei sensi, delle verità che possiamo raggiungere attraverso il logos, maneggiarli senza essere maneggiati da essi. Nietzsche già lo fece notare riguardo alla demonizzazione del dubbio, come una delle peggiori caratteristiche culturali cristiane.  Lo ritengo un punto fondamentale dell'impostazione del cammino spirituale, il contesto valido per capire quella cultura, e non fare un pout pourri di occidentalità e cazzate cosmiche. Un yogi mi spiegò come fosse il punto fondamentale di qualsiasi percorso spirituale, sopratutto quando si trattava di occidentali, farli identificare con la propria ignoranza anzichè con ciò che conoscono, cosa che poteva richiedere anche anni di pratica a suo dire.
La differenza tra un credente e un ricercatore spirituale, è che il secondo davanti ai "non so" si da una  risposta "che abbia senso",  il secondo, continua a pensare "non so" e a cercare. La spiritualità da un punto di vista teologico (e ideologico) è una cosa, li le cose possono avere un senso, ma dal punto di vista
mistico ed esperienziale, si può solo sperare che il senso non esista, perchè è l'unica precondizione necessaria alla libertà spirituale. Il senso è troppo spesso confuso con l'utilità, personale, e perciò consolatoria. Se una cosa o un idea ti è utile, nel tuo panorama ideologico, non significa che abbia "senso".

Normalmente non sopporto la necromanzia (le cosidette "citazioni") e mi piace lasciare i morti in pace, ma la firma di Sariputra mi fa tornare in mente il postulato fondamentale di Krishnamurti "Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente." Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata,  e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero"

E questo è anche il mio pensiero, e se tu mi dici che per te la reincarnazione "ha senso", io ti dico (nel paradosso) che allora non ne hai capito il senso. :)
#3861
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
15 Marzo 2018, 08:59:01 AM
Citazione di: green demetr il 14 Marzo 2018, 16:53:57 PMVisto quello che stanno facendo all'Inghilterra e quello che hanno fatto alla Grecia.
Io vedo quello che sta facendo l'Inghilterra (anzi, UK), compreso che Corbyn ha detto di voler rispettare il risultato del referendum..
Quello che stanno facendo è cercare di riportare in auge il Commonwealth (con chi ci sta) e di ricalibrare i trattati commerciali con i vecchi paesi dell'impero. Andrà a loro favore? non so.. ma in linea di principio è semplicemente creare una collaborazione internazionale dove loro fanno la parte dei galli nel pollaio, visto che in EU non ci sono riusciti. A me sembra un bambino che stufo di prendere calci mentre gioca a pallone, prende il pallone e va a giocare con quelli piu piccoli di lui, dove riesce a comandare. Non riesco a vederla come una vittoria, da nessuna angolazione che mi viene in mente.. di sicuro l'idea che l'Italia cominci a telefonare in Etiopia per trovare partner commerciali, mi farebbe sorridere non poco.

Riguardo al tema principale
http://temi.repubblica.it/micromega-online/un-partito-digitale-speranza-o-minaccia-per-la-democrazia-il-caso-del-movimento-5-stelle/
#3862
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 13:15:15 PM
Citazione di: epicurus il 14 Marzo 2018, 11:59:45 AMLa chiusura del PD (nel frattempo Renzi non è più il segretario) potrebbe essere una mossa strategica...
Renzi ha i renzini in parlamento, e mi pare speri in una "richiamata" a furor di... (?) C'è una lunga tradizione di leader egoinomani nella sinistra, impossibilitati a farsi qualche annetto in vacanza rimangono li dietro le quinte a gesticolare e tirare i fili, mandano avanti burattini. Io non conosco molto bene le dinamiche interne del partito, ma vedo ben poche personalità che saprebbero guadagnarsi la segreteria senza essere accusati di essere manipolati dall'oscuro "dimissionario", come è ben successo con Gentiloni. E questo logora profondamente la popolarità dei partiti, anche LeU è stato travolto dall'accusa che Grasso fosse semplicemente un manichino di D'Alema (e lo era). Se Renzi non si toglie dalle balle, rischia di affossare il partito e trasformare il PD in un film di Nanni Moretti, dove Moretti non si "sposta mai" (come diceva Fellini) e nessuno vede il film..
Paradossalmente i 5s sulla leadership hanno fatto un ragionamento ben più lungimirante di tutti i vari navigati, hanno già un leader in congelatore che "bada ai figli", pronto al ritorno per una seconda legislatura.. La leadership PD ha ben poche scelte, tra ex manager Ferrari e banchieri torinesi.. Cmq essendo che le varie esternazioni degli ultimi giorni mi hanno già stufato, riprenderò l'argomento quando ci sarà l'elezione dei presidenti delle camere.

Ps. è molto sensato quello che hai scritto intorno alla teoria dei giochi e la situazione attuale.
#3863
Citazione di: paul11 il 12 Marzo 2018, 18:37:48 PMTrovo interessante il germano reale maschio in primo piano
:o
Sei ornitologo?  ???

Cmq concordo, molto bello, il tuo stile si adatta molto bene a soggetti come questi, forse più che a soggetti statici, o magari è solo merito di una buona realizzazione. Chi lo sa!
#3864
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 08:59:23 AM
Ciao Anthonyi,
Riguardo al tuo primo post in mia risposta, penso sia un opzione assolutamente impraticabile (nella pratica, nella teoria non so) davanti ad un risultato elettorale cosi dirompente, e considerando le genealogie dei governi passati, non mi aspetterei niente di meno che gravi problemi di ordine pubblico in risposta a questa opzione.Ma anche un intorbidimento democratico, perchè se si vanno a creare situazioni limite, poi il voto successivo sarà conseguente a queste situazioni limite come voto di antagonismo, è cosi che nascono congiunzioni non rappresentative del paese ed esasperate..

Riguardo al tuo secondo post, sono in gran parte d'accordo con te, ma bisogna comunque parlare con questa gente. Altrimenti si alimenta quella sensazione di "Davide contro Golia" il cui risultati si possono vedere nelle elezioni italiane, i nullafacenti, ebeti e incapaci hanno ovviamente preso il volo. Peraltro, non sono mica solo gli euroscettici a trovare un muro a Bruxxels, mi è capitato qualche mese fa di parlare con uno "spin doctor" di un movimento "pro europa" e mi ha raccontato fondamentalmente che anche loro trovano lo stesso muro.. Anti no, pro nemmeno, con chi parla l'estabilishment europeo? Da solo, purtroppo.. ma a chi giova il soliloquio?
#3865
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
13 Marzo 2018, 16:59:31 PM
Citazione di: epicurus il 13 Marzo 2018, 14:27:30 PM
Qualche giorno fa è stato resa pubblica un'analisi di convergenza dei programmi tra i vari partiti e il M5S. Qui i risultati nel dettaglio: https://www.nextquotidiano.it/le-convergenze-parallele-pd-lega-leu-m5s/
C'è un unico problema di questa analisi (che il sole non avrebbe potuto risolvere senza addentrarsi in un ginepraio) cioè che non c'è distinzione tra i punti del programma "di prima fila" e quelli che son li "tanto per scriverci qualcosa", e tutti i punti sembrerebbero equivalenti nel risultato finale di "affinità". In realtà nei negoziati non funziona cosi, ci sono punti non negoziabili, e altri più spendibili, a seconda della retorica dei partiti e il peso in campagna elettorale.
Detto questo e ringraziandoti per i vari link, concordo con quanto scrivi nel post successivo, aggiungo solo che il comportamento del PD (o meglio di Renzi) mi pare che lasci spiragli solamente a due alternative. Governo lega-m5s o voto entro giugno. Tenendo conto che la seconda opzione raderebbe al suolo il PD, il vero accordo potrebbe questo, anzichè un accordo di governo. E questo spiega un po l'arroccamento 5s, perchè in teoria sarebbero loro i destinatari del flusso elettorale PD, mentre la lega forse ha meno da rosicchiare (Considerato anche che il film di Sorrentino in uscità potrebbe essere una bomba su Arcore)
#3866
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
13 Marzo 2018, 12:12:04 PM
I flussi elettorali sono una cosa, le politiche un altra. Dire che i 5s sono "Y" perchè i loro elettori provengono o simpatizzano per "X" significa assumere che l'affinità elettiva tra partito ed elettore è sempre veritiera e corrisposta, ma è vero? Quando dico che sono di sx, mi prendo i loro 20 punti di programma, e noto semplicemente che almeno il 50% si possono inquadrare in un ottica di sinistra, altri sono un po più "centristi-pigliatutto" e solo una piccola  minoranza è ciò che normalmente appartiene alla destra (e riguardano temi che sono stati cavalcati dalla dx, a cui i 5s hanno dato una "risposta di programma", ma che non sono mai stati il loro cavallo di battaglia). Il combinato (democrazia diretta+reddito cittadinanza+ecosensibilità+legalismo) che è il loro "nocciolo duro" non potrebbe essere di destra nemmeno se gli elettori venissero tutti da forza nuova. Sbaglio?
#3867
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
13 Marzo 2018, 08:59:30 AM
Citazione di: Eutidemo il 12 Marzo 2018, 19:24:51 PM
Ciao Inverno,
l'immagine del cavallo da traino tedesco montato da un cavaliere francese,  con l'Italia dietro a pulire le copiose deiezioni del suddetto, è veramente spassosa; mi sa che me la rivenderò spesso!
Però, c'è forse un aspetto positivo da considerare: più del 50% degli italiani ha votato per dei partiti "euroscettici", per cui, a differenza che nel passato, in futuro Francia e Germania dovranno prendere l'Italia veramente con le pinze...se non vogliono che gli scoppi in mano! ;)
Ed infatti, un eventuale referendum sull'Europa, pende ormai su di loro come una spada di Damocle; per cui penso  proprio che, a prescindere da chi governerà in Italia, nel loro stesso interesse Francia e Germania dovranno trattare l'Italia con MOLTO più rispetto di quanto non abbiano fatto in passato (ai tempi di Re Nzuccello e Burlesconi)! ;)
A parte ciò che anthonyi fa notare giustamente, sarà una mia impressione, ma penso che gli euroscettici in Europa vengano visti molto genericamente come un ostacolo da raggirare anzichè qualcuno con cui trattare, e la differenza è sostanziale sia nei trattamenti che nei risultati.. Per quanto riguarda il tema principale, essendo che il PD sembra molto fermo nel non volersi alleare coi 5s, penso che dovremmo strofinare meglio la palla di vetro e inventarci nuove previsioni )
#3868
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 17:33:30 PM
Non so chi ingurgiterebbe chi (oggi le percentuali direbbero X, dopo 5 anni di allenza potrebbero dire Y), sta di fatto che penso che se fosse un progetto politico fatto negli interessi del paese (si vabbè), potrebbe insegnare qualcosa ad entrambe le fazioni, che sono evidentemente due gemelli separati alla nascita (gli elettori di destra che hanno votato 5s ci hanno capito poco -al solito - o si sono riconvertiti) e che abbisognano uno dei tratti "esasperati" dell'altro. La voglia di differenziarsi ad ogni costo, sopratutto del PD, che ha chiamato "assistenzialismo"  il "reddito di cittadinza" (che è stato inventato dai socialisti tedeschi, e portato avanti da tutti i socialisti nel resto d'europa) è parossistica, ma d'altro canto quando gli altri chiamano una piattaforma Rousseau e non ti accorgi che ti sta scomparendo la terra da sotto i piedi..

Macron e la Merkel stanno mettendo in tavola le carte per un rafforzamento di varie questioni EU, entro fine anno i giochi saranno fatti. Se l'Italia mancherà questo appuntamento con un governaccio da pochi soldi e poca credibilità, il treno non ripasserà per un po e finalmente  il vecchio progetto di un cavallo da traino tedesco montato da un cavaliere francese andrà in porto, con l'Italia dietro, a pulire le copiose deiezioni del suddetto. Avvisate Salvini, che poi piange!
#3869
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 09:38:22 AM
Al PD piacerebbe avere i voti per addirittura scindersi e appoggiare il governo 5s, persino se ci vanno tutti (PD) hanno una maggioranza risicata.. un PD al 18% sa che se si vota subito, effetto "ballottaggio" scende al 5, ma io non penso proprio che se fanno opposizione risaliranno al 30, se avessero un minimo di appiglio con la realtà (sopratutto internazionale) si renderebbero conto che è lieto sognare e non ci dovrebbero nemmeno pensare.. Il PD dovrebbe sedersi al tavolo dei 5s non per un accordo annuale, e nemmeno quinquennale, forse ventannale, e sperare in questo lasso di tempo o in una fusione, o in un assorbimento, nel tentativo comune di arginare la destra.
#3870
Penso che l'economia centri ben poco con l'attuale insoddisfazione degli elettori sinistri, ciò che realmente manca è un idea di paese, di futuro, un progetto pluriennale di grande respiro. Vivere gli 800€\mese nel disorientamento individualista e consumista è una cosa, vivere la stessa cifra e sentirsi parte di un ideologia, di un progetto, è tutta un altra. Non è questione di vivere di consolazioni, è questione di riprendersi il primato politico nella dialettica del paese, smetterla con l'ontologicizzazione dell'economia, smetterla di pensare che la gente viva di +\- 1%, vedere il fascimo dov'è, non passare le ultime due settimane della campagna elettorale a parlare di Casapound, un partito che perderebbe le elezioni anche se partecipasse da solo, e non parlare di Cina, India, Ungheria, Polonia... La sinistra ha scelto l'Europa come idea di paese, pensare ad una ritirata nel nazionalismo quando la casella è già occupata vuol dire rimanere senza sedia nel famoso giochino. Voterò PD quando li vedrò prendere un pullman, chiamare tutti gli "amici", andare a Bruxxels e picchettare il parlamento chiedendo una costituzione Europea, a oltranza, fino ad assiderare, perchè solo allora avranno compiuto il loro progetto.
Peraltro si fa tanto parlare di uscire dall'EU, ma nessuno parla della nostra incredibile percentuale di conversione dei finanziamenti EU in investimenti, pratica nella quale siamo tra gli ultimi. Esempio pratico: Bandi 2014-2020 Europei, un pacco di miliardi, siamo nel 2018 e nella mia regione perlomeno non si è mosso un solo euro, fra meno di due anni dovranno "rispedire i soldi" a Bruxxels, e suppongo che saranno tutti se non quasi, visto il tempo rimasto per investirli. Non mi permetto nemmeno di annoiare sviscerando le motivazioni di questo ritardo, le sanno tutti, sparare sulla croce rossa è inutile. Ma rimanere soli con questi problemi,senza nemmeno più gli altri paesi a pungolarci, come si vorrebbe con una brexit nostrana, sarebbe la pietra tombale su un paese tragicomico.