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Messaggi - bobmax

#391
Dove hai messo i punti di domanda è la quinta sezione. Solo che resta dov'è.
Per questo motivo non ho messo una lettera identificativa.
Lettere che compaiono solo doppie per indicare una sezione dove si sposta.

Questa ipotassi... mannaggia!
#392
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
12 Febbraio 2024, 11:37:31 AM
Se la causalità è un'illusione, allora l'esistenza stessa è un'illusione.
Perché anche solo il supporre che non vi sia alcuna causalità ci fa sprofondare nell'assurdo.

Il caso, il puro caso, è incomprensibile.
È un'idea limite, che cioè non può mai consolidarsi, resta inevitabilmente aperta.

E pur tuttavia è presente, ineliminabile!
Perché è la negazione della necessità.
Il caso è, ed è soltanto questo: negazione della necessità.
Trova tutta la sua forza in questa negazione.
Quanto più è "vera" la necessità, tanto più lo è la sua negazione: il caso.

La necessità comprende sia il determinismo sia l'indeterminismo. Perché entrambi sono inclusi nella legge di causa-effetto, cioè nella necessità.

Non vi è perciò alcuna ipotesi scientifica che si basi sul caso.
Perché nulla di razionale può fondarsi sull'assurdo.

Ridurre invece il caso all'indeterminismo, è emblematico della gravità della nostra attuale situazione .
Così come lo è la "cosificazione" dell'infinito.
Sono tutti segni della involuzione in atto.

Stiamo proseguendo decisamente lungo il sentiero della notte.
Spinti inesorabilmente dal Nichilismo!
#393
Non so Eutidemo, nella mia soluzione vi sono 5 parti sezionate.
Due triangoli, un quadrato, un rettangolo e una figura irregolare...
#395
I tre rettangoli hanno le stesse dimensioni?
#396
Una immagine non è mai affidabile al punto da essere utilizzata da sola per dimostrare una soluzione geometrica.
Perché sia nella sua generazione sia nella visualizzazione sia nella stampa avvengono inevitabilmente delle deformazioni.
Qualsiasi soluzione può magari essere mostrata graficamente, ma sempre deve essere dimostrata matematicamente.

Un triangolo, un esagono, un quadrato, hanno degli specifici rapporti dimensionali.
Ma una E...?
#397

Le traslazioni geometriche non mi sono mai state congeniali...

Comunque le informazioni fornite sulla "E squadrata maiuscola" non sono secondo me sufficienti.
#398
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
10 Febbraio 2024, 18:23:31 PM
Citazione di: Alberto Knox il 10 Febbraio 2024, 17:39:46 PMguarda che ha risposto a pensaperbene. ;)

Infatti.

Mi riferivo ad un mi piace precedente fatto a te. Per simpatia verso la tua reazione a Koba.
Reazione che esprimi con sincero stupore di fronte a ciò che per te è oscuro. Mentre si trattava solo dell'idealismo...
Di cui evidentemente nulla sai.

Simpatia perché voglio comunque credere nella tua buona fede, nonostante tutto, nonostante la confusione e gli escamotage non proprio limpidi...

L'attuale mia risposta a Koba voleva confermare la diffusa confusione. Non sei solo.
#399
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
10 Febbraio 2024, 14:46:43 PM
Citazione di: Koba II il 10 Febbraio 2024, 11:24:03 AMEcco, questo indubbiamente l'hai scritto tu...

La sciatteria espressiva è spesso indicativa di pressappochismo intellettuale. Una scarsa chiarezza che non si sa mai fino a che punto sia davvero inconsapevole.

Difficile è districarsi nel chiacchiericcio inconcludente.
Magari vi può pure comparire una intuizione interessante... ma che poi è puntualmente disattesa per la impossibilità di un approfondimento.

Tuttavia mai dire mai...
Perché l'altro non è mai ignorabile del tutto. Se davvero lo fosse nessuno avrebbe speranza.

Questo è un motivo per cui avevo messo un mi piace all'Alberto: perché non si sa mai. Nonostante la mia fede sia messa a dura prova...

Vi è però un altro motivo per cui l'ho messo, anche se immaginavo ti avrebbe irritato.
Perché sebbene sia incomparabile la tua visione filosofica rispetto alla sua, occorreva secondo me che facessi: toc toc.

Infatti molti hanno fatto toc toc sul mio guscio, per invogliarmi a romperlo e uscire.
E così ho provato a fare io.
Perché la scorza che ci racchiude la possiamo rompere solo noi. Ma io ringrazio quelli che vi hanno bussato sopra, nonostante mi abbiano allora irritato... Perché mi hanno fatto realizzare del guscio che mi racchiudeva.

Ti auguro tanta meraviglia
#400
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
10 Febbraio 2024, 14:13:28 PM
Citazione di: Koba II il 10 Febbraio 2024, 11:12:31 AMPerché non dovrebbe esistere il caos?
Perché la tua metafisica non lo prevede?
Non vedo quale sia la differenza tra evento indeterminato (di cui non si conosce la supposta causa) e l'evento casuale (di cui si ipotizza l'assenza di una causa).
Forse tu intendi dire: pensare che un evento sia privo di causa significa che possano manifestarsi fenomeni come apparizioni magiche.
E' così?
Si, forse la distinzione che fai è maggiormente rigorosa. Così l'errore che si presenta nella mutazione genetica, di cui parlavo in altro topic, va interpretato come evento la cui causa efficiente ci rimane sconosciuta e che deve essere catalogato appunto come errore del processo di replicazione.
Ma alla base di questo discorso c'è la convinzione che tutto sia realmente legato da causa-effetto.
La convinzione che tale legge non sia solo il modo umano (forse veramente valido in ambiti specifici della natura) di conoscere, ma un principio universale.

Sì, la magia deve essere rigettata.
Così come qualsiasi intervento trascendente nel mondo immanente.
Lo richiede l'etica.

Infatti il motivo per cui il caso non esiste è squisitamente etico.
Il caso non deve assolutamente esistere!

Non si tratta di un requisito logico. Come potrebbe? Bensì etico.
Se il caso esistesse davvero... sarebbe l'irrompere del Caos nel Cosmo!

Questo è perciò un requisito etico.
Etica per la quale, per esempio, non può essere:
Vero = Falso
Il vero non può essere falso, non per la logica, ma per l'etica.

Questo sempre nella esistenza.
È importante tenerlo sempre presente: nella esistenza.

È infatti l'esistere che non ammette né il caso, né il vero = falso.
E non lo ammette eticamente!

Da notare che il vero, nella esistenza, necessita sempre del falso. Cioè il vero è tale solo in quanto nega ogni possibile falsità.
La falsità possibile è necessaria affinché la verità si imponga, negandola.

Occorre a questo punto considerare che la libertà, la autentica libertà, è appannaggio esclusivo del caso.
Solo il Caos è libero.

E la Verità assoluta è tale solo in quanto non necessita di alcuna falsità possibile da negare.
La Verità è negazione della negazione.

Il Cosmo è tale solo in quanto il Caos si ritira, non esiste.
È solo la non esistenza del Caos a permettere il Cosmo.

Ma noi non siamo forse qui, ora, per caso?
Non siamo perciò figli del Caos?

Il Caos è Dio
#401
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
10 Febbraio 2024, 10:27:28 AM
Il caso non esiste.
Questo bisogna tenerlo ben fermo!

Quando si parla di eventi casuali, in realtà ci si riferisce a eventi indeterminabili.
È un modo di dire efficace per indicare la non prevedibilità di un evento, non che esso sia veramente dovuto al caso.

Ammettere l'esistenza effettiva del caso, nella esistenza, equivale a constatare la reale presenza del Caos.
Quindi il caso deve essere escluso, perché non esistente.

Semmai il caso è all'origine della esistenza: siamo qui per caso.

PS
Il post di apertura è presumibile sia stato generato da una chat AI, vista la correttezza espressiva, altrimenti non usuale.
Tuttavia utilizzando una chat AI non particolarmente performante. In quanto Eddington non ha scoperto "casualmente", ma di proposito ha ricercato una conferma della relatività.
#402
Percorsi ed Esperienze / Re: Perché gli uccelli...
09 Febbraio 2024, 22:15:22 PM
Ma il demone è lo stesso uomo.
Il demone è la manifestazione del nostro essere.

È il demone socratico, che inaspettatamente emerge alla nostra consapevolezza.
E parla, agisce al posto nostro.
Ma per la semplice ragione, che è noi stessi!

Un "noi stessi" più vero di ciò che noi crediamo di essere.

Ci trascina così nell'avventura della vita, sempre più avanti. Alla ricerca dell'Uno.
#403
Percorsi ed Esperienze / Re: Perché gli uccelli...
09 Febbraio 2024, 18:24:08 PM
Citazione di: Pio il 09 Febbraio 2024, 17:26:26 PMBisogna vedere però se quell'evoluzione è realmente un progresso o invece una complicazione inutile. Se eravamo più felici prima, anche se ignari della morte, perché complicare all'inverosimile la vita allontanandoci dalla felicità invece che avvicinarsi? Il mito e il simbolismo della Genesi mi pare indichi proprio questo: la conoscenza non fa che aumentare la sofferenza e l'affanno senza sosta . Più conosco, più voglio conoscere, più mi allontano dalla felicità. Che poi non è possibile ritornare allo stato naturale, quello che ci permetteva di stare sotto la pioggia, ossia prima che il demone abbia iniziato a incalzarci, se non decidendo di fermarsi, ora, che adesso però significa morire.

Eravamo più felici prima?

La mia era mera ironia. Quando mai saremmo stati più felici in quanto inconsapevoli?

Anche il mito del buon selvaggio è duro a morire...

L'ignoranza dona la felicità?
Non mi sembra di notare una particolare felicità negli animali...

Siamo noi, adesso, a guardarci indietro fantasticando su una mitica, quanto illusoria, età dell'oro dovuta alla nostra ignoranza. Ma allora eravamo davvero più felici? O semplicemente dei bruti?

Non è invece proprio questa ignoranza, questa non consapevolezza mai dissipata del tutto, la causa dell'attuale degrado?
Invece che avanzare, tentenniamo, vorremmo tornare indietro.

E infatti la cosiddetta "felicità" animale, non consiste proprio nella momentanea soddisfazione fisica? Nell'abbuffarsi, nel godere, nel consumare. Cioè in quella felicità bestiale che sta conducendo il genere umano alla rovina...
#404
Percorsi ed Esperienze / Re: Perché gli uccelli...
09 Febbraio 2024, 16:51:15 PM
Il mito del paradiso terrestre è davvero duro a morire.
Vorremmo tornare indietro, a vivere come quell'uccellino, nel qui e ora, senza passato né futuro.
Ma non ci riusciamo, accidenti, e si stava così bene allora...

Abbiamo mangiato il frutto proibito, cioè abbiamo avuto la "sfortuna" di avere corde vocali e mani con il pollice opponibile.
E così il nostro cervello ha iniziato a svilupparsi prodigiosamente.

Stavamo così bene, allora, nella nostra ignoranza del bene e del male...
Invece di andare avanti, vorremmo tornare indietro! Ma non è più possibile cibarci all'albero della vita. Cioè restare ignari della morte.

Come osservava Nietzsche, l'uomo vorrebbe tornare a essere come la pecora che bruca l'erba, ignara del proprio destino, ma non può più tornare indietro...

L'evoluzione spirituale non è indolore, ma comunque è inevitabile.