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Messaggi - niko

#391
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
11 Marzo 2025, 17:16:12 PM
Citazione di: InVerno il 11 Marzo 2025, 10:55:16 AMNon è un sogno è tutto vero! Non puoi credere ai tuoi occhi? La Nato è già sabotata, perchè l'art.5 si basa sulla fiducia tra i partners, e nessuno in questo momento si fida che gli americani interverranno a favore dei baltici. In futuro la NATO potrebbe rigenerarsi, ma attualmente è sospesa, perchè la fiducia su cui era basata è venuta a mancare, e continuerà a peggiorare negli anni di presidenza Trump che ci restano, senza nessuna garanzia che un democr
Citazione di: InVerno il 11 Marzo 2025, 10:55:16 AMNon è un sogno è tutto vero! Non puoi credere ai tuoi occhi? La Nato è già sabotata, perchè l'art.5 si basa sulla fiducia tra i partners, e nessuno in questo momento si fida che gli americani interverranno a favore dei baltici. In futuro la NATO potrebbe rigenerarsi, ma attualmente è sospesa, perchè la fiducia su cui era basata è venuta a mancare, e continuerà a peggiorare negli anni di presidenza Trump che ci restano, senza nessuna garanzia che un democratico verrà eletto mai più. 



Questo e' il tipico "bias del bideniano", per cui:

> se una volta tanto, nella sua lunga e vergognosa storia, la nato nel suo complesso non fa, o meglio, non porta avanti fino in fondo, una cialtronata guerrafondaia, e offensiva, e palesemente snaturante lo statuto della nato stessa come la guerra in Ucraina e si comporta secondo statuto, come un'alleanza difensiva, allora la nato e' sabotata, non vale una cicca, non da' piu' nessun affidamento per il futuro eccetera eccetera... e certo, secondo voi un organismo complesso come la nato funziona solo quando eccede, nelle sue, quantomeno giuridicamente leggittime, funzioni. E porta avanti i deliri di onnipotenza del peggio del peggio di parte della borghesia americana, contro l'interesse di tutti i suoi altri, paesi membri, e del grosso della popolazione, dell'america, stessa.

Ma voi siete matti, l'ucraina non ha mai fatto parte della nato, e la nato non avrebbe mai dovuto impegnarsi in una guerra per procura in Ucraina.

Il vostro sofisma e':

> La nato non ha difeso fino in fondo l'ucraina, che era un suo "membro", virtuale, e simbolico, e reso tale, cioe' reso, "membro simbolico", da sette anni di inciuci, infiltrazioni, corruzioni, cecchinamenti, manipolazioni dell'opinione pubblica, prestiti a usura e e complotti. 

> allora, la nato non difendera' mai, nemmeno un suo membro effettivo e reale, come la Polonia e la Lituania.

Come dire, siccome sulla scena mondiale, a conti fatti, ad oggi, non si e' riusciti ad applicare l'articolo 5, della nato, a cavolo e sul nulla di nulla, (la Russia ad oggi ha vinto, contro la piccola, e fin dall'inizio destinata alla sconfitta, Ucraina, e una terza guerra mondiale non c'e' stata) allora non si riuscira' mai ad applicarlo nemmeno, in caso di un'aggressione vera (quale l' "invasione" tra virgolette, dell'ucraina in risposta alle continue provocazioni naziste contro dei russi, perche' gli ucraini russofoni dell'est, sono, e si sentono, russi, non e' stata).

Il nesso pero', e tutta questo ragionare bizzarro, me lo dovete spiegare.

Io sono sicuro, e resto convinto, che se Putin, o chi per lui, tocca un paese della nato, vero, e sulla carta nero su bianco tale, cone la Lituania, la terza guerra mondiale scoppia dopo mezz'ora. Qui nessuno gioca, e nessuno e' fesso. E il pallone gonfiato che tutti oggi hanno interesse a credere onnipotente: Trump, nell'istante in cui eventualmente impazzira', e non fara' piu' gli interessi dei poteri forti che rappresenta, del congresso, o anche solo dello zoccolo duro dei suoi stessi elettori, dovra' solo decidere se fare la fine di Clinton, o quella di Kennedy. Nei prossimi pochi giorni o al massimo settimame. Con tutto il male che se ne puo' dire o pensare, l'America non e', una repubblica delle banane come lo siamo noi Melonia. E gran parte dei paesi europei con la possibile eccezione di Francia, Germania e Inghilterra. Ha i suoi meccanismi do autoregolazione interni. Brutali, ma efficienti. Inutile, "proiettare" quello che siamo noi stessi, sugli altri. E non c'e' nessuna guerra civile, o grave manovra sovversiva in atto. Quello si chiama solo "rosicamento" di chi ha perso le elezioni essendosi alienato la simpatia di tutti. 

E guarda se in questa sede mi e' toccato difendere la nato, dalle "critiche" calunniose e sofistiche, che oggi gli arrivano da chi, di fatto, e' piu' a destra, della media di bilanciamento della  nato stessa. Se la nato non ha difeso l'ucraina, allora non difendera' mai piu'  nessuno. E svuotata, e' sabotata eccetera. Si, come no. Menomale che non ci siete voi, a consigluare Putin.



#392
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
11 Marzo 2025, 10:20:38 AM
Citazione di: anthonyi il 11 Marzo 2025, 04:33:06 AME perché P dovrebbe fermarsi dopo aver riconquistato il kursk? Putin continuerà a far la guerra finché avrà risorse per farla e appunto il kursk serve per fargliele consumare le risorse. A pokrovsk Putin si é fermato perché non ha le forze per attaccare ancora, e la guerra si fermerà solo quando saranno esaurite le risorse, da una parte o dall'altra.

Diciamo piuttosto, che Putin fino ad ora li ha tranquillamente fatti avanzare, e poi lasciati li', perche' finche' la situazione e' percepita come cosi' "emergenziale" da avere "il nemico in casa" la sua stessa opinione pubblica (si', esiste anche nelle "dittature") non vuole che lui tratti e appoggia incondizionatamente la guerra...

Oltre al fatto, naturalmente, che gli ucraini si dissanguano, e spostano truppe da altri fronti, per mantenere occupati quattro acquitrini, e naturalmente il loro vero, grande e glorioso obbiettivo, una cittadina russa "poco allineata" rispetto alle logiche generali e sovrannazionali di questa guerra guerra, nel senso che prima di essere "conquistata", essa, continuava imperterrita a vendere gas alla scalcagnata, e naturalmente bisognosa compratrice, Europa...

Ma ora i teatrini di questo genere, tra Russia e Ucraina perche' Europa intenda, sono finiti, si deve passare alle trattative (di resa), lo dice perfino il grande eroe di guerra Zelensky, che ora finalmente lo ha capito, che il suo principale problema al punto a cui e' arrivato e' non e' restare in carica, e' salvare la pelle, a se e famiglia (me lo hai gia' detto, che io vedo il mondo con una logica mafiosa) e il Kursk ucraino occupato e' un ostacolo, alle trattative stesse... ci sono tutti i presupposti, ma proprio tutti, per scommettere, che durera' molto, ma molto, poco...



#393
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
11 Marzo 2025, 02:16:49 AM
Citazione di: iano il 10 Marzo 2025, 23:20:36 PMTrump prepara la seconda guerra civile americana,


Ma smettete di sognare...

Trump non ha neanche (minimamente) il potere di uscire dalla nato o di sabotarla dall'interno realmente: bluffa, vende fumo, e insieme al suo amichetto Musk si fa molto piu' grosso e "uomo fatale" di quello che e', come ha sempre fatto nella vita...
Come se avere il potere di defilarsi dalla crisi locale ucraina, che gli hanno dato, e che in effetti ha, fosse la stessa cosa, di avere il potere di defilarsi, complessivamente, da tutta la scena continentale atlantica, che nessuno gli ha dato (non e' il presidente, che decide su queste cose, nemmeno negli usa), e che non ha. E naturalmente, in tutto cio', davanti a una tale pantomima, di un tale venditore professionista di palazzine e casino', la classe dirigente (eterna, e eternamente serva) europea fa finta di crederci, cioe' di credere al bluff "atlantico" trumpiano, e non andarlo a vedere (inetti e lecchini si', disinformati fino all'assurdo, no) cosi' tanti bei quattrini girano e restano tutti in famiglia.

Perche', ricapitolando, il giochetto che si e' appena consumanto nel silenzio e nella mistificazione assoluta sulla scena mondiale e':

> noi, europei che lavoriamo, cacciamo 800 miliardi di euro, (la super difesa europea improvvisamente super necessaria  perche' il cattivone Putin non si fermera' all'ucraina, no, vorra' conquistare estonia, lettonia, lituania, polonia, germania e poi tutto il mondo)

> di questi 800, udite udite, 500 (sessanta e rotti per cento) vanno direttamente alle industrie delle armi statunitensi

> in cambio il buon Trump non ci strapazza troppo con le politiche dei dazi (grazie al cavolo, che adesso noi, a diffetenza della Cina, abbiamo gia' dato);

in pratica noi tutti in Europa, abbiamo appena pagato il pizzo (500 miliardi) a un mafioso, il MafioTrump, perche' non ci bruci la serranda e ci lasci vivere relativamente in pace; ma, in tutto cio', Putin e' il nuovo Stalin che vuole conquistare l'universo mondo, e ormai, "senza l'aiuto degli usa", che si starebbero defilando dalla scena atlantica (ma quando mai...in quale sogno...Romania...) noi siamo i poveri pulcini spaventati, lasciati soli dal genitore onnipotente, che devono imparare a difendersi da soli...

Vomito...

Adesso, in questa epoca "di trasizione" (cambiare tutto per non cambiare niente) il servilismo pseudo europeo nei confronti degli usa, e' diventato far finta di credere, a tutti i bluff piu' palesi, degli usa stessi, nella figura dell'onnipotente Trump...in grado di fare colpi di stato, di uscire dalla nato, di volare, di lanciare raggi laser dagli occhi e soprattutto di sparare tante, tante cazzate, destreggiandosi nella normalissima, per il suo paese, alternanza tra nazicon e nazidem, solo in versione appena un po' piu' trash, e piu' duratura a favore dei nazicon, del solito...

E mi raccomando, il 15 marzo tutti a manifestare con Michele Serra e tutti i giornalisti di Repubblica...





#394
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
10 Marzo 2025, 22:52:42 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Marzo 2025, 21:54:03 PMNon dare date, niko, che porta male. Impara almeno questo dal tuo amico P. Lui all'inizio parlò di un mese, poi, di mese in mese é arrivato al 20 gennaio e li ha smesso di dare date.

Non ci sara' pace finche la russia non avra' fatto, e completato, la prova di forza di riprendersi tutto il Kursk da sola, intendo militarmente, con le proprie forze, non puo' renderlo, cioe' non puo' rendere il suo stesso territorio, un oggetto delle cosiddette "trattative" (in realta' resa) con un paesucolo come l'Ucraina...

Percio', chi vuole la pace subiti, vuole che Kursk sia derattizzato, subito...

Che poi piu' di qualcuno, qui sul forum e non solo, la pace non la voglia manco per niente, mi pare fin troppo chiaro (800 miliardi spesi in armamenti, ma in Italia si parla di san Remo, dell'8 marzo e della figlia di Vanna Marchi, quando non, direttamente, si manifesta "per l'Europa").



#395
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
10 Marzo 2025, 20:43:43 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Marzo 2025, 19:59:17 PMEra quasi ora che nel kursk si dessero da fare per liberare casa loro.

Eh gia' :D  obbiettivo: derattizzazione completa entro il 9 maggio. Ti piace?



#396
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
10 Marzo 2025, 17:26:39 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Marzo 2025, 15:29:27 PMInfatti l' elezione in Romania é stata invalidata per l'illegale campagna propagandistica organizzata, soprattutto su tiktok, dagli amici di Putin.
La democrazia non é solo votare, ci vogliono altre condizioni perché sia realmente democrazia.
Anche il tuo amico Putin é stato votato, ciononostante in Russia non c' é democrazia.


Ehy, Antony, perche' invece di dare dell' "amico di Putin" a tutti quelli che non la pensano come te, non ci fai un'altro po' di cinegiornale sull'andamento della guerra?

Come sta andando, la gloriosa avanzata nel Kursk?

E l'economicissimo (per noi, che paghiamo) fronte del Donbass, che tanto si accontentano degli scarti, e costruiscono le armi col pongo? Novanta miliardi di pongo?

A Stalingrado tutto bene perche' anche se accerchiata, la sesta armata puo' essere rifornita interamente per via aerea? 

La tua voce ci manca, prima dell'inizio di ogni film...

#397
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
05 Marzo 2025, 14:44:51 PM
Insomma @Green, per rispondere anche alla tua domanda su che senso avrebbe la morte in un tempo ciclico, ti dico e ti ribadisco, sperando che tu capisca, che, nell'eterno ritorno non si e', affatto, disperatamente aggrappati alla vita, volendo negare la morte in una banale ripetizione del medesimo... 

Non si e', in tale concezione, come tu dici spesso paranoici, perche', nel tipo di passato che si vorrebbe attivamente reinstaurare, essendo esso, come spero di averti gia' ben spiegato e fatto capire, un passato cosmico, un passato totale, un passato ricomprendente tutte le configurazioni possibili, e anche formalmente "future", del cosmo, la morte stessa come fenomeno, compresa la propria, di morte, e' (assolutamente), in tale passato, bramato come fato, inclusa e compresa.

La vita non resta, attaccata a se stessa, e' disposta a morire, per di affermarsi e superarsi.

Cieco impulso, che impone il passato come vita, sentendo come un peso in se stesso l'infinita' di un passato, ma sentendo insieme, di essere a tale infinita' (gia') sopravvissuto.

E quindi non la salvezza/sopravvivenza, qui fa problema ma la qualita'/vivibilita' della vita.

Nella vita che desidera l'assolutio, c'e' nascosta la gemma della vita che, proprio per questo, non si desidera in assoluto, cioe' che riflette sulla sua stessa qualita', e si chiede, di fatto, a quali condizioni, sopporterebbe un'eternita' gia' data (il demone, che tu abborrisci, invece di comprendere che quel demone, e' solo la metafora, di un carattere, che e' il piu' importante, perche' il piu' autobiografico, di tutta l'opera nietzscheana).


#398
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
05 Marzo 2025, 13:43:28 PM
Citazione di: green demetr il 05 Marzo 2025, 05:09:34 AMNiko hai ragione nel dire che per Nietzche il futuro non può essere imprigionato dal passato, critica del progressivismo e del materialismo storico.
Ma questo non vuol dire che renda il passato ciclico, non avrebbe alcun senso.
Al contrario Nicce inventa la genealogia proprio come strumento per demolire qualsiasi senso storico, dando all'ora e all'oggi la possibilità di infiniti futuri.
E' l'ora ripultia dai dogmi dell'oggi umano che crea per sempre l'ora del superuomo futuro.
Non può esistere libertà in un tempo ciclico.
E la libertà è il pensiero fondante, il pensiero del valore dell'individuo che trionfa sulle masse consunte dal tempo storico, dal tempo salvifico e peggiore di tutti il tempo paranoico, ossia quello ciclico.


Il futuro non e' l'effetto, meccanico, cioe' automatico, del passato, ma dell'impulso vitale infinito dell'uomo/superuomo, che, conoscendo solo il passato (l'esperienza e' l'unica fonte reale di conoscenza), ed essendo sostanzialmente felice di vivere, imprime al futuro, la forma del passato, in alternativa alla forma "nulla", cioe' (esprienzialmente) indeterminata, che il futuro, di per se, e lasciato a se stesso avrebbe... se vogliamo e' una "causazione" si', del passato sul futuro, ma dantesi nella forma di amore e di mediazione volontaria, non di automatismo... e in questo sta, in questo risiede, la cosiddetta liberta'...

Come ho gia' detto fino alla nausea l'eterno ritorno soddisfa, ovverosia appaga, la volonta' di potenza, in un quadro complessivo che non puo', proprio in nessun sesnso e in nessun verso, piacere, agli idealisti in genere...

Tanto meno agli spiritualisti, ai mistici eccetera...

Perche' qui cio' che si vuole e' (direttamente) la realta' , sfrondata dall'infinita' dei fronzoli metafisici e metaconiscitivi che su di essa storicamente sono stati apposti; ma la forma noetica e conoscibile della realta', stante appunto solo il residuo etico, ed esistenziale, ineliminabile della condizione umana che la realta' percepisce, e' (proprio) il passato, quindi anche, inevitabilmente si vuole il passato...

Contro ogni castrante ostacolo, si vuole a ritroso...

Puo' al limite forse, tutto cio', in qualche senso piacere ai nostalgici, nel senso che al futuro, si imprime liberamente la forma del passato, e questa, e l'unica dimensione ed espressione residua, della cosiddetta, liberta'; secondo me e' questo, quello che tu cerchi di dire quando dici che Nietzsche era un nostalgico, ma che comunque al centro del suo sistema c'era la liberta'...

Ma il "passato" , che si vorrebbe un po' arrogantemente e forse un po' "dittatorialmente" ante litteram restaurare, qui, e' da intendersi come dimensione temporale totale, retrospezione che accetta il non senso della vita e insieme infinitamente lo supera nella forma di una pura presenza e intermittenza, insomma come passato/dimensione totale (nel passato, dentro alla scatola del passato, se uno cessa di intenderlo metafisimente, cioe' di fraintenderlo, c'entrano, e trovano posto anche il presente e il futuro: Zaratustra).

E quindi anche la possibile nostalgia, cioe' dolore del ritorno, e il discorso, sulla nostalgia, va' un po' a farsi benedire, in favore del trionfo di un impulso cieco, totale, che vuole, e rivuole, la vita e il suo superamento, e tanto basta.
Quel che resta del reale, dopo che siano cadute, le apparenze. Il non-nulla della vita, e che poi e', la vita.

Ripercorrere per reinstaurare il passato, qui, e' ripercorrere per reinstaurare tutto l'uomo, compreso, pure, l'uomo del futuro, ovverosia, ancora tutte le forme cangianti, ma non illimitatamente, cangianti, della umana volonta'.

Il senso del passato e' la storia, e la storia e', o quantomeno esprime, la dinamica, non la statica, la dispersione, e non il concentramento, di tutte le varie, umane, legislazioni e valori. Reinsaturare il passato e valorizzare per sempre l'attimo creativo non sono in contraddizione, perche' il passato e' la storia, dei cambiamenti continui, di tutte le leggi e di tutti i valori, valorizzazione e "ansia" del futuro proprio in esse sempre compresa e sommamente compresa, e puo' essere reimposto al presente, come aristotelica forma, solo rivivendolo, e dunque rivivendone, tutti, i trapassati, cambiamenti. Eterno ritorno, dell'oggetto, di volonta', nel senso che la volonta' stessa, e non il meccanicismo, o l'idealismo dei nobili fini, manda avanti il tempo. Infinitamente lo sospinge.

Il fine del tempo, e' nel tempo. La fine del tempo, e' fuori dal tempo. Il contrario esatto, della concezione del mondo, dell'omino messianico di tutte le buonistiche utopie, che pone il fine del tempo, fuori dal tempo (egli vuole Dio, non la realta') e viceversa la fine del tempo, nel tempo (in realta', nel suo essere un fallito, e un drogato, di illusioni, egli aspetta, e attende, la fine, la sua e altrui fine, cioe' vive, per la morte).


#399
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
04 Marzo 2025, 13:42:10 PM
Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2025, 08:09:15 AMseeee come no, siamo alle solite nicce non è un filosofo, nicce il clown, nicce che dice che nulla ha senso.
ma bastaaaaa


Ahi come, la ragione dovrebbe dimostrare che l'assurdo risponde a cause ben precise pur non cessando di essere se stesso, cioe' dovrebbe dimostrare l'eterno ritorno, la moltiplicazione assurda dell'assurdo in mille assurdi  che per parossismo ce lo renderebbe sopportabile (equilibrio, tragico, tra apollineo e dionisiaco) e invece diventa un totem, per rimuovere e criminalizzare l'assurdo, e sostituirlo con un mondo di pura fantasia... la civilta' che volle essere la piu' razionale, e', ad oggi la meno, razionale...

#400
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
04 Marzo 2025, 13:32:30 PM
Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2025, 08:05:40 AMAssolutamente d'accordo. L'idealismo hegeliano e secondo me anche il criticismo kantiano sembrano parlare di assoluto, come se la storia non esistesse.
Non la storia ideale (progressista salvifica) ma quella reale con tutte le sue brutture e storture.
No, sembri proprio non capire questo pezzo.
Non noti che sarebbe in contraddizione con quello che anche tu finora hai ammesso.
Ossia che Nicce è uno storicista. Se esistesse un eterno ritorno, sarebbe il mondo dietro il mondo.


E' il tempo lineare, invece, cioe' quello in cui vivono i deterministi e gli idealisti, ad essere il mondo dietro il mondo! Nel tempo lineare il passato e' extramondano e trionfante sulla volonta' proprio come lo e', anche, altrettanto extramondana, e altrettanto trionfante sulla volonta', la conoscenza. Il passato non e' nel mondo, ma e' nella mente, nel mondo della mente proprio come lo e' la conoscenza. E dunque la conoscenza e' conoscenza del passato, ed elemento sottomettente la volonta', a cui la volonta' deve sottomettersi. Recuperare il passato alla volonta', cioe' eterno ritorno (Dio e' morto, ucciso da noi, e il passato non e' il nuovo Dio!) significa, soprattutto, all'atto pratico, recuperare la conoscenza alla volonta'. E quindi, farsene qualcosa dell'uomo, cioe' della'animale della conoscenza per eccellenza, homo sapiens sapiens, per superarlo.

Quanto al futuro, nel tempo lineare esso e' inoggettuale, supportivo della in sendo logico della contraddizione e dell'indeterminatezza, e spesso del tutto irraggiungibile, proprio come il gia' umanamente "mentalizzato" passato, data la realta' innegabile della morte (cosa ne sara' di noi tra duecento anni? Tra un millennio? Tra dieci millenni? Eccetera).
Dire che il mondo e' "sottomesso al futuro", cioe' preda dei proggetti irrealizzabili e antivitali degli idealisti (scientisti, socialisti, cristiani eccetera) vuol dire, soprattutto, dire che il mondo e' sottomesso all'inconsistenza e all'inoggettualita', perche' il futuro, nel tempo lineare e' inconsistente e inoggettuale.

La volonta', nel duello, simbolico contro il passato perde, si rompe le corna, contro il futuro, peggio ancora, languisce nella mancanza di oggetto... e questo perche' nell'uomo, che e' animale della coscienza e della conoscenza, ogni possibile oggetto e' esperienziale e memorico, quindi di fatto consegnato al passato.
Non c'e' oggetto, disponibile all'uomo e per l'uomo, fuori dalla memoria e dalla conoscenza, quindi, dal punto di vista umano, (punto di vista che dobbiamo accettare, e incarnare, e assumere fino in fondo per poi finalmente liberarcene) non c'e' oggetto, umano, realmente giacente nel futuro.
La "volonta' di futuro", in quanto tale e' volonta' di nulla, volonta' di morte; infatti al di la' delle fole metafisiche, il futuro di tutti e' la morte, e dunque, alla morte punta la reale, e non immagginifica "freccia del tempo" presso l'umano. La mano della Silvia di Leopardi.

Solo l'eterno ritorno, da', cioe' dona, consistenza reale al futuro (perche' vi imprime la forma del passato) e "vince", sottomette, con la volonta' il passato, recuperandolo alla volonta' stessa. Insieme a tutta la conoscenza in esso "contenuta". Il futuro, manca di oggetto, il passato, di soggetto: l'eterno ritorno dona oggetto all'uno, e soggetto all'altro.

Se per te vuol dire che l'uomo e' sempre uguale e' perche' non l'hai capito. Pure il superuomo, e' sempre nell'eterno ritorno, subito dopo l'uomo. E allora? Cosa significa tutto cio'? Significa che e' la volonta', che manda avanti il tempo, che non e' garantito, che le cose andranno in un certo modo, solo perche' sono sempre gia' andate, in quel determinato modo. 

Non c'e' causazione tra due cicli temporali diversi ma amore. L'uno, dei due, a seconda di come li si guardi, vale come desiderio, l'altro come realta'. Perche' a un certo punto c'e' l'avvento di una certa forma vitale capace, di desiderare la realta', forma di vita che e' quella del superuomo. E il dominio di questa forma, realizza, il, non gia' fatidicamente garantito, eterno ritorno, insomma e' l'atto creativo stesso, dell'essere completamente disilluso da tutte le illusioni ma non per questo rinunciante a vivere, e a lottare, che si ripete.
Il mondo, lasciato a se stesso e per inerzia tenderebbe ad essere lineare, cioe' il paradiso, socio abitativo, degli idealisti, dei romanticoni e dei posapiano. Spegni il condizionatore >  e ottieni la pace. Preghi > e vai in paradiso. Rispetti famiglia, societa' civile e stato > ed entri nel rotary club. Piu' lineare di cosi'... Ma il superuomo lo rende "ciclico" o meglio infinitamente ritornante, nel desiderio, realizzato e realizzabile, della "realta' " intesa come cio' che, di non nullo, residua nell'oggetto di ogni possibile desiderio una volta dissolti i veli e i fantasmi (la terra...) cioe' il paradiso, socio abitativo, di se stesso.


#401
Citazione di: InVerno il 04 Marzo 2025, 09:06:57 AMZelensky mi fa venire in mente Hailé Selassié, che invaso dai fascisti italiani aveva preso alla stessa maniera a girare il mondo per cercare aiuto, divenne una superstar al punto che sulla sua figura fondarono una religione. Selassiè intervenne alla società delle nazioni avvertendo le diplomazie internazionali "se non lo fermate contro di me, voi sarete i prossimi". Ma gli occidentali anche in quel caso preferirono l'aria condizionata alla pace, fecero delle sanzioni spuntate che non comprendevano gli idrocarburi e quelle materie che davvero avrebbero messo in ginocchio l'Italia. L'impotenza dimostrata dalla comunità internazionale con l'Italia, fiaccherà la diplomazia internazionale accelerando l'obsolescenza della diplomazia e del diritto, i tedeschi poi vi metteranno i chiodi sulla bara. In un tempo dove tutti fanno a gara a chi ha vinto di più, ricordo che nel passato sembrava Mussolini il vincitore e Selassiè il perdente, eppure oggi mio zio può appendere con orgoglio in cucina la sua foto con Selassiè, la foto di Mussolini è coperta nell'infamia, il tempo è sempre galantuomo.



Si, in effetti pure intorno alla figura di Zelensky hanno costruito una religione, la chiesa ortodossa nazi-ucraina, quella con i disegni antisemiti e le rune celtiche in alcune chiese, c'e' di che andare fieri...

Ma su certe cose il tempo sara' galantuomo, ma per davvero... chi ha voluto duecentomila morti e oltre centinaia di miliardi spesi per le stesse identiche condizioni che avrebbe potuto ottenere anche gratis, passera' alla storia per millenni...

Personalmente non vedo l'ora di accendere il condizionatore, a palla, alla faccia degli sconfitti dalla storia e delle loro grottesche scaramanzie, i sacrifici propiziatori, li fanno i maya e gli aztechi...





#402
Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2025, 18:39:40 PMQuesta volta la tua esposizione è stata meno lucida di altre volte.
Spero di aver capito.

Tu affermi che il peccato del Cristo sia quello di non essersi liberato come l'Edipo del padre.
In realtà l'Edipo non si è liberato del padre, per poterlo fare si deve accecare.
In Sofocle egli pecca di Ubris, di arroganza, in Freud pecca di carenza di personalità. Sono due edipi differenti, quello di Sofocle infinitamente più complesso.
In comune c'è però il peccato sessuale.
Il Cristo invece non pecca.

Il tuo discorso dunque si discosta abbastanza dalla discussione.
Ma è interessante comunque.
Tu dici che il Dio cristiano elimina il tempo.
Ma non mi pare che sia molto vero, già solo pensando alla dimensione di una salvezza da ottenere in vita. Senza tempo non ci sarebbe il tempo di ottenere questa salvezza.

Il tuo è un discorso che ragiona con lo gnosticismo, ma lo gnosticismo è una religione con scarse fonti, assai approssimativa.
E' lo gnosticismo che affermando che il mondo è una creazione di un Dio maligno, afferma automaticamente che senza questo mondo, saremmo in una condizione di increazione e dunque di atemporalità.
Il tempo infatti comincia col mondo.
E' vero che il cristianesimo fa un errore logico ponendo il Dio fuori dal tempo.
In realtà Dio è sì fuori dal tempo ma anche dentro.
Risulta evidente nella figura del cristo, che è figlio ma è consustanziale con lo spirito e Dio.
Cristo non è Dio, Cristo è contenuto nello Spirito, che è contunuto nel Dio.
In questo senso Cristo è uno e trino.
Me lo ha detto Tommaso.
Putroppo il credente contemporaneo si confonde con l'ignoranza dilagante delle masse.
L'individuo prima di appartenere a se stesso, appartiene alle masse.
E' questo l'errore della modernità, che non solo si rifiuta di accettarlo, ma addirittura ovviamente nelle figure degli illuminati oscuri (che sono gnostici non a caso) che usa questa ignoranza.
Non sanno gli illuminati che non hanno capito niente della vita.
E che finiranno nell'inferno.
Attento Nico ad avvicinarti al Nemico, a satana, il diavolo o come vogliamo chiamarlo.



Se Dio crea il mondo dal nulla, (ex nihilo) ne consegue che in principio, ci sono solo Dio e il nulla.

Se Dio e' il sommo bene, e il nulla e' nulla, la cosa si puo' semplificare, dicendo che, in principio, (qualunque cosa di atemporale o temporale sia "il principio") c'e' solo il sommo bene, in quanto, ovviamente, c'e' solo Dio.

Sommo bene = Dio .

Quanto al termine "nulla", si toglie dall'equazione, e quindi risulta: nulla

Secondo logica, lo stato fisico, o se vogliamo cosmico, iniziale, del mondo, o al limite del proggetto, divino, del mondo, costituito dal:

[Sommo bene + nulla]

Insomma lo stadio fatidico di Dio che galleggia nel nulla e "contempla", nella sua mente divina, la mera possibilita' della creazione...

Non e' ulteriormente migliorabile. 

Se lo fosse: 

o il sommo bene non e' il sommo bene (possibile; ma contraddittorio con le premesse).

O il nulla non e' nulla (palesemente assurdo)

Se agisse in modo puramente logico, come un calcolatore o un computer, Dio dovrebbe decidere di non creare.

Dato lo stato nullo interamente occupato dal sommo bene, l'unico possibile oggetto di creazione e' il male. E questo, proprio perche' nella dottrina ufficiale delle tre principali religioni monoteistiche, quantomeno ad oggi, si vuole ribadore l'autonomia esistenziale, e quindi differenziale, della divina creazione, prendendo congedo da tutte le visioni emanazionistiche o panteistiche.

Ma, secondo me, e credo anche secondo logica, la perfezione e' compiutezza e autocontenimento, e la perfezione deve poter essere predicabile di Dio in ogni "fase" o momento dello sviluppo cosmico e della sua stessa esistenza o sussistenza altrimenti, Dio non sarebbe perfetto (cioe' che, meramente a un certo punto di un ipotetico processo, divenisse, perfetto, non sarebbe, perfetto).

Insomma se Dio e' perfetto, anche lo stadio iniziale del mondo, e' gia' perfetto, e quindi, ne dovrebbe seguire che dio, se e' buono e proprio perche' e' buono, non crea. Semmai pondera, di creare, ma abborrisce e rifiuta la sua stessa intenzione o idea, in merito.

La prima forzatura assurda che tutte le religioni monoteiste o creazioniste, cristianesimo compreso, ci danno da intendere, e' che la perfezione non sia autocontenimento e compiutezza, ma sovrabbondanza di amore. Tutto il resto, della loro assurdita', quantomeno dottrinaria e quantomeno attuale, da questa forzatura iniziale, segue, 

Solo se perfezione e' sovrabbondanza di amore, solo se accettiamo tale, secondo me bizzarra, premessa, lo stadio iniziale del "pricipio" qualsiasi cosa il principio sia, che come abbiamo visto vale:

[Dio + nulla]

E quindi: [solo Dio]

E' ulteriormente migliorabile. E quindi una creazione che non sia creazione del male, insomma una creazione fatta dal padre buono come atto buono, e' possibile.

Ma chi ragiona in modo rigoroso, dal valore di dio, deduce il valore dell'increato, non della creazione. Da cui il mio interesse, per i pensatori gnostici e manichei.

Dio e' Laio, perche' eternamente nella condizione di non dover creare. 

E questo rende la creazione, e con essa l'umanita', un Edipo, cioe' un errore, per superbia, di Dio. Far derivare il male, da un errore, per superbia, dell'uomo, e' gia' di per se', una, foglia di fico. Posta sugli errori del Padre. Eventualmente scontati dal Figlio, nel suo essere (anche) Padre.

Prima o poi, Edipo disconisce e ammazza Laio. Il teicidio e' patricidio. Ed e' l'atto umano per eccellenza.



#403
Io penso che proprio nelle contraddizioni logiche del cristianesimo, si possa trovare la figura universale di Laio, prescindendo anche un attimo da Edipo..

Questa cosa per me e' da molto tempo abbastaza chiara: per il cristianesimo, la perfezione e' sovrabbondanza di amore, percio' Dio, il dio cristiano, pur essendo gia' egli sommamente perfetto, puo' creare il mondo, dal nulla, senza che tale creazione sia, o risulti malvagia.

Ora, per me questa e' una patente assurdita', l'inizio del credo quia absurdum, cristiano, che poi non fa che svilupparsi in tutto il seguito della dottrina, perche' per me, perfezione e' autoconchiusione, compiutezza assoluta di cio' che (gia') c'e' e pura non-sovrabbondanza, quindi lo stadio iniziale cosmo cristiano, in cui ci sono solo Dio e il nulla, e' gia' di per se' perfetto, e non e' in assoluto migliorabile, tantoneno, migliorabile con un (intrinsecamente nefasto) atto di creazione. Il mio ragionamento e':

Se nel punto zero del tempo assumiano che ci siano solo Dio e il nulla >

allora, nel punto zero del tempo, possiamo esplicitare meglio dicendi che ci sono solo il sommo bene (che e' Dio stesso) e il nulla >

> allora l'unico oggetto possibile di creazione, stante la presenza gia' totale del bene, e' il male.

Una creazione originantesi dal sommo bene, non puo' che essere malvagia. Perche' la perfezione non e' sovrabbondanza, tanto meno di amore  ??? , ma compiutezza e autocontenimento, in se stesso, di cio' che si dice perfetto.

Dio e' il Laio che non deve in alcun modo generare. E lo e' proprio perche' e' perfetto e originariamente "circondato" dal nulla. L'Edipo, di questo Laio, e' la creazione stessa. Il Cristo, viene disconosciuto e ucciso da mano umana, proprio perche' compare sulla terra come padre, e non gia', o comunque non solo, come figlio.

Per questo gli gnostici, anche cristiani (penso soprattutto a Basilide e Valentino), e in realta' anche i manichei, sono protesi a un recupero del valore etico dell'increato, e delle sue possibili reminiscienze presso gli esseri creati; e non riconoscono il dio creatore come dio, ma lo descrivono come arconte, anti dio o dio minore. Spesso rimarcando un parallelismo fin troppo "scisso" che l'ortodossia su tempi lunghi non avrebbe mai e poi mai potuto accettare, tra dio biblico veterotestamentario quale falso dio (concepito come arconte, quando non direttamente come diavolo) in quanto dio della creazione, e dio evangelico, quale vero dio, in quato dio dell'increato, insomma dio di un "giorno infinito" che ha caratteristiche molto piu' iperuraniche, (cioe' rispetto al sentimento umano del tempo retrospettive) che non paradisiache, cioe' prototipiche, e prospettive.

Quello che rende Laio il Dio, e' la verita' logica secondo cui, a partire dalla perfezione, e al limite dal nulla che alla perfezione si unisce e si accompagna (in principio: solo dio e il nulla - quindi solo dio) non si possa creare o aggiungere che il non perfetto, ovvero in un qualche senso e misura il male. E questo, proprio perche' la creazione non e' semplice emanazione, e quindi richiede l'innovativita' e l'autonomia autentica di quanto effettivamente creato (e non meramente ipostatizzato, o generato).

Il padre, questo padre rapito dalla ibris, che non avrebbe dovuto creare e che ha, inspiegabilmente e contro ogno logica creato, deve, a posterori, in un qualche modo e in qualche senso avere il problema di dover scontare e rimettere, ben pure, i suoi peccati, e non solo, o non manco per niente, i nostri.

La vicenda cristica, e dell'incarnazione, puo' dunque secondo me essere vista come la grande peripezia del Laio/Dio, e della "creazione" (o meglio: della massa gemente, e giustamente accusante il padre... di noialtri creati) Edipo. Che sul padre, pur non riconoscendolo, in qualche modo si vendica. E ne usurpa la sposa.

L'eliminazione del padre, fa segno al desiderio di ritorno dell'essere presuntamente "creato", ad una (rinnovata; o quantomeno riscoperta) condizione increata. Che dato il male del mondo, risulta complessivamente meno "ingiusta", e quindi piu' sopportabile. E anche oiu' responsabilizzante.

Eliminando "il padre", cioe', in senso fisico e cosmico, eliminando il punto zero del tempo, l'origine temporalmente fissata di tutto cio' che esiste, e' sempre anche l'immensita' del passato (e con essa la verita' possibile che, per essere qui e ora, noiatri abbiamo attraversato per intero un infinito) ad essere recuperata. E contrapponibile a tutte le ideologie dell'immensita' del futuro, e decantanti tali immensita'.
Cristianesimo "ufficiale", nel suo essere serioso e creazionista per primo, ma non certo da solo. In buona compagnia degli scientismi, dei malintesi socialismi, dei fideismi in genere, delle rimozioni incaute della realta' della morte eccetera.


#404
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
27 Febbraio 2025, 12:15:57 PM
Citazione di: green demetr il 26 Febbraio 2025, 22:16:11 PMLa ripetizione non è anti-hegeliana, semplicemente non esiste alcuna ripetizione, come ha dimostrato Hegel.
TI riporto anche il primo dei filosofi:  Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. (frammento 91a) cit Earclito.

Per capire Eraclito Nicce diceva che bisogna andare con lo scafandro.
Ora ti ripeto a te e a tutti i troll del forum: ma lasciate perdere nicce non lo capirite MAI.
E tanto io sarò sempre li a difenderlo.
Con me non si passa!

Parliamo come fanno tutti di kant di hegel, quelli si possono capire.


La vostra, intendo quellla di voi idealisti, è volontà di potenza: voi vedete nell'eterno ritorno una fisica, o addirittura una filosofia (quanto di più ridicolo :D ) perché non ci volete vedere la semplice situazione esistenziale e psicologica di una volontà (umana, troppo umana: la volontà di Nietzsche, non quella del personaggio letterario Zaratustra) che vuole, sanguignamente, il mondo (per i sordi > questo mondo) perché non può o non vuole volere l'immateriale o l'extramondano. Il mondo, è l'oggetto di una volontà demetafisicizzata, di una volontà che si è fatta carne. Questo mondo e non quell'altro. 

Non quell'altro, di mondo, si intende, tale per cui le masse, dai cristiani, agli hegeliani, ai consumisti bulimici da bacio Perugina, unica componente veramente attuale, del presente discorso, che tanto di cristiani e di hegeliani ne sono rimasti veramente pochi, vivono per la morte. 

Il doppio mondo, dionisiaco, è affermato contro il mondo dietro il mondo, apollineo e cristiano platonico. Contro la gerarchia e la dietrologia continue e asfissianti che i simili un po' meno evoluti, di Nietzsche, credevano di vedere tra reale e ideale. 

Nietzsche voleva sbattere i suoi contemporanei davanti a un paradosso, che poi è nient'altro che la vita reale. Se reale e ideale sono uguali, dov'è ora, cari contemporanei, la preferibilità dell'uno o dell'altro? Se perfino passato e futuro, lo sono? Che ne è, perfino del rapporto maschera-volto che voi credevate di vedere in essi e tra di essi? Se poniamo e accettiamo come premessa il fatto che due pupazzetti siano identici, sapreste ora indicare, tra due identici, quale sia quello "evidente" e quale sia quello dietrologico? Quello buono, e quello cattivo? Quello reale e quello illusorio? I giochi, in cui si trastullano gli uomini, mediamente sono stupidi. Sono tutte varianti del gioco gioco dei due pupazzetti.

Com'era professore? 

Noi dobbiamo amare la vita perché siamo destinati a morire?

E questo crede di averlo trovato in Nietzsche?

Secondo me, aime', Professore, questo, lei lo ha trovato in un bacio Perugina, e crede, di averlo trovato in Nietzsche, perché Nietzsche è contro, tutte le morali dell'effimero, è il profeta, e il cantore, dell'eterno ritorno.

Noi dobbiamo amare la vita, perché la nostra vita è tutto quello che abbiamo, e che avremo, e che abbiamo avuto, per tutta l'eternità. Nel nostro interesse. Non in quello della vita entificata stessa, che confina col nulla per senza essere il nulla.

La lezione cattedratica, se vogliamo pedantesca, del Nietzsche filosofo e soprattutto storico, della filosofia, è che voi dovete imparare, a vedere i caratteri, cioè i tipi umani, dietro la filosofia. Tu fai una certa filosofia, perché hai un certo carattere, e la tua filosofia è l'espressione del tua carattere. Il Nietzsche razzista, e addirittura sospettabile di nazismo ante litteram contraffatto che sia o no dalla sorella, è una versione parodizzata, e brutalizzata, del Nietzsche attento ai caratteri umani in quanto realtà e carnalità della filosofia e della sua storia, insomma è quello che succede quando si danno perle ai porci. Quello che era sarebbe dovuto essere un carattere, cioè il superuomo stesso, a un certo punto è diventato una razza. Diosanto. Il carattere, di Nietzsche, è un carattere che non vuole le illusioni metafisiche, di nessun tipo, e quindi, non potendo volere il nulla, finisce per volere, l'eterno ritorno dell'uguale.

La complessità, semmai, si dischiude quando si cerca di capire, che questo doppio mondo, dionisiaco, non è un doppio essere, o un doppio ente, o un doppio divenuto, ma un doppio divenire. Se quello che vuoi è il reale, quello che vuoi, è sfuggente. E lo devi accettare così com'è, sfuggente. Non puoi eternizzarlo. Nemmeno in una morale dell'effimero.

Le complessità fisiche, e metafisiche dell'eterno ritorno, stanno lì dove devono stare, cioè lì dove un desiderio, che non può più rivolgersi a una fantasia, si rivolge a una realtà, ma la vede come realtà diveniente, e si rende conto che, se vuole "afferarla" deve farsi esso stesso, in quanto desiderio, desiderio diveniente. La ragione, non si sostituisce, come un totem nel cielo, all'assurdo (decadenza, e di fatto errore, dell'occidente: non razionalità, ma mistica, della ragione), la ragione è uno strumento, che serve a dirci che l'assurdo, pur rimanendo tale e trionfando come tale, risponde a cause ben precise, quindi è diecimila volte più assurdo (non meno, assurdo!), di quanto all'uomo comune già non sembri. Quello che si moltiplica, quello che "ritorna" è il non senso, che pur rispondendo a leggi e principi razionali, rimane non senso. Nessuna causa, è esaurita dal manifestarsi del suo effetto. Socrate, aveva una vita atopica, e acronica, Nietzsche, mostra la atopicità e acronicità in generale di ogni vita. Socrate, è il destino, di chi non "regge", psicologicamente ed esistenzialmente, un desiderio panico, ovvero un desiderio che sia realmente, un desiderio, antimetafisico, della realtà, rivolto alla realtà. 

Soffrire, è sapere la differenza, tra il desiderio e la realtà. Non soffrire, è lanciarsi nel progetto, di annullare questa differenza. Rifare, daccapo, il mondo per rifarlo e al limite per il sottile piacere di di rifarlo, non per migliorarlo. La vita degli animali, delle piante, dei bambini. Che sono recuperati e non irrisi, nella figura del superuomo. Non soffrire è un porre, questa identità, un fatto positivo, perché la felicità non è, un puro negativo della sofferenza, ma è un qualcosa, non è, un puro gesto rancoroso consitente nel negare un qualcos'altro. La differenza tra desiderio e realtà che poi è la sofferenza, non si annulla verso un nulla, ma verso una sfilata, trionfante degli identici, di questi due termini, rivelatisi identici. Il contrario, esatto, di una via crucis. Dove la sofferenza, non è prezzo di niente, ma valore, di tutto. Gli identici, che differiscono, ancora, solo per il carattere, dell'essere, l'uno realtà, e l'altro desiderio. E ancora, e ancora, e ancora.
E in nulla-altro, nulla-di-altro. La vita, si spende completamente e sacrificalmente nell'essere se stessa fino a non avere più qualità residue, energie residue, targhette residue, macchie di sangue residue, di cui abbisognerebbe, per essere unica. Più cricifissa del crocifisso. Se tu sai, dell'eterno ritorno, allora cambi, le tue priorità. Compresa quella di venire qui a darmi del troll. Se ben ricordi, io ti ho già fatto, una domanda: ma scusa, se io sono un troll, tu che cavolo ci parli e ci interagisci a fare, con me? Vuoi forse qui rappresentare, l'eterno ritorno, dei simulacri atemporali, del troll? Ma allora, sai che ti dico: fatti una vita, se proprio di non ne hai già, e non ne vedi in giro già, abbastanza!



#405
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
26 Febbraio 2025, 19:03:19 PM
Citazione di: green demetr il 26 Febbraio 2025, 02:56:11 AMAi vari troll del forum.
Voi dite che l'eterno ritorno è il tema centrale di Nicce.

Ma se vi è un eterno ritorno, e dunque l'uomo è sempre lo stesso uomo, come può esistere un super-uomo, altro tema che voi dite essere centrale in Nicce???



Come fa a essere dinamica visto che dici che tutto si ripete?

In cosa consiste questo dinamismo? Nel fatto che tutto si ripete?

Ma se tutto si ripete perchè si muore?

Volete dirmi per caso che Nicce credeva nella trasmigrazione dell'anima?

Tra l'altro voi dite che Nicce era darwinista. Ma come fa ad esserci evoluzione se tutto ritorna uguale?

etc etc etc

Forse è meglio che torniate a parlare di Darwin e Dawkins.

Nicce non lo capirete MAI.




Ma secondo te, no, mediamente, fa piu' la figura del deficiente un troll, o un tizio qualsiasi di passaggio (la marea ne deposita tanti...) che non interrogato parla e prende la parola per primo con un troll?

Vedi, perché se rispondi la prima, sei nella trascendenza, e quindi aspetti (e speri...) che la natura digradi dolcemente nel nulla/Dio evitando ogni anti hegeliana ripetizione, di se stessa in se stessa, con la seconda, sei nell'immanenza, e quindi puoi capire l'eterno ritorno.