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Messaggi - niko

#391
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
02 Dicembre 2024, 12:21:56 PM
Io sono ateo, ma cosi' ad occhio e croce, mi sembra che sia evidente, che le cose sperate non siano, o comunque non siano ancora, cose manifeste: se io avessi la certezza piu' o meno assoluta di una cosa, non avrei alcun bisogno, di sperarla, insomma di sperare in essa. La spero, perche' non sono certo che sia reale e che si avveri, ma vorrei tanto, che si avverasse.

La fede non e' certezza. E in effetti il cristianesimo tradizionale non e' una gnosi, perche' in esso non e' la cososcenza di certi principi e certe cose, che salva, ma l'atteggiamento etico e psicologico riguardo alla loro possibile, e probabile, verita'.

La non certezza, della verita', dei contenuti della fede, e' vista e vissuta come una prova, da superare.

Questo rende la presunta religione dell'amore, secondo me fin troppo individualistica e competitiva.

Comunione, non e' unione. E cosi', l'anima, soffre la stessa solitudine e primigeneita' del Dio. Da cui proviene.

#392
Attualità / Re: Libano
01 Dicembre 2024, 13:01:35 PM
Citazione di: InVerno il 01 Dicembre 2024, 12:30:48 PMHo fatto un pò di pubblicità al fatto che la mia compagna è russa non tanto per "vantarmi" ma perchè aspettavo il momento che qualcuno mi dicesse che sono "russofobico", siccome non posso dimostrare tutto il tempo che ho dedicato a studiare la Russia con amore, mi accontento di dimostrare che ci vivo insieme.

Detto ciò, e parlando di guerra mondiale, voglio delle anticipazioni. Xi ha segnato il 2027 sul calendario, Taiwan deve essere cinese con le buone o le cattive entro pochi anni. Nessuna provocazione della NATO, nessun rischio securitario per i cinesi, nessuna voglia della maggioranzadei taiwanesi di riunirsi con la terra ferma, neanche una strage di "Odessa", che io sappia i "fascisti taiwanesi" sono anche abbastanza rari. Come farai a schierarti contro gli americani a Taiwan? Come farai a scagazzare contro l'autodeterminazione Taiwanese? Come farai a dire che i cinesi sono stati provocati, quando hanno segnato la data sul calendario con largo anticipo? Devi prepararti niko, sarà dura ma ce la puoi fare, ripeti con me: è colpa degli americani!


Ma tu sei pazzo, se pensi che uno come me abbia bisogno di un pretesto (pretestucolo) del genere, per sostenere incondizionatamente la riunificazione sociale e politica, la gloria per i prossimi mille anni e soprattutto l'integrita' territoriale della Cina comunista, preludio alla riunificazione dell'Eurasia  O:-) ...

Diosanto, una cosa del genere la sosterrei pure se fossi l'unico al mondo a sostenerla  :D

L'autodeterminazione, la data... ma per chi mi hai preso??

Fai seriamente??

Cosa vuoi che sia una data, davanti all'eternita'?



#393
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 23:21:58 PMCerto che esiste chi detiene tutti i mezzi, o pensi siano pubblici?
Secondo te la guerra per la guerra a cosa è dovuta? se non dal fatto che qualcuno ha i mezzi di guerra e che ha bisogno qualcuno che detenga i mezzi di propaganda (i mass media).
Entrambi hanno bisogno dell'altro per auto-alimentarsi, ossia il loro mezzo, fa da fine.
Entrambi vogliono continuare a detenere quei mezzi.
A parte le questioni politiche egemoniche, in realtà le cose sono ben diverse.
A nessuno frega veramente di questo o di quello stato.
Anzi non so se hai letto i loro programmi: lo stato deve essere abbattuto perchè è una zavorra rispetto a questa riproduzione di se stesso.
Il potere ha bisogno di riprodursi.
E oggi solo chi detiene il know how scientifico è quello che dominerà.
Noi faremo la fine dell'africa. Te lo dico io.


I detentori dei mezzi non sono tutti d'accordo tra di loro, nel bene e nel male non sono e non formano un blocco unico, e tantomeno essi sono d'accordo, ideologia a parte, con il grosso dell'umanita', cioe' con i non detentori, dei mezzi.

Anzi la guerra da muovere ai non detentori, dei mezzi, e' l'unica, ed effimera cosa, che li metta, temporaneamente, tutti d'accordo.

Non puo' che risultarne un sistema che si autoregola con la guerra, molto di piu' che con la pace. E in questi travagliati tempi, lo stiamo vedendo.

#394
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
01 Dicembre 2024, 10:40:20 AM
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 23:14:37 PMMa infatti io non mi riferisco alle incarnazioni, che è solo una teoria.
A me interessa la relazione etica tra me e la trascendenza.
Il fatto che noi siamo decentrati rispetto all'universo, è vero, solo all'interno di una topologia che noi abbiamo pensato (big bang etc).
E' il pensiero che è derimente, il fatto che questo pensiero si trovi all'interno di cose che noi cataloghiamo, e che cataloghiamo per un tornaconto a sopravvivere.
Ma lo scopo del sopravvivere non è il gioco, altrimenti saremmo tutti felici, e invece viviamo in una dimensione temporale, dove il cibo e il tetto te li devi procacciare, dove l'altro non è un giocatore, ma un cannibale etc...
E ciò nonostante continuiamo a catalogare a ordinare, e ordinando impariamo a conoscere, e conoscendo cominciamo a sentire, e sentendo cominciamo a domandarci del perchè di questo sentimento, e da questo domandare ordinato nasce il senso. E il senso si imbatte nell'imponderabile, nel non classificabile.
Che sia una questione naturale esterna, o un trauma interno. Noi possiamo ordinare ma con misura.
All'altezza nostra, non dei gruppi in cui noi siamo contenuti, e che sono proiezioni nostre. In quanto l'ordine vige in noi, non in quel di fuori, che non sa nemmeno cosa è l'appartenenza, in quanto disumano.
Esiste una individualità, la sua emersione in chiave morale, nella sua ordinazione ha trovato nel momento della disillusione di conoscere per davvero Dio, e nello smascherare le morali come false morali, sta oggi combattendo con quel sentimento che di nuovo è emerso da questo smascherare l'ordinazione.
Ossia un ordine diverso rispetto a quello tradizionale.
Lo stiamo attraversando e si chiama nichilismo, è straordinario il suo potere, la sua capacità di pervertire e di far dimenticare tutto quanto noi aveva acquisito.
Che Dio non sia conoscibile o che la natura sia matrigna in realtà cosa dovrebbe spostare di tutti i traguardi del passato?
No io non sono per una vita pusillanime che non vuole indagare.
L'uomo dovrebbe essere in grado di indagare, anche il male, fino alle sue ultime conseguenze, ossia domandare fin che siamo vivi, o fin quando moriamo.


Beh, io penso che noi siamo decentrati veramente, e che la vita umana abbia dei limiti, che non possano essere mai veramente trascesi.
Semmai, solo spostati ogni volta un po' piu' in la', a costo di grandi sforzi.

Ma e' questo, che si riduce la "famosa" trascendenza? Spostare sempre un po' piu' in la' un limite dell'umano, e di cio' che pertiene all'umano, alzare una asticella, in un contesto di illimitato non senso e nulla, che rende sempre irrilevanti gli sforzi, e le sempre piu' ampie comprensioni?

Eppure, non ci si puo' consolare nemmeno della finitudine stessa della vita umana, e a buone ragioni, perche' essa non e' nemmeno una vera, finitudine. 

Il poco che abbiamo e che siamo, e' infinitamente importante per noi.

Perche' per noi e' tutto. E il tutto, non ha una fine.

Insomma non e' da temere il nichilismo in se', ma l'abrutimento, nichilistico.



#395
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
01 Dicembre 2024, 10:17:06 AM
Citazione di: iano il 01 Dicembre 2024, 03:21:43 AMPuò darsi che il cristianesimo abbia inquadrato bene il libero arbitrio nella sua essenza, ma per me che di ciò sono ignorante, il libero arbitrio è la sensazione di non sapere mai cosa deciderò, essendo allo stesso tempo consapevole che la mia cultura ristringe il possibile effettivo campo delle mie scelte, come finito è il numero di facce di un dado.
Perciò senza ripetermi constato che le mie scelte al pari del lancio di un dado non posso prevedere.
In effetti non è propriamente la presenza del libero arbitrio a rassicurarmi, ma la convinzione che la realtà se ne infischi di tutte le nostre elucubrazioni.
Cioè nella realtà non esiste ne caso ne determinismo, ma questi sono solo termini che usiamo per descrivere la realtà.
Cioè secondo me nessuna descrizione della realtà vi coincide neanche solo in parte, però noi non abbiamo altro modo di viverla se non facendocene un idea, ma alla fine quello che abbiamo in mano sono solo istruzioni per l'uso della realtà sempre aggiornabili.
L'unica cosa che trovo poco rassicurante sono quelli uomini che si convincono di possedere la verità, che sono convinti comunque che la realtà possa davvero ridursi a termini come  caso e determinismo.
In effetti il determinismo non mi sembra meno inconcepibile del caso se devo attribuirli alla realtà nella sua essenza, ma nella misura in cui ho la coscienza che sono solo strumenti verbali applicabili alla realtà, non mi faccio perciò problemi ad usarli per quel che possono valere.
Troverei veramente deludente se la realtà potesse ridursi a caso o necessità, o un ibrido dei due.
Considero necessario possedere descrizioni della realtà, perfino di vitale importanza, ma nessuna di queste descrizioni la prendo tanto sul serio da crearmi preoccupazione.
Quindi in sostanza per me il libero arbitrio è solo una piacevole sensazione.

Si', io dico solo che il libero arbitrion non riguarda le situazioni in cui sei costretto a scegliere qualcosa realmente a caso, o a casaccio, data la tua ignoranza delle conseguenze stesse di una tua scelta (situazioni possibili nella vita, ma che non hanno niente a che fare col.libero arbitrio: magari alla roulette giochi il rosso; certamente in tale situazione tu speri, che esca il rosso, e quindi che la tua scelta, in senso etico e pratico, alla prova dei fatti, si riveli in qualche modo "giusta", ma non lo sai con certezza, il nero puo' benissimo uscire, da cui il brivido stesso del gioco, e tantissime situazioni dico, possono capitare nella vita, simili a questa, in cuo la scelta che tu fai non e' davvero significativa, perche' sostanzialmente scegli a caso).

E non riguarda le situazioni in cui semplicemente, sei certo della cosa giusta da fare, e quindi la fai. In questo caso, sei interamente determinato dalle tue nozioni, emozioni e convinzioni, esattamente come un automsa o un robot, giuste o sbagliate che queste tue convinzioni intrinsecamente "siano", o che si rivelino essere col tempo, e col tuo stesso cambiare opinione, anche su te stesso e sui tui criteri di scelta,  nel tempo.

Il vero, libero arbitrio, e' solo quando tu sai, o credi di sapere, la cosa giusta da fare, ma, per un afflato vizioso o nichilistico, senti anche che potresti lo stesso non farla. Sai, che fumare fa male, ma siccome sei nervoso o non riesci a smettere, fumi lo stesso. Sai, che dovresti fare quello che ti ha detto dio e non quello che ti ha detto un serpente, ma siccome sei vanesio, competitivo e imprevedibile, a un certo punto della storia, fai quello che ti ha detto il serpente. Cioe' nel libero arbitrio c'e' un discernimento, tra bene e male, tra un esito positivo e uno negativo di un'azione su cui si riflette o che ci si accinge a compiere (non e' uno scegliere tutto a casaccio cercando di indovinare degli esiti o di avere fortuna, come alla roulette), ma il discernimento in se' non basta, da solo, a spiegare l'azione/determinazione (c'e' una componente caotica e imprevedibile, che si aggiunge al discernimento, nel determinare l'azione, in modo tale che la liberta' non possa valere se non come liberta' di sbagliare).

Tu non sei determinato, ma non perche' in fondo in molte circostanze della vita scegli a caso, (in questo modo, saresti determinato, sia pure da un caso "personificato", come un altro da te, in te, che scegliesse per te) ma perche' in molte circostanze della vita, pur conoscendo il bene, sei libero di sbagliare, e di scegliere il male.

Se ci credi. Ma io non ci credo, quindi, mi sono dilungato pure troppo.

E come ti ho detto, credo che il mondo sia deterministico, e che il caso sia il frutto dell'ignoranza umana. Ingnoranza che non si puo' solo cercare di ridurre, come se a un certo punto si potesse azzerarla (e non si puo'!) bisogna pure accettare. E quindi agire come se il caso esistesse, pure se non esiste.

Pero' se il mondo e' deterministico, e la nostra posizione nello spazio e nel tempo non ha nulla di speciale, noi con la nostra vita, o meglio con il nostro vivere, esprimiamo una generica possibilita' della natura. Questa possibilita', bisogna sia sperare, che sia bella e piacevole per noi, che cercare attivamente di renderla tale, tramite l'illusione della liberta', e tutte le sue conseguenze. Perche' di certo, non abbiamo altro. Per questo bisogna diffidare delle trascendenze. E lo penso di una vita, come lo penserei di una sequenza di diecimila vite tutte diverse, che dovrei attraversare, se la reincarnazione esistesse.

Non e' la reincarnazione il problema, il problema e' il non farsi bastare quello che si e' e quello che si ha, il pensare che una vita, si possa valutare o misurare con un qualcosa, che e' al di fuori di quella vita stessa.




#396
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 22:07:12 PMIl problema è chi detiene tutti i mezzi determina anche tutti i fini.
E infatti oggi il fine è il mezzo stesso.


Il mondo e' pieno di pazzi, che sopravvalutano la tecnica.

La guerra c'e' perche' il mezzo, raporesentato dalla tecnica, e' asservito ai fini umani. Che sono sempre gli stessi piu' o meno da cinquemila anni, per non dire duecentomila.

Capisco, che sia difficile accettare la realta', ma la guerra fara' pulizia di un sacco di falsi problemi, oltreche' di false illusioni.

Nessuno, detiene "tutti i mezzi", il capitalismo e' sostanzialmente anarchico. Cattiva anarchia, ma pur sempre anarchia. Basta vedere quali siano, ad oggi, i suoi "mezzi", di autoregolazione, e auto-ritorno, ad uno stato di equilibrio, o quantomeno, di minor disequilibrio. I mezzi che fanno servizio al collettivo, attuale, della condizione umana, in questo caso, non all'individuale.

Guerra sola igiene del mondo, diceva un poeta, fascista.

Magari non proprio la sola, ecco, direi io.

Ma sicuramente una delle possibili, e probabili.


#397
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 22:50:46 PM
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 21:25:44 PMVeramente sconti colpe che sono tue nella prospettiva karmica.
La visione di una vita a caso, cosa comporta se non ad un nichilismo assoluto?
Con tutti i problemi del narcisismo contemporaneo, e lo scarico di responsabilità nel comportarsi in modo che con la trascendenza noi si senta il bene piuttosto che il male.
Se uno nella vita si sente depresso è perchè non sta coltivando il giusto rapporto col la trascendenza.
Fin quando questo rapporto non diventa finalizzato al bene, al bene dell'individuo, ossia proprio alla libertà di pensare ad un modo di essere felici con se stessi nonostante il male che ci sovrasta.
Non è forse la storia di Giobbe?
Non una felicità depensanta, ma una felicità che chiede fino all'ultima goccia di pensiero il perchè del male al Dio.
Giobbe sopporta, e la sopportazione è già la sua gloria, il suo resistere al demone che oggi si chiama nichilismo.










E' proprio perche' la vita e' a caso, che dovresti interessartene, sia passivamente, sia attivamente.

Il caso non esiste.

Esistono solo le leggi della natura e le circostanze.

Il caso e' solo la nostra ignoranza, in merito, e soprattutto, del quadro complessivo.

Partecipare di tutto questo e' piu' bello, che non trascenderlo.

E per partecipare, non c'e' bisogno, di "esaurire" il caso con una conoscenza impossibile.
Basta capire che la nostra posizione e' decentrata. Non siamo il centro dell'universo, e nemmeno dell'ecosistema.

La nostra vita vale, perche' esprime una possibilita' reale del sistema, una cosa (decentrata) che puo' capitare. Un incontro (locale) tra natura e circostanze, non certo uno (assoluto) tra uomo e dio.

Proprio perche' questa "cosa", o meglio questa sequenza di eventi, che secondo natura e alle giuste circostanze puo' capitare, e che corrisponde alla tua vita, ha valore infinito per te, tu dovresti occupartene. Senza karma e senza trascendenze simili.

Accettare il caso, e' accettare un punto di vista. Che, in quanto tale, ricade per forza in un mondo, e in un insieme infinito piu' grande. Il frammento scalcagnato di mondo che personalmente ti riguarda, puo' essere una vita, o un insieme di dieci vite, o di centomila, ognuno puo' credere quello che vuole, ma se lo intendi correttamente, rispetto al mondo (immenso) che lo contiene, quel frammento e' sempre un infinitesimo, non mai un infinito. A un certo punto, la sequenza finira', e non ci sara' molto altro, che ti riguardera'.

Quindi, la cosiderazione di valore assoluto ai fini di un punto di vista, umano, relativo, che si puo' fare per centomila vite, stringi stringi la si puo' fare pure per una sola, di vita. E' questione di amore per la semplicita', o di quanta immagginazione si ha o si vuole avere.

La catena delle incarnazioni e' per forza autoriferita, e non sono io, che non voglio imparare la lezioncina, e' proprio che della lezioncina, anche dopo che eventualmente l'hai imparata, non te ne fai niente, se non hai un corpo. La conoscenza, perche' abbia "valore", anche nel senso etico del termine, va' implementata. Inserita in un proggetto in cui le regole di fondo del gioco siano sempre quelle di conseguire il piacere, ed evitare il dolore, ai fini di giocare sempre meglio. Riportata all'atto pratico, cioe' incarnata. Non solo conseguita. Ed e' questo, che ciclicamente ci riporta alla catena, delle incarnazioni.




#398
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 16:38:25 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 30 Novembre 2024, 12:09:03 PMCiao, noto che tu ti stai trovando sul percorso che mi sono lasciato alle spalle da qualche mese. Con ciò non intendo affermare che tu debba necessariamente seguirmi... ma, a mio avviso sei già a buon punto. Io stesso ho difficoltà a considerare il libero arbitrio senza la reincarnazione o metempsicosi.

in effetti io non ho mai chiesto "chi mi ha fatto questo?" Ho sempre chiesto: "perché sono così? Che cosa ho fatto di male?" Quando ho smesso di lavorare e la mia mente era sgombra da tutti gli impegni connessi all'attività lavorativa (orario da timbrare, pc da accendere, risposte da dare ai clienti, dopo averle cercate a pc, ecc...), ho iniziato a rimettere in ordine il mio passato.

Relativamente all'Anima, io credo che occorra fare chiarezza. L'Anima è amorale (nel senso che non ha morale) e ogni attività umana è comunque utile al proprio perfezionamento, al proprio apprendimento. E' la mente a stabilire gli aggettivi qualificativi: bello/ brutto, alto/basso, buono/cattivo, ecc.. ma all'Anima queste etichette non interessano affatto. Putin che invade l'Ucraina, Trump che non è ancora in carica ufficialmente e ha già promesso che caccerà tutti gli "illegali" dal suolo degli USA, Netanyahu che distrugge Gaza, ma anche Hitler che ha invaso la Polonia nel 1939, i femminicidi, gli incidenti sul lavoro, sulle strade, ecc... tutto ciò non è dovuto al caso. Da queste esperienze ogni Anima coinvolta apprende una lezione che le servirà per progredire spiritualmente. Quindi, anche il karma che secondo taluni è una sorta di premio/punizione per ciò che si fa in una vita e che si sconterà in quella successiva, alla stregua di una squadra di calcio di serie che: se arriva prima vince lo scudetto, se arriva nelle ultime quattro posizioni, retrocede in serie B, in realtà è ben altro. L'Anima non sa nulla di premi e punizioni e, non mi ricordo chi abbia pronunciato questa frase, essa non sbaglia, ma impara. Quindi il karma è lì semplicemente a indicarci i nostri progressi a livello di Anima.
Forse l'errore più grosso commesso da buona parte dell'Umanità è considerare ogni essere umano esclusivamente come un corpo materiale, perciò mi rendo conto di quanto sia difficile anche solamente immaginare di essere innanzitutto un'Anima. A capire questi concetti mi aiutato molto il libro "Anime Coraggiose" di Robert Schwartz, di cui ho ho inserito una recensione nell'apposita sezione di questo forum.
Per poter iniziare a ragionare così, occorre liberarsi da tutte le etichette che la Società ci ha appioppato dal momento della nascita: dal nome di battesimo, alla famiglia in cui siamo nati, all'educazione che abbiamo ricevuto, agli studi effettuati, ecc... sono tutte situazioni che la mente poi, per sua comodità usa per etichettare Tizio, Caio o Sempronio. La mente, appunto, ma non l'Anima.
Colpa e merito sono due etichette, create dalla mente per sua comodità. All'Anima non interessa alcuna etichetta.

Concordo con la parte finale del tuo post:  Cosi come non e' colpa mia se sono peccatore in un sistema abramitico cristiano che pone un dio onnipotente, che ha creato il mondo, ha creato me stesso e allora, ne consegue che mi ha creato peccatore e non corrispondente con la sua volontà, dato il fatto che io non vi corrispondo. Basta, con la fola del libero arbitrio. Espiasse lui, per le sue imperfette creazioni stante che lui e' perfetto, e andasse all'inferno, o comunque subisse la punizione, lui. E' proprio da qui che sono iniziati i miei dubbi e, giorno dopo giorno, ho scavato, ho cercato e mi sono incamminato sulla strada dove mi trovo ora.




Come tutti i discorsi in cui si sostiene che, in generale nella vita, si soffra "per imparare", o per "essere messi alla prova", il punto debole e' sempre che la volonta' di fondo (e valevole davvero il sacrificio di tanta sofferenza) di imparare, o di essere messo alla prova, nell'animo e nell'interiorita' sofferente, in tali discorsi, e' sempre in qualche modo data per scontata.

Soffro per imparare? Ma chi te lo ha detto, che voglio imparare!

Soffro per essere messo alla prova? Ma chi te lo ha detto, che voglio essere, messo alla prova!

Si transla solo il discorso su un piano in cui quello che mi viene imposto, dalla natura o dal destino, non e' piu' solo la sofferenza in se', ma la sofferenza... e con essa anche la necessita' di imparare o di essere messo alla prova.

Ma io voglio quello che voglio e basta, e se non lo ottengo, soffro.

Me ne frego, della lezincina da imparare, o del genitore autoritario a cui secondo alcuni dovrei dimostrare di essere "buono", per ricevere in
futuro un "premio".

Per questo, non credo, di essere sul tuo stesso percorso.

Anche quando, tempo fa', nella mia vita,  mi sono interessato alla new age/new tought, il discorso che la situazione in cui sono nato in qualche modo me la sono scelta io, mi e' sempre stato indigesto. Anche al tempo. Diciamo che anche al tempo, mi interssavano di piu' altri aspetti  :D



#399
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 16:26:49 PM
Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 11:10:05 AMBello, e permettimi anche esilarante il tuo post. ;D
Però il libero arbitrio non lo colpevolizzerei, perchè ciò  equivale a colpevolizzarci a priori, essendone i possessori.
Ammesso e non concesso  che esso agisca in fase precorporale, non è poi comunque così improbabile il suo errore di scelta, in quanto una scelta in verità non è mai un errore, a meno che essa non reiteri una scelta dimostratasi già sbagliata.
il libero arbitrio secondo me equivale a tutti gli effetti al rassicurante,( convengo con te su questo), caso, se si esce fuori dall'ottica individuale,  non escludendo alcuna possibile scelta, se riferiamo i suoi effetti alla comunità degli individui, la quale, essendo impersonale non può essere comunque colpevolizzata.
Quindi non siamo certamente del tutto responsabili delle sfighe che ci capitano, ma in qualche modo siamo però responsabili del giudizio col quale individuiamo le sfighe, dato che esse non si presentano col loro certificato professionale, ma siano noi giudicarle tali per ''libera scelta'' e se pure su alcune di esse potessimo tutti convenire, ciò non toglie che relativa resti la loro valutazione.
Pensa quindi che bella soddisfazione per uno che trovandosi in una situazione da tutti considerata sfigata, riuscisse a smentirli coi fatti, dimostrando così la relatività del loro giudizio.
Certo ci vuole anche un bel coraggio per farlo, quindi effettivamente è una chance solo per amanti di sfide difficile al limite dell'impossibile.
Ma, come si dice, ''molte avversità'' molta gloria, per cui val la pena sempre di tentare.
Quale merito avrebbe infatti colui che per sua natura vince facile?


Beh io personalmente non credo nel libero arbitrio.

Credo nel caso, cioe' penso che tutto sia determinustico, ma noi non possiamo conoscere tutto, quindi, dal nostro personale punto di vista di esseri umani il caso e' una realta', e dobbiamo tenerne conto. Non possiamo eliminare la nostra ignoranza.

Sono d'accordo con te che ci sono molte analogie tra libero atbitrio e caso, alcune le hai illustrate molto bene, quindi non mi dilungo.

Non sono d'accordo, invece, sul fatto che il libero arbitrio inse', e il pensiero di "averlo", di esserne in qualche modi titolari, sia rassicurante.

Secondo me il libero arbitrio, e' un pensiero abissale. Chi lo trova rassicurante, non lo ha fino in fondo compreso. Se lo avesso compreso, non lo troverebbe rassicurante.

Perche' vi e' libero arbitrio solo se vi e' discernimento del bene e del male (primo requisito assoluto del libero arbitrio) e possibilita' nichilistica, per un soggetto agente, di scegliere il male, nonostante il discernimento, corretto, del male e del bene (secondo requisito).

In tutte le situazioni in cui non vi e' discernimento, non vi e' libero arbitrio, e in tutte le situazioni in cui vi e' si' discernimento, ma vi e' anche corrispondenza diretta tra questo discernimento e l'azione, cioe' in tutte le situazioni in cui il (mero) discernimento, formatosi nella coscienza, di qualcuno, e' adeguato e sufficiente a spiegare l'azione, di questo qualcuno, senza alcuna "ombra" o mistero residuo, di nuovo, in tali situazioni: non vi e' alcun libero arbitrio.

Il libero arbitrio prevede che il discernimento vi sia, e che poi l'azione di colui che agisce si determini a caso, a puro arbitrio di una volonta' assolutamente libera fondata sul nulla, in maniera prescindente dal discernimento.

Tutto il resto, non e' libero arbitrio, e' fraintendimento del libero arbitrio.

Libero arbitrio vuol dire che Dio crea l'uomo in grado di discernere il bene dal male (la natura dell'uomo e' adeguata, al discernimento, senno' tutto il male commesso dall'uomo, sarebbe colpa di Dio), e poi l'uomo, per cavoli suoi, dopo un corretto discernemento, sceglie il male, cioe' sceglie il male per il male, secondo un arbitrio assoluto. Per contro, se bastasse il discernimento, a scegliere il bene, non ci sarebbe merito per i buoni, e nel discorso religioso cristiano, si vuole affermare, invece, che vi sia, merito per i buoni. 

Quindi l'atto, il risultato finale di una determinazione morale, e' dato dal discernimento, piu' un quid caotico e nichilistico, che dal discernimento prescinde. Sia l'atto del malvagio, che in fine si determina per il male, sia l'atto del giusto, che infine si determina per il bene. Non puoi togliere il discernimento (senno' tutto l'edificio teorico del libero arbitrio crollerebbe); e non puoi togliere l'eccedenza caotica ineffabile ulteriore al discernimento (senno' crollerebbe uguale).

Che cosa ci possa essere di rassicurante in questo, che e' uno dei pensieri piu' abissali mai comparsi in religione, e poi in filosofia nella misura in cui essa e' stata influenzata dalla religione e se ne e' fatta ancella, io proprio non lo so. Per questo, mi permetto di dire che chi trova rassicurante il libero arbitrio, secondo me, lo fraintende. Se non lo fraintemdesse, non lo troverebbe rassicurante. 

E il modo cristiano, di mettere la cosa, e' anche quello logicamente e filisoficamente corretto, cioe' anche al di fuori di tutti gli orpelli religiosi, anche tolto Dio eccetera, perche' si possa parlare di "libero arbitrio", in maniera non ridicola, anche nel senso laico del termine,  ci vuole un discernimento, e poi un corso d'azione umana, o comunque di una creatura senziente, che si determini, almeno in parte, a prescindere dal discernimento stesso. Tutto il resto, cioe' principlamente i casi di non discernimento, da una parte, e i casi di discernimento perfettamente sufficiente a spiegare e prevedere un'azione o un destino, quindi, di "gnosi"  o iper discernimento, esula dal libero arbitrio. 



#400
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 10:21:12 AM
Se un'anima si sceglie liberamente la  situazione familiare, economica e soprattutto sociale, in cui nascere, cosi' tanto per il gusto di fare esperienza e farsi un giro quaggiu' sulla terra, ne consegue, che il novantanove virgola nove percento delle anime, sono masochiste...

E non e' solo una battuta, io davvero non capisco come facciano certi pensieri ad essere consolanti.

Io quando penso a certi aspetti negativi della mia vita gia' mi deprimo cosi' di mio, senza considerazioni karmiche o animiche; se pensassi (anche) che tali aspetti negativi me li fossi scelti io a tavolino prima di nascere, quindi, se pensassi di essere io e io soltanto, con la mia stupidita' o arroganza diciamo cosi' "disincarnata", cioe' esercitata ancor prima di nascere, la causa di tutti i miei guai, attuali o post natali, mi deprimerei al quadrato.

Per buona musura, almeno il cinquanta per cento di tutto quello che mi accade, e' colpa, o merito, degli altri. Degli "altri" umani concreti, o degli "altri" nel senso di natura, caso, destino, malattie, circostanze imprevedibili eccetera. Il mio potere e' limitato.

Lo dico sul serio, a me il pensiero del caso, e del caos, consola. Il pensiero del contrario, mi atterrirebbe.

Se davvero io pensassi di avere tutta la colpa, per il male che c'e' nella mia vita, sarei al culmine della depressione, e se avessi tutto il merito, per il bene, sarei al culmine, quantomeno dell'esaltazione narcisistica, dell'ingratitudine e del delirio di onnipotenza.

Questo, e' il problema della fede nella volontarieta' del destino.

Di cui la scelta prenatale e animica della sorte non e' che il simbolo.

Deve essere ovvio, che io non ho tutta la colpa, e nemmeno tutto il merito.
La occidentale e graco classica mensura.
La (mia) volonta', si confronta con cose o istanze che resistono, alla (mia) volonta' stessa. Diciamo pure, con la volonta' dell'altro in senso lato.
Me lo confermano il cervello, e la razionalita', prima ancora che il cuore.

Poi, pure io sono determinista sul piano delle cause e degli effetti, ma penso anche che noi in quanto esseri limitati non possiamo conoscere tutto, e quindi, la nostra personale ignoranza di tutto il sistema deterministico reale nei minimi dettagli, che ci causa e ci circonda, di fatto e', per noi e dal nostro punto di vista, il caso e il caos, e pone innegabilmenre la realta' del caso e del caos. Questa ignoranza del determinismo e' ineliminabile, quindi il caso/caos e' connaturato alla condizione umana.

Ma Il karma e' peggio dell'inferno: a crederci, ne consegue solo, che sconti colpe che non sono tue.

E' ovvio, che non e' colpa mia, se nella vita precedente ho sbaglito o trascurato qualcosa e allora, con la vita presente, secondo qualcuno, dovrei rimediare o espiare. Ma anche no.

Cosi' come non e' colpa mia se sono peccatore in un sistema abramitico cristiano che pone un dio onnipotente, che ha creato il mondo, ha creato me stesso e allora, ne consegue che mi ha creato peccatore e non corrispondente con la sua volonta', dato il fatto che io non vi corrispondo. Basta, con la fola del libero arbitrio. Espiasse lui, per le sue imperfette creazioni stante che lui e' perfetto, e andasse all'inferno, o comunque subisse la punizione, lui.



#401
Attualità / Re: Libano
29 Novembre 2024, 22:28:02 PM
Citazione di: InVerno il 28 Novembre 2024, 19:51:29 PMTienitelo pure Lenin, basta che lo leggi, perchè nonostante lo nomini sempre sembri non andarci mai d'accordo. A parte la famosa "Ucraina fondata da Lenin" che a Putin piace sempre ricordare e rimane la tua trave nell'occhio leninista, a parte la tua stramba interpretazione di autodeterminazione, l'idea del fascismo come capitalismo in fase di decomposizione è proprio di Lenin. Tu dici che per te non è così, ma ti tieni Lenin. Boh? Mi tengo l'idea che il populismo nasca dal basso, che sia "di destra o di sinistra" è tutto da vedere, anche Lenin si confondeva spesso, come quando difendeva Mussolini. Rimane il fatto che le classi non sembrano comportarsi marxianamente in particolare alla classe lavoratrice europea i comunisti non sono mai piaciuti, al tempo di Weimer infatti i comunisti non avevano il supporto degli operai, ma dei disoccupati e degli emarginati, cioè quelli che in caso di esproprio avevano tutto da guadagnarci. Ma per convincere gli altri senza armi e violenza promettendo "un Engels per tutti"... ahia ahia ahi...


Ma tu sei ossessionato, da Engels e dall'ucraina, ossessio/n.a.t.o, il fascismo non e' la fase decadente, del capitalismo, ma una delle espressioni possibili della fase ciclicamente monopolistica, del capitalismo...

ma soprattutto non vai oltre l'ad personam (Engels, Engels, Engels... sta a vedere che tra un po' tutta la storia del novecento, dipende dal rapporto morboso tra Marx ed Engels) l, sei razzista contro la russia e, siccome non lo ammetti, pensi che tutti gli altri siano razzisti con l'ucraina, ma chi se la straincula, l'ucraina, guarda che i pazzi da manicomio indebitamente in giro per le strade, sono quelli che vogliono fare la terza guerra mondiale, per l'ucraina, quelli che se ne sbattono e non sanno nemmeno dov'e' sulla carta geografica, ad oggi, presso questa generazione in questo luogo, sono i sani di mente...

Ma questo e' il corso avanzato, prima, ci vorrebbe il corso base...


#402
Attualità / Re: Libano
28 Novembre 2024, 12:19:45 PM
Citazione di: Ipazia il 28 Novembre 2024, 11:32:01 AMConcordo con niko escluso il fatto che l'oligarchia capitalista (deep state) disdegni la retorica dei partiti "democratici" che in USA ed Europa si sono rivelati più guerrafondai della destra conservatrice. Il capitale si infiltra ovunque e preferibilmente laddove storicamente ha avuto più difficoltà,  facendo propri anche i modelli libertari civili della sinistra per perseguire i suoi scopi di dominio politico-economico.


Beh la vocazione guerrafondaia di certe sinistre si e' vista, la vocazione "pacifica" di Trump e' tutta da dimostrare...

vedremo cosa combinera' in ucraina e medio oriente... medio oriente che ha  contribuito ad infiammare nella sua legislatura precedente per altro ..





#403
Attualità / Re: Libano
28 Novembre 2024, 11:05:55 AM
Citazione di: InVerno il 28 Novembre 2024, 10:40:25 AMQuesto è un punto importante su cui potrei dire di andare d'accordo e in disaccordo allo stesso tempo, perchè messo nella maniera marxista non funziona, ma il senso è corretto. Chi detiene le rendite ostacola il populismo di sinistra, e permette il populismo di destra. E' quello che è successo "ieri" in america, c'è poco da discutere a riguardo. Il problema è che marxianamente se ne fa una questione di classe, ovvero l'intera borghesia sarebbe dietro a questi push fascistoidi perchè ne guadagnerebbero. Questo non è vero, storicamente e nemmeno attualmente, ed è il frutto di una visione ideologica della storia che vedeva il fascismo come forma finale del capitalismo, e ha ricostruito le vicende della fascismo in quell'ottica a suon di confessioni estorte a prigionieri di guerra. Così come i dazi aiutano una minuscola porzione di capitalisti e danneggiano tutti gli altri, il fascismo e la sua natura autarchica è apprezzata solo da alcuni. La verità è che sono movimenti che nascono dal basso, finanziati dal basso, in quello stesso "basso" dove la sinistra vede gli umili e le vittime innocenti (di classe) che poi gli si rivoltano contro (come gli immigrati che votano Trump), con l'aiuto di alcuni capitalisti, specialmente con aspirazioni monopolistiche, che aspirano ad essere corporazione, cioè in senso fascista "corpo dello stato". Musk è il tipico personaggio che segue il fascistoide, in odore di fallimento e drogato di incentivi, ha bisogno di tutto lo stato che può, ma Musk non rappresenta l'intera borghesia americana, che al contrario, si schiera con la conservazione dello status quo liberale. Trai pochi capitalisti che finanziarono Hitler prima che salisse al potere, v'era un magnate del tabacco che finanziò il partito nazista sperando che Adolf gli abbassasse le tasse sulle sigarette, venne infilato in un lager per aver provato ad intossicare la razza ariana. Questo tipo di capitalista sale sul carro del fascista, ma questo tipo di capitalista non è nulla rispetto alle migliaia di migliaia di poveri gonzi senza un soldo che ci cascano con tutte le scarpe dalla sera alla mattina, e sono loro che danno la forza al dittatore, non il tabaccaio finito con la camicia a strisce. Si fallisce nel capire la natura democratica della dittatura, che era invece nota ai greci.

Osservando quello che sta succedendo in america, anche volendo escludere che Trump sia un fascista vero e proprio ma solo un "potenziale pericolo", è incredibile come la società americana sia indifesa, e questo deriva principalmente  da quanto sono ignoranti della storia. Ho seguito qualche apologia trumpiana sui canali di Murdoch e la difesa più comune è "ci sono neri ed ebrei ai rally", come se il fascista si riconoscesse perchè prende di mira dei gruppi razziali del secolo scorso. Hanno cioè assimilato la vulgata fascismo=nazismo, che anche ai sovietici piaceva tanto, non capendo che il il fascismo non è inerentemente razzista, e non è il punto dove si raccoglie tutta la borghesia prima dell'arrivo del comunismo, chi si aspetta di vedere queste cose accadere per riconoscere il fascismo è pronto ad amare sorprese, al massimo succede dopo la presa del potere, quando non c'è altra soluzione. Al contrario, guardando l'europa dell'est, il fascismo più che la naturale conseguenza del capitalismo sempra la natura evoluzione dell'Urss. Come caso specifico oggi abbiamo un personaggio miracoloso nelle elezioni in Romania, pro Putin, anti vaccini, anti NATO, nostaligico sovietico, crede nella memoria dell'acqua, nei microchips nella pepsi, le piramidi non sono mai esistite, lo hanno rapito gli alieni, e magari sarà anche un terrapiattista (dico io, visto il personaggio), ha il più bel curriculm tra i tutti contrariani d'europa, non lo conosceva nessuno in Romania, ma grazie a tik tok ora è famoso. Questa non è una rivoluzione colorata, ripeto non è una rivoluzione colorata, i Russi possono interferire nelle elezioni degli altri in maniera incolore, nichilisticamente, il loro colore è quello del caos. Vaccini zodiaco e big foot? Il candidato perfetto che Putin vorrebbe anche per te, perchè ci tiene a te, siete in Eurasia insieme, ricordatelo!


Io non credo manco per niente che il fascismo sia lo stadio finale del capitalismo, credo che il capitalismo nrl suo insieme, sia lo stadio finale della societa' di classe.

Poi, fascismo e "democrazia" liberale, si alternano quasi come stagioni, cosi' come si alternano fasi liberiste e fasi monopoliste presso i vari luoghi e tempi del capitalismo.

La preferenza, nelle fasi monopoliste, va verso i politicanti piu' o meno statalisti, populisti e fascistoidi.

Mentre in europa imperversavano Mussolini e Hitler, in america c'erano Keynes e Roosvelt, certo figure di levatura morale superiore ai primi due, ma sempre molto piu' statalisti, populisti, interventitsti e protezionisti della media dei politicanti americani; insomma voglio dire che complessivamente, la risposta alla crisi del 29 fu, e non pote' che essere, protezionista, e in questo senso, disastro totalitario europeo, e new deal americano, possono essere letti come un tutt'uno, soprattutto in senso economico, salvaguardando la superiorita' umana, etica e storica, in questo caso, della via di soluzione alla crisi americana, giusto perche' io non sono, antiamericano per principio.

Poi, le "stagioni" cambiano, si alternano  e ritornano...

E la fase di adesso, dove a livello euroamericano governano, e governeranno per un bel po' di tempo le destre, e' appunto il tramonto e la fine (definitiva e irreversibile) di cio' che e' stato, anche abbastanza correttamente, chiamato neoliberismo (non certo, o comunque non ancora, la fine del capitalismo nel suo insieme).

La fine delle pie illusioni che i posapiano si sono fatti, quando hanno visto cadere il muro di Berlino.

E quindi niente, tienti pure la tua idea che il populismo di destra "nasca dal basso", io mi tengo l'idea che l'altra grande maestro della rivoluzione, dopo Marx, e' Lenin...




#404
Attualità / Re: Libano
28 Novembre 2024, 10:43:40 AM
Citazione di: InVerno il 27 Novembre 2024, 18:18:33 PMFallo pure il conto di Franco tutto insieme, e per capita, io non ne ho idea, scommetto comunque che bisogna aggiungere parecchi zeri. Ha ragione Anthonyi a dire che la violenza è connaturata al cosiddetto comunismo, non solo contro i poveracci attenzione. Appena Stalin smise di fare purghe la leadership sovietica si trasformò in una gerontocrazia di leccapiedi e scalda poltrone, in quel sistema l'unico modo di ricambiare la leadership è di eliminarla fisicamente.

Della violenza di stato io dico solo che esiste di diversi ordini, quella contro i cittadini di un altro stato è una cosa, può essere sbagliata quasi sempre lo è, ma è comunque rivolta ad un altro gruppo che perlomeno avrà un altro stato a difenderli, e purtroppo ha una lunga tradizione di meccanismi e giustificazioni sempre uguali. Quella contro i propri cittadini è di un altro ordine ancora, in primis perché non c'è nessuno a difendere i diritti di sti poveracci, ma anche perché è il ribaltamento dei fini politici, il tradimento finale di una classe politica. E anche tra Israele e Gaza si vede bene questa differenza, che ne produce poi altre di conseguenza. Per questo da sempre mi oppongo a chiamare "leader forti" quelli che usano la violenza contro i propri cittadini, anzi bisorrebbe proprio sbertucciarli per quanto sono deboli. Così amati che non riescono neanche a vincere una votazione senza barare, che tristezza, che debolezza, tiriamo fuori degli insulti omofobi per l'occasione, la loro virilità è dove gli fa male.


La violenza non e' connaturata al comunismo, perche' per esempio, in spagna e in cile, i "comunisti", o meglio un fronte di socialisti e comunisti, vinsero le elezioni, quindi andarono al potere senza violenza o comunque senza un livello eclatante di violenza (dimostrando nei fatti... che cio' e' possibile!), e vennero schiacciati da un colpo di stato, illeggittimo, fascista, enormemente piu' violento, e soecificamente volto a sovvertire il risultato di delle libere elezioni.

Per questo, ho detto che il piu' disonorevole tempo e luogo storico di nascita per me, sarebbe stato sotto Franco. Il sovvertitore delle libere elezioni che stavano per portare al potete, senza troppa violenza, un fronte socialista.

Il fascismo e' la violenza, illeggittima, per conservare lo stato di cose presenti, in cui la borghesia e' al potere. Opponendosi a (tutti) i tentativi dei comunisti di prendere il potere, che siano tentativi pacifici e di tipo "elettorale".. o no, e di altra natura.

Antony, se vedi il suo intervento 508, ce l'ha chiara, la cosa, per quanto si possa non essere d'accordo con lui... tu mi sa di no...


#405
Attualità / Re: Libano
27 Novembre 2024, 14:49:01 PM
Citazione di: InVerno il 27 Novembre 2024, 13:48:15 PMDifficile pensare al comunismo instaurato senza violenza, visto come è stato instaurato in passato. Mi ricordo che quando ci vedemmo eri quasi traumatizzato "immagina se fossimo nati nella Spagna di Franco" come se parlassi della peggiore delle ipotesi. Quanti arresti politici , e quante esecuzioni sono avvenute nella Spagna di Franco? Non è una domanda retorica, non ho idea di quale sia il numero, conosco più o meno quello del fascismo italiano, e a occhi chiusi sono pronto a scommettere siano un numero infinitesimale rispetto a quelli avvenuti durante l'esproprio proletario. Ció detto, è bella la vita del nimby? Questo no, questo no, questo no, questo no...  Io aspetto le fate, l'energia senza scorie, la spazzatura senza puzza, il gas senza tubi il petrolio senza trivelle, la sicurezza senza armi e la figa senza peli... Beh l'ultima ce l'abbiamo.


Si puo' essere contro la guerra senza essere nimby... oggi come oggi, a cosa serve la guerra?

Se tutti i soldi spesi oggi in italua per la guerra, per la guerra fossero spesi per ripristinare il reddito di cittadinanza, aggiustare le scuole e pavimentare le strade, non sarebbe meglio?

E' una cosa che capiscono tutti, tranne quelli terrorizzati dal pericolo russo/putiniano. Quelli, invece, pensano che se non spendi almeno tot miliardi all'anno in armamenti, arriva Putin e ti conquista.

Il franchismo ha ammazzato un sacco di gente e tu dovresti saperlo, ma io non mi limiterei, a riflettere su questo.

Rifletterei, invece sul fatto che franchismo, e colpo di stati in Cile, sono l'effettivo motivo per cui con ogni probabilita' non e' oggettivamete possibile, realizzare a questo mondo il comunismo senza violenza. Tutte le volte che i "comunisti" o simili, vincono le elezioni, ovvero tutte le volte che essi conquistano il potete senza violenza, la storia insegna che, a quel punto, tipicamente, arrivano, cioe' spuntano dal tombino, le merde fasciste, a sovvertire, con la guerra e con la violenza, e senza nessuna leggittimita' quelle elezioni (leggittime). Appunto l'esempio storico di Spagna e Cile.

Franco, essendo il simbolo, e spesso anche il colpevole, di tutti i massacri della guerra civile spagnola, non e' secondo a nessuno, come macellaio. Poco importa se nell'ultima, e tardiva  fase del suo governo, i massacri e gli ammazzamenti da lui compiuti sono, numericamente molto diminuiti. Il conto, va fatto tutto insieme.

E poi io pure, ho un lato romantico e irrazionalista, e penso che uccidere o opprimere qualcuno al fine di cambiare e sovvertire il mondo, sia meno grave, eticamente, e proprio umanamente, come grado di umana infamita', rispetto all'atto speculare e contrario di uccidere o opprimere qualcuno al fine di lasciare, e conservare, il mondo cosi' come e'. Atto che secondo me, e' il male assoluto, e l'imperdonabile assoluto.

Per questo, non me ne e' mai importanto niente dei conti di quanti morti hanno ammazzato i fascisti e quanto i comunisti.

I fascisti che uccisero e versarono sangue per conservare il mondo, sono, e resteranno, nei secoli, sempre e comunque eticamente e umanamente peggiori dei comunisti, che uccisero... per cambiarlo. Questo "bel" mondo.

E' da questo, che deriva sostanzialmente il mio giudizio sul boia fascista Franco e tutti i suoi scagnozzi.

Comunque se andiamo a fare il conto dei morti, mi pare che ne risulti che i comunisti uccisero, nel corso della loro esistenza e permanenza al potere, di piu' in assoluto, come numero di morti in assoluto, i nazifascisti, al contrario, uccisero di piu' per unita' di tempo.
Il che significa, che se, in un mondo ipotetico alternativo, i fascisti avessero avuto lo stesso "lasso di tempo" dei comunisti, per uccidere gente in giro per il mondo, allora, con ogni probabilita', avrebbero ucciso molto di piu'. Per fortuna, nel mondo reale, essi ebbero meno, tempo.

Il conto tradizionale, che si fa di solito, pero', non imputa interamente ai nazifascisti la colpa e la causa della seconda guerra mondiale, quindi i morti civili e militari della seconda guerra mondiale, di solito non vengono conteggiati, ne' come vittime effettive del nazifascismo, ne', tanto meno, naturalmente, come vittime del comunismo.

Secondo me, sarebbe giusto contare tutte le vittime della seconda guerra mondiale come vittime del nazifascismo, perche' il nazifascismo e' intrinsecamente guerra, si basa sull'esaltazione sadica della guerra, e inizio' oggettivamente la guerra.

Quindi, se ricontiamo attribuendo tutti i morti della seconda guerra mondiale al nazifascismo, che la inizio' invadendo la Polonia, risulta che i nazifascisti hanno ucciso piu' gente in tutta la storia e in tutto il mondo rispetto ai comunisti, sia in assoluto, come cifra finale, sia per unita' di tempo, come cifra media per unita' di tempo.

Ma tutta questa digressione era per chi ama certi conti, a me come detto sopra, non me ne importa niente.