Io sono ateo, ma cosi' ad occhio e croce, mi sembra che sia evidente, che le cose sperate non siano, o comunque non siano ancora, cose manifeste: se io avessi la certezza piu' o meno assoluta di una cosa, non avrei alcun bisogno, di sperarla, insomma di sperare in essa. La spero, perche' non sono certo che sia reale e che si avveri, ma vorrei tanto, che si avverasse.
La fede non e' certezza. E in effetti il cristianesimo tradizionale non e' una gnosi, perche' in esso non e' la cososcenza di certi principi e certe cose, che salva, ma l'atteggiamento etico e psicologico riguardo alla loro possibile, e probabile, verita'.
La non certezza, della verita', dei contenuti della fede, e' vista e vissuta come una prova, da superare.
Questo rende la presunta religione dell'amore, secondo me fin troppo individualistica e competitiva.
Comunione, non e' unione. E cosi', l'anima, soffre la stessa solitudine e primigeneita' del Dio. Da cui proviene.
La fede non e' certezza. E in effetti il cristianesimo tradizionale non e' una gnosi, perche' in esso non e' la cososcenza di certi principi e certe cose, che salva, ma l'atteggiamento etico e psicologico riguardo alla loro possibile, e probabile, verita'.
La non certezza, della verita', dei contenuti della fede, e' vista e vissuta come una prova, da superare.
Questo rende la presunta religione dell'amore, secondo me fin troppo individualistica e competitiva.
Comunione, non e' unione. E cosi', l'anima, soffre la stessa solitudine e primigeneita' del Dio. Da cui proviene.