Buongiorno.... allora è proprio vero che per capire l'importanza di qualche cosa, occorre esserne privati? Io ho capito l'importanza della collaborazione proprio perché ho sperimentato la sua assenza nel mio corpo. So a che cosa porti la mancanza di collaborazione: per esempio, il fatto che il mio sistema nervoso non sia mai stato in grado di coordinare i movimenti delle gambe, ha costretto le braccia a sostituirsi alle gambe in diverse occasioni. A quanto pare, chi ha sempre camminato correttamente e, compatibilmente con l'età e la propria volontà, ha avuto la possibilità di correre, saltare e arrampicarsi sulle piante, decidendo se sfruttare o meno questa possibilità, non si rende conto dell'importanza della collaborazione, fintantoché tutto funziona alla perfezione.




Battuta a parte, io credo che il senso esista se si considera l'essere umano in continua evoluzione (non solamente l'umanità, bensì ogni essere umano preso a sé). Vita dopo vita ognuno di noi è chiamato a fare delle esperienze che lo arricchiscono interiormente, lo perfezionano, lo rendono veramente "a immagine e somiglianza di Dio", qualunque sia il significato che diamo al vocabolo Dio (non necessariamente un Essere anziano con la barba lunga, non fatto necessariamente, cioè, a immagine e somiglianza dell'uomo). Questa mia vita, iniziata il mio giorno di "nascita in questa valle di lacrime", che terminerà il giorno della mia dipartita, così pesante da sopportare, così impegnativa e faticosa, ha un rovescio della medaglia: è grazie alle esperienze considerate negative, che sono riuscito a capire tante cose. Un esempio? Il fatto che il mio corpo non sia mai stato perfettamente funzionante (a parte i primi 364 giorni di vita) mi ha fatto capire l'importanza della collaborazione tra gli esseri umani. Proprio perché vivo sulla mia pelle il risultato della sua assenza in alcune circostanze, proprio perché le mie braccia hanno dovuto sobbarcarsi anche diversi lavori delle gambe, arrivando a usurarsi anzitempo, io capisco l'importanza della collaborazione e ho capito che devo fare la mia parte. Secondo la numerologia, per evitare il ripetersi di errori passati, mi sarebbero stati messi dei paletti che mi impediscono alcune attività, permettendomi di concentrarmi su altre. Vista così, la mia vita è come una medicina amara, ma necessaria perché mi permetterà di migliorarmi, di perfezionarmi, di guarire.
. Ci si consola cercando motivazione nel lavoro, nella famiglia, nei figli, nei soldi, nella religione, nella politica, dal salumiere, in ogni cosa o persona dove aggrapparsi per colmare il vuoto. A volte sembra funzionare, ma poi non dura. Vanità delle vanità, tutto e vanità (Qoelet)