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Messaggi - daniele22

#391
Citazione di: daniele22 il 08 Marzo 2024, 07:55:24 AM
Fosse per me non dico che staremmo ancora sugli alberi, ma quasi. Se sostengo che il libero arbitrio è un falso problema è perché voi vi fissate su delle cose invece che volgere lo sguardo su cosa significhi compiere una scelta. Eppure continuate tutti a girarvi attorno. Allora, tanto per dire, non sarà di sicuro così, ma uno potrebbe anche arrivare fino a sera senza che vi sia stato per lui il bisogno di compiere una scelta. Pertanto, quando si è consapevoli di scegliere sarebbe logico che c'è un motivo per cui si sceglie e quel motivo è quello che ci dà la prova matematica del nostro condizionamento di qualunque natura esso sia. Paradossalmente, si sarebbe liberi quando non si sceglie. Nel momento in cui mi trovassi poi di fronte a uno che mi dice che no, che non è vero e che noi siamo liberi, gli direi che ha senz'altro ragione, ma che questo fatto, purtroppo, nulla cambia nel mio agire e tanto meno nel suo che è convinto di essere libero .... Qualcuno vuol continuare? Prego
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P.s.: Avviso per quelli che si sperticano a proporre principi etico/morali fondati sulla loro idea più o meno condivisa: prima di giudicare il male che fanno gli altri giudicate come reagite voi quando vi fanno del male e prendetene misura

Qualcuno ha detto che anche solo il dubbio che il libero arbitrio non esista può mettere in crisi il sistema. Io dico che il sistema è già in crisi proprio perché qualcuno è convinto della sua esistenza.
Spiego meglio il senso dell'autocitazione. Volevo arrivarci per via empirica: cioè, nella domanda "qualcuno vuole continuare?" intendevo dire "qualcuno vuole rispondere". Allora se dico che nulla cambia pretendo una risposta che sostenga nel prosieguo del dialogo una ragione opposta alla mia seguendo il modello: "No, non è così come dici perché altrimenti .... etc etc".
#392
Citazione di: Phil il 08 Marzo 2024, 11:01:51 AMEppure nella "non risposta" c'è un indizio fondamentale per averne la giusta chiave di lettura: «non ho compreso esattamente su quale questione mi proponi di rispondere»(autocit.). Una "non risposta" per una "non (compresa) domanda"; mi pare legittimo.
Ma infatti è per questo che ho detto "una abile non risposta". Se ti interessa posso spiegartelo
#393
Debbo dire che a me piace molto scherzare col 🔥fuoco... fin da bambino, tanto che mia madre un po' spaventata un giorno mi prese la mano e me la mise sulla stufa bollente quel tanto che urlai e piansi ... mia sorella le chiese se fosse impazzita, ma non ricordo cosa le abbia risposto mia madre.
Se fossi un consigliere della signora Giorgia, della cui onestà nulla so, ma per come si pone la preferisco senz'altro alla Schlein, le direi che in un forum c'è un certo daniele22 che secondo me ha capito tutto e le proporrei di tradire senza tradire i valori di Dio, Patria e Famiglia rivolgendoli alla democrazia con prospettiva anarchica, quella appunto opposta a Dio, Patria, e Famiglia. 
Questa mossa, se ben infarcita da una buona propaganda, cosa che io di certo non faccio, le permetterebbe di stravincere alle europee spiazzando tutti e, contestualmente le permetterebbe di porsi come guida in Europa gestendo nel modo più conservatore possibile, almeno qui in Italia, la nuova avventura politica
#394
Fosse per me non dico che staremmo ancora sugli alberi, ma quasi. Se sostengo che il libero arbitrio è un falso problema è perché voi vi fissate su delle cose invece che volgere lo sguardo su cosa significhi compiere una scelta. Eppure continuate tutti a girarvi attorno. Allora, tanto per dire, non sarà di sicuro così, ma uno potrebbe anche arrivare fino a sera senza che vi sia stato per lui il bisogno di compiere una scelta. Pertanto, quando si è consapevoli di scegliere sarebbe logico che c'è un motivo per cui si sceglie e quel motivo è quello che ci dà la prova matematica del nostro condizionamento di qualunque natura esso sia. Paradossalmente, si sarebbe liberi quando non si sceglie. Nel momento in cui mi trovassi poi di fronte a uno che mi dice che no, che non è vero e che noi siamo liberi, gli direi che ha senz'altro ragione, ma che questo fatto, purtroppo, nulla cambia nel mio agire e tanto meno nel suo che è convinto di essere libero .... Qualcuno vuol continuare? Prego
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P.s.: Avviso per quelli che si sperticano a proporre principi etico/morali fondati sulla loro idea più o meno condivisa: prima di giudicare il male che fanno gli altri giudicate come reagite voi quando vi fanno del male e prendetene misura
#395
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 21:26:40 PMSiamo offtopic quindi rispondo telegraficamente (anche perché non saprei cosa aggiungere a quanto già detto altrove): la percezione stessa è una mediazione non verbale, il sistema nervoso periferico è a suo modo un medium tra il mondo esterno e il cervello.
Credo di aver capito cosa intendi con «filosofia»; non mi resta dunque che tenerne conto, anche se non ho compreso esattamente su quale questione mi proponi di rispondere. Sul libero arbitrio, non ho particolari osservazioni e, come detto, la mia opinione in merito è già altrove (da pagina 2 a pagina 8, circa); se lo intendi come un falso problema, significa che lo hai già decostruito a sufficienza; se ora vuoi ricostruirlo o giocare con chi non lo ha ancora smontato, la (libera?) scelta è tua.

Considero questa risposta come una abile non risposta
#396
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 21:26:40 PMSiamo offtopic quindi rispondo telegraficamente (anche perché non saprei cosa aggiungere a quanto già detto altrove): la percezione stessa è una mediazione non verbale, il sistema nervoso periferico è a suo modo un medium tra il mondo esterno e il cervello.
Credo di aver capito cosa intendi con «filosofia»; non mi resta dunque che tenerne conto, anche se non ho compreso esattamente su quale questione mi proponi di rispondere. Sul libero arbitrio, non ho particolari osservazioni e, come detto, la mia opinione in merito è già altrove (da pagina 2 a pagina 8, circa); se lo intendi come un falso problema, significa che lo hai già decostruito a sufficienza; se ora vuoi ricostruirlo o giocare con chi non lo ha ancora smontato, la (libera?) scelta è tua.

Considero questa risposta una abile non risposta
#397
Citazione di: viator il 25 Dicembre 2020, 18:06:57 PMSalve Socrate78. Argomento già trattato qui dentro (ti giuro, le ho contate !) 381 volte..........

Pure se sei sparito dalla circolazione per me resti sempre un punto di riferimento  ... chissà chi tra noi due avrà infine ragione. Ti ricordo infatti la nostra scommessa e sono abbastanza certo che tu speri che abbia ragione io. Un euro e venti, se ben ricordo era la posta in palio. Illustrissimo ... un saluto
#398
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 12:26:26 PML'esistenza della differenza fra scienza e filosofia mi pare ben fondata e comunemente accettata, sia fra gli estremisti che fra i moderati di entrambe le discipline. Tracciare l'eventuale linea esatta che separa le due è invece un discorso inevitabilmente aperto e provvisorio, poiché entrambe "si muovono" (o almeno una delle due, il che già basta a rendere il confine instabile). Alla fine il rischio è di impantanarsi nella solita storia delle etichette, che nel caso della filosofia (a mio avviso) sta talvolta degenerando: si discute su cosa sia e cosa "debba fare" la filosofia (e ovviamente ognuno la tira dalla sua parte) e spesso non si fa nulla di filosofico (e non si può nemmeno dire che tale dibattito sia in sé filosofico, se prima non si chiarisce cosa sia la filosofia... che potrebbe essere anche fare i conti con questo tipo di aporia).
Anche solo a livello di teoria, la scienza solitamente ha una cogenza logica e un induttivismo che spesso la distinguono nettamente dalla teoresi filosofica e, soprattutto, dalla poesia; non sempre la filosofia può dire altrettanto e questo stesso dibattito (su cui "ho già dato", molte pagine fa), dimostra una volta di più la differenza fra scienza e filosofia: comunque le si intenda, l'approccio scientifico al libero arbitrio è molto difficile da confondere con quello filosofico.e
Grazie per la chiara risposta. Essendo in netto contrasto con quello che comunemente si intende, dirò appunto che la filosofia sarebbe per me la scienza madre di tutto lo scibile umano. Pertanto, la scienza coincide con la filosofia.¿Cos'è allora la filosofia, dato che sarebbe abbastanza chiaro cosa sarebbe la scienza? La filosofia, la scienza, sarebbe chiaramente il pensiero stesso, che è necessariamente individuale, e solo in successione diviene pubblico, tramite la lingua, in forma di scienza del pensiero (filosofia). Questo paso doble temporale è importante perché può essere ingannevole, tanto che lo usano i toreri e i calciatori per ingannare toro (poveretto) e difensore; e lo fu, secondo il mio pensare, ma sorvolo. Come accade per tutte le scienze anche la scienza del pensiero può essere fallace. Il fallo evidente che io trovo sarebbe dunque fallo solo perché esso può compararsi con un fine, altrimenti che fallo sarebbe? Il fine del pensiero sarebbe dunque quello di essere corretto. La correttezza gli verrebbe data a due livelli: il primo è la sua condivisibilitá e il secondo conferito dalla logica così come può essere applicata agli sviluppi del pensiero condiviso. Tanto per fare un esempio di errore del pensiero nella teoria dell'evoluzione è implicata la nozione di mutazione genetica. Nella mutazione genetica, un tempo si parlava di casualità. Probabilmente la cosa era insostenibile, dato che si era a conoscenza di mutazioni indotte da vari agenti; il concetto migrò quindi ad "errore di copiatura". Ora, non so se nel frattempo si sia evoluta la faccenda, ¿ma cosa autorizzava a parlare prima di caso e poi di errore? Chi ci autorizza a dire che il DNA deve essere copiato pari pari, dato pure che il cosiddetto errore di fatto  mette in mostra tanto le mutazioni favorevoli quanto quelle sfavorevoli? Bisognerebbe quindi correggere tale errore di pensiero. In seno quindi ai criteri che definiscono cosa debba essere scienza, la teoria dell'evoluzione sarebbe sicuramente portatrice di ampie lacune di predittività ... come la scienza filosofica lo sarebbe per gli esseri umani. Forse sarebbe il caso di dire che la scienza dovrebbe essere intesa semmai come una constatazione di cose innanzitutto e quindi considerare riproducibilità e predittività come condizioni che non tutte le scienze consentono più che altro perché la loro predittività sarebbe alquanto limitata e/o poco interessante.
Se poi scendiamo a rimirare la mondanità un altro errore di pensiero ben riscontrabile ovunque è quello di coloro che pensano di sapere il pensiero di un altro. Certo serve per litigare soprattutto ... quale idiozia! E deriva di quest'ultimo ci sarebbe infine quello di parlare del pensiero altrui, intendi quello dei filosofi, senza che questi possano dire la loro sull'interpretazione del loro pensiero ... e qui non può che affiorare il sottocitato pensiero di Kant, giusto per rimarcare il mio percorrere tale brutto vizio:
"L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo."
Alla fine però i nodi vengono al pettine. Spero che tu mi risponda, giusto così che sappia pure io e soprattutto per definire la questione del falso problema del libero arbitrio ... saluti
.
P.s.: Le neuroscienze dovrebbero confermare la teoria filosofica
#399
Citazione di: Phil il 06 Marzo 2024, 10:52:37 AMSe vogliamo davvero rispettare la suddetta differenza fra scienza e filosofia (che non contesto) ...
Va bene fintanto che sia stabilito cos'è scienza. La teoria dell'evoluzione appartiene al regno della scienza? Una teoria che metta in mostra il fondamento del pensiero può appartenere al regno della scienza?
#400
Citazione di: bluemax il 30 Aprile 2019, 12:37:31 PMEcco cosa ho scoperto: INIZIALMENTE conoscere la verità non migliora la vita. Anzi, la può anche ....
Ciao. Scusa il mio intervento di ieri, ma se l'ho fatto è perché quando lessi il tuo intervento, incuriosito, andai a rovistare tra i tuoi pensieri. Ho letto il tuo primo nel forum e ho letto il primo in fondo alla prima pagina dei tuoi messaggi. Riporto così il pezzo che mi ha fatto dire "allora siamo in due". Immagino quindi che con la parola "verità" tu intenda la verità della condizione umana. Non sono un buddista, ma ho fatto pure io la stessa scoperta
#401
Citazione di: Jean il 06 Marzo 2024, 20:59:28 PMBuna, @daniele22

... un vento radio-attivo, inerente le telecomunicazioni, non gli isotopi... a proposito, zac! e vai col il 25% in meno di traffico internet... mai dare l'esempio poiché potrebbero emularlo, specie dopo aver visto come gli zac! tolgono i russi dal tubo (due tubi, del gas).


Oh, se un giorno tutto si zittirà o ancor peggio... saranno stati gli zac! ... comunque meglio quelli che questa...


Un milione tra morti, feriti e disabili, a cui vanno sommati quelli di Gaza & Israele... questa immagine è il punto di arrivo per chi pensa di poter risolvere con la forza tali questioni.
Jung riscontrava nei sogni dei suoi pazienti immagini dell'imminente conflitto (seconda guerra mondiale)... abbiamo bisogno dei sogni per capire la realtà? 
Buna @Jean ... non so cosa sia buna, ma va bene così.  Non so nemmeno cosa sia zac! E non so nemmeno se preferirei gli zac o le bombe atomiche ... ahimè, oibò, quante cose che non so. Di certo non abbiamo bisogno dei sogni per sapere cose così ovvie
#402
Citazione di: iano il 06 Marzo 2024, 12:30:43 PML'indicibile è stato fino a un certo punto a fondamento di qualunque cosa umana,  compresa la percezione, e siccome li percepiamo allora possiamo dare un nome a verità e libero arbitrio, senza poter dire di più, come  se il poter dire di più  si ponesse in alternativa esclusiva alla percezione.

Immagino che con "percezione" tu intenda percezione interiore e non specificamente dei sensi. In attesa dunque che gli accademici col loro linguaggio, a me un po' ostico, si mettano d'accordo, ¿intendi che il dire di più sarebbe una ridondanza arbitraria che manifesta di conseguenza anche posizioni opposte?
#403
Ullahllaaah!! Da dove salti fuori che non ti avevo mai visto prima? Allora siamo in due!? Dimmi che è vero che quasi non ci credo
#404
Citazione di: Ipazia il 06 Marzo 2024, 07:38:36 AML'etica è esattamente ciò che non rientra nell'ambito del dicibile di LW. La confusione tra scienza e filosofia continua a imperversare. Il discorso etico è altro dal discorso scientifico. Ed è il discorso in cui ha senso porsi la questione della libertà: non determinabile nemmeno nel più aggiornato laboratorio scientifico.
Wittgenstein si sbagliava di grosso, dato che io di fatto ho posto una teoria della conoscenza, quindi una teoria a tutti gli effetti scientifica che concede un'etica conforme alla teoria aprendo a due polarità che pur compenetrandosi sarebbero inconciliabili tra loro, almeno a prima vista, cioè senza assecondare che il fine giustifica i mezzi. Contesto quindi senz'altro il tuo dire affermando che la filosofia può essere scienza, coi suoi limiti nella riproducibilità e predittività ... pensa un po'.
Io riaffermo quindi che non avrebbe alcun senso porsi la domanda sulla libertà perché è una domanda che nulla decide nel nostro agire. Metti ora da parte che la mia teoria sia giusta o sbagliata perché c'entra poco, o meglio, c'entrerebbe un poco quando si ammetta che non abbia alcun senso la domanda sulla libertà. Hai impiegato solo sette minuti per rispondermi; a me sinceramente sembrerebbero pochi di fronte a una affermazione così forte, a meno che non si abbia un pregiudizio. Forse meriterebbe un attimo di riflessione in più dato che ammetto di essere caduto pure io nel tranello (non che questo dica molto in verità). Allora, qualora tu decidessi di rispondere, se fai passare almeno un paio d'ore da adesso potrò almeno illudermi che tu abbia riflettuto. Un saluto
#405
Citazione di: Ipazia il 05 Marzo 2024, 22:51:42 PMÈ ovvio che chi ha una visione del mondo teistica di matrice abramitica tenda a negare il libero arbitrio in quanto confliggerebbe con l'onnipotenza di Dio. Poi lo ricicla per giustificare il male nel mondo, gravandolo sulle spalle della sua creatura prediletta. I protestanti, anticipando lo scientismo, hanno obbiettato che l'arbitrio è servo, chiudendo il cerchio negazionista.

Io ho l'impressione che anche chi è di cultura atea ricada nel principio teista del deus ex machina, trovando tutti gli argomenti per negare anche quel po' di libertà di azione che l'evoluzione ci ha concesso.

Sta di fatto che a livello etico la libertà o meno (acritica omologazione) di pensiero e azione si vede eccome.
Ciao Ipazia, tutto bene? Mi confido con te ... Pensa che ho scoperto di essere un idiota pure io ... mica male eh! Il tuo amico Wittgenstein mi sembra l'abbia pure detto che di quello di cui non si può parlare bisognerebbe tacere. ¿Non ti sembra forse che questo dell'arbitrio sia l'esempio per antonomasia delle cose di cui non si potrebbe parlare? E invece ne ho parlato più di una volta ... idiota che non sono altro. Il fatto è che se anche noi sapessimo di essere liberi anziché obbligati, questo non cambierebbe nulla nel nostro agire in relazione a questo sapere. Nota pure che mi sto contraddicendo in relazione a quel che dissi più di una volta criticando quel famoso detto, sempre di Wittgenstein, che tu conosci bene e di cui riporto il concetto: anche qualora noi sapessimo i fondamenti della nostra conoscenza questo non cambierebbe nulla. Allora ribadisco che in quest'ultimo caso si sbagliava di grosso, ma nel caso dell'arbitrio avrebbe avuto perfettamente ragione. Come mai ti chiedo?