Citazione di: Eutidemo il 03 Agosto 2021, 10:47:20 AM
Basta un po' di astuzia e di psicologia!
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Ci munisce di un "portachiavi con pendaglio pendrive", come nell'immagine sotto, e poi lo si lascia (o lo si lancia, se è recintato) nel parcheggio dell'"edificio obbiettivo".
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Il primo impiegato che, parcheggiando lì la sua auto lo vede per terra, ovviamente lo raccoglie e se lo mette in tasca; poi, mentre si dirige verso la sua postazione, non può fare a meno di rimuginare: "Chissà di chi è! Magari per cercare di capire a chi appartiene, do un'occhiata a quello che c'è dentro, senza aprire nessun file, e poi glielo restituisco! Sennò come fa quel poveraccio a rientrare a casa?"
In tal modo, autogiustificando la propria curiosità con una motivazione di carattere altruistico, una volta giunto alla sua postazione, l'impiegato infila la "pendrive" nella presa USB...e "voilà", il gioco è fatto; la "pendrive" è "autoattivante", per cui, una volta inserita nella presa, fa il suo lavoro, e l'INTRANET è compromessa!
Gli Achei sono ormai dentro la città addormentata!
Ci sono anche altri metodi, un po' più sofisticati; ma questo, pur essendo estremamente semplice, è tuttavia parimenti efficace.
Non mi sembra molto credibile che un semplice impiegato abbia un accesso informatico tale da mettere in difficoltà in questo modo un sistema, mentre un impiegato esperto, un informatico, non farebbe una sciocchezza del genere: basta utilizzare un vecchio computer isolato dalla rete per verificare il contenuto di una chiavetta smarrita.
Se non ho capito male nel caso della Regione Lazio si tratta di una infiltrazione con un virus ransomware. Le ipotesi, i retroscena sono più complicati da decrittare.