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Messaggi - acquario69

#391
Tematiche Filosofiche / Re:NAVIGARE NEL TEMPO
06 Aprile 2017, 11:14:58 AM
Citazione di: myfriend il 06 Aprile 2017, 11:02:22 AM
Citazione di: acquario69 il 06 Aprile 2017, 06:50:37 AM
Citazione di: myfriend il 05 Aprile 2017, 15:52:05 PM
Mi chiedo come si possa viaggiare nel tempo, visto che il tempo non esiste.
Il tempo è una "illusione" creata dalla nostra mente.
Non esiste il tempo come dimensione fisica.
Poichè, nella Realtà, esiste solo l'istante presente

In effetti siamo noi a percepire il tempo che passa, ma, non trovando altre espressioni ,diciamo che la realtà e' simultanea...e almeno in teoria,potremmo essere in qualsiasi "punto" dello spazio-tempo.

ce' un racconto - qui sotto -  (che almeno secondo alcune testimonianze sarebbe accaduto) che descriverebbe quest'ipotesi...
Vabbè....il racconto da te citato è puro intrattenimento.
Io vivo vicino al luogo della famosa battaglia di Magenta. E ti posso assicurare che non sento colpi di cannone.  :D
Allora,visto che ce lhai fatto presente,stiamo tutti piu tranquilli
#392
Tematiche Filosofiche / Re:NAVIGARE NEL TEMPO
06 Aprile 2017, 06:50:37 AM
Citazione di: myfriend il 05 Aprile 2017, 15:52:05 PM
Mi chiedo come si possa viaggiare nel tempo, visto che il tempo non esiste.
Il tempo è una "illusione" creata dalla nostra mente.
Non esiste il tempo come dimensione fisica.
Poichè, nella Realtà, esiste solo l'istante presente

In effetti siamo noi a percepire il tempo che passa, ma, non trovando altre espressioni ,diciamo che la realtà e' simultanea...e almeno in teoria,potremmo essere in qualsiasi "punto" dello spazio-tempo.

ce' un racconto - qui sotto -  (che almeno secondo alcune testimonianze sarebbe accaduto) che descriverebbe quest'ipotesi...

------------------------------

In marcia dall'antichità 
Una tarda sera del settembre del 1974 lo scrittore A. C. McKerracher decise di concedersi una pausa dal lavoro e uscire a prendersi una boccata d'aria. 
McKerracher e la sua famiglia si erano trasferiti da poco in un nuovo immobile residenziale su una collina prospiciente la cittadina scozzese di Dunblane, nel Perthshire. Era una notte serena e gelida, e l'abitato sottostante era velato dalla nebbia. Tutt'a un tratto, il silenzio fu turbato da un trapestio come quello di una folla di persone che camminasse per i campi. 
McKerracher, certo che fosse una conseguenza dell'eccessivo lavoro, decise di rientrare. Ma venti minuti dopo, spinto dalla curiosità, uscì di nuovo, e trovò che i rumori erano più forti, e più vicini, che mai. Questa volta davano l'impressione che una possente legione stesse marciando dall'altro lato delle case di fronte. 
"Rimasi come radicato sul posto mentre quel reggimento irreale, invisibile, passava." ricordò "I marciatori dovevano essere migliaia perché il rumore continuò per parecchio tempo". 
Ormai temendo di aver smarrito il ben dell'intelletto, decise di rientrare in casa e a mettersi subito a letto. Ma una settimana dopo, mentre era in visita a una coppia più anziana che abitava nelle vicinanze, udì una strana storia. Una settimana prima, nelle prime ore della notte, i coniugi gli dissero, il loro cane e il loro gatto si erano svegliati all'improvviso ed erano saltati su come fulmini col pelo ritto sulla schiena. "Per una ventina di minuti parve che stessero fissando qualcosa che attraversava il salotto. Sembravano terrorizzati." 
McKerracher non aveva detto nulla della sua esperienza. Ma l'inesplicabile comportamento degli animali si era verificato esattamente nello stesso momento in cui lui aveva udito la legione invisibile una settimana prima. Cercò una spiegazione, e trovò che anticamente una strada romana si dirigeva verso nord subito dietro le case dall'altra parte della via. Inoltre, nel 117 d. C. la IX Legione Spagnola, un corpo di truppe scelte di quattromila uomini, era stata inviata dalla Spagna in quella zona della Scozia per schiacciare una rivolta tribale. 
La legione era nota come la "Sventurata Nona" perché nel 60 d. C. dei suoi soldati avevano frustato Boadicea, regina della tribù britannica degli Iceni, e avevano violentato le sue figlie. Boadicea aveva maledetto in eterno quegli uomini e in seguito aveva guidato una rivolta che aveva inflitto alla IX gravi perdite. 
La legione venne ricostituita, ma non era più la stessa. La sua marcia sulla Scozia s'interruppe misteriosamente. Essa svanì senza lasciare traccia poco dopo essere passata attraverso quella che secoli dopo sarebbe stata Dunblane. 
Nell'ottobre del 1984 McKerracher, che non risentì più il rumore e in seguito si trasferì nella parte vecchia di Dunblane, tenne una conferenza sulla storia locale presso un circolo femminile. Alla fine della conferenza Cecilia Moore, un membro del circolo, andò al podio e dichiarò che forse anche lei aveva udito il passaggio di un esercito romano fantasma. 
Si venne a sapere che aveva abitato dall'altro lato della strada dove lo scrittore aveva avuto il suo precedente domicilio. "Una sera stavo facendo uscire il gatto quando ho sentito un rumore come di un esercito che passasse dal mio giardino dietro casa" testimoniò. Il fatto, determinò McKerracher, era successo la stessa notte e alla stessa ora della sua esperienza. 
"Sono convinto" scrisse "che quello che io e la signora Moore abbiamo sentito, e che gli animali dei miei vicini hanno visto, è stato il passaggio di una legione maledetta, in marcia verso il suo tremendo e ignoto destino, quasi duemila anni fa." 

tratto da: "il libro dei fatti incredibili ma veri"
#393
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
04 Aprile 2017, 06:33:47 AM
Citazione di: Jean il 02 Aprile 2017, 23:15:39 PM
@ acquario

Riporto un post del precedente forum che riguarda mio nonno.

"Mio nonno materno, grande fumatore, subì l'amputazione di una gamba.
Lo stato generale, ammesso si fosse ripreso, non lasciava sperare una stabilizzazione delle sue condizioni, tanto che non gli furono né tolte né consigliato di abbandonare le sue amate/velenose (per lui) sigarette che l'avevano accompagnato, nel bene e nel male, per tutta la vita.

La grande ferita non cicatrizzava, tutt'altro... e a un punto non rimaneva che irrorare continuamente di alcool il grosso bendaggio, per tanti motivi.

Quando ritornai a trovarlo, in quelle condizioni, sapevo che non ne avrebbe avuto per molto e naturalmente mi sentivo triste, domandandomi come potesse affrontare rimanendo tranquillo quello che anche per lui era ormai evidente.
Così gli feci delle domande dirette, a che scopo fingere?
Mi ascoltava, fumando la sua sigaretta, e rimaneva come in distanza, quasi le mie domande, ben calibrate, non lo raggiungessero davvero.
Poi ebbi una specie d'intuizione e gli chiesi se avesse pensieri riguardo sua moglie (mia nonna) deceduta da molti anni.

Gli occhi (eh sì, davvero lo specchio dell'anima) ripresero vita e mi guardò davvero... mi disse che aveva dei buoni pensieri, al ché gli chiesi se avesse anche qualche sensazione, se provasse delle emozioni e continuai:

" ... la senti vicina, nei tuoi ricordi..? "

- ... sì, è così...

"...intendi che ne hai un'immagine chiara, reale? Forse la sogni?"

- ... no, non nel sogno... qui... (guardando la stanza)

Poi guardò da un'altra parte e gli occhi si spensero nuovamente, ma un attimo prima, nell'incrociare il mio sguardo vi colsi qualcosa che in parole si può tradurre così: "... ti ho detto più di quello che potevo... non insistere..."

Non ho insistito, ho recitato la parte di chi fa finta, incoraggiandolo... e quello che mi ha detto lo considero il più bel regalo che mi ha mai fatto...



A prescindere da questi episodi (che per me hanno valenza a tutti gli effetti)
credo andrebbe sottolineato il fatto che esiste un diverso approccio alla conoscenza e che sia progressivamente venuto a mancare e che questa non riguarda soltanto al "credo solo a cio che vedo" poiché ritengo sia solo un grave limite alle nostre capacita...a mio modesto avviso e secondo le mie modeste parole, la realtà non la puoi circoscrivere e se lo fai (non mi riferisco a te,parlo in senso generale) poi sei tu stesso a rimanerci intrappolato dentro..

mi ritorna in mente un bellissimo racconto di Buzzati che ti riporto qui sotto...

"Il Babau"

L'ingegnere Roberto Paudi, assistente alla direzione della COMPRAX e assessore all'urbanistica, andò sulle furie quando una sera sorprese la bambinaia Ester che, per placare un capriccio del piccolo Franco, gli diceva:

«Guarda che se non fai il bravo, questa notte arriverà il Babau».

Era intollerabile, secondo lui, che per educare i bambini si ricorresse ancora a stolte superstizioni che potevano creare nell'acerba psiche dei penosi complessi. Fece una predica alla ragazza che se ne andò piangendo e lui stesso mise in letto il figliolo il quale ben presto si quietò.
La notte medesima il Babau, lievitando a mezzaria come era suo costume, si presentò nella camera dove l'ingegnere Paudi dormiva da solo, procurandogli qualche minuto di orgasmo.
Il Babau, come è noto, assumeva, a seconda dei paesi e delle costumanze locali, forme diverse. In quella città, da immemorabile tempo aveva le sembianze di un gigantesco animale di colore nerastro, la cui sagoma stava tra l'ippopotamo e il tapiro. Orribile a prima vista. Ma a ben osservarlo con occhi spassionati, si notava, per la piega benigna della bocca e il luccichìo quasi affettuoso
delle pupille, relativamente minuscole, una espressione tutt'altro che malvagia.
"Si intende che, in circostanze di una certa gravità, sapeva incutere trepidazione, e anche paura. Ma di solito eseguiva le sue incombenze con discrezione. Avvicinatosi al lettuccio del bambino da redarguire, non lo svegliava nemmeno, limitandosi a penetrare nei suoi sogni dove lasciava, questo sì, una traccia imperitura. Si sa bene infatti che pure i sogni degli infanti
piccolissimi hanno una capienza illimitata e accolgono senza sforzo anche bestioni mastodontici come il Babau, i quali possono compiervi tutte le evoluzioni del caso in piena libertà.
Naturalmente, presentandosi all'ingegnere Paudi, l'antica creatura non aveva una faccia troppo
bonaria, adottando anzi la fisionomia, si intende ingigantita, del professore Gallurio, da due mesi nominato commissario straordinario della COMPRAX, società che stava navigando in difficili acque. E questo professore Gallurio, uomo severissimo se non addirittura intrattabile, era appunto la bestia nera del Paudi, la cui eminente posizione nella ditta poteva, in tale regime commissariale, correre notevoli rischi.
Il Paudi, risvegliatosi in un sudario di gelida traspirazione, fece in tempo a scorgere il visitatore che se la filava attraverso il muro (la finestra non sarebbe bastata a tanta mole) mostrandogli la monumentale cupola del suo posteriore.
Si guardò bene il Paudi, il mattino successivo, dallo scusarsi con la povera Ester. L'avere constatato di persona che il Babau esisteva davvero accresceva anzi, insieme al suo sdegno, la ferma determinazione di fare tutto il possibile per togliere di mezzo il tipo.
Nei giorni successivi, in tono scherzoso come è naturale, egli andò tastando il terreno con la moglie, gli amici e i collaboratori. E rimase stupito nell'apprendere che l'esistenza del Babau era generalmente data per scontata, quale classico evento della natura, come la pioggia, il terremoto e l'arcobaleno. Soltanto il dottor Gemonio, dell'ufficio legale, sembrò cadere dalle nuvole: si, da piccolo aveva sentito parlare vagamente della cosa, ma poi si era ben persuaso ch'era un'ebete favola senza costrutto.
Quasi intuisse la sua aspra avversione, il Babau da allora prese a frequentare con notevole assiduità l'ingegnere, sempre con la sgradevole maschera del professore Gallurio, facendogli le boccacce, tirandolo per i piedi, scuotendogli il letto, e una notte giunse al punto da accucciarglisi sul petto, che per poco non lo soffocava.
Non c'è quindi da meravigliarsi se il Paudi, alla successiva riunione del Consiglio comunale, ne parlasse a qualche collega: si poteva consentire, in una metropoli che si vantava di essere all'avanguardia, il perpetuarsi di un simile sconcio, degno del medioevo? Non era il caso di provvedere finalmente, con mezzi risolutivi?
Furono dapprima fuggevoli pour-parler di corridòio, scambi informali di vedute. In breve, il prestigio di cui godeva l'ingegnere Paudi gli diede via libera. Non passarono due mesi che il problema veniva portato in Consiglio comunale. Va da sé che, a scanso di ridicolo, l'ordine del giorno non faceva parola del Babau ma al comma 5 accennava soltanto a "Un deplorevole fattore di disturbo per la quiete notturna della città"
Contrariamente a quanto il Paudi si aspettava, non solo l'argomento fu preso da tutti in seria considerazione ma la sua tesi, che poteva apparire ovvia, incontrò vivaci opposizioni. Si levarono voci a difendere una pittoresca quanto inoffensiva tradizione che si perdeva nella notte dei tempi, a sottolineare la complessiva innocuità del mostro notturno, tra l'altro del tutto silenzioso, a rilevare i benefìci educativi di quella presenza. Ci fu chi parlò addirittura di un "attentato al patrimonio culturale della città" qualora si fosse ricorsi a misure repressive; e l'oratore si ebbe una salva di applausi; D'altro canto, nella questione di merito, prevalsero alla fine gli irresistibili argomenti di cui troppo spesso si fa forte il cosiddetto progresso per smantellare le ultime rocche del mistero. Si accusò il Babau di lasciare una malsana impronta negli animi infantili, di suscitare talora incubi contrari ai principi della corretta pedagogìa.
Furono messi sul tappeto anche motivi di igiene: si, è vero, il mastodonte notturno non insudiciava la città né spargeva escrementi di alcun genere, ma chi poteva garantire non fosse portatore di germi e virus? Né si sapeva nulla di positivo circa il suo credo politico: come escludere che le sue suggestioni, in apparenza così elementari se non rozze, nascondessero insidie sovversive?
Il dibattito, a cui i giornalisti non erano stati ammessi data la delicatezza del tema, terminò alle due dopo mezzanotte. La proposta Paudi venne approvata con una esile maggioranza di cinque voti. In quanto alla sua applicazione pratica, si nominò una apposita commissione di esperti, di cui il Paudi stesso fu presidente.
Infatti: proclamare l'ostracismo al Babau era una cosa, un'altra il riuscire a eliminarlo. Chiaro che non si poteva fare assegnamento sulla sua disciplina civica, tanto più che era dubbio se fosse in grado di capire la lingua. Né era pensabile di catturarlo e di assegnarlo allo zoo municipale: quale gabbia avrebbe trattenuto un animale, se era animale, capace di volare attraverso i muri?
Anche il veleno era da scartare: mai il Babau era stato visto nell'atto di mangiare o di bere.
Il lanciafiamme allora? Una piccola bomba al napalm? Il rischio per la cittadinanza era eccessivo.
La soluzione, insomma, se non impossibile, si presentava assai problematica. E già il Paudi si sentiva sfuggire di mano il desiderato successo, quando gli si profilò un dubbio: sì, la composizione chimica e la struttura fisica del Babau erano ignote ma, come è di molte creature registrate nell'anagrafe delle leggende, non poteva per caso essere molto più debole e vulnerabile di quanto si supponesse? Chi lo sa, forse bastava una semplice pallottola tirata nel punto giusto, e giustizia era fatta.
Le forze di pubblica sicurezza, dopo la delibera del Consiglio comunale controfirmata dal sindaco, non potevano che collaborare. Fu istituita, in seno alla Squadra mobile, una pattuglia speciale, dotata di automezzi veloci radiocollegati. La cosa fu semplice. Unica circostanza strana: una certa riluttanza, da parte di sottufficiali ed agenti, a partecipare alla battuta; era paura?
era il timore oscuro di violare una porta proibita? o semplicemente un nostalgico attaccamento a certi esagitati ricordi di infanzia?
L'incontro avvenne in una notte gelida di plenilunio.
La pattuglia, appostata in un angolo scuro di piazza Cinquecento, avvistò il vagabondo che navigava placido a circa trenta metri di altezza, simile a dirigibile giovanetto. Gli agenti, il mitra puntato, avanzarono. Intorno, non un'anima viva. Il breve crepitìo delle raffiche si ripercosse, d'eco in eco, molto lontano.
Fu una scena bizzarra. Lentamente il Babau si girò su se stesso senza un sussulto e, zampe all'aria, calò fino a posarsi sulla neve. Dove giacque supino, immobile per sempre.
La luce della luna si rifletteva sul ventre enorme e teso, lucido come guttaperca.
«Una cosa che preferirei non rivedere una seconda volta» disse poi l'appuntato Onofrio Cottafavi. Una chiazza di sangue si allargò, incredibilmente, di sotto alla vittima, nera alla luce lunare.
Furono chiamati subito per telefono quelli della Sardigna per lo sgombero del relitto. Non arrivarono in tempo.
In quei pochi minuti il gigantesco coso, come fanno i palloncini bucati, si rattrappì a vista d'occhio, si ridusse a una povera larva, divenne un vermettino nero sul bianco della neve, infine anche il vermettino sparì, dissolvendosi nel nulla. Rimase soltanto la turpe chiazza di sangue che prima dell'alba gli idranti dei netturbini cancellarono.
Si disse che in cielo, mentre la creatura moriva, risplendesse non una luna, ma due. Si raccontò che per tutta la città uccelli notturni e cani si lamentassero lungamente. Si sparse voce che molte donne, vecchie e bambine, ridestate da un oscuro richiamo, uscissero dalle case, inginocchiandosi e pregando intorno all'infelice.
Tutto ciò non è storicamente provato.
Di fatto, la luna proseguì senza scosse il suo viaggio prescritto dall'astronomia, le ore passarono regolarmente ad una ad una, e tutti i bambini del mondo continuarono a dormire placidi, senza immaginare che il buffo amico-nemico se n'era andato per sempre.
Era molto più delicato e tenero di quanto si credesse.
Era fatto di quell'impalpabile sostanza che volgarmente si chiama favola o illusione: anche se vero.

...Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, mai più ti darà pace.
#394
Citazione di: myfriend il 03 Aprile 2017, 18:38:06 PM


Il percorso di crescita spirituale non consiste nell'avere una "fede".
Ma consiste nell'aprirsi alla Realtà per ciò che essa è. E avere una "fede" - qualunque fede- è proprio il modo per evitare di guardare la Realtà per ciò che essa è, e quindi è il modo più efficace per bloccare qualunque percorso di crescita spirituale.  ;)

Anche secondo me e' cosi...e penso che Gesù stesso (cosi come tutti i grandi maestri,sia pure in luoghi e tempi diversi) ci hanno voluto indicare la stessa identica cosa..evidentemente perché e' già in noi e non "fuori" di noi
#395
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
30 Marzo 2017, 09:02:24 AM
Citazione di: Eutidemo il 30 Marzo 2017, 08:46:36 AM
Ad ogni modo io non nego niente CATEGORICAMENTE, ma "pretendo" soltanto la PROVA dell'effettivo verificarsi dei presunti fenomeni

E (sempre per curiosita :) ) del racconto che ci avrebbe fatto l'amico jean cosa ne pensi?
#396
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
29 Marzo 2017, 23:18:37 PM
Citazione di: Jean il 29 Marzo 2017, 21:09:17 PM
                 
Caro Eutidemo,

vorrei proporti un episodio scelto tra molti di cui son stato testimone (affidabile... per chi mi reputi tale, ovviamente), chiedendoti di interpretarlo alla luce di quanto hai scritto.

Una persona anziana che conoscevo molto bene (ammalatasi senza speranze) in piena notte sognò di discender le scale per andar in cantina.

Man mano la luce si affievoliva e le scale non terminavano mai... sentì crescere in lui una sensazione dapprima di timore, poi paura e alfine terrore... urlò a gran voce il nome del suo più caro amico implorando aiuto.

Nella realtà costui abitava una casa a qualche centinaio di metri dalla sua e non poteva udirlo... anche perché quell'urlo lo lanciò in un altro piano e forse fu tra le cause del suo repentino risveglio.

Sudato e tremante fu subitamente confortato dalla compagna a cui raccontò quanto gli occorse. Essa stessa non udì l'urlo.

Il mattino seguente, di buon'ora, si presenta l'amico impaziente di vederlo.
Disse d'essersi svegliato in piena notte per aver udito, spaventandosi grandemente, chiamare, urlandolo, il suo nome dall'amico... (la moglie gli impedì di telefonare nel cuore della notte).

La discesa nella cantina ricorda molto l'esperienza fondamentale di Jung, ma questa persona non ha mai avuto se non interessi politici (da comunista convinto), tecnici e sportivi.


E avevi in serbo questa perla e non ce l'avevi ancora raccontata?!  :)

casi del genere si sprecano e spiegare certi fenomeni dicendo che avvengono solo perché e' il cervello a produrli mi sembra davvero ostinarsi a negare fatti incontrovertibili perché come nel caso che hai descritto tu coinvolgerebbero più o meno direttamente pure persone che altrimenti non centrerebbe assolutamente niente.

Credo che una cosa del genere sia capitata a mio padre pochissimi giorni prima di morire.
ero nella stanza con lui che era nel letto e all'improvviso noto che volge lo sguardo da una altra parte e fa come un gesto sorpreso per indicare qualcosa...cosi gli chiesi, cosa stava succedendo e lui disse;...hai visto c'era nonna! ..Che pero era morta due anni prima.
per me non ci sono dubbi che l'abbia davvero "vista" !
#397
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
29 Marzo 2017, 12:13:01 PM
Citazione di: Eutidemo il 29 Marzo 2017, 08:38:42 AM

Quanto al fatto che io non abbia mai letto un libro, vedo che hai il vezzo di "toppare" alla grande: le mie librerie, infatti, contano (quasi) 7.000 libri, (quasi) tutti letti. :D  :D  :D
Il mio difetto, semmai, è di leggere troppo: la mia media di lettura è di circa 3 / 4 libri al mese...ad esclusione dei romanzi! :P
Quelli di fantascienza, in effetti,mi piacevano molto, ma ho smesso di leggerli a 20 anni.
Io manco se rinasco dieci volte riuscirei a leggere (quasi) 7000 libri... ;D

pero solo per curiosita'... ma come hai potuto se in media hai letto 3-4 libri al mese?

Facciamo pure 4...pero 4x12 = 48 (1 anno) x 60  (?  :) ) = 2880
Pero ci sarebbero da aggiungere quelli di fantascienza, letti fino a venti anni..quindi mettiamo sul conto altri 10 anni (non avrai mica letto 4 libri al mese pure da 0 a 10 anni? :) )...10 x 48 = 480...che sommati ai 2880 fa 3360 ..a meno che non ce la racconti giusta e hai all'incirca 120 anni ... ;D  
#398
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
28 Marzo 2017, 00:29:47 AM
Citazionesgiombo@
Ciò non toglie che sia uno schifo (in questo concordo pienamente) la pretesa di insegnare a scuola l' "ideologia gender" e di "educare" i bimbi all' omosessualità; uno schifo secondo me non innocente ma finalizzato a plasmare "i sudditi" secondo i criteri necessari alla barbarie capitalistica imperante per la quale farsi una famiglia é troppo inadatto alla "necessaria" precarietà dell' occupazione professionale e della vita in generale).


Si e' uno schifo.
ed e' pure troppo evidente.
Chi fa finta di niente o sostiene invece che non esiste vuole (o preferisce) che si rimanga dei sudditi 
#399
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
27 Marzo 2017, 10:17:56 AM
Citazione di: Sariputra il 27 Marzo 2017, 09:24:01 AM
Credo che non si possa negare l'esistenza di comportamenti che noi umani definiamo omosessuali negli animali. Allo stato attuale delle conoscenze in materia però sembra non ci sia nessuna certezza sulle motivazioni biologiche o sociali del perché si manifesta. Anche perché questi comportamenti variano enormemente da specie a specie. Io non escluderei, per es. ( è una teoria già formulata da qualche etologo) che , almeno nei primati e nei mammiferi maggiori, sia una sorta di ricerca di "piacere maggiore". E' stato osservato , per es. che qualche ariete maschio , posto di fronte ( da tergo sarebbe più corretto dire... ;D ) con una pecora o un altro ariete, sceglie 'liberamente' di tentare di accoppiarsi con il maschio ( che però di solito si ribella e tenta di ammazzarlo a cornate...) . Questo ariete diciamo 'gay' aveva avuto precedenti rapporti con altri maschi ( riusciti) che probabilmente gli avevano dato più piacere ( per la maggior forza che esercita lo sfintere anale rispetto alla vagina) e quindi lo ricercava nuovamente.  Quindi c'è pulsione verso ma pure reazione avversa, in natura. Lo stesso possiamo osservare nell'uomo: in una minoranza c'è 'pulsione verso' ma è presente pure 'reazione avversa' nella maggioranza. Credo che , quando si parla di 'comportamenti naturali' bisognerebbe sempre usare le famose "pinze". In natura , per es. è una cosa perfettamente contemplata che alcune madri divorino i piccoli appena nati, per svariati motivi. Se una madre umana , dopo aver partorito, praticasse il cannibalismo sulla carne del suo bimbo lo dovremmo , per coerenza, definire come 'comportamento naturale'.


Infatti non sto negando ne' l'omosessualita in natura e ne tutto il discorso appresso che hai fatto tu.
Quello che a mio avviso non andrebbe negato ma dovrebbe essere assunto come semplice principio di realtà e' il fatto credo inequivocabile che tutto in natura "funziona" tramite "opposti e complementari"..(maschile e femminile- yin e yang,solo per farti capire meglio) altrimenti non vi sarebbe semplicemente vita, non solo biologica ma intesa qui come manifestazione, cioe di tutto

CitazioneLa natura è come un grande magma che ribolle, fatto di pulsioni inconsapevoli. L'uomo è semplicemente 'pulsione' o qualcosa di più ? Sta ad ognuno di noi il deciderlo..

Questo secondo me e' un punto importante della discussione....una cosa mi pare certa, anzi due; la prima e' che dovremmo essere qualcosa in più di un impulso e la seconda che se diamo troppo retta a questi e' riscontrato che si finisce molto male...
e se poi sta ad ognuno di noi deciderlo a maggior ragione non dovrebbe esistere nessun tipo di influenza e a cominciare dalle coscienze ancora integre dei bambini.
#400
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
27 Marzo 2017, 07:45:41 AM
Citazione di: Eutidemo il 27 Marzo 2017, 07:07:19 AM
Citazione di: acquario69 il 27 Marzo 2017, 05:40:33 AM
CitazionePoi se un omosessuale decide, consapevole di tutto ciò, di fare quello che vuole, sono fatti suoi, ma non si può andare, a mio parere, nelle scuole a sostenere le teorie gender come fossero scoperte scientifiche.


Assolutamente d'accordo.
la cosa allarmante e' che si vuole far passare il falso per il vero e oltretutto attraverso l'innocenza dei bambini...evidentemente ce uno scopo ben preciso ed e' quello di dare il colpo di grazia alla stessa specie umana.

altro che complottismo!! qui (e non solo in questo specifico caso) si stanno davvero prefigurando i "tempi ultimi" ben descritti da tutte le sacre scritture


http://www.controinformazione.info/gender-la-colonizzazione-ideologica-nelle-scuole/

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51079

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52003


Quanto al fatto che non si dovrebbe andare nelle scuole a sostenere teorie sballate, come se fossero scoperte scientifiche (per esempio che non esiste omosessualità tra gli animali), sono perfettamente d'accordo.


non si nega (almeno io) l'esistenza dell'omosessualita il punto - fondamentale - pero e' un altro,e cioè che il finalismo biologico o della Natura in generale in tutta la sua manifestazione non funziona affatto con la "coppia" maschio-maschio o femmina-femmina.
Perche si e' arrivati a negare questa semplice ovvietà' ?
#401
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
27 Marzo 2017, 05:40:33 AM
CitazionePoi se un omosessuale decide, consapevole di tutto ciò, di fare quello che vuole, sono fatti suoi, ma non si può andare, a mio parere, nelle scuole a sostenere le teorie gender come fossero scoperte scientifiche.


Assolutamente d'accordo.
la cosa allarmante e' che si vuole far passare il falso per il vero e oltretutto attraverso l'innocenza dei bambini...evidentemente ce uno scopo ben preciso ed e' quello di dare il colpo di grazia alla stessa specie umana.

altro che complottismo!! qui (e non solo in questo specifico caso) si stanno davvero prefigurando i "tempi ultimi" ben descritti da tutte le sacre scritture


http://www.controinformazione.info/gender-la-colonizzazione-ideologica-nelle-scuole/

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51079

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52003
#402
Citazione di: Eutidemo il 24 Marzo 2017, 16:07:39 PMCaro acquario69, scrivi che, se andiamo ancora più indietro e proviamo a guardare le cose in senso più ampio e' sempre e solo l'occidente che ha avuto la tendenza a voler annettere e sopratutto a voler 'civilizzare' il resto del mondo.
Mi dispiace, ma ti sbagli di grosso! :)
E, come al solito, non sono io a contraddirti, bensì la STORIA!
***
Ed infatti, fu l'ORIENTE, per primo, a tentare di invadere l'OCCIDENTE, quando l'Impero Persiano tracimò in Tracia, e cercò di conquistare la Grecia: ma fu fermato a Maratona e a Salamina (tanto per semplificare)
***
Poi, con Alessandro Magno, fu l'OCCIDENTE a cercare di invadere l'ORIENTE; e, per qualche tempo, il tentativo ebbe pieno successo.
***
Poi i Romani crearono un Impero "MEDITERRANEO", che, salvo l'abortito tentativo di Traiano, non riuscì (nè mai volle veramente) espandersi verso l'ORIENTE.
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Per circa sei secoli, ORIENTE (Impero Partico, e, poi, Persiano) e OCCIDENTE (Impero Romano) si fronteggiarono sul  confine dell'Eufrate, invadendosi a vicenda per spazi e tempi limitati.
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A metà del settimo secolo, però, gli ARABI, musulmanizzati, divorarono l'intero Impero Persiano e buona Parte di quello Romano...arrivando sino alle soglie della Francia, ed occupando buona parte dell'Europa Occidentale (dalla Sicilia alla Spagna).
Vicino roma, ci sono ancora paesini fondati dai Saraceni (ad es. Saracinesco).
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Verso metà del successivo millenio, i TURCHI musulmanizzati diedero il colpo di grazia a quello che restava dell'Impero Romano d'Oriente, ed occuparono tutti Balcani, ed assediando per ben due volte la stessa Vienna; senza parlare dell'ORDA D'ORO che invase la Russia.
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Fu solo nel 1800/1900 (a parte il limitato periodo delle Crociate) che l'Europa tornò alla riscossa, facendo retrocedere la Turchia, e liberando i terreni europei da essa occupati (oltre all'Africa ed al Medio Oriente).
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In conclusione, se volessimo scendere più in analisi, furono di gran lunga più estese nello spazio e nel tempo le invasioni dell'Europa da parte dei popoli musulmani, che non viceversa.
Non ha senso starne a discutere: ed infatti, basta sfogliare un Atlante Storico, per verificare la cosa!
Anche se è vero che, nel 1500/1900 gli Europei si crearono un vasto impero coloniale nel resto del mondo; il quale, comunque, già da qualche decennio si è disciolto come neve al sole.
Basta guardare la cartina geopolitica del pianeta!
Quella che stiamo vivendo oggi, perciò,  non e' affatto la parte finale di un percorso omogeneo, il quale, invece, è stato (ed è tutt'ora) MOLTO DISOMOGENEO!
Quanto alla Russia, che è a cavallo di ORIENTE ed OCCIDENTE,  non capisco proprio quale ultimo ostacolo rimasto costituisca, ed a che cosa:
- al risorgente musulmanesimo orientale (che minaccia le sue colonie ultra-urali)?
- al declinante potere delle nazioni occidentali (che cercano solo di frenare i suoi appetiti di riconquista dei popoli da lei liberatisi nell'89)?
Quanto al fatto che "non sono i libri a fare la storia", mi sembra ovvio; così come non è il menu a costituire il pasto.
I libri, la Storia, si limitano semplicemente a raccontarla; e, chi non li legge in gran quantità, non solo ignora il passato, ma non può nemmeno capire a fondo il presente!
Quanto al fatto che "l'occidente e' il punto in cui il sole tramonta", questo può essere senz'altro vero; ma se c'è un insegnamento basilare della storia, è che albe e tramonti, ad EST e ad OVEST si alternano DA MILLENNI! :)

Caro Eutidemo,la storia piace anche a me,e non avrò sicuramente il tuo bagaglio culturale (e per questo ti leggo sempre con piacere)
e un efficace modo di esprimermi pari al tuo,Ma su una cosa - ed e' l'ultima che mi va di dire - io credo che interpreti non correttamente riguardo alla colonizzazione occidentale e che secondo te si sarebbe liquefatta nell'arco di qualche decennio.
Io non penso affatto che sia cosi perché e' viva e vegeta e avrebbe solo cambiato forma,ma la sostanza e' rimasta la stessa,ed anzi si sarebbe rafforzata e in maniera esponenziale e allo stesso tempo,cosa ancora peggiore, pure nel modo più subdolo.

Tu dici che le cose sono molto disomogenee,io invece penso proprio che il mondo si sia appiattito e omologato proprio in virtu di un modello che si e' voluto 'esportare" e a partire dalle colonizzazioni e che se in un primo tempo erano di tipo militare "fisico" successivamente la colonizzazione ha riguardato l'immaginario collettivo di tipo "coscienziale" ed esteso a tutta l'umanita intera.

Non so se possa centrare qualcosa, (ad ogni modo per me si) pero mi va di aggiungerlo lo stesso,e nei racconti,diciamo post sovietici sarebbe venuto fuori che a parte l'enorme burocrazia dell'apparato,una delle cose che avrebbe veramente destabilizzato quel sistema,fosse tra altro il paragone con l'occidente diffuso dai mass media (occidentali) che in qualche modo arrivavano pure a loro...cosi hanno cominciato a pensare che dall'altra parte ci fosse l'eldorado..e invece hanno capito..dopo..di essere caduti dalla padella alla brace.
#403
CitazioneDatemi retta: per capire bene il presente, studiatevi meglio il passato (cioè, leggetevi un po' più libri di storia), andando anche un po' più indietro del secolo scorso. ;)


a me sembra che se andiamo ancora più indietro e proviamo appunto a guardare le cose in senso più ampio e' sempre e solo l'occidente che ha avuto la tendenza a voler annettere e sopratutto a voler 'civilizzare' il resto del mondo e questa e' una tara che si e' rafforzata e radicalizzata a tal punto da diventare nell'immaginario di tutti l'unica possibile.
Quella che stiamo vivendo oggi non e' altro che la parte finale di questo percorso che dal vecchio continente e' poi passato al nuovo,rappresentato dagli Usa,fino ad arrivare ai nostri giorni e che ha portato all'appiattimento e alla omologazione pressoché totale,ed e' esattamente a questo che si sta puntando.
La Russia in questo frangente credo rappresenti ancora l'ultimo ostacolo rimasto

E sono pure convinto del fatto che non sono i libri a fare la storia o viceversa ma che questa segue un suo percorso a prescindere.

Un antico detto recita cosi;
"l'occidente e' il punto in cui il sole tramonta"

E a me sembra che le cose stanno coincidendo
#404
Citazione di: Eutidemo il 24 Marzo 2017, 07:35:38 AM
Citazione di: acquario69 il 23 Marzo 2017, 23:16:51 PM
CitazioneQuanto all' imperialismo della Russia attuale è molto ma molto più "pericoloso" di quello dei Paesi Occidentali, il quale, sia pure aspramente deprecabile anch'esso, non è però rivolto alla conquista e all'"annessione" degli stati limitrofi.

Secondo me sul presunto imperialismo della Russia attuale e' solo propaganda dei mass media occidentali per ribaltare biecamente le cose

E sul fatto che i paesi occidentali non hanno conquistato o "annesso" stati limitrofi e' un altrettanto colossale balla.
Sono secoli che l'occidente sia stato ed e' davvero l'unico aggressore  a volersi annettere il resto del mondo...e se prima lo faceva "fisicamente" oggi la colonizzazione riguarda (appunto) le coscienze

Vallo a raccontare agli Ukraini e ai Georgiani...altro che propaganda! :)

chi fomenta lo scontro e' l'occidente (USA-EUROPA-NATO...dietro il quale esiste un unica e sola regia che vuole dominare il mondo intero) aiutati dai suoi governi fantocci, - inclusa la stessa Unione Europea! -  di cui il colpo di stato della stessa ukraina ne e' la testimonanza.
Stesso copione di sempre, specie ultimamente dopo la caduta del muro di Berlino.
#405
CitazioneQuanto all' imperialismo della Russia attuale è molto ma molto più "pericoloso" di quello dei Paesi Occidentali, il quale, sia pure aspramente deprecabile anch'esso, non è però rivolto alla conquista e all'"annessione" degli stati limitrofi.

Secondo me sul presunto imperialismo della Russia attuale e' solo propaganda dei mass media occidentali per ribaltare biecamente le cose

E sul fatto che i paesi occidentali non hanno conquistato o "annesso" stati limitrofi e' un altrettanto colossale balla.
Sono secoli che l'occidente sia stato ed e' davvero l'unico aggressore  a volersi annettere il resto del mondo...e se prima lo faceva "fisicamente" oggi la colonizzazione riguarda (appunto) le coscienze