Citazione di: cvc il 23 Aprile 2016, 08:55:46 AML'equivoco di fondo, sotteso a tutto ciò che accade nel mondo moderno, è che essendo scomparso il concetto di verità ed essendo rantolante quello di giustizia che da quello dipende direttamente l'unica ragione, ormai, per fare qualcosa è che questa produca denaro. L'informazione non sfugge ovviamente a questa regola di base per cui i "produttori" di informazione lavorano al solo scopo di venderla e quindi non si preoccuperanno di informare in maniera corretta e veritiera ma tenderanno sempre più ad offrire un prodotto che sia attraente per il pubblico pagante, che nella grandissima maggioranza vuole essere blandito nelle proprie convinzioni e nei propri sentimenti (anche quelli più bassamente inconfessabili). L'informazione quindi non è più (e forse non è mai stata) un modo per aumentare la sapienza di un popolo ma uno specchio, formalmente più attraente perchè apparentemente più "colto" ed educato, delle pulsioni di questo popolo. Una versione moderna dello specchio della strega di Biancaneve.
Credo che nella libera informazione ci sia un equivoco. La libertà da tutelare è quella del cittadino di essere informato, altra cosa è il presunto diritto di libertà di chi propaga le notizie di fare della demagogia e di tentare di dirigere l'opinione pubblica a proprio piacimento o comunque trarre un beneficio personale dal proprio ruolo. Alla base dell'odierna società c'è una forte componente di cinismo per cui l'essere al centro dell'attenzione diventa subito un'occasione da sfruttare per scopi politici, commerciali, di carriera, ecc. Mi sono stupito nel vedere un Corrado Augias, che peraltro ho sempre ammirato, intervenire in un talk show nel giorno degli attentati di Bruxelles ed approfittarne per reclamizzare il suo ultimo libro. C'è una superficialità di fondo nel nostro essere in quest'epoca nei confronti della quale, ahimè, pare non siano immuni nemmeno gli uomini colti. Quindi anche quando si parla di grandi valori come la libertà, lo si fa sempre coi toni della leggerezza e dell'indifferenza. Anche perché oramai viene a scemare anche la spontaneità, quando un fotografo nello scattare una foto sa bene l'effetto che la sua foto può creare a seconda del modo in cui la scatta. Il problema è che se le notizie circolano liberamente, ma ci arrivano già interpretate...
Quando la libertà d'informazione manca, aumenta la satira, che è la valvola di sfogo della censura. Infatti oggi i satiri dilagano, tanto che si arriva persino alla censura della satira, che è una sconfitta per la libertà d'informazione. Certo che i satiri dovrebbero però essere disinteressati e non faziosi. Oramai tutto è strumentale, tanto le affermazioni quanto le critiche alle affermazioni. E i poveri filosofi, che cercano di ricostruire la verità, sono costretti ad un super lavoro.