Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Freedom

#391
@ Paul11

Si, credo tu abbia descritto esaustivamente e in modo chiaro ed efficace cosa è la fede ed il suo rapporto col dubbio. Ti ringrazio perché alla fine si dà per scontata la definizione di fede (e cosa essa è per noi) spesso, senza vera e approfondita consapevolezza.

Bisogna anche dire che arrivare alla fede, almeno dal mio punto di vista, è un cammino lungo. Per qualcuno forse può essere immediato, anzi sicuramente è così, ma per me non è stato così. E, credo, che sia un cammino che stia continuando. Mi pare infatti di essere ancora parecchio distante dalla meta.

E quindi il punto credo che sia come fare sì che il dubbio sia un elemento di aiuto per giungere alla fede. C'è anche caso che sia questa la motivazione dell'autore del thread e di quanti lo stanno seguendo. Secondo me il primo aspetto che merita essere sottolineato è che se c'è il dubbio non c'è..........non so come dire perché poi qualcuno ne trae elemento di polemica........il suo contrario.....diciamo l'anti fede?  8) O forse è meglio dire la fede nella non esistenza di Dio? So bene che questo argomento è stato oggetto di grandi e interminabili discussioni, sul Forum e anche nella vita normale. La diatriba tra quanti sostengono che credere in Dio è un atto di fede mentre non crederci una semplice rilevazione dell'evidenza è questione irrisolta e, forse, irrisolvibile. La mia irrilevante opinione mi annovera tra quanti ritengono che non ci sono evidenze sulla non esistenza di Dio. E mi conforta molto sapere che una persona della levatura culturale e spirituale come Ratzinger sia dello stesso parere.

Ma al di là di questa discussione che rischia di diventare stucchevole, la cosa veramente importante è che il dubbio lascia aperta la porta ad ulteriori ricerche ed approfondimenti. Sia all'inizio che durante la ricerca spirituale.

Ecco, a mio avviso, la valenza del dubbio. L'utilità del dubbio.


#392
Citazione di: paul11 il 10 Novembre 2020, 00:55:42 AM
Quale  è il livello di fede per colmare il dubbio?
Fervente. Il problema è che, almeno nel mio caso, la fede non è stabile.
Citazione di: paul11 il 10 Novembre 2020, 00:55:42 AM
Il dubbio presuppone un'ignoranza, un non sapere che può essere colmato dalla conoscenza affinché segua una scelta, un atto di volontà.
Sì, il dubbio nasce e si fortifica nell'umiltà. Quando è sano. E dunque foriero di sapere. Nel peggiore dei casi di sapere di non sapere ;)
Citazione di: paul11 il 10 Novembre 2020, 00:55:42 AM
Il dubbio è innato nell'uomo razionale, ma è strumento non fine.
La disperazione avviene quando si ha ancora qualcosa da perdere; quando non si ha più nulla da perdere, quel nulla potrebbe rappresentare una pura fede: resta solo Dio e il naufragio umano.
Assolutamente vero.
Diciamo che, dal mio punto di vista molto umano e molto fragile, spero che non sia necessario arrivare a tanto. Spero che ci siano altre strade, meno dolorose, meno faticose, insomma più facili.
#393
Attualità / Trovato il vaccino!
09 Novembre 2020, 18:21:26 PM
Allora è fatta: Pfizer! Efficace al 90% e 50 milioni di dosi entro l'anno. Per cominciare.


Piano piano le cose si aggiustano.
#394
Un contributo:
http://papabenedettoxvitesti.blogspot.com/2009/07/il-teologo-ratzinger-il-credente-come.html


E una raccomandazione a tutti: siete pregati di circoscrivere il contraddittorio sull'esistenza o meno di Dio a Topic all'uopo dedicati. Sono certo tutti concordiamo sulla noia mortale, sulla stucchevole e immensa rottura di scatole che ogni serio ricercatore subisce a sentire ripetere la stessa manfrina ogni tre per due.


Grazie.




#395
Leggere a Bibbia, da un punto di vista spirituale, significa trascenderne le parole.

Se si pensa di potersi mettere sullo stesso piano di Dio non solo si commette un classico peccato di superbia ma non si capisce nulla di quanto Egli vuole spiegare. Perchè è anche vero che se la Bibbia è Parola di Dio Egli vuole farsi, in qualche modo, comprendere. Altrimenti non avrebbe fatto giungere a noi la Sua parola.

Se qualcuno fosse interessato ad approfondire il concetto può spendere un pò di tempo su questo Link:
https://www.novena.it/esicasmo/alla_luce_della_parola/indice_leggere_la_bibbia.htm
#396
Citazione di: Dante il Pedante il 29 Ottobre 2020, 12:28:56 PM
Ti informo che su moti forum questa parola viene cambiata spesso come faccio io o mettendo dei puntini.
Su molti Forum le parolacce vengono scritte con caratteri diversi per evitare l'automatico "ban" (della parola stessa).
Ed ecco ca.z.zo fi.. stro.NZ.o, etc.

Qui siamo più liberali e consentiamo la parolaccia a tutto tondo. Purchè non sia offensiva, inflazionata e non vada, in definitiva, ad "imbrattare" un post.

Saranno gli interlocutori stessi ad evitare i.....come dire......ineleganti ed imbarazzanti post.
#397
Citazione di: Ipazia il 28 Ottobre 2020, 21:04:13 PM
Non nascondiamo la storia dietro un dito perchè proprio non ci sta. Le religioni universalistiche, cristianesimo e islam, hanno usato anche la guerra per imporre la loro fede e la loro ortodossia, santificando i martiri combattenti e, argomento teologico, demonizzando gli avversari. L'argomento teologico "jihadista" ha pesato molto nell'assoluzione di ogni bestialità in entrambi i fronti della guerra per la vera fede.

Si sa che Dio/Allah è buono e misericordioso, ma non quando ci si mette di mezzo Satana nel qual caso ogni mezzo è santificato dal fine.

Basterebbe leggere i verbali dei processi dell'Inquisizione per confermare la non accidentalità della violenza religiosa cristiana, supportata dall'esegesi delle Sacre Scritture praticata dalle più alte gerarchie religiose. La favola dei credenti che sbagliano risparmiamocela. Del resto neppure l'Agnello sacrificale ha predicato di porgere l'altra guancia a Satana. Da qualche parte doveva pur usarla la spada. E il fuoco dell'inferno: legittimazione teologica di ogni barbarie contro infedeli ed eretici, in termini di acconto  da parte dei soldati di Cristo.
E' come dire che il Comunismo è da buttare adducendo i milioni di morti di Pol Pot e del resto della compagnia.

Io, che comunista mai sono stato, tuttavia non posso che rilevare il condivisibile fondamento della sua dottrina. Se voglio dare un giudizio critico onesto sono "obbligato" a riconoscerne gli ottimi fondamenti dottrinari.

Poi, ma non è questo il thread giusto, potrei anche spiegare perchè , a mio avviso, non ha funzionato.

E così è delle religioni di cui stiamo trattando. Gli insegnamenti sono francamente condivisibili e anzi, si fa fatica a non riconoscerne la bontà. Inoltre, nelle religioni, c'è un qualcosa in più che andrebbe valutato: lo spirito. E direi anche che, volendo, questa sarebbe la sezione giusta per discuterne la prospettiva. Ma saremmo già oltre. E certamente non interessa a chi rifiuta in toto il punto di vista di si riconosce in una dottrina. Il punto di vista che stiamo esaminando, squisitamente umano, è che non si può buttare via tutto. E' una analisi massimalista. Non corrispondente alla realtà. Capisco la pancia, magari anche motivazioni personali, ma sono costretto a domandarmi, secondo questo tipo di affermazioni, se sono da buttare via anche gli ospedali. Invenzione e applicazione cristiana.
#398
Citazione di: Dante il Pedante il 28 Ottobre 2020, 14:53:28 PM
La jihad é contenuta nel libro sacro dei musulmani, gli ebrei perseguono con ogni mezzo la terra promessa dal loro dio. I cristiani hanno un repertorio millenario di evangelizzazioni forzate e violente with God on their side.
Le tre cose che hai citato sono errori. Nel senso che chi li compie commette un errore. Magari fratelli che sbagliano non ti piace e se vuoi lo mettiamo in cantina. Non è quello il problema.

Quello che è interessante è che tutte e tre le religioni hanno un messaggio di pace e amore. Bisogna solo (SOLO) 8) comprendere con esattezza il messaggio e non adattarlo alle istanze umane. La Jihad è certamente una cosa buona: peccato che la guerra santa non sia contro gli altri ma contro se stessi e le proprie cattiverie. Così come la Terra Promessa non è un luogo fisico ma spirituale. Così come la conversione cristiana non è opera umana ma dello Spirito Santo.
#399
Citazione di: bobmax il 27 Ottobre 2020, 22:57:06 PM

La realtà è il Nulla.

Per averne contezza, è sufficiente aver amato per davvero, anche solo una volta.

Il Nulla, fonte d'infinite possibilità.

"E il naufragar m'è dolce in questo mare"
Tanti anni fa un utente, di straordinaria acutezza e capacità espositiva, fece un Thread nel quale dimostrava, matematicamente, come il Nulla ed il Tutto fossero equivalenti. Io, purtroppo, feci l'errore di cui mi pento almeno una volta al mese, di non stamparmelo e incorniciarmelo.

Ne ricordo solo un passaggio importante, forse decisivo: se sommiamo tutti gli infiniti negativi a quelli positivi otteniamo 0. Cioè il nulla. Cioè il tutto. § = 0
#400
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2020, 21:39:39 PM
Citazione di: Freedom il 27 Ottobre 2020, 18:52:15 PM
E quale sarebbe invece la realtà?
Quella che non finge ipotesi in assenza di verifiche sperimentali. E, come raccomanda il venerabile teologo Ockham, non moltiplica gli enti "praeter necessitatem". Realtà reale è quella che si può verificare e che dimostra di funzionare: antibiotici vs. preghiere. Poi c'è il fantasy, reale pur'esso nel suo genere fantastico. Sconfinando dal quale può produrre anche martiri passivi come da topic, o attivi (tipo tagliateste in cerca di vergini post mortem), col che si torna alla citazione di FN.
Sembrerebbe che tu definisca ciò che funziona non ciò che è. Una roba che attiene più alla Fisica che alla realtà umana. Che viceversa definisci "allucinazioni collettive". Non rilevando l'evidente contraddizione perchè, ahimè, ciò che chiami "allucinazioni collettive" sono la realtà umana. La storia umana.

Concordo invece con l'amarezza che si evince dalle tue parole per gli scarsi, deludenti risultati del cammino umano. Che sempre, pur intrecciandosi con deliri, fanatismi, inimmaginabili e feroci azioni (anch'essi reali) rispondono, drammaticamente, al principio di realtà.


Infine, per rispondere alla domanda del Topic, penso che gli Apostoli fossero molto convinti di quello che dicevano e facevano per affrontare il martirio. Questo tuttavia non dimostra nulla. Il pensiero va a ben altri martiri, anche molto recenti e di altre religioni. Penso sia condivisibile che costoro, l'unica cosa che incontrovertibilmente dimostrano è il loro fanatismo.
#401
Citazione di: viator il 27 Ottobre 2020, 19:07:59 PM
Facile porre delle domande ma talvolta (più spesso di quanto si creda) impossibile darvi una sensata risposta. Saluti.
Eppure se c'è una domanda c'è una risposta. Se ho sete c'è l'acqua; se ho fame c'è il cibo; se ho bisogno di amore c'è amore. Credo che la cosa difficile sia trovare la risposta. Ma essa c'è sempre. Almeno così penso.
#402
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2020, 09:47:27 AM
Tutta la storia umana è un succedersi di allucinazioni collettive: numi, patrie, razze, terre vergini, Mercato. Forse si fa fatica a crederci perchè sono così diffuse da confondersi con la realtà. Nietzsche consigliava una visita al manicomio per rendersene conto, ma poi c'è finito pure lui.
E quale sarebbe invece la realtà?
#403
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
03 Ottobre 2020, 18:16:58 PM
Per guardarla anche da un altro punto di vista, al di là dei significati e delle valenze misterico-spirituali che ho cercato, in qualche modo, di introdurre e che tuttavia non mi sembra abbiano avuto un grande riscontro. E al di là della breve digressione, evidentemente poco condivisa, delle conseguenze della paternità/maternità vorrei inserire una opinione che, a mio avviso, risolve in stile "nodo gordiano" la questione posta nel primo post e successivamente discussa.

E cioè che la sessualità, come del resto ogni attività umana, se vissuta nel rispetto e nell'altruismo (il massimo possibile concesso dalla nostra natura prevalentemente egoistica) difficilmente può deludere. Tuttavia questa, come detto, è una mia personalissima opinione. Che, ed è un problema di tutte le persone, con grandissima difficoltà e quasi sempre sfociando nell'insuccesso comprende in profondità l'altrui modo di vedere le cose.

Per esempio io non riesco ad immaginare di fare sesso con una donna che non mi attragga. E non solo fisicamente. E se non avverto la reciprocità. Se non mi sento desiderato non funziono. Molto semplice. E con la quale ci siano diverse cose: complicità, idem sentire, etc. Ma, soprattutto attrazione che, a casa mia, è l'inizio dell'amore. La fase iniziale e superficiale, certo, ma pur sempre amore. Per essere chiaro ed inequivocabile, talvolta, per solitudine o altre fragilità, l'ho fatto senza che sussistessero queste pre-condizioni e fu un fallimento.

Poi leggo sul giornale dei maniaci violentatori (estremizzando) o di tutte le varie perversioni così in voga al giorno d'oggi o anche, solamente, dell'amore mercenario o addirittura, di qualche amplesso "rubato" dietro la porta di un ufficio di una grande azienda e allora capisco che siamo tutti diversi. Veramente diversi.

Ma io, che sono un semplice, e che, in tutta franchezza non posso essere diverso da quello che sono, mi tengo la mia semplicità. :)


#404
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
02 Ottobre 2020, 23:48:59 PM
Io non ho grandi risposte perchè non ho grandi verità in tasca. Nemmeno piccole a dirla tutta.

Posso solo offrire una riflessione. In parte in accordo con Anthonyi quando sottolinea il carattere (che può diventare) "vizioso" del sesso. Cioè quando ti prende la mano e ti conduce lui invece che essere condotto da te. Esattamente come con il cibo e gli altri bisogni primari. Ma anche, aggiungo io, da qualsiasi altro bisogno. Insomma, per un amante della libertà quale sono, tutto ciò che mi governa invece che essere governato, mi va stretto. Estremizzando piuttosto preferisco fare senza.

Ma c'è un'altra cosa, a mio avviso più importante e più misteriosa: legato al sesso c'è il donare la vita. Mangiare, bere, dormire, respirare! riguardano la sfera della propria sopravvivenza ma il sesso........il sesso è un'altra cosa e riguarda la capacità di dare la vita. A ben guardare è quasi una cosa divina. Certamente, al di là dei meccanismo genetici, quasi completamente svelati (e dominati!) dall'uomo c'è qualcosa in più. Sicuramente una parte del mistero della vita risiede lì. Trattare una roba come questa in modo superficiale e addirittura ridurla a mero divertimento mi pare riduttivo.

In fondo l'uomo primitivo aveva ben chiara l'importanza decisiva della procreazione. Per carità, fare figli era anche, pragmaticamente, una chiave del potere ma non era tutto lì. E' molto interessante ciò che gli studiosi hanno ricavato sul matriarcato. E cioè che è stata la prima forma di organizzazione umana. Quando ancora l'umanità non conosceva i meccanismi della riproduzione. E' dunque fallace l'idea che molti hanno sul fatto che il patriarcato si è affermato grazie alla forza fisica e all'aggressività dei maschi. Il patriarcato è nato quando gli uomini hanno scoperto che le donne facevano i figli in conseguenza del'amplesso. Prima, quando erano ignote le cause che portavano le donne alla gravidanza, erano loro, le femmine, a comandare. Perchè chi faceva i figli aveva il potere. Curioso e affascinante. Come si vede la questione del sesso ha e ha avuto ricadute enormi sulla storia del genere umano.

Quello che penso è che ne avrà anche in futuro. E la leggerezza, la superficialità, l'egoismo, l'approccio dozzinale e volgare che sta vivendo la sessualità al giorno d'oggi non lo trovo incoraggiante.
#405
Visto che sta esaurendosi l'"esperimento "quota 100" è ripreso il dibattito sulla riforma delle pensioni. Le ipotesi sul tavolo sono due:
a) quota 102 cioè 64 anni di età con 38 di lavoro.
b) 41 anni di lavoro indipendentemente dall'età.

Pensione anticipata con 41 anni di contributi. Ipotesi dopo Quota 100 - Corriere.it

Pensioni, da opzione 41 a Quota 102: le ipotesi per lasciare il lavoro a 64 anni - Corriere.it

Cosa ne dite, si può fare?