Citazione di: altamarea il 14 Aprile 2017, 06:38:45 AMSe leggi tutto il post vedrai che ho sviluppato il pensiero lucano.
Ciao Myfriend, nella pagina 4 di questo topic hai iniziato un tuo post scrivendo: "Paradiso e inferno: una invenzione di Luca", però anziché sviluppare il pensiero lucano indaghi sulla teologia di Paolo.
Non mi sembra che il medico Luca evangelista, collaboratore di Paolo, "inventò" l'Inferno e il Paradiso, perché questi due concetti erano già presenti nelle culture pre-cristiane del Vicino Oriente.
Cosa puoi dire in merito ? Grazie.
Sono partito dalla teologia di Paolo perchè la teologia di Luca è una rielaborazione della teologia di Paolo, è una evoluzione della teologia di Paolo.
Quando dico che "il paradiso e l'inferno sono una invenzione di Luca", mi rifersico esclusivamente all'ambito della teologia cristiana. Nell'ambito del cristianesimo, Luca è il primo teologo a sviluppare l'idea del paradiso e dell'inferno dopo la morte. Una idea che nella teologia apocalitticista di Paolo era del tutto assente. Poi è chiaro che Luca avrà preso le sue idee da qualche parte e che probabilmente si è ispirato ad altre culture pre-cristiane.
La cosa fondamentale da sottolineare e rimarcare per l'ennesima volta è che le idee di Paolo e degli altri evangelisti sono idee umane. Sono elaborazioni e interpretazioni del tutto umane della vita del Gesù storico. Non sono affatto "parola di dio" come la chiesa vorrebbe farci credere e come la chiesa fa credere agli sprovveduti credenti che si bevono tutto senza nessuno spirito critico.
Inoltre, il vangelo di Luca è la lampante dimostrazione del fatto che gli autori dei vangeli inventavano dialoghi e parabole di Gesù allo scopo di veicolare quella che era la loro visione teologica.
Per questo motivo coloro che dicono: "Gesù ha detto", facendo riferimento alle frasi di Gesù riportate nei vangeli, commettono un grossolano errore. Non abbiamo nessuna prova storica del fatto che Gesù abbia effetivamente detto quello che è riportato nei vangeli. Al contrario, abbiamo evidenti prove storiche del fatto che le frasi di Gesù riportate nei vangeli sono le idee degli autori, che hanno messo in bocca a Gesù quelle che erano le loro idee al fine di attribuire autorevolezza alle loro idee.
Questo non deve scandalizzare, poichè nel mondo greco-romano questa era la prassi. Chi scriveva la biografia di un personaggio raccontava quella che era la sua personale visione del personaggio e inventava dialoghi e situazioni per veicolare quella che era la sua idea del personaggio.
I vangeli sono delle biografie di Gesù realizzate secondo i canoni del mondo greco-romano del I secolo. E non secondo i canoni con cui vengono scritte le biografie nel XXI secolo.
Chi non conosce questo fatto fondamentale pensa davvero che Gesù abbia detto quelle cose, ignorando il fatto che i dialoghi di Gesù contenuti nei vangeli per un buon 90% sono delle invenzioni degli autori che veicolano ciò che gli autori dei vangeli pensavano del Gesù storico. Sono delle invenzioni che veicolano la visione teologica degli autori. Sono, cioè, idee di semplici uomini come te e me. Niente di più e niente di meno. Con l'aggiunta del fatto che quelle idee, alla luce dei fatti, sono risultate essere completamente e totalmente sbagliate.
Quindi, chi basa la propria fede e la propria visione del mondo su quelle idee sta commettendo il più clamoroso degli errori.
La vita di Gesù, la sua missione, la sua morte e risurrezione sono ancora tutti da interpretare. La visione teologica di Paolo, e la visione teologica di chi ha scritto i vangeli dopo Paolo e che si è basato sulle idee di Paolo, è completamente sbagliata. Quindi l'interpretazione della vita di Gesù, della sua missione, della sua morte e risurrezione sono ancora tutti da scoprire. Sono ancora tutti da decifrare.
La ricerca della verità è aperta.
Chi era Gesù?
Cosa fece Gesù?
Cosa disse Gesù?
Quale fu il senso della sua missione?
Quale fu il senso della sua morte e della sua risurrezione?
Sono tutte domande che attendono ancora una risposta.