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Messaggi - Ipazia

#3901
Concordo con Mariano. Trovo sia un sofisma inutile pretendere che la soluzione possa provenire solo da un osservatore esterno. Il senso della vita umana va risolto da dentro e non vi è alcuna altra possibilità di soluzione, e di verità. Da dentro si possono fare tante belle cose, incluso il concordare su fondamenti, scopi, bisogni, sensi e significati. L'umanità funziona così da sempre e in un modo o nell'altro se l'è sempre sfangata.
#3902
Tematiche Filosofiche / Sostanza dell'essere
02 Dicembre 2021, 08:45:18 AM
I viventi mutano, ma l'unità psicofisica rimane identica a se stessa dalla nascita alla morte. Essa, a differenza della nave di Teseo, non è eternabile con la semplice sostituzione delle sue parti. Almeno per ora.
#3903
Con queste premesse è assai improbabile che una discussione abbia seguito.

FN è una figura affascinante, un profeta. Ma resta umano, fatalmente umano. Con grandi intuizioni e grandi pre-giudizi. Come da tutti i grandi, prendo quello che mi serve per nutrire la mia anima e lascio i cibi scaduti. Poi ci lavoro sopra.

Ciò che non uccide, rafforza. E ciò che uccide, uccide. Poi non ci pensi più. La vita è così semplice da decifrare; pure l'essere recupera la sua leggerezza una volta liberato dagli insostenibili macigni delle nostre paure.
#3904
La realtà è il luogo delle cose che sono di fronte ad un osservatore che le esperisce. Il cucciolo dello gnu appena partorito si rizza in piedi e cerca le tette materne. Lo fa a prescindere da ogni metafisica. Questa è la realtà ed il fondamento di ogni senso possibile, i cui fatti che lo alimentano sono tali nel contesto/sistema che li rende possibili. Laddove, per dirla metafisicamente, l'essere è e il non essere non è.
#3905
@iano
La scienza vera, non politicamente corretta, non si regge sul (con)senso ma sulla sperimentazione i cui punti di forza sono la predittività e la riproducibilità. La falsificazione nella scienza fondamentale (quella dei principi e delle teorie) si verifica quando cambiano i paradigmi in seguito a scoperte epocali. Ma generalmente non vengono coinvolte le scienze empiriche, se non riducendo il loro campo di validità. Il principio di Archimede resta eternamente infalsificato nel sistema fisico terrestre. Così come la meccanica Galileiana. Una scienza matura come la chimica continua a funzionare perfettamente con gli stessi principi individuati nei secoli della rivoluzione scientifica che ne ha perfezionato i paradigmi.

La debolezza della scienza covidemica, politicamente ed economicamente corretta, non è dovuta al rifiuto della tecnica e dell'intelligenza artificiale, ma al fatto che non mantiene quanto promette ed è costretta a manipolare continuamente i suoi protocolli terapeutici e la bioetica per non affondare.
#3906
Citazione di: iano il 28 Novembre 2021, 19:16:01 PM@Ipazia.
Direi che può essere falsificato solo ciò che può essere arbitrariamente posto, quindi ciò che già nasce come fittizio, ma non sempre la falsificazione è immediata come la cancellazione di un segno , perché non sempre si ha la consapevolezza dell'assegnazione fatta.
Una assegnazione fatta in modo inconsapevole non può essere consapevolmente cancellata se non si riesce a risalire alla sua origine, perché le assegnazioni le ereditiamo culturalmente e/o geneticamente e quindi le possediamo anche senza possedere la consapevolezza della loro nascita.
Potrei appoggiarlo. E renderebbe più sfumata la differenza tra falsificazione e confutazione, epistemologia ed ermeneutica.
CitazioneLa scienza ammette falsificazione delle sue teorie nella misura in cui siamo noi a costruirle, e non oltre per cui le sue basi nascoste rimangono metafisiche.
Essa infatti assume arbitrariamente che la verità stia nei fatti, e ciò è condivisibile, ma non falsificabile.
Per una teoria che muore un altra nasce, e ciò si esemplifica con infelice espressione, dicendo che una teoria è vera fino a prova contraria., ma la prova contraria è sempre un altra teoria, e ciò garantisce che nel suo complesso la scienza non può essere falsificata, cancellata come un semplice segno.
Se la fede nel fatto è l'irrinunciabile fondamento metafisico della scienza, va pure riconosciuto il fatto che senza fatti non si batte un chiodo in natura. Posso pure accettare che tutto abbia un fondamento metafisico, compresa la scienza, che gli antichi sagacemente chiamarono "filosofia naturale". Ma con ciò abbiamo solo spostato il problema: se la specificità antropologica è essere animale metafisico, rimane aperta la questione di quale sia la metafisica migliore in termini di senso (significato+direzione) che giustifica pure la tensione:
CitazioneSe così non fosse come si potrebbe giustificare la sua presunta tensione alla verità?
CitazioneIl suo confondersi a volte con la religione?
Ma allora in cosa si distinguono?
Direi in un diverso modo di interpretare i fatti.
Per una è sufficiente l'interpretazione che dei fatti da' un profeta ispirato.
L'altra invece ci impegna tutti a produrre segni.
La contiguità tra le due la vedrei più in termini di potere che di verità. La religione cercando la verità diventa atea e perde il potere. La scienza, sostituendola al potere, perde la sua tensione ideale verso la verità. Oggi abbiamo esempi eclatanti, a base di inquisitori ed eretici, più nella scienza che nelle religioni quiescenti. Quelle ancora in sella sono, al contrario, virulente come la scienza feticizzata. Insomma, potere, non verità. Infatti:
CitazioneMa, a parte questo, nessuna dice la verità, perché la verità è per definizione sottesa ciò che si cerca, dunque ciò che non sappiamo.
Può esistere una verità da raggiungere solo se il percorso della conoscenza è già segnato, se c'è un senso da seguire.
Ma l'unica realtà è quella del percorso il quale solo e' possibile se a partire da un segno già esistente  e  infalsificabile,
ma solo perché ignoto.
Solo gli eretici, perennemente in lotta con poteri e immaginari prestabiliti, ci salveranno ...
CitazioneSe la filosofia ha un compito è quello di esplicitare questi sensi nascosti, per falsificarli , con la consapevolezza che ciò è possibile fare solo sostituendo un senso nascosto con un altro.
...non facendo sconti ai sensi nascosti e avendo pure la brechtiana consapevolezza che se tu sei una guida, lo devi al fatto che hai dubitato delle guide che comandavano il pensiero prima di te.
#3907
Percorsi ed Esperienze / L'eterna visione del mondo
29 Novembre 2021, 09:49:36 AM
Che l'energia mova il sole e l'altre stelle è assodato. Che qualcuno l'abbia chiamata "amor" è dolcestilnovistica licenza poetica. Ma che si metta l'Elettrone al posto della Grazia è segno indubbio di una decadenza verticale della fenomenologia dello Spirito sotto l'ala incombente di un fetido scientismo.
#3908
L'ultimo post di Alexander mi riporta ad una osservazione di Phil sul fatto che il segno si as-segna. Per me che vado in cerca dell'oggettività del segno e del suo successivo essere posto, il fatto che sia assegnato è motivo di riflessione. Nel post di Alexander io vedo una assegnazione forte di senso al segno che è condivisa e posta da tutta la tradizione teista fin da quando poneva gli dei sull'Olimpo o in un vulcano. Phil dice che tale assegnazione può essere confutata ma non falsificata. Io penso che quando si fa un'affermazione di tipo ontologico la falsificazione sia sempre possibile e i temerari che si avventurarono sull'Olimpo e non li trovarono non si limitarono a confutare l'esistenza degli dei. Da allora il teismo si è fatto più scaltro e per via metafisica ha assegnato alla divinità luoghi iperuranici difficilmente falsificabili con l'esperimento empirico, ma la metafisica ci ha offerto pure livelli di confutazione assai prossimi alla falsificazione. Il rasoio di Ockham ad esempio, e al seguito lo sviluppo del razionalismo filosofico e naturalistico.

Sul post di Alexander, perchè la vigna e non la latomia o la miniera ? Un bias rosato mica poco. Perchè un contro-eden omnium contra omnes, quale la natura con adamantina evidenza cartesiana consegna alla nostra esperienza empirica ? Hai voglia a dire che la creazione è un atto d'amore. Anche la creazione della bomba atomica ?

Penso che anche nell'assegnazione di un senso al segno un armamentario di base razionale sia opportuno, e su questo ha ragione  viator. Il dogma relativista "ogne scarrafone è bell' a mamma soja" è stato confutato, al limite della falsificazione, non appena gli umani hanno potuto decidere chi procreare e chi no.

Su tempo e divenire, posto il pensiero di un filosofo professionale, Diego Fusaro, che di seguito ha approfondito l'argomento nell'opera ultima "Essere senza tempo".

Il tempo di cui parla Fusaro è tempo antropologico da non confondersi col tempo fisico e decisamente più interessante dal punto di vista filosofico. L'unità di misura del tempo antropologico è la vita umana, che lo distingue dal suo multiplo, il tempo storico. Anche in fisica il tempo assoluto galileiano non è il tempo relativistico einsteiniano, per giungere a "il tempo non esiste" di correnti della fisica teorica più attuale.
#3909
@Alexander

Ciascuno è la sua vigna che è la sua vita. Alla fine il sabato arriva sempre e sarà gioioso o disperato secondo quello che ciascuno avrà vendemmiato. "... e un ridere rauco, e ricordi tanti, e nemmeno un rimpianto."
#3910
Una nuova pietra d'inciampo nella costituzione della mia personale tavola della legge relativa al senso dell'avventura umana (fondativamente intesa):

8)Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.
#3911
Restando sull'antropologico Machiavelli aveva già correttamente impostato la questione: virtù e fortuna. In ciò sta racchiuso il gioco, e il senso, della vita e della storia umana. Salvo sfighe colossali, sono i signori del caso, preveggenti del futuro per virtù, ad avere più fortuna.
#3912
Solo una contropuntigliosa osservazione. Non espungerei radicalmente il "senso" dalla nuova divinità ibrida. Il doppio binario contiene pure gli scambi. Sempre più frequenti in prossimità delle stazioni dove conoscenza e mitologia cambiano treno e si scambiano di posto.
#3913
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
25 Novembre 2021, 09:29:51 AM
Tra un morto, una trombosi e una paresi, funzionicchiano. Ma a 79 anni con 4  patologie si muore anche senza pandemia. Come si è sempre morti di complicazioni influenzali anche prima di questa roulette russa coatta, socialmente devastante, che ha mostrato i limiti spaventosi della sanità pubblica e le tare del modello di vita magnifico (bulimico) e progressivo.
#3914
Diventa antiquariato sul piano epistemologico, arrendendosi al nuovo padrone che spiega l'universo senza l'ipotesi Dio. Soprattutto quando si richiedono cure specialistiche un tempo perseguite preferibilmente per intercessione divina.

Rimane attuale sul piano della fede. Ovvero laddove la doxa ha possibilità di senso. Col supporto della politica laddove la casta teocratica è sufficientemente potente. Casta che è la prima a ricorrere alle cure del medico alla bisogna. Un doppio binario che prima della rivoluzione illuministica, che ha rivoluzionato pure il senso del mondo, era impensabile.
#3915
Citazione di: Phil il 24 Novembre 2021, 18:48:58 PM
@Ipazia
Per evitare di deviare troppo il discorso (covid, Marx, epochè, etc.), faccio solo notare che l'episteme produce conoscenza, conoscenza a cui poi viene assegnato un "senso" (psicologico, esistenziale, etc.); senza questo passaggio intermedio (quel «poi»), epistemologia ed ermeneutica diventano pericolosamente sinonimi (il fatto che dopo Copernico siano serenamente continuate le riflessioni teologiche, siano nate correnti come la neoscolastica/neotomismo, ci siano stati autori come Severino ed altri, spiega bene, e in concreto, la differenza fra epistemologia/ermeneutica e produrre-conoscenza/assegnare-"senso").
Ma non è più stesso mondo. Quando cambia il "senso comune" anche le elite intellettuali finiscono col prenderne atto e pure il significato degli antichi testi sapienziali (religiosi o profani) cambia: da senso attuale a senso antiquario, da episteme a reperto storico. Salvo riprendere quota quando il nuovo senso comune comincia a tradire le attese e mostrare le sue prime crepe.