Ciao Viator
Non metto minimamente in dubbio che, "a monte" (come suol dirsi con una brutta espressione, che, però, in questo caso, viene "a fagiolo") delle scelte di coloro che costruiscono le loro case in una zona destinata, più prima che poi, alla più devastante distruzione, ci siano:
- innanzitutto un retroterra storico, nonchè sociale ed esistenziale che porta prendere in considerazione - da parte degli abitanti circumvesuviani - delle soluzioni che, per chiunque sia dotato di un minimo di materia grigia (anche se non abita a Castel Porziano), sono assolutamente assurde e suicide;
- in secondo luogo, eventuali problemi demografici, che inducono molti ad accalcarsi in territori ora favorevolissimi (fertilissime lave, sottosuolo con ottime acque, temperature miti, sole a volontà, prossimità del mare), sebbene in futuro sciaguratissimi.
***
Non ho mai messo in dubbio che, coloro che costruiscono in zone pericolose, e proibite dalla legge, siano mossi dalle motivazioni che dici tu (e magari anche da altre, parimenti plausibili); ma con questo cosa diamine vorresti dimostrare?
***
Ed infatti, quali che siano le "motivazioni", storiche o socioculturali, che spingono singoli individui o intere moltitudini a fare delle scelte "idiote" e "scellerate", sempre "idiote" e "scellerate" tali scelte rimangono; sia per loro, che per le loro famiglie!
Cioè, come appunto osservava Tom Hanks in visita a Pompei: "Le persone non sono stupide in astratto, ma le rendono tali le cose che fanno; come, ad esempio, costruire case vicino a un vulcano!".
***
Ma se nel 79 d.c.costruire case vicino a un vulcano, considerate le scarse conoscenze dell'epoca, poteva considerarsi una scelta giustificata dall'ignoranza, al giorno d'oggi non è più così; per cui chi lo fa, a mio parere, è un "idiota" ed un "criminale".
Non solo e non tanto perchè viola la legge sull'abusivismo edilizio (in buona parte depenalizzato), ma, soprattutto, in quanto chi costruisce la casa in zone a rischio vulcanico o idrogeologico, mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella dei propri familiari; i quali, soprattutto se minori, non possono certo opporsi alle scellerate scelte genitoriali (ammesso che siano in grado di capire il rischio che corrono).
***
Parimenti deprecabile è il comportamento del legislatore, nonchè delle autorità centrali e periferiche, che tollerano tali comportamenti suicidi; per poi piangere come coccodrilli sul latte (o meglio, sul sangue) versato.
***
Un saluto!
***
Non metto minimamente in dubbio che, "a monte" (come suol dirsi con una brutta espressione, che, però, in questo caso, viene "a fagiolo") delle scelte di coloro che costruiscono le loro case in una zona destinata, più prima che poi, alla più devastante distruzione, ci siano:
- innanzitutto un retroterra storico, nonchè sociale ed esistenziale che porta prendere in considerazione - da parte degli abitanti circumvesuviani - delle soluzioni che, per chiunque sia dotato di un minimo di materia grigia (anche se non abita a Castel Porziano), sono assolutamente assurde e suicide;
- in secondo luogo, eventuali problemi demografici, che inducono molti ad accalcarsi in territori ora favorevolissimi (fertilissime lave, sottosuolo con ottime acque, temperature miti, sole a volontà, prossimità del mare), sebbene in futuro sciaguratissimi.
***
Non ho mai messo in dubbio che, coloro che costruiscono in zone pericolose, e proibite dalla legge, siano mossi dalle motivazioni che dici tu (e magari anche da altre, parimenti plausibili); ma con questo cosa diamine vorresti dimostrare?
***
Ed infatti, quali che siano le "motivazioni", storiche o socioculturali, che spingono singoli individui o intere moltitudini a fare delle scelte "idiote" e "scellerate", sempre "idiote" e "scellerate" tali scelte rimangono; sia per loro, che per le loro famiglie!
Cioè, come appunto osservava Tom Hanks in visita a Pompei: "Le persone non sono stupide in astratto, ma le rendono tali le cose che fanno; come, ad esempio, costruire case vicino a un vulcano!".
***
Ma se nel 79 d.c.costruire case vicino a un vulcano, considerate le scarse conoscenze dell'epoca, poteva considerarsi una scelta giustificata dall'ignoranza, al giorno d'oggi non è più così; per cui chi lo fa, a mio parere, è un "idiota" ed un "criminale".
Non solo e non tanto perchè viola la legge sull'abusivismo edilizio (in buona parte depenalizzato), ma, soprattutto, in quanto chi costruisce la casa in zone a rischio vulcanico o idrogeologico, mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella dei propri familiari; i quali, soprattutto se minori, non possono certo opporsi alle scellerate scelte genitoriali (ammesso che siano in grado di capire il rischio che corrono).
***
Parimenti deprecabile è il comportamento del legislatore, nonchè delle autorità centrali e periferiche, che tollerano tali comportamenti suicidi; per poi piangere come coccodrilli sul latte (o meglio, sul sangue) versato.
***
Un saluto!
***
