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Messaggi - Eutidemo

#3916
Ciao Viator :)
Non metto minimamente in dubbio che, "a monte" (come suol dirsi con una brutta espressione, che, però, in questo caso, viene "a fagiolo") delle scelte di coloro che costruiscono le loro case in una zona destinata, più prima che poi, alla più devastante distruzione, ci siano:
- innanzitutto un retroterra storico,  nonchè sociale ed esistenziale che porta prendere in considerazione - da parte degli abitanti circumvesuviani - delle soluzioni che, per chiunque sia dotato di un minimo di materia grigia (anche se non abita a Castel Porziano), sono assolutamente assurde e suicide;
- in secondo luogo,  eventuali problemi demografici, che inducono molti  ad accalcarsi in territori ora favorevolissimi (fertilissime lave, sottosuolo con ottime acque, temperature miti, sole a volontà, prossimità del mare), sebbene in futuro sciaguratissimi.
***
Non ho mai messo in dubbio che, coloro che costruiscono in zone pericolose, e proibite dalla legge, siano mossi dalle motivazioni che dici tu (e magari anche da altre, parimenti plausibili); ma con questo cosa diamine vorresti dimostrare?
***
Ed infatti, quali che siano le "motivazioni", storiche o socioculturali, che spingono singoli individui o intere moltitudini a fare delle scelte "idiote" e "scellerate", sempre "idiote" e "scellerate" tali scelte rimangono; sia per loro, che per le loro famiglie!
Cioè, come appunto osservava Tom Hanks in visita a Pompei: "Le persone non sono stupide in astratto, ma le rendono tali le cose che fanno; come, ad esempio, costruire case vicino a un vulcano!".
***
Ma se nel 79 d.c.costruire case vicino a un vulcano, considerate le scarse conoscenze dell'epoca, poteva considerarsi una scelta giustificata dall'ignoranza, al giorno d'oggi non è più così; per cui chi lo fa, a mio parere, è un "idiota" ed un "criminale".
Non solo e non tanto perchè viola la legge sull'abusivismo edilizio (in buona parte depenalizzato), ma, soprattutto, in quanto chi costruisce la casa in zone a rischio vulcanico o idrogeologico, mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella dei propri familiari; i quali, soprattutto se minori, non possono certo opporsi alle scellerate scelte genitoriali (ammesso che siano in grado di capire il rischio che corrono).
***
Parimenti deprecabile è il comportamento del legislatore, nonchè delle autorità centrali e periferiche, che tollerano  tali comportamenti suicidi; per poi piangere come coccodrilli sul latte (o meglio, sul sangue) versato.
***
Un saluto! :)
***
#3917
Rispondendo a tutti, secondo me potremo davvero "tirare le somme" soltanto verso la fine dell'anno.
E, cioè, una volta portata a termine (si spera) la campagna vaccinale, e dopo aver verificato:
- quante persone vaccinate sono rimaste lo stesso vittime del virus e delle sue varianti;
- con quale gravità e con quali esiti.


#3918
Ultimamente, gira la preoccupante voce di una nuova "variante" del Covid19, la quale "sembra" risultare "immune" ai vaccini in circolazione: si chiama E484K, volgarmente denominata la "variante giapponese".
A parte il fatto che tale variante è di colore "giallo", se ne sa ben poco; però qualche idea al riguardo, gli "esperti" già se la sono fatta.
Sentiamo il parere di qualcuno di loro.
1)
Bassetti (Direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria)
"Dobbiamo vigilare, con il sequenziamento, ma senza fare terrorismo ogni volta che si trova una variante dall'altra parte del mondo. Dobbiamo metterci in testa che, come dovremo convivere con il virus per anni così dovremo farlo con le tante varianti che verranno scoperte. Questa nuova variante può essere più contagiosa e resistere ai vaccini anti Covid? In qualche modo come tutte le varianti potrebbe essere più contagiosa, ma non abbiamo certezza che possa resistere ai vaccini."
2)
Burioni (Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Università degli Studi di Genova, Dottore di Ricerca in Scienze Microbiologiche Specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia).
"Ormai domina il 'varianterrosimo': ogni variante che compare, si fa terrorismo. E' normalissimo che un virus nuovo generi varianti, dobbiamo preoccuparci quando queste hanno caratteristiche che le rendono pericolose. La variante inglese, ormai dominante in Italia, è molto pericolosa perché è molto più contagiosa e anche più letale, causa malattia più grave. Poi ci sono la brasiliana e la sudafricana, ma altre varianti preoccupanti non ci sono. Secondo uno studio condotto dalla stessa azienda, il vaccino Pfizer sembra funzionare benissimo anche contro questa variante E484K, detta 'giapponese'".
3)
Pregliasco (Professore Ordinario di Virologia presso l'Università Statale  degli Studi  di Milano)
"Potrebbe ridurre l'efficacia dei vaccini, ma l'aspetto positivo è di averla individuata su un campione piccolo e quindi avere la capacità di monitorarla. Le cose che si sanno ad oggi sono poche e cioè che è una variante che assomma alle caratteristiche della variante inglese ulteriori variazioni, e che dalle valutazioni delle ricostruzioni tridimensionali al computer mostra modifiche che potrebbero in qualche modo far ridurre l'efficacia delle vaccinazioni. E' un elemento di preoccupazione che va ancora approfondito".
4)
Ciccozzi (Responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia della facoltà di Medicina dell'Università Campus Bio-Medico di Roma)
"Nulla di nuovo, in quanto si tratta della solita mutazione E483K, presente nella variante brasiliana, in quella sudafricana e almeno nel 50% di quella inglese. E' una variante come tutte le altre che stanno circolando, e non va a inficiare la vaccinazione. Può al massimo diminuire di qualche percentuale l'efficacia dei vaccini, ma per ora sembra che funzionino anche contro questa mutazione".
5)
Galli (Professore Ordinario di Virologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche L. Sacco)
"Si tratta della  variante brasiliana arrivata in Giappone; per cui, se non verranno rilasciate indicazioni che fanno pensare a un'ulteriore evoluzione con cambio di caratteristiche, la variante E484K è una delle mutazioni caratteristiche della variante brasiliana. Chiamarla variante giapponese è per chi ama fare i titoli. C'è purtroppo la conferma che anche in Giappone, dove sono estremamente cauti e precisi, si sono ritrovati, e sottolineo a meno che non vengano fuori dati diversi - insiste Galli - la brutta ma prevedibile sorpresa che si stanno diffondendo dei casi, non moltissimi, della variante brasiliana che era già stata segnalata a gennaio. Le persone che viste a gennaio con quella variante hanno evidentemente lasciato dietro di sé un codazzo di infezioni che, trascorsi alcuni mesi, si ritrovano negli ospedali".
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E gli immunologhi Giapponesi cosa dicono?
"Rispetto alle mutazioni finora individuate, resiste sia ai vaccini sia gli anticorpi prodotti dal Covid19." e aggiungono: "Non vanno ripetuti gli errori di un anno fa, bisogna correre immediatamente ai ripari o le terapie intensive andranno in ulteriore sofferenza!"
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/04/05/news/sos-variante-giapponese-resiste-al-vaccino-e-mette-a-rischio-le-terapie-intensive-1.40114130
E sembra che il governo giapponese sia pronto a introdurre nuove restrizioni nella capitale Tokyo per fronteggiare la recente ascesa dei contagi di Covid e il ritorno in sofferenza del sistema ospedaliero; lo ha detto il premier, Yoshihide Suga, a distanza di tre settimane dal termine dell'ultimo stato di emergenza, e mentre la capitale registra il maggior numero di positività!
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***
                             CONCLUSIONI
Non saprei proprio cosa pensare; però si tenga presente che noi abbiamo vaccinato molte più persone di quanto non ne abbiano vaccinate i Giapponesi, i quali (una volta tanto) sono parecchio indietro rispetto a noi.
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#3919
Ciao Ipazia. :)
Per mia immeritata fortuna, io abito nel comprensorio del "Parco Naturale di Castel Porziano", per cui non farei mai a cambio con "le nebbie tossiche del formicaio asfaltocementizio padano"; questo, però, non vuole certo dire che farei a cambio con le pendici del Vesuvio, dove, prima o poi, gli sventurati che ci abitano verranno asfissiati dalle "nebbie tossiche" di uno dei più pericolosi e velenosi vulcani del mondo.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/7f/ad/80/ME1394VQ_t.jpg
***
Quanto al "banaliota" aforisma "La vita è  comunque a termine e il momento è   imprevedibile", su questo non c'è dubbio alcuno; ma non significa certo che uno deve essere tanto idiota e decerebrato da metterla a rischio senza motivo (la sua, e, soprattutto, quella dei suoi familiari).
***
A mio parere, invero, coloro che hanno scelto di mettere casa sulle pendici del Vesuvio (come anche quelli che costruiscono abusivamente in "zona valanghe" o "alluvioni"), oltre che degli "idioti", sono da considerarsi anche dei veri e propri "criminali"; ed infatti, oltre che la propria vita, mettono a rischio anche quella dei loro familiari.
***
Nè sono meno "criminalioti" di loro (cioè, nel contempo, "idioti" e "criminali"), quei politici che se ne fregano altamente e lasciano correre; preferendo che "crepino" con il sangue che gli bolle nelle vene, piuttosto che scontentarli elettoralmente finchè sono vivi.
***
A volte mi viene davvero voglia di dare le dimissioni da italiano; per non dire addirittura da "homo sapiens", quando sento fare certi ragionamenti "a pera"!
:(
***
Forrest Gump aveva perfettamente ragione quando diceva: "Stupid is as stupid does. How much does it ?"
Tom Hanks, l'interprete di Forrest Gump, quando, anni fa, venne in visita a Pompei, intervistato circa il significato di tale frase, la spiegò così:
"It basically means that a person's intelligence is evidenced by the person's actions, and not by the person's looks. In other words, people aren't stupid in the abstract, but the things they do are; like, for example, building houses close a volcano" ("Fondamentalmente significa che l'intelligenza di una persona è evidenziata dalle azioni che essa compie, e non dal suo aspetto esteriore. In altre parole, le persone non sono stupide in astratto, ma le rendono tali le cose che fanno; come, ad esempio, costruire case vicino a un vulcano" )
***
Per cui, come soleva dire il mio compaesano Panelli: "Piglia, pesa, incarta e porta a casa!"
***
Un saluto! :)
***
#3920
Ciao Anthony. :)
Sono d'accordo su quasi tutto quello che hai scritto, meno che sulla tua seguente affermazione: "Non mi risulta che l'eruzione non sia prevedibile, so che gli enti di ricerca tengono perennemente sotto controllo il vulcano e sono in grado di anticipare l'eruzione di alcuni giorni."
Lo pensavo anch'io, ma, invece, purtroppo, le cose non stanno esattamente così!
Ed infatti gli stessi ricercatori del CNR che tengono sotto controllo il vulcano, hanno più volte pubblicamente dichiarato: "La previsione delle eruzioni è oggi una scienza estremamente imprecisa, che riesce a dare risposte efficaci soltanto nel 20% o, nelle condizioni migliori, nel 30% dei casi"." (Giuseppe De Natale, Dirigente di Ricerca dell'INGV, Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Per cui stiamo correndo un rischio davvero enorme!
***
E magari, qualche cretino che abita sotto le pendici del Vesuvio, non si vaccina per non correre il rischio dello 0,0003% di beccarsi una trombosi!
"'Ccà qualcuno è fesso"!
***
Un saluto! :)
***
#3921
Ciao Ipazia. :)
E' vero, l'"erba citrullina" cresce davvero dovunque; quindi è meglio abbandonare lo smog delle città, costruire una casa sulle pendici del Vesuvio, e rischiare così di essere di essere uccisi da un vulcano piuttosto che dallo smog cittadino.
Che razza di modo di (s)ragionare!
:'(
Magari, con un piccolo sforzo per ragionare sul serio, non ci dovrebbe volere molto a comprendere che:
- lo smog può essere combattuto con una conversione economica verde;
- un vulcano attivo dormiente, invece, non lo puoi combattere con niente.
L'unico modo per non rischiare di lasciarci la pelle, è starne alla larga il più possibile .
Un saluto!  :)
#3922
Citazione di: iano il 23 Aprile 2021, 14:08:25 PM
Le grandi civiltà si sono sviluppate accanto ai vulcani , rischiando la vita in cambio di vitale terra   fertile
Adesso invece in cambio di cosa?
Quelli che oggi abitano sulle pendici del Vesuvio, non avranno in cambio niente, perchè la terra non la coltivano più; al massimo avranno in cambio giusto la terra bastante per seppellire i loro cadaveri!
:(
#3923
Il Vesuvio, che sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro, è classificato come "vulcano esplosivo attivo" (condizione di una pericolosità unica in tutta l'Europa continentale); ed infatti, così come accertato dall'Osservatorio vesuviano, dell'Università Federico II e della Sovraintendenza archeologica di Pompei, il vulcano in questione "si sta gonfiando", di quattro millimetri l'anno, a causa dell'aumento della pressione dei gas e dei magmi che si vanno accumulando a 20 chilometri di profondità.
E non ci vuole molto a capire cosa accade ad un palloncino, quando lo "si gonfia" troppo!
:(
***
Ed infatti, a parte l'apocalittica distruzione di Ercolano e Pompei, nel '79 d.c., il Vesuvio, nel corso dei secoli, non ha mai mancato di fare altre vittime; le ultime delle quali nel 1944, in cui avvenne un'eruzione esplosiva "medio-piccola" (si fa per dire), che ha chiuso l'ultimo ciclo, iniziato nel 1631 con un'eruzione "sub-pliniana", che privò il panorama del caratteristico pennacchio.
Il monte Somma-Vesuvio è tutt'ora un vulcano attivissimo, il cui destino è "sicuramente" quello di eruttare ancora in modo distruttivo; ed infatti, è sempre stato considerato uno dei vulcani a rischio più elevato nel mondo.
Anzi, recentemente, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) del CNR,  ha avuto modo di appurare che l'area vulcanica napoletana, con Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia, racchiude "il più alto rischio vulcanico del mondo"; con circa 3 milioni di persone che vivono a meno di 20 km da una possibile bocca eruttiva di potenza devastante.
***
Ovviamente, non mancano i soliti "babbei", i quali  esclamano, facendo spallucce: "Vabbè, ma l'area è monitorata costantemente, per cui, al primo segno di pericolo, ce la squagliamo tutti!"
Non c'è niente da fare, "la madre degli imbecilli è sempre incinta", per cui, in duemila anni non sono affatto diminuiti di numero; e questo, purtroppo, nonostante che, quelli morti a causa della loro imbecillità, spesso non abbiano abbiano fatto in tempo, fortunatamente, a procreare altri imbecilli come loro.
::)
***
Ed infatti, secondo il rapporto di Giuseppe De Natale, Dirigente di Ricerca dell'INGV affiliato al CNR-INO: "La mitigazione del rischio vulcanico nelle aree densamente popolate, non può basarsi soltanto sulla previsione dell'eruzione e sulla possibilità di evacuare centinaia di migliaia di persone in pochi giorni; come dimostrano le statistiche a livello mondiale, infatti, la previsione delle eruzioni è oggi una scienza estremamente imprecisa, che riesce a dare risposte efficaci soltanto nel 20% o, nelle condizioni migliori, nel 30% dei casi".
Nel restante 70%/80% dei casi, invece, non fai in tempo neanche ad infilarti i pantaloni, che sei già morto; ed anche in modo molto poco gradevole.
***
Ed infatti, un recente studio, che si basa sull'analisi di oltre 100 resti scheletrici di circa 300 vittime dell'eruzione del 79 d.c.,  le quali avevano tentato di salvarsi nascondendosi in una rimessa per le barche sul lungomare di Ercolano, a circa 15 chilometri da Pompei, ha rilevato singolari residui rossi e neri sugli scheletri; l'analisi spettroscopica ha poi rivelato che tali "macchie" erano in realtà alte concentrazioni di ferro, create dal sangue che era andato in "ebollizione" nelle loro vene.
Tale "ebollizione" esercitò una tale pressione sui tessuti molli e sulle ossa da causare in qualche caso addirittura l'esplosione del cranio delle vittime; e, in effetti alcune fratture trovate sui resti di scheletro sarebbero coerenti con questa dinamica.
Le vittime morte asfissiate o avvelenate dall'antimonio o schiacciate dai crolli, forse, sono state più fortunate di loro.
***
A parte questo, per cui, da quelle parti, io non ci dormirei neanche una notte di passaggio, Claudia Troise, Primo Ricercatore dell'INGV affiliata al CNR-INO, precisa ulteriormente: "L'alta probabilità di mancato allarme, unita ad una probabilità egualmente molto alta di falso allarme, rende di fatto estremamente critica la responsabilità politica di spostare repentinamente centinaia di migliaia di persone dalle zone rosse attualmente definite in quanto:
- il costo di un mancato allarme, in termini di vite umane, è altissimo;
- il costo, economico ed in termini sociali di un falso allarme, è in questa condizione ugualmente insostenibile".
***
Ed infatti, il costo economico di una evacuazione improvvisa di 600.000-800.000 persone (la popolazione della zona rossa flegrea o Vesuviana) sarebbe di oltre 1.5% di PIL (30 miliardi di euro), per cui, Renato Somma, Ricercatore dell'INGV affiliato al CNR-IRISS, spiega: "La questione che deve essere chiara a tutti, è che una volta evacuate 600.000-800.000 persone, queste verosimilmente potranno tornare soltanto dopo molti anni, forse decenni, probabilmente MAI." (come i superstiti di Pompei).
***
L'unica soluzione razionale, secondo Giuseppe De Natale, sarebbe quella:
- di operare da subito una pianificazione dettagliata della possibile evacuazione in zone troppo vicine (cosa che non è mai stata fatta da nessun governo nazionale e regionale);
- incentivare gran parte della popolazione delle zone a rischio a trasferirsi in anticipo, senza attendere il momento in cui un'eruzione sarà imminente.
E conclude: "La residenzialità va però assolutamente scoraggiata, attraverso forti incentivi e disincentivi economici".
***
Fin qui abbiamo parlato delle delle "zone a rischio", nelle quali, però, il pericolo (a torto), non è stato considerato abbastanza grave da proibire l'edificazione; ma ancora più sconcertante è la situazione delle "zone a rischio", nelle quali, invece, il pericolo della catastrofe è stato considerato così grave da proibire l'edificazione di qualsiasi tipo di costruzione abitativa.
Si tratta di zone nelle quali neanche gli uccelli fanno più il loro nido, ma in cui non mancano numerosi ominidi "retroinvoluti" che, tranquillamente, ci hanno messo su casa!
***
Al riguardo, dei solerti giudici hanno avviato ben 27.000 procedimenti per abusi edilizi penalmente rilevanti nella "zona rossa" del Vesuvio.
Finora, però:
- sono solo 192 le sentenze passate in giudicato nelle tre Procure competenti (Napoli, Nola, Torre Annunziata);
- le demolizioni realizzate, a vent'anni dall'istituzione dell'area, sono state in tutto soltanto 55!
***
E i vari governi del "Paese di Acchiappacitrulli" e della "Regione dei Campanelli" (succedutisi nel tempo fino ad oggi), che cosa hanno fatto, al riguardo?
Assolutamente NIENTE!
Sono tutti in attesa di piangere sul sangue che verrà "inevitabilmente" versato dalle (colpevoli) vittime della prossima "inevitabile" eruzione, proclamando "lippis et tonsoribus" che loro non potevano certo prevedere un disastro del genere; ma che, ovviamente, in futuro, una cosa del genere non accadrà più.
***
"Déjà vu"
***
:(

#3924
Citazione di: InVerno il 22 Aprile 2021, 12:04:22 PM
Vere e proprie grida manzoniane nel 2021, altisonanti limiti e discussioni sul sesso degli angeli senza nessun riscontro reale, miti rassicurazioni di "avere il polso della situazione" per la casalinga di Voghera piazzata davanti alla Tv a guardare il tg, mentre fuori tutti girano a caso e come caspio gli pare, dibattito assurdo senza nessun tipo di appiglio con la realtà delle capacità delle forze dell'ordine di far rispettare tutti questi paletti.Ormai abbiamo raggiunto l'overdose.
A volte le "capacità" delle forze dell'ordine di far rispettare le "grida", vengono anche indebitamente "ammorbidite" dai controllati; come da recenti notizie di cronaca.
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"Simme e napule paisà!"
;)
#3925
Tematiche Filosofiche / La coscienza degli animali.
22 Aprile 2021, 11:13:37 AM

Questo numero di MIND, con numerosi servizi, è specificamente dedicato al tema; lo sto ancora leggendo, e lo trovo molto interessante!
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https://cdn-thumbs.imagevenue.com/d1/81/ad/ME138XPP_t.jpg
#3926
Citazione di: Alexander il 22 Aprile 2021, 08:28:09 AM
Buongiorno Eutidemo


Consideriamo poi che, tra un mese più o meno, farà giorno fin quasi alle dieci di sera, con le giornate che si stanno allungando velocemente. Forse nemmeno le galline stesse andranno in pollaio a dormire a quell' ora.Se poi consideriamo anche, come scrivi, che ci vuole sempre del tempo per tornare a casa, quelli che vorranno andare al ristorante dovranno per forza scegliere quello quasi prossimo al domicilio.
Non sono molto d'accordo nel mandare in galera dei ragazzi perché desiderano vivere e socializzare. Quando ci sono epidemie di malattie che colpiscono i bambini, un tempo gravissime, nessun adulto si poneva alcuna restrizione. E moltissimi bambini morivano. Par condicio si dovrebbe...
Chi ha mai parlato dei ragazzi che desiderano vivere e socializzare?
#3927
Come è noto, nel consiglio dei ministri di ieri c'è stato un aspro scontro politico sull'orario del coprifuoco; il quale, alla fine, è poi rimasto fissato alle ore 22,00.
Al riguardo, a parte il fatto che trovo un po' ridicolo mettersi a discutere per decidere se sia più opportuna un'ora in più o un'ora in meno per andare a letto, in questo caso, onestamente, mi sembra che Salvini abbia assolutamente ragione; mi accade molto raramente di dovergliela dare...ma in questo caso non posso proprio farne a meno!
***
Ed infatti io avrei atteso ancora qualche settimana, prima di consentire la riapertura dei ristoranti (giusto il tempo di vedere consolidato il trend positivo che si sta determinando grazie alla campagna vaccinale); tuttavia, una volta decisa la loro riapertura, con le dovute cautele, e "colore di zona" permettendo, dal giorno 26 Aprile, mi sembra davvero "ridicolo" consentire di andare a "cena" al ristorante, purchè si rientri in casa non oltre le ore 22,00.
Ed infatti, a prescindere dal fatto che tale orario mi parrebbe un po' troppo drastico anche per chi abitasse nell'edificio a fianco del ristorante, non si è considerato che, in genere, sia nelle grandi città, sia se ci si vuole spostare da un paesino all'altro, è necessario un certo tempo per tornare a casa propria; ed infatti sono ben pochi coloro che, per una "botta di vita", vanno a cenare nella trattoria sotto casa.
Per cui, in genere, bisognerebbe iniziare la cena almeno verso le ore 19,00/19,30, affrettandosi a concluderla per le 9,00/9,30; cosa questa, davvero molto poco gratificante, e che, almeno a me, farebbe passare del tutto la voglia di andare al ristorante!
***
Si è voluto copiare l'orario del coprifuoco delle ore 22,00 dell'Inghilterra e di altri Paesi nordici, laddove, da sempre, sono abituati a cenare e andare a letto con le galline; ma non si è tenuto conto che noi viviamo in Italia, e non in Scozia, per cui le "ore 22,00", per i nostri costumi e per il nostro clima, andavano "tradotte" (almeno) come "ore 23,00".
***
Quindi, secondo me, riaprire il ristoranti "la sera" (si fa per dire), ma costringere la gente a tornare a casa non oltre le 22, darà luogo soltanto a due sconfortanti risultati:
- prendere in giro i "ristoratori", perchè la maggior parte delle persone non avrà molta voglia di cenare fuori casa, con un simile "orario da caserma";
- creare continui scontri ed alterchi tra i pochi "clienti" dei ristoranti e le forze di polizia, perchè ritengo altamente improbabile che un orario del genere, nella maggioranza dei casi, possa venire "effettivamente" rispettato.
***
Quanto al fatto che un coprifuoco alle ore 22,00 invece che alle ore 23,00 possa "effettivamente" contribuire al contenimento del covid19, non mi risulta che esista alcuno studio "scientifico" che suffraghi tale bizzarra teoria; la quale, secondo me, è di carattere meramente e ottusamente "burocratico".
***
A mio parere le forze di polizia, invece di essere dirottate a perdere tempo in simili inutili verifiche, dovrebbero essere indirizzate a controlli molto più seri e "mirati"; e, cioè, verso coloro che "effettivamente" pongono in essere comportamenti davvero "pericolosi" ai fini della diffusione del Covid19.
In tal caso, i contravventori, ai sensi degli artt. 438 e 452 del codice penale, dovrebbero essere sbattuti in galera nel momento stesso in cui venissero colti in flagranza di reato; e poi bisognerebbe gettare via la chiave!
***
#3928
Racconti Inediti / Re:Il giallo dell'uovo sigillato!
21 Aprile 2021, 14:53:34 PM
Citazione di: InVerno il 20 Aprile 2021, 17:59:37 PM
Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 11:00:10 AMBè, hai inventato uno stile, forse: quello del giallo "retrogrado", se così si può definire. Insomma, un racconto nel quale il narratore mette fuori strada il lettore, per poter riservare a sè stesso di illuminare la soluzione. Non ti avvilire, Eutidemo, la narrazione è buona, ma dubito che, se lo pubblicherai,  tu possa contare in seguito su una gran moltitudine di fans!  Oh, poi forse sono io che sono tardo, eh...Ciao
Onestamente il mio intendimento è che si tratta esattamente di ciò che fanno normalmente i giallisti, per questo li evito accuratamente quando entro (entravo?) in libreria, non mi pare che Eutidemo abbia inventato granchè.. forse la differenza sta nella capacità di mascherarlo? Ma le mie conoscenze sul genere sono effettivamente molto limitate, pressochè ad alcuni classici, e magari gli autori moderni fanno diversamente..non sopporto i gialli, ma se sono brevi come questo posso anche apprezzare..se qualcuno dovesse torturarmi un giorno, chiudermi in prigione con dei libri di Carofiglio potrebbe convincermi a parlare meglio del waterboarding. Eutidemo ma tu non scrivevi anche di science fiction?
Sì, ed un mio racconto è stato anche pubblicato su un'Urania del lontano 1987.
Però riconosco che il mio genere è la saggistica giuridica; non sono molto tagliato come romanziere. :(
#3929
Come già ampiamente trattato in questo Forum (da me e da altri anche meglio di me), il classico gioco a premi "Let's Make a Deal", condotto da Monty Hall, prevede:
- un conduttore;
- un singolo giocatore;
- tre porte;
- due capre;
- un'automobile.
***
Vi propongo una piccola modifica del gioco, e, cioè:
- un conduttore;
- due giocatori, A e B;
- tre porte, 1, 2 e 3;
- due capre;
- un'automobile.
***
Dopo di che:
a)
Mentre il giocatore B è chiuso nel suo camerino (dietro le quinte) il giocatore A sceglie una delle tre porte, la n.1, il cui contenuto non viene ancora rivelato nè a lui nè a nessun altro, perchè la porta rimane chiusa (il conduttore, però, ovviamente sa ciò che si nasconde dietro ciascuna porta).
b)
Il conduttore apre una delle due porte non scelte, la 3, facendo vedere che dietro c'è una capra, e offre al giocatore la possibilità di cambiare la sua scelta da 1 a 2.
c)
Il giocatore A cambia scelta, optando per la porta 2, in quanto, considerando separatamente il "sottoinsieme" delle porte 2 e 3, le quali, in origine, avevano entrambe 1/3 di probabilità di nascondere un'automobile, lui ne deduce che, se dietro la porta 3 c'è una capra, ne consegue necessariamente che le probabilità di nascondere un'auto della porta 2 crescono a 2/3 (quindi, altrettanto necessariamente le probabilità di nascondere un'auto della porta 1 restano di 1/3, per cui il giocatore A  ritiene che gli convenga "matematicamente" cambiare scelta, e puntare sulla porta 2).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/9f/f1/22/ME138TMB_t.jpg
d)
A questo punto, Monty Hall richiude la porta 3 e non rivela ancora dove si trova l'automobile, ma invita il giocatore A ad andare a rinchiudersi nel camerino, ed a far venire in scena il giocatore B senza rivelargli quello che è successo in sua assenza.
e)
Mentre il giocatore A è chiuso nel suo camerino (dietro le quinte) il giocatore B sceglie una delle tre porte, la n.2, il cui contenuto non viene ancora rivelato nè a lui nè a nessun altro, perchè la porta rimane chiusa (il conduttore, però, ovviamente sa ciò che si nasconde dietro ciascuna porta).
f)
Il conduttore apre una delle due porte non scelte, sempre la 3, facendo vedere che dietro c'è una capra, e offre al giocatore la possibilità di cambiare la sua scelta da 2 a 1.
g)
Il giocatore B cambia scelta, optando per la porta 1, in quanto, considerando separatamente il "sottoinsieme" delle porte 1 e 3, le quali, in origine, avevano entrambe 1/3 di probabilità di nascondere un'automobile, lui ne deduce che, se dietro la porta 3 c'è una capra, ne consegue necessariamente che le probabilità di nascondere un'auto della porta 1 crescono a 2/3 (quindi, altrettanto necessariamente le probabilità di nascondere un'auto della porta 2 restano di 1/3, per cui il giocatore B  ritiene che gli convenga "matematicamente" cambiare scelta, e puntare sulla porta 1).
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A questo punto, Monty richiama in scena il giocatore A, e, in presenza di entrambi, apre la porta dietro cui è nascosta l'automobile.
Secondo voi quante sono le probabilità di vincere l'automobile di ciascuno dei due giocatori?
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Più in particolare, secondo voi :
1)
Quali sarebbero i calcoli più attendibili degli spettatori, circa le probabilità di vincere l'automobile da parte di ciascuno dei due giocatori?
2)
Sarebbe cambiato il calcolo delle probabilità del giocatore A, se B non avesse cambiato anche lui la sua scelta (e viceversa).
3)
Infine, ritenete che si possa effettuare un calcolo "oggettivo" delle probabilità, nel caso del "doppio giocatore" da me prospettato, a prescindere dal punto di vista di A, di B e degli spettatori?
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R.S.V.P.
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                                              MIA IPOTESI DI SOLUZIONE
Se io dovessi tentare di ipotizzare una risposta, penso che prenderei "l'aire", soprattutto fondandomi sulla distinzione concettuale tra:
A)
La "conoscenza appresa a seguito di informazione", la quale si acquisisce grazie a ciò che sperimentiamo direttamente, ovvero che ci riferiscono  persone degne di fede.
B)
La "conoscenza appresa a seguito di deduzione", la quale si acquisisce grazie a ciò che possiamo "inferire" da ciò sperimentiamo direttamente, ovvero da ciò che ci riferiscono  persone degne di fede.
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Ad esempio, dopo aver personalmente misurato l'area dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo, ovvero in base a quanto ci viene comunicato al riguardo, senza neanche dover misurare la lunghezza dell'ipotenusa e senza dover chiedere che ci venga rivelato niente al riguardo,  già sappiamo benissimo, per deduzione, quale sia la sua area.
Per cui, se Monty mi rivelasse che, con riguardo ad un determinato triangolo rettangolo, il quadrato costruito sul cateto A è uguale a 50, e che il quadrato costruito sul cateto B è uguale a 70, io non ho alcun bisogno di chiedergli: "Va bene, ma quanto è grande il quadrato costruito sull'ipotenusa?"
Ed infatti, so benissimo, per deduzione, che non potrebbe rispondermi altro che: "120!"
Ed infatti, si tratta di una "conoscenza appresa a seguito di deduzione", che vale esattamente quanto una "conoscenza appresa a seguito di informazione".
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Fuor di metafora, se io scelgo la porta 1, e Monty mi rivela che, tra la porta 2 e la porta 3, dietro la porta 3 c'è una capra, qualora io mi limitassi alla sola "conoscenza appresa a seguito di tale sua informazione", non c'è dubbio alcuno che mi converrebbe modificare la mia scelta iniziale; e, questo, per l'indiscutibile calcolo matematico sopra illustrato (il che vale sia per A che per B).
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Tuttavia, è pure vero che, se io pretendessi che lui mi rivelasse dove si trova una capra anche tra la porta 1 (che ho scelto io) e la porta 3, è ovvio che lui, ammesso che volesse essere così compiacente, non potrebbe far altro che rispondermi: "Tra la porta 1 e la porta 3, la capra sta dietro la porta 3; come puoi vedere da te, visto che l'ho aperta prima".
Ed infatti, non potrebbe in alcun caso rispondermi diversamente, perchè è ovvio che, se io gli chiedessi una cosa del genere, lui non potrebbe "mai" aprire la porta 1, in quanto:
- se c'è dietro l'automobile, praticamente me l'avrebbe regalata;
- se, invece, c'è dietro la seconda capra, praticamente me l'avrebbe regalata lo stesso, perchè è ovvio che io capirei subito che  l'automobile si troverebbe, "logicamente", dietro la porta 2.
Avrei il 100% di probabilità di indovinare, il che sarebbe contro la logica del gioco e dello spettacolo!
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Per cui, se è vero che, in base alla sola "conoscenza appresa a seguito di informazione" so soltanto che tra la porta 2 e la 3, la capra è dietro la 3, so anche con la stessa identica certezza, in base alla "conoscenza appresa a seguito di deduzione", che la capra è dietro la 3 anche  tra la porta 1 e la 3; questo perchè, ad una mia ipotetica (quanto superflua) richiesta al riguardo, Monty non potrebbe rivelarmi niente di diverso.
Per cui, se è vero (sia pure grazie a due diversi tipi di conoscenza), che tra la porta 2 e la 3, la capra è dietro la 3, e che la capra è dietro la 3 anche  tra la porta 1 e la 3, questo equivale a dire che "la capra è dietro la 3 anche  tra la porta 1, la 2 e la 3"; con le conseguenze che ne derivano a livello probabilistico, se entrambi i giocatori fanno lo stesso identico ragionamento deduttivo che ho appena prospettato io.
Allo stesso modo in cui, se Monty mi rivelasse che, con riguardo ad un determinato triangolo rettangolo, il quadrato costruito sul cateto A è uguale a 50, e che il quadrato costruito sul cateto B è uguale a 70, io non avrei alcun bisogno di chiedergli: "Va bene, ma quanto è grande il quadrato costruito sull'ipotenusa?", perchè capirei da solo che lui non potrebbe rivelarmi niente di diverso da "120".
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Concludendo, secondo me, la fonte del "qui pro quo" consiste precipuamente nel tipo di "conoscenza" a cui si suppone che i giocatori facciano riferimento; in quanto, almeno a mio parere, se i giocatori si elevano per "deduzione" al di sopra della mera conoscenza appresa a seguito della "informazione" fornita loro da Monty, il loro punto di vista viene "sostanzialmente" a coincidere con quello di un ipotetico osservatore esterno.
Il che supererebbe anche il paradosso dei due giocatori!
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Ma questa, ovviamente, è solo la mia opinione!
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;)
#3930
Racconti Inediti / Re:Il giallo dell'uovo sigillato!
20 Aprile 2021, 10:41:42 AM
Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 10:28:34 AM
Ti dirò, Eutidemo, sono un po' deluso. Infatti, come narratore di questo giallo ti sei divertito più a depistare il lettore, che a metterlo sulla strada giusta. Ti confesso, ma sei libero o meno di crederci, che quando hai bocciato la teoria del suicidio, ho cercato di capire chi, tra la sorella, la guardia del corpo e il sicario, poteva essere l'omicida, ma mai avrei pensato che fossero in combutta tutti e 3! Inoltre, il movente era del tutto oscuro e lo hai rivelato solo alla fine, quando, in fondo, sarebbe bastato al lettore il "fardello" di capire come l'omicida poteva aver chiuso da fuori il catenaccio e le finestre. Il massimo del depistaggio, poi, si ha quando addirittura il narratore allega l' immagine della traiettoria del colpo di fucile, che coincide con la posizione del cadavere! Questa è stata veramente una cattiveria, perchè porta il lettore su tempi sbagliati...Il fatto che i fori alle finestre avrebbero potuto essere la chiave per "svuotare l'uovo senza romperlo" era chiaro, ma non ci si stava coi tempi. Questo tuo giallo è poco canonico, direi. A presto.
Devo ammettere che hai ragione!
In realtà, non sono un grande scrittore di racconti gialli :(