Citazione di: Ipazia il 03 Settembre 2021, 18:13:49 PMI suicidi maschili sono solo la prova della maggiore instabilità della psiche maschile.
Il tasso di suicidi maschili è la prova più evidente che il patriarcato è esistito fino ad oggi
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Ipazia il 03 Settembre 2021, 18:13:49 PMI suicidi maschili sono solo la prova della maggiore instabilità della psiche maschile.
Il tasso di suicidi maschili è la prova più evidente che il patriarcato è esistito fino ad oggi
Citazione di: InVerno il 03 Settembre 2021, 07:17:34 AMBenigni voleva solo rendere omaggio alla compagna della sua vita, non credo si rivolgesse alle altre donne.
Ps. Ieri Benigni, premiato per qualcosa di cinematografico, ha ricordato alla platea che "se qualcosa ha preso il volo è stato grazie a te" riferendosi alla moglie. Non è disgustoso che nel 2021 qualcuno veda ancora la donna come colei che catalizza i voli pindarici degli uomini, mentre essi ricevono tutta la gratitudine sul palco? Un terribile esempio di sessismo che è passato inosservato anche agli occhi più scaltri. Il problema non è che esistono "motti rorschach" come dice Phil, ma che l'ideologia trasforma tutto il mondo in un rorschach.
Citazione di: Alexander il 02 Settembre 2021, 09:17:50 AMCiao Alexander, le tue non sono parole politically correct, in questo mondo di retorica a favore del l'emancipazione femminile.
Buongiorno a tutti
Si dovrebbe, da qualche parte, in qualche borgata perduta tra i monti, quasi nascosta tra le fronde, fare una targa commemorativa anche per tutti gli uomini vittime delle donne. Uomini uccisi , giorno dopo giorno, dalla mancanza di qualunque sorriso, da pretese continue, dall'insofferenza della loro donna, dalla mancanza di rispetto, magari perché hanno perso il lavoro o portano pochi soldi a casa. Le donne vittime delle esplosioni di violenza maschili finiscono sui media, ma gli assassinati, avvelenati giorno per giorno dall'indifferenza femminile, non meriterebbero una simile targa, piccola, economica e nascosta da qualche parte?
Citazione di: Ipazia il 28 Agosto 2021, 15:46:33 PMIpazia, e tu da cosa lo desumi che era vaccinato? Nell'articolo non c'è scritto niente.
È questo il post giusto, ennesimo di una serie di morti improvvise di persone giovani vaccinate, a fronte di effetti gravi ormai acclarati della proteina spike. La polvere mediatica negli occhi, e quella umana sotto il tappeto. Covidemia, decisamente più pericolosa del covid19 perché avvelena anche l'anima e la mente, oltre al corpo.
Citazione di: bobmax il 26 Agosto 2021, 17:53:39 PMCiao bobmax, i valori sono ciò a cui noi diamo valore, se non siamo vivi non possiamo dare valore a niente. Giustizia e bene li realizzi se sei vivo, altrimenti c'è il nulla.Citazione di: anthonyi il 26 Agosto 2021, 10:22:21 AM
E il valore della vita è il più importante di tutti.
Questa tua affermazione andrebbe secondo me approfondita.
Davvero la vita è il valore supremo?
Perché se così è allora la Giustizia, il Bene, sono valori relativi.
In quanto ciò che conta è la vita, prima di tutto!
E quindi chi rischia o sacrifica la propria vita per la Giustizia è allora un povero illuso. Perché rinuncia al bene primario per uno secondario.
Non vi è in tutto questo una forzatura?
Secondo me questa tua affermazione risente anch'essa dello stravolgimento nichilistico.
Nessuno è immune dal nichilismo, perché è il compagno inseparabile della razionalità. Solo che ultimamente la sua pervasività sta crescendo a dismisura.
Certamente il nichilismo si manifesta in modalità differenti, e magari pure come cupio dissolvi o con ragionamenti freddi e vuoti. Ma pure la difesa a oltranza della vita non deriva proprio dall'angoscia esistenziale?
Citazione di: Jacopus il 26 Agosto 2021, 14:27:13 PMCiao jacopus, tu vedi sempre l'empatia come una sorta di essenza del bene, ed in antitesi con l'egoistica società capitalistica. I meccanismi empatici sono presenti in tutta l'umanità, anche nei capitalisti più sfegatati, anche nei criminali più incalliti. Quando questi meccanismi non funzionano non si diventa egoisti, si diventa psicotici.
Socrate buongiorno. Credo che sarebbe stato più opportuno inserire questo topic in scienza. In ogni caso Baron-Cohen, che insegna a Cambridge, ha scritto un libro che potrebbe interssarti, che si intitola "La scienza del male" proprio su questo argomento. Rispetto all'amore, e quindi a tutto ciò che ci fa sentire bene, perchè collegati agli altri in modo positivo, Baron-Cohen, parla di circuito dell'empatia, che riguarda una decina di regioni del cervello fra loro interconnesse: la corteccia prefrontale, la corteccia orbitofrontale, l'opercolo frontale, il giro frontale inferiore, la corteccia cingolata, la giunzione temporoparietale, il solco temporale superiore, la corteccia somatosensoriale, il lobulo parietale inferiore e l'amigdala. Tranne l'amigdala, sono tutte zone del cervello che si sono strutturate nel cervello umano umano recentemente e provano come il successo della specie homo sapiens derivi dal suo spirito empatico e dal suo senso di collaborazione e di identificazione. Le connessioni fra queste zone sono complesse e specifiche di ogni individuo. Inoltre quelle zone non svolgono solo quella funzione di sensibilizzazione all'empatia ma molte altre.
Secondo Baron Cohen, il male nasce da un malfuzionamento di questo circuito, a sua volta determinato da fattori sociali. E' infatti inevitabile considerare che il nostro cervello, come ho già scritto molte volte, si calibra sulla base delle esperienze vissute. Se ad un bambino viene detto "A scuola ti devi far rispettare, se qualcuno ti picchia gliene devi dare altrettante, altrimenti ti picchio io quando torni a casa", il circuito dell'empatia svilupperà delle zone non bene connesse e le prime esperienze di picchiaggio nei confronti dei compagni di scuola determinerà ulteriori destrutturazioni di quel circuito. E' per questo motivo che le religioni, ad esempio, sono state molto importanti, nel corso della storia umana, perchè hanno comunque sottolineato l'importanza della mitezza, del porgere l'altra guancia, in un mondo, che nella sua rudezza sfociava spesso nella violenza più cruda. In questo senso compiere una piccola opera di bene allunga il suo riflesso, si potrebbe dire, nel corso dei secoli, perchè la persona beneficiata avrà appreso che il bene/empatia esiste e lo restituirà nel futuro a qualcun altro. Allo stesso modo funziona anche la crudeltà. Un atto crudele ricevuto sarà molto facilmente restituito, non necessariamente all'autore di quella crudeltà originaria.
In sintesi, molte correnti di ricerca indicano che il cervello umano e fatto per essere cooperativo e socievole, ma gli sviluppi culturali sia macro che micro, possono bloccare o diminuire questo circuito dell'empatia fino a creare i presupposti per la crudeltà individuale e collettiva. A differenza della quasi totalità degli altri animali, fatta eccezione per i mammiferi superiori, i nostri comportamenti sono comportamenti appresi e la complessità del cervello rende questi comportamenti plastici e mutevoli in infinite direzioni contrastanti.
E' per questo motivo che molti studiosi ritengono che prima dell'economia, andrebbe educato l'uomo come soggetto empatico e benevolo, ma come puoi ben intuire un programma del genere si scontrerebbe con le esigenze del mondo produttivo e capitalistico che devono invece sottolineare l'egoismo, la competizione e il narcisismo di ognuno di noi, al fine di produrre sempre di più, guadagnare sempre di più e così via. Se scoprissimo la possibilità di una società cooperativistica, invece di una automobile a persona, probabilmente ne basterebbe una ogni 10 persone, ma questo significherebbe che ognuno di quei dieci dovrebbe considerare quell'automobile un bene prezioso di tutta la collettività. Ad ogni modo rischio di finire OT. Era solo per sottolineare come una certa visione del nostro cervello può condizionare anche una certa visione della società.