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Messaggi - anthonyi

#3946
Ciao jacopus, l'esempio dell'antropofago è un caso estremo, oltretutto storicamente vero, che a me serviva per sottolineare che di certi valori di fondo la cultura liquida dei giorni nostri non ha ancora fatto strame. E il valore di cui parlo è quello della vita umana. Non ricordo a chi rispondevo, ma quando sento ragionamenti del tipo: "la vita è mia, e ne faccio quello che dico io fregandomene di quelli che sono attorno" non riesco a condividere la cosa.
Comunque e inutile che continui a prendertela con la Chiesa cattolica che nulla potrebbe dire su questi argomenti se non fosse per l tanti cittadini che condividono con essa il valore della vita umana, e vorrebbero vederlo rispettato.
Non è che sono contrari all'eutanasia, come d'altronde anch'io non sono contrario, ma preferirebbero sicuramente atteggiamenti meno sfrontati e più rispettosi del fatto che comunque si gestisce una tragedia, e che quella morte non rappresenta una rivalsa ideologica contro non so chi, ma solo la soluzione meno peggiore a un problema senza soluzioni positive.
#3947
Scusa viator, se ho detto qualcosa che ti ha offeso, ma i miei sensi erano l'esatto contrario delle tue interpretazioni.
La rappresentazione del pensiero etico é aperta a tutti, anche a te. Solo che se qualcuno prova a esprimere il suo pensiero tu non è che puoi tacciarlo di pensiero unico, quello è il suo pensiero e rimane unico fin quando non ve ne sono altri che gli si contrappongono.
#3948
Il tuo problema, ricercatore, è che tu hai bisogno di conciliare l'evoluzionismo con i testi sacri, perché ti rendi conto che c'è qualcosa che non torna.
In tutta la storia umana la religione è stata vista come qualcosa che è al di sopra dell'uomo, e l'uomo moderno che tu rappresenti ha bisogno di abbassarla al suo livello per non sentirsi dominato.
#3949
Suvvia Socrate, ti fai prendere in giro anche da Viator.
Ma non sei quello che ha aperto il topic sul fatto che Dio non condanna, e allora proprio tu, in ribellione ai comandamenti del tuo Dio cristiano, ti perdi nella condanna ai suicidi.
Lascia questo alla magnanimità di Dio.
#3950
Jacopus, la mia rettifica era sulla definizione, se una persona non può uccidersi da sola allora deve necessariamente essere aiutata e non c'è autodeterminazione materiale.
Il problema dell'autodeterminazione é però anche formale, può un individuo rinunciare formalmente alla propria vita?
Accadde in Germania che un antropofago si accordo con un aspirante suicida per ucciderlo e poi mangiarne il corpo.
Sulla base di quello che dici un evento del genere ti dovrebbe lasciare indifferente, in fondo sono due individui che hanno sottoscritto un contratto che riguarda  solo loro.
Per la gran parte delle persone, me compreso, questo fatto è un'aberrazione, e l'idea che il principio per cui ciascun individuo è proprietario del proprio corpo è della propria vita e possa farne quello che vuole avrebbe legittimato un'aberrazione del genere mi fa pensare che questo principio non funziona.
Io non accetto il concetto di autodeterminazione formale perché le scelte sulla vita mettono in gioco anche la vita di coloro che ci sono attorno, e che magari avrebbero qualcosa da dire.
Bisogna poi comunque sempre considerare che la scelta della morte è una scelta irreversibile, la gran parte delle persone che tentano il suicidio lo fanno sull'onda di uno sconvolgimento emotivo temporaneo, se passa un po' di tempo cambiano idea.
Infine la vita e un valore, la morte non lo è, per questo va difesa sempre e comunque, e su questo si ritrova anche la gran parte del pensiero etico.
Io non credo possa essere sufficiente avere la volontà di morire per poter porre fine legalmente alla propria vita, non sono contrario all'eutanasia ma questa va confinata realmente dentro paletti temporali e medici (cioè vi deve essere una sofferenza reale dimostrabile e irreversibile), e sociali (vi deve essere il consenso anche di coloro che sono attorno al sofferente).
#3951
Ciao bobmax, non so se lo sai ma Galileo Galilei era anche un teologo.
E poi Cristoforo  Colombo, il vero padre della modernità, dotato di una grande fede che dimostra materialmente che l'avventura verso l'ignoto costruisce opportunità imprevedibili e straordinarie.
Io piuttosto invertirei la tua relazione causale, é la scienza, o meglio la conoscenza, che ha fatto cadere gli dei, e questo è vero fin dall'inizio, da quando messere Colombo fece una scoperta eretica, perché contraddiceva la verità biblica che diceva che c'erano tre continenti e tre razze umane, che oltretutto si incasellavano con l'idea trinitaria.
#3952
Citazione di: ricercatore il 23 Agosto 2021, 15:36:41 PM

la via del Bene, concretamente, porta meno sofferenza e meno dolore, porta al Paradiso: azioni positive, portano feedback positivi, in un crescendo virtuoso e luminoso.
la via del Male, al contrario, se inizialmente sembra soddisfare l'istinto del momento (es. mi vendico per un torto subito), crea una serie di conseguenze negative che degenerano, fino a trascinare l'Uomo all'Inferno. Un esempio terra terra, è il rapporto con il vicino di casa: per vendicarmi di un suo torto, inizio a fargli un dispetto, lui allora me ne fa un altro e così via fino a degenerare. alla fine sto peggio di come stavo all'inizio.
credo che i nostri antenati abbiano notato questi comportamenti umani e abbiano tratto delle conclusioni, articolandole sotto forma di storie e racconti: questi hanno poi composto i testi sacri.
Ciao ricercatore, non è sempre vero che la via del bene porta meno sofferenza.
Riprendendo il tuo esempio, se il vicino ti fa un'offesa e tu te la tieni, non è detto che lui non ci riprovi, magari con qualcosa di più grosso, visto che la prima volta gli è andata bene.
Se poi rispondi all'offesa del tuo vicino con il male estremo, cioè uccidendolo, sarai sicuro che in futuro da lui non riceverai fastidi, e anche dagli altri, intimiditi dal tuo comportamento.
La verità è che la via del male spesso paga, d'altronde se così non fosse non si capirebbe perché tante persone continuano a commetterlo. Non parlo naturalmente del male istintivo, frutto di un momento di alterazione, ma di un male pianificato.
C'è poi secondo me un problema nell'idea che hai che la religione derivi da questa cognizione umana del bene e del male. Se un uomo è stato capace di comprendere il bene e il male, perché mai avrebbe dovuto inventare Dio per trasmettere questa conoscenza, non poteva trasmetterlo in suo nome ricevendo fama e memoria?
#3953
Jacopus, tu hai ragione sul fatto che c'è un vuoto legislativo, però se parliamo di autodeterminazione allora l'individuo non dovrebbe essere aiutato, perché se viene aiutato non possiamo più parlare di autodeterminazione ma di azione in comune.
#3954
Ciao eutidemo, secondo me il presupposto dal quale parti è falso. Non esiste il principio per cui se una cosa non è reato allora il favorirla non è reato.
Abbiamo altri casi oltre al suicidio, ad esempio c'è la prostituzione che non è reato per chi la compie ma lo è per chi la favorisce.
C'è l'uso della droga, che non è reato ma è reato per chi la favorisce rendendola disponibile.
Il nostro diritto è fatto anche di valutazioni psicologiche e sociali, chi considera non punibile il tentato suicidio (che comunque lo è se sei un militare) non vuole ridurre la percezione della gravità del suicidio, ma solo essere comprensivo nei confronti di una situazione drammatica che è del tentato suicida e non certo di chi lo ha istigato.
#3955
Citazione di: viator il 23 Agosto 2021, 13:04:33 PM
Scusate ma non ho capito una cosa : chi ha l'autorità di discernere il bene dal male ? Ciascuno secondo la propria etica, coscienza e conoscenza ?............. Solo qualcuno che magari interviene in Logos?.............Tutti quanti assieme attraverso referendum permanenti riguardanti ogni singola scelta che ciascuno intende compiere?..................un Comitato consistente nei più intelligenti?.....................un Comitato composto dai più pietosi e sensibili?....................Dio?..................Quale dei diversi Dei che risultano in circolazione ?.................un auspicabile Governo Democratico Universale?...................un Supremo Monarca o Dittatore Planetario da eleggere allo scopo ?.



Qualcuno può aiutarmi a comprendere ? Saluti.
Viator, se avessi letto i miei post avresti capito che questo è proprio il problema principale. Quello che Ratzinger definisce con preoccupazione relativismo etico. Pensa che anche uno come te può avere la sua idea dell'etica, e parlarne su logos.
#3956
Citazione di: iano il 22 Agosto 2021, 20:37:23 PM
È un bene scegliere il minore dei mali?
Ciao iano, se fossimo a questo punto, cioè di riuscire a capire qual'e il minore dei Mali, sarebbe facile.
Per definizione, il male minore è certamente bene, in quanto si tratta di concetti relativi e il male minore è bene rispetto a tutti gli altri Mali.
Il problema è che nella società tu avrai tanti individui ciascuno dei quali convinto di quello che è il bene/male minore, e che non necessariamente coincide tra loro.
#3957
Secondo me, socrate, I mezzi non possono essere definiti buoni o cattivi per definizione. E' il fine che sempre domina dal punto di vista etico.
Quando gli americani sono andati in Afghanistan, lo hanno fatto con le armi, e quelle armi hanno garantito a quei territori una quindicina d'anni di pace e rispetto dei diritti umani.
Oggi gli afghani si accorgono che vuol dire quando quelle armi non ci sono più.
Poi se parliamo di scelte politiche la situazione è sempre articolata, qualunque cosa fai puoi fare del male all'uno o all'altro. Oppure puoi fare bene in un ambito, tutelando meglio la salute, ma fare male in un altro, limitando la libertà.
#3958
Che parole lugubri, eutidemo, io comunque non ho mai parlato di estinzione dell'uomo, ma solo di una sonora lezione che è bene che egli riceva. Si diceva durante il lockdown: "ne usciremo migliori". Be io a dispetto di alcune evidenze ci credo ancora. Soprattutto in Italia la gente sta dimostrando una grande maturità, almeno in maggioranza.
Oggi siamo realmente il paese occidentale che riesce meglio a contenere il contagio, nonostante la delta.
#3959
In realtà, viator, nel settore medico gli scienziati di fede sono tanti. Comunque hai individuato la motivazione degli ortodossi ebrei, che è il rispetto di una naturalità del proprio corpo. Non sono persone completamente avulse dalla tecnologia, infatti girano ordinariamente con efficienti e moderni fucili mitragliatori, per ogni evenienza terroristica, e credo che se lo reputassero utile userebbero anche la bomba atomica, ma il vaccino no!
#3960
Ciao jacopus, in effetti tu hai ragione, e ti dirò anch'io ho una certa simpatia per il covid.
E' stato fantastico vedere come gli animali riprendessero parte dei loro spazi durante i lockdown, grazie al fatto che noi umani eravamo bloccati in casa e costretti ad inquinare poco.
Il covid ci ha dato il vero senso del villaggio globale, un luogo nel quale la malattia di un bambino in Africa, riguarda anche me.
Per combattere bene il covid avremmo bisogno di quello che tu predichi da tempo, cioè il senso del collettivo, perché la pandemia la si sconfigge meglio se si è uniti e si agisce in maniera collettiva. Purtroppo questo risulta difficile perché ci sono persone che rifiutano l'idea di ragionare in termini di salute collettiva, rifiutano l'idea di delegare le scelte sulla salute a un'autorità scientifica che è l'unica che per competenze può fare le scelte migliori.