Non sono nè due verbi ripetuti nè due sostantivi ripetuti, bensì si tratta di un verbo e di un sostantivo plurale; è l'invocazione di quei "geni incompresi" che invocano la fissazione in anticipo delle date di riapertura delle attività.
I quali gridano stentoreamente: "Dateci le date in cui potremo riaprire!!!"
***
E, ovviamente, non mancano gli "alti ingegni" (elettorali) che tali date gliele danno senza pensarci due volte; non essendo insensibili al "grido di dolore" che da tanta parte d'Italia si eleva verso di loro!.
***
Poi c'è chi supera il massimo della genialità, e, emulo di Lapalisse, dichiara eroicamente: "Aprire subito...non appena si può!!!"
Come se qualcuno volesse lasciare tutto chiuso, per mero sadismo, anche quando ormai si potrà riaprire.
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Ed infatti è talmente ovvio che "si riaprirà subito non appena si potrà riaprire" (con le dovute cautele), che solo dei "geni incompresi" possono chiedere che vengano fissate in anticipo delle date "precise"...poniamo il 2 Giugno o il 15 Giugno.
E perchè, allora, non il 15 maggio?
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Secondo me, infatti, anche se qualche "estroso portento" ha preannunciato come data di riapertura il 2 Giugno o il 15 Giugno:
- se, "fortunatamente", il 15 o il 16 o il 20 maggio dovessero venire a realizzarsi, in anticipo, le condizioni, per la riapertura, non vedo perchè mai si dovrebbero attendere ancora dei giorni, solo per far contento quell'"estroso portento";
- se, invece, "sventuratamente", il 2 Giugno o il 15 Giugno, non dovessero ancora realizzarsi le condizioni per la riapertura, è ovvio che bisognerebbe attendere ancora, fino a che tali condizioni non si verifichino.
"E' elementare Watson", direbbe Sherlock Holmes.
***
Magari si riaprirà proprio il 2 giugno, chi lo sa; così il generale Figliuolo potrà marciare vittorioso, in testa alle sue truppe, nella parata di via dei Fori Imperiali.
Io glielo auguro e me lo auguro vivamente!
***
In realtà, però, la possibilità di riaperture più o meno generalizzate, sia per determinate attività sia per determinate regioni, dipendono da due principali "variabili"; le quali solo "in parte" dipendono dalla buona volontà del nostro governo.
E cioè:
- l'andamento della campagna vaccinale (soprattutto tenendo conto dell'arrivo o meno di forniture adeguate)
- l'andamento del contagio (soprattutto considerando l'eventuale arrivo di nuove varianti).
Che Dio ce ne guardi!
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Ovviamente, poi ci sono da considerare i parametri in base ai quali le Regioni possono cambiare colore, ed altro ancora; al quale riguardo non ritengo opportuno entrare in dettaglio.
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I quali gridano stentoreamente: "Dateci le date in cui potremo riaprire!!!"
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E, ovviamente, non mancano gli "alti ingegni" (elettorali) che tali date gliele danno senza pensarci due volte; non essendo insensibili al "grido di dolore" che da tanta parte d'Italia si eleva verso di loro!.
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Poi c'è chi supera il massimo della genialità, e, emulo di Lapalisse, dichiara eroicamente: "Aprire subito...non appena si può!!!"
Come se qualcuno volesse lasciare tutto chiuso, per mero sadismo, anche quando ormai si potrà riaprire.
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Ed infatti è talmente ovvio che "si riaprirà subito non appena si potrà riaprire" (con le dovute cautele), che solo dei "geni incompresi" possono chiedere che vengano fissate in anticipo delle date "precise"...poniamo il 2 Giugno o il 15 Giugno.
E perchè, allora, non il 15 maggio?
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Secondo me, infatti, anche se qualche "estroso portento" ha preannunciato come data di riapertura il 2 Giugno o il 15 Giugno:
- se, "fortunatamente", il 15 o il 16 o il 20 maggio dovessero venire a realizzarsi, in anticipo, le condizioni, per la riapertura, non vedo perchè mai si dovrebbero attendere ancora dei giorni, solo per far contento quell'"estroso portento";
- se, invece, "sventuratamente", il 2 Giugno o il 15 Giugno, non dovessero ancora realizzarsi le condizioni per la riapertura, è ovvio che bisognerebbe attendere ancora, fino a che tali condizioni non si verifichino.
"E' elementare Watson", direbbe Sherlock Holmes.
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Magari si riaprirà proprio il 2 giugno, chi lo sa; così il generale Figliuolo potrà marciare vittorioso, in testa alle sue truppe, nella parata di via dei Fori Imperiali.
Io glielo auguro e me lo auguro vivamente!
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In realtà, però, la possibilità di riaperture più o meno generalizzate, sia per determinate attività sia per determinate regioni, dipendono da due principali "variabili"; le quali solo "in parte" dipendono dalla buona volontà del nostro governo.
E cioè:
- l'andamento della campagna vaccinale (soprattutto tenendo conto dell'arrivo o meno di forniture adeguate)
- l'andamento del contagio (soprattutto considerando l'eventuale arrivo di nuove varianti).
Che Dio ce ne guardi!
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Ovviamente, poi ci sono da considerare i parametri in base ai quali le Regioni possono cambiare colore, ed altro ancora; al quale riguardo non ritengo opportuno entrare in dettaglio.
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