Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Eutidemo

#3961
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
14 Aprile 2021, 05:43:38 AM
Ciao Alexander :)
Come ho già detto, io insisto nel pensare che il "trucco" dell'indovinello consista proprio nel fatto che non ci viene indicata nè la dimensione del diamante, nè la dimensione e la "forma geometrica" del terreno; ci viene fornito solo un piccolo "aiutino" in tal senso, dicendoci che:
- il diamante è "grosso";
- i nani (ovviamente) sono "piccoli".
;)
***
Tale "aiutino", secondo me, vuole appunto indurci a capire che il minuscolo terreno (a portata dei nani) ha una forma rettangolare molto lunga e molto stretta, la cui larghezza corrisponde a quella del diamante sepolto; per cui, dividendo "per lungo" tale terreno in parti uguali, e cominciando tutti e tre a scavare contemporaneamente nel punto che preferiscono del loro appezzamento, nessuno di essi sarebbe avvantaggiato nella ricerca del diamante.
Il mio disegno dovrebbe risultare abbastanza esplicativo anche "figurativamente".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f5/0f/75/ME137L9P_t.jpg
***
Non c'è nessun bisogno:
- nè di decidere quale appezzamento di terreno spetti all'uno a all'altro;
- nè di decidere chi inizia la turnazione.
Ed infatti ogni appezzamento di terreno offre le stesse "chance" degli altri due di trovare il diamante, e ciascuno dei tre nani, può cominciare a scavarselo dal punto che preferisce.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f5/0f/75/ME137L9P_t.jpg
***
Per cui, quale che sia la "soluzione ufficiale" dell'indovinello, non avendo esso precisato  nè la dimensione del diamante, nè la forma geometrica del terreno, secondo me, la mia soluzione non dovrebbe essere soggetta a contestazioni di carattere logico.
O, quantomeno, non riesco a vedere quali!
Comunque adesso sarebbe il momento che tu finalmente ci dessi la "soluzione ufficiale".
***
Un saluto! :)
***
#3962
Questo è quello che il "senso comune" induce molti a chiedersi.
Ma, se ci riflettessero un attimo, con un minimo di sforzo mentale, la risposta gli verrebbe fornita dal semplice "buon senso"; per non scomodare sua madre, e, cioè, la "ragione"... che, di questi tempi, è alquanto "latitante".
Purtroppo, però, come racconta Manzoni in occasione di un'altro contagio: "Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune".
***
Ed infatti, facendo un piccolo sforzo mentale, non dovrebbe volerci molto a capire che:
- gli autogrill sono funzionali alla rete delle comunicazioni e del "trasporto su strada" di merci e di beni di prima necessità, in quanto i camionisti e gli altri che si spostano da una regione o da una nazione all'altra per ragioni di lavoro, non possono certo essere  costretti alla "colazione al sacco", oppure a morire di fame e a fare i bisogni nei prati;
-  gli autogrill autostradali, peraltro, sono 625 in tutta Italia, mentre ci sono ben 330.000 imprese di ristorazione, per cui non ci vuole molto a capire la notevolissima differenza di "impatto pandemico" che può esserci tra l'apertura  degli uni e degli altri.
***
Ciò premesso, non serve certo un genio nè una particolare intelligenza, per comprendere perchè i ristoranti restano ancora chiusi, mentre gli autogrill no; sperando, ovviamente, che anche i primi, non appena le condizioni della pandemia lo consentiranno, possano tutti riaprire.
Ed infatti i ristoratori sono ormai davvero  sull'orlo del fallimento; e, forse, molti l'hanno ormai superato!
***
#3963
Attualità / Covid19: "date date!!!"
13 Aprile 2021, 17:28:20 PM
Non sono nè due verbi ripetuti nè due sostantivi ripetuti, bensì si tratta di un verbo e di un sostantivo plurale; è l'invocazione di quei "geni incompresi" che invocano la fissazione in anticipo delle date di riapertura delle attività.
I quali gridano stentoreamente: "Dateci le date in cui potremo riaprire!!!"
***
E, ovviamente, non mancano gli "alti ingegni" (elettorali) che tali date gliele danno senza pensarci due volte; non essendo insensibili al "grido di dolore" che da tanta parte d'Italia si eleva verso di loro!.
***
Poi c'è chi supera il massimo della genialità, e, emulo di Lapalisse, dichiara eroicamente: "Aprire subito...non appena si può!!!"
:D :D :D
Come se qualcuno volesse lasciare tutto chiuso, per mero sadismo, anche quando ormai si potrà riaprire.
::)
***
Ed infatti è talmente ovvio che "si riaprirà subito non appena si  potrà riaprire" (con le dovute cautele), che solo dei "geni incompresi" possono chiedere che vengano fissate in anticipo delle date "precise"...poniamo il  2 Giugno o il 15 Giugno.
E perchè, allora, non il 15 maggio?
***
Secondo me, infatti, anche se qualche "estroso portento" ha preannunciato come data di riapertura il  2 Giugno o il 15 Giugno:
- se, "fortunatamente", il 15 o il 16 o il 20 maggio dovessero venire a realizzarsi, in anticipo, le condizioni, per la riapertura, non vedo perchè mai si dovrebbero attendere ancora dei giorni, solo per far contento quell'"estroso portento";
- se, invece, "sventuratamente", il  2 Giugno o il 15 Giugno, non dovessero ancora realizzarsi le condizioni per la riapertura, è ovvio che bisognerebbe attendere ancora, fino a che tali condizioni non si verifichino.
"E' elementare Watson", direbbe Sherlock Holmes.
***
Magari si riaprirà proprio il 2 giugno, chi lo sa; così il generale Figliuolo potrà marciare vittorioso, in testa alle sue truppe, nella parata di via dei Fori Imperiali.
Io glielo auguro e me lo auguro vivamente!
***
In realtà, però, la possibilità di riaperture più o meno generalizzate, sia per determinate attività sia per determinate regioni, dipendono da due principali "variabili"; le quali solo "in parte" dipendono dalla buona volontà del nostro governo.
E cioè:
- l'andamento della campagna vaccinale (soprattutto tenendo conto dell'arrivo o meno di forniture adeguate)
- l'andamento del contagio (soprattutto considerando l'eventuale arrivo di nuove varianti).
Che Dio ce ne guardi!
***
Ovviamente, poi ci sono da considerare i parametri in base ai quali le Regioni possono cambiare colore, ed altro ancora; al quale riguardo non ritengo opportuno entrare in dettaglio.
***
#3964
Ciao Iano :)
Sono d'accordo con te che questo tipo di problemi mette in evidenza la nostra scarsa abilità nel calcolare la probabilità, non tanto nell'applicazione  della matematica, quanto nell'isolare il problema cui applicarla dal suo contesto generale; ed ancor di più, nel considerare il diverso "punto di vista" dei vari osservatori dell'evento.
Talvolta, infatti, si crea uno "iato" tra la "verità probabilistica soggettiva" e la "verità probabilistica oggettiva", a seconda delle informazioni di cui ciascuno è in possesso.
***
A dire il  vero non mi sembra affatto che la tua  precedente esposizione fosse "raffazzonata", in quanto ritengo perfettamente lecito proporre contemporaneamente due possibili soluzioni; a meno che, ovviamente, esse non risultino contraddittorie fra di loro.
Ma le tue due possibili soluzioni non mi sembra affatto che lo siano, in quanto si limitano a considerare lo stesso evento sotto prospettive diverse.
Cioè, se ho ben capito:
- in una si esclude, fra le tre, la scelta che non fa parte del problema.
- nell'altra la si include assegnandogli probabilità 1.
***
A dire il vero, la seconda non l'ho capita molto bene; per cui anch'io preferisco la prima soluzione (sebbene sia un po' diversa dalla mia).
***
Quanto alla matematica,  io la padroneggio sicuramente peggio di te; la conosco però a sufficienza per capire che il "calcolo ufficiale" è aritmeticamente corretto (come anche evidenziato dalla mia vignetta esplicativa).
Solo che, secondo me, limitandosi soltanto ad uno dei due "sottoinsiemi" delle porte,  "perde di vista" la visione generale del problema; a cui si può attingere soltanto considerando l'"insieme complessivo" delle tre porte.
***
Altrimenti non si spiegherebbe il paradosso di un risultato probabilisticamente diverso, a parità delle altre condizioni, a seconda che a scommettere siano:
- Monty e il concorrente;
- due spettatori sordomuti.
***
Un saluto! :)
***
#3965
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
12 Aprile 2021, 11:08:38 AM
Ciao Alexander :)
Nel problema in questione non vengono minimamente precisate quali fossero:
- le dimensioni del diamante;
- le dimensioni del terreno;
- la forma geometrica del terreno.
Per cui, secondo me, non solo è "lecito", ma, anzi, direi che è senz'altro "necessario" "presumere" da noi tali dati; ed infatti non si può alcun modo dividere in parti uguali una forma geometrica sconosciuta.
E, poichè ci viene lasciata libera scelta al riguardo, io scelgo le dimensioni e la forma che sono le più idonee per risolvere il problema!
***
Pertanto, o si riformula il problema in modo più circostanziato, precisando quali fossero:
- le dimensioni del diamante;
- le dimensioni del terreno;
- la forma geometrica del terreno;
oppure non vedo proprio per quale ragione la mia soluzione non dovrebbe risultare valida.
***
Un saluto! :)
***
#3966
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
12 Aprile 2021, 06:54:14 AM
Cosa c'è che non va nella mia ipotesi di soluzione?


:-[
#3967
Tematiche Filosofiche / Il paradosso del barbiere.
12 Aprile 2021, 06:50:55 AM
Ciao Socrate78 e Iano.
Il "paradosso del barbiere", è una esemplificazione del "paradosso degli insiemi che non contengono se stessi"; lo formulò Bertrand Russell quando stava lavorando a una delle idee centrali della "teoria degli insiemi", un metodo formale per definire e trattare i "raggruppamenti concettuali" di qualunque genere.
Secondo tale teoria, "per ogni proprietà è possibile definire, e deve necessariamente esistere,   un insieme".
***
Gli "insiemi" più generali, sono gli "insiemi di insiemi", in quali si dividono in due categorie:
- gli insiemi che contengono se stessi (ad esempio, l'insieme dei concetti è esso stesso un concetto)
- gli insiemi che non contengono se stessi (ad esempio, l'insieme dei gatti non è un gatto).
***
Ciò premesso, visto che, per esclusione, esistono "soltanto" tali due categorie di insiemi, Russel si chiese a quale delle due appartenesse "l'insieme di tutti gli insiemi che non contengono a se stessi ".
Ovviamente, tale insieme, per definizione, non rientra tra gli "insiemi che contengono se stessi";  per cui dovrebbe, per esclusione rientrare, nell'"l'insieme di tutti gli insiemi che non contengono a se stessi", e, cioè, dovrebbe contenere se stesso in quanto insieme.
Però, se così fosse, diventando un "insieme che contiene se stesso", cesserebbe di essere "un insieme che non contiene se stesso", da cui il seguente paradosso formulato da Russel: "L'insieme di tutti gli insiemi che non contengono a se stessi appartiene a se stesso se e solo se non appartiene a se stesso".
Il "paradosso del barbiere", costituisce un "corollario" di tale antinomia.
***
Per superare il suo "paradosso dell'insieme di tutti gli insiemi che non contengono se stessi", Russel confutò il "principio di astrazione".
Ritenne, cioè che si debba respingere la convinzione :
- che esista un insieme corrispondente a ogni predicato;
- che, quindi, per ogni asserzione di una proprietà o di una caratteristica, esista necessariamente un insieme i cui elementi possiedono quella proprietà o caratteristica.
In parole povere, Russel giudicò privi di significato i predicati che danno origine a conseguenze contradditorie, nel senso che non producono un insieme.
***
Cioè, se ho ben capito, così come non è possibile descrivere una figura geometrica come "cerchio quadrato", poichè le nozioni di quadrato e di cerchio sono tra loro contradditorie, allo stesso modo non si può descrivere un insieme in termini di caratteristiche contradditorie.
Il che vale tanto per il "paradosso degli insiemi che non contengono se stessi", quanto per il suo corollario esemplificativo denominato il "paradosso del barbiere".
***
La soluzione offerta da Bertrand Russel per il suo "paradosso degli insiemi" è simile, sotto questo aspetto, alla soluzione proposta da Alfred Tarski per il "paradosso del mentitore".
***
Secondo alcuni, peraltro, esistono altri modi di superare la contraddizione presente nel paradosso di Russel; uno dei quali comporta la costruzione teorica degli insiemi basata su una "logica a più valori" e non sulla "logica classica a due valori" (vero o falso).
In un sistema di questo genere, la negazione assume un significato diverso da quello tradizionale, ed è quindi possibile per un insieme:
- sia essere elemento di se stesso;
- sia non essere elemento di se stesso.
Ma, personalmente, non mi riesce in alcun modo possibile superare il "principio di non contraddizione"; ed infatti, la cosa mi renderebbe impossibile ragionare nell'unico modo che mi è stato concesso da madre natura.
***
Un saluto! :)
***
#3968
Ciao Iano :)
Indubbiamente, se le porte sono solo due invece che tre, una con l'automobile e l'altra con la capra, le probabilità di vincita sono pari ad 1/2; e la stessa cosa si verifica se le porte sono tre, delle quali un aperta con la capra, e io posso scegliere fra le rimanti due.
Sono d'accordo con te che la probabilità è 1/2 nei due casi.
***
Non ho invece capito bene cosa intendi, quando affermi: "non è corretto neanche dire che nel caso di tre porte la probabilità di vincita sia di un terzo, in quanto con la prima scelta non si vince nulla; e, cioè, che la probabilità di vincere con la prima scelta è zero."
Ed infatti la probabilità di vincere con la prima scelta è pari ad 1 su 3; ma, ovviamente, solo nel caso che tu apri subito quella porta.
Se non la apri, il problema neanche si pone!
E' invece esatto dire a posteriori che, se, invece, in quel caso, tu l'avessi aperta, la tua probabilità di vincita sarebbe stata di 1/3.
Io ho solo scritto che, in origine, cioè prima di fare qualsiasi gioco e di adottare qualsiasi strategia, tutte le porte avevano 1/3 di probabilità di nascondere un'automobile; il che mi sembra indubitabile!
***
Dire che "il nostro gioco è scegliere fra tre porte con la proibizione di scegliere una delle tre", formalmente è un po' contraddittorio; ed infatti, se, come poi correttamente scrivi, "è possibile scegliere solo fra due porte", allora non si può dire che il gioco consiste nello "scegliere fra tre porte".
Ed infatti "è possibile scegliere solo fra due porte, la 1 e la 2", perchè la n.3 l'ha già aperta Monty; ma non perchè fosse teoricamente "proibito" aprirla.
***
Ciò premesso, nello scegliere fra la 1 o la 2, se consideriamo separatamente il "sottoinsieme" delle porte 2 e 3, le quali, in origine, avevano entrambe 1/3 di probabilità di nascondere un'automobile, è evidente che, se scopriamo che dietro la porta 3 c'è una capra, ne consegue necessariamente che le probabilità di nascondere un'auto della porta 2 crescono a 2/3; quindi, altrettanto necessariamente le probabilità di nascondere un'auto della porta 1 restano di 1/3, per cui al concorrente conviene "matematicamente" cambiare scelta, e puntare sulla porta 2.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/3b/51/a5/ME137MCM_t.jpg
***
Però il tuo ragionamento è molto interessante e "intrigante"; ed infatti tu sostieni che, in realtà, siamo in presenza di "due giochi diversi".
Cioè, sempre se ho ben capito quello che intendi dire, secondo te:
1)
In un primo gioco ti si chiede di "scegliere una porta su tre"...ma "senza aprirla".
2)
In un secondo gioco, invece, ti si chiede di "scegliere una porta su due", ma "aprendola".
Per cui tu sostieni: "Non sto cambiando la mia scelta, perché è cambiato il gioco, e il primo non era neanche un gioco."
***
Stando alla terminologia usata nella formulazione del problema, secondo me non hai tutti i torti.
Ed infatti, per renderlo effettivamente un "gioco unico", :
- non bisognerebbe dire al concorrente di "scegliere" una delle tre porte, al fine di trarne fuori a sorte un'automobile, e poi procedere come sappiamo, dicendogli di "scegliere" tra le due porte rimaste facendo una nuova scelta (perchè una porta è ormai fuori gioco);
- bisognerebbe, invece, chiedere al concorrente di "indicare" a Monty una delle tre porte a caso, per consentirgli di aprire una delle due altre porte, e, poi, dire al concorrente di scegliere "per la prima volta" tra le due porte rimaste (perchè una non è mai entrata "veramente" in gioco).
***
Cosa ne pensi?
***
Un saluto! :)
***
#3969
Ragazzi, era solo uno scherzo!
Non avete visto la vignetta!
:D
Ogni tanto bisogna pure scherzare, no?
Non prendetevela!
;)
#3970
Come da me ricordato nel relativo "thread", il "paradosso dei tre prigionieri",  ideato da Martin Gardner nel 1959, ha generato diverse varianti; la più famosa delle quali è stata impiegata per mettere a punto il gioco finale della popolare trasmissione televisiva a premi statunitese, "Let's Make a Deal", condotta da Monty Hall.
***
Anche tale paradosso (da παρά/contro e δοξος/senso comune), viene riportato in versioni non sempre identiche e congrue; ma, secondo me, quella maggiormente priva di ambiguità è quella presentata da Mueser e Granberg, che è la seguente.
***
Nel gioco a premi "Let's Make a Deal", condotto da Monty Hall, dietro ciascuna di tre porte c'è un'automobile o una capra (cioè, due capre, un'automobile in tutto); la probabilità che l'automobile si trovi dietro una data porta, quindi, almeno all'inizio del gioco è identica per tutte e tre le porte, e, cioè, pari ad 1/3.
***
Dopo di che:
a)
Il giocatore sceglie una delle porte, il cui contenuto non viene ancora rivelato nè a lui nè a nessun altro, perchè la porta rimane chiusa (il conduttore, però, ovviamente sa ciò che si nasconde dietro ciascuna porta).
b)
Il conduttore apre una delle due porte non selezionate, e deve offrire al giocatore la possibilità di cambiare la sua scelta.
c)
Il conduttore, però apre sempre una porta che nasconde una capra, per cui:
- se il giocatore ha scelto una porta che nasconde una capra, il conduttore aprirà la porta che nasconde l'altra capra;
- se invece il giocatore ha scelto la porta che nasconde l'automobile, il conduttore sceglie a caso una delle due porte rimanenti.
d)
A questo punto, il conduttore offre al giocatore la possibilità di reclamare ciò che si trova dietro la porta che ha scelto originalmente, ovvero di cambiare scelta, reclamando ciò che si trova dietro la porta rimasta.
***
La domanda è:
"Le possibilità di vittoria aumentano per il giocatore se cambia la propria scelta, oppure no?".
***
La risposta, stando a questi precisi termini, è sicuramente "SI'": cioè, "dal punto di vista del giocatore", le probabilità di trovare l'automobile "matematicamente" raddoppiano.
***
Ed infatti, se consideriamo separatamente il "sottoinsieme" delle porte 2 e 3, le quali, in origine, avevano entrambe 1/3 di probabilità di nascondere un'automobile, è evidente che, se scopriamo che dietro la porta 3 c'è una capra, ne consegue necessariamente che le probabilità di nascondere un'auto della porta 2 crescono a 2/3; quindi, altrettanto necessariamente le probabilità di nascondere un'auto della porta 1 restano di 1/3, per cui al concorrente conviene "matematicamente" cambiare scelta, e puntare sulla porta 2.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/3b/51/a5/ME137MCM_t.jpg
***
Se, invece, ci spostiamo nel "punto di vista" di uno "spettatore sordomuto", il quale vede soltanto Monty che apre una delle tre porte, senza sapere quale porta abbia costituito la prima scelta del giocatore, è evidente che, se dietro la porta n.3 c'è una capra,  dal suo punto di vista di "osservatore dell'insieme delle tre porte", per lui la probabilità di nascondere l'automobile diventa del 50% sia per la porta n.1 sia per la porta  n.2; per cui, se scommettesse al riguardo con il suo vicino, anche lui sordomuto, secondo me avrebbero entrambi la stessa probabilità di indovinare.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/55/3e/14/ME137MVN_t.jpg
***
E adesso, ipotizziamo che per la durata di un migliaio di puntate della trasmissione "Let's Make a Deal", ci sia una "troupe" di statistici, i quali verifichino:
a)
Il "numero medio" di vincite dei giocatori che cambiano la prima scelta, il quale dovrebbe aggirarsi intorno ad una percentuale del 67%;
b)
Il "numero medio" di vincite dei giocatori che "non" cambiano la prima scelta, il quale dovrebbe aggirarsi intorno ad  una percentuale del 33%;
c)
Il "numero medio" delle vincite degli spettatori sordomuti, i quali non hanno mai avuto la benchè minima idea delle scelte dei giocatori, e che, quindi, dopo che Monty ha rivelato che dietro la porta 3 c'è una capra, hanno scommesso indifferentemente sulle porte 1 e 2; numero che dovrebbe logicamente aggirarsi intorno ad   una percentuale del 50%.
***
Se così fosse, a) e b) collimerebbero tra di loro, ma non con c); il che, in verità, costituirebbe davvero un bel "paradosso"; non teorico, ma reale!
***
Io dubito che sia mai stata fatta una statistica del genere, però, se essa fosse stata fatta, sono assolutamente certo che per gli spettatori sordomuti, o, comunque, per quelli che non avessero tenuto in alcun  conto le scelte dei giocatori, una volta che Monty avesse fatto vedere a tutti che dietro la 3 c'era una capra, le porte 1 e 2 avrebbero poi rivelato capre ed automobili nella stessa misura del 50%.
Come sarebbe dunque possibile che, sullo stesso palcoscenico, e nello stesso tempo, per i "giocatori", una volta cambiata o non cambiata la scelta iniziale, le porte 1 e 2 abbiano statisticamente rivelato capre ed automobili in misura diversa da quella che, invece, è risultata per gli "spettatori".
***
C'è qualcosa che non torna, ovvero che mi sfugge; forse, sono io che ho trascurato qualche aspetto della questione.
***
Se dovessi cercare di risolvere il paradosso in questione, e cioè, quello delle relative presumibili incongruenze statistiche tra le "prevedibili previsioni" dei concorrenti e quelle dei giocatori sordomuti,  forse potrei riallacciarmi al modo in cui "penso" di aver risolto quello dei "tre prigionieri" da cui esso  ha avuto origine; ma viste le furiose reazioni che tale mia ipotesi di soluzione ha suscitato, forse farei bene ad astenermene.
***
Comunque, a rischio di subire un ulteriore linciaggio, mettendomi nei panni di un concorrente, una volta che Monty mi avesse fatto vedere che, <<tra la porta n.2 e la porta n.3>>, dietro la porta n.3 c'è una capra, io potrei chiedergli: "Senti un po', ma se io adesso ti chiedessi di aprire una porta anche <<tra la n.1 e la n.3>>, tu che faresti?"
Ma, anche in questo caso, sarebbe superfluo chiederglielo, in quanto:
- se dietro la porta n.1, la mia prima scelta, c'è un'automobile, è ovvio che lui sarebbe costretto a dirmi di accontentarmi di quello che ho già visto dietro la porta n.3, perchè altrimenti mi dovrebbe rivelare che avevo scelto giusto;
- se, invece, dietro la porta n.1, la mia prima scelta, c'è una capra, è ovvio che lui sarebbe egualmente costretto a dirmi di accontentarmi di quello che ho già visto dietro la porta n.3, perchè altrimenti mi rivelerebbe che dietro la porta n.2 c'è un'automobile.
***
"Ergo", se è vero che, deduttivamente, anche nel "sottoinsieme" delle porte 1 e 3, dietro la 3 c'è una capra, così come abbiamo visto c'è  nel "sottoinsieme" delle porte 2 e 3, ciò vuol dire che dietro la porta n.3 c'è una capra anche nell'"insieme complessivo" delle tre porte 1 2 e 3; e, quindi, la mia prospettiva probabilistica, almeno "per deduzione", viene a coincidere con quella degli spettatori sordomuti, evitando che si verifichi il paradosso statistico sopra descritto.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/55/3e/14/ME137MVN_t.jpg
***
Non so se il mio ragionamento possa o meno considerarsi corretto; però, quantomeno, esso eviterebbe la discrepanza delle previsioni probabilistiche, durante lo stesso spettacolo, tra concorrenti e spettatori sordomuti (senza per questo mettere in dubbio la correttezza del calcolo matematico delle probabilità, all'interno del sottoinsieme di due sole porte).
Altrimenti come sarebbe risolvibile tale discrepanza?
***
#3971
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
11 Aprile 2021, 07:13:16 AM
Ciao Alexander. :)
Se ho ben capito, stando ai termini del problema, si tratta:
a)
Di tre "piccoli"nani.
b)
Di un "grosso" diamante.
c)
Di "dividere in tre parti uguali il terreno", così che ognuno abbia un appezzamento "della stessa misura" da scavare.
Chi trova nuovamente il diamante ne diventa l'unico proprietario.
Il problema è come fare la divisione, considerando che non è possibile tirare a sorte e che tutti e tre vogliono decidere per primi quale parte scegliere, per non dare alcun vantaggio?
***
Sappiamo che i nani sono piccoli e che il diamante è grande, ma non ci viene detta:
- nè la sua dimensione;
- nè la dimensione del terreno dove esso è stato sepolto;
- nè la sua forma geometrica.
Per cui, al riguardo, mi sembra che possiamo lecitamente suppore quello che ci pare.
***
Ciò premesso, io ritengo che il terreno abbia una forma rettangolare molto lunga e molto stretta, la cui larghezza corrisponde a quella del diamante sepolto; per cui, dividendo "per lungo" tale terreno in parti uguali, e cominciando tutti e tre a scavare contemporaneamente nel punto che preferiscono del loro appezzamento, nessuno di essi sarebbe avvantaggiato nella ricerca del diamante.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f5/0f/75/ME137L9P_t.jpg
***
Anzi, si potrebbe addirittura ipotizzare che il terreno abbia la stessa identica forma e dimensione del diamante; nel qual caso la soluzione sarebbe ancora più semplice.
***
La mia soluzione, però mi sembra forse un po' "troppo semplice"; il che mi fa dubitare che sia corrispondente a quella ufficiale, la quale, magari, è un tantino più complicata!
***
Tuttavia, sinceramente, a me sembra che la mia soluzione, anche se fosse diversa da quella "ufficiale", dovrebbe comunque risultare abbastanza valida.
O no?
E, se no, perchè?
***
Un saluto! :)
***
#3972
Ciao Ipazia. :)
Un bellissimo "ossimoro" il tuo: una ex "vaccinista convinta", che considera il vaccino una "tecnologia settecentesca"!
Fantastico!
***
A dire il vero, volendo andare  il più indietro possibile nel tempo, la  scoperta della tecnica della vaccinazione come metodo per sconfiggere le malattie infettive impedendo il contagio dei soggetti sani, spetta a Edward Jenner, brillante Medico e ricercatore inglese, il 14 Maggio 1796; per cui dire che  il vaccino sia una "tecnologia settecentesca" mi sembra un tantino "azzardato"!
Sarebbe come dire che l'imperialismo americano nel mondo è iniziato nel 1492!
***
Quanto al fatto che il futuro della salute dovrà essere principalmente frutto di stili salutistici di vita, sono perfettamente d'accordo con te.
Questo sì!
***
Tuttavia, per quanto tu possa correre veloce facendo "jogging", non lo sarai mai abbastanza da riuscire a  sfuggire al vaiolo, se a farlo non ti aiuterà anche un vaccino!
Illudersi che la vita all'aria aperta (cosa di cui sono innamorato anch'io) possa, da sola, scongiurare le future epidemie, è un'illusione molto pericolosa; direi, anzi "letale"!
***
Per cui, EVVIVA LA VITA ALL'ARIA APERTA, "E" I VACCINI!
***
Un saluto! :)
***
#3974
Achille e la tartaruga decidono di fare una corsa insieme.
La tartaruga, trovandosi ad un metro di distanza avanti ad Achille, comincia a correre , e fa un decimetro di corsa (10 cm).
Achille fa un metro e un decimetro (110 cm) di corsa, ma non riesce a raggiungere la tartaruga, la quale, nel frattempo, ha fatto un altro centimetro di corsa (1 cm).
Achille fa anche lui un centimetro di corsa (1 cm), ma non riesce a raggiungere la tartaruga, la quale, intanto, ha fatto un altro millimetro di corsa (1 mm).
E così via!
Come è possibile una cosa del genere?
:o
#3975
Attualità / Saltafila vaccinali controlegge!
10 Aprile 2021, 13:56:46 PM
PREMESSA
L'art.1 comma 2 del D.L. 1° aprile 2021 , n. 44, nel richiamare l'art. 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, il quale prevede che, per garantire il piu' efficace contrasto alla  diffusione  del virus SARS-CoV-2, il Ministro della salute adotti con proprio decreto  il  piano  strategico  nazionale  dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da covid19, precisa che, in tale ambito, occorre fare "particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili".
***
Diverso, ovviamente, è il caso di cui all'art.3 del D.L. 1 aprile 2021, n. 44, il quale stabilisce che  gli esercenti le  professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attivita'    nelle    strutture    sanitarie,    sociosanitarie     e socio-assistenziali,   pubbliche   e   private,    nelle    farmacie, parafarmacie e negli studi professionali debbano comunque essere obbligati a  sottoporsi a  vaccinazione, a prescindere dalla loro età e dalle loro condizioni di fragilità.
***
Quanto, invece, al termine "altro" (che ha dato luogo a tante discussioni), esso è stato abusivamente utilizzato da alcune Regioni per disattendere l'ordine di priorità previsto dal piano  strategico  nazionale  dei vaccini; ed infatti, semmai, il termine "altro" doveva essere inteso "in subordine" alla già intervenuta vaccinazione  delle persone anziane e fragile, ma "giammai" anteposto ad esse (come in molti casi è accaduto).
Ed infatti, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra ha annunciato che richiederà i nominativi dei vaccinati inseriti nella categoria "altro", nelle regioni che hanno commesso abusi in tal senso.
***
Infine, è vero che con l'Ordinanza n.2/2021 il Generale Figliuolo ha previsto la facoltà per le Regioni di prevedere apposite "liste di riserva",  stabilendo che, in tutta Italia, Regione per Regione, "le dosi di vaccino  eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate per ottimizzare l'impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l'ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive raccomandazioni".
Il che significa che, anche in tale ambito, doveva "comunque" essere rispettato l'ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive raccomandazioni, che prevedono una priorità per le persone anziane e per le persone fragili.
***
CONCLUSIONE
Ciò premesso, secondo me, sia i rappresentanti degli organi regionali che privilegiano categorie delle quali non è prevista la priorità ai sensi della normativa citata, sia i membri di tali categorie che si fanno vaccinare non rispettando tale ordine di priorità, sono perseguibili ai sensi dell'art. 650 del  Codice Penale, il quale prevede che chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, e, cioè, nel caso di specie, chiunque disattenda le priorità previste dal il  decreto contenente il piano  strategico  nazionale  dei vaccini, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 206.
***