Citazione di: InVerno il 19 Maggio 2021, 10:17:47 AME' evidente, inverno, che quando parlo dell'anarchia mi riferisco a un'idea teorica, per come la esprimono coloro che si dichiarano anarchici. Non vedo perché se posso ragionare così sul liberalismo o sul socialismo non posso farlo sull'anarchia.Citazione di: anthonyi il 18 Maggio 2021, 10:59:25 AMLa mia definizione sarà pure fuffa grafomaniaca - o almeno così la tratti - ma perlomeno è sempre meglio che trattare l'anarchia come uno stato di fatto o addirittura un ente capace di predicato. Hai evitato meticolosamente di confrontarti riguardo alla tendenza anarchica di certe correnti di pensiero economico moderne, prima addirittura che mi capitasse di citare la demarchia di VonHayek (anche lui amante dei sorteggi) o altre forme di minarchia, ma ho paura che finchè non ragionerai la questione in divenire difficilmente troveremo un piano di discussione. Non si è mai in democrazia così come non si è mai in anarchia, persino lo stato più sconquassato avrà un gruppo di balordi che tengono le fila, gli ideali non si raggiungono mai, ma si anelano continuamente in virtù dei loro principi, un anarchico è convinto della radicale bontà dell'antropologia spontanea umana, non vedrà mai un anarchia completa, ma è sul principio che egli difende che puoi, se hai coraggio, confrontarti.
"Vettore di tendenza organizzativa antinomica all'ordine."
Inverno, ti rendi conto che questa definizione è un ossimoro.
L'anarchia è certamente antinomica all'ordine, ma che bisogno ha di organizzarsi, basta produrre il disordine, per il quale non è necessaria neanche una particolare dotazione intellettuale e culturale. Almeno il marxismo un tentativo di organizzazione concettuale è materiale lo ha fatto, entrambe falliti a parere di molti, ma comunque si sono sforzati, l'anarchia no, l'anarchia si crogiola nelle sue utopie, nei deliri onirici spesso alimentati da sostanze stupefacenti.
Poi certo considerando l'anarchia un aggettivo la puoi collegare con tante situazioni politiche, io vedo tracce di anarchismo anche nel fascismo della prima ora, nel suo spirito eversivo. Il "me ne frego" sa un po' di anarchismo.
Ora veniamo all'ottimismo antropologico che, se fosse vero, farebbe sì che qualsiasi comunità umana funzionerebbe bene, indipendentemente dal sistema politico. La proprietà privata non sarebbe necessaria, perché ogni individuo si renderebbe conto della utilità sociale di ogni bene e lascerebbe naturalmente quel bene a colui che lo può usare meglio, ma anche in caso di proprietà privata sarebbe lo stesso perché il proprietario comunque cederebbe il bene a colui che ne ricava maggiore utilità sociale.
Tutti lavorerebbero con impegno, in funzione del benessere sociale, e non per essere pagati perché comunque ciascuno riceverebbe in funzione dei propri bisogni.
Non servirebbe polizia, non servirebbero giudici, un ideale, ben sintetizzato dalle parole di Engels, ma purtroppo solo un ideale, perché si fonda su una visione ideale dell'uomo.
E con ideale non intendo un limite da raggiungere, ma semplicemente il fatto che è una visione non reale.
Reputo oltretutto che il concepire questo come un limite da raggiungere sarebbe una cosa pericolosa perché l'idea di modellare l'uomo rispetto a un certo sistema politico e sociale é un'idea totalitaria che nella storia non ha prodotto buoni risultati né col fascismo, né col socialismo.