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Messaggi - InVerno

#4006
Straordinariamente questo forum, seppur demograficamente non rappresentativo, riesce a rappresentare perfettamente la situazione del dibattito politico Italiano all'interno della sua piccola sezione. Avversati e dilaniati da decine e decine di problemetatiche endogene che vedono il bel paese fanalino di coda culturale, economico e sociale del vecchio continente, la discussione politica è imperniata su lotte di civiltà minima (vaccini) e su problemi .esogeni (europa, migranti). Il dibattito su questi ultimi poi, che sarebbe sacrosanto e necessario entro una certa misura, è viziato sistematicamente da fanatici tanto che il risultato è comunque uno sterile nulla. Mi chiedo quale sia il risultato politico ottenuto dai dibatti degli ultimi cinque anni in Italia, se vi sia stato un solo punto assodato dal quale andare avanti, non dico nemmeno elaborare un progetto comune, quello sarebbe un lusso. Non siamo capaci a gestire la penisola, siamo completamente inadatti, non è che non sappiamo fare le cose, è che nemmeno sappiamo parlarne.
#4007
Citazione di: Freedom il 10 Giugno 2017, 14:24:08 PM
Nessuna sorpresa: semplicemente la parte cattiva dell'umana natura prevale. Penso agli anarchici che, pur affermando solennemente come giusta la totale assenza di leggi e dunque di qualsiasi coercizione sull'essere umano.......non si sono fatti storicamente scrupoli nel lanciare ordigni esplosivi con estrema noncuranza..........

...penso ai sostenitori del liberismo che, pur affermando solennemente come giusta la totale assenza di leggi che governano l'economia........non si fanno scrupoli nell'avallare, de facto, la legge della giungla. La più illiberale di tutte.

Insomma una dottrina non si giudica SOLO da come alcuni "adepti" la mettono in pratica.
Non vedo il nesso, e sospetto che "alcuni" sia la parola da mettere tra virgolette, visto che adepti descriveva persone che coltivano un rapporto "deviato" con la dottrina, quindi giusta l'accezione negativa.
Qui non si parla di estremisti bombaroli, ne di persone che applicando la propria ideologia creano un vuoto accanto. Si parla di persone normalissime che contraddicono sistematicamente un principio fondante. Perchè se ti permetti di giudicar, significa che non credi davvero esista un giudice altrimenti non ti sarebbe di alcuno sforzo lo stare zitto. Una dottrina si giudica anche da questo, dalla capacità di replicare efficacemente i propri principi, una dottrina inefficiente (o ipocrita) non può essere considerata una strada buona per un cammnino spirituale onesto e serio. Sfortunatamente per noi la dottrina non si sceglie, ci si finisce dentro, e se ne diventa de facto avvocati difensori. Giustamente, non si è mai visto un bambino cedere ad un altro il gessetto per scrivere i cattivi alla lavagna.
#4008
Io sono sempre stato allibito di come dottrine che predicano la sospensione del giudizio agli adepti(in attesa del "grande giudizio"), generino in realtà "giudici seriali" capaci di misurare l'umidità nell'aria e decidere o meno se è opera del buon Dio o di altri. Ci dev'essere qualcosa che sistematicamente si inceppa in queste dottrine, perchè il silenzio non maschera a sufficienza quanto queste persone siano perniciosamente ossessionate dal catalogare e dividere moralmente qualsiasi cosa secondo i propri gusti (avvalorati ovviamente dal sigillo in ceralacca divino).
#4009
Citazione di: paul11 il 06 Giugno 2017, 17:48:00 PM. Datemi l'alternativa che sappia dare una chiave di lettura universale, che sappia dare senso alle migrazioni, alle sovranità nazionali e monetarie, alle guerre in medio oriente, ai job act sul lavoro alle spiritualità individualistiche, alle frammentazioni sociali?
Le ha prodotte chi se "Dio è morto", se non c'è metafisica? Il potere culturale  e delle pratiche oggi è in mano ai senza -dio, ai pragmatici, ai cinici, agli scettici.
La vita, la sopravvivenza della vita sulla terra, ti sembra una buona chiave di lettura universale? L'economia è servita per riprodurre le logiche di scarsità\abbondanza dei meccanismi naturali una volta che gli ultimi erano superati. Presto non ci sarà alcun bisogno di simulare scarsità in astrusi meccanismi di autocontrollo,la sopravvivenza all'ambiente tornerà la nostra morale materiale. Scopriamo che oltre ad esserci un pavimento su cui sbattere la faccia c'è anche un soffitto, un limite inderogabile alle nostre ambizioni. Forse invece di trovare valori nel nostro innato li troveremo nell'inderogabilità della nostra morte. Le grandi tematiche globali hanno insite in loro un elemento di novità, fallire non significherà più solo guerre povertà e carestie, siamo arrivati al punto dove la sopravvivenza della specie è a grave rischio. Non è morto Dio, è morto l'Homo-Deus, l'uomo infallibile, l'uomo che non doveva pagare il conto, l'uomo che "non doveva chiedere mai" . Oggi l'uomo deve chiedere, oggi l'uomo deve essere scettico per poter chiedere, e proprio perchè è pieno di domande avrebbe bisogno di risposte. Non è morta la filosofia, sono morti i filosofi super-star, la liquefazione della società ha liquefatto le loro cadreghe, ma gli esseri umani non hanno perso la loro voglia di conoscere il mondo, di averne una visione e di perseguire un progetto. La democrazia, è l'unica speranza di distillare questo sapere diffuso in un concentrato politico. Demetr ha detto che la filosofia è un "monumento senza vita", aggiungo io "in un giardino privato, di alcuni variamente educati cittadini borghesi che chiedono il biglietto per la visita.". Dico io: Aprite al pubblico, tanto il biglietto non lo paga più nessuno. La filosofia dovrebbe essere uno stile di vita, non una facoltà di chiaccheroni.
#4010
Citazione di: cvc il 04 Giugno 2017, 14:14:43 PMAvranno delle motivazioni personali che li conducono, motiveranno in qualche modo a se stessi le loro scelte o sono dei burattini ipnotizzati? Se motivano le loro scelte, quali sono i loro valori e in che rapporto sono con il mondo di oggi?
Qui c'è una bella collezione di ipotesi http://www.sourcewatch.org/index.php/Why_do_they_hate_us%3F
#4011
Quindi due civiltà divise da millenni di divario culturale, nel momento in cui provano a convivere creano attriti, tensioni e dispute? Incredibile, chi se lo sarebbe mai aspettato? Ma cosa centra la religione con le politiche migratorie? Oggi uscendo di casa ho visto finire la messa, metà delle persone che si erano appena scambiate un segno di pace e uscivano dalla porta erano giovani subsahariani, l'altra, anziani Italiani. Uscivano in colonne parallele divise per colore ma sotto lo stesso portone, il portone del Cristo Redentore in San Giovanni Battista. Peccato non avessi una fotocamera decente con me.
Ora facciamo un veloce riassunto
a) I siriani (islamici) forse li vogliamo solo perchè abbiam firmato da qualche parte che dobbiamo accoglierli, ma solo se ci provano oltre ogni dubbio che fuggono dalla guerra.
b) I subsahariani (cattolici) non li vogliamo perchè non scappano dalla guerra ma dalla fame oppure vengono solamente per delinquere
c) ci sono troppi islamici e si tratta di un invasione islamica.

Logica, questa sconosciuta.
#4012
Quello che dici è vero, ma non so quanto sia realistico aspettarsi il contrario. Le comunità vivono di antagonismo ai "mostri" tanto quanto per conservare i propri sistemi valoriali, i "mostri" sono necessari alla narrativa per stare in piedi, per definire i propri limiti. Dal punta di vista criminologico non so, ma l'esempio dei kamikaze poi è specialmente buono per dimostrare il contrario della tua tesi. Il kamikaze mette a disposizione la propria vita, la fa strumento di un messaggio, e lo fa in maniera cosi netta e plateale che costringe ad un analisi del messaggio in se. Non è un caso se ci si è sperticati in "lodi" riguardo alle abilità comunicative dell'ISIS, perchè fondamentalmente il messaggio passa oltre ai gesti dei singoli essendo comunicato in maniera cosi violenta. E sono fiorite decine di narrative occidentali, da quella anti-islamica a quella terzomondista, per cercare di razionalizzare il messaggio contenuto nei corpi dei kamikaze. Quindi mi pare infondato sostenere che l'analisi si sia fermata al "mostro" solo perchè non c'è un forte interesse per la persona, d'altro canto è il kamikaze stesso a imolarsi a favore di un simbolo e a considerare superflua la sua persona. Questo non significa che non dovremmo, ma che servirebbe una società estremamente matura per rifiutare la proposta di un "mostro autoproclamato" quando già è difficile costruire una narrativa coerente intorno al suo messaggio.
#4013
Citazione di: green demetr il 03 Giugno 2017, 16:25:36 PM
cit inverno
"Dipende che cosa è la filosofia e che cosa sono i filosofi. Se essere filosofi vuol dire essere preparati in storia della filosofia e pretendere di insegnare materie specialistiche al mondo (come fa Fusaro con l'economia) allora è meglio che le mani vengano sporcate si, ma dalla terra e dalla zappa (io ho preso questo invito alla lettera, e ho lasciato un piccolo angolo di giardino a Fusaro"

Lasciando da parte il caso Fusaro, secondo te all'economista sta a cuore l'interesse della gente?

Secondo te non dico il filosofo, ma proprio il cittadino, non deve informarsi di quale economia si decida di usare?

O siccome non è uno specialista deve stare zitto?

Le tue argomentazioni sfiorano il fascismo  >:( , e non è un caso. Da bravo liberale quale sei.  ;)

Ma ti dico una novità: siamo ancora in democrazia!  8)


Casomai starà all'economista sapersi spiegare per il pubblico non addetto ai lavori.


ma poi perchè uno con la tua spiritualità (ottima) deve farsi carico di queste istanze....è spiacevole. :'(
Ti sbagli io non sono un liberale, questo non significa che devo appiattirmi su idee opposte. Non sono mai intervenuto in zona euro per parlare di tassi di sconto anzi quelle che poche che sono intervenuto ho invitato alla discussione politica, perchè credo nel primato della politica e specialmente in quello che hai detto tu, che la filosofia debba fondersi alla politica. Non ho mai intimato il silenzio a nessuno. Solo facendo il gioco di una democrazia capitalista si può pensare che travestendosi da economisti si guadagni in autorità e credibilità, è cosi che nella prassi si subordina il discorso politico al discorso economico. Preferisco che di economia parlino gli economisti e che rimanga una tecnica, non una teologia di massa. L'esatto opposto del liberalismo ;).
#4014
Dipende che cosa è la filosofia e che cosa sono i filosofi. Se essere filosofi vuol dire essere preparati in storia della filosofia e pretendere di insegnare materie specialistiche al mondo (come fa Fusaro con l'economia) allora è meglio che le mani vengano sporcate si, ma dalla terra e dalla zappa (io ho preso questo invito alla lettera, e ho lasciato un piccolo angolo di giardino a Fusaro). Il mondo si è specializzato e si è complicato dai tempi in cui il filosofo era il "tuttofare" della scienza. Se essere filosofi significa amare la conoscenza e approfondire i campi di cui si vuole parlare, ben venga, allora tutti gli specialisti sono già filosofi. L'importante è distinguere la filosofia da storia della filosofia, anche se quest'ultima di certo insegna a ragionare. Per esempio utilizzando il famoso rasoio posso affermare che l'ipotesi di un "complotto" è totalmente superflua nell'ipotesi che le banche e i capitalisti si stiano mangiando il mondo, lo possono fare tranquillamente senza nemmeno essersi mai visti.
#4015
Di tutte le strambe idee che mi sono capitate in testa e ho cambiato non ho mai parteggiato per il paternalismo statale, se mi capita di difendere parzialmente questa legge è perchè denoto una situazione critica. Si la propaganda c'è ovunque, il fatto che società e governi adottino una narrativa non dovrebbe granchè sorprendere, è nelle cose. Che le lobby influenzino il governo in una democrazia capitalista non soprendere altrettanto. Entrambe le cose hanno cause sistemiche e diverse da una lotta di retroguardia con il solo ipotetico risultato di mettere in pericolo la salute pubblica. Se governo e bufalari davvero entrassero in lotta per questa e altre cause, il prossimo "obbiettivo" sarebbe il SSN, "reo" di aver imposto trattamenti "nocivi" ai singoli "sacri" individui. In America gli anti SSN hanno un motto "il dottore me lo scelgo io" perchè credono che la loro scelta sia più importante del dottore stesso, credono che avere un SSN significa avere un dottore imposto per distretti, il "comunismo". Risultato? Basta questa semplice considerazione nella testa della gente per "educarli" a parteggiare per un sistema privatizzato. E chi vuole un sistema privatizzato? A chi fa comodo mettere il cittadino contro il SSN? Se dovessi fare dei collegamenti causa-effetto diretti, ipotizzare che dietro a tutto questo c'è un giro di bonifici, io ce l'avrei dei nomi. E no, non sono estremisti della libertà di pensiero. Fortunatamente di solito le cose sono un po più complicato e non sarà cosi, si spera.
#4016

  • Sono d'accordo con te. Vedi però che un analisi antropologica torna "comoda" quando dal rapporto chiesa-testi si traggono solo considerazioni circolari per forza di cose.
  • Provocatoriamente potrei dirti che il tema della fratellanza potrebbe smontare questa tua critica. Gesù è nostro fratello, fare del male a lui non lo rende peccato perchè è lui, ma perchè lui rappresenta ognuno di noi? (che poi sarebbe la famosa formula quranica "Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera") ma è forse un ipotesi peregrina.
  • Fondamentalmente hai ragione, ma a quel punto del rapporto che usi come esempio, l'autorità è solo una questione formale (nemmeno troppo, suppongo che persino il codice verbale sia arrivato al "tu"). Poi ci sono diverse gradazioni, dall'autorità divina all'esempio tuo di flebile subordinazione, in generale la tendenza non fa altro che dimostrare l'assunto?
  • Ohibò scopro ora di essere sacerdote profeta e re! E beh ma un autorità di "tutti" è un autorità di nessuno, è ovvio che valga poco :) Peccato, mi stavo già comprando una corona e ordinato i panini! Attenzione comunque che appena si parla di sensuale scattano le "sirene" e arrivano le accuse di intimismo e spiritualità di bassa lega.

Grazie comunque dell'interessante intervento, a buon rendere.
#4017
Buongiorno Jean,
Purtroppo internet è un invenzione largamente sottovalutata (non considero l'adorazione "divinatoria" di certi come un contropeso sufficiente alle poche misure che la società Italiana ha a mio avviso preso per affrontarlo). Parlando come vivente della "generazione ponte", ne troppo ammaliato ne di un lembo ne dell'altro, mi rendo semplicemente conto che nessuno, ne uomo ne istanza sociale, mi ha mai chiesto conto e di conseguenza responsabilizzato su ciò che ho ottenuto da questo mezzo, a differenza da ciò che ho ottenuto dai mezzi tradizionali da cui tuttora dipende il mio status, qualunque esso sia. Questo mezzo non ha riscontro con la realtà, in essa non è innestato se non in maniera raffazzonata, è un organismo alieno che genera alieni, e mi preoccupo molto di più dei danni alla democrazia che non alla vaccinazione di gregge, che questa frattura può provocare. Se fossi un pedagogo entrerei nei dettagli su come esso vada inserito nell'educazione, ma siccome non lo sono mi limito a constatare la scollatura culturale che esso ha provocato, evidente in tutte le società occidentali e che urge sanare. Possibile poi che questi dottori fai da te abbiano sempre a prendersela con bambini e malati terminali? Chi può proteggere queste due fascie deboli di popolazione dall'arroganza dei medici di facebook? Il fatto che siamo i primi dipende dal paternalismo statale Italiano, ma siamo noi a volere un padre e non uno stato, impariamo a prenderci la colpa se vogliamo che i nostri politici imparino a prendersele, e magari un giorno avremo un ministro della salute migliore (che non fa prefazioni su libri di omeopatia, non importa il titolo di studio).
#4018
Citazione di: Fharenight il 01 Giugno 2017, 02:03:52 AM
Sei testardo, Inverno, come tutti i comunisti... Intanto noi non siamo gli USA. Non è che io abbia grandissime simpatie per gli USA, mai avute. Trump lo preferivo per il programma che aveva presentato e perché pareva fosse un tantino (diplomazia e poteri forti permettendo) anti islamico. Ma i giochi geopolitici ed economici in ballo sono troppo grossi ed è difficile persino per un Presidente di un grande paese come gli USA tener fede a ciò che si era prefissato;
Hai ragione noi non siamo l'america, infatti la nostra vendita di armi ai sauditi si ferma ad un modesto 250milioni di euro (+60% rispetto al 2014) nonostante sia vietato vendere armi ai paesi in guerra ma chissenefrega. Eh si certo, noi armiamo i fanatici ed è un "atto contingenziale"" frutto di "impegni presi" a cui nemmeno l'uomo più potente della terra può sottrarsi. Poi ci sorbiamo 3 mesi di studio aperto che "indaga" sulla provenienza del temperino dell'attentatore per trovare "i mandanti" e notiziona, frequentava la moschea, e tutta la lega nord insorge. Ma scemo io che vi rispondo.
#4019
Passo dalla parte del torto (forse ;) ) e mi infilo nei loop perchè mi si affibbiano intenzioni che non ho mai avuto e pur di mantenere il messaggio originale (la digressione è in realtà protezione) mi tocca fare lunghe scalate, e a volte capita di dover attraversare pareti vetrate pur di arrivare alla cima di diatribe che poi davvero non mi appartengono. Non saprei se qualitativo o meno, io direi.. coerente. Voglio dire, Gesù abbandona la festa e elargisce promesse spirituali, se la Chiesa ha abbandonato il cibo e si è data a "doni spirituali" penso che sia stata coerente con il vangelo, eventuali ulteriori valutazioni (come giustamente l'accezione borghese – in senso dispregiativo suppongo – sono sulla bilancia di ulteriori valutazioni).
Il conviviale lo metto assolutamente nel paniere. Intendiamoci, la convivialità è una forma complessa di incontro con l'altro, l'incontro con l'altro – qualsiasi sia la forma – è la legna del nostro fuoco. Perchè se sottolineo la questione diacronica è semplicemente per rimarcare la labilità dell'incontro con l'altro, e la necessità di ricercare le forme più "pure" di questo incontro, quelle dirette e meno verbose. Presto attenzione quando mi si dice "ho visto Cristo negli occhi dell'altro", mi domando cosa lessicalmente significhi Cristo in questo tipo di affermazioni "miste" ma prediligo quelle dirette.
Il regale – o per meglio dire l'autorità – NON la metto nel paniere, L'autorità stravolge il rapporto con l'altro e lo subordina, lo rende infertile e frutto di codici di iterazione. Infatti mi è già capitato di intervenire altre volte dubitando in maniera radicale dell'unità minima, il rapporto maestro-discepolo, che fino ad oggi nessuno mi ha tolto dalla testa sia un fallimento sistematico ed in termini. Figurarsi se il "maestro" è un testo, sacro o meno. Per arrivare all'unità minima della convivialità invece, farei riferimento al sensuale multiforme come opposto al liturgico monolitico, in una sorta di democratizzazione (ma non realitivismo morale) della spiritualità.
#4020
Citazione di: Fharenight il 30 Maggio 2017, 13:30:33 PMChe se proprio non sopportate la cosa, ricordatevi che la colpa è nostra, del cattivone  Occidente.
Pochi giorni fa uno dei tuoi beniamini (o almeno eri contenta per la sua elezione, tale Trump) ha siglato la più grande vendita di armi nella storia degli stati uniti, 110miliardi di dollari in elicotteri e tanti altri bei giocattoli, ai Sauditi. Si i Sauditi, i finanziatori di Alqaeda e ISIS, patria dell'Islam fondamentalista wahabita, attualmente in conflitto con lo Yemen per quella che L'Onu ha recentemente definito "La più grande crisi umanitaria al mondo" (si, anche più grande della Siria). Ma non ti preoccupare, va tutto bene, fai come i media Italiani e concentrati sul fatto che forse Melania non ha dato la mano a Donald quando sono scesi dall'aereo.. E' tutto un bellissimo sogno..quelle armi servono per il "peace keeping".. dormi.. non ti agitare..noi siamo i buoni.. shhhh