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Messaggi - InVerno

#4006
Citazione di: giona2068 il 10 Agosto 2017, 02:36:42 AMA parte questo hai notato che solo l'uomo ha bisogno di vestiti, gli animali sono stati creati autosufficienti, hanno un corpo che  resiste al freddo, noi  no, dobbiamo vestirci:
Come mai il capolavoro del creato è meno equipaggiato degli animali? Non perché non porta il corpo con il quale fu creato?
In realtà siamo più equipaggiati degli animali, in quanto la rarificazione dei peli ci permette di sudare sull'intera superficie del corpo ed essere tra gli esseri viventi più resistenti (quando allenati) a percorrere lunghe distanze (pari a noi solo i canidi), un vantaggio tremendo in Africa dove siamo "nati" e le basse temperature non sono un problema. Ci vestiamo perchè siamo emigrati dal nostro "habitat naturale", tuttavia gli aborigeni africani non hanno alcun bisogno di vestiti e normalmente girano nudi sfruttando a pieno la meraviglia del creato di essere quasi glabri e poter passare interminabili ore a caccia di cibo a temperature\umidità proibitive. Il pudore centra veramente poco.
#4007
Maral hai bisogno di fare ironia perchè i migranti non hanno leaders o portavoce, ma l'ironia si manifesta spontaneamente (e per chi ha la passione per il grottesco, anche in maniera più efficace) in tantissimi altri eventi dove invece vi sono. Per dire che la giustificazione delle "volpi che non arrivano all'uva" sublimata poi in globalizzazione+invidia del macdonalds è vecchissima e al di la che sia vera o meno ha sempre e solo avuto uno scopo: raccontare una disperazione che nasce dalla nostra grandezza e non dalle nostre colpe.
Prendi per esempio un altra istanza buona per titoli di giornali: il terrorismo islamico. Sulle righe del New York Times (non in uno sperduto forum) l'intellettuale si chiede "perchè ci odiano?" domanda non molto diversa da "perchè vengono". Potrebbe leggersi gli eloquenti discorsi di Bin Laden e altri leaders terroristi,  potrebbe mettersi in poltrona e guardare uno dei tanti film dell'ISIS o addirittura chiedere ai cosidetti "money muslim" i ricconi del golfo o le risposte ai sondaggi di islamici che plaudono agli attacchi terroristi, potrebbe leggersi i report degli analisti della casa bianca dal '60 in poi.. Ma no, decide di elaborare una sua teoria "rivoluzionaria" : è colpa della globalizzazione, e del fatto che invidiano i nostri macdonalds, li vorrebbero loro ma li abbiamo noi. Giubilo! Non è che sono 60 anni che bombardiamo a tappeto la zona e draghiamo le loro risorse, è che siamo troppo belli per essere veri.
E la vita continua..Perchè non si può smettere di essere belli, bianchi e ricchi, condoglianze nell'essere nati neri poveri e invidiosi del burger con la salsa.
#4008
Citazione di: paul11 il 08 Agosto 2017, 22:09:18 PM
ciao maral,
e perchè si porterebbero bambini anche piccoli gli africani approdati da barconi? Che vengano dalla miseria lo sostieni tu, io li vedo ad una ventina di metri da casa mia con una ex pizzeria diventata una sorta di caritas vescovile (loro i soldi li hanno) che gli dà da mangiare, che arrivano tutti in bicicletta smartphone, ben puliti e non uno denutrito. alloggiano  in hotel o appartamenti  sempre di proprietà  vescovile( da dove gli arrivano i denari per mantenerli?). Anche in Italia la popolazione ,dati ISTAT, si sta immiserendo ,visto che per mantenere i redditi famigliari popolari bisogna lavorare almeno in due e gli ipocriti del partito al potere sventolano incrementi ridicoli di lavoro e di PIL, dopo perdite di milioni di posti di lavoro nell'ultimo decennio.
Ma arriveremo alla resa dei conti dell'economia italiana:non possono nascondersi all'infinito e cominciano infatti  a battere la cassa sulle pensioni da organi dello Stato come INPS e ragioneria dello Stato.

Stai sbagliando analisi Maral, i siriani che sono migranti e davvero rifugiati di guerra , fanno la strada dei balcani per via terra.
Questi africani dei barconi arrivano per diventare "occidentali" economicamente.
Posto che se dovessi partire mi attrezzerei sicuramente per un mezzo di comunicazione con casa,il fatto che abbiano lo smartphone o meno poco importa, cosi come quali fossero le loro pie illusioni prima di partire, lasciamo perdere queste analisi antropoligiche che ricordano tanto la storia che in Albania la Tv Italiana attraeva barconi. Il fatto è che sono qui, e smartphone o meno credo che se venissero messi in grado di lavorare legalmente, pochi di loro potrebbero permettersi lavori dignitosi, e chi lavora già ora lo fa in regime di schiavitù mobile, il loro benessere temporaneo non nasconde quale gradino occupan. Gran parte delle costituzioni occidentali (e la "matrice" americana è esplicita e rigorosa nell'affermarlo con il "diritto alla felicità") difendono il diritto inalienabile degli uomini a diventare chi vogliono e proteggono il loro percorso in ciò. Se loro vogliono diventare "occidentali" ne hanno diritto, o anche la nostra morale ha il passaporto?
Avevo quasi voglia di linkare una decina di studi scientifici riguardo ad alcune previsioni sulle imminenti migrazioni del sud-est asiatico, di come presto quella fascia geografica si trasformerà in un esodo intollerabile di persone spossate dal crollo manifatturiero e dalla siccità, ma credo che sarei andato OT. E' importante comunque sapere già che ora con circa dieci anni di anticipo possiamo prevedere questo fenomeno, vediamo se saremo capaci di prevenirlo "aiutandoli a casa loro" opppure fra dieci anni saremmo qui a chiederci come mai Milano si sta trasformando in una little-Calcutta..L'Italia per ora non è nemmeno nella top10 dei paesi "invasi" dai migranti e già il nostro sistema è in crisi, la crisi la ammettiamo noi stessi, non c'è nessun dottore a diagnosticarla, sappiamo di essere in grave difficoltà a gestire questo fenomeno. Quello che non ammettiamo è che sappiamo intimamente della crisi organizzativa perchè viviamo ogni giorno una crisi morale che il nostro ordinamento riflette e trasforma in disagio materiale. Vorrei anche parlare del fatto che i flussi migratori "legali"  sono aperti solamente per est-europa ed alcuni paesi arabi, vorrei parlare della transumanza delle mogli per il permesso di soggiorno (altro che "turismo sessuale") ma l'immigrazione legale è un fenomeno cosi ridicolo e minuscolo che in effetti si, è meglio buttare a mare il passaporto e bighellonare guardando porno sulle panchine.
#4009
Citazione di: Phil il 05 Agosto 2017, 15:56:50 PM
Citazione di: InVerno il 05 Agosto 2017, 10:42:33 AM
Posto che già ora la crittografia non salva alcunchè, è solo una questione di risorse impegnate, che fine farà la privacy? Sia a livello personale che governativo.. Ben prima del primo computer quantistico le elezioni americane sono state deragliate dalla Russia, certo è stato necessario un discreto sforzo umano (si parla di 300hacker circa su turni 12\24, secondo gli standard di intelligence americana), ma quando per ottenere lo stesso risultato basterà premere un tasto?
Credo sia improbabile che si arriverà a farlo semplicemente premendo un tasto, salvo non ci sia un vantaggio tecnologico drasticamente favorevole per chi ha quel tasto; tuttavia se c'è tale vantaggio, significa che plausibilmente l'avversario non è di quelli che fanno la differenza...

In fondo, è l'eterna storia di "guardia e ladri": chi ha le armi più potenti e una buona strategia, inevitabilmente vince; ma se le guardie e i ladri hanno armi piuttosto simili (ovvero sono i migliori del settore, il che spiega la rivalità e l'elevata posta in gioco), allora per essere minimamente efficaci occorre tanto tempo (turni di 24 ore, per settimane o mesi?) e un corposo dispiegamento di risorse (300 hacker) per condizionare magari (ipotizzo) il 10% del risultato finale... se si parla di competizione tecnologica, fra i titani mondiali non credo si potrà decidere tutto solo premendo un bottone; se invece parliamo di competizione nucleare allora il discorso cambia  ;D  

Questo è valido se parliamo di "macrosistemi sociogeopolitici", se invece parliamo di casi singoli, ecco che può tranquillamente capitare che un virus antiquato e "debole" possa costringermi a buttar via il computer, poiché il "vantaggio tecnologico" fra il virus e il mio patetico pseudo-antivirus non fa nemmeno iniziare il gioco di "guardia e ladri"... oppure, come accennavi, la mia presunta privacy è inviolabile per il mio vicino di casa, ma per un hacker malizioso o assoldato da qualcuno (che mi spia dalla "rete" in cui sono caduto nella navigazione ;) ), non ho segreti e addirittura mi conosce meglio di quanto io stesso creda di conoscermi (e non è certo un emissario dell'oracolo di Delfi  ;D ).
Hai ragione, ma renditi semplicemente conto che anche se Russia e USA (e forse Cina e Germania) possono abbozzare un testa a testa, a  tutte le altre nazioni non rimane che la full-disclosure di qualsiasi dato sensibile, ovvero l'impossibilità teorica e tecnica di progredire in maniera "non controllata" dalle teste di serie. E' già cosi in un certo senso, nucleare, ma questa sarebbe la pietra tombale sul famoso "in via di sviluppo"
#4010
Citazione di: paul11 il 06 Agosto 2017, 14:15:49 PME quando vedo dei finti galli come l'ISIS fare attentati al popolo e mai ai luoghi consacrati del capitalismo, mi faccio dei dubbi ,se permettete, su chi li manovra.
Ti avvicini pericolosamente al Fusaro-pensiero, solo che lui scomoda il Pasolini del "so ma non ho le prove" e tu ancora no. Chi dovrebbe colpire l'ISIS ? Passiamo giornate a scrivere cazzate sul popolo bue, e poi ci meravigliamo che esso è l'obbiettivo? Al di la delle questioni "tecniche" del terrorismo, ovvero che è semplicemente molto più facile colpire inermi in strada, la questione narrativa è centrata sul bersaglio: noi, il 99% di voti, la popolazione accidiosa che sopporta e supporta, quel "male" che smetterebbe di esistere il giorno dopo se solo decidesse di collaborare ad estirparlo, ma lo sopporta, in cambio di qualche amenicolo made in Bangladesh. Siamo noi che dobbiamo capire, non dei vertici temporanei espressione del nostro torpore esistenziale e della nostro desiderio onnipotenza, è la nostra cultura che deve entrare a contatto con la tragedia generata dal proprio lusso, i luoghi consacrati al capitalismo sono il riflesso di una cultura che non sa, che non conosce, e se sa si gira dall'altra parte. I migranti e l'ISIS ci costringono a guardare, vite e tragedie che altrimenti calpesteremmo e abbiamo sempre calpestato con inenarrabile cinismo, noi, non i nostri demoni e rappresentanti pro tempore.
#4011
Citazione di: Jean il 04 Agosto 2017, 18:53:18 PMGli addetti ai lavori dicono che quando verrà potenziato il computer quantistico (del quale è stato testato positivamente il primo limitatissimo prototipo)  non vi sarà crittografia che potrà resistere alla sua enorme potenza di calcolo.
I computer che chattano pongono di gran lunga meno interrogativi rispetto a questa ipotesi. Posto che già ora la crittografia non salva alcunchè, è solo una questione di risorse impegnate, che fine farà la privacy? Sia a livello personale che governativo.. Ben prima del primo computer quantistico le elezioni americane sono state deragliate dalla Russia, certo è stato necessario un discreto sforzo umano (si parla di 300hacker circa su turni 12\24, secondo gli standard di intelligence americana), ma quando per ottenere lo stesso risultato basterà premere un tasto?
#4012
Secondo un recente studio le possibilità di mantenere la temperatura globale entro i 2 gradi stanno intorno al 5%, i migranti climatici sono pronti a decuplicare, e si vedranno anche i primi nel sud Italia. Tuttavia se questo tentativo di bloccare i flussi funzionasse (ipoteticamente!) lo slogan "aiutiamoli a casa loro" scomparirebbe all'istante, tanto a suggerire che lo slogan conteneva errori grammaticali e andava corretto in "aiutiamoCI a casa loro" , lo stesso da cinque secoli a questa parte.
#4013
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Agosto 2017, 11:33:33 AM
Questo era se non sbaglio il topic dove si parlava di OBE. Se può interessare, visto che anche Sariputra pareva ne avesse avuto esperienza, un recente studio sembra aver trovato una correlazione tra le OBE e disturbi dell'orecchio. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0010945217301892?via%3Dihub#fig2.
#4014
Citazione di: Lou il 01 Agosto 2017, 20:29:51 PM
Perdonato.;)
Scherzi a parte, ma in base a quale " idealtipo" di viaggio quale metro e criterio di paragone stiamo giudicando e criticandone altri?
Apro a questa domanda.
Così fan "molti", mi sta bene...ma così come fan molti è "viaggio"? E tanti che scrivono in questo forum rispetto a questi "molti", dove si situano - prendono distanze da certi tipi di viaggio, ma quali viaggi realizzano?
Domande a bizzeffe.
Essendo non solo un viaggiatore, non compulsivo ma decentemente armato, ma anche un modestissimo alloggiatore posso suggerirti che la differenza tra un "buon viaggio" e  un "cattivo viaggio" può farla anche solo qualche dettaglio "catalitico". Stufo di dare indicazioni per le solite arcinote destinazioni accanto al mio piccolo podere ho provato a sfidare la "legge del coglione". C'era molta diffidenza inizialmente, anche la mia compagna mi diceva che non si trasformano le pere in mele, eppure ho provato a creare un ambiente che il più possibile mettesse a disposizione gli strumenti per addentrarsi nei meandri culturali della mia regione e negli anfratti meno commerciali ma più preziosi, assieme alla possibilità di qualche esperienza umana. I risultati non hanno tardato a farsi vedere, eppure i viandanti non si erano  magicamente trasformati in pere, erano sempre le solite mele. Questo per dire che se non si ha tempo per viaggiare e capire il viaggio, trovando un amico o il posto giusto, si può risparmiare parecchio tempo, e quanti per colpa di un turismo impersonale si adagiano senza volere su un idea di viaggio che in realtà non gli appartiene, ma non hanno gli strumenti e il tempo di sviluppare. Basta veramente poco, ma quel poco a volte è davvero lontano.
#4015
Percorsi ed Esperienze / Re:L'insoddisfazione
01 Agosto 2017, 10:42:59 AM
Citazione di: Apeiron il 01 Agosto 2017, 10:25:35 AM
https://en.wikipedia.org/wiki/World_Happiness_Report (parametri: PIL pro-capite, supporto sociale, aspettativa di vita in buona salute, libertà di poter fare le scelte importanti nella vita, generosità, fiducia e altro(?)). In inglese, purtroppo non riesco a trovare una fonte italiana che descriva meglio se non per esempio cose come http://www.felicitapubblica.it/2017/03/21/i-paesi-della-felicita-la-classifica-world-happiness-report-2017/

Secondo il "World Happiness Report" i tre paesi più felici sono Norvegia, Danimarca e Islanda. Noi siamo al quarantottesimo posto. In genere l'Africa è molto "infelice", sorprende invece quanto il Sud-America risulti essere "felice" (Brasile e Argentina hanno un coefficiente migliore di Francia, Italia, Spagna...).

Tuttavia io potrei pensare ad uno studio "invertito" (ovviamente NON è possibile realizzarlo): ossia scambiando i parametri come cambierebbe la classifica? Ad esempio se l'economia italiana all'improvviso crollasse ai livelli dei paesi centraficani riusciremo ad essere "felici"? In sostanza questi studi ci fanno passare l'idea che il felice si trova tra chi ha di più e chi si trova nelle condizioni migliori (ossia questione di "fortuna" o in ultima analisi di "privilegio")... e se invece fosse che chi è felice è colui che sa vivere con meno e sa essere felice nelle condizioni peggiori? Secondo voi come cambierebbe la classifica?
Può la (in)soddisfazione essere misurata?
Io non so come vengano fatte queste classifiche, ma l'altro giorno parlavo con dei tedeschi (che a quanto pare svettano in felicità) che mi raccontavano che molti possessori di giardino in Germania cercano di costruire li una "little Italy" (senza bandiere, ma insomma ci siam capiti) per affrancarsi dalle mondane tristezze, per avere una finestra verso una vitalità anche un po irrazionale e disorganizzata, ma pur sempre appagante. Peccato questi giardini non facciano parte del nostro territorio extra-nazionale, altrimenti saliremmo velocemente in classifica!
#4016
Citazione di: paul11 il 29 Luglio 2017, 23:43:31 PM
Citazione di: InVerno il 29 Luglio 2017, 18:12:10 PM
Citazione di: paul11 il 29 Luglio 2017, 17:15:59 PME non hanno capito che la vera alternativa era costruire non banche post-moderne, ma fondi di credito da loro gestiti per i loro problemi.Non dare i propri risparmi a tasso zero di credito e al 10% di debito che è usura a banche che lo danno ai capitalisti per sfruttare l'ignorante che glieli ha dati.
Basterebbe togliere il proprio denaro tutti quanti  dalle banche e salta il capitalismo mondiale: forza chi lo propone, chi lo fa?
Daccapo, nessuno lo propone e nessuno lo farebbe.

Maral questo sistema è sostenuto dai servi e se i servi non ne sono consapevoli e invidiano addirittura il padrone, qualunque strumento mediatorio e compromissorio(ed è questa la funzione primaria dello Stato) è comunque un'ambiguità che non toglie  lo status sociale della diversità .
Sono inutili discorsi, morali, nemmeno politici, il paradigma su cui regge una società è l'economia, perchè  è quì che si mostra la vera natura umana.
E' solamente triste e patetico che l'antagonismo si incanali attraverso percorsi che nulla hanno a che fare con il potere reale e le reali concentrazioni di potere. Non è solo il migrante, che sarebbe fin troppo, ma anche le recenti proteste antivax fanno tutte parte di un "noi" e di un "voi" campato in aria, frutto dell'edonismo e dell'individualismo, di una solidarietà diruta e di una ricerca miope. E a questo si aggiunge tanto altro ancora, tanta energia dispersa in lotte assurde frutto al massimo di una bassa scolarizzazione. Se questa miopia è stata coscientemente orchestrata, come alcuni cospirazionisti ipotizzano, tanto di cappello ai direttori, perchè la musica sta suonando benissimo sulla barca che affonda.
Ciao Inverno,
la tua forma ermetica costruita su una metafora indiretta che schiva sempre il fondamento che rimane  sottinteso mi risulta ambigua.Posso interpretarla almeno in due modi opposti.
Se puoi spiegarti meglio?
Constato solo che al tuo pessimismo riguardo alle nostre possibilità di cambiare radicalmente come società, si affianca una pletora di persone che in realtà si indignano e protestano ma per le questioni più assurde, o per meglio dire, per le questioni di riflesso al capitalismo edonista.  L'energia per cambiare ci sarebbe, ma parossisticamente è incanalata a favore del sistema anzichè contro, anche se l'etichetta dichiara il contrario. La maggior parte dell'energia politica oggigiorno viene spesa per la difesa del proprio giardino e l'ulteriore frammentazione della società, per l'antagonismo verso l'altro anzichè verso il sistema, per l'abolizione dei diritti anzichè per la promozione di doveri per i "più uguali degli altri".
Non mi rassegno all'idea che non ci sia speranza, ma devo dire che analiticamente chi lo asserisce ha delle argomentazioni che difficilmente posso controbattere.
#4017
Citazione di: paul11 il 29 Luglio 2017, 17:15:59 PME non hanno capito che la vera alternativa era costruire non banche post-moderne, ma fondi di credito da loro gestiti per i loro problemi.Non dare i propri risparmi a tasso zero di credito e al 10% di debito che è usura a banche che lo danno ai capitalisti per sfruttare l'ignorante che glieli ha dati.
Basterebbe togliere il proprio denaro tutti quanti  dalle banche e salta il capitalismo mondiale: forza chi lo propone, chi lo fa?
Daccapo, nessuno lo propone e nessuno lo farebbe.

Maral questo sistema è sostenuto dai servi e se i servi non ne sono consapevoli e invidiano addirittura il padrone, qualunque strumento mediatorio e compromissorio(ed è questa la funzione primaria dello Stato) è comunque un'ambiguità che non toglie  lo status sociale della diversità .
Sono inutili discorsi, morali, nemmeno politici, il paradigma su cui regge una società è l'economia, perchè  è quì che si mostra la vera natura umana.
E' solamente triste e patetico che l'antagonismo si incanali attraverso percorsi che nulla hanno a che fare con il potere reale e le reali concentrazioni di potere. Non è solo il migrante, che sarebbe fin troppo, ma anche le recenti proteste antivax fanno tutte parte di un "noi" e di un "voi" campato in aria, frutto dell'edonismo e dell'individualismo, di una solidarietà diruta e di una ricerca miope. E a questo si aggiunge tanto altro ancora, tanta energia dispersa in lotte assurde frutto al massimo di una bassa scolarizzazione. Se questa miopia è stata coscientemente orchestrata, come alcuni cospirazionisti ipotizzano, tanto di cappello ai direttori, perchè la musica sta suonando benissimo sulla barca che affonda.
#4018
Io non difendo il capitalismo, ma credo che il capitalismo sia come un fluido che prende la forma del proprio contenitore, e siccome "fermare l'acqua con le mani" è comunemente ricosciuto come una forma di stupida cocciutaggine, preferisco prendermela coi contenitori. Al trentacinquesimo topic sul negro e i 40€, manca ancora all'appello un topic su un paradiso fiscale interno all'EU (Irlanda) dove Google e Apple non pagano le tasse, grazie a quello che oggi è il confine nazionale: una gabola per commercialisti e arrampicatori sociali. Con le tasse della sola Google e Apple nelle casse di qualche organizzazione governativa (posto che sia un contenitore grande abbastanza) potremmo parlare allora di "aiutarli a casa loro" e aiutare anche noi stessi, fino ad allora, possiamo continuare a farci la guerra tra poveri mentre il capitale evade le proprie responsabilità sociali con un timbro sul passaporto.
#4019
Citazione di: paul11 il 24 Luglio 2017, 01:19:50 AMOgnuno impari a gestirsi prima di tutto casa sua rendendosi consapevole e responsabile.
Noi dovremmo mutare il modello economico che altera risorse, generando squilibri e alienando tradizioni; quei popoli del terzo quarto mondo dovrebbero avere la capacità non di copiarci e di riprodurre ancora peggio il nostro il modello, ma di crearne di originali ricordandosi il loro passato, come noi d'altra parte.
Mancava un argomento al mio post di prima, ma tu lo completi. L'unico modo per ridare valore alle identità nazionali è il luddismo, o una qualsiasi forma di involuzione tecnologica che demolisca la globalizzazione e ricrei un economia a "misura di stato" (che poi questa sia un "economia più umana" è tutto da dimostrare). Una tesi fantascientifica, in quanto nella storia umana non è mai avvenuta se non per brevissimi periodi di certo non volontari ma dovuti a cataclismi sociali\economici presto superati. Sperare in questa chimera è ancora più funzionale al capitalismo di quanto lo sia il nazionalismo, è un utopia ancora più fumosa e irrealistica che concede ulteriore ossigeno al capitalismo. Se invece di parlare chessò, della demolizione del monopolio della proprietà intellettuale occidentale attraverso "brevetti" (in primis farmaceutici, ma subito dopo legati alle tecniche produttive) ci mettiamo a parlare di ritorno al tribale, la libertà di azione del capitale dorme sogni tranquilli e profondi.
#4020
Citazione di: paul11 il 22 Luglio 2017, 23:30:36 PM
Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2017, 17:48:17 PM
Citazione di: paul11 il 22 Luglio 2017, 11:14:37 AMUna comunità, un popolo, una nazione , deve comunque imparare ad autogestirsi in funzione delle risorse economiche e questo lo sanno fare benissimo ancora le comunità tribali incontaminate dalla nostra cultura.
Il problema è che i confini territoriali a qualsiasi livello dai regionali ai nazionali, non hanno la benchè minima connessione con il benchè minimo concetto di sostenibilità e di autogestione (non a caso le autarchie non hanno mai funzionato); da questo punto di vista sono divisioni completamente arbitrarie, frutto di tensioni storiche e militari ed in ultima analisi, semplici derivazioni di ceppi linguistici. Per non parlare delle "nazioni africane" cosi tristemente disegnate con squadra e righello. Ma anche se i confini territoriali fossero stati tracciati con questo in mente dopo la seconda guerra mondiale, oggi le esigenze sarebbero totalmente diverse, bisorrebbe possedere "confini dinamici" esattamente come quelli delle tribù che a seconda delle necessità popolano o spopolano determinate aree di interesse effettivamente muovendo i propri confini. L'alternativa è che i confini "statici" presto non varranno più nulla, o che verranno spostati militarmente.

Bene,  allora spiegami la dinamica secondo cui,queste comunità che si autogestivano le risorse gli usi e costumi sono esistite, o neghi anche questo, esistono e addirittura c'è chi le crea come comunità buddiste, o quant'altro proprio da noi, e tutt'ora esistono fin quando non sono invase dal capitalismo occidentale.

Quindi accetti il capitalismo come paradigma?
Che cosa cambierebbe se lo accettassi o meno? La realtà?
Le tribù (intese come generici gruppi umani prestatali) hanno da gestire generalmente un bilancio di risorse estremamente più semplice di uno stato moderno e i loro confini sono segnalati generalmente da vedette (no stato-> no milizia -> no confini) che se non obbligate da tensioni con altre tribù, si spostano dal giorno alla notte per controllare territori stagionalmente utili intorno al baricentro abitativo. Se, ponessimo per ipotesi, uno stato moderno per dichiarare la propria indipendenza dovesse portare agli altri stati una relazione dove certifica la propria autosufficienza alimentare ed energetica (livello base), compresa di un margine di surplus sufficiente alla crescita, gli stati moderni imploderebbero uno per uno, con eccezion fatta probabilmente dei grandi stati continentali solo e solamente grazie alle fonti di energia rinnovabile e nucleare. Il neocolonialismo pone rimedio a ciò. Se si pensa che la Francia o la Germania abbiano internamente le risorse per partecipare al G8 si pensa al ridicolo.. Il capitale dovrebbe fermarsi all'insensatezza e arbitrarietà dei confini moderni, dovuti solo e solamente al fatto che il continente Europeo ha fatto delle guerra e dello sterminio una SCIENZA e ha conseguentemente disegnato tutti i confini del mondo in base alle tensioni militari europee? Allora non sarebbe il capitale. Il capitale e il mercato sono regolati da meccanismi oliati e studiati per essere "indipendente e autoregolati\autoregolanti" (anche se così non è, il tentativo rimane). Il capitale si muove e agisce in base alla scarsità di risorse e di lavoro, che sia artefatta o naturale, ha una sua sostenibilità interna. Essendo che nella maggior parte degli stati capitalisti avanzati vige una quasi-forma di democrazia, ed essendo che democrazia e capitalismo sono antitetici, vige il "capitalismo di stato" dove lo stato cura gli interessi degli organi più prominenti (banche, multinazionali etc cosidetti "too big to fail") e lascia alla "libera concorrenza" i piccoli avvoltoi, in modo tale da poter consegnare potere extra-territoriale alle organizzazioni che DAVVERO contano nell'equilibrio nazionale ma che da sole non avrebbero la capacità di intervenire su dazi, accordi diplomatici e tutto quel potere "residuale" della politica (inter)nazionale. Ed ecco che arriviamo alla conclamata conclusione della "politica subordinata alle lobby", e che sorpresa, quando parliamo di una politica con un raggio di azione cosi misero come quello nazionale. Finchè ci aspetteremo da capi di governo nazionali la forza politica di controbilanciare la spinta capitalista globale, lasceremo al capitalismo libertà totale di dilaniare il pianeta e di dare sfogo alle peggiori pulsioni umane. E' come cercare di fermare un virus con un cucchiaio. Il capitalismo non è il male, è l'assenza di contropoteri sufficienti a regolarlo a renderlo nocivo, e il nazionalismo è funzionale al capitale .