Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#4021
Poco filosofico confondere storia e favola. La storia si scrive con la carne, la favola, con la fantasia.
#4022
Citazione di: JE il 26 Ottobre 2021, 15:55:48 PM
CitazioneNon mi sono mai posta il problema salendo su una nave e sono sempre arrivata sana e salva grazie al timoniere e a chi operava in sala macchine. Del comandante sono convinta si possa tranquillamente fare a meno, così come del padrone capitalista. Una nave può benissimo essere di proprietà collettiva e gestita collegialmente da personale competente.

Non capisco però perché separi il comando da un ruolo come un altro all'interno della nave.

Francamente capirei meglio la tua tesi se questa cosa riguardasse solo la proprietà della nave - Il comandante é un ruolo tribale e serve alla comunità ed ha il compito di organizzare - che assolve una funzione come un'altra.

Perché "comandante" ? Meglio "coordinatore", per quello che c'è da coordinare.  Laddove strettamente necessario, considerando che in sala macchine c'è qualcuno che certamente ne sa più di lui su come fornire forza motrice alla nave. E così via, nella divisione del lavoro relativo al funzionamento della nave. Comandare chi ? Cosa ?

#4023
Riflessioni sull'Arte / Abbaglio
26 Ottobre 2021, 08:58:23 AM
La rappresentazione è decisamente faustiana e la luce ha un aspetto ambiguo, più luci-ferino che divino. Presagio di tante stregonerie a venire dopo l'uscita dalla grotta platonica.
#4024
Concordo con iano. Se conoscessimo già il finale - come nelle escatologie religiose - la storia sarebbe già  scritta e ci sarebbe solo da aspettare il suo compimento. Invece così è tutto più interessante - altro che vanità ! - perchè la storia la scrive e fornisce di senso ciascuno di noi, da solo o in gruppi piccoli e grandi, e il finale non lo conosce nessuno.

La storia umana non viaggia su binario unico nell'unico treno in cui sta raggruppata tutta l'umanità. La storia umana è sommatoria di storie parziali, incrocio di sentieri occasionali e gli attori, pirandellianamente, hanno perfino smesso di cercare l'autore e, non trovandolo, si sono rimboccati le maniche e si sono messi a recitare a soggetto.
#4025
Sulla "entre" maschile va anche detto che è ben misera cosa rispetto alla miracolosa transustanziazione che avviene nel corpo-tempio dedicato alla riproduzione umana, in perfetta analogia con i cicli naturali stagionali di riproduzione degli organismi viventi. Rispetto a tali simbologie i paleolitici rivelano una umanità più evoluta dell'attuale, ancora non adulterata dal catename patriarcale legato all'istituto schiavistico della proprietà di esseri umani.
#4026
Viator, mettiti nei panni di un paleolitico (vedo che a volte ci riesci  :P ) che non sa nulla di anatomia umana e di principio di determinazione ...
#4027
Se la prerogativa del divino è la creazione è comprensibile la divinizzazione paleolitica della maternità, prerogativa femminile, indipendentemente da una colorazione politica di tale prerogativa.

Il patriarcato politico si documenta da sè e la controparte fallica alla divinità femminile si è affermata non appena si è politicizzato il contributo maschile alla procreazione.

Il matriarcato politico è decisamente difficile da documentare, considerando che tutta la storia scritta è sotto l'egida del patriarcato e l'etnologia non ha evidenziato alcuna società politicamente matriarcale neppure al di fuori del mainstream storico scritto.
#4028
La natura è colei che è.  Il significato è un patema problema nostro a cui possiamo dare svariate soluzioni. In tale varietà sta la nostra libertà e gli artisti della materia e del pensiero ci hanno fornito "materia" abbondante su cui cimentarci per fare della nostra vita opera d'arte, riempiendola di significato. Sempre sotto l'ala protettiva del totem che ci ha generato. Il cui rispetto e conoscenza - come da monito dell'Ulisse dantesco - ricambia con la sua grazia.

P.S. capisco che in un'epoca di mammonesca antinatura denominata Scienza l'apocalittica sembri la via obbligata, ma resta valido il monito nicciano di credere nella terra. E nella scienza non corrotta dall'ideologia e dai suoi apocalittici cavalieri.
#4029
"Natura sive Deus" risolve la questione totem. Seppure non quella dei suoi autoproclamati guardiani (la Scienza, oggi). Con derivata pop gretina.
#4030
La fallacia idealistica (autonomia del diritto) alimenta come meglio non si può la supponenza capitalista che si fa forte della "realtà " derivante dal suo dominio sulle risorse naturali e sull'uomo.

"Realtà" incontrovertibile, purché si glissi sul fatto che quelle risorse si possono possedere, governare e distribuire diversamente e che tale operazione può essere effettuata da uomini liberi.

Il diritto non può che fondarsi sulle risorse disponibili ed a questo serve l'economia, comunque  - in seconda istanza - politicamente declinata.

Poiché il processo è dialettico e le decisioni politiche hanno un effetto retroattivo sulle scelte operative tecnoscientifiche vi è una relativa autonomia del politico, ma sempre subordinata alle scelte possibili su una variabile indipendente data da ciò che mette a disposizione la natura. E pure ai mal di pancia con cui essa sconvolge le pretese di improvvisati apprendisti stregoni, unti dal potere.

Ai quali gli idealisti concedono fin troppo credito quando credono alle leggende fantascientifiche sulla fine del lavoro umano, della storia e delle lotte di liberazione.

Mentre l'altra campana si fa forte di una evoluzione tecnoscientifica millantando i meriti del padrone sui meriti dei lavoratori, manuali e intellettuali, che l'hanno resa possibile: abc dell'economia declinata scientificamente.
#4031
Citazione di: anthonyi il 23 Ottobre 2021, 15:03:48 PM
Tu ed Ipazia dite che non serve un comandante per la nave, ma io dubito che avreste il coraggio di salire su una nave priva di comandante, cioè di qualcuno che abbia la competenza e l'autorità per dare le direttive a tutti quelli che lavorano sulla nave.
Non mi sono mai posta il problema salendo su una nave e sono sempre arrivata sana e salva grazie al timoniere e a chi operava in sala macchine. Del comandante sono convinta si possa tranquillamente fare a meno, così come del padrone capitalista. Una nave può benissimo essere di proprietà collettiva e gestita collegialmente da personale competente.
#4032
Citazione di: viator il 22 Ottobre 2021, 22:10:16 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "Ti do una brutta notizia anthonyi: il transatlantico ha bisogno di fuochisti, meccanici, elettricisti, timonieri, per viaggiare". Suvvia..........per qualche giorno ancora un capitano a bordo resterà rigorosamente indispensabile, al di là dei tuoi sogni (al minimo per salvaguardare il nobile ruolo che fu di un tal Schettino).Poi, in un futuro abbastanza prossimo, non servirà più dal momento che i transatlantici saranno diventati dei colossali droni galleggianti, al cui interno svolazzeranno dei mini-droni elettricisti, timonieri, fuochisti, camerieri, intrattenitori  etc. etc. etc...............il tutto governato telematicamente da terra e da debita distanza da un singolo personaggio (che, per rispetto alle tue idee, non chiameremo capita-no ma capita-lista) il quale si sarà così sbarazzato anche degli ultimi residui della cosiddetta forza-lavoro. Buona crociera a tutti.
Meglio le romantiche leggende neolitiche delle paranoiche leggende antropoceniche. Meglio un oste illusorio che fare i conti senza l'oste. L'oste vero, la realtà, non concede sconti ai deliranti apprendisti stregoni che dovrebbero prima di tutto passare giorno e notte a costruire e riparare sbirrodroni per difendere il loro demenziale potere, diventando sempre più schiavi delle macchine. Anche nello spirito, oltre che materialmente.
#4033
Nietzsche risolve il senso di vanità, e il conseguente nichilismo, al venir meno del finalismo teologico con due argomenti: credere nella terra, intesa come natura, e imparare ad amare il proprio fato (evolutivo). Poiché siamo nella sezione spirituale,  trovo vi sia più spiritualità in tale predicazione che nelle leggende neolitiche.
#4034
Citazione di: anthonyi il 22 Ottobre 2021, 11:02:26 AM
E perché mai, ipazia, il problema del popolo e risolvere al meglio i suoi tanti problemi quotidiani.
Popolo poi è plurale, mentre a guidare il transatlantico ne basta uno. E se poi questo qualcuno bisogna chiamarlo padrone, o capo, che importa, la cosa essenziale è che non faccia affondare il transatlantico (é un bell'esempio, questo, perché evidenzia che sudditi e capi sono sulla stessa  barca).
La retorica dell'odio sociale può solo farlo affondare, il transatlantico.
Ti do una brutta notizia anthonyi: il transatlantico ha bisogno di fuochisti, meccanici, elettricisti, timonieri, per viaggiare. Può tranquillamente fare a meno di un comandante e ancora meno di un padrone. Indipendentemente dall'odio sociale che affonda solo gli squali.

@InVerno
Per "economia" non intendo la scienza omonima del capitale, adattata ai suoi interessi dai cortigiani economisti, ma il "ricambio organico uomo-natura" che dipende dalle risorse naturali disponibili e il cui bilanciamento, al netto delle ideologie e dei tarocchi finanziari, è una scienza non ingannevole.
#4035
Citazione di: paul11 il 22 Ottobre 2021, 00:49:07 AM
...Un saggio diceva: guidare un popolo significa manovrare un transatlantico, non un motoscafo .Ci vuole tempo, costanza, la maturazione è lenta, spesso per leve giovanili se non per generazioni.Comunque realisticamente sono d'accordo che ad oggi è impossibile, è tutto da ricostruire.
Il diavolo si nasconde nei dettagli ed anche i saggi non ne sono immuni. Il diavolo padronale, sempre vigile dalla notte dei tempi. Il problema del popolo non è cambiare padrone alla guida del transatlantico, ma imparare a guidarlo senza padroni.