Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - niko

#406
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
21 Febbraio 2025, 16:28:22 PM
Citazione di: sapa il 21 Febbraio 2025, 13:24:23 PMCiao niko, secondo me mi confondi con qualcun altro, non ho mai parlato in questo forum di reincarnazione, anche se potrebbe essere un concetto di eternità della vita per me  più digeribile. Io, più che altro, contestavo il fatto che sia logico parlare di vita eterna, quando sappiamo benissimo che la vita non è affatto eterna, recando in sè quasi per definizione il concetto di morte. La vita eterna, in quanto senza fine, non può essere neanche concepibile. Come ha detto Inverno, una vita senza morte sembrerebbe anche a me una specie di lobotomia spirituale.



E' vero, scusa, ti confondevo con Bahylam!

Sto troppo con la testa tra le nuvole, ultimamente...

Comunque, per me, ogni singola vita e' una cosa che puo' accadere, e che non contraddice nessuna legge della natutra, e quindi e' eterna in quanto manifestazione di una possibilita' che non si esaurisce nel suo manifestarsi. La causa, di una cosa, non si esaurisce, perche' quella cosa succede una volta. Se lanci un dado e fai 6, questo non rende "irripetibile", il 6, il sei puo' ancora uscire.

La vita e' complessa, e la singola vita di ognuno, piu' complessa ancora,ma per me, nascere e vivere in delle certe circostanze che "costituiscono" il mondo intorno a noi, e' come fare, mettiamo, 7499 su un grosso e complicato dado, con, mettiamo, con 10.000.

A tempo e spazio infinito, o comunque molto esteso, 7499 uscira' di nuovo, o uscira' altrove.

Il senso dell'effimero, e della caducita', dipende dai punti di vista, e dal fatto che qieusti di solito, sono molto ristretti.

Restituendo un senso "dell'unico", che, spesso e' molto illusorio.

Mentre reale, e' il simulacro cioe' l'insieme delle copie, o anche solo delle somigluanze, di cui nessuna e' l'originale, ovvero, una tea le altre privilegiata per essere vera.

La morte, sarebbe possibile solo se noi "abitassimo", in senso animico l'originale. E imvece, io sono abbastanza convinto, che noi, abitiamo uno dei tanti simulacri, di noi stessi. Questo, e non altro ci "incatena", per modo di dire, all'eternita'.

La vita, dopo essere il dispiegarsi ordinario delle leggi naturali presso le circostanze, materiali che la "attivano", insomma che attivano, la vita stessa, come fenomeno, non ha in se' nessuna "realta' ", o "verita' " residua per essere unica, o vivibile e avvertibile come unica.

Quindi, la vita non ha tanto in se' il marchio, o la scintilla, della morte, ma quella del suo stesso valore infinito.



#407
Citazione di: Eutidemo il 20 Febbraio 2025, 13:24:58 PMNaturalmente mi  riferivo a Putin e Trump O:-)


Ok, e allora la prosdima volta che di a Trump di mettersi qualcosa in quel posto, non aggiungere: "la stessa cosa per tutti i troll", angioletto :)

Che poi, non e' manco detto che Trump, la risolvera' (davvero) lui, questa guerra... e' tutto in fase assolutamente iniziale, il tentativo, a lungo termune, di risoluzione, e la guerra di fatto continua...

Per questo, sono "strane", cioe' indicative di altro, e che il problema vero sottostante sia un altro,  tutte queste alzate di scudi preventive, dei tifosi da divano, di una certa parte, nella guerra stessa...


#408
Citazione di: anthonyi il 20 Febbraio 2025, 04:32:56 AMMagari la prova dei pagamenti no, però anche guardando al contenuto dei post si può fare qualche ragionamento.
Mi riferisco al tuo post n 71 del  topic sui due criminali, un post in stile tipicamente minaccioso, in Italia diciamo "mafioso", che evidenzia una logica di intimidazione nel modo di ragionare.
Naturalmente io sono convinto che quel post sia genuino, anzi sia un'espressione fin troppo sincera del tuo modo di ragionare, molto più dell'utopia eurasiatica.
E comunque il "mettersela in quel posto" di Eutidemo é riferito a Putin e Trump. Per cui in ogni caso non devi prendertela, a meno che tu non sia, o pensi di essere, uno di quei due.


Eutidemo ha scritto, testualmente:

"Possono anche mettersela in quel posto (...) La stessa cosa vale anche per quei troll "

cioe', come credo di aver dimostrato al di la' di ogni dubbio, per me (con il suo "quei troll" egli si riferisce ai presenti, non solo allusi, ma proprio specificamente indicati e nominati, vedere tutti gli interventi precedenti, che lo provano).

Ma tu lo sai che vuol dire anche in italiano?

Secondo te, qui, io mi devo prendere del troll e, di quello che deve andare a mettersela in quel posto, in una discussione in cui non ho nemmeno scritto niente? Che forse non ho nemmeno ancora letto?

E' possibile fare delle affermazini, e premettere che chi non e' d'accordo, e' un troll e se la deve prendere in quel posto?

Io penso che, per il sentire comune, ancora, in questo bistrattato paese, e' chi vuole una guerra, che ha delle opinioni un po' bizzarre e deve spiegarsi educatamente e dettagliatamente per creare un clima cordiale, non chi vuole una pace...certo, poi, se costui interiormente si sente gia' in trincea e gia' guerra (dal divano) e circondato da spie e delatori pagati... che dire..  se non, un grosso: problemi suoi!

Tutta questa storia, dei troll e dei non troll, e' offensiva per un sacco di persone, appunti in generale, in questo paese, oltre me, che sono stato esplicitamenre nominato, qui, dal maleducato di sinistra moderata esaltato di turno...

Persone che peraltro votano, quindi, poi non vi lamentate, a posteriori, se a un certo punto capita che sprofondiate nell'irrilevanza assoluta per qualche decennio, cari fenomeni della democrazia... detto tra noi eh, sPutin a parte.

#409
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
20 Febbraio 2025, 12:31:18 PM
Citazione di: sapa il 20 Febbraio 2025, 09:44:15 AMLa paura della morte è innata nel vivente e si chiama istinto di sopravvivenza. La vita eterna è un ossimoro.


Te l'ho gia' detto in un'altra occasione, mentre cercavo di spiegarti come dal pensiero dell'eterno ritorno possa derivare una morale; incidentalmente, si diceva, una morale "superominstica"; ma anche, visto che non era affatto quello il problema che tu ponevi, sarebbe meglio dire, quasiasi, una morale qualsiasi; il tuo argomento era infatti che l'oblio tra una vita e l'altra renderebbe inderivabile
qualsivoglia morale a partire dall'eterno ritorno. E quindi, per ovvio automatismo, anche (per forza) una morale superomistica.

Io a quel punti ti ho spiegato come uno possa avere la consapevolezza, o comunque il dubbio, o il pensiero, di dover ripetere la propria vita innumerevoli volte. Sono cose che si possono sapere, se vuoi per "fede, che possono entrare nella cognizione umana, anche a prescindere da un effettivo "ricordo". 

Se ci pensi vale pure per teoria della reincarnazione: gli induisti credono cio' che credono, e fanno cio' che fanno, per fede, e per adesione a una certa codificata dottrina, non certo perche' tutti quanti loro "si ricordano", come se fosse ieri, le loro, presunte, vite precedenti. 
Io credo che gli induisti che accettano la loro dottrina per dato cognitivo e fideistico saranno, al mondo statisticamente, che ne so, cento milioni di persone; invece, quelli tra tutti questi induisti, (con tutto il rispetto: secondo me un po' suonati) che hanno la certezza assoluta, voglio dire dantesi al di la' della necessita' della fede, che la reincarnazione esista, perche' loro si ricordano, nitidamente, che  erano, nella loro vita precedente, un elefante, e si ricordano di quando per scherzo schizzavano gli altri elefanti del loro branco al ruscello con la proboscide, saranno, che ne so, tra tutti questi cento milioni, dieci, o al massimo cento.

Conclusione: > si puo' accettare la reincarnazione  o metmpsicosi, come dato cognitivo, e trarre da essa una morale, anche senza avere "ricordi" delle proprie vite precedenti.

Conclusione estesa: > lo stesso vale pure, per la dottrina dell'eterno ritorno. In cui i "ricordi" estendentisi tra una vita e l'altra, se pure vi fossero, sarebbero piu' che altro dei deja vu, o premonizioni. Che non sono strettamente necessari alla dottrina, e questo e' il punto. 

Non e' quindi vero il tuo paradigma, che pone:

Assenza di ricordi, tra una vita e l'altra 

= uguale =

 assenza, in assoluto, di derivabilita' di una morale partente dall'assunto, dell'esistenza, per l'individuo, di piu' vite.

Quantomeno perche' senno', manco l'induismo esisterebbe. Dato empirico, prima ancora che logico o filosofico.

Se hai avuto la pazienza di seguirmi fino qui, a questo punto avrai capito di certo dove voglio arrivare: la paura della perdita, o della morte, sara' pure innata nell'uomo, ma si puo' superare. Ricordi "mistici" o no. Se uno crede, ad esempio, nell'eternita' della propria vita, avra' piu' paura del dolore, della noia, della mediocrita', e soprattutto del lutto, in quanto morte dell'altro, che non della morte in quanto morte del se' (e falso problema). Perche' la perdita, non e' vera perdita, mentre il dolore, e' vero dolore. Epicuro pure, diceva qualcosa di simile. Platone, sulla sovrapposizione tra maieutica, quale metodo migliore di trasmissione della filosofia e del sapere umano in generale, e ritorno di ricordi mistici da uno stadio disincarnato, dell'esistenza, ci ha costruito la sua fortuna.

Che cosa e' la morte? Questa e' la domanda che, secondo vi dovete fare.

E pure qui, mi ripeto.

Se vi rispondete e' una entificazione, di cio' che prima, entificato non era, fate bene ad averne paura. Fifa, orrore, eccetra.

Se e' un annientamento o un sonno eterno, fate male, ad averne.

Poi, liberissimi di continuare, a sbagliare.  ;D

#410
Senti Eutidemo, tu devi portare rispetto a quelli che tu chiami "Troll", se non in assoluto (impossibile, del resto, insegnare l'educazione a uno come te...), quantomeno nella misura in cui fai sorgere, nei tuoi lettori, il dubbio che tu ti riferisca ai presenti.

Ora visto che nei post 4, e 65, del tuo precedente argomento "La pace tra i due gangster" hai detto chiaramente che io sarei annoverato tra quelli che tu chiami "Troll", dimmi, ora, come devo interpretare questo tuo, a questo punto chiaramente personale, invito a

"mettermela in quel posto" ?

Stai scherzando, o vuoi litigare davvero?

Per me sei da moderazione, che comunque, non ricordando tutto a memoria, non puo' aver capito al volo, che ti riferivi specificamente a qualcuno dei presenti (sei stato "furbetto", finche' la furbizia e' durata).

Per quanto, scrivere che si ha odio e livore per una pace, e si desidera la continuazione a tempo indefinito di una guerra, (perche' di questo stiamo parlando, non giriamoci intorno e non prendiamoci in giro), e si invita chiunque non sia d'accordo a "mettersela in quel posto", non mi pare comunque il massimo, e gia' di per se' moderabile.

Qui non sei al tiro a segno, a cui ti eserciti con la foto di Putin, da solo, o insieme ad altri "amanti delle armi", come te, non so.

E in generale, a proposito di Troll, presenti o no, se qui qualcuno ha delle prove, che qualcun altro e' pagato, per scrivere quello che scrive, le presenti,  oppure presenti direttamente il certificato dello psichiatra attestante il (suo) disturbo paranoide di personalita', perche' la normalita' sociale media, ormai, non e' piu' "normale", e non e' piu' normalita': e' solo melma, melma sociale, in cui si puo' dare della spia, o del troll, a chiunque...

E comunque, Sempre con la foto del grande nemico esterno, ci si esercita al tiro a segno... che paese di Leoni...lo spirto (arcaismo, non refuso) guerriero italico...  ROARRR!!!







#411
Citazione di: anthonyi il 19 Febbraio 2025, 18:41:54 PMGli ucraini non hanno odio per i loro eterni aguzzini, lo dimostra il trattamento corretto che fanno ai russi arrestati. Solo che lo sanno che i russi non molleranno, e non lo faranno neanche dopo aver firmato qualsiasi documento. Per loro é inutile illudersi di una fantomatica pace, meglio combattere fino all'ultimo uomo, preferibilmente russo.


Sai, anche io penso, che la razza umana in generale, degli ultimi due secoli, non abbia mai covato un vero e proprio "odio" per i suoi eterni aguzzini (e sicari prezzolati): russobianchi prima, e nazisti poi.

Li ha solo spediti all'altro mondo come ha potuto, ogni volta che ha potuto, per autoguarigione e autodifesa.

Questo a prescindere da ogni definizione etnografica, o tanto piu', etnocentrica :D


#412
Citazione di: Adalberto il 19 Febbraio 2025, 21:43:11 PMTranslator



Nel particolare ti posso dire che non mi è mai piaciuta questa pretesa di assolutezza nel distinguere il bene dal male.


Non piace neanche a me. 

Ma proprio per non distinguere in modo "assoluto", tu personalmente, devi accontentarti di saper "distinguere" (prospettiva immanente) in un mondo socialmente e spiritualmente impazzito, che vorrebbe il trionfo del "bene" al di la' della distinzione dicotomica stessa, ovverosia l'annullamento, o la sussunzione, provvidenzialistica o come grado di perfezione minore, del male (prospettiva trascendente).

Per questo, come ti ho detto rivaluto i manichei. Che a quanto pare, lo avevano ben capito, loro, che Il male desidera il bene, e non viceversa. Se invece accettiamo una logica di redenzione, o di sacrificio, vale il folle, viceversa. In cui Il bene, desidera il male, sia pure per sussumerlo o redimerlo. In questa prospettiva, l'uomo, impazzito della follia "tipica" di un certo "occidente", non si accontenta piu' di distinguere, ma vuole il monismo, oltre la distinzione. Per questo, tu intuisci che le religioni monoteiste "fissano", o meglio inaugurano, un certo tipo di distinzione, piu' "rigido", oltre la distinzione "morbida" tra complementari.

Il metodo della filosofia, lo avrai capito, non e' cercare pedissequamente la traccia storica o etnografica, ma rendere ragione dei concetti, possibilmente attenzionamdo i caratteri, dei tipi umani che li esprimono (la cosiddetta coerenza, che non e' solo fare gli eremiti o morire per la patria).


#413
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
19 Febbraio 2025, 20:40:53 PM
Non desidero quello che non esiste (aldila', concetti trascendenti, significazioni trascendenti del dato di fatto della morte, tra cui: cultura dell'effimero, del negativo, della morte come consolazione, riposo eccetera), nom desidero nulla di nulla di tutto cio',  per mia grande fortuna (piuttosto che merito)...

Quanto a quello che esiste (cioe' questa vita: e veniamo, finalmente, alle cose serie...), vado a momenti, piu' no che si', purtroppo.

Io penso che i mediocri hanno paura della (comunemente intesa) morte, cioe' della morte del se'; le persone, esistenzialmente o spiritualmente "grandi", hanno paura del lutto, cioe' della morte dell'altro. E con esso dell'ulteriore, della "trasformazione" in genere. E il significato della eternita', e' (certo) una eternita' di altro, non certo una eternita' di se', laddove, dell'eternita' stessa, non ci sarebbe bisogno. Difficile, da desiderare, ma non impossibile.

Bisogna comprendere che cosa davvero sia la morte, per comprendere se essa ci fa paura.

La morte, e' entificazione, sottrazione al divenire, e all'assurdo, per essere consegnati all'essere. Consegna, agli altri e al mondo, del (proprio) cadavere, cioe' dell'ente perfetto, e perfettamente razionale. La mietitrice, si', ma del grano in quanto prodotto umano rispetto alla natura selvaggia.

Di questa roba qui, se cosi' immagginata e concepita, e' giusto (cioe' etico) aver paura.

Se, invece, ancora la intendiamo, questa stessa morte dico, come sottrazione, di noi stessi, all'essere, per essere consegnati al divenire e al nulla, cioe' se ancora siamo immaturi, bambini nel senso peggiore del termine... allora...che dire...

Di questa roba qui non e' giusto (e non e' etico) aver paura. Meglio la reterica dell'eroe, dell'immortale, dell'esteta, del piantatore piu' o meno naturale o culturale di semi eterni eccetera. Cioe', "meglio", qui lo dico, nel senso di, meno, peggio.



#414
Citazione di: anthonyi il 19 Febbraio 2025, 19:05:03 PMPutin cerca di uccidere Zelensky da prima del 24 febbraio 2022, non c'é mai riuscito. È zelensky non ha avuto paura neanche nei momenti più difficili, quando la grande armata avanzava verso Kiev, figurati se c'è l'ha adesso.


Tu davvero credi che solo (e principalmente) i russi, vogliano farlo fuori?

Ma su...



#415
Citazione di: Adalberto il 19 Febbraio 2025, 12:54:17 PMTranslator
 
 

Ciao Niko, scusa il ritardo, troppo superlavoro. Ti ringrazio per questi concetti che mi aiutano a sistematizzare idee sparse, ma un po' le rimescolano  anche.
Se hai tempo e pazienza ti chiederei se  prima  dei presocratici si possono individuare i semi da cui  poi sono germogliate le due espressioni del pensiero logico razionale di cui. Mi riferisco alle credenze religiose arcaiche o alle narrazioni mitologiche sviluppate prima della scrittura o ai suoi albori.
Ad esempio, tornando  indietro di un paio di secolo rispetto a Parmenide, mi viene da pensare alle azioni dei  personaggi dell'Iliade  che risultavano  dettate dagli  dei.
Lo stesso incipit dell'Iliade sembra ridurre  l'azione del poeta alla mera trascrizione di quello che  canta la Musa.
Intendo dire che non si percepisce l'ansia di chi sta di fronte al bivio fra due opzioni  opposte.
Con questa modalità forse  Omero intendeva solo rendere l'idea del vissuto  all'epoca della guerra di Troia, per quanto fossero a lui pervenute oralmente attraverso un centinaio di  generazioni che magari si sono trasmesse quelle gesta poetandole, cantandole o semplicemente narrandole non so. 
Però, se è vero che anche l'Odissea è stata da lui composta, prima oralmente e poi trascritta, appare chiaro che in questa seconda opera i suoi personaggi  vengono descritti  in forma più attuale (per la sua epoca), cioè  più coscienti di sé anche se sempre immersi  in un mondo di volitive divinità olimpiche.
Mi sembra che quest'epoca si collochi un po' prima della opposizione fra bene e male e quindi dell'emergere di leggi morali di varia espressione.
Non so poi se sia pertinente parlare della nascita della tragedia greca e dalle contrapposte forze in gioco, perché poco o nulla ne so. Inoltre  non tutti sembrano concordi sulla derivazione dionisiaca, riferendosi invece a danze mimiche di eroi mitizzati. Ma sto diventando troppo dispersivo, perdonami.


Ripeto, per comptendere la radicalita' di certe "divisioni", che giustamente ti turba devi comprendere che in realta' non sono semplici "divisioni", ma espressioni di un piu' forte sottostante desiderio di unita'.

Che senso ha la divisione essere/non essere? Ce lo dice Parmendide stesso, ha il senso di affermare, che esiste, e vale solo l'essere.

Dietro la divisione> c'e' un desiderio di unita'.

Per questo > causa > la divisione, ti appare non riconciliabile e forte, in questo senso anti orientale, non simile a quella tra yin e jang, non volta alla individuazione di una complementarita'.

Che senso avra' mai tutta la parabola scettica, e poi cristiana, di bene contro male? Ovvio, affermare o conseguire il bene e salvarsi dal male. Di nuovo:

La divisione e' forte > perche' nell'attimo stesso in cui la si pone, la si vorrebbe negare. Tutti desiderano il bene, e abborriscono il male; il problema semmai e' riconoscerlo, implementarlo e compierlo. Ma la dicotomia in se' non e' posta, per compiere una vera scelta tra i due termini di essa, ma di nuovo, per affermare uno sull'altro.

Se mi chiedi se questo sia un aspetto
specifico della societa' occidentale, che la distingue da altre, altri tipi di societa', in cui le opposizioni sono piu' morbide, ti ripeto la risposta secondo me e' > si', e' cosi'.

Se mi chiedi se questo sia un bene la risposta secondo me e' > no, non e' un bene.

Societa' in grado di accettare la scissione e la dualita' sono migliori, di societa' monistiche o alla ricerca dell'unita'. Per questo l'apice della nostra civilta' e' il periodo greco tragico e presocratico, da Socrate in poi e' tutta decadenza (Nietzsche) e lo e' perche', accecati da un desiderio di unita', noi occidentali perdiamo, o comunque svalutiamo, la capacita'di accettare il tragico e la molteplicita', il dualismo e la complementarita'.

Per quanto riguarda la "voce ispiratrice della musa", che Omero si limiterebbe a trascrivere senza farsi sedurre dalla ricerca di una ricociliazione nell'unita', o di un monismo, tra se e la musa quale alterita' divina, quindi tra se e altro, e proprio in questo starebbe la grandezza e la genialita'

non-decadente/non parmenidea

di Omero, si' sono d'accordo, forse dovresti leggere Jaynes e la sua teoria della mente bicamerale: la coscienza come fenoneno generale nasce come voce, e la coscienza moderna e' la sussunzione monistica della voce al (solo, e trionfante) pensiero; mentre lo stadio antico, dell'uomo, consiste in una piu' serena accettazione, della complementarita' non unitaria e non "risolta" (di nuovo, come dicevamo per bene e male o per essere e non essere: non risolta, si intende, nella prefetenza di un opposto sull'altro)  tra voce e pensiero. Trascrivere, cioe' limitarsi a riportare le parole della musa, e' uno stadio umano, ed esistenziale, precedente, a quello, a noi piu' vicino, dello scrivere, cioe' del produrre un pensiero ormai maturamente autocosciente, che si sappia essere nostro, da noi controllato e di cui noi siamo responsabili.

Insomma le vicende intrapsichiche coscienti del (singolo) uomo, in cui c'e' un pensiero soliloquiante o al limite un monologo, e quindi una tragedia decaduta in farsa, una dualita' ricondotta a unita', perche' nella dimensione intrapsichica cosciente c'e' sempre una sola persona che "parla", che essa ne simuli o no, due o piu', derivano tutte, tali vicende intrapsichiche intendo, dalle vicende interpersonali, in cui c'e' un dialogo, o quantomeno una dettatura/trascrizione, e qundi una tragedia vera, e originale/originaria, data dal fatto che c'e' una presenza, vera, non virtuale, sulla scena, di (almeno) due o piu' persone; fossero anche, queste due, la coppia Omero + musa; individuo + il suo pensiero, che oggi sarebbe considerato di tipo schizofrenico, espimentesi in "voci".






#416
Citazione di: anthonyi il 19 Febbraio 2025, 11:56:50 AMCredo che gli anni siano 3, e comunque le condizioni sul tavolo allora erano assolutamente inaccettabili. Non si sa nulla sulle condizioni dell'attuale trattativa, che comunque credo Zelensky difficilmente accetterà, ma é certo che questi 3 anni son serviti, Putin non ha più blindati, anche le artiglierie sono ridotte al lumicino, tanto che qualcuna se l'é fatta dare dal grassone coreano, antiaeree e sistemi, poi, hanno subito tante di quelle perdite che non proteggono quasi niente. Le navi da guerra, quelle rimaste, devono stare rintanate in un angolino del Mar nero.
Putin ha buttato, e perso, in questa guerra tutto quello che poteva, per me l'Ucraina deve solo aspettare che esaurisca del tutto le risorse.
Altro che accordi presi sulla sua testa.


Trattera', trattera', che ci tiene alla pelle e non e' consigliato da te...


#417
Citazione di: Eutidemo il 19 Febbraio 2025, 06:07:50 AMQuelli come te!


E come sono quelli come me? Dai fammi un bel profilo lombrosiano, che tanto, voi che volete questa guerra, tutti razzisti siete...

Che cosa c'e' di falso in quello che ho detto?

Secondo te, I politicanti italiani ed europei stanno pagando questa guerra coi soldi nostri o coi soldi loro?

Quante probabilita' ci sono, che l'Ucraina, se non negozia in questa specifica occasione (e di fatto non si arrende, perche' la guerra l'ha persa) tra quattro o cinque anni esista ancora?

Il vero bersaglio polemico nella tuo sproloquio non e' ne' Putin ne' Trump ma la pace, e ti incavoli (come un Troll) se qualcuno te lo fa notare... i tuoi valori sono di guerra...

Ma tanto a parte le nostre discussioni, siamo relativamente al sicuro, perche' Zelensky messo come e' messo, ormai non puo' permettersi di far fallire i presenti negoziati, accettera' praticamente quslunque condizione.

Wow, avete fatto una guerra e l'avete persa...

Che esito incredibile, sorprendente, chi l'avrebbe mai detto, dato che era una guerra contro la Russia?

Tutti quelli che sono due anni, che vi dicevano che avreste perso al cento per cento, e che l'esito presente era piu' che scontato, erano tutti troll?

Avete ottenuto con duecento mila morti  e cento miaiardi spesi, quello che potevate ottenere due anni fa gratis e senza morti...

I Rambo de noantri...

I fenomeni della democrazia euroatlanticamente declinata e della logica sacrificale...

E alla fine... la pace l'hanno fatta quelli che, pure che della santa e mistica Madre Terra, se ne infischiano, e che tengono il condizionatore acceso.

Tempi ironici, i nostri. Tagici, ma ironici.

C'era chi aspettava la parusia, noi aspettiamo l'autodenuncia di Zelensky per: "Trattative non autorizzate". Dai suoi stessi decreti.





#418
Citazione di: InVerno il 16 Febbraio 2025, 20:06:07 PMRiguardo a Trotsky, circolava bellamente su Netflix un opera di propaganda antisemita, non è un iperbole, la serie tv russa sullo stesso. E' una serie moderna che piace al governo russo attuale, sono così compiacenti che hanno scelto come narratore immaginario della serie Ivan Ilyn in persona, il beniamino del dittatore vi spiegherà chi era Trotszky: cioè un ebreo, con tutti gli stereotipi nazisti sugli ebrei cuciti addosso, che ha quasi preso il potere in Russia e fallendo ha avvelenato per sempre la rivoluzione generando un aborto: cioè l'URSS. E tanti altri punti della narrativa controrivoluzionaria di allora. Amici di sinistra vi consiglio la visione!


E' strano, in effetti, che una serie Netflix su Trotsky non sia obbiettiva, ne celebrativa.

E' perche' l'hanno scritta quei cattivoni antisemiti dei russi.

Se invece l'avessero scritta e diretta gli amercani, una simile serie, calibrata sui raffinati gusti di un pubblico (pagante) ex sessantottino di sinistra moderata, tutta un'altra musica; Trotsky: sicuramente Mel Gibson su un cavallo bianco che grida: "viva la liberta'!" una scena si' una scena no, l'antagonista, Stalin, per par condicio una donna lesbica nera che recita solo nei giorni in cui ha le mestruazioni (che ci vuoi fare, era scritto in piccolo, da contratto) i cosacchi, invece, Chuk Norris, tutti, dal primo all'ultimo, anche nelle scene di massa: lo sdoppiano e lo moltiplicano con un apposito effetto speciale.

#419
Citazione di: Eutidemo il 16 Febbraio 2025, 17:15:47 PMLa vera scelta è stata (ed è) fra  "trostkisti" e "stalinisti"; ma se uno non conosce MOLTO bene la storia, non è assolutamente in grado di capire la differenza. :(


E' si, perche' oggi Trotsky starebbe con la naziucraina, e magari pure con Israele... 

Mica con l'Eurasia, che era il suo sogno fin dall'inizio, no....

Ma bravi, bravi, continuate a sognare, ex sessantottini... la vostra rivoluzione ha vinto....

Per quella di Trotsky tocca aspettare ancora un po'.


#420
Citazione di: Pio il 16 Febbraio 2025, 14:06:31 PMIl patto Ribbentrop/Molotov è incomprensibile se non si torno indietro alla pace compromesso di Riga del 21, che mise fine alla guerra russo polacca del 19-20. Tra Polonia e Russia c'è inimicizia storica che risale addirittura al 17 esimo secolo, con le guerre polacco moscovite. Con la pace di Riga la Russia perse parte della Bielorussia e dell'Ucraina. Dal momento che le mire hitleriane su Danzica e le rivendicazioni respinte duramente dalla Polonia divennero chiare, Stalinprese la palla al balzo per assestare il colpo definitivo alla Polonia e riprendersi le terre bielorusse e ucraine perdute. La storia insegna e fa capire come ciò che avviene oggi ha sempre causa negli errori, nei compromessi, nelle rivendicazioni storiche. Nella guerra russo polacca l'Ucraina autoproclamatasi indipendente si schiera con la Polonia e con le forze controrivoluzionarie sostenute dall'Occidente ( guarda caso la stessa che la sostiene maggiormente anche oggi). Ma non tutta l'Ucraina. Infatti la RssUcraina combatte con Mosca. Vi ricorda qualcosa? Questa divisione, queste due ucraine, era già presente 100 anni fa.

E bravo storico fuori tempo massimo, ma mi sa proprio che, per quanto riguarda tutte e due le circostanze, che hai giustamente menzionato, (guerra civile russa e oggi), in questa sede e non solo, ti sentirai rispondere, con sdegno, che c'e' sempre stata una sola, unica, perdurante nel tempo e intangibile Ucraina. E sai quale?

Quella controrivoluzionaria, antisemita e fascista.

Vedi, loro sono gli amici, dell'Ucraina.
Hanno messo pure la relativa bandiera su facebook.
Ci tengono, a descriverla bene.