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Messaggi - Alexander

#406
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
14 Maggio 2021, 10:31:43 AM
Buongiorno Daniele22


Il problema è che non serve certo Mattarella per capire che tutti noi mentiamo. Mentire è però un termine non del tutto esatto. Se io conosco ciò che è vero e consapevolmente lo nego, allora mento (in primis a me stesso), ma noi non conosciamo ciò che è "vero" e quindi escogitiamo un sistema collettivo di illusioni che ci appaia almeno vero-simile. Questo sistema ci permette di controllare la fondamentale angoscia esistenziale che proviamo. Il bisogno di sicurezza psicologica è fortissimo: la mente ha bisogno di sentirsi al sicuro, in qualche modo. Ecco allora che strumenti come la religione e la scienza  hanno un grande potere di fascinazione. Un sistema di pensiero che affascina e che rassicura è cibo nobile per la mente umana ( naturalmente poi di tutti e due ci si fa sopra pure un bel business). Ognuno, in modo diverso, cerca questa sicurezza e tanto più un pensiero è collettivo tanto più aumenta , illusoriamente, questa rassicurazione ("Se tutti lo credono, allora dev'essere vero.Meglio che ci creda anch'io"...è questo più o meno il ragionamento interiore che si fa). Un menzogna collettiva, per fare un esempio, tipo: "La natura è bella", finisce per costruire un mondo, indipendentemente dal fatto che lo sia, o che tutti provino questo sentimento verso di essa . L'importante è che, nella rassicurazione collettiva, si affermi la menzogna/illusione/fascinazione. Naturalmente poi diventa luogo comune, tendenza, moda e quant'altro serva per cementare questa menzogna collettiva, rendendola così apparentemente più "reale". E se la natura tradisce questa fascinazione, come è successo con la pandemia, allora si escogitano pensieri collettivi che tentano di salvare l'illusione, "estraendo" una parte dal tutto e utilizzando nuovamente il fascino dato da termini come "lotta", "guerra", ecc., da sempre utilizzati dall'umanità, per dare un senso all'imprevedibilità che ha colpito proprio la sicurezza illusoria. La fascinazione che proviamo dal contatto dei sensi con quel qualcosa che c'è "là fuori" è già una ricerca di senso, si può dire.


P.S. Anch'io sono piuttosto logoro. E non lo dico per "rassicurarti"  :'(
#407
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 23:42:06 PM
Buonasera a tutti



Sono d'accordo con Paul11 quando afferma che su questo forum si feticizza in modo fideistico la scienza, dalla gran parte di coloro che scrivono ( al limite dell'odiosità in alcuni interventi. Cosa che potrebbe forse far desistere molti dal partecipare). Dico anche che sembra di tutta evidenza e le veementi smentite non fanno che confermare che è un punto "dolente".
Mi complimento con Paul per il suo post, che anche se non condivido tutto, dà sempre spunti interessanti su cui riflettere. Soprattutto sulla ricerca di senso e sullo "spazio esistenziale" del soggetto, chiamato a vivere l'alienazione.
#408
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 17:39:49 PM
Buongiorno Daniele22


Puoi spiegare più dettagliatamente cosa intendi per "errore...che troverebbe sede nella nostra odierna valutazione sul fenomeno dell'apprendere"..Non riesco a interpretarlo bene. Grazie
#409
Tematiche Spirituali / Re:Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 13:18:13 PM

Buongiorno Iano


Tantissim domande brevi...
Rispondo un po' lapidariamente, per questione di tempo, scusami.


cit.Ma tu dici queste visioni parziali ci permettono di adattarci al giardino.
È una visione completa servirebbe invece a farci adattare a cosa?


Teoricamente a farci adattare perfettamente. Ma è un'illusione ovviamente. La natura non tende alla "perfezione".


cit.:Come fanno i sensi a smettere di illuderci, anche quando potenziati dagli strumenti della scienza, se ci illudono.


Non possono infatti, non è il loro compito.


cit.Non è che la verità te la danno al supermercato dopo che haii completato l'album dei bollini.
Ieri si vinceva l'erba, oggi la montagna ,e domani cosa?


Qualcos'altro, ma sempre relativo.


cit.Per giungere alla verità occorrerebbe un salto di qualità, che per alcuni è la scienza.
Ma tu credi davvero in queste salvifiche discontinuità?


No.


cit.E se le visioni non fossero parziali, ma fossero visioni?

Lo sono ma, essendo relative a qualcosa di parziale non possono essere che parziali.


Se invece possiedi una visione ha senso chiedersi di quale completa visione sia parte?


Ha senso per me essere consapevoli che si tratta di una visione parziale. La visione completa sarebbe ipoteticamente possibile solo a un Dio, se esiste. Penso che questa prospettiva aiuiti ad allargare la visione.


cit.:Come si fa' a riconoscere la completezza di una visione , se a quella tendi?


Non si può, ma si può ampliarla sempre restando al fatto che è parziale. Più salgo sulla montagna più vedo l'insieme della valle, ma non vedo la valle oltre l'altra montagna.


cit.Come si fa' a sapere quando l'album è completo, se non c'è lo hanno dato?


Se intendi "l'album della conoscenza" (scientifica) non so se sarà mai completo. ma potrebbe rivelarsi anche poco interessante, dopo tutto, se in un futuro sarà possibile. Forse che la vita di Alexander è più piena e felice di quella di Teodosio lo spurgalatrine di Bisanzio? M'illudo di sì, ma forse Teosio, pur conoscendo (scientificamente) meno, si divertiva di più, chi lo sa!
#410
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 09:08:04 AM
...Pensiamo solo all'ipotesi che l'essere umano fosse privo del senso della vista. Non esisterebbe alcuna cosmogonia...
#411
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
13 Maggio 2021, 08:35:13 AM
Buongiorno a tutti


Atto di fede su dei sensi che sappiamo già limitati e che forniscono solo visioni parziali dell'"immanente"? E sulla base di visioni parziali stabilire con certezza che esiste solo quella parzialità? Una formica può credere con certezza che esista solo l'erbetta del giardino, ma solo perché non ha mai visto una montagna. I sensi ci illudono eccome, sono deputati a questo. Un semplice strumento per farci adattare al "giardino" che noi assumiamo come vero.
#412
Buongiorno a tutti


Lo so. La vita è proprio imprevedibile. Succede di tutto. La frase "fatevi il covid" voleva sdrammatizzare perché molti sono stati male , ma moltissimi poco o nulla.  Quindi, essendo una battuta iperbolica non la ritengo offensiva. Se qualcuno si sente offeso non so che farci. Me ne farò una ragione.
#413
Buona serata


Ma fatevi il covid! Non succede niente. Guardate me. Sono ancora qua che scrivo. Mi sembra di essere lo stesso di prima, a parte i piedi freddi (ma il mio medico ha detto che non c'entra un ....). Così vi fate dei bei anticorpi doc, su misura e naturali 100%. Quel che non ammazza ingrassa... :D
#414
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
10 Maggio 2021, 14:47:47 PM
Buongiorno a tutti


Secondo me ha ragione Niko quando parla di anti-cristianesimo che però  ripete la concezione salvifica cristiana del tempo e della storia. La tensione al progredire, al migliorare è tipicamente cristiana, è nata negli orti botanici e nelle farmacie dei monasteri, nella volontà di dominio sulla natura, sullo sfruttamento della stessa in funzione dell'uomo. La scienza è antropocentrica ancor più del Cristianesimo e se ultimamente sembra interessarsi al destino del globo è sempre in funzione dell'uomo, del suo progresso e ben-essere. non c'è reale amore , ma scelte interessate, purtroppo anche funzionali ad un sistema finanziario capitalistico che vede nel green la nuova cuccagna per fare business. La scienza ha subito un bello scrollone dalla pandemia. Si è visto quanto si è ancora in bala della forza indifferente della natura. Noi che pensavamo ormai di controllarla. Un' illusione collettiva che si è infranta. Si è visto che il re è ancora nudo. Bisogna progredire ancora e mettersi ancor più in sicurezza. La religiosità e la scienza si somigliano nel tentativo di nascondere sotto il tappeto la morte. Non la morte in sé, ma l'evento morte vissuto dal soggetto, la separazione. In un'altra cosa scienza e religione si somigliano: hanno ambedue un che di degenerativo in esse. La religione ce l'ha nella superstizione; mentre la scienza ce l'ha nello scientismo. Ambedue poi non disdegnano di leccare l'interesse economico e il potere. Sembrano peggio delle capre in questo. L'ipocrisia è poi fortemente rappresentata in tutte e due le discipline: santi con lo spadone in mano e scienziati che progettano bombe terrificanti. La religione ha perso l'amore per la ricerca della saggezza, ripiegando nella ritualità,  mentre la scienza non si preoccupa del senso e delle conseguenze del suo inarrestabile "progredire", quasi come fosse cieca.
#415
A dire il vero io avevo letto questa:


ANSA) - ROMA, 09 MAG - Dovrebbe avvenire nel Mediterraneo il rientro del secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B, secondo le stime aggiornate del sito Space-Track, basate dei dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad). La finestra temporale prevede ancora un'incertezza di più o meno un'ora e va dalle 3,11 alle 5,11 italiane; l'area sulla quale dovrebbe avvenire il rientro è più a ovest rispetto a quella precedentemente prevista nel Nord Atlantico, ed è compresa fra 35,9 gradi di latitudine e 24,4 di longitudine: corrisponde al bacino del Mediterraneo
#416
Percorsi ed Esperienze / Il silenzio
09 Maggio 2021, 10:00:25 AM
Buongiorno a tutti


Il silenzio più rigenerante è quello che si ottiene quando si riesce a placare il continuo chiacchierio mentale che ci tormenta da mane a sera.  :(
#417
Buona domenica a tutti


Il razzo si è schiantato nell'Oceano Indiano, al largo delle Maldive, che non sono propriamente due passi dall'Italia. Ma questi esperti li sanno fare i conti?  ::)
#418
Buon pomeriggio Viator



cit.In sostanza (correggimi se anche questa volta sbaglio) tu vorresti - mi sembra - che il mondo così come è (cioè includente anche tutti i mali da te lamentati e che, assieme a tutto il resto, giustificano appunto il concetto di Mondo) sparisse per trasformarsi in un (ambiente ? dimensione? Regno Divino?) nel quale regnasse solo la giustizia la prosperità ed il piacere (oppure il piacere lo eliminiamo poichè è il padre dei vizi ?).


Più che sparire direi che si trasforma, o per meglio dire si rinnova. I "cieli e terra nuovi" di cui parla Giovanni nell'Apocalisse, sono iniziati con la venuta del Cristo e si concluderanno con il suo ritorno. L'Apocalisse, che significa "rivelazione", e che per secoli è stata interpretata invece, a uso terrorifico, come narrazione della catastrofe finale dell'umanità e del cosmo intero (?), inizia con una beatitudine:""Beato colui che legge e coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mantengono le cose che sono scritte in essa..." e termina con una profezia di pienezza riguardo il compimento finale del disegno divino, quando appunto verrà superata la condizione di sofferenza insita in questa vita. La sofferenza, secondo il pensiero cristiano, è una forma di ingiustizia. La profezia di Apocalisse è però già annunciata in Pietro: "noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia". Naturalmente si parla del ripristino della giustizia divina, non certo di quella ben più fallace ideata dall'uomo. Nei profeti più antichi la felicità di questo avvento messianico era descritta come un "return to Eden", ma Giovanni invece intravede un rinnovamento totale.




L'ultima cosa che non avrei capito (sono un testone.....ma prometto che d'ora in poi, su questo argomento - ti lascerò in pace)......sarebbe infine : ma ad eliminare male e sofferenza dal mondo...........chi deve pensarci : l'uomo oppure Dio ? Saluti.



Naturalmente Dio. Il cristiano è però chiamato a collaborare con Dio affinché questa giustizia si affermi anche nel presente, adoperandosi ad alleviare o risolvere tutte quelle situazioni di ingiustizia e sofferenza presenti copiosamente nel mondo. Con un paragone "pittorico" si potrebbe dire che il cristiano è chiamato a preparare la tela per il disegno finale.
#419
Buonasera Viator



Se dobbiamo dare un'interpretazione del concetto di onnipotenza divina, rifacendoci ai testi sacri, come da domanda di apertura, dobbiamo partire da quelli. Noi non conosciamo pienamente la natura divina, ma solo gli aspetti che i testi sacri ritengono esserci stati rivelati (manifestati) dal Dio. La riflessione quindi parte da questi.


cit.Dio può fare ciò che non è contrario alla sua natura (quindi non è onnipotente ? inoltre la natura di Dio sarebbe estranea e gerarchicamente superiore al concetto di Dio, visto che secondo te riuscirebbe a limitarlo?)


La natura di Dio è Dio, come la natura di Viator è Viator. Viator non può fare ciò che è contrario alla sua natura. Se, per esempio, la natura di Dio che è Dio stesso vuole e può agire come amore, non può voler agire anche come un malvagio demiurgo. Il suo amore è, coerentemente con la sua natura, onnipotente.


cit.(tutte le considerazioni qui precedenti sono grottesche e mostrano cosa succede quando si vorrebbe maneggiare una tesi fideistica sottoponendola a commenti che nascano dalla logica umana)


Sarebbe preferibile sottoporle all'irrazionalità?


cit.Pertanto, per esempio, l'uomo ha l'abilità di "peccare" (abilità ? volevi forse dire facoltà), ma Dio non possiede questo potere, (allora, evidentemente, si conferma che Dio non è onnipotente. Non ti scappa comunque l'idea che Dio possa risultare del tutto estraneo al bene, al male, al peccato. Oppure vuoi ridurre Dio al "modo di pensare" di noi poveracci umani?)


Viator, Dio non può volere ciò che è contro il suo volere. Non può voler salvare tutte le sue creature e allo stesso tempo non volerle salvare. Ciò limita la sua onnipotenza? No, ciò evidenzia che la volontà salvifica non è contraddittoria. Non c'è contraddizione in Dio, altrimenti non sarebbe Dio. Secondo il Crist. Dio si è rivelato agli uomini e quindi  a quello che tu definisci come il "modo di pensare di noi poveracci umani". Di fatto, non ne abbiamo altri.


cit.Ciò che è senza senso rimane tale anche quando si parla di Dio. (ma le contraddizioni rappresentato concetto umano e non trascendente, per la semplice ragione che esse sono il risultato della nostra UMANA LIMITATEZZA che non ci permette di capacitarci di un TUTTO il quale è esterno, estraneo a qualsiasi proprio contenuto, quindi include anche le contraddizioni (UMANE) senza esserne riguardato).


Il Dio di cui stiamo parlando, nella concezione delle religioni del Libro, è un ente trascendente (il supremo ente per definizione), non è semplicemente la somma di ciò che esiste. Gli enti possono apparire contraddittori, ma non possiamo parlare di contraddizioni in Dio, altrimenti sarebbe un ente come gli altri, ma non sarebbe Dio.


cit.(Certo che siam forti! Confezioniamo un nostro concetto di perfezione (definizione : ciò che non si può in alcun modo migliorare o peggiorare = l'eternamente statico ed immodificabile - quindi LA MORTE) poi, senza avere capito una mazza della vera perfezione, gli cuciamo addosso un vestitino della festa consistente nella "semplice" e (scusatemi) "volgare" eliminazione della "bua", cioè della sofferenza).

Sarà anche "volgare", ma un mondo senza morte, malattie, dolore, povertà non sarebbe disprezzabile. Infatti è proprio per la presenza di queste che tantissimi non credono in Dio.


cit.In sintesi: Dio è onnipotente, ma questo significa che Dio può fare tutto quello che è logicamente possibile Dio faccia. Non può fare tutto quello che contraddice la sua natura divina (Bene. abbiamo cominciato con la natura di Dio e terminiamo con quella. Forse faccio bene io a credere nella Natura e a non credere in alcun Dio rivelato o personalistico).


Questo non lo so, ma io non mi fiderei tanto nemmeno della natura( in minuscolo).
#420
Buongiorno a tutti



Dovremmo capire che cosa s'intende per "onnipotenza", però. Dio può fare ciò che non è contrario alla sua natura e nemmeno si può rispondere sempre con un sì alla domanda: "Dio può fare X?" Questo porta infatti ad una marea di contraddizioni. L'affermazione "Dio può fare qualunque cosa" è valida solo se , come preliminare, poniamo una condizione che implica la perfezione data dal vero potere. Il vero potere implica la coerenza, in quanto Dio non può voler contraddire la propria volontà. Pertanto, per esempio, l'uomo ha l'abilità di "peccare", ma Dio non possiede questo potere, in quanto sarebbe contraddittorio  con la sua natura stessa, oltre che ovviamente assurdo. "Nulla che implichi contraddizioni rientra all'interno del potere di Dio" dice Tommaso d'Aquino. Dio non può creare dei cerchi quadrati. Ciò che è senza senso rimane tale anche quando si parla di Dio.
Tenendo in conto questa premessa appare difficile sostenere che Dio avrebbe potuto fare il mondo perfetto, intendendo per perfetto uno stato di totale assenza della sofferenza, relativamente al nostro concetto ideale di esistenza.Il mondo, in presenza di un ipotetico Dio creatore o causa prima, riflette la natura  della volontà e del potere di Dio stesso. Appare cioè come "buono" allo sguardo di Dio e non della creatura, che non possiede la stessa volontà e potenza.Nel Cristianesimo si parla di un Gesù che rivela  la natura di questa potenza d'agire di dio paragonandola, esemplificando, ad un padre buono. In Oriente Dio può essere visto come madre. Qual'è la natura e l'agire del genitore? Amare gratuitamente e prendersi cura della prole.
L'onnipotenza attribuita a Dio, che cioè Egli possa fare tutto, assolutamente, è vera; ma ciò che è assolutamente possibile significa qualsiasi cosa che non rappresenti un controsenso. Ossia ciò che è logicamente possibile fare e non ciò che coinvolga una contraddizione.
Si possono trovare sostanzialmente due modi in cui una possibile azione possa contraddire la natura di Dio:
-Se l'azione stessa è contradditoria (Uno scapolo sposato, per esempio - scapolo è colui che non è sposato ed è un controsenso dire che uno che è celibe possa essere coniugato)
-Se l'azione contraddice la natura di Dio (Una montagna troppo pesante da spostare- una questione famosa nell'antichità, ma controsenso- Dio può tutto e non ci può essere una montagna che tale Dio non possa spostare)
Un altro esempio che sembra "limitare" l'onnipotenza di Dio:
Dio non può creare un essere più potente di Dio, poiché ciò contraddirebbe la natura di Dio come onnipotente. Allo stesso modo Dio non può rendersi non-onnipotente, perché anche questo contraddirebbe la sua natura. Però può scegliere di limitare la sua potenza (come nel caso della Creazione), perché questo non contraddice la sua natura, come  per esempio un atleta che decida di limitare la sua forza per ottenere un dato risultato.
In sintesi: Dio è onnipotente, ma questo significa che Dio può fare tutto quello che è logicamente possibile Dio faccia. Non può fare tutto quello che contraddice la sua natura divina.