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Messaggi - Socrate78

#406
In Italia il periodo migliore in cui c'erano davvero meno contagi è stato quello della prima metà di luglio, successivamente si è registrato un incremento non notevole, ma comunque presente, ad esempio ieri i contagi sono stati 386, di più rispetto ad alcuni giorni dell'inizio di luglio in cui erano sotto i 150 o comunque sotto i 200 a livello nazionale. Non so però dire se sono oscillazioni con scarso significato epidemiologico oppure se l'aumento indica un peggioramento dell'epidemia.
#407
Che cosa ne pensate del relativismo religioso, cioè della teoria, molto diffusa oggi, secondo cui in pratica tutte le religioni siano positive per la crescita spirituale della persona e contribuiscano ad elevare il livello morale di chi le pratica? Io non credo, e parlo da un punto di vista stavolta laico, che sia davvero così. Se si paragonano gli insegnamenti ad esempio di Cristo, che dice: "Ama i tuoi nemici, perdonali" rispetto agli insegnamenti di Maometto, si nota una differenza notevole: Maometto insiste in pratica quasi esclusivamente sulla fede nell'unico Dio chiamato Allah, ma poi non insiste (se non in maniera molto generica) sul concetto di carità verso il prossimo, anzi se si esamina la sua vita si nota come egli perseguitò ed espulse gli ebrei delle tribù di Medina soltanto perché non volevano convertirsi al Corano e volevano restare fedeli all'ebraismo. Alla faccia della carità e del perdono proclamati da Cristo, che pure per Maometto sarebbe stato anch'egli un profeta di Allah! Quindi concludo, proprio a livello logico, che Islamismo e Cristianesimo non possono "giustificare" (cioè rendere giuste) in egual modo le persone che le praticano. Lo stesso può dirsi dell'ebraismo, esso si basa comunque sull'idea che il popolo puro ed eletto sia quello ebraico e che gli altri si trovino ad un livello inferiore di spiritualità e di grazia verso Dio, il fatto di praticare i precetti della Torah (spesso di natura molto formale ed esteriore) renderebbe puri gli ebrei osservanti ed impuri tutti gli altri: un'idea del genere va in forte contrasto con il concetto di carità e di dignità di ogni uomo che viene proclamata dal Cristianesimo, quindi anche l'Ebraismo non può essere messo allo stesso livello del Cristianesimo. In questo senso io concluderei che agli occhi di Dio è molto meglio un ateo che pratica di fatto azioni caritatevoli verso gli altri che un ebreo osservante che guarda gli altri dall'alto in basso solo perché non fanno parte della cerchia del popolo eletto, quest'ebreo sarebbe equiparabile al fariseo ipocrita definito da Cristo come "sepolcro imbiancato".
Eppure il Papa attuale afferma di fatto che tutte le religioni siano positive per la salvezza dell'uomo, ma non tiene conto del fatto che ci sono differenze notevoli tra i messaggi che esse veicolano, tali per cui non possono essere messe tutte sullo stesso piano.
#408
In realtà Viator, ovviamente da non credente non ci crederai a priori, ma vi sono testimonianze molto interessanti di preti esorcisti (come un certo Padre Sergio) che si sono trovati a liberare i genitori che avevano compiuto aborto volontario dalle anime dei loro figli abortiti, che appunto erano anime purtroppo in stato di dannazione perché li avevano odiati in maniera irreversibile a causa del fatto che erano stati privati del dono della vita!.

#409
L'aborto è un'azione moralmente orribile ed è di fatto sempre una SOPRAFFAZIONE di un soggetto più forte (l'adulto) su un essere in condizioni di assoluta debolezza (l'embrione o il feto). Nell'aborto l'adulto per una marea di ragioni decide che una vita non debba nascere, ma ovviamente il feto non può esprimere il proprio consenso a questa scelta, quindi è sempre un atto di prevaricazione del più forte sul più debole. Lo scrittore antico cristiano Tertulliano condannava infatti l'aborto (pratica diffusa nell'antica Roma) dicendo che "E' già uomo chi uomo sarà...", quindi non è lecito non farlo nascere. Quanto alla giustificazione secondo cui con l'aborto si priverebbe della sofferenza una persona che avrebbe in vita gravi malformazioni ciò equivale esattamente a quello che i nazisti affermavano quando dicevano che esistevano vite non degne di essere vissute: si tratta di un atto di presunzione in cui l'adulto si arroga il diritto di stabilire a priori quale vita è degna di essere vissuta e quale no.
Per la mia fede cristiana l'aborto è un peccato che grida vendetta agli occhi di Dio, e aggiungerei di più: il male che viene fatto con l'aborto non è solo un peccato mortale per chi compie questo atto, ma siccome ogni essere umano è dotato di anima fin dal concepimento ecco che una volta che l'anima dell'abortito si sgancerà dal feto che la ospita essa a mio avviso si renderà conto perfettamente del male che gli è stato fatto e probabilmente odierà i genitori per non avergli dato la possibilità di sperimentare la vita o comunque soffrirà per quest'ingiustizia che le è stata fatta.
#410
In realtà il concetto che esista una "fase orale" può essere evidente dal fatto che il bambino piccolo tende a portare alla bocca gli oggetti che incontra, quindi la bocca diventa per lui un mezzo di esplorazione e conoscenza del mondo circostante. Tuttavia da qui a dire che questo atto nasconda una pulsione di tipo sessuale è indimostrabile, in realtà Freud per formulare le sue tesi si basò sui racconti dei pazienti, ma non fece alcuna dimostrazione empirica. La psicoanalisi freudiana non deriva quindi da una verifica sperimentale ed è una teoria che Popper considerava "non falsificabile".
#411
Forse non c'entra moltissimo con un topic strettamente filosofico (anche se Freud è considerato tra i maestri del pensiero filosofico), ma il modello che Freud elaborò in base al quale la sessualità umana attraverserebbe diverse fasi(orale, anale,fallica e poi genitale adulta) è ancora valido e adottato dalla psicologia e psichiatria moderne? Oppure ha il difetto di ricondurre alla sessualità infantile tutti i problemi caratteriali e comportamentali di un ipotetico adulto e quindi è riduttivo?
#412
Se esaminiamo però i motivi che spingono una persona a fidarsi degli altri, notiamo che questi motivi non sono quasi mai razionali, ad esempio ci fidiamo istintivamente di una persona particolarmente carismatica e che sa affascinarci, ma questo non è un motivo logico per farlo, visto che può trattarsi benissimo di un gran mascalzone che è però dotato di carisma e fascino. Il bambino si fida istintivamente della madre, ma dietro quella fiducia non c'è un ragionamento, piuttosto vi è una certezza istintiva secondo cui se la madre non gli ha mai fatto del male e lo ha sempre accudito amorevolmente, essa continuerà a farlo, ma razionalmente nulla fa pensare che debba essere davvero così. Da un punto di vista razionale (svincolato dall'emotività) non dovremmo fidarci proprio di nessuno, perché chiunque potrebbe essere in malafede e volere il nostro male. Se applichiamo il discorso anche alle leggi scientifiche, si potrebbe anche dare ragione ad Hume che sosteneva che il concetto scientifico di "legge naturale" non derivi da un ragionamento razionale, ma dall'abitudine della mente a vedere sempre associata una presunta/ causa ad un determinato effetto: da ciò la certezza istintiva che sia sempre così, ma razionalmente non è affatto detto che ciò che si è verificato in passato debba valere anche per il futuro!
#413
Il bisogno delle regole è derivato da fattori ambientali, ma a mio avviso non ha basi nella genetica. Il bambino infatti lasciato a se stesso è quanto di più sregolato ci possa essere: vuole sperimentare il mondo e lo fa con istintiva libertà, senza regole appunto, e proprio per questo rischia di farsi male o di combinare dei pasticci se non interviene l'autorità materna o paterna a "gestirlo". La curiosità e la vivacità del fanciullo sono di per sé qualcosa che non conosce regola. La coscienza morale che distingue il bene dal male e che porta la maggior parte delle persone a non trasgredire le norme della società in cui vive non deriva dalla genetica, ma dall'educazione genitoriale e poi sociale (scolastica ad esempio), ma senza questi fattori si avrebbe a mio modesto avviso un individuo "selvaggio" che penserebbe solo a soddisfare con ogni mezzo i propri bisogni, molto simile semmai agli animali che all'uomo evoluto come noi lo intendiamo.
#414
Ciò però non è vero nel caso della logica formale dei sillogismi, lì esistono dei criteri universali che fanno sì che tutte le persone dotate di intelletto riconoscano che si tratta di un modo di pensare razionale. Lo stesso si può dire per la matematica, tutti riconoscono che è razionale dire che "2+2=4", tuttavia se si approfondisce si nota che non sanno dire il vero motivo, semplicemente rispondono "Perché è così".
#415
In questi giorni si parla abbastanza frequentemente di un incremento anche se lieve dei contagi, ad esempio settimana scorsa essi scesero al di sotto dei 150 complessivi in Italia, mentre in questa settimana siamo (bollettino di ieri) a 282 e nascono nuovi piccoli focolai in molte regioni.
Ora, ciò non significa che l'andamento sta andando peggio del previsto e smentisce coloro che dicevano che si sarebbe arrivati con l'estate ad una quota di contagi prossima allo zero? Non si è mai giunto a far scendere i contagi al di sotto dei 100 complessivi, dopo il decremento di giugno l'epidemia si è stabilizzata ma non è più regredita. Ciò significa che con l'autunno la situazione è destinata progressivamente a degenerare di nuovo con una seconda ondata?
#416
Secondo la filosofia greca (Aristotele) l'uomo è definibile come un "animale razionale", cioé avrebbe la capacità di agire seguendo una logica che gli farebbe valutare, per ogni decisione, i costi e i benefici ed agire di conseguenza. Tuttavia è innegabile che esiste una parte istintuale ed irrazionale, ed emotiva, e questo è testimoniato dal fatto che molte decisioni sono prese da sensazioni istintive (e possono anche essere giuste...) come ad esempio la scelta del partner in amore, vi sono anche gesti eroici che di razionale hanno ben poco o niente, ad esempio una persona che decide di salvarne un'altra che sta annegando mettendo a rischio la sua vita agisce per istinto altruistico, non certo per pura razionalità e calcolo, altrimenti non farebbe un bel niente dal momento che rischierebbe la vita! Non solo, anche le grandi invenzioni che hanno fatto progredire la scienza sono derivate da un tipo di pensiero che non è quello schematico della pura razionalità, ma è semmai un pensiero creativo e divergente rispetto agli schemi consolidati: i grandi artisti e anche i grandi scienziati hanno sempre avuto una forte componente emotiva che li ha portati ad eccellere, senza di questa non avrebbero raggiunto le conquiste che hanno avuto. Se si dovesse quindi immaginare una società fatta di individui totalmente razionali senza la parte emotiva, ecco che ciò si rivelerebbe in realtà una catastrofe: nessuno più si innamorerebbe visto che vedrebbe l'altro freddamente e instaurerebbe relazioni fatte solo in vista di un guadagno materiale, non ci sarebbero più azioni di altruismo, nessuno farebbe più figli (infatti non ci sarebbe più istinto materno e paterno....) perché li vedrebbe semmai come un fastidio, e sarebbe un disastro anche in ambito lavorativo, perché non essendoci più sentimenti non ci sarebbe più nessun affiatamento tra colleghi, nessun amore verso ciò che si fa, nessun sentimento di rispetto verso l'autorità e la gerarchia, insomma la pura razionalità porterebbe alla disgregazione sociale.
Quindi si può dire che è proprio la componente irrazionale a garantire la continuazione della vita e anche il progresso sociale?



#417
Tematiche Spirituali / La preghiera ha un senso?
13 Giugno 2020, 20:55:12 PM
Ammettendo che esista un Dio che ha già stabilito gli eventi che ogni persona deve affrontare e subire nella vita (nel bene come nel male), quale sarebbe il senso della preghiera? La preghiera avrebbe un senso se noi potessimo in qualche modo influenzare il corso degli eventi con la nostra volontà, ma ciò è in antitesi con l'idea che esista un piano divino già prestabilito a cui non ci si può sottrarre. Oppure Dio lascerebbe effettivamente a noi la possibilità di cambiare le cose attraverso quell'atto di fede che è la preghiera?
#418
Ammettendo che ogni vita abbia un suo significato nel progetto divino, perché Dio permette la morte dei neonati o di bambini molto piccoli, senza che quella vita possa svilupparsi, crescere nelle sue potenzialità e nella sua pienezza? Il progetto divino sulla Terra per queste vite si esaurirebbe solo in pochi mesi o qualche anno e poi basta?
#419
Intanto però oggi è uscito un bollettino con più di duemila contagiati e solo oggi i morti sono stati 368. Non sembra che si riesca a contenere facilmente questo virus.
#420
Tematiche Spirituali / La telepatia esiste secondo voi?
25 Dicembre 2019, 20:40:50 PM
Secondo voi esiste la telepatia, cioè la trasmissione del pensiero per via telepatica? Una persona può trasmettere i propri pensieri ad un'altra e le due menti comunicare anche a distanza? Due diverse situazioni e contesti (che sono comunque differenti...) possono però entrare in contatto telepatico e quindi generare anche parole simili o addirittura uguali?