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Messaggi - giona2068

#406
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
07 Settembre 2016, 16:13:20 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Settembre 2016, 15:39:35 PM
Volevo rispondere a Sariputra risposta 2

Le tue considerazioni razionali sulla natura di Dio sono inappuntabili, la Teologia barocca ha costruito un'immagine di Dio insostenibile al vaglio dell'analisi, e lo ha fatto assegnando a Dio stesso attributi che lui stesso non si dà, quando interagisce con l'uomo.
Per me l'unica evoluzione possibile di questi problemi è la destrutturazione, il prendere un concetto complesso come quello di Dio, analizzandone le componenti, e valutando quelle che hanno aspetti critici. L'alternativa è la logica manichea, del tutto o niente, o si accetta Dio secondo un modello definito a priori, che poi bisogna capire come si è formato nel tempo (Io do per certo che all'origine c'è l'azione Divina, ma poi c'è sempre l'intermediazione dell'uomo).


A giona2068 risposta 3 volevo dire che la ricerca delle verità divine non è per me un atto di superbia, è un atto naturale effetto della nostra capacità di pensare. L'idea che sia un atto di superbia è stata costruita dalla chiesa istituzionalizzata che vedeva giustamente questa ricerca come lesiva del suo monopolio culturale
Anche in risposta 7 ritorna la stessa teoria discutibile per la quale Dio può essere solo adorato e non osservato analiticamente, ma se noi uomini abbiamo la capacità di analizzare Dio, ed essendo stati creati da lui, questa capacità ce l'ha data lui, è un talento che abbiamo, la conosci la parabola dei talenti? Devono essere utilizzati, certamente bene e a fin di bene, ma devono essere utilizzati.

Sono d'accordo con l'idea di acquario69 risposta 4, i concetti di buono e cattivo sono concetti umani, per degli enti spirituali serve altro, per Dio sarebbe buono il concetto di benigno, cioè colui che vede positivamente e favorisce il bene, cosi il demonio non è cattivo, ma è perfido, cioè vede positivamente e favorisce il male, naturalmente bene e male visti nell'ottica dell'ente spirituale, che è diversa dalla nostra di poveri esseri carnali.


Oh benedetto! Stai forse dicendo che vogliamo analizzare il Signore Dio, le sue criticità ecc...?
Non abbiamo nessunissima capacità di analizzare il Signore Dio e non siamo stati creati per questo. Il massimo che ci è dato di fare è analizzare chi è Lui per noi, per noi, e chi siamo noi per Lui. Detto con termini più precisi, con il Suo aiuto, senza il quale non possiamo fare nulla, possiamo scoprire chi siamo, chi eravamo e cosa dobbiamo fare per recuperare ciò che abbiamo perduto.
La verità è di due tipi oggettiva e soggettiva.
La verità oggettiva è il mistero divino e come tale è ben lungi dalla nostra capacità di comprenderla, mentre la verità soggettiva è la nostra verità di umani senza vita fino a quando non ci incontriamo con Lui.
Come si può pensare di conoscere chi è il Signore Dio, se non sappiamo chi siamo noi?
Solo l'incarnazione della superbia/satana può spingere l'uomo in questa impresa assurda.
#407
Tematiche Spirituali / Re:Considerazioni sulla Fede
07 Settembre 2016, 15:39:20 PM
Citazione di: acquario69 il 07 Settembre 2016, 13:38:51 PM
CitazioneGiona scrive:
Non può quindi essere che esista fede senza sentimento, sarebbe come collegare il cavo alla rete elettrica e credere che in questo non passi la corrente.



ammesso che il sentimento e' il punto di contatto,per riallacciarsi alle sfere superiori,non trovi pero che nel sentimento ce' il pericolo che si trasformi in sentimentalismo e che riguarda quelle inferiori..facendo così corto circuito?!

Il sentimento è la corrente che passa attraverso il cavo/fede e non può mai diventare sentimentalismo perché, se la fede è il cavo che ci collega al cuore del Signore Dio, dal cuore del Signore sgorga solo amore.

Caro acquario69, secondo te,  è possibile avere fede o fiducia in chi non ti ama?
No!, perché chi non ama odia, quindi si riceverebbe solo odio, ma se la risposte non può che essere no, non è questa la prova che fede e sentimento sono strettamente connesse?
Si potrebbe ancora continuare dicendo che chiunque crede che esista fede senza amore, è senza fede e senza fiducia, ma speriamo sia solo mancanza di conoscenza a livello mentale e non a livello di cuore.
#408
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
07 Settembre 2016, 13:09:54 PM
Duc in Altum scrive


La fede è anche percezione certa, più che sicura, della "connessione" a Dio, quando la fede è rendersi responsabili all'amore che Dio nutre per noi.

Giona risponde.

La fede è il cavo che ci connette con il cuore del  Signore Dio e questo cavo sarà tanto più grosso quanto più grande è la nostra fede, fino a diventare un cavo infinito in chi arriva al credere.
Su questo cavo, che possiamo chiamare anche ponte, passa l'Amore del Signore Dio per noi e il nostro amore di ritorno per Lui.
Non può quindi essere che esista fede senza sentimento, sarebbe come collegare il cavo alla rete elettrica e credere che in questo non passi la corrente.
Umanamente può capitare che non vogliamo bene ad una persona della quale ci fidiamo? No! Immaginiamo ora cosa avviene quando dall'altro capo c'è la sorgente dell'Amore.
Purtroppo esiste anche la "fede" senza sentimento, ma non è la fede vera è una falsa fede costruita con anni di lavoro mentale.
Quella vera è spontanea nell'uomo puro.
Letteralmente la fede è un  confidare in qualcosa o qualcuno ed è spontanea perché gli umani sentono che da soli non fare nulla. Bisogna però vedere cosa si sceglie.
Scegliere cose diverse dal Signore Dio è l'errore più grave perché stacca il cavo dalla potenza divina con conseguenze devastanti al punto tale da non accorgersi della devastazione che ne è conseguita.
In ogni caso ogni anima confida o spera in qualcosa, la fede sempre c'è, ma quando è riposta al difuori del Signore Dio non genera vita perché non è più fede ma fiducia secondo il mondo.
La fede è anche speranza, non essendo credere, cioè fiducia totale, l'uomo spera che si verifichi l'evento atteso. Un po' come la speranza matematica in statistica.
La fede è pazienza per attendere senza perdere la speranza che il Signore conceda secondo la nostra speranza.
La fede è Pace perché impedisce al cuore di essere turbato con la consapevolezza che nessuno può danneggiarci.
La fede è carità perché rende la persona tranquilla e nella tranquillità passa la carità che è amore.
La fede è gioia perché suscita la fiducia in noi stessi, nel nostro prossimo e nel Signore Dio diventando una cosa sola.
In una parola la fede è: VITA.

Giona2068

#409
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 23:50:55 PM
Freedom
In secondo luogo bisognerebbe suggerire il metodo per conseguirla (se esiste un metodo) e non limitarsi ad esortare a scacciare gli idoli. A me sembra che molti utenti (me compreso) non chiedano altro che giungere all'amore per Dio e sono convinto che abbandonerebbero (e magari qualcuno l'ha già fatto) tutti gl'idoli. E tutte le discussioni o elucubrazioni mentali che sono, direi che è evidente, tentativi di arrivare in qualche posto poiché non si hanno altre frecce nella propria faretra. Non si tratta di ostinazione o superbia. Mi pare, tuttavia, che forse la tua ricetta non sia.....come dire.......esaustiva.


Giona2068
Probabilmente sono stato frainteso, ma da tempo vado sostenendo che la fede è una cosa spontanea come la fame la quale la si sente senza bisogno di conoscenze.
La fede è un credere con una percentuale inferiore a 100 variabile da persona a persona. Quando raggiunge/conserva il 100x100 diventa credere.
Il credere è spontaneo nell'uomo puro/bambino o meglio nell'uomo che ha conservato l'infanzia spirituale.
Chi ha portato questa percentuale al disotto di 100 è passato da credente ad uomo di fede secondo il suo livello, ma la causa dell'abbassamento della percentuale è l'attaccamento alle cose del mondo (idoli).
Il cammino spirituale per ritornare al credere è un cammino a ritroso.
Infatti si parla di conversione perché è simile alla conversione ad U prevista dal codice della strada per ritornare al punto di partenza.
Quindi camminare e/o rinunciare agli idoli sono la stessa cosa e la via, a te piace chiamarlo metodo, richiede la scopertura di quello che stiamo adorando e la scopertura delle persone nelle quali stiamo confidando che sono idoli anche quelli.
Geremia: Benedetto l'uomo che confida nel Signore Dio e maledetto l'uomo che confida nell'uomo. Chi non odia, come attaccamento, suo padre, sua madre ecc...non è degno di me. Chi non odia il mondo non può venire dietro di me ecc....
Il Signore Gesù sta dicendo questo perché Lui solo è la vita.
San Paolo chiama le cose del mondo spazzatura perché ne ha compreso l'inutilità ai fini della salvezza, anzi ha compreso che sono un ostacolo, un inciampo e un pericolo.
Quando diciamo rinunciare diciamo smettere di adorare le cose di cui sopra, ma essendoci state donate  occorre ugualmente rispettarle che è cosa diversa dall'adorare e confidare.
Purtroppo quasi sempre manca la disponibilità alla rinuncia perché le cose del mondo nutrono il nostro "io" che è la cosa più difficile alla quale rinunciare, anche da parte di quelli che dicono di volersi incontrare con il Signore Dio.
Per questo si cerca la fede affidandosi alla logica del mondo senza  speranza di arrivarci perché nelle elucubrazioni mentali non c'è rinuncia alcuna da fare e si crede che la rinuncia agli idoli non sia sufficiente e che occorre un metodo, ma il metodo è propria la rinuncia.
L'uomo è quello che adora, ho aperto un topic scoprire: Io chi sono?, ma non ha riscosso successo perché è un argomento scomodo.
Si può rinunciare ai nostri idoli, persone comprese, se prima non si coscientizza  quali di loro si sta adorando?
No! Allora è impossibile arrivare alla fede, del credere neanche parliamo.]
#410
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 19:55:53 PM
Che dire? Se ci si impunta chiamare fede la fiducia secondo il mondo non c'è possibilità di dialogo, ma se diventa una cosa razionale perché chiamarla fede? Non sarebbe meglio chiamare questa conclusione esito scientifico?
La fede appartiene al cuore, non alla mente e beati quelli che lo scopriranno perché  crederanno che il Signore Dio  sia giusto.
#411
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 16:49:10 PM
Ho l'impressione che si stia confondendo la fede con la fiducia.
La fede è come l'appetito, se una persona è viva mangia perché l'appetito gli fa desiderare il cibo. Chi non sente la fame è malato.
Così come per sentire l'appetito non occorre sapere tante cose perché è una cosa spontanea e fa parte dell'istinto di sopravvivenza, allo stesso modo per avere fede non occorre sapere tante cose perché essa appartiene all'istinto di sopravvivenza dell'anima ed anche del corpo.
La domanda allora che sorge è questa: Perché non tutti sentono la fede?
Perché sono impuri, vivono nell'inganno, nel peccato ecc.., sono cioè assimilabili a quei malati  che non sentono la fame.
La via  per uscire da questa morte/malattia è la purificazione che richiede lo scoprire quale idolo ho messo al posto del Signore Dio, ma per fare questo occorre sconfiggere la superbia e l''orgoglio, satana in persona,  che fanno di tutti per impedirlo.
La cultura teologica può aiutare ma c'è il rischio di arrivare a credere che si ha fede perché si conosce.
Il rischio di perdere la fede, se è quella sopra descritta, non esiste se si rimane puri, come non esiste il rischio di non sentire l'appetito se si è sani.
L'impurità è quindi la causa della perdita della fede e il segno che questo sia successo è il credere che il "dio" sia cattivo.
Infatti è buonissimo con quelli che hanno timore di Lui e terribile con quelli che Lo tradiscono, anche se Lo chiamano "cattivo", perché è giusto.
Di questi ultimi  è scritto che sarebbe meglio per loro se non fossero mai nati.

La fiducia invece è una cosa terrena, al massimo umana, che si conquista con la conoscenza, l'istruzione ed a volte anche con l'inganno.
In ogni caso sia quando l'uomo ha fede che quando ha fiducia in qualcuno non può non amare/voler bene all'entità o persona nella quale ha fede o confida.
Possiamo anche dire che la fede/fiducia sia il fondamento dell'amore.
#412
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 10:31:14 AM

In risposta a Sariputra
In buona sostanza vuoi anteporre la tua ratio o quella umana alla logica divina che  il più delle volte sovrasta la nostra capacità d'intendere.  
In altre parole ti poni al disopra di Lui o quantomeno al suo pari per redarguirlo/correggerlo/ disapprovarlo!
In questo caso sei più gran de di "lui", ma se guardi bene questo è lo stesso errore che hanno fatto gli angeli ribelli, che poi sono diventati demoni, e/o Caino.
La fede fondata sulla  ragione non è fede vera ma fede mentale, la fede vera non è un sapere ma un sentire.
Nella fede fondata sul sentire non c'è sottomissione ma unicità di sentimento.
Infatti la sottomissione ha per fondamento la mancanza di alternativa mentre l'adesione ha per fondamento il sentire comune che nasce dalla Sua presenza vivificante in noi.
Quando perdiamo il Suo Spirito per aver creduto ad altro (il male) mettiamo in discussione il Suo agire perché perdendo il Suo Spirito di verità abbiamo perso la nostra verità.
Lo "spirito" che ospitiamo al Suo posto è superbo ed orgoglioso, non cede, giustifica tutto il suo fare e oltretutto diventa antagonista perché  convince l'uomo di essere carne e lo induce a leggere le opere, di chi mira alla salvezza dell'anima, con la logica della salvezza del corpo.
Così crea ribellione, miscredenza, guerra, rifiuto eccetera....
Ripeto: Il mio consiglio è non elucubrare troppo per non lasciare spazio al maligno di insinuarsi. A questo riguardo prova a rileggerti il dialogo fra Eva e satana che porto Eva stessa fuori strada!
#413
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 00:11:13 AM
 Non esiste una concezione veterotestamentaria e/o una concezione neoveterotestamentaria, passami questo termine, perché la Sua parola è sempre la stessa nei secoli dei secoli.
A questo riguardo ha detto: Le mie vie non sono le vostre vie e i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri come me il cielo sovrasta la terra.
Quando ci cimentiamo per spiegare le Sue vie, diverse dalle nostre, con la logica delle nostre vie, facciamo un esercizio di stoltezza/superbia a causa dei nostri limiti.
Il Signore Dio sapeva con certezza quello che sarebbe successo, ma non l'ha voluto Lui.
Ha permesso il male perché ha il potere di trasformarlo in bene (vedi crocefissione del Signore Gesù) a condizione che ci sia ravvedimento.
Anche satana (ti consiglio di scriverlo con la minuscola per non esaltarlo) è una Sua creatura, ma non è stato creato per fare il maligno. Fare il maligno/ingannatore  lo ha scelto lui!
Il Signore Dio vorrebbe salvare anche lui.
Vedi Ap quando viene liberato dopo 1000 anni di stagno di zolfo, ma ricomincia a tentare gli umani e solo  a questo punto viene distrutto per sempre per non aver accettato di ravvedersi.
Occorre anche ricordare (ap) che il serpente antico venne scaraventato dal Signore Stesso su questa terra.
Perché?
Per mettere in prova l'uomo sul quale il serpente maligno non ha nessun potere se questi  non cede alle sue lusinghe.
Sì,  poteva creare un uomo incapace di peccare e poteva distruggere l'albero del bene e del male, ma sarebbe venuto fuori un uomo robot.
Il valore dell'uomo è la sua volontà e tutte le nostre tribolazioni, da Lui permesse, servono ad indurci a scegliere di non peccare per rimanere sempre in comunione con Lui che la vera vita.
Se così non fosse S. Paolo non avrebbe mai scoperto che le cose del mondo per la nostra anima sono spazzatura.
Lui ha fatto il progetto umano sulla base di quello che sapeva l'uomo avrebbe fatto disobbedendo ai suoi comandi, ma ci ha anche avvisati dicendo: Questi fatti devono succedere, ma guai a chi li causa.
Se così non fosse Giuda sarebbe il più grande benefattore.
Spero di non aver elucubrato troppo cercando di spiegare le Sue vie diverse dalle nostre e consiglio anche a te di non farlo perché satana esaspera i pensieri sperando di trovare uno spazio per insinuarsi.
La cosa giusta da fare è dire: Sia fatta la Sua volontà, ma per accettare questo occorre fede/credere.
Buona notte.
#414
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
05 Settembre 2016, 19:50:14 PM
Carissimo Sariputra,
il Signore Dio Onnipotente non è né buono né cattivo perché è GIUSTO.
In ogni caso nella Sua giustizia c'è la Sua misericordia - perdono per i peccatori pentiti - che possiamo chiamare bontà.
Nell'elencazione parziale degli attributi del Signore Dio non hai messo al primo posto che è Amore e Pace, i puntini puntini di solito sottendono gli elementi non principali di una lista non completata, ma non è il caso del quale parliamo.
Se credessimo  che Lui è Amore nei nostri riguardi non ci porremmo il problema oggetto di questo topic.
Il corpo nel quale è racchiusa la nostra anima non è quello da Lui creato ed è per questo che in esso pullulano i nostri desideri.
I desideri carnali dei quali parli sono la conseguenza della perdita del corpo glorioso che ci era stato donato, ossia un corpo uguale a quello del Signore risorto.
La causa di questa tragedia umana fu il peccato che permane in noi manifestandosi come desideri che ci sembrano naturali perché appartengono a tutti e siamo nati con essi incarnati in noi. Adamo ed Eva, prima di seguire satana, non sentivano queste porcherie e per questo anche se nudi non davano importanza ai loro genitali che, con il decadimento, li abbiamo trasformati/chiamati organi sessuali.
Se tornassimo puri li torneremo a chiamare organi genitali.
Se vuoi una conferma di questo guarda i bambini puri come non badano alla loro nudità.
Oltretutto, se tornassimo puri non saremmo assaliti dal dubbio se Lui sia buono o cattivo perché chi vive da puro Lo conosce in quanto la Purezza è proprio Lui in persona.
Per farla breve la tua è una bestemmia, anche se bestemmi pensando di non bestemmiare!
Non so se mi ringrazierai o rifiuterai per quanto ti ho detto, ma sappi che è verità.
L'amore per il  prossimo consiste nel partigli lo Spirito del Signore Dio; il Signore Dio è verità.
Buona serata.
#415
Citazione di: acquario69 il 27 Agosto 2016, 04:04:49 AM
CitazioneL'anima non viene al mondo per animare il corpo, ma s'incarna in un corpo per operare tramite esso. Il modo in cui opera, cioè le sue opere, sono la prova che deve superare. In altre parole la vita del corpo - parte vegetale degli umani - è il tempo concesso ad ogni anima affinché decida se scegliere il bene o il male e sulla base di questa scelta, che è la ragione della nostra  vita, l'anima si guadagna la vita eterna fatta di pace, gioia e serenità o perde la vita stessa.


CitazioneSe osservo la vita non vedo da dove viene e non vedo dove va. Proprio come un fiume che scorre senza inizio nè fine, sapendo poi che anche il fiume è solo un mio filato, una mia rappresentazione. E' chiaro poi che , essendo tutto impermamente, si rivela il carattere insoddisfacente della vita che sperimentiamo. Insoddisfazione che trova il suo fondamento nell'attaccamento all'idea di permanenza , di sostanza,  di anima che è altra dal flusso del cambiamento, quando invece questa idea potrebbe avere come base la volontà, la sete di esistere e perpetuarsi in eterno del Divenire stesso?


da questi due commenti mi vengono fuori due considerazioni e nella mia profonda ignoranza non capisco fondamentalmente due cose;

primo perché si viene al mondo...
ho sentito dire che la vita sarebbe un dono di Dio,con lo scopo di "tornare a lui"..ma allora perché ci mette nelle condizioni di superare delle prove? e con l'aggiunta di un (e a quanto pare inappellabile) giudizio finale?
prove (e condizioni stesse) che tra l'altro per alcuni non si capisce perché siano più terribili ed indecifrabili di altri e di esempi si sprecherebbero,che so pensiamo a quelli che dopo il terremoto rimangono vivi,specie se molto giovani ma hanno perso tutte e due i genitori rimanendo soli

collegato al primo ce un secondo aspetto che mi ricollega alla considerazione di Sariputra,quindi tenendo appunto presente la sua stessa "prospettiva"...
e la domanda e' questa (domanda non personale ma generica)
perché si decide a un certo punto di mettere al mondo una creatura se poi si saprebbe che alla sua insoddisfazione/sofferenza non ci sarebbe praticamente scampo finche si resta in vita?..a quel punto non era più sensato che un "errore" simile non venisse pure prolungato ad altri?
e per questo mi sarei dato due risposte;
la prima l'ignoranza,per cui si andrebbe come in "automatico" senza starci a pensare e fregandosene delle conseguenze,la seconda invece sarebbe il più brutale egoismo compreso una forte dose di sadomasochismo,fondamentalmente inspiegabile anche questo.
Quando fummo creati, cioè quando furono creati Adamo e Eva che siamo noi, non c'era morte, non c'era peccato e non c'erano prove da superare.
Queste cose sono entrate nel mondo nel momento in cui l'uomo disubbedì al comandamento di non mangiare dall'albero proibito ubbidienza.
Il Signore Dio sapeva già ciò che sarebbe successo, ma creò l'uomo ugualmente perché se questi prova la sofferenza che causa il peccato e riesce a ravvedersi sarà più affidabile di chi non ha sofferto per aver peccato. Nell'uomo la parte più importante della sua anima è la volontà. La volontà dell'uomo che ha  patito è più forte di quella di chi non ha patito.
Per questo veniamo al mondo, cioè le nostre anime s'incarnano, e se riusciamo a superare la prova di non cedere o di ravvederci avremo la vita eterna.
Nell'Ap è scritto: Ai combattenti darò la vita eterna. Il combattente è colui che ha visto lo sbaglio e le conseguenze  e fa di tutto per non ricadere.
La morte altro non è che la dissoluzione del corpo materiale per accedere al corpo glorioso - lo stesso che avevano Adamo ed Eva ed il Signore Gesù dopo la resurrezione.
Allora il problema non è più morire, ma risorgere perché chi non risorge resta nella massima sofferenza eterna.
Di questo sì occorre aver paura.
#416
L'anima non viene al mondo per animare il corpo, ma s'incarna in un corpo per operare tramite esso. Il modo in cui opera, cioè le sue opere, sono la prova che deve superare. In altre parole la vita del corpo - parte vegetale degli umani - è il tempo concesso ad ogni anima affinché decida se scegliere il bene o il male e sulla base di questa scelta, che è la ragione della nostra  vita, l'anima si guadagna la vita  eterna fatta di pace, gioia e serenità o perde la vita stessa.
Le anime che scelgono il bene tornano al cuore del Signore Dio e tutto l'esperito e consapevolezza determinano la distanza dal centro del cuore del Signore Dio stesso che è l'equivalente della scala sociale in questo mondo. 
Chi ha scelto il male, non torna da dove era partito, ma vie collocato, a secondo della malvagità delle  sue opere, nei vari livelli dell'inferno, ciò che Dante chiama gironi.
Gli spiriti sono di due categorie: Buoni e cattivi. Sia quelli buoni che quelli cattivi, anche se sono tanti, sono in comunione fra loro tramite la comunione con il Signore Dio se sono spiriti buoni e tramite il serpente se sono spiriti malvagi.
Ogni spirito buono ha il potere sul serpente e spiriti collegati perché l'Onnipotente da loro il potere.
Esempio: Se accendiamo la più piccola delle lampadine del presepio di natale nel buio dell'universo, tutto il buio dell'universo non avrà il potere di spegnerla.
Non credere quanto sopra detto genera la paura di morire e questa paura e/o non credenza procede dal serpente per indurre l'uomo alla disperazione o comunque a non vivere in pace.
Il primo passo per entrare nella verità è riconoscere che non siamo carne ma anima.     
#417
Caro Saripura, non devi confondere la religione con la cultura.
Quando la religione diventa cultura sfocia nel fanatismo con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Purtroppo questo processo lento ma inesorabile è voluto e capeggiato da satana causa di ogni male, non perché lui ne abbia il potere  ma perché l'uomo consapevolmente o inconsapevolmente glielo consente.
Noi viviamo due mondi: Il mondo visibile e quello invisibile. Nell'invisibile negativo c'è tutta la regia per ingannare l'uomo.
Il problema non è quella o questa religione, ma l'uso della religione per fini diversi da quelli che appartengono alla religione: l'Amore.
Ogni religione è buona ma presuppone il credere nel Signore Dio. Se c'è questo credo non ci saranno guerre, discordie o lotte, anche se le religioni fossero tante e diverse.
Tu dici che l'Islam potrebbe modificarsi, chi è il regista di queste modifiche che sono sempre in peggio?
Il Signore Dio adorato in Spirito e verità è la nostra salvezza, il resto con modalità diverse porta inesorabilmente alla rovina.
Ciò che stiamo vedendo è che ogni persona adora il proprio "dio" che è se stesso, al di là della bandiera o religione, ma nessuno si accorge che adora satana nel nome di "dio".
#418
Citazione di: verdeidea il 21 Agosto 2016, 01:28:32 AM
Giona, sei caparbio...

Ma leggi le cose che scrivo? Cavolo, ti ho citato (linkato) tre fonti oltre al libro "La Croce e la Mezzaluna". Le spedizioni crociate furono numerose e si ebbero in diversi periodi, anche le motivazioni quindi cambiavano di volta in volta o vi erano vari interessi (come in tutte le guerre in fondo), ma il punto è che i tuoi muslim non erano certo degli angioletti ma guerrafondai pure loro, e lo fu lo stesso Maometto che decapitò personalmente più di 600 ebrei. Dopo la battaglia del Fossato decimò l'ultima tribù ebraica rimasta a Medina e furono uccisi più di 600 uomini, le donne e i bambini furono fatti schiavi, molto probabilmente sfruttati e venduti come oggetti sessuali.

Ciao cara, ma è l'ultima volta che ti rispondo perché non riesci a restare in tema avvalendoti di citazioni e raccontando fatti che nulla hanno a che fare con il nostro tema e cioè: Perché i crociati sono andati in oriente? All'inizio avevi addotto la motivazione era che erano partiti per difendersi, ma in realtà erano a migliaia Km di distanza dal presunto nemico. Hai capito che sono andati per sottomettere, ma non vuoi ammetterlo. Per questo è inutile perdere il tempo con te.
#419
Citazione di: verdeidea il 20 Agosto 2016, 19:03:02 PM
:D  
Fratello Giona... Vatti a coricare!  :D
Se non sei in grado di affrontare un argomento non ti avventurare, fai brutta figura.


Citazione da Giona: "Chiedo però, che risponda alla domanda: Da chi i crociati si dovevano difendere, visto che sono stati loro ad andare in terre altrui e non viceversa. Ancora oggi  stiamo pagando le conseguenze dell'odio che ne è conseguito"

Masochismo allo stato puro che annienta la propria dignità.


Ma, giusto per fare UN esempio, la conosci la storia del popolo copto??? Attualmente sembrano vivere quasi come gli ebrei in Israele. Il numero di copti all'interno dell'Egitto sta comunque diminuendo a causa dell'emigrazione dovuta alle discriminazioni da parte dei musulmani integralisti e del governo egiziano. Episodi di marginalizzazione e di vessazione cui sono vittime i cristiani sono stati messi in luce da alcune organizzazioni per i diritti umani. Sono numerosi i casi di donne copte rapite e convertite per essere date in moglie a uomini musulmani...

Per la maggior parte della sua storia il cristianesimo fu una religione che in pochi secoli si espanse attraverso la parola di Cristo da Gerusalemme alla Siria per poi diffondersi in tutto il Medio Oriente sbarcando poi in Europa fino all'Africa settentrionale. Il cristianesimo è stato dunque, sin dalle origini, una fede tricontinetale, comprendente Asia, Europa ed Africa.

La Sira ebbe un ruolo fondamentale nella storia del cristianesimo, dove l'apostolo Paolo di Tarso, intorno all'anno 46 d. C. diede impulso alla seconda comunità cristiana, quella di Antiochia, all'epoca capitale della Siria.

"Insomma qual è la verità sulle Crociate? Gli studiosi ci stanno ancora lavorando su. Ma molto può già esser detto con certezza. Intanto, le Crociate contro l'Oriente furono in ogni caso guerre difensive. Rappresentavano una risposta diretta alle aggressioni musulmane, un tentativo di arginare e controbattere la conquista musulmana di terre cristiane."
http://www.documentazione.info/la-vera-storia-delle-crociate

Il Medioriente si trova proprio dov'è nato il cristianesimo, a conferma che quelle popolazioni non erano arabe e non lo sono ancora oggi, sono solo state islamizzate a fil di scimitarra. Libia, Tunisia, Egitto, Libano, Siria, Giordania, Algeria, Marocco, nel 600 d.C. tutte le popolazioni del nord Africa e del medio oriente erano europee e cristiane ed usavano il diritto romano, finché i musulmani li costrinsero alla conversione. Le città erano diventate cristiane spontaneamente per le predicazioni degli apostoli. I romani NON HANNO MAI imposto i LORO DEI A NESSUN POPOLO, semmai erano propensi ad accogliere credenze dei popoli sottomessi. Quindi, mentre il cristianesimo in quelle terre si era affermato senza violenze, l'Islam si è sempre affermato con la forza degli eserciti dal 7°secolo, per più di dieci secoli (la battaglia di Vienna, con la sconfitta dell'impero Ottomano, avvenne nel 1683), anzi, fino ad oggi, considerando sciiti, sunniti, armeni e Daesh, mentre le Crociate vanno dal 1098 al 1272."...
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2015/11/invasioni-e-crociate-confronto.html

Storia sella Chiesa di Antochia
http://www.anadolukatolikkilisesi.org/antakya/it/lachiesa.asp#D1

Ti basta, o è troppa sapienza?  :D


"Fate la nanna bambini, verranno giorni migliori..."

Anche se, secondo te, rischio fi fare brutta figura, provo ugualmente a risponderti.
Devi sapere che il cristiano vero non solo non può mettere mano alla spada, ma non può neanche benedirla, come avvenne in quel tempo.
Questo implica che i crociati non erano cristiani se non di nome. Ora se non erano cristiani viene a mancare la ragione (scusa) della "solidarietà" con quelli come loro che operavano in oriente. Fra l'altro quei sedicenti cristiani d'oriente  perseguitavano a morte i musulmani che erano ancora in pochi. Transeat su questo, ma, visto che non è e non poteva essere la solidarietà cristiana, bisogna trovare la ragione che indusse loro a partire per far guerra all'oriente. Va anche ricordato che i "cristiani crociati, fecero strage di cristiani d'oriente perché non volevano sottomettersi alla chiesa di Roma che aveva organizzato la spedizione per dominare in oriente. Il vaticano era ed è l'impero Romano che ancora resiste.
La vera ragione per la quale i crociati partirono fu la brama di dominio di quelli che ormai erano tanti, come tu stessa hai ricordato.
I crociati non erano ancora stati attaccati, i cristiani d'oriente si uccidevano solo fra loro, e non dovevano difendersi da nessuno, solo che l'impero romano nascosto aveva di nuovo nostalgia di espandersi.
All'inizio fu detto che andavano in oriente per difendere il Santo Sepolcro, ma quale sepolcro se il Signore Gesù era risuscitato ed asceso al cielo?
Le guerre, delle quali parli, fra chiese cristiane d'oriente diverse e fra cristiani, si fa per dire, e musulmani sono verità, ma non c'entra con quello che stiamo dicendo.
Con un po' di umiltà forse potrai  apprendere qualcosa di diverso da quello che ti è stato inculcato con il tuo permesso, nel mentre cerca di essere rispettosa perché chi manca di rispetto manca innanzitutto di rispetto a se stesso.
#420
La verità rende l'uomo libero come figlio del Signore Dio, è stato detto.
Chi teme la morte non conosce la verità soggettiva e per questo ha paura della morte stessa.
Il Signore Dio creò l'uomo a Sua immagine e somiglianza.
Con il peccato di Adamo ed Eva, che siamo noi, abbiamo perso il corpo incorruttibile che ci era stato dato.
Era un corpo che non aveva limiti né di spazio né di tempo, esattamente come quello del Signore Gesù che dopo la Sua resurrezione che passa attraverso i muri per entrare nella stanza dove erano riuniti gli apostoli a porte chiuse ed una volta dentro chiede da mangiare e gli danno pane e pesci.
Questo corpo, il nostro originario, si chiama corpo glorificato.
E un corpo materiale spiritualizzato e/o un corpo spirituale materializzato.
La morte serve a restituire, a chi risorge, questo corpo privandolo di quello nel quale siamo attualmente incastrati.
La prova che il corpo carnale non è quello con il quale siamo stati creati è che solo gli uomini hanno bisogno di vestiti in quanto il corpo che portiamo non è adeguato alle condizioni climatiche, mentre gli animali sono predisposti per superare ogni tipo di intemperia.
Quello che diciamo è supportato dal fatto che il mondo tutto fu creato per la comparsa dell'uomo e sarebbe quindi  inconcepibile se fosse l'unico ad essere stato creato inadatto  a vivere sulla terra.
La morte è per questo una grazia perché ci fa ritornare come eravamo all'origine e può essere intesa anche come cambio del proprio corpo.
Noi non siamo corpo, viviamo in un corpo ma siamo anima, quindi l'uomo non muore mai ma muore il suo copro in attesa di ritornare al corpo glorificato - Adamo prima della caduta - il Signore Gesù dopo la resurrezione.
Il tempo che ci vien dato di vivere nel corpo - la vita sul piano vegetale - è il tempo necessario per noi affinché saremo pronti per il passaggio.
Per questo il Signore Dio dice di uccidere, ma Lui stesso manda le persone in cimitero. La ragione è che solo Lui sa quando siamo pronti.

Sembra tutto bello è lo è, ma non per tutti perché occorre meritarsi la resurrezione.
Chi non risorge non solo non ritrova il corpo glorificato ma viene inviato in un posto di incredibile sofferenza per l'eterno, la seconda morte.
Purtroppo non vivendo nella verità abbiamo paura della morte carnale e non della seconda morte.
Beati coloro che temono la seconda morte perché vivranno per  l'eterno.
Il Signore Gesù è venuto proprio per rivelarci questa verità e San Paolo ci ha ammonito dicendoci che se non crediamo nella resurrezione la nostra fede è vana.
Ringraziamo il Signore che ci ha dato questa speranza e chiediamo perdono per la nostra poca fede.