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Messaggi - InVerno

#4096
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
29 Marzo 2017, 10:46:50 AM
@Sariputra lo so che il respiro del tuo discorso era più ampio, l'ho abbassato apposta perchè mi sembrava non avesse senso pratico...comunque grazie per le precisazioni.

Ah.. i cani non "ingroppano" ne per allenarsi ne per copulare, è un segno di dominanza, o meglio, se si sentono dominanti dimostrano cosi la loro euforia. Che cosa c'azzecca con l'omosessualità non lo so, ma l'omosessualità nel mondo animale esiste eccome, e non è nemmeno cosi rara come si pensa. Basta chiedere ad un allevatore quanti  montoni ha mandato al macello perchè "incapaci".

Da un certo punto di vista sono contrario anche io alla legge sull'omofobia, perchè tutela una categoria per approssimazione. Da una parte ci sono i due estremi, l'eterosessualità e l'omosessualità e in mezzo ci sono una caterva di gradazioni intermedie che non sono facilmente classificabili quanto non è facilmente classificabile la mente umana, questo atteggiamento del legislatore non fa altro che delimitare perlomeno gergalmente due "fazioni opposte" quando in realtà  sono due facce della stessa medaglia e gioverebbe ricordarlo attraverso una visione graduale della questione. Lo considero tuttavia l'estrema ratio necessaria, e voglio sperare di natura transitoria in virtù di un lavoro scolastico ed educativo che andrebbe svolto, contro un pregiudizio millenario che necessita probabilmente di un intervento drastico di questo tipo per essere corretto (tanto quanto il cosidetto "femminicidio"). Non si può aspettare che a tutti "nasca un figlio gay", c'è tanta gente con il passatempo di sputare sull'altro solo perchè lontano dai propri interessi che neppure Lorentz se lo sarebbe spiegato parlando degli sciacalli..
#4097
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
28 Marzo 2017, 10:19:07 AM
Citazione di: Sariputra il 28 Marzo 2017, 09:44:06 AM
Una breve riflessione personale che c'entra solo in parte con i pannolini:
Perché il sesso è diventato una cosa così importante per noi? Perché pensiamo che dal sesso possa venire felicità? Quando dal sesso può venire solo piacere , che è una cosa diversa dalla felicità.
Perché legare il sesso all'amore, quando sappiamo benissimo che si può far sesso senza alcun amore e viceversa si può amare una persona più della propria vita senza alcun desiderio di far sesso con lei?
La felicità è un sentimento più profondo del piacere. La vera felicità è una dimensione "spirituale" della mente , mentre il piacere è la momentanea felicità di una sola parte, a parer mio, fuggevole e sempre incompleta. Infatti nel sesso alla fine è sempre presente l'insoddisfazione, ciò che è avvenuto in realtà ci appaga solo in parte e alla fine , con il passar degli anni ( e il decadere degli ormoni...) , se una mente è savia, subentra un disincanto , simile a quello di colui che ha abusato del cibo e adesso deve combattere con il diabete e l'ipertensione, quel senso di..."Sì, bello ma...quel tanto e non di più"...
La spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso. Così come , con una sana alimentazione, non si incorre nel dover poi usare i farmaci contro le malattie, con una mente in cui vi è comprensione della natura non materiale della felicità non si incorre poi nell'uso dei pannoloni e degli asili nido per adulti... :)
Il "decadimento degli ormoni" provoca una differente dimensione in cui viene vissuta la felicità, il fatto che sia cronologicamente seguente a quella dove i gli ormoni sono belli pimpanti non credo sia una sorta di "saggezza" acquisita, ma una necessità mutata. A vent'anni la  prolungata mancanza di sesso si vede negli occhi, depressi o aggressivi, difficile trovare chi la viva diversamente per quanto si sforzi, anche i seminaristi. Poi con il tempo le cose cambiano, ma dubito fortemente di una dottrina che insegni ai ragazzi a vivere la sessualità come cinquantenni. L'esperienza conta, il proprio percorso conta, i mutamenti vissuti in prima persona contano, la teoria non conta niente, sopratutto su questioni cosi viscerali e chimiche, saltare le tappe è sempre una deprivazione di uno spaccato di vita. Poi che la società sia inebriata dal sesso è tutto un altro discorso. Ma è un discorso anche stupido, c'è sesso dappertutto, ma sotto forma multimediale, non reale. Se l'educazione sessuale dei nostri figli è lasciata ai film porno, siamo sicuri di vivere una società cosi "sessuale" come crediamo? A me pare che di sesso, quello vero, ce ne sia pochissimo in questa società. Le abramitiche sono ossessionate dal sesso, non parlano d'altro sopratutto oggigiorno, e la nostra morale è ancorata ad esse e ci comportiamo di conseguenza, ne parliamo tanto e ne facciamo poco.
#4098
Scienza e Tecnologia / Re:Legalità e dinamite
25 Marzo 2017, 20:41:16 PM
Citazione di: paul11 il 24 Marzo 2017, 15:46:29 PMO si blocca l'attività di vendita dei materiali ai privati, oppure è impossibile ormai controllarlo.
Il mercato nero via web, se possibile, è ancora più incontrollabile dei piccoli chimici.. Ci hanno messo 10 anni per chiudere la silk road e sono nati trentordici siti affini, come dare pugni nell'acqua..
E' anche questo il problema, finchè queste realtà sono contornate e sussistono in virtù di realtà legalizzabili, è possibile contenerle. E' che più passa il tempo più tutto va verso questa strada..
#4099
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
25 Marzo 2017, 20:37:11 PM
Citazione di: Duc in altum! il 25 Marzo 2017, 12:36:45 PM
Quindi se essere omosessuale va tutelato, bisognerebbe tutelare anche la debolezza di essere poligamo o tossicodipendente, giacché, come tu ben dici, non è stato scoperto ancora un cromosoma di genere omosex, quindi, piaccia o meno, essere omosessuale è una scelta (che per me va più che rispettata), un desiderio, è non un obbligo ontologico, così come quello del poligamo o del drogato. Quindi che facciamo a  chi si e a chi no?!?!
Scelta? E come mai non riescono a "scegliere di tornare indietro"? Come mai quasi tutte le specie animali hanno una percentuale di individui omosessuali, che fanno anche i cani "scelgono"? Tu butti semplicemente nella stessa barca i comportamenti che trovi reprobi, ma che non hanno alcun collegamento tra di essi. Peraltro sarebbe interessante sapere cosa ci sarebbe di male nella poligamia (consenziente) tale da renderla questo esempio provocatorio cosi destabilizzante.
#4100
Scienza e Tecnologia / Re:Legalità e dinamite
24 Marzo 2017, 11:22:59 AM
Citazione di: baylham il 24 Marzo 2017, 09:58:42 AM
Dunque la mia risposta è che non c'è possibilità di controllo: maggiori saranno gli sforzi di controllo, maggiore sarà l'imprevedibilità del processo. Oltretutto si pone il problema di chi controlla i controllori.
Ma il controllo si esprime in diverse forme, da una parte esiste il divieto, da una parte la regolamentazione, il primo ha un sapore etico, il secondo materialistico.
E' una questione storica di cui in Italia si vedono ancora gli strascichi di lotte antichissime (prostituzione, droghe etc) e finchè è arginata ad argomenti marginali
la sua importanza è relativa. Il fatto è che nonostante non mi sia dilungato attraverso decine di esempi, questo tipo di processo sta accadendo praticamente in ogni campo
dell'ingegno umano e della tecnica. La legge agisce attraverso forme prescritte, ma esse possono essere facilmente aggirate (e noi italiani ne siamo maestri).
E' ovvio che produrre dinamite è vietato, ma non comprarne i materiali. E' ovvio che possedere armi non denunciate è vietato, ma non comprarsi una stampante 3d.
La difficoltà  diventa quella di regolamentare il processo produttivo di piccoli ambienti, che sono tuttavia piccoli solamente nel caso in cui non facciano rete.
Non mi meraviglierei se questi biologi da garage comunicassero, facessero rete, investissero in maniera diversificata per i loro laboratori, condividessero. Cento garage
in rete, probabilmente valgono quanto un grande laboratorio. La nota positiva forse sta nel fatto che è vero che senza l'istituzione manca la coercizione legale, ma senza la legge
la consociazione umana è estremamente complessa da gestire e quindi ha limiti "tecnici" e sociali intrinsechi agli esseri umani. Sempre che anche questi non possano essere superati.
#4101
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
24 Marzo 2017, 09:30:54 AM
Citazione di: Fharenight il 24 Marzo 2017, 00:14:59 AM
Caro Eutidemo, temo che invece stiamo parlando della stessa cosa ma che tu voglia interpretarla secondo l'ideologia di moda attualmente e secondo la lobby gay. Di fatti nel mio intervento avevo specificato che: dato il fatto che non si può definire esattamente cos'è l'omofobia, ma che la legge probabilmente andrà ugualmente in porto, resta vaga l'idea su che cosa si potrebbe essere accusati in riferimento all'omofobia (il termine è ambiguo ed è un vocabolo nuovo fatto apposta per tarpare le ali a chi voglia pensare e mettere in discussione o rifiutare determinate teorie) poi, a denuncia avvenuta, spetterebbe al giudice interpretare e decidere se si tratta di reato o meno. E questo è tipico dei sistemi totalitari.
E l'imbecillità prettamente occidentale attuale non voglia che si dovesse intraprendere una simile decisione anche per quanto riguarda l'altra parolina inventata e tanto di moda: "islamofobia", perché spianeremmo completamente la strada all'applicazione di diritto della sharia.

Guarda che il delirio (mania) di persecuzione è una patologia seria, tutte queste entità che trasformano il costrutto del tuo mondo in un ambiente ostile e vogliono minare la tua integrità personale hanno un nome, e possono alla lunga indurre alla schizofrenia. Cerca di aiutarti prima di vedere la lobby gay dietro la porta del bagno e gli islamici nella dispensa..
#4102
Secondo me il problema non è tanto il viaggio intorno al mondo, di per se potresti farlo in una 30ore chiuso nella fusoliera di un areo, quanto invece a quanto ti dedicherai al viaggio, quanto tempo avrai, e la tua capacità di adattarti ai contesti, che cosa cerchi.. dettagli che non hai fornito. Secondo me o hai il tempo di prenderti, sei capace di magari scavicchiarla con qualche lavoretto sul posto, essere adattabile con il sonno etc. Un percorso cosi, si trasforma in un tour de force voyeuristico se non hai la capacità\possibilità di fermarti. Già è un viaggio che va estremamente pianificato, se poi si trasforma in una vera e propria corsa a "vedere cose" e rispettare prenotazioni io non ne capisco molto il senso. E' un impresa che potrai vantare con te stesso e gli amici, ma non avrai visto granchè del mondo. Perchè paradossalmente quando si parla di giro del mondo si ci mette in testa che la priorità è completarlo, si ci fa prendere dalla frenesia delle tappe. Io al contrario, sarei contento di riuscire a fermarmi in un posto il più possibile prima di partire, se mi piace. Ovviamente qui si parla di disponibilità di tempo e soldi, e il livello medio a cui sei abituato\disposto a viaggiare.
#4103
Scienza e Tecnologia / Legalità e dinamite
23 Marzo 2017, 08:51:36 AM
Mi è capitato recentemente per le mani un documento riguardo il cosidetto "biohackering" che verrà trasmesso sul primo canale dello zar (non stanno a chiedersi come sono le donne dell'ovest). Conoscevo questa questione solo per sentito dire, in pratica si tratta della cosidetta "biologia fai-da-te" dove singoli individui o piccoli gruppi mettono su piccoli laboratori privati e clandestini per tentare esperimenti di varia natura, siano essi genetici o di robotica, nel 2015 Wired scriveva "è l'inizio dell'era della biologia da garage, sei pronto a comprare un laboratorio su ebay?". Ora al di la della cultura "futurista" che fa da spinta a questi progetti (che in realtà è il fulcro della discussione) è ovvio che questi laboratori sono completamente clandestini e non rispondono a nessuna legge-regolamento, per via del fatto che i mezzi per poterli installare sono scesi drasticamente. A questo punto mi è venuto in mente quell'altro documento abbastanza famoso, che metteva in luce la questione delle stampanti 3d e la costruzione di armi "in garage", incredibilmente difficile da regolamentare e tutt'ora non regolamentata. La domanda è: lo strumento repressivo, la legge, può realisticamente arginare determinati comportamenti, quando la possibilità di attuarli diventa cosi diffusa e di facile accesso? Oppure siamo arrivati al punto dove non esiste scelta se non quella di lavorare sulla prevenzione (cultura) anzichè sulla repressione? Il magma culturale di questi biohackers e il codice etico multiforme che ne deriva , è sufficiente a garantire che non combinino errori assurdi nei loro piccoli laboratori? (non parlo di un Frankeinstein, ma sappiamo bene quanto gli equilibri biologici che ci circondano siano labili e delicati). Mi è venuto in mente il mio amico che ogni tanto produce dinamite (per far saltare rocche nelle strade nei boschi, non è un terrorista). Effettivamente il materiale necessario per fare un candelotto è di facilissimo accesso, lui solamente si fida della sua capacità di farlo e poi avere il tempo di scappare, eppure chiunque potrebbe farsi un tubetto di polvere nera e fare un disastro, ma effettivamente la prevenzione culturale "funziona". Ma è davvero realisticamente applicabile anche al resto? Ho paura che sia una discussione che ha come argomento di sfondo la fiducia nell'uomo e la sua naturale bontà o cattiveria, ma forse è anche più interessante di cosi.
#4104
Attualità / Re:IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE
22 Marzo 2017, 21:26:55 PM
Citazione di: paul11 il 21 Marzo 2017, 22:22:56 PM
Green,
Gli USA sono nella parabola discendente del loro impero, e lo sanno. Sono sulla difensiva quando attaccano .
Hanno ancora il potere tecnologico militare, stanno perdendo a favroe di Cina India, Brasile,Russia, quote sul PIL mondiale, globale, ma hanno ancora un fortissimo asso nella manica ; le quotazioni mondiali delle materie prime ed energetiche sono in dollari. Significa che la banca centrale USA, la Federal Reserve, può lavorare sul tasso di sconto ( il costo del denaro). Questa leva nelle banche centrali permette di togliere o immettere liquidità monetaria sul mercato agendo sul mercato interbancario e sui prestiti ai privati e imprese.
Gli USA sono falsamente liberisti, sono sempre stati protettivi.Lo fecero con le auto giapponesi, lo fanno con le sement(Monsanto)i, lo fecero con la coltivazione della soia.Loro esportano sui mercati grazie al cappio dei prestiti finanziari (leggesi piano Marshal italino del dopoguerra).Danno protezione militare e in cambio impongono il loro mercato.Da sempre dalla crisi del Ventennio risolto con Keynes, che portò in crisi l'Europa, leggesi la crisi della repubblica di Weimar che spianò la strada ad Hitler, la bolla informatica, la bolla dei titoli spazzatura, nata da faciloni prestiti sui mutui immobiliari. Ricordiamoci che noi abbiamo l'inflazione importata sempre per opera della valuta USA sul petrolio.
Quindi gli USa hanno un loro metodo strategico di gestione del mercato grazie ancje all loro moneta che è la valuta internazionale.
E' vero, le politiche USA sono sempre espansive, quelle europee sono sempre restrittive, ma proprio grazie al dollaro anzi esposto. Gli USA puntano sui fatturati delle imprese che muovono l'economia a costo di sobbarcarsi inflazione, in Europa si teme l'inflazione, ma cìè un prpblema politico-istituzionale in Europa. Questo problema sta nei circa trenta Stati che sono nell'Unione Europea di avere sistemi istituzionali fra loro non omogenei.
Questo è il motivo per cui l'Europa vuole agire sul piano delle riforme bancarie/finanziarie/, sulle riforme pensionistiche e del lavoro (compresa la contrattazione nazionale e aziendale dei sindacati), sulle riforme fiscali, sulle riforme costituzionali. Fin quando ci saranno sbilanciamenti sul piano istituzionale i capitali europei e gli investimenti si muoveranno in maniera anomala e disomogenea all'interno della UE
Così come esistono standard internazionali, industriali, certificazioni ISO ecc, la UE vuole arrivare a degli standard istituzionali .

L'eccezionalismo americano si innesta in un quadro di subalternità culturale, siamo noi a ripetergli che sono eccezionali, e grazie a questo stato di grazia possono permettersi il protezionismo più becero spacciandolo per liberismo. Tuttavia le pulsioni antiamericaniste si sono sempre presentate in maniera raffazzonata, anche oggi i cosidetti "Putinisti" riescono a essere più patetici delle controparti. Se l'Europa volesse avere un peso dovrebbe sviluppare una propria cultura, ma questo è un percorso eccezionalmente lungo rispetto ai tempi economici, prima che gli embrioni della generazione Erasmus saranno sbocciati è più probabile che le spinte nazionalistiche avranno demolito il tutto. Per unirsi è necessario fare rinuncie. Qualcuno è pronto a rinunciare alla propria lingua? Come si può pensare ad un unione politica dove un eventuale arringatore delle masse dovrebbe parlare 14 lingue diverse? E cosi via discorrendo, con rinuncie sempre più forti, dai confini nazionali all'esercito. Questa è la via, non la sega mentale della moneta unica. Ma non piace, e allora seguiremo il modello tedesco, da sempre banderuola al vento della guerra tra blocchi (ma per loro entusiasmo, bassa inflazione). A Gorbaciov venne promesso che la Nato non avrebbe mosso un passo oltre la germania Est se avesse acconsentito all'unificazione, oggi la Nato sta in Ucraina. Qualche "europeo" potrebbe prendere posizione, se non aderisse al modello morale tedesco, invece siamo sempre li, conniventi e compiaciuti, colonizzati. Solo un illuso può credere che da una situazione politica cosi supina possa nascere una fiorente economia.
#4105
Ho paura che tuo marito non approvi completamente perchè sa che la questione non è tanto legata all'imene quanto a strane immagini che capitano in testa a lui mentre ti pensa con degli altri (ma di questo dovresti ovviamente chiedere conferma) e che non saranno placate da questo "revival" che hai in mente, probabile non voglia mentirti dicendo che "ha funzionato" come tu speri mentre in realtà per lui il problema resta, ovvero non sei di suo possesso esclusivo e le sue fantasie saranno comunque invase da elementi estranei perchè la storia non si cancella. Se lo fai per te stessa e per te ha un significato, fallo. Se lo fai per lui, io ho questo sospetto ma dovresti chiedere ovviamente conferma a lui. Non so che altro possa dirti, se non che a mio avviso tutto il male non vien per nuocere, il fatto che non si possa recuperare in qualche modo la tua verginità (realmente) e non si possa sfogare la sua voglia di possesso esclusivo,è una situazione che se ben gestita, non può che essere un elemento mitigatore e benefico nel rapporto. Ma questo è più che altro un mio giudizio personale riguardo a certe "pulsioni" maschili che richiedono l'eslusività totale del partner. Tutto soggettivo ovviamente.
#4106
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
12 Marzo 2017, 22:44:27 PM
Citazione di: Eutidemo il 12 Marzo 2017, 15:49:42 PM
In ogni caso, con un'iniezione di Nembutal, si evita anche il rischio di cadere in testa a qualcuno gettandosi da soli dalla finestra (come talvolta è accaduto), ovvero di causare un incidente stradale o ferroviario (come pure è accaduto).

O di trovarsi un appartamento riempito di gas pronto ad esplodere, come è accaduto al sottoscritto che ha avuto la fortuna di sentirne la puzza nel vano scale e chiamare i pompieri prima che saltasse l'intero palazzo.. In ogni caso questo liet motiv della fuga dalle proprie responsabilità è infantile quanto triste, posto che una legge di uno stato di diritto non dovrebbe essere nemmeno scalfita da argomentazioni simili, le sole opinioni umane che le propugnano hanno un soffocante lezzo di machismo internettiano, sembra quasi di vedere il duce sciare a petto nudo. Con quale sicurezza e arroganza si vocifera e giudica su argomenti cosi personali rimane fuori dalla mia comprensione tanto quanto la scelta del suicidio. Questo sarebbe il vantaggio di riconoscere il suicidio come libertà personale, evitare perlomeno il coro di oche starnazzanti delle vicine di case, l'infame ritornello degli sciatori a petto nudo e gli sproloqui vari. Possiamo comunicare con gli altri, questo non significa che possiamo capirli, e questo rende ardimentoso giudicarli, e questo provoca un limite, che andrebbe rispettato, perlomeno per buon gusto.
#4107
Attualità / Re:IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE
08 Marzo 2017, 22:56:21 PM
Citazione di: paul11 il 08 Marzo 2017, 18:14:21 PM
Citazione di: Eretiko il 08 Marzo 2017, 15:46:25 PM
Citazione di: paul11 il 08 Marzo 2017, 15:04:13 PMForse non è chiaro un concetto dentro l'area euro. Se un paese andava male, cresceva il debito pubblico ,ma aumentando la svalutazione la sua merce ridiventava competitiva, per cui il ciclo si chiudeva con maggiori flussi di valore aggiunto per fatturati, aumento del PIL e diminuzione del debito pubblico, e così via. Ma il Paese era sovrano con la sua moneta. Il vincolo europeo non permette nessuna uscita dalla logica interna, per cui l'euro forte fa diventare competitivo chi lo è già e uccide chi ha problemi strutturali. Forse è questo che ancora non riuscite a capire.
Nel 2016 il sistema Italia ha beneficiato di un surplus commerciale di più di 50 miliardi (differenza tra esportazioni ed importazioni), il valore in assoluto più alto dal 1991, da quando cioè l'Istat ha iniziato le serie storiche su tale parametro. Inoltre il nostro surplus commerciale è positivo anche nei confronti dell'odiata Germania, è il terzo nell'Eurozona e l'ottavo nei primi 20 paesi: quindi il nostro export funziona (benissimo nei settori agroalimentare, biochimica, meccanica di precisione, macchine utensili) pur essendo zavorrato dall'import energetico (altrimenti il surplus sarebbe di quasi 80 miliardi). Ora dimmi se sei ancora convinto che il nostro comparto produttivo è penalizzato dall'euro: possiamo essere competitivi anche con la moneta forte, senza ricorrere ai cambi flessibili, ma cambiando il nostro modo di produrre. In ogni caso dubito che il tradizionale produttore di mobili, o di scarpe, o di borse (che non abbia puntato sulla qualità) possa competere con i cinesi anche in presenza di un forte flessibilità monetaria: è un partita persa in ogni caso (competere a quel livello significa comprimere ulteriormente i salari e l'occupazione). Invece io ho l'impressione che dietro a questa voglia di tornare alla moneta nazionale si nasconde la solita mentalità da furbacchioni: giocare sulle valutazioni/svalutazioni e su un'ampia variabilità dell'inflazione per ottenere il solito traguardo di un tasso reale di interesse praticamente nullo per continuare ad indebitarsi all'infinito, spalmando i costi sui cittadini.

Adesso seguiamo pure il tuo ragionamento che vuol dire semplicemente che per  nostra fortuna ci sono ancora aziende sane.
Ma sappi che questo surplus è da anni che c'è anche in periodo a sviluppo ,PIL, negativo.
Doamndiamoci   DOVE queste aziende producono.
Domandiamoci  quale rapporto ha con la forza lavoro totale in Italia che è uguale da anni  .mentre il tasso di disoccupazione è in continua crescita.

Ok teniamoci l'euro e vedremo come andrà a finire con l'attuale situazione di vincolo, dove i contabili FMI e i commissari europei un giorno sì e un giorno no ci dicono di rientrare nella tolleranza percentuale del debito rispetto al pil,ma allora chiediti come mai l'occupazione non c'è. e  molti stanno emigrando:siamo al punto di partenza.
Ma poi la riforma delle pensioni e il job act chi l'ha pagato i benestanti redditieri? Chi voleva la riforma sul Senato, chi ha deciso che i buchi bancari dovessero essere pagati dai popoli nazionali ?
Francamente non sapevo che il potere europeo attuale  fosse benefattore nei nostri confronti,speriamo che continuino così.......
L'euro è un problema, o meglio la sua gestione, ma non è l'unico. Chiedi alla Germania se è un problema. "Eh ma loro sono i tedeschi" , già.. e chi erano vent'anni fa? Un paese sconquassato, poteva tranquillamente essere l'Italia in asse alla Francia al loro posto, se avessimo avuto dei politici. Qualsiasi moneta non potrà mai sostituire la lungimiranza politica, i governicchi che in Italia tirano a campare dalla ricostruizione in poi sono sciagure incomparabili a qualsiasi flessione monetaria, hanno ridotto la politica a puro clienteralismo a rinnovo annuale. E' circa vent'anni che si conoscono i 3 settori fondamentali su cui investe un paese vocato alla crescita e di successo a) Educazione B) Sanità C) Ricerca (guardacaso la robotizzazione ha poco a che fare con tutti e 3). Da anni si susseguono governi che non fanno altro che tagliare su questi tre fronti (Cultura probabiblmente sarebbe il 4) e quei pochi politicanti che si interessano di clientele del ceto medio vaneggiano di ripresa industriale e, come fai tu, di autarchia. Non c'è rimasta una sola istanza di sanità in questo paese, una sola forza politica i cui principi abbiano uno scopo al di la della prossima tornata elettorale, ci siamo "ubriacati di Democrazia" come diceva Platone, come fanno quelli che non bevono mai e poi per una serata pazza ordinano tutto il bancone. Nella classifica dei problemi Italiani l'euro è abbastanza basso, perchè i primi dieci posti sono occupati saldamente dagli Italiani stessi che non vogliono guardarsi allo specchio.
#4108
Attualità / Re:Migranti
04 Marzo 2017, 08:53:16 AM
Per chi volesse approfondire la questione delle migrazioni in termini un po meno recenti, un po più umani, e anche più grafici
Mi permetto di consigliare l'opera decennale del grandissimo fotografo Sebastiao Salgado "Exodus"
Nella speranza che almeno il contatto visivo faccia sbocciare un po di umanità anche nei più reconditi anfratti
#4109
Partendo dalla personale convinzione (che applico a me stesso e nessun altro) che la vita sia degna d'essere vissuta fino all'ultimo respiro e che l'istinto di sopravvivenza vada coltivato fino a boccheggiare nel fango, non vedo come si possa giudicare le scelte d'altri, ne come eroi ne come vigliacchi (strano vie di mezzo non siano comparse?, tipica reazione scaccia-demoni interiori). Quando ero piccolo al mio vicino di casa, nonno di un bimbo tetraplegico, fu diagnosticato il cancro. Decise di buttarsi dal terrazzo portando con se il nipote. Rimasero entrambi vivi. A parte un accusa di omicidio lo stato non si curò di questa persona, che poco dopo decise di farla finita tramite un intruglio di saponi e benzene. Il nipote morì dopo poco per altri motivi. La famiglia incontrò diverse traversie dopo questo accaduto, tra le quali un incidente in auto molto sospetto della figlia del nonno e madre del bimbo, che a molti parve suicidio. Se lo stato non ha alcun interesse a curare le circostanze, i contesti, le persone, eviti di rompere le palle quando le persone si decidono nell'atto estremo. Il suicidio non è l'atto di un momento, è un percorso di vita, lo stato che si interessa solamente dell'ultimo atto è evidentemente portato dalla stessa logica religiosa ed etica che non ha alcun posto in uno stato di diritto.
#4110
Citazione di: altamarea il 26 Febbraio 2017, 17:42:36 PM
Paul ha scritto:
CitazioneLa democrazia è una forma della politica,ma non è detto che sia la migliore in assoluto e in qualunque tempo.
Non esite una politica, o meglio un esercizio della politica giusta o  sbagliata per tutti, per cui chi esercita il governo sa che il compromesso è per il suo potere e i voti che riceve in cambio.

Lo storico Emilio Gentile nel suo recente libro titolato: "In democrazia il popolo è sempre sovrano (Falso !)", edit. Laterza, parla della crisi della democrazia e del popolo sovrano, in un momento in cui le democrazie attuali mostrano di soffrire di un grave malessere che sta mutando la democrazia rappresentativa in democrazia recitativa, dove al popolo sovrano  è assegnata solo la parte di comparsa nel momento delle elezioni.

Le interminabili lotte che l'umanità ha ingaggiato pro e contro di essa, pro o contro le ipocrisie che accompagnano la proclamazione dei suoi valori e principi, ormai condivisi.

Secondo Gentile, sovranità popolare e democrazia sembrano (e dovrebbero essere) sinonimi, ma di fatto sono in eterna tensione tra loro, fino al punto da farci sospettare che in democrazia  -nonostante le proclamazioni di principio cui è impossibile sottrarsi-  il popolo non è mai detto sovrano. Al popolo sovrano si appellano anche i peggiori dittatori o demagoghi, quando in una nazione c'è delusione, disaffezione, sfiducia del popolo sovrano nei confronti dei governanti, delle istituzioni democratiche, dei partiti.

I caratteri fondamentali dei regimi democratici sono le elezioni, il regime  rappresentativo, la lotta fra i partiti e la possibilità del cambiamento pacifico del governo.

Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori" degli Stati Uniti d'America, nel contempo realista e radicale, scrisse che "una rivoluzione ogni venti anni avrebbe giovato alla salute della repubblica, mantenendo vivo e vigoroso nel popolo lo spirito della libertà, perché l'apatia del popolo  sarebbe stata la morte della repubblica". Al tempo stesso egli consigliava al popolo la cautela: "Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire".
Democrazia e sovranità popolare non sono sinonimi, tralaltro vi sono parecchie declinazioni della democrazia, terminologie atte a descrivere invece che parlare di "strane tensioni", l'ocloclazia descritta da Polibio per esempio, ma altre ancora.
Non è Jefferson, è la dichiarazione d'indipendenza Americana di cui Jefferson è un firmatario. Non è per essere puntigliosi o saputelli, è che contestualizzando si capisce meglio, è l'atto fondativo di uno stato nascente che si affrancava dalle catene coloniali. Un passo tralaltro drammaticamente bello e poetico ma che tradotto in italiano rende davvero poco (o è tradotto male), peccato. Jefferson in effetti è esattamente il tipo di personaggio di cui parla cvc , che citando Fromm "un rivoluzionario di successo è un uomo di stato, uno di insuccesso un criminale". Jefferson volle continuare a cavalvare questa sottile linea fino alla fine non perorando la causa antischiavista.