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Messaggi - InVerno

#4126
Citazione di: Fharenight il 17 Giugno 2017, 00:08:46 AM
Signor Sechi, la sua, a mio modesto avviso, è semplicemente una mania, nient'altro. Se lei fosse ispirato sul serio da un autentico sentimento di carità e umanità non si sarebbe di certo dimenticato di una grande ed importate categoria di persone che avrebbe maggior diritto ad essere accolta in Europa tutta, non solo in Italia. Allora, avrebbero più diritto (e quindi precedenza) ad ottenere lo status di rifugiato i cristiani che in Siria, Egitto, Afganistan, Iraq ed altri paesi islamici sono costantemente vittime di discriminazione religiosa e di persecuzione da parte dei musulmani; altro che la donna musulmana che si rifugia in Europa per fuggire dagli islamici suoi correligionari!  Mentre, al contrario, se fossimo ancora una nazioni col senso di reatà e di dignità integri, non accetteremmo più islamici, non per discriminazione religiosa, bensì per opportunità politico-ideologica derivante dall'incostituzionalità dell'islam.
Signor Sechi, la sua è una mania. E' una mania il desiderio di voler accogliere tutta l'Africa e il resto del mondo in Italia (tra l'altro a spese degli italiani), e non le fa certo onore, tutt'altro. La sua è una mania o un quasi delirio di onnipotenza come quello di Adolf Hitler, solo che la sua mania è rivolta al contrario, è l'esatto opposto di quella di Hitler, ma sempre di mania si tratta.
Per quanto riguarda l'obbligo di salvataggio in mare, risalgono ad antiche norme di consuetudine, oggi ci troviamo di fronte ad un fenomeno allucinante e del  tutto nuovo, qui si sta speculando sulla pelle dei migranti e sulla nostra di noi cittadini autoctoni, in mezzo c'è tutta una serie di sporchi speculatori. A maggior ragione si dovrebbe essere molto più severi e punire i trafficanti di esseri umani spezzando la catena. Manca la volontà di farlo.
Cioè,secondo il suo buon cuore, io mi imbarco su una carretta del mare in maniera clandestina, pagando profumatamente fior di criminali, so a cosa vado incontro e nel momento in cui mi trovo in alto mare devo pretendere che l'Italia mi salvi, mi soccorra, non do i mie dati o li do falsi, tuttavia pretendo di essere ospitato, vestito, coccolato a tempo indeterminato e tutto gratuitamente? Questa non è nemmeno giustizia, figuriamoci se possa rientrare nella carità; se ne rende conto?
Inoltre un conto è l'obbligo di dover soccorrere le persone in mare, ma nessuna norma obbliga a sbarcarli tutti in Italia. Una parte dei soldi che ci passa la Ue per i migranti sono soldi nostri, non sono un regalo, lo sa?
Il punto fondamentale dove non riuscite a comprendere voi abbagliati da questo malinteso senso di umanità o di carità,  è che non è possibile sbarcare tutta l'Africa ed il resto del mondo in Italia o in Europa, nemmeno il più folle dei conquistatori avrebbe mai pensato una assurdità del genere. Neppure ad Hitler credo sarebbe mai venuto in mente un progetto così folle.  Lei può inveire e insultare quanto le pare e piace, ma non cambierà di certo la situazione di gravissima crisi in cui l'Italia è stata gettata e abbandonata.
E' perlomeno curioso vedere un post razzista dove si da dell'Hitler all'altro. Lapsus? Ma la moderazione esiste, o il sito è cosi bisognoso di utenti che i continui insulti e le violenze verbali di F. possono passare inosservati pur di avere un utente in più? Patetico, per un forum che ha chiuso anni perchè l'admin voleva la "premoderazione" dei messaggi, riapre e la qualunque può scrivere pagine di insulti mascherati lessicalmente, il forum dei filosofi che non si accorge che "anime belle" significa semplicemente "coglioni" ed è ripetuto ad ogni frase insieme ad altri epiteti. Premoderatevi.
#4127
Citazione di: anthonyi il 16 Giugno 2017, 16:01:03 PM
Caro Vittorio Sechi, ho  letto questo accalorato dibattito e volevo dirti la mia. Da qualche parte la signora F. evidenziava la presenza di due categorie del dibattito: Le anime belle e i razionali. In realtà si è probabilmente dimenticata della terza categoria, cioè gli xenofobi. Questa è importante perché, ogni volta che tento di fare un discorso razionale sul problema dell'immigrazione vengo tacciato di xenofobia. Partirei con una critica ad un politico che oltretutto io stimo, Renzi, il quale ha dichiarato l'altra sera che siamo costretti ad accogliere coloro che rischiano la vita in mare, non è vero noi dobbiamo salvarli, curarli per il necessario ma poi non per questo deve essere scontato che rimangano sul nostro territorio. Si dirà, ma se loro fanno domanda come rifugiati? In realtà nessuno di loro ne ha diritto, i principi del diritto internazionale considerano obbligatorio il primo approdo, al di fuori del proprio paese per cui, a parte i libici, noi non siamo obbligati ad accogliere nessuno degli altri immigrati, cioè nessuno di loro visto che libici non ce ne sono. Si dirà, ma se i paesi di provenienza non li accettano? C'è un paese molto razionale, Israele, che ha fatto un accordo con un solo paese africano, la Mauritania mi sembra, paga al paese una quota per ogni emigrato africano trovato sul territorio e lo porta lì.
E non parliamo dell'assurdità di un sistema di verifica delle domande che segue un iter degno di Kafka. Per la gran parte dei servizi di immigrazione dei paesi più sviluppati non esiste niente di tutto questo, è il servizio che, con il suo imperio, decide se ammettere la persona, e se non è ammessa il rimpatrio (con le forme più opportune, al limite c'è il metodo degli israeliani) è immediato.
Dare alle popolazioni africane la certezza che saranno rimpatriate sarebbe, sia per noi, che per loro, il migliore investimento.
Senza speranza di venire in Italia loro non si avventurerebbero nella pericolosa traversata del mare e del deserto, i soldi che hanno in tasca, invece di finanziare la criminalità e il terrorismo che gestisce i traffici degli uomini, resterebbero in africa e potrebbero favorire lo sviluppo economico sul posto.
Per noi sarebbe molto più economico qualsiasi costo sostenuto per questi rimpatri rispetto ai costi della gestione degli immigrati in Italia e ai costi sociali che la loro presenza comporta.
La tua visione non è xenofobica, ma è estremamente riduttiva, perchè ti interessi semplicemente delle barchette Libia-Italia. Tutti i paper di studio sulle migrazioni indicano un fenomeno in costante crescita nell'arco 2020-2060 e globale, con numeri che duplicano se non triplicano decennio per decennio e interessano aree sempre più vaste. Qui viene analizzato nel dettaglio la questione dei migranti climatici (https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/287717/11-1116-migration-and-global-environmental-change.pdf) ai quali poi vanno aggiunti i migranti che seguiranno la robotizzazione e la massiva perdita di posti di lavoro nelle nostre zone di produzione post-coloniali.
Riguardo alla tua ipotesi sul "lasciarli a casa loro" ti rimando al capitolo dove viene spiegato uno dei punti chiave della conclusione "Lack of ability to migrate is as important a policy issue as migration itself" e ti faccio semplicemente notare che l'idea che il biglietto del barcone vada a migliorare l'economia locale, denota quanto è riduttiva la tua analisi e la tua concezione del problema. Popolazioni "intrappolate" in territori inospitali non fanno altro che degradarli ulteriormente fino alla completa distruzione del tessuto sociale, aumentando i numeri dei migranti.

Specificamente riguardo ai migranti climatici: Gli USA che escono dai trattati di Parigi commettono un atto ostile verso il mondo intero e l'Italia dovrebbe seguire l'esempio tedesco nell'isolarli commercialmente e diplomaticamente il più presto possibile, e spingere per la creazione di una forza militare europea in grado, se necessario in futuro, di fare leva anche su minaccie di ordine militare. E' nell'interesse di tutti che i "cugini" la smettano di fare il "bello e il cattivo tempo" (è il caso di dirlo) completamente al riparo dalle migrazioni grazie a due oceani (e magari un muro). Ciò che ha detto Merkel riguardo al "è il tempo di fare da soli" al quale ha fatto eco Macron, manca dell'eco Italiano, che una popolazione che capisce la sostanza del problema migratorio dovrebbe richiedere al proprio governo. E' assolutamente necessario altresi, che gli USA vengano isolati prima che la loro voglia di muovere guerra all'Iran si concretizzi, in modo tale che sappiano che se hanno tanta voglia di scaricare i fucili e provocare ALTRI migranti e terre desolate, lo faranno da soli.
#4128
Straordinariamente questo forum, seppur demograficamente non rappresentativo, riesce a rappresentare perfettamente la situazione del dibattito politico Italiano all'interno della sua piccola sezione. Avversati e dilaniati da decine e decine di problemetatiche endogene che vedono il bel paese fanalino di coda culturale, economico e sociale del vecchio continente, la discussione politica è imperniata su lotte di civiltà minima (vaccini) e su problemi .esogeni (europa, migranti). Il dibattito su questi ultimi poi, che sarebbe sacrosanto e necessario entro una certa misura, è viziato sistematicamente da fanatici tanto che il risultato è comunque uno sterile nulla. Mi chiedo quale sia il risultato politico ottenuto dai dibatti degli ultimi cinque anni in Italia, se vi sia stato un solo punto assodato dal quale andare avanti, non dico nemmeno elaborare un progetto comune, quello sarebbe un lusso. Non siamo capaci a gestire la penisola, siamo completamente inadatti, non è che non sappiamo fare le cose, è che nemmeno sappiamo parlarne.
#4129
Citazione di: Freedom il 10 Giugno 2017, 14:24:08 PM
Nessuna sorpresa: semplicemente la parte cattiva dell'umana natura prevale. Penso agli anarchici che, pur affermando solennemente come giusta la totale assenza di leggi e dunque di qualsiasi coercizione sull'essere umano.......non si sono fatti storicamente scrupoli nel lanciare ordigni esplosivi con estrema noncuranza..........

...penso ai sostenitori del liberismo che, pur affermando solennemente come giusta la totale assenza di leggi che governano l'economia........non si fanno scrupoli nell'avallare, de facto, la legge della giungla. La più illiberale di tutte.

Insomma una dottrina non si giudica SOLO da come alcuni "adepti" la mettono in pratica.
Non vedo il nesso, e sospetto che "alcuni" sia la parola da mettere tra virgolette, visto che adepti descriveva persone che coltivano un rapporto "deviato" con la dottrina, quindi giusta l'accezione negativa.
Qui non si parla di estremisti bombaroli, ne di persone che applicando la propria ideologia creano un vuoto accanto. Si parla di persone normalissime che contraddicono sistematicamente un principio fondante. Perchè se ti permetti di giudicar, significa che non credi davvero esista un giudice altrimenti non ti sarebbe di alcuno sforzo lo stare zitto. Una dottrina si giudica anche da questo, dalla capacità di replicare efficacemente i propri principi, una dottrina inefficiente (o ipocrita) non può essere considerata una strada buona per un cammnino spirituale onesto e serio. Sfortunatamente per noi la dottrina non si sceglie, ci si finisce dentro, e se ne diventa de facto avvocati difensori. Giustamente, non si è mai visto un bambino cedere ad un altro il gessetto per scrivere i cattivi alla lavagna.
#4130
Io sono sempre stato allibito di come dottrine che predicano la sospensione del giudizio agli adepti(in attesa del "grande giudizio"), generino in realtà "giudici seriali" capaci di misurare l'umidità nell'aria e decidere o meno se è opera del buon Dio o di altri. Ci dev'essere qualcosa che sistematicamente si inceppa in queste dottrine, perchè il silenzio non maschera a sufficienza quanto queste persone siano perniciosamente ossessionate dal catalogare e dividere moralmente qualsiasi cosa secondo i propri gusti (avvalorati ovviamente dal sigillo in ceralacca divino).
#4131
Citazione di: paul11 il 06 Giugno 2017, 17:48:00 PM. Datemi l'alternativa che sappia dare una chiave di lettura universale, che sappia dare senso alle migrazioni, alle sovranità nazionali e monetarie, alle guerre in medio oriente, ai job act sul lavoro alle spiritualità individualistiche, alle frammentazioni sociali?
Le ha prodotte chi se "Dio è morto", se non c'è metafisica? Il potere culturale  e delle pratiche oggi è in mano ai senza -dio, ai pragmatici, ai cinici, agli scettici.
La vita, la sopravvivenza della vita sulla terra, ti sembra una buona chiave di lettura universale? L'economia è servita per riprodurre le logiche di scarsità\abbondanza dei meccanismi naturali una volta che gli ultimi erano superati. Presto non ci sarà alcun bisogno di simulare scarsità in astrusi meccanismi di autocontrollo,la sopravvivenza all'ambiente tornerà la nostra morale materiale. Scopriamo che oltre ad esserci un pavimento su cui sbattere la faccia c'è anche un soffitto, un limite inderogabile alle nostre ambizioni. Forse invece di trovare valori nel nostro innato li troveremo nell'inderogabilità della nostra morte. Le grandi tematiche globali hanno insite in loro un elemento di novità, fallire non significherà più solo guerre povertà e carestie, siamo arrivati al punto dove la sopravvivenza della specie è a grave rischio. Non è morto Dio, è morto l'Homo-Deus, l'uomo infallibile, l'uomo che non doveva pagare il conto, l'uomo che "non doveva chiedere mai" . Oggi l'uomo deve chiedere, oggi l'uomo deve essere scettico per poter chiedere, e proprio perchè è pieno di domande avrebbe bisogno di risposte. Non è morta la filosofia, sono morti i filosofi super-star, la liquefazione della società ha liquefatto le loro cadreghe, ma gli esseri umani non hanno perso la loro voglia di conoscere il mondo, di averne una visione e di perseguire un progetto. La democrazia, è l'unica speranza di distillare questo sapere diffuso in un concentrato politico. Demetr ha detto che la filosofia è un "monumento senza vita", aggiungo io "in un giardino privato, di alcuni variamente educati cittadini borghesi che chiedono il biglietto per la visita.". Dico io: Aprite al pubblico, tanto il biglietto non lo paga più nessuno. La filosofia dovrebbe essere uno stile di vita, non una facoltà di chiaccheroni.
#4132
Citazione di: cvc il 04 Giugno 2017, 14:14:43 PMAvranno delle motivazioni personali che li conducono, motiveranno in qualche modo a se stessi le loro scelte o sono dei burattini ipnotizzati? Se motivano le loro scelte, quali sono i loro valori e in che rapporto sono con il mondo di oggi?
Qui c'è una bella collezione di ipotesi http://www.sourcewatch.org/index.php/Why_do_they_hate_us%3F
#4133
Quindi due civiltà divise da millenni di divario culturale, nel momento in cui provano a convivere creano attriti, tensioni e dispute? Incredibile, chi se lo sarebbe mai aspettato? Ma cosa centra la religione con le politiche migratorie? Oggi uscendo di casa ho visto finire la messa, metà delle persone che si erano appena scambiate un segno di pace e uscivano dalla porta erano giovani subsahariani, l'altra, anziani Italiani. Uscivano in colonne parallele divise per colore ma sotto lo stesso portone, il portone del Cristo Redentore in San Giovanni Battista. Peccato non avessi una fotocamera decente con me.
Ora facciamo un veloce riassunto
a) I siriani (islamici) forse li vogliamo solo perchè abbiam firmato da qualche parte che dobbiamo accoglierli, ma solo se ci provano oltre ogni dubbio che fuggono dalla guerra.
b) I subsahariani (cattolici) non li vogliamo perchè non scappano dalla guerra ma dalla fame oppure vengono solamente per delinquere
c) ci sono troppi islamici e si tratta di un invasione islamica.

Logica, questa sconosciuta.
#4134
Quello che dici è vero, ma non so quanto sia realistico aspettarsi il contrario. Le comunità vivono di antagonismo ai "mostri" tanto quanto per conservare i propri sistemi valoriali, i "mostri" sono necessari alla narrativa per stare in piedi, per definire i propri limiti. Dal punta di vista criminologico non so, ma l'esempio dei kamikaze poi è specialmente buono per dimostrare il contrario della tua tesi. Il kamikaze mette a disposizione la propria vita, la fa strumento di un messaggio, e lo fa in maniera cosi netta e plateale che costringe ad un analisi del messaggio in se. Non è un caso se ci si è sperticati in "lodi" riguardo alle abilità comunicative dell'ISIS, perchè fondamentalmente il messaggio passa oltre ai gesti dei singoli essendo comunicato in maniera cosi violenta. E sono fiorite decine di narrative occidentali, da quella anti-islamica a quella terzomondista, per cercare di razionalizzare il messaggio contenuto nei corpi dei kamikaze. Quindi mi pare infondato sostenere che l'analisi si sia fermata al "mostro" solo perchè non c'è un forte interesse per la persona, d'altro canto è il kamikaze stesso a imolarsi a favore di un simbolo e a considerare superflua la sua persona. Questo non significa che non dovremmo, ma che servirebbe una società estremamente matura per rifiutare la proposta di un "mostro autoproclamato" quando già è difficile costruire una narrativa coerente intorno al suo messaggio.
#4135
Citazione di: green demetr il 03 Giugno 2017, 16:25:36 PM
cit inverno
"Dipende che cosa è la filosofia e che cosa sono i filosofi. Se essere filosofi vuol dire essere preparati in storia della filosofia e pretendere di insegnare materie specialistiche al mondo (come fa Fusaro con l'economia) allora è meglio che le mani vengano sporcate si, ma dalla terra e dalla zappa (io ho preso questo invito alla lettera, e ho lasciato un piccolo angolo di giardino a Fusaro"

Lasciando da parte il caso Fusaro, secondo te all'economista sta a cuore l'interesse della gente?

Secondo te non dico il filosofo, ma proprio il cittadino, non deve informarsi di quale economia si decida di usare?

O siccome non è uno specialista deve stare zitto?

Le tue argomentazioni sfiorano il fascismo  >:( , e non è un caso. Da bravo liberale quale sei.  ;)

Ma ti dico una novità: siamo ancora in democrazia!  8)


Casomai starà all'economista sapersi spiegare per il pubblico non addetto ai lavori.


ma poi perchè uno con la tua spiritualità (ottima) deve farsi carico di queste istanze....è spiacevole. :'(
Ti sbagli io non sono un liberale, questo non significa che devo appiattirmi su idee opposte. Non sono mai intervenuto in zona euro per parlare di tassi di sconto anzi quelle che poche che sono intervenuto ho invitato alla discussione politica, perchè credo nel primato della politica e specialmente in quello che hai detto tu, che la filosofia debba fondersi alla politica. Non ho mai intimato il silenzio a nessuno. Solo facendo il gioco di una democrazia capitalista si può pensare che travestendosi da economisti si guadagni in autorità e credibilità, è cosi che nella prassi si subordina il discorso politico al discorso economico. Preferisco che di economia parlino gli economisti e che rimanga una tecnica, non una teologia di massa. L'esatto opposto del liberalismo ;).
#4136
Dipende che cosa è la filosofia e che cosa sono i filosofi. Se essere filosofi vuol dire essere preparati in storia della filosofia e pretendere di insegnare materie specialistiche al mondo (come fa Fusaro con l'economia) allora è meglio che le mani vengano sporcate si, ma dalla terra e dalla zappa (io ho preso questo invito alla lettera, e ho lasciato un piccolo angolo di giardino a Fusaro). Il mondo si è specializzato e si è complicato dai tempi in cui il filosofo era il "tuttofare" della scienza. Se essere filosofi significa amare la conoscenza e approfondire i campi di cui si vuole parlare, ben venga, allora tutti gli specialisti sono già filosofi. L'importante è distinguere la filosofia da storia della filosofia, anche se quest'ultima di certo insegna a ragionare. Per esempio utilizzando il famoso rasoio posso affermare che l'ipotesi di un "complotto" è totalmente superflua nell'ipotesi che le banche e i capitalisti si stiano mangiando il mondo, lo possono fare tranquillamente senza nemmeno essersi mai visti.
#4137
Di tutte le strambe idee che mi sono capitate in testa e ho cambiato non ho mai parteggiato per il paternalismo statale, se mi capita di difendere parzialmente questa legge è perchè denoto una situazione critica. Si la propaganda c'è ovunque, il fatto che società e governi adottino una narrativa non dovrebbe granchè sorprendere, è nelle cose. Che le lobby influenzino il governo in una democrazia capitalista non soprendere altrettanto. Entrambe le cose hanno cause sistemiche e diverse da una lotta di retroguardia con il solo ipotetico risultato di mettere in pericolo la salute pubblica. Se governo e bufalari davvero entrassero in lotta per questa e altre cause, il prossimo "obbiettivo" sarebbe il SSN, "reo" di aver imposto trattamenti "nocivi" ai singoli "sacri" individui. In America gli anti SSN hanno un motto "il dottore me lo scelgo io" perchè credono che la loro scelta sia più importante del dottore stesso, credono che avere un SSN significa avere un dottore imposto per distretti, il "comunismo". Risultato? Basta questa semplice considerazione nella testa della gente per "educarli" a parteggiare per un sistema privatizzato. E chi vuole un sistema privatizzato? A chi fa comodo mettere il cittadino contro il SSN? Se dovessi fare dei collegamenti causa-effetto diretti, ipotizzare che dietro a tutto questo c'è un giro di bonifici, io ce l'avrei dei nomi. E no, non sono estremisti della libertà di pensiero. Fortunatamente di solito le cose sono un po più complicato e non sarà cosi, si spera.
#4138

  • Sono d'accordo con te. Vedi però che un analisi antropologica torna "comoda" quando dal rapporto chiesa-testi si traggono solo considerazioni circolari per forza di cose.
  • Provocatoriamente potrei dirti che il tema della fratellanza potrebbe smontare questa tua critica. Gesù è nostro fratello, fare del male a lui non lo rende peccato perchè è lui, ma perchè lui rappresenta ognuno di noi? (che poi sarebbe la famosa formula quranica "Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera") ma è forse un ipotesi peregrina.
  • Fondamentalmente hai ragione, ma a quel punto del rapporto che usi come esempio, l'autorità è solo una questione formale (nemmeno troppo, suppongo che persino il codice verbale sia arrivato al "tu"). Poi ci sono diverse gradazioni, dall'autorità divina all'esempio tuo di flebile subordinazione, in generale la tendenza non fa altro che dimostrare l'assunto?
  • Ohibò scopro ora di essere sacerdote profeta e re! E beh ma un autorità di "tutti" è un autorità di nessuno, è ovvio che valga poco :) Peccato, mi stavo già comprando una corona e ordinato i panini! Attenzione comunque che appena si parla di sensuale scattano le "sirene" e arrivano le accuse di intimismo e spiritualità di bassa lega.

Grazie comunque dell'interessante intervento, a buon rendere.
#4139
Buongiorno Jean,
Purtroppo internet è un invenzione largamente sottovalutata (non considero l'adorazione "divinatoria" di certi come un contropeso sufficiente alle poche misure che la società Italiana ha a mio avviso preso per affrontarlo). Parlando come vivente della "generazione ponte", ne troppo ammaliato ne di un lembo ne dell'altro, mi rendo semplicemente conto che nessuno, ne uomo ne istanza sociale, mi ha mai chiesto conto e di conseguenza responsabilizzato su ciò che ho ottenuto da questo mezzo, a differenza da ciò che ho ottenuto dai mezzi tradizionali da cui tuttora dipende il mio status, qualunque esso sia. Questo mezzo non ha riscontro con la realtà, in essa non è innestato se non in maniera raffazzonata, è un organismo alieno che genera alieni, e mi preoccupo molto di più dei danni alla democrazia che non alla vaccinazione di gregge, che questa frattura può provocare. Se fossi un pedagogo entrerei nei dettagli su come esso vada inserito nell'educazione, ma siccome non lo sono mi limito a constatare la scollatura culturale che esso ha provocato, evidente in tutte le società occidentali e che urge sanare. Possibile poi che questi dottori fai da te abbiano sempre a prendersela con bambini e malati terminali? Chi può proteggere queste due fascie deboli di popolazione dall'arroganza dei medici di facebook? Il fatto che siamo i primi dipende dal paternalismo statale Italiano, ma siamo noi a volere un padre e non uno stato, impariamo a prenderci la colpa se vogliamo che i nostri politici imparino a prendersele, e magari un giorno avremo un ministro della salute migliore (che non fa prefazioni su libri di omeopatia, non importa il titolo di studio).
#4140
Citazione di: Fharenight il 01 Giugno 2017, 02:03:52 AM
Sei testardo, Inverno, come tutti i comunisti... Intanto noi non siamo gli USA. Non è che io abbia grandissime simpatie per gli USA, mai avute. Trump lo preferivo per il programma che aveva presentato e perché pareva fosse un tantino (diplomazia e poteri forti permettendo) anti islamico. Ma i giochi geopolitici ed economici in ballo sono troppo grossi ed è difficile persino per un Presidente di un grande paese come gli USA tener fede a ciò che si era prefissato;
Hai ragione noi non siamo l'america, infatti la nostra vendita di armi ai sauditi si ferma ad un modesto 250milioni di euro (+60% rispetto al 2014) nonostante sia vietato vendere armi ai paesi in guerra ma chissenefrega. Eh si certo, noi armiamo i fanatici ed è un "atto contingenziale"" frutto di "impegni presi" a cui nemmeno l'uomo più potente della terra può sottrarsi. Poi ci sorbiamo 3 mesi di studio aperto che "indaga" sulla provenienza del temperino dell'attentatore per trovare "i mandanti" e notiziona, frequentava la moschea, e tutta la lega nord insorge. Ma scemo io che vi rispondo.