In tutta onestà io ho parlato di argomento celato ma non volevo sottindere malizia nell'atto in se, ho infatti detto che inizialmente l'ho inteso come un sincero tentativo di elevare la discussione al di la delle solite discussioni di brigata. Ne sono tuttavia rimasto deluso dai risultati. La tua posizione personale è legittima, ma i pregiudizi son di tutti, e il "livore che mostro" è generalizzato a qualsiasi doppia morale e politica dei due forni, è solo "un caso" (dovuto alla residenza geografica degli iscritti e ai loro interessi) che si vada sempre a picchiare sul cristianesimo, ma non ho i poster dei "nuovi atei" in camera e onestamente nemmeno li sopporto tanto (come vedi i pregiudizi son di tutti).
Kant diceva "la scienza è la conoscenza organizzata, la sapienza è la vita organizzata" , non c'è nulla che renda la religione più facilmente assimilabile al nostro "scimmiesco" rispetto alla scienza, se non come essa è organizzata. Non vorrei essere costretto a usare questa prospettiva dell' "efficienza" ma visto che insisti ...Solo recentemente (paragonato alla religione, una frazione millesimale) la cultura scientifica ha abbandonato i comparti stagni di inizio novecento e ha cominciato a mostrare l'uomo in tutta la sua interdipendenza, tanto che sono ancora viventi almeno due generazioni che vedono alla scienza come all'evidenza del filo d'erba "e stop". E solo lo sviluppo di questa visione complessiva ha cominciato a solleticare i bassi istinti umani (tra i quali anche la semplice sopravvivenza) dove prima invece sembrava puro diletto accademico. Solo recentemente abbiamo avuto "divulgatori scientifici" che colmassero il gap culturale e rendessero fruibile la conoscenza, e mai abbiamo avuto evidenze che quel "diletto accademico" avesse a che fare con noi, e che sostituissero i miracoli nell'avvicinarci a quelle realtà immense.. Stiamo paragonando una cultura in fascie con una cultura a tre gambe e talare da almeno 6 millenni.. Quale sorpresa? Credere a qualsiasi costo, qualsiasi sia l'oggetto, pur di domare i nostri istinti, non è il mio motto "realistico". E voglio credere che non sia il motto dei miei compagni di viaggio, voglio vederli più romantici di cosi, disposti anche all'atto estremo della morte pur di rispettare il proprio intelletto. Altrimenti che senso avrebbe avuto vivere tutto questo? Se bisogna morire da scimmie, tanto vale che l'uomo non sia mai esistito.
Kant diceva "la scienza è la conoscenza organizzata, la sapienza è la vita organizzata" , non c'è nulla che renda la religione più facilmente assimilabile al nostro "scimmiesco" rispetto alla scienza, se non come essa è organizzata. Non vorrei essere costretto a usare questa prospettiva dell' "efficienza" ma visto che insisti ...Solo recentemente (paragonato alla religione, una frazione millesimale) la cultura scientifica ha abbandonato i comparti stagni di inizio novecento e ha cominciato a mostrare l'uomo in tutta la sua interdipendenza, tanto che sono ancora viventi almeno due generazioni che vedono alla scienza come all'evidenza del filo d'erba "e stop". E solo lo sviluppo di questa visione complessiva ha cominciato a solleticare i bassi istinti umani (tra i quali anche la semplice sopravvivenza) dove prima invece sembrava puro diletto accademico. Solo recentemente abbiamo avuto "divulgatori scientifici" che colmassero il gap culturale e rendessero fruibile la conoscenza, e mai abbiamo avuto evidenze che quel "diletto accademico" avesse a che fare con noi, e che sostituissero i miracoli nell'avvicinarci a quelle realtà immense.. Stiamo paragonando una cultura in fascie con una cultura a tre gambe e talare da almeno 6 millenni.. Quale sorpresa? Credere a qualsiasi costo, qualsiasi sia l'oggetto, pur di domare i nostri istinti, non è il mio motto "realistico". E voglio credere che non sia il motto dei miei compagni di viaggio, voglio vederli più romantici di cosi, disposti anche all'atto estremo della morte pur di rispettare il proprio intelletto. Altrimenti che senso avrebbe avuto vivere tutto questo? Se bisogna morire da scimmie, tanto vale che l'uomo non sia mai esistito.