Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#4156
La mancanza di autorevolezza deriva dalla mancanza di verità.

Quando se ne accorge anche il più stupido del villaggio globale, purché puro di spirito, la truffa non è più perseguibile con le modalità soft della democrazia as usual, ma richiede metodi di governo totalitari.

A questa deriva i professori e Cacciari, correttamente interpretando la figura dell'intellettuale con la schiena dritta, si oppongono.
#4157
Penso anch'io che in molti casi non sia il caso di interloquire.  In particolare quando i paletti della discussione sono imposti da regimi totalitari. Nel caso specifico attuale ho adattato il motto di Mark Twain:

Never argue with a covidemic. They will drag you down to their level and beat you with experience.

Escluso il dialogo, resta il terreno - obbligato - dello scontro. Ma si tratta di una modalità sociale totalmente differente, cui preferisco esonerare questo spazio.
#4158
Nessun problema: CDC, FDA, EMA, AIFA, approvano tutto ciò che viene richiesto dai loro padroni, cui hanno concesso una impunità tombale. Ci pensano poi i governi e i media a cacciare gli "effetti collaterali" e il "fuoco amico" sotto il tappeto della "non correlazione".
#4159
Tematiche Filosofiche / Oltre Cartesio: Hegel
13 Settembre 2021, 21:46:51 PM
Una favola hegeliana. La sopraffazione del "servo" è "archetipicamente" avvenuta per via violenta in conflitti bellici. Come insegnano Spartaco, giacobini e bolscevichi al netto di ogni psicologismo immaginifico sul "riconoscimento" del signore, appena i servi hanno la massa critica per rovesciare il tavolo, lo rovesciano.

Gli oligarchi attuali conoscono bene questa storia e hanno collocato in ogni dove, incluso il diritto statale e internazionale, i loro greenpass per incatenare i servi. Come il mitico Signore degli Anelli.


#4160
Scienza e Tecnologia / Cultura Vs Biologia
12 Settembre 2021, 10:37:28 AM
Il nodo della questione, sottolineato dall'articolo, è la realizzazione di superorganismi umani entro cui l'individuo si scioglie. Essere coscienti di ciò implica la responsabilità e l'attività verso il genere di superorganismo verso cui ci si evolve.

La cultura/civiltà è una rosa che profuma di mirabili artifici, ma si sostiene su tronchi spinosi  che permangono anche nella sfioritura.

Farmaco dinamo e ludo dipendenze, patologie di ogni genere somatico, psichico e psicosomatico, sono la corona di spine individuale che si estende pandemicamente al superorganismo sociale.
#4161
Scienza e Tecnologia / Cultura Vs Biologia
12 Settembre 2021, 09:55:23 AM
Citazione di: InVerno il 12 Settembre 2021, 00:11:37 AM
... Al contrario, penso che noi "moderni" siamo molto, molto meno attenti a scegliere con chi mescolare il nostro sangue, in questo direi l'opposto: attraverso il mito dell'amore irrazionale, la genetica ha la meglio sulla cultura, almeno quella espressa esplicitamente. Tuttavia, e forse ancora più fondamentalmente, l'uomo è riuscito a manipolare il patrimonio genetico  del contesto, fauna o flora, ha rimodellato la natura intorno ai suoi bisogni. Su questo versante invece, attualmente diamo il "meglio di noi", praticamente alterando così velocemente il contesto da non riuscirgli a dare tempo di evolvere, antropocene. L'industrializzazione ha impennato le capacità di manipolazione, ma la sostanza non è cambiata, il peccato originale rimane lo stesso, e non si capisce se nel 2021, dovremmo andare fieri di questa capacità o vergognarcene amaramente. Essendo impossibilitati a definire la coscienza, rimaniamo all'oscuro di come ci sia riuscito di farlo. Ma e' destino della materia biologica, superata una certa soglia critica, astrarsi fuori dalle catene del dna, oppure è stato un errore di percorso?
La fai troppo facile InVerno con il romanticismo genetico. Io vedo ricchi che si riproducono coi ricchi e straccioni cogli straccioni, con tutte le sfumature intermedie che si sposano con sfumature intermedie. Anche per motivi logistico spaziali. Ci si sposa e riproduce nei campi, in fabbrica, a scuola, in ospedale, a Hollywood e a Buckingham Palace, con scarsissime possibilità di frequentare altre caste.

Perfino l'istruzione, luogo di grandi tempeste ormonali e possibilità riproduttive, è ormai castalizzata tra figli della plebe (pubblica) e dei signori (privata)

In natura non ci sono errori di percorso (moralismo antropomorfico), ma strade evolutive obbligate. L'autocoscienza ha ipotecato l'evoluzione dei viventi ampliando enormemente il loro grado di libertà e noi siamo all'apice di quel processo evolutivo.

La genetica non sbaglia, semmai è il secondo canale evolutivo, die Kultur, a commettere errori che poi pagherà a caro prezzo al primo, che non fa sconti a nessuna cialtroneria autocosciente.
#4162
Sagge parole Jacopus ma poco realistiche perché i morti sul lavoro sono "danni collaterali" al pari di quelli da "vaccino" in sperimentazione e l'evasione produce pil da conteggiare anche nei bilanci statali.

Non ha senso pretendere un'etica umanistica in una società permeata in tutti i suoi gangli - economia, politica, scienza, diritto, - dall'etica capitalistica (ormai prevalente anche negli ultimi rimasugli di socialismo)

È vero, non credo in Dio, ma credo nella divina provvidenza dei buoni geni di chi sopravvive al covid e al "vaccino". Peccato che saperlo a priori potrebbe essere solo un dio se esistesse. Non certo il cialtrone che, mentendo sapendo di mentire, ti fa firmare un foglio in cui afferma di averti informato dei rischi e benefici della vaccinazione che, nel tuo caso specifico, li conosce meno di te che non li conosci per nulla. Col che si arriva al punto:

6) del catalogo bufalaro covidemico. L'impotenza malasanitaria della mutua di fronte ai casi avversi della vaccinazione. Qualche esempio virtuoso c'è, ma altrove, come i clinici tedeschi che hanno sbufalato il regime covidemico (punto 1) facendogli modificare il bugliardino astrazeneca e di cui si parla nel post di InVerno (nel prosieguo della sperimentazione). Purtroppo la mutua italiana, per quanto riguarda la plebe, non è al livello dei colleghi tedeschi per etica e competenza professionale.


#4163
Ringrazio l'amico Jean che arricchisce di nuovi contenuti la faccia oscura della covidamia senza lasciarsi prendere dalla bagarre "terrapiattista" a cui l'avversario covidemico vorrebbe trascinarci ( a tal proposito c'è un monito di salute mentale in bell'inglese attribuito, con lievi differenze, a Mark Twain, Oscar Wilde e George Carlin).

Ad Anthonyi non posso che rispondere: "Dal covid mi guardo io, dal "vaccino" mi guardi Iddio". Come mi guardo da digitale, aspirina, pillola, amianto, ...Tutta roba ben nota e sperimentata.
#4164
Citazione di: Socrate78 il 10 Settembre 2021, 13:55:20 PM
Vorrei chiederti una cosa Ipazia: secondo te le persone ritenute sante e canonizzate dalla Chiesa Cattolica, ad esempio San Francesco (o anche altri ritenuti santi), che si sono sacrificate sino all'estremo per gli altri spogliandosi di tutto e hanno mortificato se stessi praticando gravi penitenze, digiuni, punizioni corporali (cilicio, forme di sofferenze fisica per espiare i peccati, ecc.), erano personalità disturbate affette da masochismo e quindi casi psichiatrici?

Conosco poco quelle storie e la santificazione ha poco a che fare con la verità storica. Dubito in ogni caso che cilicio e autopunizioni abbiano migliorato il menu di qualche affamato. Conosco invece la vicenda di don Bizzotto, cristiano verace, che ad un certo punto ha dovuto cessare di porgere l'altra guancia ai "poveri" che lo taglieggiavano.

Nel mio Veneto dalle radici profondamente cattoliche si dice fin da tempi remoti: "da un disgrasia da Dio staghe ala larga". Non credo sia un retaggio protestante e neppure cinismo, ma la presa d'atto popolare che "chi è causa del suo mal pianga se stesso" e che la via virtuosa sia quella di un sano amor proprio: "aiutati, che Dio t'aiuta".
#4165
Citazione di: anthonyi il 10 Settembre 2021, 11:04:30 AM
Quando parlo di paura irrazionale, ipazia, parlo dell'effetto delle menzogne come queste che tu e tanti altri diffondete per il web. Ci sarebbe seriamente da domandarsi sulla ragione per la quale si lasciano le persone libere di diffondere menzogne su un argomento delicato come quello della salute, rendendo così più problematico un lavoro già tanto difficile come quello di coloro che di quell'argomento sono competenti.
Rispondo pure ad atomista, in prima persona. Le menzogne contro la salute dei cittadini le hanno propalate proprio i competenti del regime covidemico. Elenco le bufale in ordine di comparsa prima dello sbufalamento:
1) il "vaccino" ha superato la sperimentazione: sbufalato subito, ogni volta che dovevano rimettere mano al foglio informativo; e sui danni a medio e lungo termine ancora buio pesto;
2) è sicuro: alla fine, obtorto collo, hanno dovuto prendere atto che non era proprio così innocuo, tanto per i morti che per gli effetti avversi molto più gravi di qualsiasi altro vaccino bioeticamente sperimentato;
3) è immunizzante: manco per il picchio;
4) è efficace: il massimo che si può ammettere è che  "funzionicchia" (cit.). Per cui già previste dosi crescenti periodiche di tossina spike. Finché  i danni non saranno così estesi da doverla smettere. Supplicando l'improbabile divinità e il probabile virus di avere pietà e smetterla loro;
5) bisogna inocularlo pure ai bambini e alle donne gravide: dove il rispetto per la vita umana è superiore a quello nazionale si è  calcolato che rischiano più col vaccino che col virus.

L'isteria sanfedista sulla vaccinazione a tappeto aumenta di sbufalamento in sbufalamento ed anche questo è comprensibile in un regime che ha messo sotto i tacchi l'ippocratico primum non nocere.

A inizio epidemia ero convinta che il vaccino avrebbe debellato i novax, ma gli "esperti" a libro paga (gli altri rumoreggiano non poco malgrado la censura da nordcorea) hanno lavorato talmente male da avere ottenuto l'effetto opposto, a ragion veduta.

Unico successo certo: money che, come canta Liza Minnelli in Cabaret: makes the world go around.
#4166
Citazione di: InVerno il 10 Settembre 2021, 18:17:30 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Settembre 2021, 10:19:12 AM
Ti mettono una tossina sperimentale in corpo, che ammazza e danneggia 'ndo coie, coie, e dopo sei libera di fare quello che vuoi. Rispetto a voi Menghele ragionava come un seminarista della Scienza alle prime armi. Senza protocolli di fasi sperimentali e confusione sulla loro sequenza, numerazione e bioeticità.
Ora abbiamo anche la Scienza con la s maiuscola, da non confondersi con quella minuscola che è quella che afferma cose che non piacciono a Ipazia, per esempio che il rischio di trombosi declina col tempo, pubblicato l'altro ieri. Ho come l'impressione che se domani fosse il virus a lasciare un intervista dicendo che il vaccino funziona, tu affermeresti che ci sono Virus e virus.
La scienza è quella che piace a Ipazia perché non ha pretese divine e vuole essere compresa, non adorata. Il Virus è il virus della Scienza covidemica. Linka lo studio che vedo di capirci qualcosa in più sulla tossina. Auspicando non sia la solita carnevalata mainstream ad usum vili alla Burioni.
#4167
L'amore di sé è la parte trascendentale dell'istinto di conservazione. Il primo "altro" che incontriamo nella vita è noi stessi e l'educazione parentale insegna ad avere cura di sé. E' ben più di un luogo comune. E' il focus di una personalità equilibrata ed in sintonia col mondo circostante. Narcisismo ed egoismo, come dicono gli ismi, sono degenerazioni di un ragionevole amor proprio. Il quale rifugge da ogni forma di gregarismo, e quindi di alimentazione dell'autoritarismo che ne è complemento. Così come dalla sindrome sado-masochistica che nell'odio di sé trae nutrimento.
#4168
Tematiche Filosofiche / I mondi che creano i libri
10 Settembre 2021, 11:00:19 AM
Fin dal teatro greco e dai poemi omerici  l'intento drammaturgico dell'autore è l'immedesimazione dello spettatore/lettore nella sua opera. La "sci.fi." è il poema omerico del nostro tempo e quindi non stupisce il suo carattere ipnotico.

A livelli culturali più accurati lo stesso effetto si ottiene con la saggistica e coi grandi classici della storia letteraria, perché ognuno entra in risonanza con ciò che è.

"Io sono colui che sono" è prerogativa umana, non divina. La quale semmai è "Io sono colui che è". Ma non dirottiamo nuovamente.
#4169
Tematiche Filosofiche / I mondi che creano i libri
10 Settembre 2021, 10:38:44 AM
Forse no, ma il lieto fine catechistico era d'obbligo a quei tempi. Così simili ai nostri quanto a liste di proscrizione. Leggermente meglio ai tempi di Mozart. Don Giovanni muore dannato ma gli si risparmia il male supremo: l'umiliazione del pentimento. Regressione morale da allora.
#4170
Ti mettono una tossina sperimentale in corpo, che ammazza e danneggia 'ndo coie, coie, e dopo sei libera di fare quello che vuoi. Rispetto a voi Menghele ragionava come un seminarista della Scienza alle prime armi. Senza protocolli di fasi sperimentali e confusione sulla loro sequenza, numerazione e bioeticità.

Anche la Covidemia è "una malattia sociale, la presenza del virus (covidemico) nella società e un pericolo per tutti, e quindi limitarlo con ogni mezzo é un dovere sociale di tutti."