B) EPILOGO
Dopo un'accurato esame dei tabulati da parte degli analisti della nostra "SEZIONE V" I.D. (Intercettazione e Decrittazione), diretta dal Generale Vittorio Gamba -che servì da materia di studio ai nostri agenti anche negli anni 50/70-, il "Black code", venne consegnato agli uffici operativi, come dono della Befana, i primi di gennaio del 1942.
Ed infatti, per somma sfortuna degli Inglesi -i cui codici non eravamo in grado di decrittare-, gli Americani spedirono il loro colonnello Frank Bonner Fellers, come ufficiale di collegamento presso lo stato maggiore britannico in Egitto; il quale, non appena arrivato, cominciò a trasmettere in patria informazioni sulle manovre inglesi in Libia, usando appunto il "Black code" (che lui riteneva sicuro al 100%).
I nostri servizi segreti non rivelarono mai ai Tedeschi che erano in possesso del "black-code", ben sapendo che i servizi segreti tedeschi facevano acqua da tutte le parti; si limitarono, invece, a intercettare Fellers, decrittare i testi, e mandare il risultato al nostro Comando superiore in Libia e al Comando di Rommel, spacciandole come ottenute da un fantomatico informatore.
Per cui, fu grazie a noi che il generale Rommel, ogni giorno, sempre alla stessa ora, era in grado di sapere con esattezza:
- la disposizione delle forze nemiche;
- le loro intenzioni di spostamento.
Non saprei dire quale delle intercettazione fu la più importante, probabilmente quella che portò al disastro inglese nella "battaglia di mezzo giugno" del 1942; ma non solo, perchè l'elenco sarebbe lungo.
In effetti, fu sopratutto grazie alle nostre intercettazioni che, fino all'estate del 1942, non ci furono attacchi di sorpresa, incursioni, tranelli che Rommel non sia stato in grado di evitare; però, purtroppo, durante le manovre del 10 luglio del 1942 la 9° divisione australiana catturò un "reparto intercettazioni" dell' Afrika Korps, guidata dal capitano Seebhon, e, frugando in cerca di materiale utile scoprirono le loro stesse comunicazioni tradotte in tedesco.
Dopo laboriose indagini, alla fine capirono che la falla era dovuto al "Black Code", e così cambiarono il codice di cifratura; da quel momento in poi Rommel perse improvvisamente il suo fiuto leggendario.
Con questo non voglio certo dire che si trattò dell'unico fattore in gioco, perchè la sconfitta di Alamein fu dovuta ad una serie di altri importantissimi fattori (la mancata occupazione di Malta e/o della Tunisia ecc.); però, indubbiamente, secondo me contò moltissimo!
***
