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Messaggi - Alexander

#421
Tematiche Culturali e Sociali / Andare d’accordo.
29 Aprile 2021, 09:03:07 AM
E' sicuramente gratificante quando ci si sente in accordo con un'altra persona. Sembra che sorga naturalmente della simpatia. Spesso sono solo attimi, perché poi, se non c'è vera intesa, le differenze tornano a predominare. Sono attimi importanti, però. Oltre che a gratificarci, il sentirsi in accordo sembra confermarci che non siamo degli stupidi ("OH! Anche Tizio, una persona che ritengo intelligente, la pensa come me. Allora sono un po' intelligente anch'io..."). Noi siamo sempre in cerca di queste conferme, soprattutto se il nostro livello di autostima tende al basso. "Andare d'accordo" è fondamentale in un'unione. Come vivere accanto ad una persona con la quale si è sempre in disaccordo su tutto? Che la pensa sempre al contrario di noi? Impossibile. L'accordo è la base dell'amore sponsale. O anche il fondamento di un'amicizia. A volte è vero che è difficile andare d'accordo anche con se stessi, ma alla fine, di solito, "si trova un accordo" con più facilità che non con l'altro da noi  :D
#422
Tematiche Filosofiche / La coscienza degli animali.
29 Aprile 2021, 08:49:33 AM
Buongiorno a tutti


Gli animali, chi più chi meno, hanno sicuramente un certo grado di coscienza. Quanto non è dato sapere con certezza. Facciamo fatica a valutare il nostro stesso livello di coscienza. Per dire: io non so quanto sia cosciente Bobmax, per esempio. Noi facciamo coscientemente distinzioni e diamo giudizi: io sono un uomo; io sono una donna; io sono un uomo scemo; io sono una donna brutta; io sono un uomo più scemo di Eutidemo; io sono una donna più brutta di Ipazia; ecc. Non so quanto un animale sappia coscientemente fare distinzioni e quanto invece, come penso, reagisca d'istinto: scappo perché percepisco un suono minaccioso; mi avvento perché percepisco la minaccia, ecc. Non penso sia solo un discorso quantitativo, ma se lo è la differenza è enorme. Anche noi spesso agiamo d'istinto, ma poi viene la domanda  autoriflessiva: perché ho agito così? Perché ho fatto questo? Sarebbe interessante poter capire se, per esempio, la leonessa si pone delle domande in tal senso: perché ho divorato questo cucciolo, invece che quel vecchio gnu? Perché devo cacciare al posto di quel fannullone del leone ?
#423
Buongiorno Eutidemo


La "C" e senz'altro la più importante. Io ho figli di quell'età  e mi dicono che moltissimi bevono "perché lo fanno tutti". Spessissimo nemmeno gli piace il bere. E' sempre il solito "spirito gregario" dell'essere umano ; alla base di tanti strazi e sofferenze, da sempre. E' come una corrente che ti trascina e di cui solo a sprazzi ne sei consapevole. E così la storia va avanti e nessuno sa dove va.  :(
#424
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Senescĕre
27 Aprile 2021, 09:45:45 AM
"Muore giovane chi è caro agli dei" dicevano gli antichi greci, preferendosi una morte eroica da giovani, ricordati, che da vecchi, dimenticati. La teoria di Boncinelli avrebbe senso se , dopo esserti riprodotto, e passata la giovinezza, te ne andassi rapidamente, ma che senso ha che la natura ti abbia magari programmato per arrivare a cento e passa anni, come in molti casi?  Dei quali te ne fai 30-40 di vecchiaia? Se godi di buona salute (una minoranza) la vecchiaia può essere un tempo fecondo per l'animo, ma se la passi tra dolori, piaghe e file all'ospedale...Penso che, arrivati ai 65 anni e notando già molti problemi seri di salute, sia opportuno non curarsi più e lasciarsi andare, così da abbreviare i lunghi anni di sofferenza che attendono il malcapitato. Tanto  poi, sia che ti curi oppure ti lasci andare, la natura ne è del tutto fredda, cinica e distaccata. Almeno non diventi un peso per i figli.
#425
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
24 Aprile 2021, 16:53:25 PM
Buongiorno Iano


E' anche vero che, un certo Nietzsche, diceva: "Non esistono fatti, solo interpretazioni". In effetti anche il comportamento sessuale degli animale noi lo "interpretiamo" come un comportamento omosessuale paragonandolo al nostro. In definitiva tutto è solo interpretazione mentale. Viene anche correttamente detto su WP: "L'omosessualità negli animali è la presenza, nel mondo animale, di comportamenti e pratiche interpretate come omosessuali". Purtroppo sembra che non possiamo fare altro.
#426
Buongiorno Eutidemo


Che i virus mutino in continuazione è perfettamente normale, come nelle dichiarazioni che hai riportato. Ma quando muta un virus influenzale, spesso riducendo l'efficacia del vaccino annuale che si somministra alle persone anziane e fragili, la notizia non viene degnata di alcun servizio mediatico, nemmeno un trafiletto in ultima pagina. Resta un'informazione tecnica per gli specialisti del settore, come è giusto che sia. Con il nuovo coronavirus sars-cov2 assistiamo ad una novità mai vista storicamente: la notizia tecnica di un mutamento da E484K a E484K+ è più importante di ogni altra, nonostante nessuno, a parte gli specialisti del settore, ci capiscano una cippa di cosa vuol dire. E anche questo probabilmente fa parte della nuova "metafisica del coronavirus", di cui discutevamo . Evidentemente terrorizzare fa vendere bene. Dicono che circa 50 milioni di italiani cerchino notizie su di "Lui" ogni giorno. Se tiriamo via bambini, anziani non del tutto...e fatalisti/menefreghisti, praticamente tutti. Temo che sarà difficile uscire da questa situazione perché sembra che ci stiamo "assestando" in questa cultura dell'emergenza che, dopo un anno e passa, sarebbe più corretto non definire più come emergenza, ma come nuova normalità. Già si parla di continui richiami vaccinatori e nuove ondate in autunno anche in paesi come la GB dove la maggioranza è vaccinata o la sarà tra breve, come da discorso del biondo ossigenato di qualche giorno fa. Ma come terza ondata se sono tutti vaccinati? Sarò un pessimista, ma la vedo nera.
#427
Storia / Re:Vero o falso?
24 Aprile 2021, 10:32:37 AM
Buongiorno Ipazia


Beh! Il cicap è un po' di parte, non trovi?  :D
In realtà non si sa molto di quali erano le convinzioni di Newton. Penso che, come ogni persona geniale, potesse avere anche lui una profonda e originale "versione personale", che probabilmente conosceva solo lui. Si sa che Newton era un credente particolare (all'interno dell'anglicanesimo) che rifiutava la visione di un Dio "orologiaio", tipico di una visione meccanicistica della natura, per esempio. C'è un'interessante scambio epistolare con Bentley in cui Newton espone la sua personale "teologia"...

Quel che appare certo, dai suoi scritti, è che, come giustamente scrivi, non confuse mai i piani di interesse che aveva. In questo era molto rigoroso.
#428
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
24 Aprile 2021, 10:18:52 AM
Buongiorno a tutti



Avrebbe dell'incredibile non trovare contraddizioni nella Bibbia, o in qualunque testo sacro (in misura minore nel Corano), considerando che sono raccolte di testi di numerosi autori e che raccolgono una tradizione orale. Non siamo di fronte all'Iliade o all'Odissea e l'Eneide, probabilmente riconducibile ad un solo autore o la cui stesura è stata gestita da un unico. Il testo sacro nasce come volontà di dare forma scritta ad una "rivelazione" o ad un insegnamento. Il termine stesso "rivelare", che indica un far emergere, non è , in senso religioso, compiuto, ma sempre da compiere. Pertanto la "rivelazione" è sempre in divenire e in questo senso il testo ha la funzione di guida o di accompagnamento nel cammino di svelamento. Noi siamo tratti in inganno dall'istituzionalizzazione del testo sacro; fatto che ci porta fuori strada nella comprensione della sua natura. Se per esempio Gesù parlava del "buon pastore" ad una platea di pastori, che significato ha per me questa definizione , che sono un alienato uomo del XXI secolo? Uomo che forse ha visto una pecora (dal vivo) , per sbaglio, un paio di volte in vita sua? Ecco quindi che "svelare" comporta necessariamente una gran fatica da parte del lettore credente,  fatica a cui spesso molti si tirano indietro, rifugiandosi nell'interpretazione letterale, meno faticosa, ma che apre un coacervo di contraddizioni, anche logiche. Di fronte alla contraddizione si cercano allora fantasiosi escamotage o sorprendenti contaminazioni e ibridazioni tra il sacro e lo scientista. Tutto compiuto nello sforzo di appianare la contraddizione. Un libro come la Bibbia, ma anche altri, non è però un libro di storia (gli autori non erano degli storici); non è ovviamente un testo di divulgazione scientifica e non è neppure un romanzo epico. C'è un pò di tutto questo, ma trattato come saprei fare io oggi ,se fossi chiamato a scrivere di archeologia, per esempio. All'epoca si usava molto il mito per spiegare ciò che non si conosceva. Oggi facciamo ipotesi, con molte maggiori conoscenze (che non vuol dire che, tra 2.000 anni, non suoneranno anche queste ridicole a quell'umanità eventuale del futuro).
Penso che leggere e meditare su un testo sacro presuppone una fede matura. Il libro non trasmette la fede, che quasi sempre è frutto di un incontro, di un'esperienza concreta esistenziale. Il libro viene dopo. In un certo senso è lo stesso con ogni passione. Quanti si appassionano di qualcosa  perché gli è stato trasmesso: da un bravo insegnante, da un amico , da una persona amata, ecc.? Se andiamo a intervistare dei credenti, pochissimi diranno."Perché ho iniziato a leggere..."; ma parleranno invece di incontri, di esempi, di famiglia, di sofferenza, ecc.
#429
Storia / Vero o falso?
23 Aprile 2021, 18:33:11 PM
Penso sia vero. Newton infatti era un noto alchimista e astrologo,  oltre che studioso di profezie bibliche, di matematica e di ottica. Insomma passava l'intera giornata studiando.  ;)
#430
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
23 Aprile 2021, 14:52:54 PM
Buongiorno Iano


Non è innaturale, è "anche" naturale. Solo che man mano lo è sempre meno, si aliena sempre più. Questo processo di alienazione, che è culturale, determinato dalle possibilità tecniche che la conoscenza permette, ha i suoi pro e contro ovviamente, come ogni cosa. Ormai è alienante persino la svolta "green", fortemente sostenuta culturalmente sostanzialmente dagli stessi soggetti che, con la globalizzazione,  hanno portato la "natura esterna all'uomo" in condizioni precarie (delle quali la natura, esterna e interna, è indifferente)...Paradossale. Però l'uomo è così, una contraddizione vivente. Avremo molti più "parchi naturali", molto più CONTROLLATI.  ;)


P.S. Ecco un aspetto tipico  dell'uomo: è un animale contraddittorio. mai visto un leone contraddirsi. :D
#431
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
23 Aprile 2021, 08:47:02 AM
La natura è una forza cieca e ottusa. Non si perita di nulla. Va avanti ciecamente costruendo e distruggendo. Se tutto è natura, allora anche il disprezzo che è doveroso verso di essa è perfettamente naturale. Molti uomini disprezzano la natura o l'hanno nel tempo disprezzata. Non sono soggetti a malìa naturale. Io sono uno di questi. La natura è come un muratore che continua a costruire una casa aggiungendo mattoni e togliendoli. E' naturale provare un senso di assurdità per questo suo agire. Se tutto è natura, allora è proprio parte della natura che trova assurdo e insensato il suo stesso agire. La natura è così bipolare e schizofrenica che, se tutto è natura, allora parte della natura vuol controllare l'altra parte e se stessa. La natura è così ottusa che una parte di essa lotta contro l'altra per sopraffarsi. I termini omnicomprensivi sono così, purtroppo, contengono tutto e il contrario con la negazione. Perfettamente naturale , secondo questo ragionamento.
#432
Buongiorno Eutidemo


Consideriamo poi che, tra un mese più o meno, farà giorno fin quasi alle dieci di sera, con le giornate che si stanno allungando velocemente. Forse nemmeno le galline stesse andranno in pollaio a dormire a quell' ora.Se poi consideriamo anche, come scrivi, che ci vuole sempre del tempo per tornare a casa, quelli che vorranno andare al ristorante dovranno per forza scegliere quello quasi prossimo al domicilio.
Non sono molto d'accordo nel mandare in galera dei ragazzi perché desiderano vivere e socializzare. Quando ci sono epidemie di malattie che colpiscono i bambini, un tempo gravissime, nessun adulto si poneva alcuna restrizione. E moltissimi bambini morivano. Par condicio si dovrebbe...
#433
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
21 Aprile 2021, 08:34:22 AM
Buongiorno a tutti



Penso che il grande limite della conoscenza stia nel controllo. Ciò che sta alla radice del bisogno di conoscere da parte dell'uomo è semplicemente il suo desiderio di controllare la realtà. Questo desiderio viene ammantato spesso di nobili intenti: etici, umanistici, ecc.  Il desiderio però è sempre lo stesso che portava  a fare sacrifici con lo scopo di controllare le divinità. Un tempo la magia con il rito, adesso la tecnologia. Il controllo della realtà  per renderla prevedibile per l'uomo, cercando di eliminare l'elemento ritenuto imprevedibile, quando questo provoca sensazioni spiacevoli. L'arte invece come forma e contenitore  deputato a controllare l' imprevedibilità ritenuta piacevole: ossia ciò che è tollerabile e piacevole essere ritenuto imprevedibile. Man mano che le conoscenze tecnologiche lo permettono, il tentativo di controllo si fa sempre più serrato. Lo vediamo dispiegarsi oggi con  forza sempre maggiore. Presto ci sarà la possibilità, e lo si farà allora, di controllare gli aspetti più imprevedibili delle società umane in ogni aspetto: comportamentale, sanitario, politico, di pensiero, ecc. La tecnologia lo permetterà. In questo senso la gestione "digitale" dell'evento imprevedibile "coronavirus" permette di iniziare ad intravedere, senza necessariamente avere doti visionarie alla Elon Musk, come evolverà nei prossimi anni l'umanità. Come la necessità di controllo diventerà sempre più evidente e pressante. Sarà ritenuta e venduta come una forma di progresso per la società stessa. Saranno forse gli stessi animi più aperti  a convincerci della necessità di questo controllo, proprio per ragioni di sicurezza, per il ben-essere di tutti, per senso di responsabilità ci diranno, forse. Io vedo chiaramente tutto questo venire avanti con forza, come quando vedo addensarsi nuvole nere all'orizzonte e allora so che arriverà il temporale.
In sintesi: conoscenza= desiderio di controllo
#434
Buona domenica



Rimangono fissate le contraddizioni che si sono stratificate nel corso dei secoli e dei rifacimenti, ma oggi i filologi dispongono di conoscenze molto maggiori per valutare correttamente un testo e andare a fare quel lavoro di disincrostare necessario. Conoscenze soprattutto di tipo storico e archeologico.
Il passaggio dall'orale allo scritto ha fissato  le contraddizioni, ma ha anche permesso un lavoro di approfondimento che mancava nella tradizione orale. Il problema però è che, quando si è messo per iscritto la tradizione orale, inevitabilmente si sono riportate moltissime interpretazioni non originarie, spesso arbitrarie o legate a gruppi già importanti o addirittura egemoni all'interno delle prime comunità. Spesso gli errori erano in buona fede. Anche le traduzioni  poi hanno la loro importanza. Molti termini ebraici in aramaico non avevano un esatto significato corrispondente in lingua greca; lo stesso successivamente dal greco al latino. Anche questo è un campo di lavoro per il filologo di testi sacri.
Quindi , se è vero che, con il passare del tempo e delle conoscenze, le contraddizioni dei testi appaiono sempre più in evidenza, è anche vero che oggi possiamo passare da una lettura letterale ad un più significativo approfondimento di significati simbolici o metaforici, quindi di un maggior spazio meditativo e di riflessione autonomo, che è quello che il testo in realtà ci suggerisce e che per secoli è stato appannaggio di pochi "illuminati", mentre le masse si attenevano ( o erano costrette ad attenersi) al significato letterale, ma soprattutto alla devozione.
In negativo quello che manca attenendosi al medium del testo è la trasmissione da viso a viso, che permetteva la creatività interpretativa che ha permesso la struttura originaria di una religione. Il libro è già storia. Masticare insieme "i pani e i pesci" domandandosi che cosa intendeva dire il Messia che avevano appena ascoltato, è cosa diversa dall'immaginarsi di farlo.
La sacralizzazione dei testi viene quando la religione è già piuttosto strutturata e inizia a confrontarsi con l'eresia interna. All'origine i vangeli erano dei resoconti in forma di lettera commissionati a discepoli degli apostoli da uomini facoltosi che volevano conoscere  i fatti che si narravano oralmente nelle prime comunità.
Questo processo di sacralizzazione del testo riguarda soprattutto le tre religioni abramitiche. In misura molto minore le religioni dell'oriente dove i commentari hanno un'importanza spesso superiore al testo stesso.
#435
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
17 Aprile 2021, 18:32:12 PM
Buongiorno Phil


Quando riflettevo sui vostri interventi notavo le debolezze del testo, che ho veramente buttato giù di getto. "Appezzamento" non era un termine del tutto corretto (anche se non del tutto sbagliato) e poteva trarre un inganno. Giusta la tua osservazione sul fatto che avrei dovuto spiegare che il diamante non poteva essere sepolto in profondità e che la terra da scavare non era molta. Manca infatti una descrizione del terreno (ritenuto semplicemente " sicuro"). E' la prima volta che scrivo una cosa simile e mi accorgo che non è facile per niente. Mentre lo scrivevo avevo voglia di fare qualcosa di irrisolvibile (e probabilmente  lo sarebbe stando ai termini del testo beta) per giocarvi un tiro mancino. Poi però ho cominciato anch'io, visto l'interesse suscitato a cercare di scovare una soluzione plausibile. Ed è stato interessante farlo. La soluzione si regge abbastanza, ma non del tutto, come hai fatto notare. Forse modificando il testo del problema si reggerebbe meglio.


Buon pomeriggio anche a Viator


Mi spiace che il problema non sia stato interessante per te. Non è molto semplice ideare qualcosa. L'immaginazione e la fantasia sono necessarie, per non seguitare sempre a risolvere problemi o paradossi famosi su cui si sonno scervellati grandi pensatori. Apprezza almeno l'umiltà con cui l'ho proposto, consapevole dei suoi limiti.