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Messaggi - paul11

#421
Tematiche Filosofiche / Re:Bene assoluto o dicotomico?
23 Dicembre 2019, 15:36:17 PM
ciao NiMo

Ciò che è ontologico e quindi segue la verità incontrovertibile, il luogo del Bene e dell'Essere, sono immutabili, eterni e in quanto tali non soggetti ad opinioni.
La relazione fra eterno e divenire è gnoseologica, è conoscenza. Essendo il divenire il luogo delle apparenze dei fenomeni naturali/fisici e dove l'esser-ci esiste, proprio perché apparenza dei corpi è negativo rispetto all'ontologia dell'Essere come verità incontrovertibile. Per cui necessariamente l'Essere nel divenire rispetto all' esser-ci, è nascondimento in quanto l'esser-ci essendo esistenza diveniente ed esperienziale soggetta al divenire è a sua volta negazione dell'Essere.
In parole povere significa che la nostra vita è nell'ignoranza (non sapere), per questo la conoscenza è svelamento se accetta che l'origine sia Essere, Bene e Verità, soggetta alle leggi divenienti. Ma essendo il divenire sottoposto alle regole eterne, si presenta come negazione in quanto divenitene rispetto all'Essere. L'esperienza dell' esser-ci non è nella soggettivazione e oggettivazione e quindi separazione nel dominio del divenire, è molto più sfumato il confine relazionale fra noi e il mondo.
Se così non fosse la conoscenza non avrebbe modo di esistere, le apparenze fenomeniche fisico/naturali sarebbero sempre e solo negazione, e l'Essere sarebbe inaccessibile.
Lo svelamento dell'Essere immutabile, avviene da parte dell'esser-ci diveniente, nel momento in cui la forma delle apparenze dei fenomeni divenienti, a loro volta sottoposte alla regola generale che l'Essere è e dichiara in quanto esistenze divenienti e quindi esperienziali esistenti, diventano prima conoscenza e poi sapere. La stessa scienza moderna, che crede nelle leggi fisico e naturali e ritiene nel divenire il luogo di una verità che non può che essere diveniente come storia e in quanto tale falsificabile e quindi relativa e opinabile, deve epistemologicamente a sua volta trovare le forme nel dominio naturale per costruire leggi, assiomi. La legge fisica è una forma che traduce il passaggio dal fenomeno nel pensiero, ma non è essenza dell'Essere, in quanto il dominio diveniente e se la verità è dimostrazione nel sensibile, ecco apparire le leggi come i fenomeni, nascono e muiono in contraddizione con l'Essere, con il Bene con la verità incontrovertibile.

Quindi il divenire offre la possibilità gnoseologica filosofica ed epistemologica diveniente, all'esser-ci. La differenza è che la meta-fisica crede necessariamente all'Essere come ente immutabile originario, invece la scienza crede al sensibile delle apparenze divenienti che comunque categorizza in sotto insiemi, classifica.
Muta il luogo della verità, poiché la scienza crede nel divenire e non all'eterno immutabile.

Ma perché necessariamente deve sussistere il dominio del divenire se già è il dominio dell'eterno immutabile dell'Essere, se già è verità?
Perchè devono apparire nel divenire i negativi del Bene vale a dire il Male, dell'Essere vale a dire il non- Essere? E così via.....?
Il nostro esistere, essendo esser-ci nel divenire, è esperienza pre-posta alla conoscenza nella vita fisica. Sono senso e significati delle forme anche nel divenire che possono svelare l' Essere e quando l'esser-ci vi riesce ,in quel momento diventa positivo in quanto correttamente relazionato all'Essere, per quanto continui a sussistere la negazione dell' esser-ci come divenire.
Il Bene nel divenire sta in questa corretta lettura armonica della forma che rompe i domini relazionando l'eterno e il divenire, divenendo immanente verità incontrovertibile.
Se ciò non fosse, a sua volta, il pensiero umano dell'esser-ci non avrebbe mai potuto pensare all'Essere, al Bene, alla verità incontrovertibile.
#422
Percorsi ed Esperienze / Re:La bontà
20 Dicembre 2019, 15:39:26 PM
Citazione di: Ilde B il 19 Dicembre 2019, 18:37:47 PM
"Voglio essere più buono"
Se dite a voi stessi questa frase, che effetto vi fa? Cosa sentite.
Sono curiosa.
Grazie a chi risponderà.
ciao Ilde,
c'è un maggior controllo su noi stessi, quindi influisce. Qualora si  inciampasse in errori, ci "arrabbiamo" con noi stessi.
Dovremmo farlo tutti e spesso. E' un giusto atteggiamento relazionale.

Non è una debolezza cercare di essere buoni in un mondo di falchi e avvoltoi, anzi è una forza.
#423
Caro Jean,
il contenitore è la scatola cranica, ma la mente è forma,in termini filosofici, in cerca di essenze nelle cose (enti) del mondo.
Così come camminiamo con un centro di gravità per non cadere, in modo simile cerchiamo di avere
dei pensieri che riescano a svelare la frastornante moltitudine delle apparenze .
Franco Battiato si avvalse della collaborazione del filosofo Manlio Sgalambro, e si lintuisci nei testi e in specifico al centro di gravità permanente.

Per quanto concerne lo stile linguistico, direi che è connaturato al proprio modo di porsi ,in termini retorici (persuasione) e dialettici (il contendere).

E' mia propensione a credere che dietro il muro difensivo dei pensieri, vi è un onesto desiderio di comunicare e di confrontarsi, celato spesso dal proprio ego. Penso che siamo tutti così, anche chi esterna modi prossimi all' arroganza. Bisogna capire le mille sfaccettature della natura umana.

Il linguaggio è la forma balbuziente di tentare di declinare in parole ciò che sono i pensieri, ma quasi mai vi riesce. E' sfuggente quanto lo è la mente.

Trovo nel tuo scritto il disincanto per chi si illude che con pensieri e parole possa davvero trovare un centro di gravità. L'impermanenza è negli occhi e la permanenza è nella mente, la nostra "calamitina". Siam venuti per avventurarci nell'impermanenza di mille battaglie e con scritto un fio: "la guerra la perderai".Ma c'è qualcosa di permanente che è oltre le infinite battaglie della nostra ventura. Qualcosa rimane.
#424
A suo tempo ho scritto che l'Europa o diventa politica , una federazione di Stati come gli USA, o rischia ogni qualvolta un nuovo istituto o modifiche di questi pongano in gioco un centralismo economico a scapito delle sovranità politiche periferiche e tenendo poco conto delle esigenze di ciascun Stato membro. Questo problema si è acuito con l'allargamento a nuovi Stati ,soprattutto
dell'area ex socialista.
Il MES è un istituto finanziario che dovrebbe ancor più coprire sia speculazioni globali che i conti economici dei singoli Stati europei. In teoria è sacrosanto.
Il dubbio viene su come è costruito e quali sono gli assiomi a fondamento.

Molti, fra cui parecchi italiani e anche nel nostro forum, sono ormai convinti, che lo Stato italiano sia in eterno deficit. Vero e falso allo steso tempo, cioè è una contraddizione in termini.
Uno Stato può volutamente indebitarsi se lascia arricchirsi i privati cittadini che lo compongono, coprendo i servizi del welfare,, creando una miriadi di cantieri che non finiscono mai ,per cui il denaro passa dallo Stato ai privati , e questi sono solo esempi.
Allora significa che l'assioma a fondamento di una teoria o pensiero, proprio come nelle scienze, essendo dettato da una umana intelligenza, o fa la somma algebrica come quando si calcola il PIL, di ricchezza/debito privata + ricchezza/debito pubblico, oppure se sceglie ,come è stato fatto, altri assiomi come in effetti è stato , dove NON si tiene conto che privati aumentano le ricchezze mentre lo Stato si indebita, allora la deduzione finale è che siamo in presenza di una volontà ideologica.
Questa ideologia non sommando ricchezze o debiti privati e pubblici, ha di fatto contrapposto la ricchezza privata con il debito pubblico. E quale ideologia vuole smantellare gli Stati e aumentare i profitti privati?
Questa lunga premessa è l'introduzione al MES. Ribadisco, in via teorica è giusta se dà maggior forza finanziaria nell'area euro agli eterni disequilibri che il capitalismo crea a livello globale.
Ma se l'ideologia a monte che ha costruito il sistema economico e i relativi istituti nella storia della Comunità Europea, non vedo come il MES possa essere davvero una salvaguardia , oppure un ulteriore ricatto e cappio al collo a quegli Stati, che secondo una logica liberistica, sono e saranno sempre sotto l'occhio del ciclone.
Dico questo, riprendendo quanto detto in premessa, perché se si sommano i debiti o ricchezze privati di famiglie e imprese a quelli degli Stati si capovolgono tutte le gerarchie di categorizzazione. Avremmo che la Francia stà molto peggio dell'Italia (dove le famiglie italiane continuano a risparmiare), e l'Italia improvvisamente è fra le migliori.

Il caso italiano è stranissimo storicamente. Sono state soprattutto le "sinistre" a far aumentare, con varie riforme anti-popolari( e poi si dice che il populismo attuale o il sogno dell'"uomo forte" non sono giustificati, in quanto "non conformi") il debito pubblico e la ricchezza privata (ovviamente non di tutti, perché altrettanto ovviamente chi paga le tasse sono i soliti noti onesti).
Quindi è altrettanto giustificabile che qualcuno a sua volta dica "colpa nostra" dei nostri mali.
Vero, ma a scanso di qualunquismi, allora bisognerebbe essere altrettanto onesti intellettualmente se l osiamo come elargitori di tasse per coprire il debito pubblico e alimentare i profitti privati, che la battaglia è ancora ideologica. Le cosiddette "destre" italiane, non avendo una forte base popolare e soprattutto non hanno in mano i sindacati, non hanno quasi mai alzato le tasse nel timore che scioperi generali scatenassero il malcontento. Le "sinistre" invece potevano aumentare le tasse, perché controllano storicamente le fabbriche, e dall'altra elargivano ai "loro" imprenditori favori.
Non ne usciremo perché la classe dirigente e imprenditoriale italiana è veramente qualitativamente scarsa.
Quindi il MES non potrà che essere l'ennesimo istituto di controllo e ricatto, con contrattualmente uno scarsa flessibilità, semplicemente perché o è un istituto o una compravendita di favori.
E in Europa, dietro il mantello di neutralità, si nascondono i soliti noti ideologici liberisti che fanno affari soprattutto (vista la stagnazione globale) speculando come avvoltoi sui titoli di debito degli Stati.
#425
Einstein, lettera a Solovine.

E veniamo al punto interessante. Lei trova strano che io consideri la comprensibilità della natura (per quanto siamo autorizzati a parlare di comprensibilità), come un miracolo (Wunder) o un eterno mistero (ewiges Geheimnis). Ebbene, ciò che ci dovremmo aspettare, a priori, è proprio un mondo caotico del tutto inaccessibile al pensiero. Ci si potrebbe (di più, ci si dovrebbe) aspettare che il mondo sia governato da leggi soltanto nella misura in cui interveniamo con la nostra intelligenza ordinatrice: sarebbe un ordine simile a quello  alfabetico, del dizionario, laddove il tipo d'ordine creato ad esempio dalla teoria della gravitazione di Newton ha tutt'altro carattere. Anche se gli assiomi della teoria sono  imposti dall'uomo, il successo di una tale costruzione presuppone un alto grado  d'ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualcosa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad attendersi. È  questo il "miracolo" che vieppiù si rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscenze.
È qui che si trova il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, felici solo perché hanno la coscienza di avere, con pieno successo, spogliato il mondo non solo degli dèi (entgöttert), ma anche dei miracoli (entwundert). Il fatto curioso è che noi dobbiamo accontentarci di riconoscere "il miracolo" senza che ci sia una via legittima per andare oltre. Dico questo perché Lei non creda che io – fiaccato dall'età – sia ormai facile preda dei preti
#426
Citazione di: Lady Joan Marie il 11 Dicembre 2019, 08:46:32 AM
Citazione di: Isfrael il 10 Dicembre 2019, 10:17:04 AM
Dio disse: "Facciamo l' uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza"
::)
E Adamo si unì ad Eva
La moglie di Adamo, creata dalla sua costola.
Adamo la chiamò Eva, che in ebraico somiglia alla parola 'vita', "perché è stata la madre di tutti i viventi"
#427
San Paolo
Lettera ai Galati 3

23 Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. 25 Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. 26 Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, 27 poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. 29 E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
#428
in questo forum si argomenta, come dice la regola.
Non basta UNA parola, sforziamoci nel possible di dire qualcosa di più.
#429
Onnipotente linguisticamente può essere " sad-day", o El Shaddai. Non dovrebbe essere ebreo antico , o meglio, una derivazione di commistioni quali l'ugaritico

E qui andiamo sulla esegesi anche presa letteralmente.
אֱלֹהִ֖ים E-lo-him
יְהוָֽה׃ significa Yah-weh
שַׁדָּ֑י signifca Sad-dai

Nuova Riveduta
Esodo 6,2
Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il SIGNORE.
Esodo 6,3
Io apparvi ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, come il Dio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro con il mio nome di SIGNORE.


Attenzione: Dio in 6,2 è E-lo-him
SIGNORE sempre in 6,2 è Yah-weh
In 6, 3 Dio è Ba-'èl , onnipotente Sad-dai e SIGNORE Yah-weh
Un serio studio accurato dei testi antichi ,come la Bibbia dell'Antico Testamento, o Torah o Bereshit, dimostra come l'ermeneutica biblica in questo caso è ancora a chiedersi delle prove documentarie suddivise in fonti eloiste, Javiste, deuteronomiche e sacerdotali. Il problema è che le fonti sono perse o disperse.
E' accaduto che coloro che hanno redatto la Bibbia veterotestamentaria hanno preso fonti originarie, prima orali e molto dopo e in successivi momenti storici scritte, "mischiando le carte" per dare un senso alla narrazione. Ma d'altra parte essendo il testo sacro e quindi inviolabile, dovevano lasciare le contraddizioni letterali.


Scusa la disgressione
#430
Tematiche Filosofiche / Re:Che cos'è la "vita"?
09 Dicembre 2019, 21:30:46 PM
Perchè, semmai, c'è necessità di vita ?
La vita non è una tecnica che l'uomo copia dalla Natura. Un conto è l'originale e un conto e copiare clonando la pecora Dolly. La manipolazione genetica è da decenni che è gestita, e Darwin chiedeva a gli allevatori come si potesse migliorare il fenotipo e il genotipo dei capi di bestiame.
Il problema non è copiare un genoma nelle sue sequenze, le pratiche ben prima delle teorie sapevano già degli innesti, ibridazioni, ma nessuno nulla sapeva della vita.

Quindi la problematica non è nella statica fotografia mappata di un genoma, ma come da materia inorganica si passi al bios; di come una cellula con solo RNA sappia come riprodursi e come e cosa procacciarsi come cibo con un clock, un orologio interno che ne determina tempi metabolici ed età, fino a morire. Questo è il grande mistero della vita.

La domanda è prima filosofica che scientifica. Perchè è necessario che l'Universo abbia una teleologia interna, una finalità, uno scopo ,ancestrale e recondito o che-dir-si-voglia, demandato aldominio Naturale in quanto avente a sua volta regole.
Non è pensabile di sfuggire a questa domanda: L'Universo, la Natura "pensano"?
Perchè fin dalla prima cellula comparsa c'era già la possibilità di riprodursi e metabolismo intrinseco, un sistema a sé ,ma allo stesso tempo aperto per procacciarsi energia (cibo) esterno.

Sarebbe del tutto casuale la vita, e già questo non supera il problema di come carbonio-azoto- idrogeno-ossigeno, ecc, come per magia creano un sistema vivente che non può essere banalizzata ad emergenza, occorrenza, ma addirittura ha istinti e stimoli primordiali come un protozoo che cerca cibo. Se così non fosse stato ,ogni vita originaria era già segnata. Tanti tentativi casuali e nessuna possibilità di vivere in continuità per sé per poi prolificare.
E' più facile clonare un umano, e chissà...se in qualche laboratorio... in gran segretezza...., che capire le dinamiche della vita.
#431
Isaia 54,
5 Poiché il tuo creatore è il tuo sposo;
il suo nome è: il
signoredegli eserciti;
il tuo redentore è il Santo d'Israele,
che sarà chiamato Dio di tutta la terra.
6 Poiché il signoreti richiama come una donna abbandonata,
il cui spirito è afflitto,
come la sposa della giovinezza, che è stata ripudiata», dice il tuo Dio.
#432
In Apocalisse 21 la Nuova Gerusalemme scende dal cielo come una sposa............
#433
Gedeone, figlio di Ioas, distrugge l'altare di Baal, un dio pagano.
Giudici 6,25-32
#434
dopo Dalila-Sansone- Filistei- contenuti nel  Libro dei Giuduci, mi sovviene il re Gedeone.
Gedeone scelse i suoi guerrieri che avrebbero dovuto combattere contro un nemico numericamente molto più considerevole, dal modo in cui avrebbero bevuto. Chi si inchinava per bere non era scelto. Primo Levi lo ricorda nel suo celebre testo, in quanto indicava il coraggio del guerriero.

...altri tempi?
#435
Filistei.
Muoia Sansone con tutti i Filistei