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Messaggi - baylham

#421
Tematiche Filosofiche / Re:Sottosopra.
20 Maggio 2021, 11:57:57 AM
Non capisco perché gli oggetti non esistano mentre esiste il punto di vista, il quale mi appare a sua volta un oggetto.
Mi ricorda "i fatti non esistono, esistono solo interpretazioni", asserzione che non condivido affatto.
Che il sopra o il sotto siano convenzionali non toglie il fatto che tali concetti siano comprensibili da quasi chiunque, anche da molti animali, che sebbene privi del linguaggio, riescono a fare questa distinzione.
#422
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
17 Maggio 2021, 19:22:01 PM
InVerno,

non sono affatto d'accordo che la democrazia ideale o realizzata sia una forma di anarchia:  la democrazia è un regime politico di uno stato, stato che l'anarchismo si prefigge di eliminare come obiettivo finale.
Come non sono d'accordo che le principali democrazie occidentali siano delle oligarchie: gli organi più importanti di uno stato democratico sono eletti a termine con votazioni aperte alla partecipazione di tutti i cittadini.
Che la democrazia sia rappresentativa e non diretta è una necessità basata su valide, positive ragioni economiche e tecniche.
Inoltre la democrazia spinta agli estremi dei suoi principi può diventare uno dei regimi più illiberali, opprimenti e folli.
#423
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
17 Maggio 2021, 18:45:03 PM
Citazione di: tiziano gorini il 17 Maggio 2021, 16:11:25 PM
E' sbagliato ritenere l'anarchia una ideologia individualistica. E' invece una teoria dell'auto-organizzazione di individui sociali cooperanti. Personalmente non credo che sia utopico immaginarla; il problema è che - a mio parere - può realizzarsi solo in piccole comunità, non certo in società formate da milioni o miliardi di persone, dove c'è da gestire enormi infrastrutture.

Per me l'anarchismo è una teoria politica spiccatamente individualistica, oltre che infondata. Eliminare lo Stato significa proprio disconoscere la necessità dell'organizzazione tra uomini derivante dalle loro stabili relazioni sociali. Infatti il problema, la difficoltà risiede proprio nella gestione del conflitto, della concorrenza, all'interno del gruppo sociale, della società, piccola o grande che sia: su questo l'anarchismo ha ben poco da proporre.
#424
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia dell'anarchismo
17 Maggio 2021, 12:12:38 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Maggio 2021, 17:39:54 PM

L'etica è qualcosa che pertiene al singolo individuo e il comportamento dell'individuo sfuggirà sempre, anche grazie alla menzogna, a qualsiasi ordine imposto dall'alto, dal basso o da qualsiasi parte venga. L'evidenza dei fatti lo dimostra inequivocabilmente.
Su questo sono sostanzialmente d'accordo, perciò ritengo che la condizione dell'uomo sia costitutivamente anarchica, indipendentemente dallo stato, nel senso che ogni scelta, azione dipenderà comunque alla fine dall'individuo. Quindi la proposta dell'anarchia non cambia nulla, è irrilevante.
Stato che, a differenza degli anarchici, ritengo sia una istituzione positiva, che dipende dal fatto che l'uomo è necessariamente in relazione con altri uomini, che le relazioni hanno un carattere economico, che l'economia comporta l'organizzazione dell'attività collettiva.
Anche l'individualismo filosofico e il conseguente liberismo economico non riescono a fare a meno dello stato, sia pur minimo (Nozick).










#425
Tematiche Spirituali / Scienza e religione.
10 Maggio 2021, 19:22:22 PM
Nelle enciclopedie in rete si trovano ottimi riassunti degli studi scientifici sull'evoluzione graduale dell'uomo dai primati:

https://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione_umana
https://www.treccani.it/enciclopedia/evoluzione-genetica-dell-uomo_%28Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica%29/

La paleontologia non ha affatto falsificato l'evoluzionismo, semmai l'ha confermato, corroborato.
#426
Tematiche Spirituali / Re:Scienza e religione.
10 Maggio 2021, 15:12:07 PM
L'atteggiamento progressista è comune a tutti gli umani, indipendentemente dall'ambito scientifico o religioso. In ogni situazione ciascun uomo fa le scelte possibili, migliori, giuste, buone secondo il suo punto di vista. Perciò la morale e la politica sono comunque progressiste, sia che si rivolgano al futuro che al passato.

Per quanto mi riguarda considero un grande progresso la fine delle religioni attuali, sostituite dalla scienza, dalla filosofia, dalla morale e politica umane, senza assurde rivelazioni divine. Alla cultura propagandata dalle religioni preferisco la cultura dei bonobo, decisamente più intelligente considerando le differenze biologiche.
#427
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
25 Aprile 2021, 10:18:02 AM
Mi sembra che gli spiritualisti siano affetti da smemoratezza a giudicare dalla babele delle spiegazioni sull'origine dell'universo e dell'uomo:

https://it.wikipedia.org/wiki/Creazione_(teologia)

Sulle rivelazioni mistiche sono perfettamente d'accordo con Eco, che "ciascun veggente vede ciò che la sua cultura gli ha insegnato".
Immagino la replica spiritualista: Dio si adatta alla cultura del veggente.
In generale mi sembra molto bassa e confusa.

Da parte mia trovo più interessante e intelligente la lettura di manuali scientifici contemporanei, di biologia o di astronomia se voglio conoscere qualcosa sui temi sopraindicati. Sicuramente non ci trovo ricostruzioni buone per pessimi film fantasy.

#428
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
22 Aprile 2021, 11:23:24 AM
"C'era una volta" è l'inizio di molte favole rivolte ai bambini.
Le sedicenti "rivelazioni" di don Guido Bertoluzzi non sono altro che fantastiche, assurde divagazioni su racconti biblici. Bibbia che è del tutto inutile ai fini della spiegazione e comprensione  di processi quali la formazione dell'universo o delle specie viventi, uomo compreso, e che andrebbe considerata come un reperto archeologico, oggetto di studio della specifica disciplina.
#429
Indubbiamente i "giocatori sordomuti" hanno informazioni diverse, minori, rispetto ad un normale giocatore. La scelta casuale tra le due porte chiuse rimaste ha una probabilità di successo del 50%. Ma ciò vale per chi non ha compreso la dinamica del gioco, non ne conosce le regole. Attraverso un interprete cercherei di spiegare ai "giocatori sordomuti" le regole del gioco cui stanno assistendo. Dopo cercherei di spiegargli perché la strategia di cambiare la porta ha 1/3 di maggiori probabilità di successo rispetto alla strategia opposta di tenere fissa la prima scelta. Una volta compreso questo fatto, il gioco perde ogni attrattiva.

Non c'è alcun paradosso, è un problema di probabilità condizionata, qui c'è una spiegazione chiarissima:


https://it.wikipedia.org/wiki/Problema_di_Monty_Hall




#430
Perché la superbia degli altri non piace ai superbi.
#431
Il popolo è formato dagli uomini che ne fanno parte.
Che i cittadini non sappiano ciò che vogliono è un fatto parzialmente vero, la democrazia è un modo per rinnovare continuamente la mutevole volontà individuale e collettiva.

Il principio della sovranità popolare non mi convince affatto, è un residuo retorico del contrasto al regime monarchico, che distingue il sovrano dai sudditi.
In un regime democratico non ha alcun senso: se il popolo è sovrano, chi sono i sudditi? Tutti i cittadini che formano il popolo?
In un regime democratico vale il principio dell'uguaglianza politica dei cittadini, della sovranità popolare non c'è alcuna necessità.

Il merito è un concetto ambiguo, mistificante.


#432
Citazione di: baylham il 10 Aprile 2021, 00:20:47 AM
Citazione di: Rude63 il 09 Aprile 2021, 01:39:54 AM

Ciao, con questo post volevo condividere dei miei ragionamenti inerenti l'esistenza del libero arbitrio.
L'uomo nella mia visione non è troppo diverso da un qualsiasi congegno meccanico o tecnologico, funzioniamo secondo un rigido principio di causa effetto, riceviamo degli stimoli interni o esterni, che poi elaboriamo, e reagiamo di conseguenza.
Dal mio punto di vista però questa reazione non è libera, non siamo noi a scegliere ma le nostre scelte sono frutto di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro cervello.

Il fatto che le reazioni biochimiche o qualunque altra relazione siano determinate (o indeterminate), causate (o incausate), necessarie (o casuali), implica che ad esse sia applicabile la categoria della libertà o il suo opposto di costrizione o servitù? La libertà non è invece una categoria applicabile specialmente alle relazioni umane, che non sono relazioni meccaniche?

Non capisco in che modo il determinismo o indeterminismo, la libertà o costrizione, la speranza o il salvagente possano cambiare radicalmente la mia esistenza. Poiché il determinismo è indeterminato e la necessità è un caso, la scrittura del mio destino non è il mio destino.


Una precisazione sul perché le relazioni umane non sono meccaniche, ragione strettamente connessa al tema della libertà della scelta.
La scelta, la decisione, non dipende soltanto da stimoli interni od esterni, dipende anche dalle scelte, decisioni già prese e fatte. E' questo effetto retroattivo che la differenzia dalle relazioni meccaniche. Il fatto che l'effetto delle scelte precedenti sia una causa diversa di una nuova scelta lascia a maggior ragione aperta, insolubile la questione della libertà.
#433
Citazione di: Eutidemo il 11 Aprile 2021, 13:54:35 PM
Come sarebbe dunque possibile che, sullo stesso palcoscenico, e nello stesso tempo, per i "giocatori", una volta cambiata o non cambiata la scelta iniziale, le porte 1 e 2 abbiano statisticamente rivelato capre ed automobili in misura diversa da quella che, invece, è risultata per gli "spettatori".

Semplicemente i due soggetti hanno informazioni diverse. Perciò la probabilità di vittoria è maggiore per il giocatore cha cambia la porta (2/3) rispetto allo "spettatore" che sceglie tra le due porte (1/2). Se il giocatore affidasse la scelta di cambiare la porta al lancio di una moneta la sua probabilità di vittoria corrisponderebbe a quella dello "spettatore" (1/2).
#434
Citazione di: Rude63 il 09 Aprile 2021, 01:39:54 AM

Ciao, con questo post volevo condividere dei miei ragionamenti inerenti l'esistenza del libero arbitrio.
L'uomo nella mia visione non è troppo diverso da un qualsiasi congegno meccanico o tecnologico, funzioniamo secondo un rigido principio di causa effetto, riceviamo degli stimoli interni o esterni, che poi elaboriamo, e reagiamo di conseguenza.
Dal mio punto di vista però questa reazione non è libera, non siamo noi a scegliere ma le nostre scelte sono frutto di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro cervello.

Il fatto che le reazioni biochimiche o qualunque altra relazione siano determinate (o indeterminate), causate (o incausate), necessarie (o casuali), implica che ad esse sia applicabile la categoria della libertà o il suo opposto di costrizione o servitù? La libertà non è invece una categoria applicabile specialmente alle relazioni umane, che non sono relazioni meccaniche?

Non capisco in che modo il determinismo o indeterminismo, la libertà o costrizione, la speranza o il salvagente possano cambiare radicalmente la mia esistenza. Poiché il determinismo è indeterminato e la necessità è un caso, la scrittura del mio destino non è il mio destino.
#435
Un'ultima osservazione.
Prendi una qualunque sequenza di 32 giocate alla roulette: la probabilità di questa sequenza qualunque è la stessa di quella di una sequenza di 32 giocate dello stesso colore. La differenza è che nessuno si ricorda di una sequenza qualunque di 32 giocate.
Mi scuso per l'insistenza, ti ringrazio per i tuoi interventi, che apprezzo in generale, sempre molto razionali e logici.