Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - acquario69

#421
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
10 Marzo 2017, 12:15:10 PM
Noi siamo parte ma allo stesso "tempo" le stesse parti sono pur sempre contenute nel Tutto..
#422
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
10 Marzo 2017, 11:08:30 AM
Citazione di: Sariputra il 10 Marzo 2017, 10:53:30 AM
E' nell'assoluto che si risolvono le apparenti ( per l'uomo) contraddizioni del relativo. Come si 'attinge' all'assoluto per risolvere le contraddizioni? Si potrebbe forse iniziare con il non-attaccarsi e identificarsi con le contraddizioni relative?...Chiaro che non si deve trattare di formulare l'ennesima teoria ( relativa) sull'assoluto...

Infatti non e' una teoria :) ... perché questa deriva comunque dal "mentale" (che e' umano/relativo)
#423
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
06 Marzo 2017, 22:44:28 PM
come moderatore devo intervenire e segnalare...che siete ben OLTRE l'Off Topic!
#424
Riflessioni sull'Arte / Re:C'è di più
05 Marzo 2017, 22:36:19 PM
Citazione di: Jean il 05 Marzo 2017, 21:43:34 PM

Tu che tanto ben decanti l'amore, la gioventù e l'aspirazione dell'animo umano... dimmi, qual taumaturgica proprietà s'esplica al rivolgersi d'un giovine a chi lo fu un tempo?


dev'essere il mistero dell'altro che ci appare e che s'impone!  ;D ;D 

...nonostante tutto,nonostante il tempo e nonostante le sue sempre diverse forme
#425
Citazioneperché stiamo capendo che l'intera società umana, dai primitivi ad oggi, ha creato un mare di inutili e distruttive limitazioni della libertà.


È tutta una questione di bisogno, di fortissimo desiderio che oggi circola, di affermare la libertà. Il giorno in cui la libertà sarà affermata, tutto sarà tranquillo e pacifico.

No,e' vero esattamente il contrario!
quel giorno (in realtà già presente) sarà (e') la dissoluzione e la discordia totale,su tutto e tutti...
Questo e' il vero ed autentico Suicidio.
#426
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
04 Marzo 2017, 23:27:27 PM
Citazione di: Fharenight il 04 Marzo 2017, 20:25:40 PM
Ué, signori utenti, non stiamo al catechismo qui,  e non è il tema del topic.
O devo segnalarvi all 'amministratore? Anche scrivere in ot è contro il regolamento, e non solo usare parolacce come fa di tanto in tanto InVerno, o usare frasi triviali  come quelle scritte dall'utente Sebastian nel topic bloccato, e mi meraviglio che abbia ancora la faccia di rispondere.
Se proprio avete bisogno  di sfogarvi e di masturbarvi con argomentazioni e parolacce contro la Chiesa, aprite un topic a tema e non inficiare altri topic andando in ot.

Sebastian ha solo risposto alla mia domanda e alla mia curiosità di saperne qualcosa in più,in riferimento a qualcosa che può far vedere le cose anche da un punto di vista diverso e se vuoi molto particolare ma che, nella mia intenzione riguardava comunque l'argomento stesso...che poi più che sulla le pen,spunto iniziale, mi pare ricade sempre e in generale sul tema immigrazione.
la parentesi che avevo in questo caso aperto sempre in riferimento a questa discussione cosi si chiude.
#427
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
04 Marzo 2017, 06:41:46 AM
Citazione di: jsebastianB il 03 Marzo 2017, 22:57:58 PM
E purtroppo non puoi farci niente.. cosi' è la "corrente".

Saranno questi i ( Nuovi) Goti, Ostrogoti, Visigoti.. eccc.. eccc... quelli che disintegreranno l' Occidente ??

ti volevo chiedere se ti e' mai capitato di leggere qualcosa sulle orde di Gog e Magog?

sarei molto curioso di saperne di più perché per quel poco che sono riuscito a leggere darebbe come l'impressione di una certa attualità!..

Mi sembra di aver capito che sarebbero forze dissolutrici,che da un certo momento in poi sarebbero libere di entrare in azione


Da una parte ci sarebbero le invasioni o forse vere e proprie orde di popoli misti che si spostano in massa,quindi dall' "esterno"
(le migrazioni attuali ??)
e Dall'altra un altro tipo di invasione parallela che si aziona pero ad un livello più sottile, quindi in questo caso dall' "Interno"
(mass media e internet ??)
#428
CitazioneI bulli si concentrano nelle loro persecuzioni del prossimo su certe persone e non su altre perché oltretutto (a tutto il peggio ancora che li caratterizza) sono dei miserabili vigliacchi che temono chi potrebbe difendersi efficacemente dalle loro angherie; non hanno nemmeno quel minimo di forza d' animo che sarebbe necessaria per un pur limitato sforzo o lotta nel far del male agli altri (sono molto peggio dei leoni, cui si potrebbe forse almeno attribuire una qualche  limitata -e decisamente distorta se intesi come metafora per certi tipi umani- "nobiltà", sono piuttosto simili a degli spregevoli sciacalli).

E contano sul "branco" degli indifferenti per indebolire ulteriormente le loro vittime, le quali di solito vengono a ritrovarsi così in una situazione insostenibile, a dover lottare per la propria dignità in condizioni decisamente impari (a meno che non trovino il sostegno di almeno alcuni intorno a loro che abbiano un forte senso di giustizia e di altruismo, forza d' animo, coraggio).


state fraintendendo di brutto.
ho provato a spiegare (inutilmente) che tra vittima e carnefice non ce in realtà nessuna differenza. 
sono due facce della stessa medaglia,entrambi dei deboli,entrambe vittime e lasciati soli a se stessi..provando anche in questo caso a decifrarne i motivi.
Non ho altro da aggiungere.
#429
Citazione di: Angelo Cannata il 02 Marzo 2017, 19:40:53 PM
Citazione di: acquario69 il 02 Marzo 2017, 10:52:20 AM
Non sto prendendo le parti del bullo e non lo sto affatto assolvendo, sto solo dicendo che tutto può avere inizio solo da chi si fa vittima di se stesso...il carnefice e' tale solo in corrispondenza di una vittima che gli permette di essere un carnefice
Cosa cambia? Hai messo carnefice al posto di bullo per confermare la tua idea che causa di origine e causa finale della violenza è solo la vittima. Mi piace quell'aver scritto per due volte la parola "solo": non sia mai che a qualcuno possa venire il sospetto che anche il carnefice potrebbe avere qualche responsabilità.

Cosi pero mi sembra che ne fai solo una questione di lana caprina.
E se non avessi inserito quei due "solo" il senso sarebbe forse cambiato?

Facciamo una prova ora lo scrivo privato di quei "solo";

Non sto prendendo le parti del bullo e non lo sto affatto assolvendo, sto solo dicendo che tutto può avere inizio da chi si fa vittima di se stesso...il carnefice e' tale in corrispondenza di una vittima che gli permette di essere un carnefice.

Il discorso inoltre non andrebbe spezzettato ogni volta perché poi si perdono le tracce e dell'argomento rimangono solo frammenti che lo fanno perdere di vista.
l'argomento di riferimento e' il suicidio, quindi a un certo punto sono venute in ballo le vittime del bullismo che si suicidano...poi più in particolare del rapporto tra vittima e carnefice.

Nell'ultima parte faccio notare di aver comunque detto che non sto prendendo le parti del bullo e che non lo sto assolvendo,(quindi significa pure che non avrei comunque negato un suo coinvolgimento)

e su questo non mi pare che lo avresti preso in considerazione ma ti saresti piuttosto concentrato su quei "solo".


Per ritornare più in tema,il punto d'inizio tra vittima e carnefice non e' il carnefice ma la vittima...(al di la e prima ancora della divisione tra "colpevoli" e "innocenti")
Come mai ad esempio i bulli si concentrano solo su alcune persone e non su altre?...evidentemente perché queste si sentono già vittime da loro stessi.

Pero credo anche che andrebbero considerati altri fattori, che sarebbero a mio avviso ancora più a monte e che ne scaturiscono e favoriscono all'origine le stesse dinamiche di cui sopra.

E cioè sul fatto che i "valori" che ci sono in circolazione anziché attenuare o indirizzare al meglio certi comportamenti, al contrario li alimenta e alla fine sia il carnefice che la vittima nei casi di bullismo, sono in realtà entrambe vittime dello stesso sistema a cui fa riferimento e a quei stessi "valori" che incarna.
Quello che secondo me e che in effetti viene proprio a mancare e' una cultura alla responsabilità, mentre succede che viene sollecitata al contrario quella dell'irresponsabilità o del "piccolo io",o dell'IO separato..dove ognuno poi anziché guardarsi dentro per trovare le risposte adeguate o le cause stesse, si proietta "fuori" (deresponsabilizzandolo) e non riesce che a contestualizzare le cose solo in ragione della sua esclusività e solo dal suo unico punto di vista (e in tali casi -cioe ormai quasi la totalità' - si diventa tutti vittime)

Quindi quello che rimane e' una società smembrata,debole già in partenza e in perenne lotta competitiva l'uno contro l'altro. 
Una societa' suicida.
#430
Citazione di: donquixote il 02 Marzo 2017, 09:03:28 AM
Indubbiamente l'ambiente esterno influisce, come ha sempre influenzato chiunque in tutti i tempi, ma se si accorda troppa importanza alle influenze ambientali si rischia che queste diventini facili alibi per qualunque comportamento e qualunque atteggiamento. Se non si può modificare l'ambiente si può però agire su se stessi, e la responsabilità nei confronti di sé è la prima cosa da insegnare ai bambini e praticare da grandi. Poi l'azione di ognuno su se stesso potrà anche, col tempo, modificare l'ambiente umano nel suo complesso, ma dare la colpa a questo per ciò che ci accade è profondamente ipocrita; è un po' come colui che fuma 60 sigarette al giorno per decine di anni e se gli viene il cancro fa causa per danni alla ditta che fabbrica le sigarette.

Non volevo dare una giustificazione o pretendere un "alibi" ma più semplicemente considerare che l'ambiente che ci circonda non facilita certo le cose...e credo fermamente che quelli che stiamo vivendo siano i peggiori mai avuti in tal senso
#431
Citazione di: Angelo Cannata il 02 Marzo 2017, 08:27:50 AM
Citazione di: acquario69 il 02 Marzo 2017, 08:21:48 AM
ma io sto proprio prendendo le difese della vittima,poiche nel caso come lo descrivi tu sopra e' proprio lui a farsi vittima di se stesso.

E tornando al tema suicidio nei casi di bullismo credo proprio che alla radice vi sia questo vittimismo di fondo
Se dici che il gay è vittima di se stesso stai dicendo che l'oppressore non è il bullo, l'arrogante che lo calpesta: l'oppressore è il gay che si suicida, colpevole di vittimismo. Quindi stai assolvendo con formula piena il bullo e stai condannando la vittima!

E dici che in questo modo stai prendendo le difese della vittima?

Non sto prendendo le parti del bullo e non lo sto affatto assolvendo, sto solo dicendo che tutto può avere inizio solo da chi si fa vittima di se stesso...il carnefice e' tale solo in corrispondenza di una vittima che gli permette di essere un carnefice
#432
Citazione di: Angelo Cannata il 02 Marzo 2017, 08:03:29 AM
Citazione di: acquario69 il 02 Marzo 2017, 07:47:06 AM
... se il gay (che sarebbe molto più corretto dire omosessuale o lesbica) sente di essere se stesso in quel modo allora non se lo può nascondere o vergognarsi...perché negherebbe se stesso
Qui la questione non è se il gay si sente o non si sente se stesso: qui la questione è che il gay vittima di soprusi è stato dichiarato vile, quindi persona che dovrebbe vergognarsi delle sue azioni. Che si senta o non si senta se stesso, in ogni caso è stato dichiarato vile. Ti rendi conto che in questo modo, invece di condannare l'atto di bullismo si sta condannando chi ne è vittima? Vile significa persona spregevole a causa del suo comportamento e qui si sta dicendo che spregevole non è l'arrogante che offende il debole, ma il debole: proprio siccome il debole non resiste più al sopruso, non ce la fa, si scoraggia, non trova più le forze di ancorarsi alla vita, lo svuotano della sua forza di reagire, lo calpestano, ecco che la persona spregevole è lui che si sta facendo calpestare! Ti rendi conto che in questo modo stai decidendo di fare anche tu il bullo insieme al bullo, piuttosto che metterti dalla parte del debole e prendere le difese della vittima

ma io sto proprio prendendo le difese della vittima,poiche nel caso come lo descrivi tu sopra e' proprio lui a farsi vittima di se stesso.

E tornando al tema suicidio nei casi di bullismo credo proprio che alla radice vi sia questo vittimismo di fondo
#433
Citazione di: Angelo Cannata il 01 Marzo 2017, 21:37:14 PM
Non capovolgiamo i termini: vile è una persona che si dovrebbe vergognare dei suoi gesti di viltà. Donquixote ha definito vile il gay che si suicida. Dunque secondo lui chi si dovrebbe vergognare di ciò che fa non è il bullo, ma la vittima, il gay, il suicida.

secondo me quello che dici porta a fare molta confusione.

La persona vile credo che sia colui che non ha il coraggio di essere se stesso..quindi se il gay (che sarebbe molto più corretto dire omosessuale o lesbica) sente di essere se stesso in quel modo allora non se lo può nascondere o vergognarsi...perché negherebbe se stesso

(Poi ci sarebbe da chiedersi, anche solo per ipotesi,se il suo sentirsi se stesso in quel modo sia effettivamente corrispondente alla sua vera natura,e se e' in grado davvero di riconoscerlo o se non sia magari solo influenzato da altri fattori a lui esterni ma non interni)
#434
Mi sembra di poter dire (ed aver capito) che:

- il suicidio (a parte casi limiti) e' un atto ingiustificato nel momento in cui riguarderebbe il proprio "piccolo io"

- che vivere si collega ad un atto di responsabilità 

pero mi sento pure di aggiungere (forse a torto, non saprei)
e cioè' che le cose non mi pare vadano proprio in questa direzione, mi sembra anzi che dal momento che uno nasce ci si ritrova in un ambiente "esterno" che si configura esattamente al contrario.
..che supporta e fortifica quasi esclusivamente quel piccolo io di cui sopra..che non "educa" o non ha affatto una cultura al senso di responsabilità, ma anche al senso stesso dell'esistenza, visto che anziché essere indirizzati al nostro interno, veniamo stimolati ed anche in maniera incessante e direi pure brutale al nostro esterno.

forse sarà' pure il caso di tenerne in debito conto..
#435
Grazie per le risposte molto interessanti.

Dunque il suicidio nel suo complesso non sarebbe da condannare, dipende dalla sua finalità.
E la vita e la morte non sarebbero entrambi da temere, anche se a me verrebbe da dire che sia più la prima che non la seconda.

La religione cattolica mi sembra invece che non dia alcuna possibilità o "riscatto" al suicidio,condannandolo senza appello ... quali sarebbero i motivi?


mi ha colpito una frase che ha scritto balyham in un altro post ma che se veniva riportata a quest'argomento non credo sia da considerare fuori luogo...

"Se la vita è un dono (?) il dono può essere sgradito a chi lo riceve."

penso semplicemente che sia una considerazione che lascia molti interrogativi ancora aperti...