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Messaggi - Freedom

#421
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
25 Aprile 2020, 14:55:04 PM
Il perdono ed il dolore per tante vite spezzate, prematuramente spezzate, deve necessariamente unire tutti gli italiani.

Ma la storia è la storia. Ed essa ci dice che Hitler, Mussolini e Hirohito (più qualche altro personaggio minore) erano nel torto. E si sono pure macchiati di colpe vergognose. Gli altri erano nella ragione.

E' anche vero che, purtroppo, la storia la scrivono (spesso da soli!) i vincitori ma, in questo caso, i termini della questione sono chiarissimi: l'Asse era dalla parte sbagliata, gli alleati ed i partigiani erano dalla parte giusta. Fra l'altro i partigiani italiani hanno riscattato (almeno in parte) gli errori commessi dal fascismo. Inoltre gli americani, quando hanno liberato l'Italia, hanno considerato con estremo favore che la popolazione (partigiani in testa) hanno affiancato e applaudito con gioia le truppe Usa. Questo fatto ha contato nella successiva ricostruzione.

E' giusto ricordarlo con forza e chiarezza. Altrimenti, come appunto ci viene insegnato: chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. E sinceramente non credo nessuno lo desideri.


Per questi motivi, spero di non urtare la sensibilità di nessuno se mi unisco al Presidente Mattarella e a tutti coloro che festeggiano, senza tentennamenti, la festa della Liberazione.


W il 25 Aprile!
#422
Tematiche Spirituali / Re:Testimone dei pensieri
20 Aprile 2020, 08:25:58 AM
Citazione di: iano il 19 Aprile 2020, 21:07:45 PM
@ Freedom
Ma noi possiamo parlare solo di pensieri consci.
Quali sarebbero i pensieri automatici inconsci che vanno per fatti loro senza controllo , che pure siamo in grado di osservare da posizione dominante?
Si , ci sarà pure qualcosa del genere ,ma non possiamo chiamarli pensieri.
Mi riferivo ai pensieri automatici che sono tuttavia consci (quelli non inconsci che non so nemmeno cosa siano) e al loro funzionamento che è, prevalentemente, in via associativa. Nel senso che stai facendo colazione mangiando una brioche molto buona. Così buona che ti ricorda quella che mangiasti a Mikonos 12 anni fa. E subito ti viene in mente la spiaggia di Gran Paradise dove incontrasti Tizio. Che era a scuola con te alle elementari. Quando abitavi in via delle Scipio, 33. E c'era quel bel cortile dove giocavi con Tizia. Della quale ti innamorasti a prima vista. Che poi sposasti dopo 15 anni ma che poco dopo il matrimonio lasciasti per darti all'alpinismo. Attività che ti diede non poche soddisfazioni come quella volta che scalasti il Cervino in compagnia di Sen Pronio. Col quale andasti poi In Nepal. Eccetera, eccetera. E tutti questi pensieri in 20 secondi. Poi ti mordi il labbro e tutto sparisce e pensi che bisogna farlo immediatamente smettere di sanguinare perchè devi andare a lavorare incontrare un cliente importante. Al quale devi vendere..........e via così per tutto il santo giorno. E per tutta la santa vita.

Tranne quei momenti, quei periodi più o meno lunghi nei quali, per motivi vari, sei costretto a concentrarti e mantenere la concentrazione stessa più o meno a lungo.

Per modus operandi mentale associativo intendevo questo.
#423
Tematiche Spirituali / Re:Testimone dei pensieri
19 Aprile 2020, 10:28:47 AM
Citazione di: iano il 18 Aprile 2020, 04:13:01 AM
Concordo meno sulla suddivisione in pensieri automatici e razionali .
A me sembrano solo pensieri.
Chiedo scusa se mi inserisco.
Secondo me con questa suddivisione, l'amico daniele75, il quale poi vorrà gentilmente confermare o smentire, intende questa suddivisione: i pensieri che lui chiama automatici sono frutto delle innumerevoli associazioni che scorrono come un flusso ininterrotto nella nostra mente. Se ci fai caso è un pò quello il funzionamento del nostro cervello. E cioè stimoli interni ed esterni che si intersecano, si intrecciano fra loro creando, tramite associazioni automatiche, il "fronte" dei pensieri. Spesso e volentieri non riusciamo a controllarlo e ne siamo dunque, vittima.

I pensieri che viceversa lui chiama razionali sono semplicemente pensieri sui quali esercitiamo un parziale e/o totale controllo. Tramite la concentrazione, quindi applicando una forza mentale, riusciamo dunque volontariamente a dirigere il medesimo "fronte" su oggetti e soggetti che liberamente scegliamo. Va da sè che questo lavoro ci costa uno sforzo, più o meno intenso a seconda della motivazione che ci spinge, dalla difficoltà di applicazione, etc. e quindi nell'economia di tempo della nostra vita è di tutta evidenza che i pensieri diciamo così "senza controllo" sono come un fiume in piena e quelli "con controllo" sono l'argine che noi esseri senzienti, razionali mettiamo alla mente.

Pensieri "senza controllo" che, visto che siamo nel Forum Spiritualità, molte letture, appunto spirituali associano ai cavalli del cocchio. Mentre la mente è il cocchiere.
#424
Tematiche Spirituali / Re:Testimone dei pensieri
17 Aprile 2020, 14:54:27 PM
Citazione di: daniele75 il 17 Aprile 2020, 14:38:02 PMVoi che tecnica usate contro i pensieri invasivi?
Contro i pensieri invasivi (in un certo senso lo sono tutti!) c'è un solo rimedio: la concentrazione. E' l'unico modo per mettersi al timone delle proprie riflessioni. Di grande aiuto alla concentrazione è l'interesse. Quest'ultimo rende meno gravoso lo sforzo, anzi, addirittura, certe volte, piacevole. Un pò come era giocare da bambini. 
#425
Attualità / Re:COVID 19 e Global Warming
15 Aprile 2020, 23:32:14 PM
Corretto quello che scrivi InVerno.

La mia speranza, e forse quella di altri, è che questa aria pulita faccia nascere una nuova consapevolezza.

Nel senso che, così come noi non siamo impressionati dal nostro corpo e soprattutto dal nostro viso che invecchia, perchè lo vediamo tutti i giorni. Così, molti, non tutti per fortuna, non si sono impressionati a vedere il pianeta deturparsi con l'inquinamento perchè rilevarlo tutti i giorni non è un processo che si apprezza completamente.

In altre parole è successo, al contrario, come se ci specchiassimo dopo non averlo fatto per 30 anni.

In pratica un sacco di gente quando si parlava di inquinamento se la cavava con un alzata di spalle. Invece è una cosa seria. Molto seria. Oggi il mondo intero se ne accorge.

Speriamo che se ne ricordino quando la giostra ricomincerà.
#426
Attualità / Re:COVID 19 e Global Warming
15 Aprile 2020, 19:42:44 PM
La sensazione di respirare aria buona mi ha quasi stordito (abito in una grande e inquinatissima città). Perchè era quell' aria che respiravo da bambino. Ho provato, e provo ogni volta che esco di casa, una sensazione bellissima di pulito, di fresco, di sano. Addirittura se c'è vento mi sembra di stare in montagna. Per non parlare del cielo terso e della limpidezza della visione panoramica: vedo montagne che normalmente non si vedono da dove abito io.

Spero, perchè sono un sognatore, sic! che anche i padroni del mondo, respirando, in definitiva, la stessa aria che respiriamo noi comuni mortali, se ne rendano conto e....prendano dei provvedimenti.
#427
Citazione di: Ipazia il 13 Aprile 2020, 11:03:06 AM
Il suicidio rimane un tabù, e non può essere diversamente perchè è un j'accuse contro la vita che chiama in causa tutti i superstititi costringendoli individualmente a interrogarsi sul valore della loro vita e sul patto con essa da dover continuamente sottoscrivere. Il dato quantitativo è un j'accuse pure contro la società, e le norme, nel suo insieme. Questo rafforza il tabù. Liberalizzare la morte è una scommessa importante su se stessa per ogni società umana e l'epidemiologia liberata dovrebbe permettere di interrogarci più a fondo sui dispositivi sociali che abbiamo o no, ratificati, spingendoci a cambiarli. Mettere la polvere sotto il tappeto non può che aumentare la sofferenza sociale e la mistificazione della condizione umana, aggravando la patologia.
Questa, se ho ben capito, è una prospettiva interessante e condivisibile. In buona sostanza, correggimi se sbaglio, sostieni che il fallimento di ogni persona è ANCHE attribuibile al resto della famiglia umana. E dunque ogni persona che desidera e, addirittura, mette in pratica il suicidio, rende una testimonianza negativa alla società nel suo insieme.

In tutta franchezza sono d'accordo.

L'altro aspetto del ragionamento, su cui tra l'altro abbiamo già dibattuto e cioè il "liberalizzare" il suicidio assistito.....a me mette i brividi. Non so....secondo me c'è qualcosa di malsano nel rendere di "ordinaria amministrazione" una cosa così straordinaria, intima, personalissima.

Guarda che, non l'ho forse mai espresso così chiaramente come sto per fare, ma io ricordo perfettamente quando, da bambino, appassionato di storia (e dunque usi e costumi) degli indiani d'America, ne leggevo avidamente tutto ciò che trovavo.

E grande fascino, rispetto e ammirazione suscitava in me il sistema usato da molti anziani di diverse tribù che, una volta raggiunta un'età nella quale non erano in grado di provvedere a sè stessi, si ritiravano in luoghi appartati e si lasciavano morire. (e si suscitava dentro di me un fanciullesco ma non meno autentico desiderio di emulazione quando sarebbe venuto il mio momento) Una legge non scritta certamente dura degna conseguenza, di un'esistenza dura. Dura ma libera, dignitosa, naturale. Come, del resto, tutta la vita degli indiani d'America.

Questo per dire che non sono contrario in linea di principio al tema così delicato che hai proposto.

E' solo che avverto stridenti contraddizioni, discussioni sfacciate e strumentali, pregiudizi, che mi hanno fatto prendere "in strino" tutto quanto il tema. (non è questo il caso)
#428
Citazione di: daniele75 il 13 Aprile 2020, 04:44:20 AM
Perché chiamarla vergine maria?
Per fede.
Citazione di: daniele75 il 13 Aprile 2020, 04:44:20 AMNel 2020 è ancora possibile credere alle aparizioni?
Ognuno crede in quello che gli pare.
Citazione di: daniele75 il 13 Aprile 2020, 04:44:20 AMNe parlavo con un amico psichiatra, dice che molti adepti sono propensi alla psicosi, a volte anche di massa.
Siamo al limite del Regolamento e precisamente del punto 2)Offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede; oltre ad essere palesemente Off Topic.

Invece di chiedere la cancellazione di quanto scrivi (facendo un po' la vittima) cerca di essere più moderato.
Grazie della collaborazione.
#429
Citazione di: daniele75 il 12 Aprile 2020, 17:55:23 PM
La donna raramente ha partecipato nell'antichità nella ricerca dell'illuminazione, dell'infinito, nella crescita spirituale. Le donne per natura tendono istintivamente a selezionare i dna maschili migliori per poi unirsi fisicamente, in modo che la prole futura sia più forte e saggia. I saggi avevano capito tale meccanismo, è avevano notato che la donna metteva in competizione gli uomini in maniera inconscia, allontanandoli dalla ricerca spirituale o illuminazione in certi casi. Non per altro, venivano fatte ben vestire, in modo da non mostrare parti soggette a risvegliare gli istinti animali maschili, decisamente molto corrutibili. La donna biologicamente programmata per procreare veniva messa in disparte. Pochissime donne filosofeggiavano attivamente. Addirittura in molte tradizioni religiose orientali, nascere donna era una sfortuna. La presenza massiccia di ossitocina nella femmina la rende più propensa ai sentimenti, alle emozioni, a volte rendendola dipendente dall'uomo. L'unica parte mentale che si può realizzare a livello spirituale è la parte conscia, razionale. Nella donna prevaleva in passato l'inconscio. Se notate nelle sette, la prevalenza degli adepti è di sesso femminile, per via della loro propensione alla mancanza di fermezza e forza razionale. Insomma venivano messe al rogo le eretiche o sottomesse ai bisogni animali dell'uomo. La donna ha brutti ricordi riguardo il passato, oggi ha più potere, anzi direi che ha superato l'uomo, ma non in campo spirituale ma in campo emotivo e nel campo della furbizia. A me dispiace dirlo ma la donna è un opera d'arte della natura destinata a creare materia, selezionare dna e cercare protezione. Se notate i ricchi sono circondati da donne bellissime, schiave del consumismo. Addiritura nei primi del novecento, le rifiutate in amore si facevano suore. Triste destino.
Generalizzare è sempre un terreno scivoloso ma, alcune cose, penso di poterle dire senza tema di smentita. Nonostante l'approssimazione che ogni generalizzazione, necessariamente, porta con sè. Devo tuttavia esprimere un certo disagio anzi un certo fastidio nel dover puntualizzare i seguenti, elementari concetti. Perchè inevitabilmente penso che, quando fa comodo, tutti a santificare la figura materna. E te lo credo! Da lì tutti veniamo e, specialmente i primi tempi, nonostante la memoria corta di un troppo grande numero di uomini, siamo bambolotti tanto teneri quanto rompiscatole. Per usare un eufemismo.
Poi, diventano esseri inferiori. La domanda dunque è: anche le nostre madri?

In una cosa, in una cosa sola la donna è inferiore all'uomo: nella forza e nell'aggressività (che poi ne è una conseguenza) fisica. Questo fatto impone al maschio, da questo punto di vista, un comportamento appropriato. Cioè di maggior rispetto, di maggiore protezione, di, non so come meglio esprimerlo: di maggiore precedenza in tante cose della vita. Chi non lo capisce, chi non lo fa, disonora sè stesso e tutti gli altri. Non a caso, per esempio, gli uomini di una volta (tra i quali mio padre) solevano insegnare ai propri figli che una donna non si picchia nemmeno con un fiore.

Per legge di compensazione (maggiorata di cospicui interessi) la donna è superiore all'uomo in diversi campi di attività. Non li starò ad elencare perchè stanotte vorrei andare a dormire ad un orario decente. A buon intenditore........ ;)

Vorrei tuttavia concludere esprimendo la convinzione che se il mondo fosse guidato pariteticamente dalle donne e dagli uomini e non a stragrande maggioranza dagli uomini come ahimè accade, sarebbe un mondo migliore.

Per quanto riguarda il "tecnicismo" spirituale al quale ti riferisci non mi è dato sapere perchè anche il quel campo lì governano gli uomini, anzi soprattutto in quel campo lì. Anche se poi, a ben guardare, almeno nella religione nella quale mi riconosco (Cattolica), la donna è niente di meno che la madre di Dio. Nel Rosario, Ave Maria batte Padre nostro 50 a 5, e a Lourdes e a Fatima non mi sembra sia apparso un uomo. Infine, sulla croce, Gesù, come ultima consegna, affida a Maria il mondo e la "nomina" madre di tutti noi. E' infine, l'unico essere umano, l'unico! senza peccato.


p.s.
è inutile chiedere la cancellazione dei post inviati se essi rispettano il Regolamento. Anche volendo non potremmo farlo. Quello che è scritto è scritto.
 
#430
Tematiche Filosofiche / Re:Istinto materno
12 Aprile 2020, 14:03:59 PM
Citazione di: viator il 11 Aprile 2020, 21:26:54 PMcon un inesistente istinto maschile a procreare.
Ho fatto un post confidenziale, contando sulla vostra discrezione e sul vostro apprezzamento di tale, intima, condivisione. L'ho fatto volentieri per la stima ed il rispetto che nutro per gli utenti e non me ne sono pentito. Però, insomma, bisognerebbe prendere atto di quello che ho raccontato......

L'ho fatto per dimostrare che il mio istinto alla paternità è superiore, addirittura, alla passione, all'innamoramento; quello vero! E di contro all'assoluta mancanza di tale istinto nella mia compagna di allora. Fra parentesi, la cosa mi ha anche creato, oltre alla grande sofferenza di separarmi da lei, alcuni problemi, come, per esempio, il timore di essere egoista. E preferire un mio desiderio a quello della mia innamorata.

Riconosco che è una storia non comune. Diciamo pure rara. Ma, a mio giudizio, importante perché vita vissuta. E, anche se tu vuoi e puoi confinarla nel rango delle eccezioni, questa storia ti dice, inequivocabilmente e incontrovertibilmente, che l'esemplare maschio di essere umano può essere dotato di un istinto di paternità molto, molto pronunciato. E l'esemplare femmina ne può essere totalmente sprovvista.
#431
Tematiche Spirituali / Re:Immortalità
10 Aprile 2020, 10:22:29 AM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM
Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Le cose che scrivi sono il prodotto di tue deduzioni, di studi da te effettuati, o cos'altro?
#432
Tematiche Filosofiche / Re:Istinto materno
08 Aprile 2020, 23:58:23 PM
Io ho lasciato una donna di rara bellezza, fra l'altro il mio tipo di bellezza (identica, ripeto identica a Audrey Hepburn) che amavo moltissimo. Raffinata, quasi sofisticata, ma nel contempo semplice ed immediata. E con la quale andavamo anche d'accordo: condividevamo una certa filosofia di vita che è una cosa molto importante e diverse altre cose. L'ho lasciata perchè non voleva, nella maniera più assoluta non voleva figli. Ed io ho avuto l'intuizione di comprendere che se l'avessi seguita in quella strada, tanto era grande e profondo il mio desiderio di paternità, prima o poi, me ne sarei pentito. E magari, sul più bello cioè da anziani, avrei avuto una crisi spaventosa e me sarei andato a meditare sull'Himalaya.

Si, lo so, è una storia con mille misteri. Il più grande è come una donna così, come dire, piena di rare qualità si sia abbassata ad un carciofo come me. ;D :o

Il secondo, straordinario mistero, ma forse è il più grande, è dove io abbia trovato la forza per fare quello che ho fatto.

Il terzo, lo dico a beneficio delle curiosità che queste mie confidenziali parole, fatalmente, susciteranno è se ci ho preso. La risposta è sì. Almeno sino ad oggi posso rispondere affermativamente. E considerando le volte che ho scagliato le decisioni della mia vita.....il calcolo delle probabilità non era certo a mio favore. :-\ 

Il mondo è bello perchè vario.
#433
Scendono in campo anche i medici piemontesi che sostengono che i dati reali sono parecchio diversi da quelli pubblicati. 6 volte diversi!
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-dati-ufficiali-non-sono-reali-rdquo-ndash-roberto-venesia-232755.htm
#434
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Eutanasia
08 Aprile 2020, 00:27:35 AM
Citazione di: davintro il 07 Aprile 2020, 23:59:53 PM
certamente l'istinto di sopravvivenza, come ogni istinto in quanto tale, è automatico, e proprio per questo la razionalità, intesa come filtro per il quale non siamo totalmente abbandonati a un istinto, ma lo sottoponiamo a vaglio critico, dando al soggetto la possibilità di relativizzarlo e limitarlo sulla base di motivazioni concorrenti, non può porsi come oggettivamente legittimante esso. Che l'istinto di sopravvivenza sia in noi l'istinto più potente (ammesso e non concesso, considerando che gli stessi casi di persone richiedenti l'eutanasia di cui si sta discutendo sono la prova empirica che non in tutte le persone questo istinto si conferma come il più potente) sarebbe una constatazione di fatto, non un giudizio di valore, non se ne può dedurre che ogni contravvenire ad esso debba giudicarsi immorale in termini oggettivi. In realtà, anche senza scomodare martiri ed eroi, che sono eccezioni estreme in cui l'istinto di sopravvivenza viene compitamente "sconfitto", la vita della gran parte delle persone comuni mostra come la preservazione della vita biologica, anche se mantenuto, non è mai tendenza totalizzante la psiche, ma convive e resta in conflitto con tendenze alternative che portano condotte potenzialmente non del tutto salutistiche e che nonostante questo sembrano esprimere esigenze non meno rilevanti per la persona, si pensi al piacere dei sensi, la golosità del buon cibo, il fumo, l'alcol, oppure, entrando in ottica più spirituale, la dispersione di energie psicofisiche che richiede l'impegno intellettuale, o ancora il mettere a rischio la vita in certi sport. Ovviamente, non metto tutto ciò allo stesso livello di esplicito rigetto della sopravvivenza che sta dietro l'eutanasia, ma al di là delle differenze evidenti, emerge il dato comune di un istinto di sopravvivenza che non tiranneggia affatto il complesso dei nostri bisogni, ma può essere contrastato a vari livelli, in nome di legittime scale di valori personali.

"Primum vivere, deinde filosofare" è una regola che penso spesso si tenda a equivocare: non implica che le esigenze della vita biologica debbano essere poste a un superiore livello valoriale rispetto alla vita intellettuale, ma solo che è di quest'ultima il necessario presupposto. Che una certa cosa sia necessaria condizione per il darsi di un'altra non implica che quest'ultima sia meno importante della prima, il soggetto resterebbe libero di considerare la pancia piena, appunto, mezzo in vista del continuare a filosofare, e di pensare che, in un'ottica di una vita vegetativa in cui l'esercizio della vita intellettuale finisse con l'essere compromesso, la pancia piena non sia più obiettivo che meriti di continuare a esser perseguito. Si può non condividere questa posizione, questo ideale di vita degna di essere vissuta, ma non considerarlo illogico sulla base di un rapporto mezzo-fine, per cui ciò che è mezzo dovrebbe per questo presumere di porsi come oggettivamente più prezioso del fine. Sarebbe come, parafrasando De Andre, se dovessimo considerare il letame più bello dei fiori, solo perché questi fanno dipendere da quello il loro esistere. Il mezzo, proprio in quanto tale, vale solo nella misura in cui permette di raggiungere il fine a cui è associato
Non parliamo della stessa cosa. O meglio non diamo all'istinto di sopravvivenza la stessa valenza. Che per me è la seguente: metti la mano sulla testa di una persona e spingila sott'acqua. Aspetta 30/40 secondi e avrai contezza di cosa sia l'istinto di sopravvivenza. E' immediato, istantaneo. Colui che rischia negli sport estremi pensa che gli vada fatta bene. Ed in cambio riceve soddisfazioni che per lui valgono il rischio corso. Stesso discorso per il drogato o colui che fa sesso in strada senza protezione. Il caso dell'eutanasia è diverso e ricorda il disgraziato torturato per ore e/o addirittura giorni. La richiesta della morte non solo è comprensibile ma, in una certa misura, condivisibile.

Sono però d'accordo con te su un punto e cioè che l'istinto di sopravvivenza è una constatazione di fatto, non un giudizio di valore, non se ne può dedurre che ogni contravvenire ad esso debba giudicarsi immorale in termini oggettivi.

Al contrario io penso che sconfiggere l'istinto di sopravvivenza in favore di un ideale sia l'apogeo dell'esperienza umana.
#435
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Eutanasia
07 Aprile 2020, 23:53:32 PM
Citazione di: Ipazia il 07 Aprile 2020, 21:44:35 PM
Volendo andare sull'esistenziale di una persona anziana direi che le preferenze del coronavirus e l'uso cinico che di queste preferenze si sta facendo in una società che già di suo vede con insofferenza tutto ciò che non produce plusvalore non va certo a favore di una scelta alternativa a quella di Monika che, anche dalle foto, ha l'aria di una donna intelligente che sa quel che fa e che vuole.
La vecchiaia dà sempre amarezza. A maggior ragione in una società come questa. Ma la reazione è soggettiva. Ci sono anziani che, solo per il gusto di non togliersi dalle scatole, si attaccano alla vita come fanno le cozze alle rocce.  ;D
Citazione di: Ipazia il 07 Aprile 2020, 21:44:35 PM
Certo sarebbe interessante che qualche figlia raccontasse la vicenda con la forza di Beppino Englaro o di Valeria Imbrugno,
Qui vai fuori tema. Va bè che il thread si chiama Eutanasia ma si capiva benissimo dalla storia che hai citato che non si trattava di eutanasia ma di suicidio volontario. Addirittura il sottoscritto ha precisato che l'eutanasia si può condividere!
Citazione di: Ipazia il 07 Aprile 2020, 21:44:35 PMa proposito della quale non ho mai capito tutte le esecrazioni con chiamata in causa dell'egoismo, come se fosse una passeggiata edonistica la scelta di morire. Come se la sofferenza fosse obbligata in nome di non si sa di cosa: di un Dio assente o di una società che lo è ancor più.
E infatti qua comincia la confusione che, altro utente ha sagacemente analizzato. E cioè quali rapporti intercorrevano con figli e nipoti? Qua, oggettivamente, sta la chiave di tutto. E noi non possiamo spendere parole risolutive e conclusive perché non abbiamo contezza di questo fatto qua.
Citazione di: Ipazia il 07 Aprile 2020, 21:44:35 PMNel caso specifico la cerchia di persone si riduce a coloro che con noi hanno una relazione affettiva e che solitamente condividono i nostri valori o affettivamente li rispettano. Solo a costoro Monika doveva qualcosa e penso ne abbia tenuto conto.
Hai detto bene: pensi!