Il perdono ed il dolore per tante vite spezzate, prematuramente spezzate, deve necessariamente unire tutti gli italiani.
Ma la storia è la storia. Ed essa ci dice che Hitler, Mussolini e Hirohito (più qualche altro personaggio minore) erano nel torto. E si sono pure macchiati di colpe vergognose. Gli altri erano nella ragione.
E' anche vero che, purtroppo, la storia la scrivono (spesso da soli!) i vincitori ma, in questo caso, i termini della questione sono chiarissimi: l'Asse era dalla parte sbagliata, gli alleati ed i partigiani erano dalla parte giusta. Fra l'altro i partigiani italiani hanno riscattato (almeno in parte) gli errori commessi dal fascismo. Inoltre gli americani, quando hanno liberato l'Italia, hanno considerato con estremo favore che la popolazione (partigiani in testa) hanno affiancato e applaudito con gioia le truppe Usa. Questo fatto ha contato nella successiva ricostruzione.
E' giusto ricordarlo con forza e chiarezza. Altrimenti, come appunto ci viene insegnato: chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. E sinceramente non credo nessuno lo desideri.
Per questi motivi, spero di non urtare la sensibilità di nessuno se mi unisco al Presidente Mattarella e a tutti coloro che festeggiano, senza tentennamenti, la festa della Liberazione.
W il 25 Aprile!
Ma la storia è la storia. Ed essa ci dice che Hitler, Mussolini e Hirohito (più qualche altro personaggio minore) erano nel torto. E si sono pure macchiati di colpe vergognose. Gli altri erano nella ragione.
E' anche vero che, purtroppo, la storia la scrivono (spesso da soli!) i vincitori ma, in questo caso, i termini della questione sono chiarissimi: l'Asse era dalla parte sbagliata, gli alleati ed i partigiani erano dalla parte giusta. Fra l'altro i partigiani italiani hanno riscattato (almeno in parte) gli errori commessi dal fascismo. Inoltre gli americani, quando hanno liberato l'Italia, hanno considerato con estremo favore che la popolazione (partigiani in testa) hanno affiancato e applaudito con gioia le truppe Usa. Questo fatto ha contato nella successiva ricostruzione.
E' giusto ricordarlo con forza e chiarezza. Altrimenti, come appunto ci viene insegnato: chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. E sinceramente non credo nessuno lo desideri.
Per questi motivi, spero di non urtare la sensibilità di nessuno se mi unisco al Presidente Mattarella e a tutti coloro che festeggiano, senza tentennamenti, la festa della Liberazione.
W il 25 Aprile!