Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Eutidemo

#4231
Attualità / Re:Mano de Dios
02 Dicembre 2020, 07:51:14 AM
Ciao Inverno. :)
Sono perfettamente d'accordo con te che la forma fisica, la coordinazione motoria, l'abilità nell'interpretare lo spazio ecc., siano tutte cose molto importanti, e che non si può apprezzare pienamente Mozart quando un dolore lancinante ti costringe a correre dal medico; ma non vedo assolutamente che cosa c'entri tutto questo con il culto di massa per un campione dello sport, le cui acrobazie vengono ammirate da un pubblico pigro ed ignavo sdraiato sul divano a mangiare patatine fritte e a bere birra.
***
Quanto al fatto che avere una buona forma fisica grazie all'atletica (e perciò un buon sistema immunitario, respiratorio, e cardiovascolare) giovi sicuramente a contrastare qualsiasi tipo di malattia, COVID compreso, questo con Maradona non c'entra assolutamente niente, visto che lui si è rovinato la salute con la droga e le puttane; tuttavia, in generale, è sicuramente vero che avere una buona forma fisica aiuta senz'altro a combattere il COVID.
Si tratta di una "premessa" assolutamente "vera"; anzi, direi, "ovvia", che, però, tu usi per pervenire a "conclusioni" fallaci!
***
Ed infatti, è chiaro che, se si è in buona forma fisica, si reagisce meglio a qualsiasi tipo di virus che ci possa aggredire; ma questo non significa certo che sia una cosa molto "furba" rinunciare alle misure di "prevenzione meccanica" che possano "prevenire" l'aggressione virale stessa.
E' chiaro, infatti, che un gay robusto e "palestrato" può reagire ad un contagio di AIDS molto meglio di un gay fragile e poco sportivo, ma questo, sicuramente, non lo giustifica di fare sesso senza "preservativo"; ed infatti il virus dell'AIDS non può superare la "barriera meccanica" costituita dal "contraccettivo".
Allo stesso modo, un individuo robusto e "palestrato" può reagire ad un contagio di COVID19 molto meglio di un un individuo fragile e poco sportivo, ma questo, sicuramente, non lo autorizza a fare a meno della mascherina protettiva, se si trova in contatto con altre persone; ed infatti il virus del COVID19, non può superare la "barriera meccanica" costituita dalla mascherina stessa, se di buona qualità, ben igienizzata, e correttamente indossata.
***
Perchè mai consentire ad un ladro di entrare in casa, solo per il fatto che si ritiene di essere abbastanza forti da prevalere su di lui e di bloccarlo facendoci a botte in corridoio, quando, molto più semplicemente, si può impedire al ladro di entrare in casa, chiudendo a chiave il portone d'entrata?
***
Per cui, asserire che "una buona forma fisica funziona meglio di cento maschere una sopra l'altra per combattere il COVID19", costituisce una conclusione oggettivamente fallace, come risulta dal più elementare esame logico della questione; ed infatti, se è vero che un fisico ben palestrato reagisce meglio se è colpito da un proiettile, nessun NOCS sarebbe tanto idiota, per tale motivo, da rinunciare all'uso di un valido giubbotto protettivo.
EQUAZIONE PICCOLA.jpg
***
Sono invece d'accordo con te sul fatto che lo sport professionistico (non solo il calcio) sia arrivato a certi estremi corruttivi,  da quando è diventato preminentemente una questione di soldi.
***
Sono anche d'accordo con te sul fatto che  per chi "pratica" ancora lo sport in maniera non professionistica (non limitandosi sbavare in poltrona davanti alla TV), non si può parlare di rutti e peti; che invece abbondano presso il pubblico sedentario del calcio, dedito a birre e patatine fritte!
***
Un saluto! :)
***
#4232
Attualità / Re:Mano de Dios
02 Dicembre 2020, 06:44:22 AM
Ciao Sapa :)
Scrivendo che il fine dell'arte in generale  è stupire e (com)muovere, in sostanza hai proclamato gli stessi ormai superati principi artistici secenteschi di Giambattista Marino: "È del poeta il fin la meraviglia, parlo de l'eccellente e non del goffo. Chi non sa far stupir, vada alla striglia!"
Il concetto moderno dell'arte, in verità, è un po' diverso!
Ma, comunque, in materia, un'opinione vale come un'altra; per cui non c'è alcun motivo per cui la mia debba considerarsi migliore della tua o di quella di Giambattista Marino!
;)
***
Quanto al fatto che qualcosa vorrà pur dire se tanta gente adora un campione dello sport, come se fosse un Mozart del pallone, secondo me, invece, non significa assolutamente niente; ed infatti ritengo che si tratti del classico argomento sofistico detto della "fallacia di consistenza", al cui riguardo, l'11 Luglio 2018, avevo aperto un apposito TOPIC, al quale ti rinvio.
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/la-fallacia-di-consistenza/
***
Un saluto :)
#4233
Citazione di: bobmax il 01 Dicembre 2020, 18:21:31 PM
Ciao Eutidemo
In effetti ho un po' esagerato denunciando la mediocrità. Occorre distinguere. Perché fortunatamente vi sono ancora figure serie e affidabili. In caso di contrario la nostra società si sarebbe già sgretolata.

Tuttavia è ormai eclatante un liberi tutti. Una devastazione intellettuale, dove l'opposizione ne è una esplicita espressione.

Servirebbe allora una guida forte, risoluta e soprattutto affidabile.
Ma questo è proprio ciò che latita.

Non solo in politica.
La scena mediatica è occupata il più delle volte da mezze tacche.
È la corruzione che sta ormai dando i suoi frutti avvelenati.

Non ci si vergogna più delle figuracce che si fanno!
Ma una rinascita può venire solo dalla vergogna per i propri errori.

Tempo fa mi è capitato di vedere la Berlinguer incapace di comprendere che la diminuzione di un'accelerazione non significa rallentamento.

Eppure vi sono senz'altro validi professionisti, a cui è però impedito di emergere dai tanti incompetenti dalle laute prebende.

Ecco, occorrerebbe poter confrontare gli stipendi stratosferici di tanti personaggi pubblici con le loro effettive qualità. Ve ne sarebbero di tagli da applicare...


Ignoravo che, come la Gruber, anche la Berlinguer fosse incapace di comprendere che la diminuzione nell'accelerazione di un contagio non significa diminuzione del contagio stesso; "'nnamo bene, 'nnamo proppio bbene!"
#4234
Citazione di: bobmax il 01 Dicembre 2020, 18:21:31 PM
Ciao Eutidemo
In effetti ho un po' esagerato denunciando la mediocrità. Occorre distinguere. Perché fortunatamente vi sono ancora figure serie e affidabili. In caso di contrario la nostra società si sarebbe già sgretolata.

Tuttavia è ormai eclatante un liberi tutti. Una devastazione intellettuale, dove l'opposizione ne è una esplicita espressione.

Servirebbe allora una guida forte, risoluta e soprattutto affidabile.
Ma questo è proprio ciò che latita.


Non solo in politica.
La scena mediatica è occupata il più delle volte da mezze tacche.
È la corruzione che sta ormai dando i suoi frutti avvelenati.

Non ci si vergogna più delle figuracce che si fanno!
Ma una rinascita può venire solo dalla vergogna per i propri errori.

Tempo fa mi è capitato di vedere la Berlinguer incapace di comprendere che la diminuzione di un'accelerazione non significa rallentamento.

Eppure vi sono senz'altro validi professionisti, a cui è però impedito di emergere dai tanti incompetenti dalle laute prebende.

Ecco, occorrerebbe poter confrontare gli stipendi stratosferici di tanti personaggi pubblici con le loro effettive qualità. Ve ne sarebbero di tagli da applicare...


Ignoravo che, come la Gruber, anche la Berlinguer fosse incapace di comprendere che la diminuzione nell'accelerazione di un contagio non significa diminuzione del contagio stesso; "'nnamo bene, 'nnamo proppio bbene!"
#4235
Ciao Bobmax. :)
La teoria dei giochi, almeno in campo giudiziario, ha sicuramente dei rilevanti effetti pratici; ed infatti l'ho vista applicare molto spesso, per estorcere confessioni agli inquisiti (peraltro, non sempre veritiere).
***
Per quanto concerne l'"app immuni", mi sembra che, purtroppo, come ho spiegato, l'equilibrio di Nash, che è un corollario del "dilemma del prigioniero" si sia verificato sul serio; però la mia, almeno per ora, è solo una impressione ancora tutta da dimostrare.
***
Sono invece d'accordo con te sul fatto che il fallimento dell'iniziativa sia stato, almeno in parte dovuto, alla sfiducia che attualmente riscuotono le istituzioni che ne propongono l'utilizzo; e, questo, anche grazie alla propaganda negativa fatta, per mere finalità elettorali, dalla parte politica avversa.
***
A prescindere da tale pretestuosa propaganda negativa, però, non c'è dubbio alcuno, come scrivi tu, che  il fallimento dell'iniziativa sia stato dovuto anche ad un periodo di dilagante mediocrità; laddove la qualità politica, tecnica, scientifica dell'informazione viene costantemente messa in discussione, sia a "torto" che a "ragione".
***
Ed infatti, la qualità politica, tecnica, e scientifica dell'informazione:
- è stata messa "a torto" in discussione da parte di totali "ignorantioti", che non avrebbero il diritto di mettere in dubbio neanche le profezie di fra' Celestino da Pisciocavallo;
- è stata messa "a ragione" in discussione da parte di comuni cittadini, i quali, pur non essendo degli "scienziati", di fronte alla dichiarazioni contraddittorie di esperti o presunti tali, hanno in molti casi perso fiducia anche in loro.
***
Con riferimento a quest'ultimo aspetto, tuttavia, sto conducendo degli approfondimenti dai quali, almeno per ora, cominciano ad emergere elementi molto illuminanti ed interessanti.
Ad esempio, ho rilevato che, alcune volte anche personaggi pubblici molto autorevoli, e non certo in malafede politica, colgono "contraddizioni degli esperti" laddove non ce ne sono affatto.
***
Ad esempio:
a)
Sono rimasto esterrefatto da un incredibile "sbandamento logico" da parte di Lilli Gruber, nella trasmissione OTTO E MEZZO di GIOVEDI' 12 NOVEMBRE
Ed infatti, lei trova che costituisca un messaggio contraddittorio da parte degli esperti intervenuti nella trasmissione, affermare:
- che un italiano su sessanta sia contagiato e che la percentuale sia in aumento;
- e, nel contempo, affermare che la curva dei contagiati si stia raffreddando.
Lei si stupiva che gli esperti dessero messaggi così contrastanti tra di loro.
Io, invece, mi stupisco e mi preoccupo del suo stupore, che trovo incredibile in una persona intelligente; e, a dire il vero, troverei incredibile anche in una persona non troppo intelligente, che, però, non sia del tutto deficiente!
Ed infatti il rallentamento della crescita dei nuovi contagi, non significa affatto che stia diminuendo il numero dei contagiati, il quale invece è in continuo aumento; ma significa soltanto che sta diminuendo (un pochino) la velocità con la quale si verifica tale aumento!
Non ci vuole mica un genio per capire una differenza tanto semplice; lei, invece, dice che è una cosa difficile da capire da parte del comune cittadino!
Se così fosse, tanto vale dare le dimissioni da "homo sapiens", e lasciarci estinguere dal COVID!
b)
Sono rimasto esterrefatto anche da un incredibile "sbandamento logico" da parte di Paolo Mieli, nella trasmissione OTTO E MEZZO di MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE (non sono sicuro della data), nella quale ha più volte ripetuto che era un po' preoccupato per la sua salute, nel farsi un vaccino "SICURO AL 95%", distorcendo completamente l'informazione degli esperti, che, invece, parlavano, di un vaccino "EFFICACE AL 95%"; confondendo così il concetto di "SICUREZZA", che riguarda il rischio di ricevere danni dalla vaccinazione (la quale, una volta intervenuta l'autorizzazione EU, sarà del 99,987%) con il concetto di "EFFICACIA", che, invece, riguarda le "chance" che un vaccino ha di impedire il contagio.
E potrei continuare a lungo, circa i fraintendimenti (presumo) in "buona fede" di analoghi autorevoli "opinions makers".
***
Se poi dovessi elencare i fraintendimenti in palese "malafede", l'elenco non finirebbe più.
Ad esempio, più volte il Direttore del Giornale Sallusti ha ripetuto, e tutt'ora va ripetendo, che : -Il capo del comitato tecnico scientifico dichiarò "Guardate, ragazzi, io la mascherina non la porto!"-
Trovo estremamente "disdicevole" che vengano così gravemente distorte  le dichiarazioni altrui:
- non solo "estrapolandole" dal contesto;
- ma addirittura "mutilandole" concettualmente.
Ed infatti, sia lui, sia il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sia il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, rispondendo a chi domandava loro se il comitato tecnico scientifico avesse in programma di consigliare l'uso obbligatorio di mascherine  (quando ancora si era all'inizio dell'epidemia, e la cosa era ancora controversa in tutto il mondo), dissero una cosa completamente diversa da quella riferita da Sallusti e da altri corifei.
Il primo disse "La mascherina non la porto...se sono da solo", e la seconda parte della frase gli venne tagliata via.
E poi chiarì che "La mascherina è importante, quando non si rispettano le distanze, per evitare l'infezione da virus". E, ad ulteriore chiarimento del concetto, precisò: "Sappiamo perfettamente che le mascherine sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto che alberga Covid-19 considerando anche l'esistenza di una quota di asintomatici infettanti"
***
Travisamenti a parte, poi, si tende a sostenere che "gli esperti si contraddicono spesso tra di loro", senza considerare di quali "esperti" si tratta;  ed infatti, almeno dalle mie indagini, quasi mai ho trovato contraddizioni tra "esperti" veri e propri di una stessa branca medico-scientifica, mentre, invece, ne ho trovate non poche tra esperti di branche diverse.
Ad esempio, non pochi "virologi" non si peritano di esprimere le proprie opininioni in un campo che non è assolutamente il loro, come quello "epidemiologico"; opinioni che, magari, valgono pun po' più delle mie e delle tue, ma non poi di molto, perchè i virologi, di "epidemiologia", non è che poi ne sappiano molto più di noi.
Per cui, in tal caso:
- non si hanno contraddizioni tra esperti di una stessa materia, bensì tra esperti di materie diverse...che farebbero meglio a tacere;
- i cittadini che si stupiscono di tali contraddizioni, dovrebbero accertarsi bene delle specifiche competenze professionali di chi le esprime, prima di dire che gli esperti si contraddicono tra di loro.
Se un otorino contraddice un dentista circa le modalità di estrazione di un dente, io non direi affatto che c'è una contraddizione di esperti al riguardo, ma solo che c'è un esperto che pontifica in una specializzazione diversa dalla sua.
Il che è molto diverso!
***
Un saluto!  ;)
#4236
Citazione di: doxa il 01 Dicembre 2020, 14:03:04 PM
Eutidemo ha scritto
CitazioneCome è noto, la "Teoria dei Giochi" è la disciplina scientifica che studia il comportamento e le decisioni dei soggetti "razionali" (o presunti tali) in un contesto di interdipendenza strategica; quest'ultima, si verifica in tutte quelle situazioni in cui le scelte di un individuo influenzano anche le scelte e le situazioni degli altri individui.

Buon pomeriggio Eutidemo, permittimi l'intermezzo dal serio al faceto. Che ne pensi se per evitare il contagio trascorro il tempo della veglia su un'alta colonna, come Simone lo stilita o Daniele lo stilita ? Tale scelta è razionale per la "teoria dei giochi" ?






CitazioneL'"homo sapiens" ha avuto il successo evolutivo che ha avuto, perchè si è dedicato prevalentemente alla caccia di gruppo, e non a quella individuale!
Non accontentatevi della lepre!

Gli stiliti anziché rincorrere la lepre preferivano farsi servire. Mandavano in basso la corda con il cestello per le vivande, ma a volte quel cestello rimaneva vuoto. :D ;)

Penso che nostro tempo morirebbero di stenti. :)

Cordialità


Se per evitare il contagio trascorrerai il tempo della veglia su un'alta colonna, come Simone lo stilita o Daniele lo stilita, si tratterà sicuramente di una scelta razionale secondo la "teoria dei giochi"; sempre, però, che qualcuno ti metta qualcosa da mangiare nel cestello! ;)
#4237
Attualità / Re:Mano de Dios
01 Dicembre 2020, 14:14:49 PM
Ciao Sapa.
Io avevo più o meno affermato che l' arte, così come pure la filosofia e la religione, se interpretate da eccellenze come Michelangelo, Socrate e San Francesco, si rivolgono precipuamente alla mente e allo spirito, mentre il calcio no; secondo me, infatti, quest'ultimo costituisce solo un un "divertimento di massa" che, prima o poi, come i giochi del Circo nell'antica Roma (peraltro durati molto di più) farà il suo tempo, e, come quelli, finirà nella pattumiera della storia.
***
Il che, però, non significa affatto, come giustamente hai rilevato tu, che non si possa ricercare ed ottenere la massima "perfezione possibile", in qualsiasi attività umana: dal "pallone" alla "palla prigioniera" ed in molto altro ancora.
Pensa che esistono addirittura dei campionati mondiali di "rutti" e di "scorregge"; ed infatti, l'americano Timothy Janus risulta essere il "campione mondiale" di rutti, mentre il russo Alex Pavlov risulta essere il "campione mondiale" di peti.
Onore al merito!
Penso che nè Timothy Janus nè Alex Pavlov siano in grado di fare acrobazie con la palla come sapeva fare Maradona; così come, presumibilmente, Maradona non era in grado di raggiungere la loro perfezione nell'uso dei due orifizi necessari per produrre i suoni di cui sopra.
***
Come dici tu, anche secondo me chiunque riesca ad ottenere la massima perfezione possibile nelle prestazioni che gli sono più congeniali, tanto da riuscire ad essere il più bravo al  mondo nel suo campo, è indubbiamente da rispettare; questo, sia pure un po' scherzosamente, lo dico "davvero" senza la benchè minima ironia.
***
Quello che, invece, contesto recisamente, è che il raggiungimento della perfezione nel campo dei rutti, dei peti e (mi scusino i tifosi) anche nel calciare una semplice palla di cuoio, possa essere equiparabile raggiungimento della perfezione nell' arte, così come nella filosofia e nella religione; questo,  assolutamente NO!
***
Che poi ci siano epoche i cui attecchiscono divertimenti di massa con successo di pubblico, come nell'antica Roma ed in quella moderna, secondo me non rende più pregevole il divertimento di turno, solo perchè ha numerosi spettatori; tuttavia, benchè i campionati di calcio non mi facciano impazzire, e che i gusti del grande pubblico tra mille anni saranno diversi da quelli odierni, devo onestamente ammettere che anche io li trovo "molto" più divertenti ed interessanti dei campionati di rutti e di peti.
Sono nato anch'io nel XX secolo!
***
Quanto alla "pietas", nessuno la nega a Maradona; ma non perchè fosse un campione del pallone, bensì perchè ogni essere umano la merita...sia da vivo che da morto!
***
Un saluto! :)
#4238
PROSEGUE DA SOPRA
***
TEORIA DEI GIOCHI
Sotto il profilo della teoria in questione (che, comunque, ha pur sempre natura "psicologica"), vale la pena di usare l'app Immuni, o è meglio evitare di consegnare i propri dati a dei server pubblici e rischiare quarantene cautelative?
Peraltro, fino a due/tre mesi fa, una persona intelligente avrebbe potuto porsi anche la seguente domanda:
"Per adesso sembra che le cose vadano benino, ma, se il virus tornasse in autunno, come molti virologi sospettano, non sarebbe molto utile  avere un'app che ci informa per tempo sulla sua diffusione? Nessuno di noi vuole tornare ad essere rinchiuso in casa come nei mesi scorsi. Quindi, anche nel mio interesse, che è un riflesso di quello collettivo, forse mi converebbe scaricarla!"
***
Tradotto nel "dilemma del prigioniero", la faccenda potrebbe suonare più o meno così:
a)
Se uso l'"app immuni", oltre ad essere schedato in un server statale, se ricevo la "notifica" di essere stato a contatto con un contagiato, mi toccano 14 giorni di  "isolamento fiduciario"; però non so se anche gli altri lo farebbero, così come un prigioniero non sa cosa ha intenzione di fare l'altro prigioniero, per cui potrei essere costretto a fare un sacrificio inutile, ed a subire un inutile disagio (particolarmente oneroso nel caso dei lavoratori autonomi).
b)
Però, se uso l'"app immuni", e ricevo la "notifica" di essere stato a contatto con un contagiato, è vero che verrò schedato in un server statale e che mi toccheranno 14 giorni di  "isolamento fiduciario" senza sapere se gli altri saranno altrettanto diligenti; però, essendo messo sull'avviso, potrei anche scoprire per tempo di essere infetto pure io (facendomi un tampone), e, così, potrei salvarmi la vita.
***
L'equilibrio di Nash .
Si tratta di una combinazione di "mosse" (tecnicamente definito "profilo di strategie") per la quale nessun giocatore riceve un beneficio maggiore nel variare la propria scelta; Nash dimostrò che, date certe condizioni, esiste sempre un equilibrio nel quale ciascun giocatore deciderà la sua mossa indipendentemente da quella dell'avversario e non la varierebbe nemmeno se conoscesse quest'ultima.
Per cui, secondo alcuni (come S.Gozzano), nella caso dell'app.immuni dovrebbe tendere a prevalere la soluzione strategica di Nash, a cui accenneremo sotto.
***
Scenari collettivi.
A prescindere dagli scenari individuali, possono ipotizzarsi due possibili diversi scenari collettivi (senza tenere conto del vaccino, ma anche tenendone conto):
1) Scenario positivo.
E' quello in cui, alla fine, almeno il 60% degli italiani scarica l'app e rende possibile il tracciamento della maggior parte degli eventuali nuovi contagi.
In tal caso, il rischio di contagio viene progressivamente ridotto sempre di più (anche grazie alle altre misure di contenimento), l'economia ha modo di ripartire in sicurezza, di rimanere stabile e prospera nel tempo, e la vita può tornare ad essere "quasi" quella dei giorni prima della crisi.
2) Scenario negativo.
E' quello in cui non si arriverà mai al 60% degli italiani che hanno scaricato l'app,  e, quindi,  non sarà mai possibile il tracciamento della maggior parte degli eventuali nuovi contagi.
In tal caso, dopo provvisori rallentamenti, non potendo essere adeguatamente monitorata, la curva dei contagi (sia pure anche per altri motivi) si rialzerà e il governo si troverà costretto ad adottare nuove misure drastiche; per cui l'economia non riuscirà a ripartire in modo stabile e si dovrà tornare a restrizioni che si sperava fossero ormai superate.
***
Dilemma del prigioniero a livello individuale/collettivo.
Tradotta tale "alternativa collettiva" al livello di "dilemma del prigioniero", ciascuno potrebbe ragionare come segue:
a)
"Se almeno il 60% degli italiani usasse l'app, allora a me converrebbe non usarla, perché così:
- la maggior parte dei cittadini verrebbe tracciata e quindi la curva rimarrebbe comunque sotto controllo, anche senza il mio personale contributo;
- io non correrei il rischio di dare i miei dati a server sconosciuti e di incorrere in isolamenti fiduciari."
b)
"Se almeno il 60% degli italiani "non" usasse l'app, anche in tal caso a me converrebbe non usarla perché:
- anche se io fossi uno dei pochi ad usarla, ciò non sarebbe comunque sufficiente a controllare il contagio
- io non correrei il rischio di dare i miei dati a server sconosciuti e di incorrere in isolamenti fiduciari."
DUNQUE:
"Che gli altri usino l'app o meno, a me, personalmente, conviene comunque non scaricarla e utilizzarla!"
***
Analizzando "individualmente" il problema come un "Dilemma del Prigioniero" quindi, sembrerebbe che nessuno di noi abbia alcun incentivo ad usare l'app; cioè, "non usare" l'app risulta qui la risposta più vantaggiosa indipendentemente da cosa facciano gli altri. E', cioè, la "scelta dominante" secondo la l'"equilibrio di Nash".
Ed infatti, almeno finora, sembra che sia quello che è effettivamente successo!
***
PARADOSSO.
In effetti, in questo caso, la soluzione di Nash ci conduce ad un "paradosso", in quanto essa contribuisce -così come ha oggettivamente contribuito assieme ad altre concause- al ritorno del virus con conseguente grave crisi economica; risultato che, ovviamente, non è desiderabile nè a livello "collettivo" nè a livello "individuale" (e, per così dire, "egoistico").
Ed infatti non c'è dubbio alcuno che, se almeno il 60% degli Italiani avesse scaricato l'app entro la scorsa estate, questo non avrebbe certo evitato la "seconda ondata" (imputabile precipuamente ad altri comportamenti sbagliati), ma, "di sicuro", avrebbe almeno contribuito a contenerla un po'.
Negarlo sarebbe sciocco!
***
Per cui, secondo alcuni studiosi, come Paolo Galeazzi (ricercatore della University of Copenhagen), e Gaia Belardinelli (ricercatrice al CIBS), il "Dilemma del Prigioniero" potrebbe essere un modello inadeguato a risolvere il problema decisionale in discussione, in quanto si limita a considerare la decisione che gli individui devono prendere esclusivamente in  una "prospettiva individualistica"; ovvero tale per cui ciascun individuo considera solo il proprio vantaggio e non quello sociale, e tale per cui la scelta più vantaggiosa non dipende da ciò che scelgono gli altri.
***
Il "Dilemma della Caccia Al Cervo"
Per cui, volendo rappresentare correttamente il problema decisionale dell'app Immuni, e, secondo me, del COVID19 in generale (mascherine comprese), dovremmo forse ricorrere ad un modello in cui la scelta migliore è "dipendente", e non "indipendente", dal comportamento degli altri.
Un "gioco" di questo tipo è quello rappresentato dal cosiddetto  "Dilemma della Caccia al Cervo", così come qui di seguito molto sinteticamente descritto:
a)
Due individui, per procacciarsi del cibo, devono decidere se cacciare una lepre o un cervo.
b)
Una lepre garantisce cibo ad un individuo per due giorni, e ciascun cacciatore può cacciare una lepre individualmente, senza bisogno dell'aiuto dell'altro.
c)
Un cervo invece è un bottino più grosso, che basta per la sopravvivenza di due individui per tre giorni, ma fuori dalla portata di un solo cacciatore.
d)
Entrambi, quindi, sanno che solo cooperando riuscirebbero ad avere successo.
Alla stregua di tale ipotesi di "gioco", il problema decisionale prevede la scelta tra un obiettivo minore ma raggiungibile individualmente (lepre), e un obiettivo maggiore ma possibile solo se gli individui sono disposti a collaborare (cervo).
Come, di fatto, è "evolutivamente" accaduto con l'"homo sapiens"!
In tal caso:
- l'obiettivo minore (lepre) rappresenta la scelta più sicura, perché non comporta il rischio di tornare a casa a mani vuote (meglio un uovo oggi che una gallina domani).
- l'obiettivo maggiore (cervo) rappresenta la scelta più proficua, ma meno sicura, perché dipende anche dalle decisioni altrui.
In questo modello la scelta migliore dipende dunque da cosa scelgono di fare gli altri: che loro decidano di cacciare la lepre o il cervo, a noi conviene fare lo stesso.
***
Soluzione del "Dilemma della Caccia Al Cervo".
Se rappresentiamo la situazione attuale dell'app immuni come una Caccia al Cervo, dove l'obiettivo maggiore è lo "scenario positivo", avremo  che:
- Se gli altri usano l'app, a noi conviene usarla.
- Se gli altri non la usano, a noi conviene non usarla.
- Conclusione: ci conviene fare quello che fanno gli altri.
***
Differenza tra il "Dilemma della Caccia Al Cervo" e il "Dilemma del Prigioniero"
Nel primo caso, a differenza che nel secondo, ci sono due situazioni di equilibrio:
- sia quella in cui tutti usano l'app, ovvero lo scenario positivo;
- sia quella in cui nessuno la usa, ovvero lo scenario negativo.
Adottando tale schema strategico, dunque, lo scenario positivo non viene escluso a priori dagli esiti razionali, come invece, per le ragioni sopra spiegate, accade nel caso del Dilemma del Prigioniero; il problema, però, è come fare ed evitare l'equilibrio dello scenario negativo (anch'esso teoricamente possibile)?
Ed infatti, come osservano i due ricercatori sopra citati, così come per i cacciatori  supporre che l'obiettivo maggiore (cervo) sia preferito da tutti non basta per concludere che sarà proprio quello lo scenario a verificarsi; ed infatti, ciò che avverrà dipende dalle convinzioni che abbiamo su quello che faranno gli altri.
Cioè, detto in soldoni, se non ci fidiamo della collaborazione del nostro compagno di caccia e crediamo che alla fine lui sceglierà di cacciare la lepre, allora sarà per noi più sicuro fare la stessa cosa. Allo stesso modo, se non ci fidiamo della cooperazione dei nostri concittadini e crediamo che in molti non useranno l'app, sarà per noi più sicuro non usarla.
Conclusione
Per cui, alla fin fine, i politici i giornalisti e gli "opinions makers" in generale, sono i maggiori responsabili del verificarsi di uno scenario positivo o di uno negativo, a seconda di come presentano la faccenda dell'app immuni; ed infatti, se l'uso dell'app viene pretestuosamente associato ai molteplici rischi per la nostra privacy, ai disagi di un eventuale isolamento prudenziale in caso di notifica ecc. ecc., più che ai suoi indubbi vantaggi individuali e collettivi, la popolazione chiaramente tenderà ad essere meno incline a scaricarla ed utilizzarla.
Per creare fiducia nel comportamento pro-sociale di tutti è quindi fondamentale che da un lato i giornalisti si impegnino a dare le notizie nel modo più oggettivo e scientifico possibile, ad affiancare i vantaggi ai rischi, e che dall'altro i politici non strumentalizzino temi importanti come l'uso dell'app ai fini di polarizzare la popolazione e attrarre un facile consenso.
Per quanto, infine, riguarda noi comuni cittadini, è invece importante ricordare che solo tramite la collaborazione e la fiducia reciproca sarà possibile raggiungere lo scenario positivo, e, quindi, uscire dalla crisi sanitaria ed economica una volta per tutte; il vero vaccino che ci salverà, sarà quello della riflessione obbiettiva e dell'intelligenza collaborativa.
***
L'"homo sapiens" ha avuto il successo evolutivo che ha avuto, perchè si è dedicato prevalentemente alla caccia di gruppo, e non a quella individuale!
Non accontentatevi della lepre! ;)
***
#4239
Come è noto, la "Teoria dei Giochi" è la disciplina scientifica che studia il comportamento e le decisioni dei soggetti "razionali" (o presunti tali) in un contesto di interdipendenza strategica; quest'ultima, si verifica in tutte quelle situazioni in cui le scelte di un individuo influenzano anche le scelte e le situazioni degli altri individui.
Il principale oggetto di studio della teoria dei giochi sono quelle situazioni di interazione in cui gli individui sono costretti a intraprendere una strategia di competizione e/o di cooperazione; la qualcosa talvolta accade, senza che essi possano utilmente comunicare tra di loro per mettersi accordo.
***
Esempio tipico di tale situazione, è quella cosiddetta del "dilemma del prigioniero", che fu concepito, all'Università di Stanford nel 1950, dal matematico Albert William Tucker; il quale ne trasse "teoria dei giochi non cooperativi a mosse simultanee."
La formulazione di Tucker era più o meno la seguente.
a) Due presunti criminali vengono accusati di aver commesso un determinato delitto.
b) Il giudice li imprigiona in due locali separati, senza possibilità di consultarsi, e li informa separatamente delle conseguenze della loro decisione individuale, che può essere quella di confessare o quella di negare di aver commesso il crimine.
c) Il giudice spiega loro che:
- se entrambi confessano, verrà loro applicata una pena di sei mesi di reclusione a testa;
- se entrambi negano, la pena sarà derubricata ad un pretestuoso reato minore per soli tre mesi di reclusione per ciascuno dei due (visto che, senza confessione, le prove del reato maggiore sono unicamente di natura indiziaria, e, quindi, non sufficienti per condannarli);
- se, infine, uno confessa e l'altro nega, la pena verrà ridotta a chi ha ammesso la responsabilità del crimine a un solo mese di reclusione, mentre verrà raddoppiata a dodici mesi a chi nega.
***
Per quanto concerne il COVID19, almeno secondo me, la "Teoria dei Giochi" assume importanza sotto vari aspetti, che, qui di seguito, cercherò di analizzare.

***
A)
UTILIZZO DELLE MASCHERINE
Ai fini della "teoria dei giochi" (solo molto limitatamente applicabile a tali strumenti protettivi),   di solito si parla di "mascherine anticovid", in modo un po' troppo generico, senza tenere conto della "radicale" differenza tra quelle meramente chirurgiche, quelle realizzate "in economia" e quelle FFP; tutte e tre le tipologie, peraltro, potrebbero essere suddivise in ulteriori sottocategorie, sulle quali sorvoliamo per non stare a complicare troppo la questione.
In generale, però, si può comunque  affermare che:
a)
Le mascherine FFP sono più costose e più fastidiose da indossare (per via del maggior filtraggio che rende più difficile la respirazione); però, oltre ad impedire di contagiare gli altri, danno a chi le usa una protezione così elevata dalle contaminazioni esterne (92%/98%), che i loro utilizzatori possono altamente infischiarsene di come si comportano gli altri;
b)
Le mascherine chirurgiche, e quelle realizzate "in economia", invece,  sono meno costose e meno fastidiose da indossare (per via del minor filtraggio che rende più agevole la respirazione); però, pur impedendo di contagiare gli altri,  danno a chi le usa una protezione così infima dalle contaminazioni esterne (circa il 20%, nel migliore dei casi), che i loro utilizzatori possono stare tranquilli soltanto se si trovano a contatto con soggetti che, a loro volta, indossino mascherine:
- di buona qualità;
- adeguatamente igienizzate;
- correttamente indossate.
Altrimenti si rischia la sceneggiata del famoso coro dell'"Ifigonia", composto a Torino nel 1928 da Hertz De Benedetti:
"Noi siam le Vergini dai candidi manti,
siam rotte di dietro ma sane davanti."
***
Ciò premesso, secondo me, un individuo razionale, forzando un po' il senso della teoria dei giochi, dovrebbe scartare a priori l'uso delle mascherine del secondo genere; ed infatti,  esse conferirebbero una immunità collettiva solo se:
- "tutti" le indossero in modo corretto;
- se fossero "tutte" di buona qualità;
- se fossero "tutte" adeguatamente igienizzate.
Cosa che, come nel caso dei prigionieri chiusi in celle separate, è impossibile sapere in mezzo ad un assembramento anonimo (di qualunque dimensione esso sia)!
***
Ed infatti, se in una angusta sala d'aspetto si trovano seduti due individui entrambi dotati di una "mascherina chirurgica", o in economia:
- se entrambi ne indossano un tipo di buona qualità, adeguatamente igienizzata, e correttamente indossata (col naso ed il mento coperti) sono entrambi al sicuro dal contagio, perchè nessuno dei due può contagiare l'altro;
- se, invece, entrambi  indossano una mascherina scadente, oppure male igienizzata, o male indossata,  sono entrambi a rischio di contagio;
- se, infine, uno ha una mascherina adeguata e l'altro no, quello che ha la mascherina adeguata protegge l'altro, ma non se stesso!
***
Ovviamente, anche una mascherina FFP, se scadente, oppure male igienizzata, o male indossata, non protegge molto nè se stessi nè gli altri.
***

***

B)
UTILIZZO DELL'APP IMMUNI
Mentre, come ho già detto, la "Teoria dei Giochi" può essere applicata all'uso della mascherina solo forzandone un po' il senso, ed applicandola quasi in senso metaforico, essa, invece, si attaglia perfettamente all'uso, o meno, dell'"App Immuni".
***
Qualche statistica
Per meglio comprendere come tale teoria trovi concreta applicazione al riguardo, giova previamente fornire qualche dato statistico (fonte INFO-DATA).
Secondo gli ultimi rilevamenti "ufficiali", a fine estate avevano scaricato l'applicazione 6.4 milioni di persone, ossia il 17% degli smartphone che ci sono in Italia; percentuale, questa, assolutamente insufficiente per far funzionare il sistema di tracciamento.
Però nei primi 7 giorni di rientro a scuola, a settembre, la percentuale è "schizzata" verso l'alto, perchè, in meno di una settimana, è stato scaricato più di mezzo milione di app (512.000).
Dati ufficiali più attuali non ne rinvengo!
Sempre a settembre, però, secondo INFO-DATA, risultano altri due numeri molto significativi, soprattutto se interpretati secondo la "Teoria dei Giochi"
a)
Sono 299 gli utenti positivi dal 1 giugno  che avevano l'"app immuni" e hanno caricato le loro chiavi: 21 a giugno, 38 a luglio e 96 in agosto, e 144 nei primi 24 giorni di settembre.
b)
Su 4490 "notifiche" registrate dal 13 luglio, ben 1.109 sono pervenute solo negli ultimi 10 giorni del rilevamento, cioè ai primi di settembre; il che era un chiaro segnale di allarme della seconda ondata in arrivo, che, però, è stato ignorato.
(NOTA: Le "notifiche" sono le segnalazioni di persone entrate in contatto con i positivi al virus.)
***
Aspetto psicologico
Sotto il profilo meramente psicologico, come giustamente osserva S.Gozzano a pag.100 di MIND di settembre 2020, la riluttanza a scaricare l'applicazione deriva precipuamente dal fatto che scaricarla: "...porta ad un senso di omologazione (e di essere "controllati"), e priva del senso di scelta che ciascuno vuole liberamente adottare nei confronti degli altri".
Il che, secondo me, è molto poco razionale, perchè, se ci si accorge di essere positivi, avvisare i propri contatti per "telefono" ovvero tramite "notifica online" (che raggiunge anche gli estranei), non mi pare che faccia una gran differenza; in entrambi i casi, infatti, secondo me siamo di fronte ad una ineludibile scelta di carattere etico.
SEGUE
#4240
Ciao Ipazia :)
Considerata la mia ignoranza in materia, non sono in grado di valutare chi abbia ragione tra te e i redattori dei siti che ti ho linkato!
Un saluto :)
#4241
Attualità / Re:Mano de Dios
30 Novembre 2020, 14:07:43 PM

Secondo me, la quintessenza dello "SPORT", è sintetizzata nel famoso motto di Pierre de Coubertin: "L'importante non è vincere, ma partecipare!"
Per cui, quando un acrobatico nanerottolo, sia pure il più abile calciatore del mondo, "vince" un campionato mondiale con un fallo di mano, può essere definito in molti modi; ma, sicuramente, non può essere definito uno "SPORTIVO"!
***
Comunque, anche considerando gli sportivi veri e propri, secondo me, l'"eccellenza" non conta solo in quanto tale, ma anche in relazione all'ambito in cui si esplica; ad esempio, almeno per come la vedo io, un genio della cucina come Joan Roca  non è paragonabile ad un genio della musica come Mozart!
I "sensi" sono una cosa, la "mente" e lo "spirito" un'altra!
***
Quanto al fatto che lui abbia però costituito un "sogno" di "riscatto" per alcune popolazioni economicamente e socialmente poco favorite, secondo me nessun vero riscatto si ottiene con le vittorie calcistiche; nè con quelle autentiche, nè, tantomeno, quelle fraudolente ottenute con i falli di mano).
I "sogni" sono una cosa un po'  diversa dalle "illusioni"!
***
Ma il vecchio espediente "Panem et circenses", purtroppo, funziona ancora benissimo!
***

#4242
Ciao Ipazia :)
Come al solito, io faccio "sempre" delle indagini circa la veridicità delle affermazioni che riporto, cercando in ogni caso di verificarne l'attendibilità; pertanto, anche io, circa gli "ioni negativi", ho visto che su INTERNET di bufale ne circolano a dozzine:
- ma non sugli indubbi effetti benefici di tali ioni, che, ormai, sono indiscutibili;
- bensì sui bizzarri attrezzetti che, secondo taluno, potrebbero utilmente emanarli.
La bufala del "medaglione ionizzante anticovid" del segretario del Siap passerà alla storia! :)
Ma ATTENZIONE a non scambiare fischi per fiaschi, e buttare via il bambino con l'acqua sporca!!!
***
Ed infatti, qui ti "linko" solo alcune delle innumerevoli fonti, riguardanti gli effetti positivi degli ioni negativi, la maggior parte delle quali a me sembrano molto serie:
1) Prof. Earl Mindell, esperto internazionalmente noto, e  professore di nutrizionismo alla Pacific Western University
https://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali/i-benefici-degli-ioni-negativi-sulla-nostra-salute.php
2) Dott.Andrea Rizzo-ASL "Azienda Socio Sanitaria Ligure n. 4"
http://www.scientific-training.it/ioni-positivi-e-ioni-negativi-facciamo-un-po-di-chiarezza/
3)
Gruppo Editoriale Macro - Benessere e Conoscenza dal 1987Gruppo MACRO
https://www.gruppomacro.com/blog/salute-e-benessere/ioni-negativi-cosa-sono-e-quali-sono-i-benefici
3) IONIFLEX
http://ioniflex.com/Download/Articoli/GIORNALE%20DERMATOLOGIA/Ioniflex_2-ok.pdf
4) Alimentazione pazienti.
https://alimentazione.pazienti.it/2014/01/14/ioni-negativi-benefici/#:~:text=Gli%20ioni%20negativi%2C%20dunque%2C%20influiscono,difese%20immunitarie%20del%20nostro%20organismo
E molte altre analoghe fonti, indiscutibilmente serie ed autorevoli!
Però sono aperto a valutare anche eventuali fonti in senso contrario, purchè anch'esse serie ed autorevoli.
Un saluto :)
#4243

Ciao Ipazia. :)
Hai perfettamente ragione!
Ed infatti, non solo il suolo dove è stata costruita la mia casa emette radon in modo naturale, per conto suo, ma, per giunta, tutte le villette del mio comprensorio hanno giardini pensili sorretti da muragioni di tufo laziale; che, come giustamente hai osservato tu, è anch'esso estremamente radioattivo.
Un saluto! :)

#4244
Ciao Ipazia :)
Non ti saprei dire, in percentuale, quanta parte dell'inquinamento indoor sia sia origine outdoor, però, purtroppo, la percentuale inquinante di origine indoor è indubbiamente aumentata, a causa del maggior uso domestico di composti chimici quali idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati, aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni; tra  i più diffusi dei quali, ci sono quelli provocati dai prodotti cosmetici o deodoranti, dai dispositivi di riscaldamento, dai materiali di pulizia, dalla formaldeide e da altri prodotti vari (es. colle, adesivi, solventi, vernici ecc.).
La percentuale inquinante di origine indoor, peraltro, è notevolmente aumentata anche a causa delle (sia pur utili) misure di contenimento energetico.
***
Ciò, però, non toglie che gran parte dell'inquinamento indoor resti di origine outdoor; come scrivi giustamente tu, a causa dell'inquinamento viabilistico, industriale, da impianti di riscaldamento e da sovraffollamento.
***
E' anche vero che, come scrivi tu, che uscendo dagli inferni urbani/industriali, l'inquinamento outodoor/indoor si riduce drasticamente; quello indoor/indoor, invece, diminuisce soltanto se il proprietario dell'immobile ha una adeguata educazione ambientale.
***
Nel mio caso, vivendo io in una villetta sita nel parco naturale di Castel Porziano (appena fuori della Riserva Presidenziale), la qualità dell'aria esterna è ottima, perchè risulta da un "mix" di aria marina e di aria silvestre.
***
Purtroppo, però, la mia casa si trova su di un'area ad intensa emanazione di "RADON", che è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore...ma, a medio-lungo termine, "letale"; ed infatti, moltissimi abitanti si sono ammalati di cancro, compreso il sottoscritto.
***
In questo caso l'inquinamento viabilistico, industriale, da impianti di riscaldamento e da sovraffollamento, non c'entrano niente, in quanto la colpevole è la natura; benchè siano colpevoli anche gli uomini che hanno costruito qui, sebbene, all'epoca, si ignorasse l'esistenza di tale esiziale gas radioattivo esalante dal terreno della zona.
***
Gli effetti più dannosi del radon non sono però dovuti al radon in sé, bensì ai suoi "prodotti di decadimento radioattivo", cioè ad altri elementi radioattivi non gassosi generati dal radon che, attaccandosi al particolato atmosferico presente in ogni ambiente, entrano facilmente in profondità nell'apparato respiratorio irraggiando in particolare le cellule dei bronchi.
***
Ridurne la concentrazione, attuando dei particolari interventi edilizi sulle abitazioni esistenti, sarebbe in teoria possibile; ma, nel caso della mia abitazione, sarebbe troppo costoso ed estremamente complicato, per cui devo limitarmi a palliativi quali la costante aereazione ed altro.
Ma tanto, ormai, vista la mia veneranda età, non è che poi mi resti più tanto da vivere...per cui chissenefrega! ::)
***
Un saluto! :)

#4245
Gli "ioni" sono un po' come gli esseri umani, ci sono sia quelli "positivi", sia quelli "negativi"; la differenza sta nel fatto che gli ioni "positivi" producono effetti "negativi", mentre quelli "negativi" producono effetti "positivi".
;) 

***
Per capire di cosa si tratta, occorre tenere presente che gli "ioni" sono degli atomi, o dei raggruppamenti di atomi, che vengono generati dalla scissione di molecole, provocata dall'azione dei raggi solari, delle radiazioni, dei venti e delle maree, oppure artificialmente, e che, a seconda delle circostanze, hanno perso o acquisito una carica elettrica.

***
a) Gli ioni positivi
Gli ioni "positivi", cioè quelli che hanno perso la loro carica elettrica, in genere, producono  effetti "negativi" su noi esseri umani, poichè provocano un aumento di tossine che vengono rilasciate:
-   dagli elettrodomestici casalinghi;
- dai telefoni cellulari durante il loro utilizzo;
- ecc.
Peraltro, è stato scientificamente appurato che gli ioni positivi influenzano negativamente il nostro sistema nervoso, rendendoci tesi, stanchi e irritabili.

***
b) Gli ioni negativi.
Quando, invece,  gli ioni acquisiscono carica elettrica sono detti ioni "negativi", e producono molti effetti "positivi" su noi esseri umani; tra cui, sembra, anche quello di contrastare il COVID19.
Ed infatti, gli ioni "negativi":
- facilitano l'acquisizione nei polmoni dell'ossigeno contenuto nell'aria;
- favoriscono lo svolgimento delle funzione dell'organismo;
- migliorano le "difese immunitarie" del nostro organismo, contrastando virus e batteri di ogni tipo;
- svolgono un'azione benefica su tutto il sistema cardiovascolare, endocrino e nervoso;
- migliorano la termoregolazione;
- aumentano i livelli di serotonina chimica, contribuendo così ad alleviare la depressione, lo stress e ad aumentare la nostra energia ed euforia durante il giorno.
***
Per cui, purificatevi con gli ioni, purchè "negativi".
***
;)