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Messaggi - anthonyi

#4231
Citazione di: Jacopus il 05 Ottobre 2020, 00:24:54 AM



Donato Bilancia, nelle lettere inviate al suo perito, Vittorino Andreoli, parla di una personalità B1, che era la sua personalità pseudo-normale, di un ladro professionista, con una vita piuttosto strampalata, dedita al gioco d'azzardo e alle donnine allegre, a cui si sostituì negli ultimi sei mesi, prima del suo arresto, una personalità B2, a cui effettivamente non seppe resistere, dominata da una furia omicida. Parlare di influsso del maligno però non spiega granchè.


Ciao Jacopus, il fatto che Bilancia si sentisse dominato indica che la sua coscienza era in B1, ed è rimasta in B1, altrimenti non parlerebbe così. La sua personalità in B1 era già il prodotto di tutte le sofferenze e umiliazioni della sua vita, e se veramente il tradimento dell'amico di cui parli fosse stato così determinante allora avrebbe fatto evolvere la personalità B1 verso gli omicidi ( In realtà io sapevo che Bilancia faceva già il killer a pagamento, se però prima non aveva ancora ucciso nessuno allora il salto di personalità è ancora più grande, ed inspiegabile) senza che il Bilancia sentisse il bisogno di parlare di un'altra personalità.
Secondo me parlare di un'entità aliena che può dominare la volontà di qualcuno in certi casi permette di spiegare alcune cose. L'azione umana è sempre guidata dall'esperienza acquisita, anche nell'ambito della violenza. Le persone violente imparano a essere tali fin da piccole, iniziano con piccole cose e poi vanno avanti facendone sempre di più grandi.
In questi casi particolari, invece, abbiamo il compimento di grandi atti di violenza senza una presa di esperienza. La presenza di una volontà aliena spiega questo perché all'esperienza di vita dell'individuo si sostituisce l'esperienza di questa entità aliena.
#4232
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
04 Ottobre 2020, 23:54:35 PM
Citazione di: viator il 04 Ottobre 2020, 18:50:26 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2020, 22:37:31 PM
Citazione di: viator il 03 Ottobre 2020, 21:40:07 PM
Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata

Non è che sia proprio così, molte delle forme di sessualità etichettate come perverse hanno degli omologhi nei comportamenti di animali "inferiori". Omosessualità, masturbazione, rapporti tra specie differenti. D'altronde l'animale non è cosciente del rapporto sesso-riproduzione, per cui non può essere riproduttivamente orientato in maniera cosciente.
Il rapporto tra perversione e riproduzione, in sostanza, è un prodotto della cerebralità, e, di logica, dovrebbe portare a una riduzione dei comportamenti etichettati come perversi.

Cerebralità = il prevalere di scelte e comportamenti consapevoli e voluti all'interno di situazioni che sarebbero normalmente affrontabili sulla base di semplici pulsioni naturali, istintive, talvolta automatiche. Per esempio, il fare del sesso in posizioni scomode ma eccitanti.


Perversione, pervertimento- (-di uno scopo, di un obbiettivo) = l'operare in modi consapevoli per evitare conseguenze naturalmente prevedibili. Anche l'indossare un paracadute rappresenta il tentativo di pervertire l'effetto naturale della forza di gravità.


Cacchio c'entra il comportamento animale ? Saluti.

A casa mia, perversione sessuale ha questi significati, se poi per te perversione è l'uso del preservativo è la prima volta che sento un'interpretazione del genere.
#4233
Citazione di: Jacopus il 04 Ottobre 2020, 00:04:28 AM
Casualmente, sto leggendo un libro che tratta, in chiave psicologica, di invidia sociale, che credo abbia molto a che fare con il duplice omicidio di Lecce.
Fra i casi riportati vi è quello di Bianca, una donna dell'upper class, che si ritrova con un figlio (Carlo) di 6 anni, improvvisamente sadico e successivamente ipocondriaco.
Per capire cosa è accaduto bisogna risalire almeno ai genitori di Bianca e nonni di Carlo. Il nonno, in origine contadino, riuscì, attraverso il sottobosco politico-clericale, a diventare commesso in parlamento, in un ambiente dove tutti erano raccomandati. Un notevole salto sociale a cui corrispondeva il malessere di sapere che il suo merito era stato solo quello di leccare i piedi giusti. La figlia fu educata quindi in un orizzonte secondo il quale contava solo l'appagamento materiale, il rispetto esteriore della morale e soprattutto della ricchezza altrui.
Un brodo di coltura ideale per il narcisismo. Ed infatti, dopo essersi sposata, attraverso un matrimonio combinato dal padre, con un ricco borghese, scattò subito il meccanismo di sentire il marito non alla sua altezza, poiché probabilmente anche il marito era affetto dallo stesso narcisismo, e quindi, dopo la nascita del figlio, maturò la separazione. Fatto sta che il figlio fu visto subito come un inciampo dalla madre e come una ferita da parte del nonno, poiché gli ricordava il divorzio e quindi il fallimento della figlia. Per emendare, a questo figlio non amato, furono imposte attività sportive e intellettuali di ogni genere, oltre a dover accontentare gli hobbies del padre e del nonno, come il calcio o imparare a memoria canti tradizionali. A un bambino in queste condizioni può accadere che diventi masochista, accettando di non essere amato, e facendo di quel non amore, il perno per poter continuare a vivere, oppure identificarsi con l'aggressore e umiliare i più deboli ( c'è anche una terza via, ovvero quella del masochista, che quando si dice che "la misura è colma", diventa un efferato aggressore, come è  accaduto ad esempio a D. Bilancia). È questa seconda strada quella che scelse, in un primo tempo Carlo, infliggendo delle prepotenze ad alcuni compagni di scuola. Scoperto, e non potendo accettare questo suo lato "malvagio", si rifugiò nell'ipocondria, come disperato tentativo di farsi amare.
Questo è quanto accade in una famiglia molto benestante, con tutti i paracadute immaginabili (che non sempre sono sufficienti, basti ricordare i fatti del Circeo). In contesti diversi, dove quel bambino poteva essere quotidianamente malmenato o umiliato dai genitori e diretto da messaggi ambivalenti (ad esempio, devi studiare....non guadagni niente...), e dove magari esiste una predisposizione ereditaria verso una certa fragilità psichica, e dove sempre si ascoltano storie di invidia rancorosa (preferibilmente verso parenti), ecco che può crearsi un assassino come quello di Lecce, senza scomodare in questo caso, Mefistofele.
Per chi vuole approfondire, il libro è di Nicola Ghezzani, relazioni crudeli, franco angeli.

Ciao Jacopus, hai fatto una descrizione molto interessante di queste situazioni, ma una descrizione non è una spiegazione. La psichiatria, nelle poche cose che riesce a dire nella spiegazione della schizofrenia, ha evidenziato in essa vi è un certo ruolo in una dissociazione emozionale da parte della madre. Poi però ti accorgi che le schizofrenie sono di tipo differente, c'è quello che ha difficoltà a comunicare e a gestire le sue emozioni, tutto spiegabile con problemi educativi.
C'è poi quell'altro effetto che non ti spieghi, che potremmo definire sindrome da Dr. Jekyll e Mr Hyde, quando una personalità, magari sofferente ed insicura, si trasforma e diventa forte ed estremamente sadica, magari solo per pochi minuti, comunque sufficienti a compiere crimini efferati dei quali, a volte, gli stessi autori non hanno memoria (E la scienza ha strumenti adeguati per rilevare che effettivamente è così e tende a spiegare questo con il principio di rimozione, anche se poi la logica che da origine a questo principio non è spiegata), proprio come se li avesse compiuti qualcun altro.
Tu hai richiamato il caso di Donato Bilancia, caso estremamente interessante per le mie argomentazioni, quando venne catturato disse ai carabinieri di sentirsi sollevato perché finalmente l'avevano fermato, disse che si sentiva dominato da una forza interiore che gli imponeva di commettere i crimini seriali che aveva commesso e alla quale non riusciva a resistere.
#4234
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
03 Ottobre 2020, 22:37:31 PM
Citazione di: viator il 03 Ottobre 2020, 21:40:07 PM
Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata

Non è che sia proprio così, molte delle forme di sessualità etichettate come perverse hanno degli omologhi nei comportamenti di animali "inferiori". Omosessualità, masturbazione, rapporti tra specie differenti. D'altronde l'animale non è cosciente del rapporto sesso-riproduzione, per cui non può essere riproduttivamente orientato in maniera cosciente.
Il rapporto tra perversione e riproduzione, in sostanza, è un prodotto della cerebralità, e, di logica, dovrebbe portare a una riduzione dei comportamenti etichettati come perversi.
#4235
Attualità / Re:L'aiutino
03 Ottobre 2020, 16:53:34 PM
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2020, 14:59:54 PM
Alla fine della scorsa campagna elettorale la CNN si scusò per aver "tirato la volata" a Trump, si erano accorti di essere cascati in pieno nei suoi tranelli mediatici da rivenditore di auto usate, fù uno dei momenti più salubri e onesti del giornalismo occidentale dell'ultimo secolo. Immagina se mai i giornalisti italiani avessero avuto il coraggio di scusarsi per aver tenuto in pista Berlusconi per vent'anni ed essere corresponsabili per aver paludato questo paese per il secolo a venire,

Ma i giornalisti italiani, almeno la gran parte, non avevano sbagliato, avevano solo fatto solo bene il loro lavoro per il quale il loro padrone li pagava.
#4236
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
03 Ottobre 2020, 16:45:45 PM
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2020, 14:06:59 PM
Il metodo della Gimbutas è singolare, basta leggere i suoi libri per rendersene conto, che non sono altro che cataloghi di reperti, poi dal nulla, senza alcuna argomentazione, se ne esce fuori con la sua conclusione: il matriarcato. Assomiglia un pò a quelli che la conclusione la conoscono già e vanno in giro a cercar prove, è apodittica, è una fede (con tanto di paradiso "delle donne"). Tuttavia una società gino\androcentrica, è diversa da un matri\patriarcato, nel secondo infatti c'è la volontà quasi scientifica di rendere subalterno l'altro sesso e la società è fondata sul sessismo istituzionale, anzichè una subalternità  epifenomenica e "spontanea". Ed è una denominazione che nella stragrande maggioranza dei casi compare in autori attivamente marxisti\femministi, cioè è un termine  che ha ormai molto più a che fare con la politica che con la storia, con il risentimento di genere, e tutta una serie di cose che secondo me gli archeologi seri lasciano fuori dallo scavo.

Direi che hai inquadrato bene il problema, Inverno, a volte le interpretazioni antropologiche nascono sulla base di esigenze ideologiche e politiche, che vogliono forzatamente definire una condizione di potere abusivo, per legittimare un eventuale riscatto.
Questo non permette di inquadrare il ruolo del potere nelle società umane, che ha caratteristiche funzionali e di necessità, e che più che essere succube della legittimità, la costruisce proprio per risolvere le necessità.
#4237
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
03 Ottobre 2020, 09:32:52 AM
Citazione di: Freedom il 02 Ottobre 2020, 23:48:59 PM


In fondo l'uomo primitivo aveva ben chiara l'importanza decisiva della procreazione. Per carità, fare figli era anche, pragmaticamente, una chiave del potere ma non era tutto lì. E' molto interessante ciò che gli studiosi hanno ricavato sul matriarcato. E cioè che è stata la prima forma di organizzazione umana. Quando ancora l'umanità non conosceva i meccanismi della riproduzione. E' dunque fallace l'idea che molti hanno sul fatto che il patriarcato si è affermato grazie alla forza fisica e all'aggressività dei maschi. Il patriarcato è nato quando gli uomini hanno scoperto che le donne facevano i figli in conseguenza del'amplesso. Prima, quando erano ignote le cause che portavano le donne alla gravidanza, erano loro, le femmine, a comandare. Perchè chi faceva i figli aveva il potere. Curioso e affascinante. Come si vede la questione del sesso ha e ha avuto ricadute enormi sulla storia del genere umano.


Ciao Freedom, ti dirò questa storia dell'originale organizzazione matriarcale, che ho già sentito, io non la condivido. Si fonda sostanzialmente sui ritrovamenti di quelle statuette dedicate alla Dea madre, ma tra le rappresentazioni divine degli uomini antichi ci sono anche animali oggetto di ammirazione da parte del maschio, ma che certamente non avevano il potere.
In realtà il potere è sempre stato ripartito, nelle società umane, secondo logiche di necessità e relative alle rispettive funzioni originarie dei due sessi, per la femmina la procreazione e l'educazione dei cuccioli, per il maschio la difesa dai pericoli esterni.
Ora mentre la funzione femminile è naturalmente decentrata, abbiamo che ciascuna femmina gestisce la sua parte di funzione indipendentemente, con un gran potere nel suo domicilio, mentre la concentrazione naturale della funzione di difesa necessità di una rete di relazioni di potere tra i soggetti maschili.
#4238
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
03 Ottobre 2020, 09:14:16 AM
Citazione di: viator il 02 Ottobre 2020, 23:41:17 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "L'amore e la sessualità hanno spettri ontologici e semantici assai estesi che in parte si sovrappongono, ma vanno considerati ciascuno nella sua specificità". Certamente condivido. Resta secondo me il fatto che - all'interno dell'ontologia biologica - niente sesso=niente amore, nel senso che la psichicità dei sentimenti è aspetto evolutosi dalla riproduzione sessuata, la quale a sua volta si è generata dalla geneticità biologica. Saluti.

Dal punto di vista evoluzionistico la gran parte della complessa rete dei sentimenti evoluta nei mammiferi, secondo me si sviluppa dall'amore materno, quindi da qualcosa che certamente dipende dalla riproduzione, ma ha una separazione netta con essa all'atto della fecondazione. Ma dal punto di vista contingente, cioè del singolo individuo, la cosa è più articolata.
Da qualche parte tu mi hai presentato una linea causale che partiva dall'attrazione sessuale per arrivare, dopo vari passaggi, alla procreazione. Ora in questa linea l'amore veniva dopo l'attrazione sessuale e prima dell'atto sessuale, cioè l'amore veniva prima del sesso.
In una versione moderna e semplificata, invece, la stessa linea diventa:
attrazione sessuale --> sesso
e la cosa finisce li, cioè la precipitazione immediata nel sesso impedisce, sostanzialmente, sia la costruzione dell'amore, sia la procreazione (Anche se non sempre).
Il punto è che noi, soprattutto la parte femminile dell'umanità, abbiamo un corpo biologico che è predisposto per tutti questi passaggi e quindi, nel momento in cui si realizza la versione semplificata viene stressato e alterato.
E' qualcosa di analogo a quello che accade con l'immissione di sostanze stupefacenti che si sostituiscono alle endorfine naturali procurando una grande sensazione di piacere, ma nel contempo stressano e modificano tutto il sistema biologico del quale il piacere è solo una componente di trasmissione informativa.
#4239
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
02 Ottobre 2020, 18:03:29 PM
Citazione di: Lou il 02 Ottobre 2020, 17:11:59 PM

Messa al contrario, non si puó amare qualcuno senza "fare sesso"?



Ciao Lou, hai fatto una domanda ironica ed intelligente al tempo stesso. Una domanda che evidenzia un certo decadimento del concetto di amore che lo riduce al ruolo di gregario della sessualità. Basta guardare all'uso che viene fatto di questa parola:
1) Amore mercenario, per indicare la prostituzione;
2) Fare l'amore, per indicare il rapporto sessuale;
3) Amore estremo, per indicare certe pratiche di sessualità non convenzionali;
4)Amore criminale, per indicare fatti di sangue connessi con relazioni sessuali.
In tutti questi casi l'amore potrebbe entrarci poco o niente, eppure la convenzionalità del linguaggio dà l'impressione opposta, creando quasi la sensazione che l'amore non potrebbe esistere senza sesso, e allora bravo Lou, che hai trovato la domanda giusta.
#4240
Tematiche Spirituali / Re:La preghiera ha un senso?
02 Ottobre 2020, 17:45:22 PM
Citazione di: ilgufogrigio il 02 Ottobre 2020, 14:55:31 PM







[...] I sensi della preghiera, infatti, possono essere due:
1) Un senso esterno, quando ti aspetti che qualcuno dall'esterno esaudirà la tua preghiera;
2) Un senso interno, quando la preghiera ti aiuta a trovare la forza interiore per ottenere da solo quello di cui necessiti.
[...]

Un terzo senso potrebbe, dunque, essere il semplice contatto diretto con la sfera spirituale (e per alcuni sistemi religiosi e filosofici, consecutivamente e direttamente "divina").


Ciao gufo (Senza offesa ma io semplifico sempre i nick) il tuo terzo senso certamente rientra nelle potenzialità della preghiera, ma secondo me non è pertinente con la domanda originaria di socrate, che è chiaramente indirizzata a una preghiera di tipo propiziatorio e non di tipo contemplativo.
#4241
Citazione di: sapa il 02 Ottobre 2020, 11:39:30 AM
Ciao Anthony, non credo alla razionalità diabolica, così come ne parli tu. In realtà, qui siamo di fronte, a mio avviso, a una forma di irrazionalità. Con questo non voglio dire che tutti i gesti malvagi siano irrazionali, proprio nel caso di Lecce sembra che l'atto sia stato ben premeditato e studiato nei particolari,

Ciao sapa, su questo punto ho già esternato. Ti sembra razionale parlare di irrazionalità, quando tu stesso confermi la razionalità dell'omicida ? E scusa il gioco di parole.
La razionalità c'era, poi certo, potrebbe anche essere semplice razionalità umanamente spiegabile.
#4242
Citazione di: Ipazia il 01 Ottobre 2020, 21:53:16 PM
Citazione di: anthonyi il 01 Ottobre 2020, 20:05:28 PM
Ciao Ipazia, supponi, dopo una ricerca, di aver trovato una spiegazione del comportamento dell'omicida, che so, in un trauma infantile, allora anche questa spiegazione sarebbe umiliante in quanto sgravante il reietto dalle sue colpe ?

Non tutti coloro che hanno traumi infantili diventano assassini. Così come non tutti i figli di mafiosi diventano mafiosi. C'è sempre  una responsabilità individuale in scelte così estreme con motivazioni così futili.

CitazioneSulla base di quali argomenti tu assumi che sia l'individuo l'assoluto ente causale degli eventi ? Capisci che con questa assunzione tu neghi l'esistenza della società e riduci tutto all'individualismo ?

Quella che nella lingua giuridica si definisce: capacità di intendere e volere. Cosa di cui il nostro era evidentemente provvisto altrimenti non sarebbe arrivato a frequentare un corso di scienze infermieristiche. Il caso va indagato ma non pare che vi siano situazioni pregresse giustificanti tanta ferocia. Se ci saranno novità in proposito se ne riparlerà.



Ipazia, non era certo mia intenzione sostenere una specifica causa naturale per l'omicidio. Io volevo solo rappresentarti i due livelli differenti del ragionamento, da una parte quello causale sociale, dall'altra quello giuridico.
Costruire una spiegazione naturale, oppure spirituale o sociale, non vuol dire in alcun modo ridurre la responsabilità dell'individuo.
Che poi la mia spiegazione tu non la condivida me ne farò una ragione, in fondo anch'io ho profonde perplessità sulla tua ossessione sessuofobica (Ma quando parli di certe cose hai in mente il mondo di oggi, che del sesso praticamente non se ne accorge più, almeno qui in Italia, o che cosa ?)
#4243
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
02 Ottobre 2020, 11:32:46 AM
Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2020, 10:52:00 AM
Citazione di: anthonyi il 01 Ottobre 2020, 20:31:01 PM
Le ricerche sulla felicità dimostrano quanto questa sia legata a standard di vita familiare di tipo tradizionale.
Io non faccio ragionamenti moralistici, la morale è un prodotto umano, che poi magari produce sottoprodotti aberranti come la sessuofobia, io dico semplicemente che una vita ordinata, fatta con una figura di riferimento con la quale si costruisce un'alta intesa emotiva rende più felici dell'andare perennemente a caccia di una vagina(un pene) con cui masturbarsi.
Queste ricerche hanno un presupposto piuttosto rilevante, ovvero che gli intervistati conoscano sé stessi, per alcuni il fine ultimo della filosofia (è strano, non essersi accorti di tutti questi illuminati per strada, di solito emettono un aura notevole che si percepisce a chilometri) . Sarebbe un pò come chiedere "presupponendo che tu conosca l'intero universo, quale è il pianeta più bello?" Capita allora che un coniuge perfettamente "felice" si imbarchi per un viaggio di due settimane a Cuba e scopra che la sua precedente condizione era miserabile, solo che aveva costruito un sistema di valori ad hoc per apprezzarla, e ora se potesse tornare indietro a quel giorno dallo psicologo, le crocette le avrebbe messe in opposte caselle. Le donne, per esempio, tradizionalmente considerate monogame per eccellenza, capita che nei test degli ultimi anni si scoprano molto più felici quando riescono a inserire un elemento poligamo nella propria vita. Ovviamente chi crede in una morale assoluta, presto farà ad indicarle come ignoranti del vero proprio benessere...In seguito imbastisci una fallacia del bianco e nero, dove i due opposti concetti sono la vita coniugale tradizionale e la sessualità compulsiva e drogante, sempre alla ricerca di un iniezione di nuova dopamina, visione tipicamente cristiana e anche radicata in una certa sessuofobia, quando in realtà tra il bianco e il nero ci sono diverse gradazioni di grigio, che si manifestano anche nel più stretto rapporto monogamo. Perchè si, deluderà qualsiasi romanticismo, ma quel bellissimo vestito rosso che la moglie si compra per festeggiare l'anniversario serve precipuamente per far finta di essere un altra, attraverso trasformismi estetici, per soddisfare i meccanismi di "novelty seeking" e surrogarli in modo che la soluzione rientri interna alla coppia.

Queste ricerche, che appunto sono ricerche in ambito sociale, che usano incrociare le indagini psicologiche con indagini biochimiche e poi le trattano con metodi quantitativi, sono il meglio che esista nell'ambito della ricerca sociale, e vanno ben oltre una momentanea sensazione di appagamento che un singolo individuo può provare in un dato momento.
Non mi meraviglia che il tradimento possa rendere più felici, ma quando esso si realizza è probabile segno del fatto che una certa intesa emotiva è in crisi, e comunque bisogna tenere conto anche di chi si porta le corna appresso, dei figli, se ce ne sono,
e d'altronde bisogna vedere il segno emotivo che questo tradimento assume. L'amore può anche finire, e nascerne un altro, ma ben differente è questa situazione da quella in cui si fa sesso con qualcuno che non conta niente, perché è da li che si inizia a pensare che anche gli altri non contano niente.

#4244
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La sessualità
01 Ottobre 2020, 20:31:01 PM
Citazione di: Jacopus il 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM
Una frase in un'altra discussione mi ha dato l'estro per iniziare a parlare di un nuovo argomento. Nuovo si fa per dire. Ovvero la sessualità.
Come intendete la sessualità? Ha sempre bisogno di un cappello sentimentale ovvero di amore, oppure è possibile esercitarlo come semplice divertimento, o come facevano gli antichi greci, per rinsaldare "lo spirito di corpo"? C'è qualcosa di perverso nel fare sesso senza che esso sia connesso a due persone che si amano? Ed ancora, queste ipotetiche perversioni sessuali, andrebbero curate, condannate dal codice penale o semplicemente dall'opinione pubblica? E se l'amore unisce due esseri dello stesso genere? O un transessuale e una donna? Quali sono i limiti, e chi li detta?



Ciao Jacopus. Tu mangi ? E lo fai per nutrirti o per il piacere di mangiare ? Naturalmente per entrambe, però, se per te il piacere di mangiare diventa fondamentare su tutto allora tecnicamente si dice che hai un problema nutrizionale che può portare gravi conseguenze.
Un drogato inizia ad assumere droga per divertimento, poi sappiamo quello che succede.
Anche il sesso può produrre sindromi problematiche quando ne perdi il controllo.
Vi sono legami che connettono la sessualità a meccanismi ormonali ed emotivi, e questi legami possono essere valorizzati, per favorire un buon livello di felicità. Le ricerche sulla felicità dimostrano quanto questa sia legata a standard di vita familiare di tipo tradizionale.
Io non faccio ragionamenti moralistici, la morale è un prodotto umano, che poi magari produce sottoprodotti aberranti come la sessuofobia, io dico semplicemente che una vita ordinata, fatta con una figura di riferimento con la quale si costruisce un'alta intesa emotiva rende più felici dell'andare perennemente a caccia di una vagina(un pene) con cui masturbarsi.
#4245
Citazione di: Ipazia il 01 Ottobre 2020, 17:34:46 PM


E trovo pure umiliante delegare il male (e il bene) ad entità sovrannaturali, sgravando il reietto, trattato come un minus habens, dalle sue colpe.

Ciao Ipazia, supponi, dopo una ricerca, di aver trovato una spiegazione del comportamento dell'omicida, che so, in un trauma infantile, allora anche questa spiegazione sarebbe umiliante in quanto sgravante il reietto dalle sue colpe ?
Sulla base di quali argomenti tu assumi che sia l'individuo l'assoluto ente causale degli eventi ? Capisci che con questa assunzione tu neghi l'esistenza della società e riduci tutto all'individualismo ?
Per quello che mi riguarda possiamo anche mettere da parte il soprannaturale, definendo il male come ente epistemico operante nella società, il pensiero sociale ne ha costruiti talmente tanti.
Il problema di fondo comunque resta, ed insiste nella non spiegazione naturale di quel comportamento umano.
E comunque la sessuofobia non ci può entrare. "Li ho uccisi perché erano felici!" La motivazione era nel loro stato (Potremmo anche dire spirituale) interiore, non c'era nulla di materialistico come il sesso.