Citazione di: Jacopus il 05 Ottobre 2020, 00:24:54 AMCiao Jacopus, il fatto che Bilancia si sentisse dominato indica che la sua coscienza era in B1, ed è rimasta in B1, altrimenti non parlerebbe così. La sua personalità in B1 era già il prodotto di tutte le sofferenze e umiliazioni della sua vita, e se veramente il tradimento dell'amico di cui parli fosse stato così determinante allora avrebbe fatto evolvere la personalità B1 verso gli omicidi ( In realtà io sapevo che Bilancia faceva già il killer a pagamento, se però prima non aveva ancora ucciso nessuno allora il salto di personalità è ancora più grande, ed inspiegabile) senza che il Bilancia sentisse il bisogno di parlare di un'altra personalità.
Donato Bilancia, nelle lettere inviate al suo perito, Vittorino Andreoli, parla di una personalità B1, che era la sua personalità pseudo-normale, di un ladro professionista, con una vita piuttosto strampalata, dedita al gioco d'azzardo e alle donnine allegre, a cui si sostituì negli ultimi sei mesi, prima del suo arresto, una personalità B2, a cui effettivamente non seppe resistere, dominata da una furia omicida. Parlare di influsso del maligno però non spiega granchè.
Secondo me parlare di un'entità aliena che può dominare la volontà di qualcuno in certi casi permette di spiegare alcune cose. L'azione umana è sempre guidata dall'esperienza acquisita, anche nell'ambito della violenza. Le persone violente imparano a essere tali fin da piccole, iniziano con piccole cose e poi vanno avanti facendone sempre di più grandi.
In questi casi particolari, invece, abbiamo il compimento di grandi atti di violenza senza una presa di esperienza. La presenza di una volontà aliena spiega questo perché all'esperienza di vita dell'individuo si sostituisce l'esperienza di questa entità aliena.